Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/8/2010 alle 09:59

Il federalismo fiscale, più che mai nelle ultime settimane, è stiracchiato di qua e di là per ragioni soltanto tattiche. C’è di che allarmarsi. Sono assertore di una riforma seria e profonda, oppure non si faccia niente. Insomma quasi una rivoluzione. Il che significa un nuovo patto fiscale fra stato e cittadini. Gli obiettivi sono straordinariamente rilevanti. Maggiore selezione ed efficienza nella spesa corrente e negli investimenti; costi standard dei servizi essenziali; competizione virtuosa fra le regioni; responsabilizzazione dei livelli territoriali anche nelle entrate; coesione nazionale come orizzonte vitale.
Quando il Parlamento ha esaminato la legge sul federalismo ero d’accordo sull’astensione del PD. Si trattava di un “manifesto” su cui era difficile sia votare contro che votare a favore. Per i decreti attuativi, al contrario, la posizione non può che essere netta e tagliente. Si vota si (come spero sarà possibile), oppure si vota no. Ogni altro comportamento sarebbe un espediente tattico da condannare. Non credo che il nostro voto possa dipendere troppo da valutazioni in ordine alle alleanze politiche. Sarebbe, peraltro, un segno di debolezza che porterebbe allo smarrimento dei nostri elettori.
Con una riforma che cambia la costituzione materiale (finanziaria ed economica) dello stato, l’allerta politica deve essere massima. È imperativo puntare solo ed esclusivamente a quello che riteniamo essere l’interesse comune e generale della nazione. È su questo che bisogna discutere.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 20 commenti -
Richiamo giustissimo. Il federalismo fiscale come merce di scambio nelle trattative per evitare le elezioni è una oscenità. Siamo seri una volta tanto.
Scritto da Bianchi Giò il 4/8/2010 alle 10:20
Caro Giuseppe sono assolutamente d'accordo. Non esistono valutazioni di tattiche o di prospettive di alleanze. Si vota sulla base della condivisione di contenuti. Si vota si o no decidendo quello che si condivide per il bene del Paese. Tutto il resto è il suicido della politica, del PD e del Paese.
Scritto da roberto molinari il 4/8/2010 alle 10:49
Spero che legga anche Marantelli. Lo dico senza nessuna polemica verso d lui. Siete i due più autorevoli del Pd di Varese.
Scritto da Valceresio il 4/8/2010 alle 12:09
Temo invece che ci sarà un federalismo bislacco, tanto per cercare di non perdere il contatto con la Lega. La speranza di averla domani come alleata è forte da una parte e devastante dall'altra. Questo equivoco va sciolto rapidamente. Altrimenti la Lega avanza e noi regrediamo. Te lo avevo detto a Pavia un paio di mesi fa.
Scritto da PD Pavia il 4/8/2010 alle 12:15
Il federalismo ormai è morto. Fini e Casini non lo faranno mai passare. Il Pd ci penserà 10 volte prima di approvarlo in questa situazione. Come dargli torto? Le tue preoccupazioni sono inutili.
Scritto da Baroffio Loredana il 4/8/2010 alle 12:38
Giuseppe, grazie per essere tornato ( come avevi promesso) sul tema del federalismo. Sono d’accordo: 1) il tema è troppo importante perché possa diventare merce di scambio; 2) i decreti attuativi dovranno avere un orizzonte politico ambizioso, “vitale”, che tu indichi nella “ coesione nazionale” ed io in questo ( e spero tanto di non sbagliarmi ) includo quel Valore a noi caro anche in quanto cristiani, che è la Solidarietà; 3) sui decreti attuativi non ci potrà e non dovrà esserci alcun voto tattico, di scambio o altro, ma solo un voto responsabile, politico, strategico ! Diversamente sarebbe una vergogna difficilmente cancellabile. Pieno accordo, quindi con te e con i commenti che ho letto finora. Grazie per quest’opportunità.
Scritto da Giovanniderosa il 4/8/2010 alle 12:54
Condivido i commenti di Roberto Molinari e Giovanni De Rosa. Attenzione ai contenuti e al bene comune. Il resto conta molto meno.
Scritto da Rosangela M. il 4/8/2010 alle 15:33
Non sono d'accordo. Il federalismo fiscale va fatto. Meglio un federalismo a metà che nessuno. La sua è una posizione poco coraggiosa.
Scritto da Elettore qualunque il 4/8/2010 alle 15:41
Preoccupazioni inutili, sono d'accordo con Loredana Baroffio. Il federalismo che vuole la Lega non si farà mai.
Scritto da Michele S. il 4/8/2010 alle 16:49
L'unico federalismo che mi piacerebbe davvero è quello che fa perno sui comuni e che elimina le province.
Scritto da Francesco C. il 4/8/2010 alle 17:07
Che cosa racconterà Bossi ai suoi se non riuscirà a portare a casa qualcosa che assomigli al federalismo fiscale? Vedrete che qualche decretino lo approveranno. State attenti.
Scritto da Albertone da Giussano il 4/8/2010 alle 17:43
Per me contano i comuni, la regione, anche se meno, e niente del tutto le province. Questo è il mio federalismo, molto diverso da quello della Lega.
Scritto da Luca S. il 4/8/2010 alle 19:23
Prima di mettermi a cenare: parlare male del federalismo è come tanti anni fa parlare male di Garibaldi. Questo è un errore. Alla fine rischia di passare qualsiasi cosa si chiami con questo nome.
Scritto da Tettamanti Luigi il 4/8/2010 alle 19:27
Valceresio. Marantelli autorevole? Ma se è un tirapiedi della Lega, uno che lavora solo per sè. Sveglia! Sono stufa. E' possibile che ogni volta che c'è un avvenimento a livello locale con Bossi o Maroni presenti, spunta Marantelli che allunga il collo per farsi vedere. Basta. Autorevole è Lei caro Adamoli con la sua intelligenza ed esperienza politica, serio e modesto è Stefano Tosi, dinamico il buon e giovane Alfieri, onesto e coerente il Senatore Rossi ma Marantelli........per l'amor di Dio.
Scritto da E.F. il 4/8/2010 alle 20:38
bisogna far capire che il termine "solidale" non vuol dire lasciare le cose come stanno. Una volta individuati i costi standard dei vari servizi/funzioni a questi si devono uniformare i vari Enti.Ovviamente ci vorrà del tempo per la loro l'applicazione ma bisogna partire subito.La fretta è giustificata dal fatto che incombe il pericolo che il fedralismo fiscale venga sabotato. Fini/Casini/Rutelle e altri rappresentano la nuova cricca politica contro il federalismo
Scritto da elettore moderato il 4/8/2010 alle 21:03
Cara E.F. - Non ritieni meglio, dopo i giudizi sulle persone, una firma per esteso? Sarebbe un segno di stile che questo blog apprezzerebbe molto. In ogni caso inviterei davvero tutti ad astenersi dalle polemiche troppo personali.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/8/2010 alle 21:36
Ma come Giuseppe, io dovrei dire firmarmi per esteso quando la maggioranza di chi scrive sul tuo blog o su quello di altri non lo fa? Poi, voglio dirti, che io non provo avversione particolare per l' Onorevole Marantelli, vi e ti dico solo che esagera, che è un presuntuoso che non va bene questo suo appiattimento politico sulla lega. Qui non sono in ballo questioni personali. Cercate di capirla velocemente, vi e ci fa del male. Se potete, frenatelo perchè è grottesco, ridicolo e provinciale.
Scritto da E.F. il 4/8/2010 alle 22:10
Tra Governo di transizione ed elezioni subito io opto per “bollitura del governo a foco lento”. Troppo bella la situazione di oggi sulla sfiducia a Caliendo.Ve la immaginate riprodotta per altre 5-6 volte? Non salverà il Paese ma almeno crepiamo ridendo.Tanto l’economia dell’Italia meno è “drenata”dalla politica meglio funziona.Al di là del mio sadismo politico ci sono alcune considerazioni da fare 1)ELEZIONI POLITICHE SUBITO:E sperem de no, le perderemmo e anche male negando per anni a questo Paese la possibilità di risorgere.2)GOVERNO DI TRANSIZIONE con relativo inciucio PD con la Lega.Non si sprechi Bersani il nostro Popolo non capirebbe.Ma poi scusate se noi regaliamo il federalismo alla Lega chi li sente Fini e UDC?E allora un governo nato da elezioni politiche e che duri nel tempo con chi lo facciamo?3) Bossi al contrario di Berlusconi non vuole le elezioni anticipate perché deve presentare ai suoi il federalismo.Nell’attuale situazione parlamentare se anche noi ci mettiamo di traverso col cavolo che lo porta a casa.E allora cosa inventerà di nuovo per “ imbisuire”alle prossime politiche i Padani?Senza contare che ormai anche il più sprovveduto (politicamente)leghista comprende qual è l’unica ormai stampella rimasta a sostenere ROMA LADRONA.
Scritto da Maria Rossa il 5/8/2010 alle 00:10
Come popolare da pochi anni in politica, credo che il federalismo dovrebbe essere la nostra bandiera e la nostra grande opportunità per sostenere l'idea di una società di persone piuttosto che di individui, oligarchie e apparati. Altrimenti la bandierà continuerà a tenerla qualcun'altro e qualcun'altro ancora darà ascolto a questa profonda esigenza proponendo alleanze e sbocchi che potrebbero essere per noi molto negativi. Come dire se gli altri vincono spesso la colpa è soprattutto di chi perde
Scritto da Bruno Perazzolo il 5/8/2010 alle 01:40
Cara E.F., in oltre due anni di blog ho censurato un solo commento di un amico che stimo, preavvertendolo. Si trattava di una vecchia storia che riguardava vicende dolorose fra famiglie varesine di partigiani e fascisti. Figuriamoci! Consiglio soltanto, quando si fanno critiche molto personali, di firmarsi. Non vorrei che il blog si trasformasse in una arena per duelli anonimi. Questo non lo accetterei. Ho usato il tuo commento per confermare una impostazione già chiara e rispettata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/8/2010 alle 10:19
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