Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/8/2010 alle 18:41

La visita di Muammar Gheddafi si presta ad analisi serie, a ribellioni moralistiche, a pensieri di aspro sarcasmo. Anche il parallelo con il nostro premier è allettante dal punto di vista satirico. Io preferisco però un approccio soft per il rispetto che sento tutte le volte che, magari in modo discutibile, c’è di mezzo la costruzione di una convivenza positiva nel Mediterraneo e soprattutto il confronto fra religioni diverse. L’evento ha aspetti grotteschi, tende beduine, bellezze guerriere, uniformi da domatori di leoni, insomma un circo più che un seguito diplomatico. Ma è sempre bene, in questi casi, un sano relativismo etico. Per questo ho messo sul sito l’editoriale che l’Avvenire ha dedicato all’evento e alle stravaganze del condottiero libico. E’ un articolo che condivido e che consiglio di leggere per il suo intelligente equilibrio.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 23 commenti -
Mi piacerebbe sapere quanto è costata allo stato italiano questa pagliacciata.
Scritto da Giustino il 31/8/2010 alle 19:11
Troppa diplomazia, caro Adamoli. Sarai contento del Milan e del suo presidente, ma bisogna essere più aggressivi. Questa è politica, non è sport (Io però, lo confesso, sono interista).
Scritto da Giorgio F. il 31/8/2010 alle 19:16
Aspettavo il tuo commento. Va bene il congresso di Varese ma la politica è questa. Condivido il tuo tono, meno l'articolo di Avvenire. Ma io sono un cosiddetto "laicista".
Scritto da Raffaele Santo il 31/8/2010 alle 19:19
PIù vedo i telegiornali e più provo sdegno. L'Italia cosa ci guadaghna da queste buffonate. E i cattolici della maggioranza non hanno niente da dire? E la Lega che fa? Ah, già pensa al federalismo fiscale.
Scritto da Umbertone il 31/8/2010 alle 19:52
Obama è nulla di fronte alla statura politicoreligiosculturale di Gheddafi. Egli è il Verbo dell'Islam e per 64 €, IVA esclusa, il fior fiore della nostra gioventù femminile, trascinato dalla conoscenza profonda e dall'eloquio suadente dell'Imam della Sirte, si è reso disponibile a una conversione epocale. Molte ragazze sono entrate nell’accademia culturale libica hostess e sono uscite velate e purificate (immagino che ad attenderle ci fossero i figli di Gheddafi per completare l’opera di purificazione). Ma è nello scibile letterario che l’amico di Berlusconi dà il meglio. Egli ha regalato al mondo la scoperta che Shakespeare era arabo e che il suo vero nome è Sceicco Espero. E io che speravo si chiamasse Guglielmo Scuotilalancia per poterlo annoverare fra i grandi italiani! Ora, per causa (o per merito) del Maestro della Cirenaica devo incassare un’altra delusione, ancora più cocente. Anche Dante era arabo: si chiamava Alì Ghieri. Grazie, Gheddafi, delle sue lezioni e soprattutto grazie, Silvio perché ci porti il Vate del Deserto. La tentazione di aggiungere una erre al Vate era grande ma tanto chi vuole intendere in … tenda.
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/8/2010 alle 19:57
Questa mattina ho sentito un dichiarazione di un Vescoso siciliano. Non mi era piaciuata per niente. Meglio questo articolo di Avvenire che è serio e costruttivo senza cedere al "dialoghismo" pernicioso.
Scritto da Acanfora Giacomo il 31/8/2010 alle 20:27
@ Filippo Valmaggia. Avevo già notato questo tuo commento piacevole un paio di giorni fa a corredo di un post sul dialogo fra le religioni. Lo avevo segnalato ad Adamoli perchè era meritevole di attenzione. Mi fa piacere che tu l'abbia riproposto oggi. Te lo dice uno distante politicamente da te alcune miglia .
Scritto da Il pirata il 31/8/2010 alle 20:48
Da donna sono indignata per l'utilizzo di 500 raagazze come strumento di accondiscendenza verso le manie esibizionistiche del dittatore libico. Solo nel 1981 in Italia, con grande fatica, è stato abolito il "delitto d'onore", una vergogna maschilista che giustificava l'uccisione della donna ritenuta "disonore" per il marito, il fratello o il buon nome della famiglia. E poi basta qualsiasi "capirccio" di un potente per calpestare di nuovo pesantemente la dignità femminile.
Scritto da Luisa Oprandi il 1/9/2010 alle 00:08
D'accordissima con Luisa Oprandi. Sono anch'io indignata per le sue stesse ragioni.
Scritto da Marialuisa il 1/9/2010 alle 00:27
Vedere il ministro Frattini in televisione così felice e sorridente al fianco del Colonnello mi ha fatto una cattiva impressione. Almeno il premier questa volta era serio. Tutta sta pompa magna per un dittatore africano mi rende attonito
Scritto da Piero Santucci il 1/9/2010 alle 00:41
Il tema derl risarcimento per i danni bellici va posta sul tavolo europeo. L'Italia con la parata di Gheddafi a Roma ha fatto una brutta figura internazionale. Lo sottolineano moli giorgani stranieri.
Scritto da Giulio Malnati il 1/9/2010 alle 08:29
Ottimo l'articolo di Avvenire. E' il giudizio di una donna non praticante. Concordo sulla tolleranza religiosa. Il governo italiano non ha fatto una bella figura.
Scritto da Carla G. il 1/9/2010 alle 09:31
Caro Giuseppe basta con il modo " democristiano" di dire le cose siamo nelle mani di un esaltato affarista che si permette di ricevere un altropazzo senza informare il capo dello stato. Ma stia scherzando!!!!. Sente aria di elezioni e lui che fa ? Compra Ibra e Rubinho cosi i pescimilanisti abboccano un altra volta.Complimenti. P.s. Sono un amico di rossi
Scritto da Luciano Favero il 1/9/2010 alle 11:26
Caro Luciano, dovresti dirmi cosa c'è di deprecabile nel mio post. E anche nell'articolo di Avvenire "Incresciosa messa in scena o forse solo un boomerang" che ho dichiarato di condividere. Se poi pensi che la mia opinione politica sia influenzata dal tifo milanista, beh ti chiedo un poco più di rispetto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/9/2010 alle 11:44
Ho letto stroncature totali, difese d'ufficio o convinte, perfino (poche) esaltazioni di quanto è avvenuto a Roma. Penso che l'idea di dare rilievo all'articolo del direttore del quotidiano cattolico,condividendolo nella sostanza, sia stata la più giusta.
Scritto da Luisa Cardin il 1/9/2010 alle 11:57
Eppure, al di là di ogni e qualsiasi critica, polemica e dichiarazioni sul fatto in sè, l'anziano suocero commenta che - tirate le somme - resta un risultato: comunque un risultato che crea lavoro e positività. Sano pragmatismo? Opportunismo? E si chiede: era meglio che ci fosse ancora quella situazione precedente? Allora, che sia finalmente un Mediterraneo di Paesi e popoli amici, che si parlano, che collaborano, che operano per le loro genti, pacificamente. concretamente. O no?
Scritto da Carlo A.A. il 1/9/2010 alle 12:26
@Luciano Favero. D'accordo è una battuta. Ah, se fosse davvero una semplice questione di acquisti e cessioni di giocatori di calcio per spiegare e soprattutto risolvere ogni problema politico e sociale! Non solo per il Paese Nazione con le squadre di serie A, ma anche per le diatribe sotto i nostri campanili con le le nostre belle e volonterose e piacevoli squadre di terza e seconda Categoria! Avresti davvero scoperto la famosa bacchetta magica! Un sorriso, allora, per ogni cosa...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 1/9/2010 alle 12:35
I giornali di questa mattina mettono in evidenza l'articolo richiamato del giornale dei Vescovi. Il Corriere lo cita in prima pagina per rappresentare il gelo dei cattolici italiani. Lo condivido totalmente. E' incredibile la notizia diffusa pure oggi che il Presidente della repubblica non era stato informato della visita. Mi sembra una repubblica delle banane.
Scritto da Volpi N. il 1/9/2010 alle 12:54
Qualche anno fa, uno dei figliol prodighi del Gheddafi (scusate se non ricordo il nome!), giocava – a proposito di calcio –, anzi faceva finta di giocare nell’Udinese. Non dimorava però in una tenda berbera, ma in un intero piano di uno dei migliori alberghi della zona. Non solo: aveva affittato una villa Novecento sulle prime colline moreniche a nord della città per tipo 14mila euro al mese. Lui là non si è mai visto: la villa serviva alla sua donna, una moracciona in Mercedes. Il grande parco tutt’attorno ospitava, invece, i suoi cinque dobermann. Nei pressi aveva affittato anche un appartamento per due giovani libici in livrea che facevano gli addetti ai cani. Sì, ai cani. Cosa voglio dire, oltre a fare un po’ di gossip, tanto va di moda con questi personaggi? Il condottiero libico e la sua famiglia sfruttano il loro Paese per il proprio bene personale. E in questo mi ricordano solo Saddam Hussein o al massimo, in altri tempi, il rumeno Ceausescu con la moglie monomaniaca delle scarpe. A me, caro Adamoli, non viene in mente che abbiano mai costruito nulla per qualsivoglia area del mondo.
Scritto da Laura S. il 1/9/2010 alle 15:29
Laura, grazie per la segnalazione. Sei una miniera inesauribile per il territorio del nordest. Credo che conosecere questi fatti sia utile per tutti i lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/9/2010 alle 15:53
@Laura S."sfruttano il loro Paese per il proprio bene personale." Non ci saremo dimenticati la pagliuzza tutta italiana nel nostro occhio?
Scritto da Pasquino il 1/9/2010 alle 21:02
L'UE tratta da anni con Gheddafi nella direzione indicata da Avvenire. L'Italia viaggia autonoma e mette in imbarazzo i nostri partneri. Da cittadino, ho l'impressione che siamo sempre in vendita. E questo mi disturba. PS: grazie delle segnalazioni sulle abitudini del figlio calciatore. Fanno capire una mentalità. Intanto è uscito il libro di Blair. Giudizi per tutti. Pare che quelli bravi siano lui e Berlusconi.
Scritto da FrancescoG. il 2/9/2010 alle 09:32
@Pasquino: infatti in questi giorni si sono sprecati i paralleli e i sarcasmi sul Gheddafoni/Berluscafi. Ma siccome il post ipotizzava che il primo fosse in grado di fare qualcosa per un'area del mondo importante come il Mediterraneo, ricordavo altre tirannidi che dovevano fare molto per aree simili e contigue. Del nostro Silvius, del resto, sappiamo già tutto e abbiamo detto già tutto, su questo blog e altrove. Purtroppo.
Scritto da Laura S. il 2/9/2010 alle 12:21
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)