Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/9/2010 alle 10:47

Dopo la pausa estiva nel PD di Varese è stato tutto un susseguirsi di riunioni per preparare il prossimo congresso provinciale. Area Bersani, Area democratica, forse la mozione Ignazio Marino, si sono ritrovate in incontri ampi, ristretti, ristrettissimi. Alcuni possibili candidati hanno presentato la traccia dei loro programmi. E’ ciò che avviene normalmente nei partiti democratici ed è segno di vitalità e di partecipazione. Tutto questo era stato accolto senza obiezioni.
Settimana scorsa, quando un piccolo gruppo di giovani ha voluto organizzare una riunione invitando i portavoce dei circoli e non so chi altro, allo scopo di discutere un documento che avevano scritto e diffuso e magari avanzare una candidatura alla segreteria si è alzata un’ondata polemica che francamente mi ha lasciato perplesso. Ieri sera questi ragazzi giravano sconsolati e con la faccia lunga intorno ad una riunione provinciale del PD dicendo in sostanza: “abbiamo perso, siamo stati sconfitti”. Spero sia solo amarezza passeggera. Non c’è unitarismo che valga la mortificazione di queste energie e passioni. Sono convinto che con la loro iniziativa volessero soltanto contribuire a migliorare il partito nel segno di una unità mai messa in discussione. Sono stati velleitari e hanno commesso degli errori? Chi non li commette e non solo quando si è giovani?
Non entro nel merito delle polemiche sulle strumentalizzazioni che avrebbero subito e concludo così. Se si sono convinti loro stessi di fermarsi, magari a maggioranza e un poco a malincuore, hanno fatto la scelta giusta. Se si è trattato di un calcolo opportunistico o  hanno ceduto a pressioni indebite per ritirarsi prima di entrare nel campo di gioco congressuale hanno sbagliato. In politica si vince e si perde. In un partito sono necessari anche coloro che gettano il cuore oltre l’ostacolo, che non si curano troppo della sconfitta di oggi perché può essere il cuore del successo di domani. Un pizzico di positiva follia è il sale della politica.

Commenti dei lettori: 53 commenti -
Sono a favore di un candidato unico in questa fase turbolenta ma questo discorso non fa una grinza. E' corretto e logico. Chi pensa diversamente ha il diritto di far valere le proprie ragioni.
Scritto da Iscritto Cassano M. il 14/9/2010 alle 11:15
Anche a livello nazionale per avere visibilità sulla stampa ci sono molte persone che le sparano a zero per avere visbilità sulla stampa. Ne fa le spese il partito ed è una brutta immagine per gli elettori. A livello locale non dovrebbe esser la medesima cosa, ma purtroppo lo è stato
Scritto da Roberta G. il 14/9/2010 alle 11:27
"Un pizzico di positiva follia è il sale della politica", giusto, ma non solo in politica. Un amico psicologo aggiungerebbe anche un cucchiaino di sano menefreghismo, da prendersi ogni mattina col caffè. Nel senso, se possibile, non prendiamoci troppo sul serio, non ne vale la pena. Un invito alla semplicità delle intenzioni e dei rapporti con gli altri, serenamente. Ovvio, non solo nelle vicende politiche, ma in ogni agire della nostra quotidianità: una causa giusta. Sempre, comunque, dovunque.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 14/9/2010 alle 11:43
Colgo nel post un invito a non drammatizzare la vicenda e a prenderla dal punto di vista sanamente pragmatico. Se è così concordo. Non c'è una via migliore in assoluto. Se la decisione dei giovani è stata difficile ma presa serenamente, va bene così. Lo dico in via generale perchè non conosco bene il PD di Varese.
Scritto da Alessandro Vitelli il 14/9/2010 alle 12:04
I panni sporchi si lavano in casa. Prima si risolvono le questioni interne, poi si esce sulla stampa. Imparatelo ragazzi.
Scritto da Lorenzo N. il 14/9/2010 alle 12:15
Mi spiace per questi giovani: hanno capito anche loro che,gira e rigira,fuori dai soliti propositi (fuorvianti) su programmi eccetera,eccetera, tutto si sta riducendo alla sotanza che conta,cioè il nome del futuro segretario. E i generali (Tosi,Marantelli,Alfieri,Rossi e loro attendenti) hanno deciso di trovare unitariamente la quadra per promuovere un colonnello della solita cerchia (Caielli,Aspesi,Taricco, o l'eterno prezzemolo delle donne per contorno).E vogliono farcela passare come novità!
Scritto da Bernardo il 14/9/2010 alle 12:17
Queste vicende locali mi interessano poco. Vorrei che si aprisse una discussione sul blog sul Pd nazionale, le sue correnti, le velleità veltroniane. Però alla tua maniera, senza polemiche astiose che non mi piacciono.
Scritto da Borri Roberto il 14/9/2010 alle 12:20
Giuseppe, ieri sera ho apprezzato il tuo intervento che mi è apparso di alto livello e super partes, come sempre: Te l'ho già detto e lo confermo. Ora però leggendo il tuo post, mi viene spontaneo chiedere: ma ciò che dici in questo post non potevi dirlo iei sera, in modo da dare a tutti elementi di valutazione e di riflessione pubblica e privata ? perchè privare di queste considerazioni un gruppo importante di democratici, riuniti per un incontro ufficiale, interno alla logica del congresso ?
Scritto da giovanniderosa il 14/9/2010 alle 12:24
Quanto accaduto è molto brutto. Condivido le parole di Giuseppe a cui posso solo aggiungere che, visto come sono andate le cose, li sprono a riprendere la loro iniziativa e gli garantisco tutto l'appoggio possibile. Io invito i giovani a non farsi demoralizzare e a cercare di "volare alti", non perdetevi nelle schifezzine di partito, aggredite i temi caldi e siate "eretici", diffidate dei leccaculo (che ho intravisto anche tra di voi) e siate duri... come non siamo stati capaci di essere noi.
Scritto da Lele il 14/9/2010 alle 13:04
Tu fai bene a difendere le cause perse. Te lo puoi permettere. Ma nei circoli se vuoi nominare il coordinatore che tu ritieni il migliore devi ingoiare qualche boccone amaro altrimenti non ci riesci. Tu queste cose le sai benissimo, anzi ce lo puoi insegnare
Scritto da Fabrizio il 14/9/2010 alle 13:17
Capisco il bisogno di chi chiede un partito aperto, ma al tempo stesso sappiamo di avere l'esigenza di una identità condivisa, di obiettivi ben chiari, di parole-chiave che siano stampate nel DNA del PD. I giovani sono una risorsa, per natura diversi dalle generazioni più adulte. Gli adulti a loro volta sono una ricchezza in termini di esperienza. Un partito aperto deve sapere convogliare entrambe le necessità. Ci riusciamo nella scuola, proviamoci anche nel partito.
Scritto da Luisa Oprandi il 14/9/2010 alle 13:20
Carissimo Giuseppe, la cosa che più mi ha sconcertato è non comprendere nemmeno che cosa ha generato quelle "facce lunghe". Vorrei continuare a capire che cosa sta succedendo e perchè un gruppo di persone si sono ritrovate in due giorni da "incendiari", a "nemmeno pompieri". Buttare un sasso e poi decidere (od essere costretti) a ritirare la mano non è mai una bella cosa. Spero ci siano spazi per chiarimenti ma anche per nuove possibilità di presentare porposte, specialmente se "giovani".
Scritto da jimmy pasin il 14/9/2010 alle 13:21
Su queste cose è difficile darti torto. Dicci piuttosto come vanno le trattative per la segreteria provinciale. Chi sarà il segretario? Uomo o donna? Del sud o del nord?.
Scritto da Carlo il 14/9/2010 alle 13:35
Non so se è corretto parlare di "cause perse", perché non si è mai sconfitti quando di esercita il diritto di critica e si decide di prendere la parola. Certo, i prezzi da pagare (in termini psicologici e non solo) talvolta possono essere molto alti, da giovani, come da “maturi”. Ma quando si vede che i preliminari del Congresso prendono la stessa piega di sempre e che, nonostante la batosta elettorale, c’è ancora chi difende l’indifendibile e reitera la logica delle componenti interne, che sono sempre meno politiche e sempre più amicali, allora, caro @Lorenzo, il diritto a lavare i panni sporchi è più che legittimo. Altrimenti finisci che devi continuamente ingoiare bocconi amari, come dice @Fabrizio, ma in nome di che cosa? Se si vuol far credere che l’unità del partito sia un valore in sé, ci si sbaglia di grosso! I valori sono ben altra cosa e la coesione del partito la si ottiene condividendone la missione e le scelte e non certo in virtù di un atto di fede nei confronti di qualcuno, indipendentemente che questi si chiami Tosi, Marantelli, Rossi o Alfieri.
Scritto da Leonardo il 14/9/2010 alle 14:07
caro Adamoli, siamo sicuri che questi ragazzotti abbiano perso? Sono finiti sui giornali, se lo scopo è questo dovrebbero essere felici, così come saranno contenti di essere stati citati da questo blog. Hanno avuto la visibiltà sperata, speriamo facciano qualche "proposta" prossimamente e non solo proteste.
Scritto da Antonio N. il 14/9/2010 alle 14:20
@ Giovanniderosa - Ieri sera ho rispettato il tema della riunione. Se si fosse introdotto questo argomento avremmo parlato solo di questo. Le cose che dico nel post non sono altro che lo sviluppo di quello del 26 agosto sul metodo congressuale. Parlare apertamente di una iniziativa, peraltro finita sui giornali, mi sembra giusto anche per rasserenare il clima. I giovani sappiano che le idee in cui si crede vanno ben oltre il congresso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2010 alle 14:24
Caro Bernardo, sono allergico ai gradi militari. Comunque, ti giuro senza provocazione, spiegami un pò cosa intendi per novità.
Scritto da paolo rossi il 14/9/2010 alle 14:26
@ Carlo - Non so come sta andando la discussione sui candidati. Sono intervenuto solo ad alcune riunioni chiarendo che non intendevo partecipare alla costruzione degli equillibri interni che, bene o male, sempre accompagnano il congresso. "Non voglio entrare nella sala macchine", questa l'espressione che ho usato convinto come sono che c'è un tempo per ogni cosa. Per quanto ne so, non si è ancora arrivati alla conclusione che mi auguro sia la migliore possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2010 alle 14:33
“Gettare il cuore oltre l’ostacolo” recita il post. Ostacolo: cosa può configurarsi tale? Come ho appena scritto sul post del senatore Rossi (in risposta a @Lea), ad esempio un ostacolo sono i cd “muri di gomma”. Prendiamo il commento di @Luisa Oprandi, di pura gomma di qualità. Non offenderti. Con un ineccepibile lessico politichese, stai facendo “rimbalzare” al mittente le rivendicazioni di alcuni ragazzi che hanno deciso di incontrarsi per riflettere ed esprimere le proprie perplessità circa la “gestione” di questo preciso momento politico. Queste le parole: “esigenza di una identità condivisa …. obiettivi ben chiari … parole-chiave stampate nel DNA del PD”. Insomma, Luisa interpella anche il DNA, manco fossimo il RIS di Parma … E poi altre belle parole sui giovani quali risorsa, gli adulti una ricchezza, ecc. ecc.. Certo, il lettore italiano residente nell’Oregon può solo condividere tali parole e ritenerle un concentrato di misura, buon senso e pacatezza di questa sua connazionale. Il lettore italiano residente in provincia di Varese, iscritto o simpatizzante al PD, sa che sono solo parole che attengono una linea, quella del senatore Rossi & C. e del cd “unitarismo”. Cara Luisa, non pigliamoci in giro con queste parole. Continuiamo questo rituale perverso (e, per alcuni, ben remunerato) ancora per un paio di mesi e poi mettiamoci a fare politica seriamente, a partire dai problemi socio-economici che attanagliano la provincia di Varese. Per rispetto verso noi stessi e verso i cittadini.
Scritto da Mafalda il 14/9/2010 alle 15:27
Caro Giuseppe, francamente ieri sera a Gazzada ho trovato il tutto assai deludente (non ho peraltro ascoltato le conclusioni di Martina): quasi tutti gli interventi, tranne il tuo, ampiamente fuori tema; affermazioni per lo più scontate e del genere sfoghiamoci in pubblico come rito liberatorio; poca presenza giovanile ed un solo intervento (almeno per il tempo della mia presenza) da parte di una simpatica ventitreenne di Saronno. Ho letto anche i documenti dei candidati alla segreteria provinciale: bei compitini, senza nulla di particolare; ciò non significa che i cinque non siano all’altezza del compito; certo è che il futuro leader dovrà dire e fare ben altro. Voglio sfiorare invece la questione dei giovani, da te sollevata. Non so se la scarsa presenza e partecipazione ieri sera sia stato il frutto di una delusione per l’ondata polemica sollevata dalla loro iniziativa, di cui peraltro non sono molto a conoscenza. Non so neppure se, come più o meno sussurrato da qualche parte, ci sia stato il tentativo da parte di qualche adulto di strumentalizzare la loro disponibilità e la loro voglia di impegno. Se così fosse, due avvertimenti: a questi adulti dovrebbe, evangelicamente, essere appesa al collo “una macina da asino” e venire “sommersi nel fondo del mare”; pregherei invece i giovani, associandomi a quanto da te affermato, di non mortificare le loro energie ed il loro entusiasmo, di non cedere alla tentazione di facili opportunismi e di avere la forza di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Mariuccio Bianchi
Scritto da Mariuccio Bianchi il 14/9/2010 alle 16:01
Ringrazio i giovani che si sono incontrati e scritto un documento. Hanno fatto bene. Che cos'altro avrebbero dovuto fare. Mettersi in fila e dire: siamo pronti a obbedire e a combattere? Sono preoccupato perché vedo che sono spariti. Spero che sia perché non hanno letto questo pezzo, non perché hanno gettato la spugna. Non lo perdonerei chi li ha bloccati.
Scritto da Ghiringhelli il 14/9/2010 alle 16:10
Ma siamo davvero un Partito CostitUzionale, la base su cui solo può poggiare la democrazia, come diceva ieri Adamoli, o una loggia massonica e quindi le riuniuni ( anche questo blog è una riunione, forse più vera di quella di Villa Cagnola) sono fatte da "incappucciati" anonimi ? GIU' LA MASCHERA ! FINCHE' PARLIAMO COPERTI DA ANONIMATO A QUEI RAGAZZI NON ABBIAMO DIRITTO DI RIVOLGERE NEPPURE LA PAROLA, PERCHE' COMUNQUE NON AVREMMO NIENTE DI TRASPARENTE DA DIRE!
Scritto da giovanniderosa il 14/9/2010 alle 17:11
Ma siamo così sicuri che si vogliano tirare indietro? Leggo i loro commenti su facebook: sono invece più battaglieri che mai, credo continueranno su questa strada sino alla fine!!!
Scritto da in movimento per il congresso il 14/9/2010 alle 17:37
Caro Giuseppe, la tua risposta alla mia domanda è formalmente corretta, ma sostanzialmente evasiva. Io ieri sono venuto a Villa Cagnola, senza avere la benchè minima idea di quanto fosse successo a Somma e di quanto si era scritto sulla stampa locale e, forse, non ero il solo. Sono intervenuto , ho parlato di PACE ed ho sentito l’assemblea fredda rispetto a questo tema: chissà, forse chi era al corrente dell’accaduto ha pensato che io stessi facendo riferimento alla vicenda dei “giovani di Somma e, allora , cosa avrà pensato? Che io stessi parlando in codice ? Non ti sembra che la decisione dei vertici del partito, di tenere quel fatto fuori dall’aula, mi abbia privato ed abbia privato tutti i presenti, di un momento di democrazia diretta , della possibilità di intervenire ed arricchire un dibattito che nessuno sa come è nato a cosa mirasse e perché è morto? Ma sa di un dibattito che c’è stato tra i giovani del PD e che è stato spento ! Brutta notizia, sentita così. Mi dispiace dirlo, ma non riesco assolutamente a condividere né giustificare la scelta di far finta di niente, girasi dall’altra parte: è l’indifferenza che rimproveriamo agli altri. I dirigenti sono garanti della trasparenza degli atti delle varie istanze del partito, della democrazia interna, ma non ne sono i “dispensatori” più o meno generosi a seconda delle convenienze .
Scritto da giovanniderosa il 14/9/2010 alle 17:43
La riunione di Somma è stata soltanto una delle tante che si sono tenute. La differenza è che i giovani hanno voluto dare pubblicità al loro documento e questo ha innervosito chi mena le danze. Mi sono avvicinato a questo blog con cautela e un cicin di prevenzione. Il titolare è un ex DC e la mia è una famiglia di mangiapreti. Trovo però un'apertura e una freschezza che me lo fa apprezzare. Stento però a credere che sia così fuori dei giochi.
Scritto da Un ragazzo laico il 14/9/2010 alle 18:22
Di che cosa vi lamentate? Dei giovani che si ritrovano per partecipare al congresso con un loro documento? Magari li avessimo noi a sinistra.
Scritto da Ambrogio il 14/9/2010 alle 19:00
Discussione abbastanza serena, comunque senza polemiche astiose, su un problema in fondo piccolo ma che è insidioso. Spero anch'io che i giovani indipendentemente dal congresso vadano avanti a lavorare per il pd in modo costruttivo e continuativo.
Scritto da Gianfranco G. il 14/9/2010 alle 19:18
Anch'io sono stato giovane ( tanti anni fa ) e ho vissuto con altri giovani parecchie delusioni in un partito, il vecchio PCI, in cui ad alcuni parrà strano che si esprimessero idee diverse ed anche rivendficazioni precise. Eppure era così. Quelli che consideravamo vecchi ( allora sulla quarantina !! ) ci tagliavano le gambe. All'inizio i giovani delle FGCI non avevano neppure il diritto di parlare ai congressi degli adulti. Mai mollare, ma essere propositivi e concreti. Non dire solo dei NO
Scritto da Ambrogio Vaghi il 14/9/2010 alle 19:29
Vedendo le cose da distante mi sembra che un congresso con un candidato solo sarebbe come fare le primarie con un candidato solo. A Milano per le primarie ci sono già 3 candidati di prestigio. Non vedo perché siete orgogliosi per Milano e insofferenti per il congresso di Varese. Misteri della politica.
Scritto da Bianchi Giò il 14/9/2010 alle 20:01
Cara Mafalda, abbiamo capito che l'unica persona culturalmente preparata, appassionata, attenta sei tu. Cosa vuoi che ti dica? Mi inchino signora professoressa e maestra di tutti noi, che bacchetti a detsra e a manca, ma continuerò a dire quel che penso e a credere in una azione comune senza troppi cattaedratici, primedonne o primiuomini ma uomini e donne di ogni età appassionati. Ciao Mafalda.....
Scritto da Luisa Oprandi il 14/9/2010 alle 20:03
Un ragazzo laico@- Onestamente non so neanche io se Adamoli sia così fuori dai giochi.Personalmente visto che è persona intelligente e di buon senso mi auguro "segua" la vicenda.. Però devo dire che da quando seguo il blog lo trovo sempre dalla parte giusta...Si vede che è come il buon vino..invecchiando migliora..
Scritto da Pasquino il 14/9/2010 alle 20:22
Pasquino non ha detto una pasquinata ma una cosa seria e in modo sereno. E' bello dialogare così. La vicenda in sè mi appassiona poco. Trovo che abbia ragione Bianchi Giò.
Scritto da Francesco C. il 14/9/2010 alle 20:40
Se i giovani non sono un pò velleitari e visionari sono già vecchi. Lasciamoli sbagliare in santa pace. Ma chi lo dice che sbagliano?
Scritto da Carlo S. il 14/9/2010 alle 20:42
Quando due femmine si accapigliano non resta che accomodarsi e godersi lo spettacolo. Ah, il mio tifo è tutto per Mafalda.
Scritto da Filippo Valmaggia il 14/9/2010 alle 20:49
Caro Giuseppe, mi ricordo quando eravamo minoranza nella DC e in maggioranza c'erano tutti gli altri: Rezzonico, Airoldi, De Feo, Caccia, Zamberletti. Facevamo fatica ma eravamo orgogliosi di rappresentare l'opposizione interna. Oggi si vuole stare solo in maggioranza. Questo è il vero problema.
Scritto da Un tuo amico fedele il 14/9/2010 alle 22:15
@ Filippo Valmaggia. Luisa Oprandi è una professoressa. Forse lo è anche Mafalda. Forse si conoscono. Forse questo spiega tutto. Io non ho ancora deciso per chi tifare. La dialettica è stimolante, Spero che continui. Ho tutto da imparare.
Scritto da Il perfido il 14/9/2010 alle 22:48
Mi sbaglierò di grosso ma il vizio di questo e altri congressi è di ritenere che la segreteria provinciale sia una specie di stanza dei bottoni dove si comanda. E’ invece un luogo di impegno diuturno e faticoso e non sempre gratificante. Stefano Tosi lo può dire a buon diritto. Sento spesso parlare di garanzie per questa o quella posizione. Se un politico o un amministratore vuole farsi eleggere dalla gente e conta solo sul controllo degli iscritti ha già perso in partenza. Sto in un partito da quando portavo i calzoni corti. Colpa o merito della fabbrica, della parrocchia, di una passione innata. Figuriamoci se posso sottovalutare la direzione provinciale e gli organismi dirigenti. Anzi dobbiamo metterci i più meritevoli che abbiano una forte volontà. Ma per carità diamo il giusto peso a queste cose. I luoghi per fare politica sono tanti e diversi. Per questa ragione non ho mai enfatizzato l’importanza della maggioranza e non ho mai avuto paura della minoranza. Il mio “difendo le cause perse” aveva questo significato. In politica non si ha mai vinto e mai perso veramente. Se vedessimo le cose sotto questa luce saremmo meglio in grado di fare un congresso positivo con un grande senso di unità e guardando oltre il congresso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/9/2010 alle 23:18
Ho letto i commenti e non ne ho trovato uno scritto dai giovani di cui si parla. Forse non meritano granché.
Scritto da Loredana il 14/9/2010 alle 23:30
Invito tutti i commentatori del blog a leggere la replica di Adamoli. Ho appena finito di leggerla fra i rimbrotti di mia moglie. E' ancora più chiara ed efficace del post. Lo dice uno piuttosto tiepido di politica.
Scritto da Carlo S. il 14/9/2010 alle 23:36
Caro Giuseppe, solo lunedi sera a Villa Cagnola chiedevamo tutti chiarezza, unità di idee e di obiettivi e un percorso comune nel rispetto delle diversità. Nel tuo intervento sei stato a tale proposito molto chiaro: alcuni no decisi e condivisi (all'antietica leghista, ad esempio, hai detto e altri) e alcuni si altrettanto comuni e fermi. Nel nome di una intelligenza politica che convogli le diversità in un percorso ben visibile...
Scritto da Luisa Oprandi il 15/9/2010 alle 00:31
@Filippo Valmaggia. Probabilmente la signora Mafalda mi conosce perchè in alcuni commenti mi ha dato questa impressione. Io non mi sono posta il problema della sua identificazione. Certo che, se è una delle donne con cui ho condiviso tre anni di ideali e vita nel PD, mi spiace non per i giudizi da lei espressi sulla mia "inferiorità culturale e politica", ma di non avere condiviso anche l'onestà intellettuale di parlarci a viso (nome) scoperto.
Scritto da Luisa Oprandi il 15/9/2010 alle 00:44
Confermo il concetto e lo spirito di Ambrogio. Sul blog la discussione è stata interessante e costruttiva nelle tre volte in cui Adamoli ha parlato del congresso. Certamente io non condivido spesso le sue idee. Ma almeno ci siete e dibattete. Noi a sinistra? Silenzio assordante.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 15/9/2010 alle 08:46
D'accordo con Loredana. Se i diretti interessanti tacciono o peggio scrivono camuffando il nome non meritano importanza.
Scritto da Lorenzo Nocerino. il 15/9/2010 alle 09:30
Cara Luisa, confermo ciò che ho detto lunedì sera. Questo post e gli altri due in cui ho parlato del congresso sono in linea con quei concetti. Sei sicuramente d'accordo con me che in questa fase la cosa più importante è motivare tutti, evitare di lasciare sul terreno troppi scontenti, non mortificare le energie giovani e meno giovani. E' questo secondo me il modo più sicuro di rafforzare l'unità vera del PD.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2010 alle 09:38
Ho letto i nomi dei 6 ragazzi. Tutti della corrente di Alfieri. Ho poi letto, smentitemi pure ne sarei felice, che alla riunione di Somma erano presenti i giovani Frigoli, Falhi e Buonanno ad izzare i toni. Siamo così sicuri che questi govani che escono sulla stampa criticando i "vecchi" del partito non siano strumentalizzati da qualcuno?
Scritto da Ex margherita stufo di giochetti il 15/9/2010 alle 17:40
@-Ex margherita stufo di giochetti- Sì, strumentalizzati da Rienzi (Sindaco di Firenze) che vuole rottamare tutti...(Speriamo salvi Adamoli). Ma non viene a nessuno in mente che si sia trattato di una specie di attrazione spontanea tra 2 o 3 aree dissidenti, vuoi perchè non prese in considerazione (terza pista), o perchè minoritarie (Marino) vuoi perchè forse i ragazzi delusi dalla mancanza di trasparenza sia nella gestione del partito che nella preparazione al Congresso? Ho letto il documento, nulla di sovversivo, (sono assai più sovversiva io) , dicono cose sacrosante, che magari nel contesto “gelatinoso”del PD varesino possono apparire “rivoluzionarie”, ma che in una dialettica all’interno di un Partito “normale” arricchiscono. Presentino il documento al Congresso e avranno consenso. Quanto ai massimi dirigenti che si sono incavolati dovrebbero riflettere che non consentire il dissenso è sintomo di assolutismo che fa rima con fascismo, e che “sovversivi e rivoluzionari” nascono solo dove manca la libertà, anche se solo di espressione. Ma poi scusa Adamoli, parteggiamo pure per loro, ma dove sta scritto che sia una causa persa? Capita di dover fare un passo indietro per prendere lo slancio…con il cuore oltre l’ostacolo!
Scritto da Maria Rossa il 15/9/2010 alle 20:34
@Maria Rossa - Ho già precisato che cosa intendevo per "cause perse". Mi riferivo al fatto oggettivo che l'iniziativa si è fermata. Causa persa non significa sbagliata. L'ho ripetuto ai giovani e a tutti coloro che si sentivano coinvolti nella loro azione. Un partito ha bisogno di chi rischia, perdendo oggi per vincere magari domani. Devono stare dentro, ritrovare entusiasmo, non mollare mai, guardare oltre il congresso. Che non è il giudizio di Dio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/9/2010 alle 21:41
Sono stufo di un partito dove il primo che passa esce sulla stampa gettando fango, solo per smanie di protagonismo. che sia a livello nazionale o locale è la medesima cosa
Scritto da Ex margherita stufo dei giochetti il 16/9/2010 alle 09:31
Ma questi ragazzotti fanno parte del movimento di Veltroni? Credo si stia creando solo confusione nel partito. Perchè questi baldi giovani non si sono fatti vivi nei commenti? Scrivono con pseudonini per mascerarsi?
Scritto da protagonista smanioso il 16/9/2010 alle 14:53
Caro Protagonista Smanioso per coerenza dovresti firmarti con il nome ed il cognome se no le tue sono solo chiacchiere...
Scritto da matteo franzinoni il 16/9/2010 alle 19:04
Sono stufa che nel PD il primo che si sveglia va a scrivere sui giornali che il partito no va bene, che è allo sbando ecc. State un pò zitti.
Scritto da Lorena Nocerino il 17/9/2010 alle 09:05
A proposito di cause perse. In questi giorni sui giornali è emersa la decisione del PD provinciale di espellere/sospendere nove iscritti di Uboldo, tra cui sei giovani tra i 20 e i 26 anni. Questi giovani non sono stupratori, non volevano uccidere Berlusconi, non hanno rubato la cassa del Circolo. Solo i Giovani Democratici si sono apertamente schierati a loro sostegno. Domande: cos'è il PD varesino? Che tipi sono coloro che prendono queste decisioni? perchè qui tra i commenti tutto tace?
Scritto da uboldese il 23/9/2010 alle 15:39
Perchè il blog di questi giovani avventurieri tace? Prima tirano il sasso e poi nascondol no la mano? Invito coloro che firmano documenti di questi 6 fenomeni di pensarci prima la prossima volta. Rischia di essere una bufala.
Scritto da Alberto B. il 27/9/2010 alle 17:25
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