Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/9/2010 alle 10:37

Non credo molto alla Sicilia come ad un  laboratorio politico per i disegni nazionali. E’ un mondo a sé. La maggioranza che si è saldata nell’Assemblea siciliana (dal Pd ai finiani)  non è ripetibile a Roma. Nondimeno è un sintomo chiaro che il berlusconismo è arrivato alla sua fase finale. Un segno fra i tanti: Raffaele Lombardo gli ha svuotato il Pdl siciliano ma il premier non può sconfessarlo totalmente perché i suoi pochi voti gli sono indispensabili a Roma.
Ci sono altre indicazioni positive sul versante contrapposto. Ne segnalo due tra le tante: 1) Casini sta perdendo pezzi, ma sono quelli (Cuffaro e Calogero Mannino) che si sono sempre messi di traverso quando  ha tentato di allargare il suo distacco da Berlusconi. 2) Il Pd rientra in gioco dopo anni di emarginazione. Alcuni dirigenti hanno duramente criticato questa linea che sarebbe troppo rischiosa. Ma i rischi sono insiti in una politica coraggiosa. Da lontano, e perciò intuitivamente, ritengo giusta la scelta fatta. Se il Pd siciliano giocherà bene le sue carte, innovando profondamente, potrà dare un contributo importante per tutto il Paese e anche per noi in Lombardia e al nord. La politica non è a compartimenti stagni. Basti pensare al prezzo salatissimo che abbiamo pagato per i rifiuti nelle strade di Napoli. Quanto sta avvenendo in Sicilia è poco per un grido di ottimismo. Ma è quanto basta per incoraggiare la riscossa.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 28 commenti -
La scelta del PD Siciliano di partecipare alla quarta giunta Lombardo (quanto durerà?)costerà molto più cara al PD in Lombardia che al Sud. E la ragione stà in una tua frase: “E’ un mondo a sé”, se tu accetti questo assunto, bè, perché non iscriverci subito tutti alla Lega? Non è più possibile che la Sicilia, la Campania e la Calabria facciano come se fossero un mondo a sé! Posto che dal punto di vista “politicante” capisco l’operazione, come si pensa di giustificarla dopo i giudizi espressi da Finocchiaro e Rita Borsellino? Se il sistema Lombardo era il trionfo del clientelismo, della corruzione (nonostante la presenza in giunta di un magistrato rigorosissimo e della figlia di Chinnici), adesso è cambiato tutto perché è una giunta “tecnica” e perché c’è il PD? Ma soprattutto io voglio sapere se la Sicilia fa parte dell’Italia.
Scritto da Lele il 22/9/2010 alle 12:01
Sig Adamoli, adesso scaricherete Bersani per mandare avati Profumo...un buon profumo!!! Sarà proprio questa la bomba atomica che vi distruggerà anche quel piccolo numero del 25% che vi avanza e così sarete alla disfatta. Ma come ci si può aggrappare ad una persona cacciata da un posto di prestigio?
Scritto da Armando il 22/9/2010 alle 12:02
E' giusto rischiare. Nella situazione in cui siamo stare fermi è mortale per il PD e per l'Italia.
Scritto da Valceresio il 22/9/2010 alle 13:09
Questa volta non condivido per niente Lele che altre volte mi aveva convinto. La Sicilia va vista con gli occhi dei siciliani da sempre amanti della filosofia autonomista. Per questo, credo, Adamoli dice che è un mondo a sé. Ma se si presenta l'occasione per partecipare ad un cambiamento nell'isola perchè ritrarsi? In questo modo si è segnato un punto a vantaggio del superamento del berlusconismo. Per me il PD ha fatto la cosa giusta.
Scritto da Mazza Luca il 22/9/2010 alle 13:17
Che confusione Lele. Cosa c'entra la Lega con il riconoscimento che la Sicilia ha il diritto-dovere di scegliere da chi essere governata. E' una regione speciale e non si può pretendere una totale omogeneità poltica con Roma o la Lombardia. Non c'è mai riuscito nessuno fin dai tempi di Milazzo. Il Pd doveva starsene all'opposizione? Neanche per sogno. Non so che cosa riusciranno a fare ma è molto meglio aver rischiato.
Scritto da Mentasti Enrico il 22/9/2010 alle 13:54
Il Pdl in Sicilia è diventato un guscio vuoto. Per me questo basta e avanza. Adesso il Pd si adoperi per migliorare l'isola.
Scritto da Giorgio F. il 22/9/2010 alle 14:10
Scelta coraggiosa e di rottura, con una giunta regionale fatta di assessori di alta qualità e moralità, a cominciare dalla figlia di Chinnici.I mal di pancia ci sono sempre,soprattutto in casa nostra,bisognava però cogliere l'occasione del disfacimento,almeno in Sicilia, delle truppe berlusconizzate.Una volta tanto,arriveranno prima loro a disfarsi del Cavaliere?Staremo a vedere ma noi non potevamo perdere l'occasione.Se non va,ci si può sempre ritirare in buon ordine.
Scritto da Bernardo il 22/9/2010 alle 15:15
Sarà meglio il voto di Palermo che quello di questa mattina alla Camera su Cosentino.
Scritto da Luigi Pandolfi il 22/9/2010 alle 15:15
Nel mio paese c'è un numeroso gruppo di persone che ha radici in Sicilia. Chiederò a loro. La realtà in Sicilia ha sempre un lato molto bianco ed uno molto nero. Domanda: secondo voi quanto l'autonomismo siciliano (o del sud) sono rinati in contrapposizione al leghismo del nord? Quanto dalla situazione politica generale? Per il Governo è un problema mica da poco. Ps: PD: 25%. PDL 27%. Erano oltre il 70, insieme, nel 2008. Soffrono la mancanza di spinta ideale e di concretezza?
Scritto da FrancescoG. il 22/9/2010 alle 15:20
Condivido la scelta del PD in Sicilia se motivata, come appare motivata, da un’emergenza grave. Un Governo di larghe intese ( larghe sotto il profilo dello schieramento politico) ma con obiettivi limitati,cioè: affrontare l’emergenza politica dovuta alla disintegrazione del PDL ; affrontare il problema del debito pubblico , anche con una robusta riorganizzazione degli enti locali; affrontare il problema dei rifiuti … Governo di emergenza, dunque, esattamente come quello che dovremmo sostenere a livello nazionale se Berlusconi fosse costretto a sgombrare il campo. A livello nazionale le emergenze sarebbero altre, ma sempre di emergenze si parla. La Sicilia non è quindi né “laboratorio” né “caso a parte”, perché lì ,come altrove ,il centrosinistra è alternativo e incompatibile col centrodestra, per Valori, e Programmi politici. Mi piacerebbe che questa differenza non lo mettessimo mai tra parentesi.
Scritto da giovanniderosa il 22/9/2010 alle 15:24
Caro Giuseppe, in linea di massima condivido ancora una volta la tua opinione. Certo la Sicilia, più che un laboratorio (non lo è mai stato, mi pare) è un mondo a parte, con leggi non scritte e logiche che a noi, così distanti geograficamente e culturalmente, spesso sfuggono. Mi preoccupa, dentro il P.D., la contrarietà all’operazione politica di Lombardo da parte di Borsellino, Bianco e Marino. Non conosco inoltre il programma su cui la nuova amministrazione si è insediata (i giornali, anche su questo, preferiscono parlare degli organigrammi, della scomposizione degli schieramenti e delle contrapposizioni tra i politici dell’isola, facendone un racconto quasi da gossip). Mi conforta, se sono vere le dichiarazioni di Lombardo, che gli ex alleati pidiellini e udicini si sono opposti alla riforma della sanità e dei rifiuti. Ciò detto, pur considerando la complessità della situazione siciliana e tenendo conto della nostra scarsa informazione, spero che il governo “tecnico”di centro sinistra siciliano possa spiccare il volo.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 22/9/2010 alle 16:24
Dottor Adamoli come lei stesso dice "la Sicilia è un mondo a sè". Pensiamo a casa nostra che forse è meglio nel senso che probabilmente dalle nostre parti si può avere qualche voce in capitolo in più. Non le sembra per farle un esempio pratico che la scelta di un candidato unico alla segreteria di Varese del partito democratico sia solo il frutto di un accordo di potere fra le nostre belle correnti provinciali?
Scritto da E.F. il 22/9/2010 alle 17:05
"Fabrizio Taricco è l’unico candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico. Il termine per la presentazione delle firme a sostegno di un candidato e di un programma sono scaduti oggi alle 14. Il partito ha deciso di non dare vita a una competizione tra idee e programmi diversi" Taricco viene dai Ds, Non siete capaci nemmeno a trovare due segretari per poter sciegliere, solo a dunate di gruppo e senza programmi vostri, solo pronti a voler tanti partiti, l'esperienza non insegna
Scritto da Otello il 22/9/2010 alle 17:06
A volte costa molto poter seguire le infinite, continue trasformazioni, le nuove alleanze, i capovolgimenti di coalizioni, i nuovi equilibri, le prospettive che nascono, che finiscono, che riemergono... più di uno ci invita a fare le parole crociate, i sudoku, i cruciverba... a meno che, per risparmiare, ed evitare i costi di quelle pubblicazioni, noi si cerchi di comprendere (e risolvere?) tutti quei... giochi, pardòn, quelle scelte.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 22/9/2010 alle 17:21
La partecipazione del PD alla Giunta Lombardo ha come unico scopo la conquista di alcune poltrone, che altrimenti il Partito non otterrebbe mai, considerata l'irrilevanza elettorale del PD in Sicilia. Lombardo e i suoi amici, molto più capaci a gratificare il loro bacino elettorale, rimarranno comunque padroni dell'Isola per molto tempo ancora.
Scritto da Ex democristiano il 22/9/2010 alle 17:42
Eppure ciò che succede a Palermo ha qualche significato importante anche per noi. Lì il Pdl si è quasi dissolto. Ma ovunque non gode di buona salute. Ah, se ci fosse un'opposizione forte. Non butterei via tutto quello che hanno scritto Veltroni, Fioroni e Gentiloni.
Scritto da Umbertone il 22/9/2010 alle 18:33
Sono delusissimo dell'unanimismo del congresso provinciale. Noi giovani siamo stati degli allocchi, usati e gettati via.
Scritto da Giovane delusissimo il 22/9/2010 alle 18:47
Una delle difficoltà ad associare Casini con il centrosinistra era il peso dell'Udc siciliana con personaggi gravati da pesanti sospetti di mafia. Ora che se ne è liberato, la via dovrebbe essere sgombra di questo tipo di ombre. Cosa inventerà Di Pietro per di ancora no?
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 22/9/2010 alle 20:27
E' difficilissimo che tutto il Pd possa essere d'accordo con l'operazione siciliana. La minoranza di Veltroni ha avanzato delle critiche forti. Secondo me ha fatto bene perché aiuta a tenere gli occhi aperti. Tu cosa ne dici?
Scritto da Lucky il 22/9/2010 alle 20:31
Io mi auguro di andare molto presto ad elezioni, molri di questi saprirebbero e loro lo sanno ed allora fanno gli accordi con tutti pur di mantenere la sedia, si sente in giro che anche Tosi e lo stesso Adamoli verrano sostituiti, vedremo poi come la prenderanno, dire ubidisco è semplice ma...la realtà e dura da digerire.Il tempo sarà gallantuomo
Scritto da Otello il 22/9/2010 alle 21:53
L'insoddisfazione per il NON CONGRESSO è diffusissima, non è solo del giovane delusissimo. Lo sappiano tutti i responsabili di questa mortificazione degli iscritti gabellata per unità del partito.
Scritto da Iscritto Busto il 22/9/2010 alle 21:54
Scelta rischiosa ma corretta. Aspettare sulla riva del fiume sarebbe stato sbagliato. Vedremo che cosa sapranno fare. Ma è meglio così. Un copbo al berlusconismo è stato dato.
Scritto da Emanuela F. il 22/9/2010 alle 22:00
Giustificare il tutto affermando che è una situazione particolare e poi sostenere che può essere un laboratorio politico nazionale quello siciliano mi sembra incongruente. E' una forma di neo-milazzismo. Il Pd non sa aspettare per diventare forza alternativa: le scorciatoie per arrivare al potere non pagano.. Dicendo così Adamoli rischia di far diventare le sue scelte, ormai variegate, derivanti solo dalle circostanze particolari
Scritto da coordinamento@pdlvedano.org il 23/9/2010 alle 00:06
Considerando gli esclusi,Schifaniani,Cuffaro e Strano(quelllo che festeggiò la caduta diProdi inParlamento con la mortadella),il progetto di risanamento (sanità e rifiuti) nonchè ECCELLENTI INCLUSI (antimafia) mi sembra che almeno sulla carta questa intesa possa essere il meglio di quanto quella terra martoriata (ma anche complice) possa esprimere in questo momento.Concordo Adamoli con il segnale di riscossa e non comprendo queiPD che con questi mala tempora si preoccupano del colore dei calzini
Scritto da Maria Rossa il 23/9/2010 alle 00:50
Sul congresso di Varese mi auguro che l'accordo sia stato raggiunto sulla base di una convergenza politica vera e forte. Fabrizio Taricco è persona seria e responsabile e sa sicuramente che dovrà curarsi di rimettere tutti al lavoro, anche chi è rimasto deluso o insoddisfatto di una intesa raggiunta prima ancora dell'inizio delle assemblee di circolo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/9/2010 alle 10:43
Lombardo è un transfuga che ha messo in piedi un governicchio fatto da spezzoni di partiti. E' una pura operazione trasversale di potere che può andare bene solo alla casta che ha da difendere i propri cospicui privilegi: Ricorda l'operazione Milazzo di mezzo secolo fa. E' questo il "nuovo" che propone il P.D. dilaniato dai personalismi e magari disponibile a far comunella con la Lega? Altro che esperimenti! E' la politica che manca!
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 23/9/2010 alle 13:50
Caro Massimo, sul fatto che manchi la politica e che nel Pd ci siano troppi personalismi posso concordare. Ma in Sicilia, nell'operazione Lombardo, ho intravisto un tentativo di uscire dalle corde, ritenendo che l'inerzia sarebba stata l'ipotesi peggiore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/9/2010 alle 15:49
Ai posteri l'adua sentenza! In questo caso io sto dalla parte di Camillo, se però l'esperimento Sicilia dovesse dare frutti, per i siciliani in primis (perché se le cose cominciano a marciare lì, io sono convinto che staremo meglio anche qui), sono pronto a fare a piedi scalzi la salita di Vedano per passare da te e dire che non capisco un cavolo.
Scritto da Lele il 23/9/2010 alle 16:44
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