Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 30/9/2010 alle 10:24

Come spesso succede per le date politicamente fatidiche, non è cambiato niente. Tutto come prima. Continua il gioco del cerino fra Berlusconi e Fini. La Lega continua a volere le elezioni anticipate. Il governo continua a galleggiare parlando di riforme senza farle. Le elezioni nella prossima primavera continuano ad essere una probabilità. Fini ha confermato che costituirà il nuovo partito, ma anche questo, appunto, non è un fatto di ieri.
Le tre opposizioni continuano anche loro, purtroppo, a parlare tre lingue ancora troppo diverse. Va detto però che è la maggioranza - una sola per definizione - e non l’opposizione, che ha il dovere dell’omogeneità progettuale e programmatica. Sul nostro versante una novità tutto sommato c’è stata. Pierluigi Bersani, con un ottimo intervento, ha fatto un passo importante nella dimensione anche psicologica del leader alternativo. A me non pare poco.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 19 commenti -
Quella di Berlusconi ieri è stata una vittoria di Pirro. Pagherà caro la campagna contro Fini. Con tutti i suoi problemi giudiziari scagliarsi contro la casa di Montecarlo è incredibile. Pensa che siamo tutti scemi?
Scritto da Formenti Giuseppe il 30/9/2010 alle 10:56
Personalmente mi spiacerebbe se questi andassero a casa. Il circo che hanno messo in piedi è uno spettacolo formidabile, clown come il grande re Bossi I ed il suo "sono porci questi romani" superano in scioltezza macario, il monnezza e boldi (peraltro pari alla mitica maglietta esibita in televisione dal ministro calderoli), e stracquadanio sulla prostituzione non appare forse un nuovo oscar wilde? E gli show del Gheddafi? Ovviamente al circo della Lombardia e dell'Italia non gli frega..
Scritto da Carlo D. il 30/9/2010 alle 13:52
Bersani sta abituandosi ad essere il leader del centrosinistra? Spero, ma l'incognita sono da una parte Vendola e dall'altra Casini. Senz quest'ultimo sarà difficile vincere.
Scritto da Carlo Lucchi il 30/9/2010 alle 15:03
Troppa differenza ieri fra Bersani e Di Pietro. Questo un pò mi dispiace anche se sono lontano dall'ex magistrato. Ho notato più assonanza fra Bersani e Casini. Siccome si voterà probabilmente fra sei mesi il problema della leadership va messo subito all'ordine del giorno.
Scritto da Giovanni Costa il 30/9/2010 alle 15:18
Surplace comme accadeva nelle gare di velocità su pista prima che uno dei due contendenti prendesse l'iniziativa. La stessa cosa accade nella politica italiana mentre sarebbe urgente che qualcosa accadesse tenendo conto che la speculazione internazionale tiene d'occhio l'Italia e il suo enorme debito pubblico. Comunque sia il discorso ieri alla Camera di Di Pietro era da cartellino rosso, i suoi insulti scomposti giovano molto a Berlusconi, un "alleato" maestro di autogol
Scritto da cesare chiericati il 30/9/2010 alle 16:01
Calearo e Serra due parlamentari del PD "nominati" dal duo Veltroni -Franceschini hanno lasciato il partito, il primo per Berlusconi e il secondo per l'Udc. Successo straordinario di una dirigenza del Pd che ha sbagliato troppo. Eppure sono ancora ai vertici, in particolare Franceschini, presidente dei deputati. Non so come si spiega questa inamovibilità.
Scritto da Luca C. il 30/9/2010 alle 16:03
Ottimo Chiericati. Di Pietro è l'alleato recondito del premier. Come molti dicono: la sua polizza di assicurazione a vita. O il Pd se ne rende conto o il futuro non è roseo.
Scritto da Ossola A. il 30/9/2010 alle 16:15
Tre lingue diverse? Questa è la realtà. Non so se si riuscirà mai a ridurle ad una sola. Le distanze fra Di Pietro e Casini sono notevoli. E' forse più facile con Vendola che però ha pochissimi voti.
Scritto da Mariani Luigi il 30/9/2010 alle 18:05
Caro Luca C., non avevo votato il ticket Veltroni-Franceschini alla primarie del 2008 e non ho votato Franceschini al congresso preferendogli Bersani. La scelta del falco confindustriale Calearo non l'avevo proprio capita. Per l'ex prefetto Serra la mia opinione, per la verità, non era stata così decisamente contraria. La critica la ritengo quindi giustificata, però il tiro al bersaglio contro Veltroni di questi ultime settimane non mi piace e non lo condivido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/9/2010 alle 18:18
Dò anch'io ragione a Cesare Chiericati. Bersani e il Pd dovrebbero risolvere il problema Di Pietro e poi decidere il leader e il progetto. Non c'è più tempo da perdere.
Scritto da Villa Carlo il 30/9/2010 alle 19:01
I colpi a salve li spara solo l'opposizione. Il governo è saldo in sella e durerà finché Bossi vorrà.
Scritto da Leghista doc il 30/9/2010 alle 20:38
In effetti Veltroni ha sbagliato molto, sicuramente più di Franceschini che era solo il suo vice. La loro separazione di questi giorni è assastanza innaturale e vede Franceschini ripararsi al calduccio della maggioranza. In questo frangente sono portato a dare più ragione a Veltroni.
Scritto da Rodolfo D il 30/9/2010 alle 22:31
Mi ha colpito l'ultima frase su Bersani ma lei pensa sul serio che potremmo vincere con lui candidato premier contre Berlusconi? La mia è una domanda puramente retorica. La risposta l'ho già in testa. NO, NO, NO.
Scritto da Giorgio F. il 30/9/2010 alle 22:51
@ Giorgio F. Perchè tanta severità e diffidenza verso Bersani? Sono tre ad oggi i candidati più gettonati: Bersani, Vendola, Casini. Quest'ultimo probabilmente giocherà un'altra partita. Fra Vendola e Bersani scelgo decisamente il segretario Pd.
Scritto da Giulio Mentasti il 30/9/2010 alle 23:14
Secondo me Bersani non ha sufficente carisma per farci vincere,non gliene faccio una colpa,è stato un ottimo Ministro,è un volonteroso Segretario di partito, ma è così.Per ridare fiducia agli italiani e recuperare i disaffezionati al voto ci vuole ben altro.D'altronde non sarà certamente merito di Bersani o di D'Alema o di Rutelli se si andrà a votare in primavera ma di un exfascista.Di mezzo c'è un governo tecnico e non è detto che duri solo 6 mesi...i bisogni sono tanti...
Scritto da Pasquino il 30/9/2010 alle 23:28
Mi associo al signor Chiericati ed al signor Ossola. Amici distanti dalla politica attiva (tendenzialemente di centro o non schierati) mi hanno detto che hanno molto apprezzato discorso di ieri di Bersani. Quello di Di Pietro per niente. Bersani è diesel. Per un politico è una buon motore. Il recupero di consenso si può e si deve fare. Il recupero graduale, fa consenso stabile, su un progetto. Il recupero a fiammate, a "visioni", da un innamoramento breve. Dura fino alle prime difficoltà.
Scritto da FrancescoG. il 1/10/2010 alle 09:07
@Adamoli- Mi permetto di riproporre all’attenzione e tua e di quant’altri fossero interessati quanto il nostro Statuto definisce per il REGOLAMENTO delle primarie sulle candidature a Sindaco:” 2. Il REGOLAMENTO per lo svolgimento delle primarie di coalizione, definito d’intesa con le forze politiche alleate, è approvato con i voti favorevoli della maggioranza assoluta dei componenti della Direzione del Partito Democratico DEL LIVELLO TERRITORIALE CORRISPONDENTE. Tale Regolamento stabilisce le norme per l’esercizio del diritto di voto, le modalità e i tempi per la presentazione delle candidature e la convocazione della consultazione, disciplina la competizione per la fase che va dalla presentazione delle candidature alle elezioni, fissa modalità rigorose di registrazione dei votanti e di svolgimento delle operazioni di voto.” —ORA nulla vieta che il Regolamento venga mutuato da quello di Milano, ( sul quale mi sembra la maggior parte esprima giudizi favorevoli) ma anche nulla impedisce che a Varese ne venga steso uno più restrittivo verso eventuali “papi stranieri”in difesa magari di un mal riposto orgoglio di Partito
Scritto da Maria Rossa il 1/10/2010 alle 09:11
@cesare chiericati. Ottimo commento, Che sia tutto un teatrino di colpi a salve a piè sospinto, da una parte e dall'altra, in questo infinito mondo mediatico? Il clima è di amarezza diffusa percepibile fra il dir della gente. E ora anche quel fattaccio a Belpietro...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 1/10/2010 alle 09:59
Ecco un altro titolo che mi fa pensare ai rivoluzionari di Somma, quelli che dovevano sovvertire le sorti del partito annunciando via stampa un loro candidato, presentando un blog "con le palle" che tace, quelli che qundo sono interpellati da questo blog si nascondono sotto pseudonimi. Di questi individui smaniosi di protagonismo non si è poi saputo più nulla, senza un perchè. Senza scomodare il Presidente della camera e del Consiglio, anche noi abbiamo maestri di "Colpi a salve"
Scritto da Aurelio Bianchi il 2/10/2010 alle 20:11
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