Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/11/2010 alle 15:42


Qualche lettore mi ha chiesto ieri se vado a Firenze dai “rottamatori” di Matteo Renzi e cosa penso del rifiuto di Bersani. No, io non vado a Firenze. Ho paura che mi rottamino sull’uscio, a meno che non mi salvi Pippo Civati. Quanto a Bersani non so neanche se l’abbiano invitato. Certo non deve essere bello sentirsi definire un rottame dopo un anno in cui sei segretario.
Però lasciamoli fare in santa pace. Qualcuno dice “siamo troppi litigiosi e abbiamo perso le elezioni per questo”.  Si, ma la litigiosità che ci ha punito non è questa, è quella dell’armata brancaleone governativa che ha affondato Prodi per ben due volte, nel 1998 e nel 2008, dopo che aveva vinto le elezioni. Con linguaggio aulico affermiamo solennemente che siamo un ”partito plurale” e poi manifestiamo intolleranza..
Porto un altro esempio. Non ho mai appoggiato il veltronismo nemmeno quando stravinceva e rendeva tutti felici e contenti. Qualche settimana fa, in occasione del documento dei 75, che non era altro che la replica del famoso “Lingotto”, mi sono trovato a difendere Veltroni. Qualcuno del Potere Costituito l’aveva paragonato a Gianfranco Fini, pronto a lasciare il partito. Un’offesa gratuita alla sua storia e una totale mancanza di sensibilità e di cultura politica.
Sapete di che cosa ho paura io? Della “mortagora”, così la chiamava il mitico Albertino Marcora, cioè di uno stato di apatia e di conformismo diffuso e pernicioso che viene fatto passare per unità.  Se si radica, la “mortagora”, siamo fritti. E’ la ragione per la quale incito spesso i giovani (forse vanamente) ad essere piuttosto incendiari che maggiordomi. Se si gettano secchi di acqua sulle loro iniziative si può, al più, evitare qualche errore. Ma si spengono entusiasmo e sogni. E’ il peggior delitto politico.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Veltroni forse non lascerà il pd, almeno per ora, ma il gruppo degli ex dc che fanno riferimento a Fioroni? Vedrà Adamoli ne vedremo delle belle, ne sono certo perchè oggi è così l'andazzo della politica italiana. Mai stato democristiano, anche se qualche ho votato dc, ma in quelle realtà politiche di allora chi stava in minoranza continuava a farla nel tempo e non è che il giorno dopo un congresso perso fondava un nuovo partito. I tempi sono cambiati, si dirà. Certo che sono cambiati, in peggio
Scritto da Borghi S. il 5/11/2010 alle 16:17
Mi convince questa impostazione. La trovo corretta, libera, anche sbarazzina. Credo che sia la risposta giusta alla tristezza che qualche volta emana dal Pd.
Scritto da Giovane Varese il 5/11/2010 alle 16:51
Trovo infondati i dubbi di Borghi S. Perchè insinuare che gli ex Dc sono pronti a lasciare il partito. Se questo avvenisse il Pd avrebbe fallito totalmente. Per me, finché c'è Adamoli questo rischio in provincia di Varese non si corre. Poi si vedrà.
Scritto da Marcello il 5/11/2010 alle 17:14
Civati, con il suo PD 2.0, non mi fa impazzire però – è giusto ammetterlo – è un ragazzo sveglio ed innovativo (quanto meno nel linguaggio!). Già nella scorsa legislatura aveva dato prova di “duttilità”, fuoriuscendo dal gruppo consiliare PD per pochi mesi al fine di consentire a due consiglieri (fra cui Agostinelli) fuoriusciti da Rifondazione Comunista di costituire un nuovo gruppo consiliare (aggirando così il regolamento consiliare - che Lei conosce bene - che prevedeva che un gruppo dovesse essere composto da non meno di tre consiglieri). Negli ultimi mesi fa sempre “coppia fissa” con l’ex consigliere regionale dei Verdi, Carlo Monguzzi, il quale, nonostante la sua tempestiva adesione al PD (ottobre 2009, qualche mese prima della composizione delle liste per il rinnovo del Consiglio regionale) non è riuscito a farsi candidare ... Che si sostengano a vicenda? Su Veltroni, ribadisco quanto già scritto in un precedente commento: si può ritenere discutibile la sua proposta politica ma è ingiusto che la sua persona venga messa alla berlina. Nessuno ne ha il diritto. Tra l’altro, ho letto recentemente che Veltroni guarda con interesse i giovani di Renzi mentre qualche mese fa guardava con interesse lo “sparigliatore” Vendola. E’ vero, c’è qualche contraddizione in lui però in questa entropia ognuno gioca le sue carte come crede ….. Lo fa D’Alema, può farlo benissimo anche Veltroni. E’ sempre meglio della “mortagora”, no?
Scritto da Mafalda il 5/11/2010 alle 17:44
Non avevo mai sentito il termine "mortagora". Però mi piace. Trovo che suona bene. Da l'idea di una situazione immobile o impantanata. Vale purtroppo anche per questo Pd. Ma si, lasciamoli in pace quei ragazzi. E' tutto meglio che stare fermi ad aspettare Fini.
Scritto da Nando B. il 5/11/2010 alle 17:52
Delitti politici di questo tipo sono stati compiuti anche da noi. Un vero peccato. Ai giovani bisogna lasciare briglie sciolte, non irregimentarli in gruppi e sottogruppi. Se si allontanano poi è difficile recuperarli.
Scritto da Iscritto Busto il 5/11/2010 alle 18:11
@Borghi S. Nella Dc chi stava all'opposizione poteva fare la sua parte ed avere i suoi incarichi corrispondenti alla forza congressuale. Non veniva emarginato. L'unità era testimoniata dalla loro presenza all'opposizione. Oggi c'è il rischio che ti additano come un avversario. Così tutti dentro la presunta stanza dei bottoni, che peraltro non ha più bottoni. In questo modo si rischia di crepare, o di restare sempre minoranza nel Paese, che è quasi la stessa cosa.
Scritto da Giancarlo il 5/11/2010 alle 18:35
In una stagione storica dove i "maggiordomi" sono la maggioranza quasi ovunque: in politica, in economia, nel giornalismo, l'invito ai giovani ad essere "incendiari" mi sembra opportuno perché essendo il conformismo la cifra di fondo di questo paese ne deriva che la mortagora marcoriana ne è la logica conseguenza. Veltroni è spesso una voce fuori dal coro è questo è un bene per il PD ma la sua libertà non va confusa con il frazionismo d'antan. Il suo errore maggiore resta comunque Di Pietro.
Scritto da cesare chiericati il 5/11/2010 alle 18:38
Anche io sono da sempre sostenitore dei giovani e a favore del rinnovamento generazionale. La cosa che non mi è chiara sono i parametri dell' età per esser rottamati. In tal senso ha fatto bene il sig. Adamoli a metter le mani avanti. Un esempio lo abbiamo a Gemonio, anche se non in casa PD: il nepotismo favorisce il rinnovamento? A mio modesto parere preferisco un sessantenne che arriva da oltre quarantanni di gavetta con feste e volantinaggi alle spalle che un ventenne cooptato dall'alto
Scritto da Alvin il 5/11/2010 alle 18:40
Non basta essere giovani per esser bravi. I rottamatori di Somma Lombardo che fine hanno fatto per esempio? E' anche colpa dei giovani se non si trova il coraggio di andare avanti ma si ubbidisce ad ordini di scuderia ed ai capibastone. Troppo bello tirare il sasso e nasconder la mano. I giovani rischiano il peccato dell'ignavia.
Scritto da Alex il 5/11/2010 alle 18:57
Sottoscrivo il commento dell'iscritto di Busto. Ha totalmente ragione.
Scritto da Alessandro S il 5/11/2010 alle 19:18
Caro Alex sono uno di quei ignavi di Somma Lombardo. Non mi nascondo dietro ad un nome e non mi nascondo dietro ad un dito. Dove sono quei giovani di Somma Lombardo? Sono in buona parte portavoce di Circolo come il sottoscritto ma sono anche coloro che hanno portato all'ordine del giorno del proprio circolo documenti che hanno preso spunto da quella serata. Quei ordini del giorno saranno elementi di discussione del Congresso Provinciale per dare sostegno al candidato unitario.
Scritto da Francesco Calò il 5/11/2010 alle 19:57
non abbiamo rottamato nessuno abbiamo posto dei temi che porteremo avanti. Alcuni di noi domani saranno a Firenze come lo siamo stati a Varese e a Somma Lombardo ovvero non dei rottamatori ma dei propositori.... Propositori che hanno ottenuto dei risultati e dei piccoli cambiamenti sono gia in atto. Buona serata
Scritto da Francesco Calò il 5/11/2010 alle 20:00
Post interessante, come sempre. E noi, e come noi tanti altri, attenti osservator imparziali, ossia non schierati, degli avvenimenti politici stiamo ad osservar fiduciosi che non prevalga la mortagora che è proprio quel piattume intellettuale che andrebbe invece finalmente rottamato. Un invito invece al fare, propositivo, costruttivo, coerente con il sentir della gente. Sembrerebbe forse, il nostro, un generico commentar, eppur il post va al cuore del problema: "Rimbocchiamoci le maniche!".
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 5/11/2010 alle 20:06
Nei giorni scorsi avevo richiesto il ritorno di Cesare Chiericati e mi ha accontentato. Ottimo il suo commento che condivido. Poche parole ben dette.
Scritto da Vittorio (Luino) il 5/11/2010 alle 20:55
Un plauso a Francesco Calò per il suo commento. Però, scusa, avrei un rilievo da farti: ce n'è voluto di tempo per farvi uscire allo scoperto. Sembrava che vi vergognaste per l'iniziativa di Somma oppure per aver rinunciato successivamente alla battaglia. Invece dovete essere orgogliosi di aver tentato . Un pò meno di aver alzato bandiera bianca, ma la politica è così. Qualche volta impone dei sacrifici ma voi andate avanti. Non accontentatevi delle promesse. I capettti sono sempre ingannevoli.
Scritto da Ghiringhelli il 5/11/2010 alle 21:05
Sono più colpevoli i giovani quando si ritirano dalla lotta politica o gli adulti che li fanno ritirare? I primi mancano di coraggio, i secondi di intelligenza e di prospettiva. Con una differenza: i giovani possono rimediare nella loro lunga vita, i "grandi" forse no. Se, poi, a favorire il ritiro sono dei giovani gia vecchi è peggio ancora. E' il caso di quello che è avvenuto a Varese.
Scritto da L. C. il 5/11/2010 alle 21:22
Caro Borghi, non credo che il gruppo di Fioroni uscirà dal Pd. Alcuni di loro li conosco molto bene, posso dire che sono miei amici. Non mi aspetto colpi di testa. A Busto tre settimane fa ha parlato a lungo anche con Gentiloni, che non è affatto ex Dc: stessa musica. Il problema non è questo, è lo stillicidio di elettori non tradizionalmente di sinistra che pian piano si distaccano. In questi casi non dico mai che non ci capiscono ma che il partito non è in grado di essere considerato affidabile e convincente. Abbiamo di fronte a noi una scalata difficile. Ci vuole una guida con un passo da alpino e con una vista non strabica. Le buone ragioni dei moderati, cattolici o no, debbono trovare spazio e voce nei progetti del Pd. Altrimenti assomiglierà sempre di più al corpo sociale del vecchio Pci. Sarebbe la fine del sogno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/11/2010 alle 22:13
Caro Alex, non ho mai parlato dell'iniziativa di Somma Lombardo. Avevo timore di contribuire a dare un dispiacere ulteriore ai giovani che avevano tentato di ravvivare il congresso con documenti e proposte. Non hanno portato avanti la loro proposta, ma quanti possono scagliare la prima pietra? Se l'avessero fatto l'accusa sarebbe stata di di presunzione e di eccessiva ambizione. Poi sono stati criticati per mancanza di coraggio. Io, invece, avevo ed ho una sola preoccupazione, che la delusione che hanno subito non diminuisca il loro entusiamo e la loro passione. Il Pd ne ha grande bisogno.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/11/2010 alle 22:17
@ Alvin Il nepotismo che tu denunci è vergognoso e poi lo fanno passare per rinnovamento. E' una vergogna. Grazie d'averlo segnalato un'altra volta.
Scritto da Pd Luino il 5/11/2010 alle 23:22
Legnanesi e Bustocchi, come sempre, sono saggi. Al bando le polemiche e rimbocchiamoci le maniche. Uno slogan del Pd nazionale che va bene dappertutto. Mi piace la saggezza "popolare" di questi lettori affezionati al blog come me.
Scritto da Giacomina il 5/11/2010 alle 23:52
Mafalda fa un'osservazione giusta su Civati. Si presenta bene, è giovane, con una bella faccia ma dopo averlo ascoltato mi domando che cosa abbia detto di interessante e di nuovo e la risposta è molto difficile.
Scritto da Rodolfo F. il 6/11/2010 alle 09:13
Caro Adamoli, la tua risposta a Borghi S. ha dentro un'amarezza fortissima che è quella di molti che non vengono dalla sinistra tradizionale. Il bello, cioè il brutto, è che il Pd rischia di perdere qualcosa anche a sinistra con Vendola e Di Pietro. Non so cosa ci sia che non va ma certamente molte cose sono da rimettere a posto.
Scritto da Giulio Mentasti il 6/11/2010 alle 09:24
Ti ho visto questa mattina da Vendola. Mi è parso un bel discorso. Cosa ne dici?
Scritto da Luca C. il 6/11/2010 alle 14:22
Questa ce la riferisce un caro padre missionario, molto anziano, al quale, en passant, abbiamo voluto riferire della "mortagora", di memoria... inverunese. E' lo stesso concetto, dice, che esprime la parola "ignavia"; o più precisamente "accidia", un vizio capitale, un abito del male. Investe e sovrasta tutti, nella vita personale, morale, professionale, relazionale, sociale, politica, religiosa... E conclude: una brutta gatta da pelare, la mortagora, quando paralizza nel voler ben operare...
Scritto da Legnanesi e Bustocchi (2) il 6/11/2010 alle 16:22
Caro Luca, bel discorso. Innovativo e suggestivo. Naturalmente non tutto condivisibile da parte mia. Dedicherò a Niki Vendola un post nei prossimi giorni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/11/2010 alle 16:37
Questo spazio consente l'anonimato perchè non tutti sono smaniosi di protagonoismo e fremono di comparire sulla stampa..
Scritto da Alex il 6/11/2010 alle 23:22
Non sono d'accordo con Renzi sulla data scelta. Convocare una riunione di corrente mentre è in corso una riunione dei segretari di circolo è una follia, gli interessi del partito devono superare le tattiche correntizie. Rotto il silenzio dei ragazzi di Somma, che ci informano di esser segretari di circolo, ci rimane una sola speranza: che nel loro documento raccontino in prima persona l'avventura a Roma come segretari, dimostrando di anteporre gli interessi del partito a quelli di corrente.
Scritto da Francesco Fortunato il 7/11/2010 alle 08:56
Caro Francesco Fortunato e caro Alex non sono andato a Roma perchè da mesi era in programma la riunione di Prossima Fermata Italia. Questa non è una riunione di Corrente ma una riunione di proposte. Ne avete una scrivete pure su Facebook le vostre. Qua ogni persona è in ascolto dell'altra. Infine caro Alex credo che sia un discorso di Coerenza. Sostieni che i giovani di Somma Lombardo si nascondono e tu ti nascondi però dietro ad un nick name come un "Troll". Nulla di personale ma sii coerente
Scritto da Francesco Calò il 7/11/2010 alle 11:52
Il sig. Calò erroneamente mi tira in ballo, visto che non ho assolutamente accennato a Roma. Se i miei commenti firmati con il nome con cui mi chiamano da quando ho due anni non sono graditi preferirei che me lo dica il titolare del blog e non il primo che passa, anche perchè riguardo il famoso social network non ne sono iscritto. Vorrei poter scrivere qui il mio pensiero, come fanno democraticamente molti altri lettori senza pregiudizio. Riunione di proposte: bell'eufemismo per corrente.
Scritto da Alex il 7/11/2010 alle 15:45
Ogni opinione, se non contiene insulti od offese, può benissimo essere espressa senza firma integrrale. Si tratta in questo casi di una scelta personale che non mi permetto di giudicare. Ciascun lettore si farà la propria idea.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/11/2010 alle 08:55
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