Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 6/11/2010 alle 16:11

Riporto un’intervista di Vincenzo Coronetti sulla Prealpina di questa mattina

Giuseppe Adamoli, ex assessore regionale, esponente di spicco del Partito democratico. Tutti la vogliano candidato sindaco a Varese per il centrosinistra.
Bè, tutti proprio no. Non nego però che incontro molta gente comune che mi chiede conto della mia eventuale candidatura. Oserei dire che in tanti mi fanno pressione. Ed è strano.
Strano, perché?
Alla politica oggi si chiedono soprattutto novità. Mi faccio io una domanda: se fossi il prescelto non sarebbe il segno di un vuoto generazionale? Questa è una delle ragioni per le quali ho sempre detto di no.
Alla politica si chiede anche serietà. La sua storia personale e pubblica la garantisce senza ombra di dubbio.
Non lo debbo dire io. Ritengo però sia fondamentale un altro aspetto.
Adamoli, quale?
Una volta ai partiti si chiedevano liste aperte alla città. Poi si è cominciato a praticare la lista del candidato sindaco, oltre a quella dei partiti. Oggi ci vorrebbe altro. Ad esempio, un movimento civico, aiutato e rinvigorito dai partiti di centrosinistra, capace di far emergere e rappresentare gruppi, energie, personalità, magari anche un po’ eccentriche. Così si ritroverebbero forza organizzativa e sostanza programmatica. Voglio dire, se a Varese, ma pure a Busto Arsizio e Gallarate, il centrosinistra presentasse una lista all’insegna della politica con Pd, Vendola e Italia dei Valori, potrebbe raggiungere un risultato dignitoso, ma la città non politica rimarrebbe a guardare.
Sta dicendo che il Pd varesino sbaglia mosse?
I democratici si stanno invece muovendo bene sul versante del programma; lo presentano in modo partecipato, mettendolo a disposizione di tutta la città.
E le primarie?
Sono un mezzo importante, che non va santificato ma ben preparato. Mi spiego: un elettore come si pone di fronte alle primarie? Ditemi chi sono i candidati e vi dirò se saranno utili e se andrò a votare. Quindi, io sono per prepararle bene. Laddove per prepararle bene significa avere già scandagliato la città per presentare i candidati migliori, che scaldano il cuore alla gente. L’esempio positivo è Milano. Le primarie sono un’arma a doppio taglio: se la mobilitazione civica arriva prima, diventeranno un eccezionale strumento di lavoro. Se si aspetta l’esito e la scelta del candidato per muovere la città, sarà sempre tardi.
Lei è uno che, date le premesse, può scaldare davvero il cuore dei varesini.
Guardi, sono convinto che a Varese ci possono essere ben altri candidati, anche non di partito, capaci, meglio del sottoscritto, di svolgere questo ruolo.
Se il centrodestra si dividesse?
Se le amministrative sono in contemporanea alle elezioni nazionali, credo non accadrà nulla: Lega e Pdl staranno assieme. Altrimenti, l’ipotesi di una divisione è credibile, soprattutto a Gallarate e Busto Arsizio. Per quanto riguarda Varese ho la sensazione che tutto si deciderà ad Arcore. Da questo punto di vista, Varese è una città in ostaggio.
Città in ostaggio, ma governata bene. Non crede?
Premetto: non farei mai una polemica astiosa contro Attilio Fontana. Detto questo, la città è ferma. La balla del futuro turistico si è sgonfiata, basta guardare alla funicolare del Sacro Monte, opera senza capo né coda. In secondo luogo, il Comune ha avuto cinque anni per preparare il Piano di governo del territorio. Non s’è fatto nulla. Delle due l’una: o sono mancate le idee o ci sono state divisioni paralizzanti nella maggioranza. E il Pgt è lo strumento fondamentale per lo sviluppo. Varese deve essere progettata innanzitutto come città di servizi legati all’ospedale, all’Università, a Malpensa, all’Expo, alla grande Fiera. Sull’asta Varese-Milano si sono avuti i più grandi investimenti pubblici del Nord. Quali e quante ricadute sulla nostra città? Nessuna. Occasioni perse per far lavorare imprese, professionisti, per ritrovare slancio produttivo, economico e sociale.
Vincenzo Coronetti
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 39 commenti -
Mentre noi corravam la morta gora, dinanzi mi si fece un pien di fango, e disse: "Chi se' tu che vieni anzi ora?". E io a lui: "S'i' vegno, non rimango; ma tu chi se', che sì se' fatto brutto?". Rispuose: "Vedi che son un che piango". (Dante Alighieri)
Scritto da Angelo Eberli il 6/11/2010 alle 16:59
Ti considero anch'io un candidato credibile. Condivido però anche le tue perplessità sul fatto che una simile candidatura, per quanto di alto profilo, non potrebbe certo essere spacciata per "rinnovamento". Mi rimane il dubbio circa il vuoto generazionale. Vedo però che sei ottimista e vedi numerose personalità rappresentative spendibili. Spero tu abbia ragione.
Scritto da Angelo Eberli il 6/11/2010 alle 17:09
Buona l'intervista. La classe non è acqua, per usare un detto popolare. Ma se non sei tu il candidato chi sarà? Chi può essere in grado di approntare una lista civica vera che rappresenti un valore aggiunto? Tu manifesti fiducia ma non vorrei che fosse il cuore gettato oltre l'ostacolo. Auguri a tutti, se non ci sei tu, starò alla finestra.
Scritto da Bortoluzzi il 6/11/2010 alle 18:02
Sai cosa mi ha detto uno di Sinistra Ecologia Libertà questa mattina quando ti ha visto in sala? Voterei convinto per Cordì, ma se il candidato del centrosinistra sarà quell'ex democristiano di Adamoli lo sosterrei molto più volentieri di qualche altro che proprio non mi va giù. Ricordatelo bene.
Scritto da F. T. il 6/11/2010 alle 18:11
Lei sarebbe il candidato giusto per una bella lista civica che comprendesse una parte di ex Forza Italia, insoddisfatta di Berlusconi. Potreste vincere le elezioni. Temo che con la sinistra non ci sia niente da fare. Forse non la voterei nemmeno io che sono ben predisposta nei suoi confronti.
Scritto da Valeria S. il 6/11/2010 alle 18:42
@ Angelo Eberli Capisco quello che dici sul rinnovamento in in parte ti do ragione ma noi non siamo un partito carico ed esausto di potere che deve rinnovare i suoi amministratori. Siamo nella necessità di cercare di vincere. Il candidato migliore è quello che può prendere più voti per farci rialzare la testa. Non sono sicurissimo che sia Adamoli ma se è lui dobbiamo convincerlo ad accettare la sfida. Chi altro?
Scritto da Militante Pd Varese il 6/11/2010 alle 19:57
Complimenti al leggendario Stefano Tosi, il segretario provinciale-consigliere regionale uscente-capolista elettorale che ha perso metà dei voti alle ultime elezioni regionali. Aspetta di vedere quando escono i post dei colleghi e poi piazza il suo post, scialbo come lui, per far uscire rapidamente gli altri dalla prima pagina di varesenews. Un esempio di correttezza.
Scritto da Giorgio il 6/11/2010 alle 20:28
No Giorgio, così non va. Primo, quando si scrivono commenti così astiosi perlomeno si mette la firma. Secondo, su questo blog va bene la polemica ma esigo rispetto per tutti, soprattutto per chi si impegna giornalmente nelle istituzioni. Terzo, io metto il mio post (spesso al mattino, qualche volta al pomeriggio) quando sono pronto e non guardo gli altri blog. Credo che Stefano faccia altrettanto. Conclusione, non mandarmi un altro commento simile perchè non te lo metto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/11/2010 alle 20:59
Mi dispiace, ma forse stai prendendo la decisione più giusta. Non c'è più tempo e forse nemmeno la volontà di fare un'operazione civica del tipo che tu hai descritto e che è la sola che far vincere un'alternativa a chi ha amministrato la città negli 15 anni.
Scritto da Piero C. il 6/11/2010 alle 22:35
Condivido Valeria S. Tu non sei un candidato della sinistra. Sei uno di centro. Ce l'hai scritto nel sangue. Noi abbiamo bisogno di un'alternativa secca, netta, profonda. Una sola cosa ti riconosco: che non hai mai tentato di imbrogliarci presentandoti per quello che non sei, cioè uno di noi. Per me è troppo poco. Scommetto che prima o poi uscirai dal Pd.
Scritto da Enne enne il 6/11/2010 alle 22:45
Allarghiamo il discorso al resto della provincia. Se Varese è ferma, Busto è immobile. Il centrodestra sta dimostrando anche nei comuni che non ha professionalità e preparazione sufficiente per governare bene. Questo dovrebbe darci coraggio.
Scritto da Iscrtitto Busto il 6/11/2010 alle 23:15
Credo che Lei sia un ottimo candidato di “sintesi” ma temo che nell’attuale contesto varesino, a ormai pochi mesi dal voto, difficilmente possano maturare le condizioni perché, al di là dei partiti, nascano iniziative civiche in grado di assicurare uno stimolo ed un valore aggiunto al PD ed allo schieramento di centrosinistra. Inoltre, a differenza di Milano, dove “un Albertini” potrebbe determinare la possibilità di un ballottaggio, a Varese la partita potrebbe essere già chiusa. Riguardo alle primarie di Milano non sono d’accordo con Lei quando le definisce un esempio positivo. Nulla da dire sulle candidature, sono tutte “belle” candidature ma il messaggio principale passato sinora (sicuramente non l’unico ma il principale sì) sono le liti interne (dimissioni, poi ritirate, del responsabile organizzazione primarie), le scaramucce sugli indirizzari, ecc. Insomma, al povero Onida l’hanno fatta sudare la mailing-list …. Non sarebbe stata più giusta una “par condicio” di partenza? E non è forse eccessivo che le primarie si trasformino in una competizione elettorale vera e propria? Vedo Boeri ovunque: spot, pagine dei giornali, manifesti sui muri di Milano, ecc. Mi conceda una battuta femminile: è vero che fa sempre piacere vedere Boeri però non sarebbe meglio essere un po’ più sobri? Lo trovo un battage pseudo-elettorale sfrenato ed anche fuorviante per il cittadino medio che ignora l’esistenza delle primarie. Anche il clima di contorno ai tre (di fatto sono tre, non quattro) candidati mi sembra fintamente unito e scarsamente costruttivo. Comunque, questo è il nostro centrosinistra … P.S.: La ringrazio per averci promesso un prossimo post su Vendola. Io questa mattina non sono venuta a Varese in quanto impegnata a Milano per un corso. Mi farebbe, pertanto, piacere leggere le Sue impressioni sull’intervento di Vendola.
Scritto da Mafalda il 6/11/2010 alle 23:33
Secondo me il piano di governo del territorio non è arrivato in porto perchè mancano proprio le idee. Poi ci saranno state anche le divisioni interne ma la causa principale è che non sanno a che santo voltarsi. Lei aveva già parlato di questi problemi con un articolo sulla Prealpina (ma posso sbagliarmi) che ha ricevuto una risposta evasiva e deludente da un assessore. Perchè non avete insistito di più su questo tasto? Avete quasi paura di disturbare.
Scritto da Architetto a Varese il 7/11/2010 alle 00:35
Adamoli, lo dica chiaramente. Non ha voglia di andare in pensione, non ha voglia di mollare. Forse, però, il vuoto di persone nel PD varesino è anche causa sua. Insomma, le gioca solo se è sicuro di vincere, altrimenti non si candida. Le cose, a noi del PD che la stimiamo, le dica chiaramente. Basta con questa storia del papa straniero. E' mai possibile che il PD non abbia una carta da giocare al proprio interno? Non è forse un fallimento questo? Risponda, la prego...
Scritto da Luigi Carri il 7/11/2010 alle 02:09
@Luigi Carri - Ti ringrazio sinceramente per la chiarezza e per le domande apparentemente scomode che mi hai rivolto. Se per mollare intendi chiudere con la politica, fermare il mio blog, non partecipare al dibattito, non ho nessuna intenzione di farlo e nessuno me lo può chiedere. Gioco solo se sono sicuro di vincere? Proprio no. Nel 1996 ho partecipato sportivamente alle elezioni politiche nel collegio di Tradate, sicuramente straperdente, solo perchè me lo aveva chiesto il mio piccolissimo partito popolare (2 percento). Nel 2000, quando mi sono presentato in regione dopo otto anni di assenza, ancora per conto del Ppi (meno del 2 percento), l'esito era assolutamente incerto ed ho vinto per il voto disgiunto e per altre circostanze fortunate. Sul "papa straniero" non so cosa vuoi dire. Io privilegio liste aperte, liste di comunità piuttosto che liste strettamente politiche. Se il leader fosse una personalità non iscritta al partito l'accetterei volentieri. Infine mettiti nei miei panni. Se mi autocandidassi (perchè questa sarebbe la situazione oggi al di là delle spinte della gente comune) sarei uno che vuole sempre stare a galla (eppure quante volte ho detto no a posti più prestigiosi, anche se meno importanti di sindaco di Varese), se non mi candido sarei uno che non ha coraggio. Non ti pare che la mia linea sia, ad oggi, la più responsabile e matura?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/11/2010 alle 09:44
Adamoli il temporeggiatore, verrebbe voglia di dire, nel suo rapporto con la città giardino. E' vero cinque anni fa una lista aperta, "un movimento civico" era possibile e aveva buone possibilità. L'Unione preferì restare nel porticciolo piuttosto che sfidare il lago aperto. Ma ora stiamo allo stesso punto e il PD senza un candidato capace di parlare a tutta la città, rischia l'irrilevanza Si rischia di perdere senza combattere, senza far emergere le inerzie e i vuoti della Giunta Fontana.
Scritto da cesare chiericati il 7/11/2010 alle 10:04
@ Luigi Carri - Dimenticavo, se il prescelto o la prescelta per guidare la nostra coalizione sarà espressione del Pd tanto meglio, naturalmente. Ho sempre detto, in pubblico e in privato, che ci sono risorse importante al nostro interno. L'importante è che non si perda di vista la città non politica che è la stragrande maggioranza dei cittadini. Vediamo cosa dirà il Pd cittadino e provinciale. Poi tireremo le conclusioni, con le primarie credo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/11/2010 alle 10:09
"... l'importante che non si perda di vista la città non politica che è la stragrande maggioranza dei cittadini". Che grande, bella verità, caro Adamoli! A quando, finalmente, lorsignori della politica si rendono conto di questa oggettiva realtà e incominciano a pensare alla grande, al bene dell'intera collettività, la "polis", alla "res publica", uscendo dai piccoli confini (e dalle vedute) dei propri steccati? Questo tuo pensiero merita il nostro voto più grande! Grazie, davvero.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/11/2010 alle 12:54
Stefano Cappellini scrive su Il Riformista: "Bersani è vecchio. Veltroni è vecchio e brutto. D’Alema è vecchio, brutto e cattivo." Dopo queste (giuste) considerazioni appare legittima la candidatura di Giuseppe Adamoli, il quale è bello, buono ed è pure ringiovanito. Sperando per il popolo del centrosinistra che il nostro gentile ospite non custodisca un suo ritratto in soffitta ... ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 7/11/2010 alle 14:06
La risposta a @Luigi Carri – la prima risposta - è molto più esplicita dello stesso post-intervista e, soprattutto, fa emergere un quadro da tempo definito. A Varese, per ragioni tattiche, i nomi del PD ancora non vengono fatti ma i “giochi” potrebbero aver già definito, nella fase precongressuale, le possibili candidature che quasi certamente non comprendono il Suo nome. Nella seconda risposta che fornisce a @Luigi Carri percepisco, invece, meno sincerità anche se ben comprendo i motivi per i quali Lei non desideri andare contro il PD di Varese. Ritengo, invece, più pertinente il commento di @Chiericati anche se, più che “un candidato capace di parlare a tutta la città” credo occorra “un candidato capace di farsi ascoltare da tutta la città”. E qui viene il bello ….. Lei sicuramente sarebbe stato in grado di farsi ascoltare da tutta la città. Altri invece?
Scritto da Mafalda il 7/11/2010 alle 15:50
@Filippo Valmaggia. Considerazione non politica ma prettamente femminile: i baffoni sono sempre meglio dei baffettini (puah, veramente orripilanti!). Quindi, se c’è qualcuno che deve ripulire la soffitta sei proprio tu ;-) Come sempre, i @Legnanesi e Bustocchi usano “categorie vuote” per non dire nulla. La solita “furba imparzialità” vestita da saggezza. Il solito loro ruolo di “osservatori” (come loro stessi si definiscono), magari trincerati dietro la purezza della “polis” e della “res publica” in attesa che altri si “rimbocchino le maniche”. Ritengo che già il partecipare a questo blog in maniera seria, costruttiva, critica e non retorica potrebbe già coincidere con un buon “rimboccarsi le maniche”. Riusciranno mai, un giorno, a far capire ai lettori se preferiscono la pasta al pomodoro o il risotto alla milanese? Io mi auguro di sì …. A tale proposito, l’unico commento che ho letto sinora di @amoryblaine (nel post Bocca di Rosa) credo si possa annoverare tra quelli più utili alla riflessione.
Scritto da Mafalda il 7/11/2010 alle 16:03
Il Pgr mancato è la prova provata che la maggioranza di Varese fa tante parole ma pochi fatti. Lo dicono costruttori, progettisti, cittadini normali, però non succede niente. Non so come si possa riuscire a scuotere la città ma sicuramente qualcosa va fatto.
Scritto da Un varesino il 7/11/2010 alle 16:33
Caro Cesare, guarda che non sono un temporeggiatore. Anche a quattr'occhi non mi sono mai dimostrato disponibile. Ben diversa, e tu lo sai benissimo, era la situazione cinque anni fa quando un gruppo di persone rappresentative della città si erano offerte di fare la "lista del sindaco" se io fossi stato il candidato. I partiti (i Ds però erano possibilisti) hanno avuto timore di avere delle difficoltà elettorali e io avevo in testa lo Statuto regionale e così si è persa l'ccasione. Tieni anche conto del fatto che l'ipotesi di cui abbiamo parlato è stata avanzata dai giornali più che dalla politica. Io rispondo alla richiesta di interviste e alle domande che mi fanno. Con onestà intellettuale.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/11/2010 alle 16:57
Questi dialoghi di chiarimento senza peli sulla lingua sono interessanti per capire di più, da parte mia, che non seguo la politica tutti i giorni e spesso non conosco le dinamiche che portano a certe decisioni. Nel merito non entro se non per dire che c'è bisgono di un candidato forte perchè i programmi la gente non li conosce per niente.
Scritto da Loredana il 7/11/2010 alle 17:33
@ Mafalda - Ho lasciato per ultimo il tuo primo commento (continuo a darti del tu anche se non sono ricambiato) perché pensavo che anche altri parlassero di Milano. Alcuni difetti delle primarie milanesi, che tu citi, sono reali. Trovo però comprensibile che il Pd abbia dato un’indicazione di voto in questa competizione con un candidato forte come Pisapia, che è sostenuto da altre forze politiche. Una tua osservazione è giustissima: tutti i candidati avrebbero dovuto godere degli stessi mezzi organizzativi. Mi dispiace molto per Valerio Onida che questo non sia avvenuto. Vuoi mettere però la mobilitazione, politica e civica, di Milano, partita qualche mese fa, con quella che sarà attuata nelle città della nostra provincia? In questo senso considero un esempio le primarie di Milano. Se poi mi dici che si poteva fare anche di più e di meglio concordo. Questo è sempre possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/11/2010 alle 17:47
@Mafalda 16:03. Certo è che se fosse stato suo il blog non avremmo mai più osato disturbare! Se lei sapesse quanta gente, come noi una volta, continua a dire sempre no alla politica, e ora, proprio grazie alla moderazione di certi personaggi politici, cerca di capire per poter dare il proprio voto e non continuare a finire nella marea sterminata degli astensionisti che preferiscono continuare a magnare pastasciutta e risotti, alla facciaccia di chi, modestamente, cerca invece di capire.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/11/2010 alle 18:01
Commenti tra di noi: forse è assai meglio disquisir sul sesso degli angeli e, al momento del voto, fare come alcuni di noi facevamo o come fanno in tantissimi che non votano più. E andar invece a magnar risottate e pastasciutte. Ma no, la scuola Adamoli insegna assai diversamente, perbacco!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 7/11/2010 alle 18:06
Se la gentile commentatrice Mafalda, riuscisse solo ad immaginare quante persone che sappiamo assolutamente astensioniste abbiamo cercato di convincere a votare, proprio, guardacaso, partendo dalla nostra frequentazione al blog di Adamoli e di Rossi... ognuno, nel nostro àmbito di lavoro e di frequentazione; e a votare in un certo modo! "Furba imparzialità", "categorie vuote"? E' il nostro concreto contributo là dove c'è astensionismo conclamato. Meglio eclissarci? Delusi ed amareggiati.
Scritto da L.&B. e combriccola il 7/11/2010 alle 19:04
@ Mafalda. Mi riferivo a Dorian Gray ma hai fatto finta di non capire. Farò finta anch'io: pensavo ti piacessero i baffettini di D'Alema ... p.s. perché te la prendi con L&B? A me sono simpatici.
Scritto da Filippo Valmaggia il 7/11/2010 alle 19:21
Ha ragione Loredana. Ho capito di più seguendo questo blog che all'assemblea del mio circolo a Varese.
Scritto da Uno abbastanza giovane il 7/11/2010 alle 19:59
Gli amici di Robecco sul Naviglio ci telefonano: Proprio voi, cari L.&B. che invitate costantemente a "non ti curar di lor, ma guarda e passa" e mò state lì a contestar il nulla! Siete apartitici, non avete tessere di partito, vi state convertendo all'idea del fine Adamoli o del tosto Senatore, che seguite con interesse e passione, vi state impegnando in tal senso... e che diamine, vi accendete come un fiammifero per un sol altrui dir... assai meglio tacer e passare oltre!
Scritto da a 1/2 L.&B. il 7/11/2010 alle 21:05
Confronto vivace e interessante. Leggo il blog da poco temp e sono una new entry come commento. Colgo il filo di una dialettica sincera fra partito e società portata avanti da un uomo di partito smaliziato ed esperto. Questa è la cosa strana. Trovo che fa l'acrobata fra lealtà al Pd e ansia di metterlo da parte almeno nelle competizioni civiche. Sono curioso di vedere fin dove arriva. Io avevo fatto politica qualche anno fa e poi, deluso, sono ritornato ai miei hobby. Per adesso sto a vedere e uso un nome che mi piace e che usava mia nonna.
Scritto da Roseto senza rose il 7/11/2010 alle 23:07
Uno degli obiettivi del blog è il dibattito fra i lettori. Una sorta di forum online. Anche per questa ragione cerco di intervenire poco, salvo su questa intervista della Prealpina in cui ho dovuto parlare di me stesso. Se il dialogo è mordace, purché rispettoso, non lo freno proprio. Un po' di pepe non guasta mai. Poi saranno i lettori a farsi la loro opinione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/11/2010 alle 08:51
Suvvia, cari @Legnanesi e Bustocchi, adesso non fate gli “amareggiati” e i “delusi”. Avete ben compreso quello che ho scritto. Tempo fa, vi ricorderete (io mi ricordo!), sul blog del senatore Rossi avevo scritto che quando leggo i vostri commenti il monitor si riempie di fiorellini, di nuvolette, di stelline, insomma di cose piacevoli. Pura sincerità. Avevo proposto, in quella stessa sede, ovviamente scherzando, di eleggervi in blocco nell’esecutivo del PD di Varese così saremmo stati certi della bontà dell’operazione e avremmo dormito sonni tranquilli …. Vi ricordate? Ecco, però, non posso nascondervi che spesso, nel leggervi, ho la percezione dell’impalpabilità delle vostre idee. Utili le vostre citazioni dell’amico missionario, importante sottolineare il rischio del fenomeno dell’astensionismo (che avete ricordato anche in questi commenti) però a volte (e qui, se avete dello spirito, come io credo, fatevi una risata insieme a me!), i vostri commenti sembrano essere degli anagrammi, degli anacoluti (quasi da far invidia a Lewis Carroll). Sembra girino intorno alle cose, senza farvi degli affondi. Gli affondi sono necessari, anche quelli dolorosi ... E’ possibile che io sbagli (o che stufi) però tendo a riportare, nei miei commenti, anche fatti che vivo ogni giorno. L’anonimo non deve essere necessariamente freddo o impersonale. E se qualcuno si fa qualche risata quando mi legge, buon per lui, non mi offendo. E se pongo domande e nessuno risponde, idem come sopra, a me basta stimolare la riflessione …. Ad esempio, trovo interessante il commento di @roseto senza rose che sottende una riflessione sul “politico Adamoli” e sulla “situazione varesina” Trovo che le parole di tale commento abbiano un corpo, una sostanza (poi, cita la nonna e le mie corde si allentano, l’ho citata anch’io …). Ciò non toglie che – ribadisco – leggo con piacere i vostri commenti che costituiscono un buon esercizio letterario. P.S.: Voi nemmeno vi immaginate di quanto Adamoli, attraverso il suo blog, mi sia di aiuto nella comprensione non solo degli avvenimenti politici ma anche dei mutamenti dei miei percorsi interiori, umani e culturali.
Scritto da Mafalda il 8/11/2010 alle 11:59
C'è gente, non schierata, che legge con piacere i post di Adamoli e Rossi cercando di voler comprendere senza avere alcun abito di colore (politico). E questo è positivo in fase di decisione del loro voto. Così come tanti altri che se straffottono di politica, spesso si dicono schifati da essa, dalle persone che concretizzano il fare quella politica. Noi cerchiamo di portare interesse, attenzione anche ai nauseati ma se questa è "furba imparzialità" e "categorie vuote"... s'accomodi lei, prego.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/11/2010 alle 12:44
Ma da Legnano e Busto arrivano le katiusce una dietro l’altra? Esagerati! Povera Mafalda. Ha scritto il suo bel commento tutto sincero e giù che arriva una katiuscia. Vi ha anche spiegato cosa voleva dire. Non basta? Anch’io certe volte quando vi leggo mi sembra di essere sulla Milano-Genova, dopo Serravalle, che la strada comincia a diventare tutta curve. Però non l’ho mai detto, ho sempre pensato che avevate una bella età. Anche adesso avete messo cinque commenti che sono quasi tutti uguali. O parlano di astensionismo o parlano di gente che non si schiera. Mi sembra invece che siete belli schierati, altro che! Poi cosa vuol dire che vi fate le idee sul voto leggendo Adamoli e Rossi? A parte che bisogna dire che Adamoli e Rossi sono dello stesso partito però hanno storie diverse. Questo va detto.
Scritto da Ex democristiano il 8/11/2010 alle 15:05
@Ex democristiano. Ok, come non detto. Anzichè interessarci ed interessare i colleghi e gli amici astensionisti alla politica, e convincerli a votare, indicando proprio le posizioni di sinistra, dopo il commento nel post successivo a questo, fatto poco fa, proprio contro l'assenteismo, ce ne ritorniamo alle nostre abituali occupazioni, scusandoci ovviamente del nostro piccolo impegno e della nostra invadenza. Cordiali saluti e buone cose a tutti!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 8/11/2010 alle 16:14
Per l'egregio ex democristiano. Ci sono katiusce che sono costrette a stare in 500 caratteri, mentre ci sono cannonate (la sua, per esempio, quella di Mafalda per esempio) che sono (anche molto) abbondantemente oltre i 500 caratteri e valgono numerose katiusce dei L.&B. che fra l'altro sono una combriccola di varie persone, con un solo pc. Una certa età? Il più attempato ha 60 anni e i loro figlioli sicuramente molti di meno.
Scritto da Da Legnano e Busto il 8/11/2010 alle 16:42
@ Ex democristiano. Perchè dici che Adamoli e Rossi hanno storie diverse? La radice è la stessa. Una è molto più importante e lunga dell'altra ma la cultura politica è quella lì. Da ex democristiano dovresti saperlo bene.
Scritto da Lorenzo il 8/11/2010 alle 17:05
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