Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/11/2010 alle 10:03


La sorte del governo è segnata.
Settimana prossima le dimissioni formali dei finiani, poi l’approvazione della nuova finanziaria, quindi l’apertura della crisi in Parlamento e la difficile decisione del Quirinale. Quali saranno le conclusioni di questo iter nessuno lo può sapere.
M’interessa invece conoscere la linea del mio partito, pur riconoscendo che deve essere duttile in una fase così complessa. Il Pd vorrebbe un governo di transizione, senza Berlusconi, per le misure urgenti in campo economico e per la nuova legge elettorale. Condivido questa strategia. E’ necessario ricercare una difficile intesa con Casini, Rutelli e Fini prima delle elezioni. La priorità è disarcionare il premier, altrimenti potrebbe vincere ancora le elezioni. Ma allora perché mandare Matteo Renzi ad Anno Zero a sostenere una linea diversa?
Sono contro il pensiero unico e tutte la manifestazioni forzatamente unanimistiche. Ho difeso il diritto dei “rottamatori” di Firenze a lavorare in santa pace e a comunicare le loro proposte con tutti i mezzi. Ma la linea del Pd sulla crisi deve essere una sola, cioè quella prevalente, non quella di Renzi. La confusione è già palpabile e diventerebbe smarrimento. Non possiamo permettercelo.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 51 commenti -
Bersano a volte da la sensazione di essere un po' incerto. Deve essere più autorevole e nelle trasmissioni con milioni di telespettatori farsi rappresentare da chi ha la medesima posizione. Se Renzi non è d'accordo combatta la sua battaglia ma senza fare troppa confusione.
Scritto da Lucky il 12/11/2010 alle 10:46
ma non penso che sia Bersani a decidere chi va ad anno zero, eh ! mi sa che loro invitano chi vogliono, e in questo caso volevano Renzi con l'intenzione ovviamente di dare fastidio al segretario. lo scherzetto l'ha fatto Floris a Bersani.
Scritto da marco il 12/11/2010 alle 11:08
Semplicemente, perché aspetta che la linea gliela fornisca D’Alema, il quale sembrerebbe completamente assorbito dal Copasir ma non è così ….. E’ probabile che D’Alema spenda il suo tempo anche a verificare, insieme agli amici con cui si era incontrato qualche anno fa in Piazza San Pietro, un suo possibile ruolo nel futuro Governo. Intanto Bersani temporeggia ed invita a rimboccarsi le maniche e a fare “porta a porta”, che sulla base fa sempre un certo effetto. Tutto questo ottimismo intorno a Bersani (anche quello post congresso di Busto Arsizio) non l’ho mai compreso …. Quindi, se ieri sera Renzi non aveva impegni, perché non andare da Santoro? In fondo, Renzi rappresenta una parte della base, quella base che rifiuta tutti gli ombrelli (di Altan, per intenderci), non solo quelli deposti da Berlusconi ma anche quelli deposti dai vertici del PD. P.S.: un mio amico di Firenze è uno spasso quando definisce Renzi “Gano, il duro di San Frediano”. Pare esistesse nel borgo di San Frediano questa figura di ganassa e di spaccone, che è entrata nei modi di dire fiorentini. Con simpatia verso Renzi, ovviamente. E’ la parlata che non rende giustizia ai toscani ...
Scritto da Mafalda il 12/11/2010 alle 11:52
Hai perfettamente ragione. Ma, mi chiedo, alle trasmissioni Rai gli invii li fa il Partito PD, o gli inviti li fa direttamente il conduttore della trasmissione ? In questo caso Santoro secondo i suoi gusti.
Scritto da A, Vaghi il 12/11/2010 alle 12:32
Sono d'accordo su tutto. Solo una cosa, Renzi non l'ha mandato Bersani ad Annozero ma lo ha invitato Santoro autonomamente tanto che ha detto parole in libertà (legittime) anche sulla grù della mia città differenziandosi anche dalla linea del partito di brescia.....
Scritto da ale il 12/11/2010 alle 12:51
Perchè Matteo Renzi ad Annozero? Forse perchè quel furbaccione di Santoro l'ha invitato a bella posta. E comunque anch'io sono perchè le apparizioni di Bersani siano più autorevoli e convincenti. Bene alla proposta di un governo di transizione che intervenga su tre cose importanti: legge elettorale (io (per quello che può interessare) sto sommessamente tornando all'idea di un bel proprozionale con sbarramento), lavoro e fisco e poi tutti a rimettersi in gioco...
Scritto da Enzo Longhi il 12/11/2010 alle 13:16
Se Renzi è stato invitato direttamente da Santoro è lui che deve contenersi. Se sa che la linea del Pd è contraria perchè esporsi in questo modo. Cosa avranno capito i telespettatori? Secondo me saranno più confusi che mai.
Scritto da Pd Pavia il 12/11/2010 alle 13:16
D'accordissimo su tutto. Ormai non c'è solo confusione ma disorientamento. Tu difendi Renzi e dici che può dire tutto quello che vuole. Ma sul punto principale di come affrontare la crisi e andare alle elezioni conta, o dovrebbe contare, solo la linea del segretario.
Scritto da Iscritto Busto il 12/11/2010 alle 13:21
Cara Mafalda-Lucy, oggi la tua bischerata l'hai detta. Posso tornare a dormine.
Scritto da Charlie Brawn il 12/11/2010 alle 13:37
Renzi mi sta simpatico ma dovrebbe contenere il cuo ego e il suo protagonismo. Discussione libera ma non caos. I sostenitori di Renzi a Varese hanno accettato un minicompromesso unitario per non disturbare nessuno. Una contraddizione profonda. Dove sta la coerenza di questi giovani nati vecchi?
Scritto da Elisabetta il 12/11/2010 alle 13:49
Anch'io mi ero espresso con simpatia sull'iniziativa di Renzi; adesso però non c'è tempo per giocare; in questa fase il partito deve non solo dare l'impressione, di esserlo, ma DEVE essere unito. E il segretario mi risulta essere Bersani, anche se al congresso non ho votato per la sua lista. E, come giustamente fa Mafalda, pavento a mia volta le possibili manovre di D'Alema. Il personaggio non è mai sazio. E, come si muove, anche con le migliori intenzioni, fa danni. “Timeo Danaos et dona ferentes”.
Scritto da Angelo Eberli il 12/11/2010 alle 13:53
Notizia dell'ultima ora. Il Pd presenterà una mozione di sfidicia a Berlusconi. Spero che sia stata decisa con Casini e Fini. Non vorrei, in caso contrario, che desse una mano alla maggioranza a compattarsi.
Scritto da Giovanni Magri il 12/11/2010 alle 13:54
Essendo fiorentino non posso che nutrire una certa simpatia per il “gano” Renzi. E’ bene precisare che Anno Zero non è tribuna politica e gli ospiti sono scelti sulla base di criteri giornalistici e non in base agli organigrammi di partito. Nel merito penso che Renzi abbia ragione ad indicare nelle elezioni l’unico sbocco per l’attuale situazione. Non saranno risolutive, ma nemmeno i governi consociativi lo sono. @Mafalda - Nel citare gli incontri di D'Alema in piazza San Pietro immagino che @Mafalda si riferisca all'episodio della beatificazione di Padre Escrivà, fondatore dell'Opus Dei, che ha visto presente anche D'Alema. Mah, potrebbe essere vero che il rafforzamento politico di D'Alema possa nascere da lì.
Scritto da Leonardo C. il 12/11/2010 alle 14:07
Per la sinistra oppositiva Nichi Vendola è l’Uomo della Provvidenza. E’ imbibito di cattolicesimo quanto basta per lavare un po’ di coscienze comuniste; è marezzato di comunismo, giusto un poco, per contrastare gli ormai sparuti antagonisti (chi crede ancora al pericolo comunista crede anche al lupo cattivo); è omosessuale ma moralista, al punto di criticare gli eccessi sessuali di Berlusconi, proprio lui che è fidanzato con un uomo; buca lo schermo come l’orecchino gli buca i lobi; ha un linguaggio lirico, antico ancorché nuovissimo per la politica: raccontando di un pescatore di Mola che gli regalò la fede di sua madre, ebbe a dire: “rappresenta per me una specie di matrimonio con il popolo”. Ma il popolo non c’entra con i suoi maneggi con DS, UDEUR, Margherita, DC Uniti e altri rottami per diventare governatore della Puglia. Il popolo non c’entra con Gianpaolo Tarantini, il magnaccia di Berlusconi, che nella Puglia vendoliana ha vinto tutte le gare d’appalto nella sanità. E il popolo non c’entra affatto con la “sensibilità” di Nichi Vendola: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l'ha vista sempre in funzione della famiglia e della procreazione. “ (da un articolo di Stefano Malatesta, “la Repubblica” - 19 marzo 1985, pagina 4). Il popolo ha smesso di vedere la sessualità soltanto in funzione della famiglia e della procreazione ma spero sia ancora lontano, molto lontano dalle mostruosità evocate da Nichi Vendola, l’Uomo della Provvidenza …
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/11/2010 alle 15:10
Dubito che Renzi sia stato mandato ad "Annozero" da Bersani. In ogni caso, non è la prima volta che nel PD emergono linee contrastanti. Addirittura Veltroni riusciva a contraddire se stesso (il famoso "ma anche"). Ma a chi tocca impostare una linea unica? Alla direzione o al buon senso di chi interviene in pubblico? E se Bersani imponesse una linea, che accadrebbe? Ci potrebbe essere il rischio di parlare di segretario despota e partito blindato. Piuttosto, quando accadono questi episodi, l'ufficio comunicazione del PD deve intervenire subito smentendo categoricamente le affermazioni che si staccano da quella che è la linea del Partito. Cosa che Renzi non è avvenuta. E detto questo si risale al problema principale del PD: la comunicazione.
Scritto da pino s. il 12/11/2010 alle 15:10
Concordo con Adamoli. Deve uscire una sola linea. Il rottamismo di Renzi è dannoso al PD stesso in questa fase delicata. Invito i rottamatori a lavorare per la squadra e non solo per il singolo. Idee nuove e tutti nella stessa direzione.
Scritto da Alex il 12/11/2010 alle 15:45
@ tutti o quasi tutti - E' chiaro che Santoro invita chi vuole ma un certo coinvolgimento dei partiti c'è sempre. Inoltre si sa fin da prima chi partecipa alla trasmissione. Un colloquio del segretario con lui è indispensabile. I telespettatori suppongono che un politico parli per i suo partito. Sul problema più incandescente che può chiudere la legislatura e preparare le prossime elezioni la comunicazione dev'essere univoca. Lo dico io che contrasto l'idea del partito-gabbia e voglio la piena libertà di confronto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/11/2010 alle 15:45
Ormai anche gli iscritti al PD sono disorientati, dovesse arrivare uno scossone, molti si allontanerebbero. Perciò non posso che appellarmi anch'io a mostrare coraggio e chiarezza, finalmente. Ma sono terrorizzato dalla prospettiva di un governo di transizione. Un governo irresponsabile, a cui saranno demandate tutte gli interventi "cruciali", che i governi politici NON sono riusciti a realizzare. Sarebbe la sanzione definitiva della inconsistenza politica degli attuali partiti. I necessari provvedimenti economici devono essere presi da un governo che abbia un pieno mandato popolare e che si prenda la responsabilità davanti ai propri elettori. Se i governi, in questi anni non ce l’hanno fatta e allora cerchiamo via “Istituzionali” o “tecniche” o di “transizione, potrebbe anche voler dire che possiamo fare a meno di questa classe politica. Studiamoci tutti Tommaso Moro e costruiamo Utopia oppure speriamo in uno scuasso tale che la “palude” in cui siamo rintanati venga smossa violentemente
Scritto da Lele il 12/11/2010 alle 15:52
Caro Adamoli dici che " La priorità è disarcionare il premier, altrimenti potrebbe vincere ancora le elezioni". Il popolo non deve contare , contano solo i giochi di palazzo: è questa la tua nuova etica politica. Ha ragione il giovane Renzi a rottamare certe liturgie sostenendo di andare direttamente al giudizio del popolo
Scritto da democristiano il 12/11/2010 alle 16:53
Caro Democristiano, tu sei organicamente del Pdl e segui la linea del tuo partito: Berlusconi o elezioni anticipate. Del tutto legittimo e comprensibile. Consentimi però di avere una posizione diversa dalla tua senza tirare in ballo l'etica politica, che non c'entra niente. Semmai l'etica dovrebbe essere il metro di giudizio di ben altri comportamenti personali e istituzionali. Grazie comunque per le tue opinioni sul blog che qualche volta condivido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/11/2010 alle 17:27
Caro Lele, ben tornato sul blog. In alcuni commenti era stata notata la tua mancanza. Perchè un governo di transizione (difficilissimo da realizzare) dovrebbe essere irresponsabile? Parlo di un governo politico, non di un governo tecnico come quello Dini del 1994. Un governo che nasca in Parlamento con un programma circoscritto che prepari le elezioni. Tieni conto che, come tu dici, ci sono delle urgenze enormi. Una campagna elettorale in queste condizioni politiche non crea un vuoto peggiore per almeno sei mesi? S tratta di vedere se non sia possibile costruire subito un clima meno avvelenato. Altrimenti elezioni anticipate.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/11/2010 alle 17:34
Non so se Renzi sia stato mandato o se ci sia andato di sua volontà. Di sicuro sbaglia ad esporre una "sua" linea pubblicamente che non sia quella del partito a cui lui è iscritto. Il Governo Prodi è caduto a causa delle smanie di protagonismo di membri della sua maggioranza, evitiamo che Berlusconi non cada grazie ad una voce fuori dal coro che non fa (magari senza volerlo) gli interessi del partito.
Scritto da A. Bianchi il 12/11/2010 alle 17:48
Questa volta concordo totalmente con le tue posizioni sia del post che delle repliche. Il blog per me è molto utile.
Scritto da A. F. il 12/11/2010 alle 17:51
Ma se uno è (o è stato) democristiano, come fa ad essere organicamente del Pdl? Voglio dire: Brunetta, Sacconi, Tremonti, Cicchitto, Capezzone, Gasparri, La Russa, Bondi, Quagliariello, per non parlare di Berlusconi... Quale di questi è o è stato democristiano?
Scritto da Adriano il 12/11/2010 alle 18:06
Abbiate pazienza, ma e' assurdo dire che il problema della linea ondivaga del Pd sia Renzi. Magari il Pd avesse una linea, dettata dal segretario, in grado di resistere almeno 48 ore prima di essere fatta a pezzi dai componenti della sua stessa segreteria. Il fatto che serva una linea sola e' sacrosanto: ad averne una...
Scritto da Lorenzo M. il 12/11/2010 alle 18:12
Caro @Filippo Valmaggia, leggo che nella controra di questo venerdì novembrino sei stato impegnato a recuperare pag. 4 de “la Repubblica” del 19 marzo 1985 ;-) Insomma … Perchè questo astio nel contrastare un altro essere umano quale Nichi Vendola?
Scritto da Mafalda il 12/11/2010 alle 19:18
Lorenzo M. da corpo a un sentimento che in generale è anche mio. Serve una linea politica che duri nel tempo. Nel caso della crisi e di come affrontarla, però, il Pd una posizione l'ha manifestata ed è diversa da quella di Renzi. Il sindaco di Firenze può anche aver ragione (secondo me no), ma nelle grandi trasmissioni televisive deve andare in onda la uisica orchestrata da chi guida.
Scritto da Brielli Giuseppe (Lecco) il 12/11/2010 alle 19:38
Cara Mafalda, chi, anche solo sommessamente, manifesta sentimenti pedofili come ha fatto Vendola non è un essere umano, è soltanto un essere vivente.
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/11/2010 alle 19:45
@ Adriano. Nessuno di questi è mai stato democristiano. Brunetta, Sacconi, Tremonti e Cicchitto vengono dalle fila socialiste. Capezzone e Quagliarello aderirono al Partito Radicale. Bondi era comunista. Gasparri e La Russa, infine, hanno militato nel MSI prima e in AN poi. Pisanu, per esempio, è stato democristiano e nel PDL credo ce ne siano moltissimi altri. Forza Italia fu un contenitore, un bidone vorrei dire, pieno di ex socialisti ma anche di democristiani. Spazzatura, insomma.
Scritto da Filippo Valmaggia il 12/11/2010 alle 19:56
Ho letto con pazienza, approfittando della mezza giornata di riposo, tutti i commenti. Alla fine mi pare giusto che la linea sulle poche cose che contano davvero sia univoca. Se è sbagliata la si corregga, altrimenti va presentata con chiarezza e decisione. PS : Domenica alle primarie voto Pisapia anche se simpatizzo per il Pd.
Scritto da Giovanna Magri il 12/11/2010 alle 20:01
Mamma mia Mafalda, per l'amor di dio non sta a me dire e dirti quanto devi scrivere ma che lenzuolate......Sei sempre critica nei confronti di Bersani comunque sia, sistematicamente e, scusa se mi permetto, anche queste simpatie celate e non celate per Vendola non aiutano a capire fino in fondo come la pensi. Mi sembri sempre un pò, se posso dire, democristiana nel modo di esporre e di ragionare. Forse eri più adatta alla politica di qualche anno fa, dalle convergenze parallele in giù.
Scritto da E.F. il 12/11/2010 alle 20:04
Non si offenda Leonardo, ma a proposito di Renzi non dimentichiamo le sue radici. Rileggetevi " Maledetti toscani" di Curzio Malaparte. Sempre divisi e contro qualcuno. Guelfi e Ghibellini. Renzi non vuole smentire la sua toscanità.
Scritto da rimbocchiamoci le maniche il 12/11/2010 alle 21:37
Dire che ci vuole una strategia sola è corretto e giusto. Eppure si sviluppa un dibattito ampio e pure interessante. Significa che anche le considerazioni più normali hanno bisogno di essere sedimentate. E significa che c'è una mancanza di dibattito che il blog aiuta a colmare.
Scritto da Luca C. il 12/11/2010 alle 23:30
Ho paura che il terzo polo, se nasce, metterà in una difficile posizione di isolamento il Pd che dovrà cercare spazio a sinistra. Se accade così saranno guai per il Pd perchè rischierebbe di stare all'opposizione per anni e anni. Sono un cattolico e anch'io avrei molti dubbi su quale scelta fare pur avendo votato finora l'Ulivo prima e il Pd dopo..
Scritto da Gaetano Migliorini il 12/11/2010 alle 23:53
Torno adesso da una riunione di amici e compagni. Visto da sinistra il governo istituzionale non ci piace per niente. Però ci rendiamo conto che, senza un governo di questo tipo, Berlusconi avrà buon gioco a presentarsi ancora da premier con una campagna che drammatizzerà al massimo vedendo nemici pronti ad aggredirlo e a far regredire il Paese. Se si trattasse di un governo di breve durata e di responsabilità nazionale sarebbe la soluzione migliore. E per domenica: Pisapia.
Scritto da Bonsignore Valter il 13/11/2010 alle 00:04
Pino S. da la colpa alla comunicazione inefficace del Pd e forse è vero ma solo in parte. Penso che il problema sia più profondo e che il Pd non abbia ancora trovato la misura giusta per affrontare i problemi più seri.
Scritto da Iscritto Busto il 13/11/2010 alle 08:29
Il problema del PD, o del centrosinistra in generale, è quello di farsi del male da solo. L'exploit di Renzi è dannosa al PD stesso. Spero che coloro che si spellano le mani ai suoi discorsi lo capiscano. Per il bene del Partito Democratico.
Scritto da Loredana Nocerino il 13/11/2010 alle 10:12
Caro Giuseppe, ma siamo sicuri che fare il governo tecnico ampio con Casini Rutelli e Fini non realizzi un clamoroso boomerang? Berlusconi. è molto bravo nel comunicare e a usare la comunicazione. Un impasto simile potrebbe scaturire un berlusconiano: "è ancora la prima repubblica, italiani vi prendono in giro, io son bravo e mi mettono (anche i miei amici) i bastoni tra le ruote!" La soluzione mediaticamente comunicativa sarebbe impugnare a ogni trasmissione il famosissimo contratto firmato da lui in tv e constatarne la non adempienza. E' banale, forse, ma efficace e comunicativo...
Scritto da Federico Antognazza il 13/11/2010 alle 13:57
Ho anch'io gli stessi dubbi di Federico Antognazza. Mi rendo conto però che, se Berlusconi fa la campagna elettorale ancora da premier, può rivincere le elezioni. E' chiaro che un partito deve occuparsi anche degli aspetti tattici e fra questi il fargli perdere, democraticamente, la guida del centrodestra è un elemento forse decisivo.
Scritto da Raffaele B. il 13/11/2010 alle 16:43
Scusami Giuseppe ma, se serve un governo di transizione, in un momento difficile e di sfarinamento del sistema politico, per “mettere a posto” le cose (piccolezze come affrontare il debito pubblico, e sistemare i conti pubblici), allora vuol dire che Berlusconi e Prodi, che negli anni hanno governato con Governi con un pieno mandato, erano dei dementi, così come i loro ministri e tutta la compagnia che li accompagnava. Il mio timore è che, vista la situazione economica, si voglia far bere agli italiani un calice molto amaro, ma si delega la cosa ad un governo di “transizione”, dopodiché si aprirà potrà aprire un nuovo periodo di … chiacchiere inconcludenti. No, io voglio un governo che esca dalla tenzone elettorale, con il quale incazzarmi se mi tradisce, che affronti i “nodi” che strangolano la società italiana ma lo faccia nel pieno di un mandato. E’ vero, ho il terrore di un Dini, ma anche la riedizione di un “Amato” o “Ciampi” non mi tranquillizzano.
Scritto da Lele il 13/11/2010 alle 16:52
Fini, Casini, Rutelli puntano a battere Berlusconi in Parlamento. Non credo che sia per andare alle urne ma per un governo istituzionale "di responsabilità". A questo punto che il Pd si impuntasse per dare una mano al premier e al sodale Bossi mi sembrerebbe pazzessco.
Scritto da Turconi Franco il 13/11/2010 alle 18:28
credo, anzi sono certo, che con la presenza di Renzi ad Annozero Bersani c'entri poco. (la tv cerca audience e adesso renzi va bene) anch'io ho avuto la netta sensazione che Renzi fosse inadeguato al ruolo. il che conferma quanto siano stati incauti certi giudizi troppo condiscendenti verso firenze. non tanto sul diritto di avanzare proposte diverse, quanto sul fatto che da firenze .... sotto il vestito NIENTE! quanto alla linea sono d'accordo con te e con Bersani.
Scritto da ROBERTO il 13/11/2010 alle 19:31
Giuseppe pubblica un articolo di Letta dal titolo “un decennio perduto”, io lo correggerei in “un quindicennio” non me ne voglia ma non è che dal 1995 al 2000 sia stata una figata. E 15 anni è quasi il periodo da cui mi “interesso” alla politica. Se volessi fare un bilancio sarebbe deludente. Sono un po’ più vecchio e i sogni che mi hanno fatto impegnare sono sbiaditi. La mia Italia sta peggio di prima e sembra che non ci sia limite al peggio. Ma mi chiedo, se sento io, che non conto un cacchio, il segno del fallimento, possibile che non ci sia nessun politico che fa un mea culpa e torna a lavorare? Caro Enrico, ma dove sei stato in questi anni? E che dire di tutta la masnada di leghisti che ormai è in Parlamento da un ventennio e non ha combinato niente?
Scritto da Lele il 13/11/2010 alle 23:38
@Turconi. Hai proprio ragione, la politica è ormai solo tattica, guerriglia, spettacolo e miseria. Quindi bisogna muoversi come abili giocatori d'azzardo per sconfiggere l'avversario, ridurlo all'impotenza, scardinarlo. Ma io mi chiedo, è di questo che ha bisogno l'Italia? E' un Parlamento balcanizzato quello necessario a "smuovere" l'Italia? C'è forse qualche folle che pensa che con questi "nani" della politica, che popoleranno anche il prossimo, sarà possibile far riprendere la marcia all'Italia?
Scritto da Lele il 13/11/2010 alle 23:45
Gentile Adamoli, da tempo silvio b. ha assunto le dimensioni di un'icona dei nostri tempi, come un elvis presley o un guevara, il che significa che il giudizio delle persone su di lui prescinde dalle sue stesse azioni e da un'analisi storica, egli rappresenta un bel sogno in cui riconoscersi:infatti il contatto con la realtà lo sfianca, il contatto con la gamma affettiva degli elettori (la campagna elettorale) lo esalta.E' abbastanza evidente che il nostro quindi rivincerebbe le elezioni ora...
Scritto da Carlo il 14/11/2010 alle 11:58
Resta il fatto che l'Italia, come ben rappresentato dalla tragedia del veneto e della casa dei gladiatori a pompei, sta sprofondando e servirebbero politici veri, con una visione del nostro paese e delle sue emergenze. Mi permetto di segnalarne una:il dissesto idrogeologico, di cui tutti i geologi parlano, che deriva non solo dall'abusivismo edilizio ma dalla cementificazione in generale..il cemento non permette al terreno di assorbire l'acqua e quando piove un po' va come adesso va in veneto..
Scritto da Carlo il 14/11/2010 alle 12:05
Caro Lele, dalle tue parole molto amare ho l’impressione che non era soltanto per il trasloco del tuo ufficio che non scrivevi più sul blog. La delusione cocente ti aveva anchilosato il braccio. Ti capisco, ma se uno come te viene colto dall’apatia, oppure si rifugia nella protesta contro tutti, sarà difficile risalire. Anziché ribadire e spiegare meglio la mia posizione (avremo mille occasioni per farlo), mi limito a queste annotazioni quasi-psicologiche. Quando lavoravamo fianco a fianco, molte nostre chiacchiere ruotavano intorno al celebre detto “se tu non ti occupi di politica, la politica si occuperà di te”. Da parte mia aggiungevo che lo slancio dell’utopia è necessario, ma non può sfociare nell’ideologismo e deve essere sempre accompagnato da un progetto concreto da realizzare giorno per giorno. Serve uno spirito critico forte, ma il pessimismo nero non aiuta a rimbalzare in avanti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/11/2010 alle 15:38
Caro Carlo, non è la prima volta che richiami con serietà e preoccupazione le emergenze che affliggono l'Italia. Penso che nel progetto di governo che il Pd e il centrosinistra stanno predisponendo la politica dell'ambiente debba trovare un posto prioritario. Bisogna smentire chi afferma che la "sensibilità" ecologica è nemica dello sviluppo economico. Noi sappiamo che è proprio il contrario.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/11/2010 alle 15:42
Sono convinto che in questa fase così critica e delicata per il nostro Paese, i problemi siano causati dalla crisi economica e da questo Governo della vergogna. Non trovo utile il "rottamismo" di Renzi & C. E' autoreferenziale e fine a se stesso. Il partito deve stare unito e compatto coontro questo Governo e pensare al bene del Paese. Qualcuno potrebbe pensare anche di "rottamare" i portavoce di circolo che hanno ottenuto risultati umilianti alle comunali. Va bene o diamo loro un alibi?
Scritto da Pino il 14/11/2010 alle 18:59
Giuseppe, più che deluso sono incazzato. Io ho creduto alle cose fatte in questi anni, mi ero immaginato un percorso che aveva come punto di arrivo la nascita di un partito di centrosinistra che interpretasse, modernizzasse e raccogliesse le aspirazioni di quella parte di Italiani che guardano a noi come riferimento. Oggi siamo alla fine di quel sogno, e la delusione è cocente. La reazione che ho elaborato e che propongo è di una radicalizzazione della linea politica e di un irrigidimento nel confronto, oltre che una “epurazione” per indegnità morale (e non solo) di parte del ceto politico attuale, sperando in uno “shock democratico” che rianimi la nostra Italia.
Scritto da Lele il 15/11/2010 alle 12:51
Sto con Lele. Non siamo in pochi a pensarla così. L'unica cosa è che dobbiamo ancora seminare. Più fuori che negli uffici di partito. Se uno si infervora è perchè ci tiene ed ha passione. Senza pessimismo. PS: notizia che credo possa interessare. Sabato a Milano (Circoli Dossetti) c'è Prodi. Inizia il corso 2010/2011. Chi è interessato, legga qui: http://www.dossetti.com/corso/corso%202011/201100.html
Scritto da FrancescoG. il 16/11/2010 alle 09:55
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