Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/11/2010 alle 09:45


Giogio Gaber, quasi vent’anni fa cantava: “L’ideologia, l’ideologia, malgrado tutto credo ancora che ci sia, è la passione, l’ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa”.
Il titolo di questa sua celebre canzone (“Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra”), è diventato il dilemma di milioni di italiani.  Lunedì sera, da Fazio e Saviano, hanno cercato di spiegarlo Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani. Mentre li ascoltavo ero inquieto, non perché loro parole fossero desuete (anche se a molti devono essere apparse così), ma perché i due leader sembravano quasi delle comparse mentre la politica vera la facevano i due conduttori. E’ una metamorfosi profonda della società che forse spiega anche il successo del berlusconismo, che è un costume prima di una linea politica.
Un’analisi di questo fenomeno, breve e molto interessante, di Camillo Massimo Fiori “La mission della neodestra e lo sfinimento della sinistra (rmfonline.it), l’ho messa nel sito questa mattina. Alcuni passaggi meritano una prolungata riflessione: “…La destra evolve in forme molto diverse da quelle tradizionali: non è fascismo, non è dittatura, non è liberismo conservatore ma è una cosa nuova. …La neodestra appare moderna, affabile, trendy, “in”; la sinistra invece viene percepita un po’ polverosa, uggiosa, “out”.
E aggiunge: “…La sinistra deve fronteggiare non una linea e un programma politici, ma una mentalità diffusa e impalpabile in cui confluiscono i fattori più disparati: il desiderio di evasione, la voglia di restare giovani e vitali, l'aspirazione ad una vita disinvolta, una venatura di spiritualità, il bisogno di emozioni e di rilevanza individuale”.
Concetti astratti? No, l’origine delle nostre difficoltà.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 33 commenti -
Una riflessione da condurre avanti con pazienza e rigore. Molte volte questi problemi vengono definiti "teorici" e per gli addetti ai lavori. E' più facile, e certamente giusto, parlare di cose molto pratiche con degli effetti immediati. Non bisognerebbe però tralasciare temi di mentalità e di costume come quelli segnalati da lei e da Fiori. Per me sono molto formativi.
Scritto da Cittadina cattolica il 18/11/2010 alle 10:23
Adamoli e Fiori sono tra i pochissimi che stimo. Fiori come intellettuale, Adamoli come politico che pensa e ragiona in pubblico. Però mi viene una domanda: non è che scrivendo questo cose portano acqua al mulino del qualunquismo?
Scritto da Alessia C. il 18/11/2010 alle 11:05
Caro Giuseppe, ieri sera ho avuto una discussione con degli amici fuori dalla politica. Secondo alcuni se tu fossi di Milano non voteresti Pisapia, secondo me invece lo voteresti senz'altro. Chi ha ragione?
Scritto da Un tuo amico fedele il 18/11/2010 alle 11:51
Post interessante e suggestisvo. Però non rifugiarti in un angolo filosofico, per quanto importante. Vorrei conoscere la tua opinione sulla trasmissione Rai di lunedì da cui hai preso spunto e, in particolare, sulle accuse di Saviano a Maroni e sul no dei conduttori alla replica del ministro.
Scritto da Roseto senza rose il 18/11/2010 alle 12:12
Un post di grande interesse, anche e soprattutto per la gente qualsiasi, come gli scriventi, combricola al completo, che cerca di capire le vicende politiche, e magari di partecipare, frequentando blog che esprimono apertura alla società civile che è opinione pubblica. La quale (sempre che al voto non preferisca risottate e pastasciutte) alla fine, al di là degli addetti ai lavori di qualsivoglia formazione, determina vittoria o sconfitta.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 18/11/2010 alle 12:26
Rispondo subito al mio "amico fedele" per l'urgenza e la delicatezza dell'argomento che pone. Altre risposte le rinvio a più tardi per mancanza di tempo in questo momento. Hai ragione tu, naturalmente. Voterei Pisapia senza esitazione ma, se fossi in lui, farei subito qualche mossa per rasserenare un "certo" ambiente cattolico e moderato senza dargli dell'irresponsabile. Non mi riferisco ad alcuni del ceto politico, ma agli elettori, ai gruppi sociali e alle associazioni che coltivano dei dubbi. Quanto ad Albertini, in un mio post di qualche mese fa, sostenevo che non poteva essere considerato un candidato valido per il centrosinistra che lo aveva senpre qualificato, con un disprezzo che pure non condividevo, come un "amministratore di condominio". Un poco di coerenza non guasterebbe davvero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2010 alle 12:36
Sig Adamoli " se fossi a Milano voterei Pisapia" ma cosa sta dicendo, è un antagonista al di fuori del ciruito democratico!!!Rimango ancora della mia convinzione, voterò Lega e lo chiederò a tutti coloro che mi e conosco/no......ma la coerenza dove stà, basta rimanere attacati alla poltrona come tutti!!!
Scritto da Fernando il 18/11/2010 alle 13:44
Guarda che è quasi sempre stato così in Italia. Destra o sinistra uguale a: "Francia o Spagna purché se magna".
Scritto da Albertone da Giussano il 18/11/2010 alle 13:47
Caro Giuseppe, mi fa piacere questo riferimento all'editoriale di Fiori. Ricordo la lucidità dei suoi interventi durante le assemblee della Margherita come i momenti più forti della mia formazione politica. Mai come ora le sue riflessioni mi paiono di così grande attualità! Non pensi che alcuni intellettuali (perché questo Camillo è) siano stati accantonati dal PD troppo frettolosamente?
Scritto da Amico che ti stima il 18/11/2010 alle 14:24
Destra, sinistra...vecchie strutture che appartengono al secolo scorso.Ad ascoltare i "valori" di Bersani e Fini da Fazio ero d'accordo con tutti e due,e quindi?La societa' e' piu' aperta di come la politica oggi la rappresenti.I "comunisti" li tiene in vita Berlusconi perche' deve spaventare i (vecchi) moderati.Intanto l'Italia va avanti... Servono formule di aggregazione nuove perche' i partiti sono fondamentali,ma non riescono a contenere tutti.Anzi,in molti scappano,pur approvandone i valori
Scritto da Andrea Botta il 18/11/2010 alle 14:56
Cari amici, invito tutti a leggere con attenzione l'articolo di Camillo Massimo Fiori. Contiene osservazioni assai interessanti, stimolanti e condivisibili. Peccato che, mentre ci arrovelliamo attorno a tali questioni, la politica ed i problemi del Paese non aspettano. In particolare, nel caso di elezioni generali imminenti, il nostro scarso appeal rischia di non premiarci, nonostante il crollo di consensi a Berlusconi. Che fare allora? Non vorrei essere semplicista, ma-accanto ai temi sacrosanti del lavoro e dello sviluppo, dell'energia, della scuola...ecc- facciamo nostri alcuni temi, di cui tutti parlano, ma cui nessuno in sostanza mette mai mano: lotta agli sprechi, tagli dei privilegi, soppressione enti inutili, caccia agli evasori; temi non da enunciare in astratto come petizione di principi, ma con qualche proposta concreta (ad es.soppressione delle province o loro riduzione, soppressione di consigli di quartiere inutili, riduzione del numero dei parlamentari). Facciamo ne un punto essenziale della nostra campagna elettorale.Demagogia o populismo? Non credo, poiché vi è un sentire comune, diffuso e motivato, trasversale agli schieramenti politici ed alle classi sociali. Se recuperemo o non perderemo ulteriori consensi, sarà anche più facile e meno drammatico discutere con serenità i temi sollevati con perspicacia da Camillo Massimo Fiori
Scritto da Mariuccio Bianchi il 18/11/2010 alle 16:28
E che dire del fatto che Bersani ha pacificamente inserito nella sua lista anche il diritto all'eutanasia (o ho capito male io, con Bobba, Avvenire, etc.?). Fra l'altro, forse quello era uno dei (vari) punti di contatto con Fini.
Scritto da Giuliano il 18/11/2010 alle 17:00
Ho saputo che stai scrivendo un libro sulla politica. Non so di più. L'ho sentito sabato all'assemblea provinciale del Pd. Lo leggerei con piacere. Se è vero, quando uscirà?
Scritto da M. B. il 18/11/2010 alle 17:09
Sono d'accordo con Mariuccio Bianchi. In particolare la lotta agli sprechi se condotta con vigore potrebbe nel tempo allontanare i"tagli lineari" di Tremonti ma anche dei suoi predecessori di sinistra. Spesso iniqui perché buttano via il bambino con l'acqua sporca. Bisogna monitorare i centri di spesa per capire dove si annidano i privilegi. Non vorrei che mentre Sagunto brucia a Roma si facesse accademia. Senza nulla togliere al livello alto delle riflessioni, necessarie ma non prioritarie ora.
Scritto da cesare chiericati il 18/11/2010 alle 17:14
Riprendo le curiosità di "Roseto senza rose" (complimenti per i commenti che ha fatto finora) circa il tuo pensiero sulla trasmissione di Fazio e Saviano e sulla polemica con Maroni. Confido in una tua risposta.
Scritto da Luigi Pandolfi il 18/11/2010 alle 17:16
Pienamente d'accordo con l'amico Mariuccio che batte sugli stessi tasti che avevo pigiato a mia volta qualche tempo fa. Che cosa si aspetta a proporre tali argomenti come temi per la futura campagna elettorale? O faremo ancora un tomo di 300 pagine che non leggerà nessuno?
Scritto da Angelo Eberli il 18/11/2010 alle 17:39
E' vero quello che dice M.B? Stai scrivendo un libro di politica, o sulla politica? Quando uscirà? I lettori del blog dovrebbero essere i primi a saperlo.
Scritto da Bianchi Giò il 18/11/2010 alle 17:53
La preoccupazione di Alessia - che ringrazio per l'attenzione e la simpatia - è positiva e condivisibile. Non bisogna indurre a pensare che la democrazia sia il sistema dell'inconcludenza. Però è anche vero che senza spirito critico prevale l'inerzia e la delega. Faccio credito all'intelligenza delle persone presentando analisi oneste per offrire motivazioni all'impegno. Non so se sono sempre riuscito, ma l'intenzione è onesta. Senza un pensiero critico l'azione risulta fasulla.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 18/11/2010 alle 18:13
@Amico che ti stima - C.M. Fiori svolge il suo pregevole compito formativo sulla stampa. Certo, nel Pd sarebbero utilissime le sue riflessioni così come servirebbe molto più dibattito e non solo sulle questioni organizzative. Purtroppo si resta troppo assorbiti dall'operatività quotidiana, dagli eventi elettorali e dalle polemiche interne di corto respiro. Spero che anche questi forum online possano contribuire a invertire la tendenza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2010 alle 18:41
Vorrei rispettarvi ma mi fate anche un po' ridere. Siete animati da buona volontà ma non riuscite a sintonizzarvi con l'elettorato. Siete legati (soprattutto gli ex Ds) a un passato che vorreste resuscitare ma che non può tornare.
Scritto da Il perfido il 18/11/2010 alle 18:47
Bella la frase di Chiericati: "mentre Sagunto brucia, Roma fa accademia". Serve concretezza ma senza perdere di vista l'analisi su dove va la società. Il pezzo di Fiori va in questa direzione.
Scritto da Vittorio (Luino) il 18/11/2010 alle 18:52
La destra è pericolosa perchè, in qualche modo, è come viene descritta: suadente. licenziosa, promettente. Ma non è affatto invincibile se si ha una diversa visione della società e si contribuisce a costruirla con una una azione di governo. E' questo il punto. Nella destra io metterei pienamente la Lega verso la quale cpntinua ad esserci troppa indulgenza.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 18/11/2010 alle 21:12
Stasero mi sorbirò "Anno zero", l'ennesima trasmissione di dinistra della Rai. Così solo per curiosità. Poi l'anno prossimo prima di pagare il canone ci penserò su tre volte.
Scritto da Un astensionista il 18/11/2010 alle 21:17
@M.B. e Bianchi Giò - Si, tra una decina di giorni uscirà un mio libro sotto forma di intervista (fatta da un bravissimo giornalista) che spero non vi deluda. Naturalmente il blog lo presenterà tempestivamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2010 alle 22:36
@Mariuccio Bianchi, Cesare Chiericati, Angelo Eberli - Accetto molto volentieri il vostro richiamo alla concretezza progettuale. Tuttavia credo che non dobbiamo mai perdere di vista le coordinate culturali. Sapete di che cosa ho terrore? Di programmi di pagine e pagine che nessuno legge e che sono tanto complicate da poter essere un motivo di litigio, anziché di unione, fra i partiti alleati. Il progetto dovrebbe risultare essenziale e suscitare una emozione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/11/2010 alle 22:43
Scrive Fiori: “La sinistra si decostruisce mentre la destra evolve in forme molto diverse da quelle tradizionali: non è fascismo, non è dittatura, non è liberismo conservatore ma è una cosa nuova”. La sinistra, mentre plaude a Fini, è intenta a decostruirsi. Operazione non priva di masochismo. A quando la ricostruzione? E se non fosse una decostruzione ma una decomposizione? Gli sfilacciamenti - ogni giorno paventati - potrebbero essere un segnale di questa decomposizione. Continua Fiori “La sinistra potrà conseguire il successo …. non demonizzando l’avversario”. Il vero problema è che la sinistra li trova al proprio interno gli avversari. Leggendo i giornali di oggi, pare che l’avversario sia Pisapia. E’ probabile sia un’uscita isolata della Garavaglia e della Baio Dossi, entrambe fra le fila dei 75 (o 76?) di Veltroni (estremo sostenitore delle primarie, ricordiamolo ….). Dalla Garavaglia non me la sarei aspettata, dalla Baio Dossi sì. Certo che la Toia ha un’altra testa …. Quali le loro perplessità? Il sindaco di un comune non si troverà ad occuparsi di bioetica o di questioni di coscienza. Veramente non riesco a comprendere questi turbamenti di alcuni cattolici. Mi turbano di più le descrizioni date oggi da “Leggo” (free press) sul boss arrestato ieri: sposo fedele ed innamorato, padre affettuoso di tre figli (di cui due universitari), non amante dello sfarzo e del gioco nonchè molto religioso al punto da essersi recato molte volte a Lourdes. Alla lettura dell’articolo, il mio collega dell’Udc (la mia interfaccia di centro), in un impeto di autoironia ha esordito dicendo: “Ecco un vero uomo di centro!”. Suvvia, ridiamo …. P.S.: che bella sorpresa trovare sotto l’albero di Natale il suo libro ….
Scritto da Mafalda il 18/11/2010 alle 23:41
Penso che nessuno arriverà mai ad avere la risposta in tasca...cos'è la destra, cos'e la sinistra? ara
Scritto da ara il 19/11/2010 alle 09:19
Ebbravo Andrea Botta! Sottoscrivo! E rilancio...siccome per Silvio i "comunisti" sono alla guida del PD (Bersani, D'Alema e co.) allora il comunismo è alla guida dell'Italia: Sandro Bondi (coord. naz PdL) è 1noto ex iscritto al PCI! Se Bersani ha cambiato ed è democratico ma per B. rimane comunista, ritengo che lo stesso valga anche per Bondi.E Cicchitto (che professava la teoria del compromesso storico di Marx!!!) Il mondo si sta evolvendo,1pò di classe dirigente italiana NO. SVEGLIA ITALIA
Scritto da Federico Antognazza il 19/11/2010 alle 09:50
Chi è di destra non legge fragili elenchi in trasmissioni tv, confondendosi fra guitti e cantanti. Chi è di destra ha senso dell’onore e dignità. I valori della destra non si compitano ma si esprimo. Das Wort baut Bruecken in unerforschte Gebiete, la parola costruisce ponti in zone inesplorate. Ma le parole vanno dette, non lette. Chi è di destra è attento alla forma, perché nel caos della modernità la forma è tutto.
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/11/2010 alle 09:59
“Ma le parole vanno dette, non lette”. Eh sì, caro @Filippo, è così. Vendola, nel chiudere il congresso di Sel, ha parlato per quasi due ore senza leggere. L’avevo già sottolineato tempo fa sempre su questo blog, ponendolo a confronto con Benedetto XVI, il quale legge sempre i suoi interventi, anche quelli brevi, anche quelli che dovrebbero sgorgargli dal cuore …. Se non lo fermano prima, Vendola qualche ponte lo costruisce. Anche un ponte fatto solo di sogni, perché no? Anche i sogni aiutano.….Tra l’altro, i sondaggisti certificano sia il politico più gradito del momento. La Chiesa (non il Vangelo), invece, vive una profonda crisi … E che la forma sia importante quanto la sostanza, non c’è dubbio.
Scritto da Mafalda il 19/11/2010 alle 14:19
Cara Mafalda, i sogni di Vendola sono ... ehm ... troppo "personali" per essere compresi e, in ogni caso, non del tutto dicibili ... A chi mi obiettasse che Vendola manifestò rigurgiti pedofili 25 anni fa, risponderei che egli, orgogliosamente, non si definisce ex comunista. Perché dovrebbe, allora, definirsi ex pedofilo?
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/11/2010 alle 22:32
Un grazie a Camillo Massimo Fiori ed a chi ha segnalato. Per il resto. Un elenco di valori preferirei lo leggesse un attore. Perchè? Da quello che faccio, da quello che sono, devono emergere i valori. Non dal racconto. Anzi, mi correggo ed adeguo, dalla narrazione :-) Kohl, Adenauer, De Gaulle, Degasperi, Togliatti, Almirante, Berlinguer, Moro ecc. avrebbero fatto l'elenco dei valori in TV? Non credo. Nemmeno nel mondo attuale della "comunicazione e basta".
Scritto da FrancescoG. il 22/11/2010 alle 10:14
Caro FrancescoG, sono totalmente d'accordo con te.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/11/2010 alle 15:48
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