Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/11/2010 alle 18:57


Lunedì sera non guarderò “vieni via con me”. Non per ammirare (volentieri) Barcellona-Real Madrid in diretta Sky. Ma per protesta. Non importa niente a nessuno della mia protesta? Lo faccio lo stesso per mio gusto personale. Contro la concezione proprietaria (c’è anche a sinistra) della Rai, contro la voce negata alle madri e ai padri che soffrono profondamente per tenere in vita i loro cari, contro l’arroganza intellettualistica degli autori.
La trasmissione di lunedì scorso non era a favore della morte e dunque non c’è necessità che si replichi a favore della vita, dicono i dioscuri Fazio e Saviano. Infatti è sbagliato il concetto della “replica”, valido per Maroni settimana scorsa, perché egli rappresentava, come ministro, un potere dello Stato.
Qui si tratta solo di manifestare umanità, di integrare i contenuti di un programma (bello e meritorio), di ammettere che il racconto della vita nell’epoca della medicina supertecnologica non si esaurisce con Beppino Englaro e con Mina Welby. Vi sono atti di amore di segno opposto che pure vanno rispettati, non nel nome di una fede religiosa, ma di un’etica civile.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 51 commenti -
E' proprio questa ottusità di certa sinistra conservatrice e settaria che non ci farà mai vincere.
Scritto da Borghi S. il 27/11/2010 alle 19:10
Anche questa volta hai ragione.
Scritto da angelo ruggeri il 27/11/2010 alle 19:20
Englaro e Welby, due esemplari cittadini, hanno semplicemente manifestato il loro dolore attraverso una testimonianza che non aveva alcuna sbavatura propagandistica.Sono decisionii che rientrano nella piena autonomia degli autori e dei conduttori, Non era un confronto fra pro e contro e quindi mi sembra improponibile la richiesta di un intervent0 chiamiamolo riparatore,A chi e a che cosa? Se fosse stato altrimenti (tesi sua) io non avrei obiettato,
Scritto da liliano frattini il 27/11/2010 alle 21:03
Già in un precedente commento avevo definito “Vieni via con me” uno spazio politico autogestito, poco giornalistico e molto simile ad un comizio …. Sarei anch’io dell’idea di dare spazio ai sostenitori “pro-life”, senza chiamarlo diritto di replica bensì giusto confronto su un tema delicato. Nel rifiutare ciò, gli autori dimostrano di essere ottusi, così come spesso lo sono i movimenti “pro-life” (le più estremiste sono le associazioni antiabortiste). Personalmente, ritengo che la più grande disgrazia possa accadere ad un essere umano – oltre la morte, ovviamente – sia la sclerosi laterale amiotrofica. Ho letto la toccante testimonianza del dr. Mario Melazzini, medico dell’ospedale di Pavia che un giorno ha scoperto di essere malato di sla. Forse ai lettori è più noto il calciatore Borgonovo. Senza dimenticare le tante persone comuni e sconosciute affette da questa malattia e da altre così invalidanti. Ed è per questo che tutto questo accapigliarsi tra i pro e i contro vita assume toni ridicoli e grotteschi. Piuttosto, abbiamo tutti letto sui giornali che le associazioni dei familiari di questi malati hanno manifestato la scorsa settimana a Roma contro la finanziaria che taglia i fondi che garantiscono la loro assistenza a domicilio. Fra gli ausili necessari (sondino per aspirazione, carrozzine, ecc.), il giornalista elencava anche quelli tecnologici, fra cui il comunicatore oculare che pare costi 15mila euro. Forse i politici farebbero meglio ad occuparsi di questo. E la Chiesa? Già, la Chiesa …. Sconcertante che la Chiesa Cattolica Romana (la stessa che ha consentito la sepoltura in una basilica romana di De Pedis, il criminale della Banda della Magliana) abbia negato i funerali religiosi a Welby …. Non importa, questi malati sono già degli “altari viventi”, non hanno bisogno di benedizione. P.S. per Filippo V.: leggi il commento sul post “Testamento biologico”. Magari ti convinco ….
Scritto da Mafalda il 27/11/2010 alle 21:14
Finalmente uno slancio pro vita. Era ora. Meglio tardi che mai.
Scritto da Militante Udc il 27/11/2010 alle 21:28
Non sono d'accordo con lei. I conduttorihanno scelto di raccontare una storia. I fantomatici amici del "movimento per la vita" non ne hanno da raccontare di quel tipo. Ben ha fatto Fazio a dire che lui non è per la morte,semplicemente le persone che hanno dato quel nome bizzarro non è detto che siano le uniche a esser per la vita. Si tende a spettacolarizzare il dolore delle persone, senza sapere ciò che provano. Ma la cosa peggiore riamne calpestare la loro volontà di esseri umani sofferenti
Scritto da Pino il 27/11/2010 alle 21:50
Ho letto stasera i due post di ieri e di oggi. E' stato utile, l'uno completa l'altro. Letti separatamente avrei qualche critica sull'uno e sull'altro. Insiemme fanno capire meglio il pensiero che li sottintende. La brevità obbligatoria dei pezzi on line può indurre in errore, soprattutto uno come me che è arrivato sul blog da poco tempo. Poi ho letto l'articolo del febbraio 2009, dopo il caso Englaro, e sono rimasto colpito favorevolmente dalla tesi argomentata. Si perché c'era una tesi precisa. Questo è già un pregio per un politico indipendentemente da quello che dice.
Scritto da Roseto senza rose il 27/11/2010 alle 22:23
Una cosa è da evitare assolutamente in queste discussioni: la contrapposizione ideologica. Ci sono in gioco dei principi importanti che devono essere applicati con intelligenza e tolleranza. Sotto questo profilo perchè non ascoltare chi la pensa diversamente da Beppino Englaro e Mina Welbi? Mi sento dalla loro parte. Ma nella mia stessa famiglia c'è una figlia che ha un'altra opinione. In casa ascolto lei. Non vedo perchè la televisione dovrebbe far tacere questa voce.
Scritto da Tiziano M. il 27/11/2010 alle 22:39
Che cosa è successo? Vuoi farti perdonare per il post di ieri? Ti ha sgridato qualche prete tuo amico? Non te la prendere, in fondo ti considero sempre uno dei nostri, cioè di cultura cattolica.
Scritto da Bodini G. il 28/11/2010 alle 00:13
Ho letto sul Corriere della Sera di oggi un articolo molto convincente di Aldo Grasso sul problema del post. S'intitola: "Tv, le ragioni di Fazio e Saviano e un utile gesto di sensibilità". Suggerisco a tutti di leggerlo. Con altre parole e argomentazioni più articolate non dice in sostanza cose diverse dal blog.
Scritto da Luigi Crespi il 28/11/2010 alle 00:25
Non sono daccordo con lei. La fine vita , la decide il malato con il suo testamento biologico se lo vuole , e se gli danno la possibilità di decidere. C'è questa possibilità ? NO per niente. E se non lo vuole si mette nelle mani di chi gli sta intorno, e chi gli sta intorno è libero di pensarla come vuole, questa libertà invece la vedo eccome. Bene, ma cosa vuole allora il movimento per la vita ? Fazio non abbassare la testa fino a quando non saremo tutti egualmente liberi di decidere
Scritto da rosetta il 28/11/2010 alle 03:04
Sottoscrivo integralmente come cattolico prima e politico poi, il commento di Mafalda.
Scritto da paolo rossi il 28/11/2010 alle 09:36
Concordo con Tiziano. Quelle di Englaro e Welby sono due storie esemplari intorno alle quali si è giocata un'assurda e vergonosa guerra propagandistica ma non esaustive dell'immensa sofferenza provocata da malattie e traumi del tutto invalidanti. Non vedo perché non dare spazio ad altre vicende di segno diverso, in nome di un pluralismo che la Rai deve sempre praticare. La bella trasmissione di Fazio e Saviano pecca anch'essa di autoreferenzialità e a tratti ha le cadenze di una "liturgia" laica
Scritto da cesare chiericati il 28/11/2010 alle 09:43
Dopo alcuni commenti (in particolare Liliano Frattini, Pino, Rosetta) ritengo opportuno, non tanto replicare, ma arricchire il post di qualche motivazione. Ho sempre rispettato Beppino Englaro e ho scritto, a più riprese, che il processo intentato contro di lui era insensato e inumano. Per capire cosa penso in questa materia basta leggere il post precedente e l’articolo che vi è richiamato. Nel merito di “Vieni via con me”, trovo che sia stato un passo falso la decisione del CdA della Rai di chiedere un diritto di replica o un atto riparatore. Non è questo il nodo da sciogliere. Siamo di fronte ad un caso diverso dalla replica del ministro degli Interni. Non si venga a dirmi però che si tratta di racconti su cui gli autori hanno la piena e insindacabile responsabilità e dunque possono prescindere dal buon senso comune. Facciano fiction, allora, e raccontino pure quello che vogliono. Questo è un talk show politico autogestito, come dice Mafalda. E allora, siccome siamo sulla Rai (servizio pubblico), perché non ascoltare anche la voce pro-life? Ci rendiamo conto della necessità di sensibilizzare opinione pubblica (e istituzioni) sui mezzi economici necessari per mantenere in vita persone fragilissime o gravemente disabili? Poi i cittadini giudicheranno, magari concludendo che hanno ragione gli uni e gli altri e che la libertà di coscienza e di comportamento è la soluzione del difficilissimo problema. So che non è facile credermi, per chi non mi conosce, ma avrei ugualmente protestato a parti rovesciate, così come mi sono indignato nel caso, già citato, del procedimento giudiziario intrapreso contro Englaro
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/11/2010 alle 10:27
Una frase che riteniamo stupenda: "VI SONO ATTI DI AMORE (...) CHE VANNO (...) RISPETTATI, NON NEL NOME DI UNA FEDE RELIGIOSA, MA DI UN'ETICA CIVILE". Le parole omesse nella citazione le inseriamo qui: difronte a certe realtà ("di segno opposto") diventiamo ("pure") tutti fratelli.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi & co. il 28/11/2010 alle 10:51
Vieni via con me non è una trasmissione di approfondimento politico, dove per par condicio si debbano invitare filo governativi e opposizione. Quindi trovo del tutto fuori luogo dare spazio agli autoproclamati "movimenti per la vita". Che espongono le loro ragioni da sempre e su tutti i media. Sarebbe finalmente ora di uscire dal nostro medioevo cattolico ed entrare finalmente nel XXI secolo: da cristiano voglio poter decidere se continuare a vivere come un vegetale oppure no.
Scritto da Riccardo Demaria il 28/11/2010 alle 10:57
Sottoscrivo tutto, nulla da aggiungere. Forse solo che anche il PD dovrebbe ascoltare quanto dici su queste questioni...
Scritto da Andrea Botta il 28/11/2010 alle 11:28
@Riccardo De Maria. Fammi capire che cos'è Vieni via con me? Un romanzo televisivo a quattro puntate? Perchè hanno dato la replica a Maroni? Perchè tanto livore contro chi, in modo legittimo, difende la vita? Che titolo ha Fazio, superpagato conduttore Rai, di fare quello che vuole a spese del canone che paghiamo tutti? Le trasmissioni più faziose sono quelle che si ammantano di una oggettività che non esiste. Esiste invece il pluralismo che deve essere rispettato.
Scritto da Baroffio Loredana il 28/11/2010 alle 13:26
Qualche volta i pro-vita esagerano nella loro propaganda integralista, si dipingono come i soli dotatati di umanità. E' una castroneria. Ma sull'altro fronte non si scherza. Al contrario si fa di peggio. Forse una una buona legge sul testamento biologico servirà a svelenire il clima, ma solo se è una buona legge che lascia un certo spazio alla determinazione delle persone. Diversamente sarà perfino peggio.
Scritto da Broggi Mario il 28/11/2010 alle 13:58
Luigi Crespi, nel suo commento, ha richiamato un articolo di Aldo Grasso sul Corriere di ieri, intitolato "Tv, le ragioni di Fazio e Saviano e un utile gesto di sensibilità". L'ho messo ieri stesso sul sito (accessibile direttamente dal blog) e mi ero dimenticato di segnalarlo. Grazie a Luigi per l'informazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/11/2010 alle 14:05
Coloro che si contrappongono con furore ideologico su queste questioni sono dei cialtroni che non capiscono e non sentono il dovere di rispettare reciprocamente le proprie idee. I pro-vita sono forse in maggioranza nel centrodestra, gli altri nel centrosinistra. Poichè mi riconosco in questo secondo campo sono questi che mi hanno incazzare di più. La loro incomprensione profonda è insopportabile ed è un danno alla nostra visione politica.
Scritto da Giambattista V. il 28/11/2010 alle 14:16
accendi la tv ore 15 ti trovi giletti con esperienze pro vita,in colllegamento il sen marino,pro vita annunciati anche da sgarbi e tanto per cambiare da vespa ecc.ecc.diamo almeno il merito a saviano di aver riproposto un tema per molti importantissimo.che poi domani possa essere meglio guardarsi barcellona real lo condivido spece dopo aver visto inter parma, lo sport inteso come spettacolo ha bisogno di eventi di alto livello altrementi torniamo alla tv spazzatura
Scritto da angelom il 28/11/2010 alle 15:28
Grazie, @senatore Rossi, dell’attenzione. E’ importante che i rappresentanti delle istituzioni, a maggior ragione se cattolici, su questi delicati temi dimostrino, oltre che autonomia di giudizio, anche di saper ascoltare le ragioni del proprio cuore. Grazie ancora. Non sono, invece, d’accordo con @Pino quando scrive “I fantomatici amici del ‘movimento per la vita’ non ne hanno da raccontare di storie di quel tipo”. In realtà, questi ne hanno di storie da raccontare. E anche pregevoli. Sarebbe auspicabile, però, che abbandonassero le posizioni integraliste e codificate (ogni caso è a sé) e quel pizzico di spocchia. Ma, soprattutto, sarebbe bello ed utile far parlare i familiari di quei malati che, con le loro mani, guidate dal cuore, accompagnano la vita di questi. Che sino all’ultimo, è indubbiamente vita.
Scritto da Mafalda il 28/11/2010 alle 15:48
Un'altra volta un bella discussione che completa quella sul testamento biologico. Adesso, come ha appena scritto Angelom, vedremo nascere tanti programmi pro life. E' un'altra cosa sbagliata il parlarsi da lontano fra programmi diversi. Che credibilità avrà un giullare come Sgarbi? In questa maniera si fa spettacolo, non cultura.
Scritto da Leonardo L. il 28/11/2010 alle 16:29
Adamoli, hai parlato di un tuo libro settimana scorsa, rispondendo ad un lettore. Ieri a Busto in libreria non avevano ricevuto niente e non avevano nessuna notizia al riguardo. Puoi spiegarmi il perchè?
Scritto da Iscritto Busto il 28/11/2010 alle 17:11
Adamoli, hai parlato di un tuo libro settimana scorsa, rispondendo ad un lettore. Ieri a Busto in libreria non avevano ricevuto niente e non avevano nessuna notizia al riguardo. Puoi spiegarmi il perchè?
Scritto da Iscritto Busto il 28/11/2010 alle 17:11
“Vieni via con me” è un programma che prevedeva 4 puntate nelle quali gli autori ritenevano di trattare alcuni temi. A me è sembrata una prepotenza l'intervento di Maroni che non ha replicato a niente; i fatti successivi hanno reso omaggio alla verità: la mafia in Lombardia è infiltrata nelle istituzioni. Berlusconi irrompe in un programma e fa il suo comizio evitando, con la solita eleganza, di rispondere a qualunque domanda. Ora mi chiedo: dove sta scritto che ad un racconto se ne debba obbligatoriamente contrapporre uno di segno opposto? Parli di “arroganza intellettualistica degli autori”. Io ritengo che sia un diritto la libertà di manifestazione del proprio pensiero. Almeno fino a quando saremo in una democrazia. E non mi sembra che alle organizzazioni “pro vita” (che, evidentemente ritengono che chi non la pensa come loro sia “pro morte”) manchino gli spazi per manifestare il loro pensiero.
Scritto da Angelo Eberli il 28/11/2010 alle 17:24
Caro iscritto di Busto, il libro, finito di stampare venerdì scorso, sarà in libreria entro otto, dieci giorni; dipende dal distributore che è Messaggerie Italiane. Naturalmente ne darò notizia sul blog, e non solo, perchè la mia ambizione è venderne un certo nomero di copie. Non è infatti uno di quei volumetti che si scrivono per distribuirli gratuitamente per propaganda politica. E' un libro-intervista dal titolo "CUORE E REGIONE", sottotitolo "QUARAT'ANNI DI POLITICA IN LOMBARDIA". E' una lunga intervista fattami da Federico Bianchessi, un bravissimo giornalista della Prealpina. Ci sarà discussione sui contenuti, immagino, per via degli argomenti che ho scelto. Prima e Seconda Regione, Tangentopoli, Formigoni, Lega Nord, Pd. Spero che sarà letto con occhio critico ma non malevole (sono alla mia prima esperienza), anche da chi non mi ha conosciuto personalmente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/11/2010 alle 17:46
Non è che la signora Welby ed il signor Englaro sono andati in trasmissione a dire che tutti quelli che sono nelle stesse condzioni capitate ai loro cari dovrebbero subire l'eutanasia: semplicemente hanno chiesto il diritto di scelta. Oltretutto, sono loro in questo momento ad essere penalizzati dalle istituzioni. Poi, mi chiedo, ma perché solo da Saviano? E il diritto di replica alla panzane dei TG di Minzolini?
Scritto da Adriano il 28/11/2010 alle 18:19
La volontà, anche sul blog, di evitare che nella stessa trasmissione ci sia la voce diversa dei gruppi pro-vita mi preoccupa. Mi rendo conto che non è elegante la definizione usata (pro-vita) ma le loro ragioni meritano di essere conosciute al pari delle altre. Non si ripeta la balla dei "racconti", questa è una finzione.
Scritto da Brielli Giuseppe (Lecco) il 28/11/2010 alle 19:17
Istintivamente sarei d'accordo con Angelo Eberli, soprattutto nella chiosa finale, quando osserva che alle organizzazioni "pro life"non mancano spazi e tempi per presentare il loro punto di vista (Vespa farà in tal senso la parte del leone). Capisco però anche le ragioni di Mafalda, condivise da Paolo Rossi: se si vuole essere laici fino in fondo, occorre dare voce anche a coloro che molto spesso hanno dimostrato poco rispetto e poca umanità verso coloro che, oltre a non pensarla come loro, soffrono in maniera indicibile per i loro congiunti (parlo delle famiglie Englaro e Welby, così bistrattate da taluni difensori della vita). Certo "Vieni via con me"avrebbe dovuto, in sole quattro puntate, cambiare il palinsesto, per dar voce ai "pro life"; Fazio e Saviano avrebbero probabilmente dovuto stravolgere il piano originario della trasmissione. In ogni caso, se non i conduttori, RAI 3 e Ruffini avrebbero potuto provvedervi in qualche modo per evitare le accuse di trasmissione -comizio (poco importa se la televisione pubblica e privata ci offre ogni giorno ben altre e ben più faziosamente scadenti trasmissioni- comizio). Concludo però con una domanda a tutti nel merito della questione: chi si riconosce nelle organizzazioni "pro life" mi potrebbe spiegare come mai nella fase iniziale della vita (vedi i contrasti sulla manipolazione, i controlli e l'uso degli embrioni) qualsiasi intervento "artificiale", intendo con l'uso di strumenti diagnostici, terapeutici e sperimentali, è considerato contrario al diritto naturale e moralmente illecito, mentre nella fase terminale della vita l'uso di macchine, apparecchiature sofisticate che conservano persone sventurate in un puro stato vegetativo è considerato moralmente accettabile? Mariuccio Bianchi
Scritto da Mariuccio Bianchi il 28/11/2010 alle 22:28
L'errore di Fazio è stato quello iniziale, dell'impostazione del programma. Se voleva dare spazio, giustamente, ad Englaro e Welby, doveva prevedere un piccola tribuna anche per un racconto di segno diverso. Non è mica il conducator della Rai che può fare quello che vuole. E' un giornalista (pagato troppo) che deve rendere conto anche lui delle scelte che fa.
Scritto da Una mamma il 28/11/2010 alle 23:14
@Riccardo Demaria. Tu vuoi decidere se continuare a vivere come un vegetale oppure no. Chi te lo impedisce? Il movimento per la vita se parla ad un programma televisivo? Oppute la chiesa cattolica? La chiesa faccia quello che deve e noi decidiamo secondo la nostra coscienza.
Scritto da Albizzati C. il 29/11/2010 alle 12:16
La Libertà:questo a mio parere volevano trasmettere gli autori della puntata in questione.La Libertà di scegliere. Quanti, che qui e in altri spazi contestano le scelte del padre di Eluana e della moglie di Welby saranno coerenti quando si troveranno loro stessi o amici o parenti a loro vicini nelle stesse condizioni? Quanti dicono e non han vissuto per nulla simili esperienze?
Scritto da marco il 29/11/2010 alle 13:13
@Giuseppe Mi permetto di insistere che l'assunto e' sbagliato: non solo il "contraddittorio" non e' un diritto, ma non e' che ci sia stato un comizio del comitato "pro morte" con cui si deve ora confrontare il comitato "pro vita". Tanto vale imporre la presenza dei Casalesi per rispondere a Saviano. Qualcuno sta perdendo fortemente il senso della misura, oltre che del ridicolo. Se la trasmissione avesse registrato quattro ascoltatori, questa polemica non sarebbe mai nata.
Scritto da Lorenzo M. il 29/11/2010 alle 15:52
@ una mamma. A rischio di essere pedante le chiedo: a chi un autore di un programma deve rendere conto, se non ai suo pubblico? Facendo raccontare le due storie, ha forse diffamato qualcuno? Ha infranto il codice penale? Lei gratifica Fazio col grazioso epiteto di "conducator" e lo ritiene troppo pagato. Rispetto ad un operaio ha sicuramente ragione. Però, come direbbe il cardinal Bagnasco, occorre "contestualizzare". Troppo rispetto a chi? A Vespa? A MInzolini? A chi altro?
Scritto da Angelo Eberli il 29/11/2010 alle 16:01
In Italia vi è sufficiente spazio per informare su chi sceglie di tenere in vita i propri cari comunque. Questa è la posizione del governo e della maggior parte dei cittadini. Mi sembra degno di civiltà che nessuno abbia mai attaccato dei genitori perchè mantenevano in vita i loro figli pur in stato vegetativo, una scelta rispettata da tutti, .Non è stato così per Englaro e MIna Weilby, accusati di essere degli assassini. Vieni via con me chiedeva rispetto anche loro. Non stravolgiamo.
Scritto da L.B. il 29/11/2010 alle 18:57
Non ho parole. Ancora a disquisire su un argomentazione del genere... i "pro-vita" come vengono chiamati sono "contro-libertà". Non mi sembra un concetto troppo difficile quello di accettare la scelta di una persona di non vivere più quando è arrivata a una situazione che la persona non considera più vita. E' per tanto uno schifo che nel 2010 sia ancora costretto a leggere questo genere di ragionamento dettato solamente da una cultura ottusa e legata prettamente all'ambito religioso. SVEGLIA
Scritto da Chris Bussolaro il 29/11/2010 alle 19:15
Seguendo la sua teoria.sig.Adamoli visto che ho scritto diverse volte alla sede PD di Varese senza MAI aver risposta, non dovrei visitere più il sito del PD seguirne le idee? Forse dovrebbe,sig.Adamoli,preoccuparsi, come PD, di CACCIARE D'Alema che ora vuole unirsi a Fini. Dopo aver distrutto un'azienda come Telecom e aver ripetutamente salvato il suo amico Silvio,ora gli fate definitivamente distruggere anche il partito. Avanti con il suicidio.
Scritto da marco il 29/11/2010 alle 23:59
Come ultimo commento in questo dibattito per il quale ringrazio tutti vorrei dire, a chi segue saltuariamente il blog, che la mia posizione è sempre stata di totale rispetto per le scelte dolorose delle famiglie Englaro e Welby. Cosa pensi del biotestamento era peraltro chiarissimo nel post precedente. Ciò che sostengo è un'altra cosa: la trasmissione di Fazio e Saviano è stata tutt'altro che una fiction (non siamo ipocriti) e far esprimere un'altra sensibilità, non su un tema qualsiasi, ma niente meno che su quello fondamentale della vita e della morte sarebbe stato molto utile. Tutto questo per etica civile non per motivi religiosi. Adesso per reazione e per becera strumentalizzazione assisteremo ad una serie infinita di programmi pro-vita che finiranno per intorbidire le acque fino a far apparire di segno opposto chi la pensa diversamente. Ci salvi chi può da questi integralismi. Bel risultato!
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/11/2010 alle 08:23
bravo! Se un programma non ti piace hai la possibilità di non vederlo, non sei obbligato . Questa è democrazia ! Per quanto mi riguarda io l'ho visto e sono in attesa di vedere un programma che sia il suo opposto. Questa è democrazia! (P.S.Trovo la " par condicio" veramente pallosa perchè appiattisce tutto e non fa discutere!)
Scritto da S.M. il 30/11/2010 alle 10:29
@Giuseppe Se a questo punto ci sara' un'orgia di programmi "pro vita" (che vuol dire, poi...), questi si aggiungeranno alla melma televisiva che gia' ora, oggi, in questo momento, impazza, e avranno l'ascolto che meritano (probabilmente scarso). Un po' come gli approfondimenti di Paragone. Insopportabile l'idea poi di dover rappresentare ad ogni costo tutte le posizioni: e perche'? Come dire che, se si parla di Resistenza, si dovrebbe dare spazio alle posizioni dei nazisti.
Scritto da Lorenzo M. il 30/11/2010 alle 10:34
Senza essere "faziosi" non voleva questo programma dare voce in modo interessante e non noioso a chi e cosa di solito non trova spazio? Ai motivi per cui vale la pena di restare o di andarsene (dall'Italia) facendo riflettere. Seguendo il suo ultimo ragionamento allora adesso dovremo dare spazio alla replica sulla scuola del ministro Gelmini, alla mafia, alla 'ndrangheta, a chi ha chiesto i danni a Report, a Berlusconi irriso dalla satira, ecc. altrimenti ci copriranno con i loro integralismi?
Scritto da L.B. il 30/11/2010 alle 10:48
Atti di amore di segno opposto vengono quotidianamente rispettati da tutti, non gli manca il rispetto perchè non se ne è parlato a Vieni via con me! Non si è trattato di una tribuna politica o di programmi dell'accesso e mi sarebbe piaciuto che un politico corretto come lei dicesse forte che non si è trattato di discriminare o mancare di rispetto a qualcuno, proprio per impedire ora di essere sommersi da integralismi inutili e dannosi. L'etica civile non sta in piedi per paura di reazioni...
Scritto da L.B. il 30/11/2010 alle 11:00
La risposta la ha data Monicelli, c'è un etica anche nel morire. lasciar morire fra dolori atroci, non solo fisici ma anche psicologici delle persone allo stadio terminale di tante malattie non è a favore della vita ma ogni individuo deve di poter decidere quando queste sofferenze inutili devono finire. Se ricordo bene Gesù sulla croce avrebbe potuto anche decidere di non morire o protrarre all'infinito la sua vita, così non è stato.
Scritto da Luciana il 30/11/2010 alle 11:57
Rivendicare la libertà di scelta non è rappresentare tutte le posizioni? La replica alla libertà di scelta è inevitabilmente una limitazione della libertà!!! Se ogni volta in cui non vedo rappresentate le mie idee, le mie posizioni, le mie credenze dovessi attivare una qualsiasi forma di disobbedienza civile temo che di questi tempi si trasformerebbe in un impegno a tempo pieno.
Scritto da Crisian il 30/11/2010 alle 12:49
Mi spiace, ma esistono situazioni dove NON esiste diritto di replica, semplicemente perché NON è possibile che OGNI SINGOLO evento sia un contraddittorio. Ci sono ogni anno migliaia di affermazioni fatte pubblicamente. Solo se si diffama può esistere un diritto a replicare nella stessa sede, altrimenti cadiamo nel comodo livellare tutto e tutti. Nessuno ha detto "scemo chi resta attaccato alle macchine", oppure "spegniamo le macchine per risparmiare", no? Fatevene una ragione.
Scritto da Cesare il 30/11/2010 alle 14:45
E assurdo un tale commento. La televisioni si apre finalmente sulla verità rifleta solo la verità, ciò che viene nascosto dalla tv Berlusconiana.
Scritto da Saggia il 30/11/2010 alle 15:06
"Ottusità di una certa sinistra conservatrice e settaria" Mi spiace molto che lei non guardi la trasmissione per una scelta di principio, ma é una scelta sua. A me invece é impedito di disporre della mia vita in caso mi succeda quello che é accaduto ad Eluana, e quello che é più grave é che mia moglie non potrà far altro che assistere impotente seppur a conoscenza delle mie volontà. Rimango dell'idea che il PD sia il futuro di questo Paese, magari rinunciando ad alcuni principi personali.
Scritto da Adriano il 30/11/2010 alle 17:00
Madonna mia! Per aver sostenuto che in uno spazio politico autogestito della Rai sarebbe stato meglio sentire anche una voce diversa mi sono preso, all'incirca, del cattolico oscurantista. E pensare che meno di due anni fa ero accusato dal fronte contrapposto, sempre per il caso Englaro, di essere un "cattolcio bastardo" che si era venduto all'avversario " laicista". Quanto basta per confermarmi nelle mie tesi e andare avanti, ascoltando tutti, ma decidendo con la mia testa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/11/2010 alle 19:12
Come iscritto al PD della provincia di Varese non condivido (ma non vieto, come un vero liberale può solo affermare), la tua presa di posizione; boicottare per vietare un pensiero non condiviso, non penso debba essere la natura di un iscritto e soprattutto (come tu sei) un rappresentante importante del nostro partito (il PD). Per chiarimenti ti ho inviato mail (rimango in attesa di una tua risposta). Sergio
Scritto da sergio il 1/12/2010 alle 14:37
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