Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/11/2010 alle 18:24


Iniziativa interessante sabato mattina a Milano. La sintesi l’ha spiegata autorevolmente in poche parole Massimo Cacciari: il terzo polo si farà a Milano, oppure non si farà da nessuna parte. In questo quadro, Gabriele Albertini (nella foto)dovrebbe assumere la leadership della campagna elettorale contro il sindaco Letizia Moratti, non solo per rilanciare Milano in Italia e nel mondo, ma per rendere visibile e credibile il disegno di un cambiamento del sistema politico italiano che avrebbe la sua culla naturale nella metropoli lombarda.
Non so se Albertini  resisterà al pressing o se cederà. Mi è sembrato poco propenso, ma lo conosco troppo poco per una previsione attendibile. Ho però qualche obiezione politica di fondo. Mi limito ad indicarne due. Primo, può un sindaco che si era lui stesso qualificato come “amministratore di condominio” impugnare il vessillo di un progetto politico di tale portata? Albertini è ancora formalmente e sostanzialmente nel Pdl e in Europa fa parte di quel gruppo. I cambiamenti troppo repentini lasciano sempre una traccia di diffidenza fra gli elettori.
Secondo, il dibattito di sabato si è rivelato inconcludente soprattutto sul “cambiamento di sistema”. L’idea è che la Seconda Repubblica non è mai nata perché non suffragata e sostenuta da riforme costituzionali. E sia. Ma nel merito le differenze tra gli ospiti sono rimaste tante e consistenti. Prendiamo solo lo scampolo del sistema elettorale. Per Francesco Rutelli, Savino Pezzotta, Massimo Cacciari va superato il bipolarismo. Per Benedetto Della Vedova (Fli) questo bipolarismo ha fallito per responsabilità precipua di Berlusconi ma lo schema bipolare va conservato con altri interpreti.
Detto di questa evanescenza (per ora), sarebbe esiziale se il Pd rinunciasse ad un dialogo forte e convinto con queste forze. Se l’implosione del centrodestra è davvero alle porte, questo dialogo potrebbe essere risolutivo per sbloccare il sistema e ridare all’Italia una prospettiva di crescita economica e sviluppo democratico.

 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
I tuoi dubbi sono più che legittimi. In questo momento occorrerebbe la sfera di cristallo che non è in nostro possesso. Condivido in pieno le tue conclusioni. Il dialogo con queste forze politiche si impone. Forse sarà difficile trovare un progetto condiviso, ma bisogna afferrare qualunque opportunità per sgombrare le macerie che ci lascerà la politica dissennata di questo governo e tentare di risalire la china. Temo sarà un cammino lungo e tribolato.
Scritto da Angelo Eberli il 29/11/2010 alle 19:02
Se aspettano Albertini, il terzo polo non lo faranno mai. Giuste le osservazioni sulla persona - assolutamente rispettabile ma con un valore solo amministrativo - e sul progetto che, ancora, non è condiviso dagli stessi protagonisti.
Scritto da Il pirata il 29/11/2010 alle 19:10
Argomento delicato e scottante. Non sono per il terzo polo ma penso che una spallata a questo sistema sia necessaria e urgente. L'ha detto ieri anche D'Alema e io concordo.
Scritto da Umbertone il 29/11/2010 alle 19:24
Adamoli, ci risiamo, il tuo cuore batte lì, è inutile negarlo. Prima o poi lì ci andrai. Il Pd perderà un uomo di valore, lo riconosco, ma ne guadagnerà nella chiarezza della linea politica. Questo è importante e positivo.
Scritto da Enne enne (Varese) il 29/11/2010 alle 20:33
Mi domando se un terzo polo danneggerà più il centrosinistra o il centrodestra. Penso che nessuno possa saperlo in questo momento.
Scritto da Lucky il 29/11/2010 alle 20:52
Senza la vittoria di Pisapia alle primarie di Milano il terzo polo sarebbe stato depotenziato molto. Questa potrebbe essere una lezione anche per le elezioni nazionali. Con Vendola in campo sarà difficile che non cia sia un terzo schieramento forte.
Scritto da Montalbetti il 29/11/2010 alle 21:37
Grazie d'avermi consigliato di vedere Barcellona - Real Madrid al posto di Vieni via con me. Fantastico primo tempo. Mourinho surclassato. Adesso vado a vedere il secondo.
Scritto da Attilio S. il 29/11/2010 alle 22:01
Con il Pd che va così male il terzo polo diventa un'alternativa per i cattolici democratici e i moderati che non avranno più voglia di appoggiare un partito perdente e quindi inutile. Il voto utlile la prossima volta potrebbe premiare il centro.
Scritto da Un Pd delusissimo il 29/11/2010 alle 23:09
Non vi preoccupate, il terzo polo non avrà successo, come perderà anche il Pd. Con questa leadership e con gli ex comunisti sul groppone sarete sempre fuori gioco. L'unico che capisce qualcosa è D'Alema, ma è ormai non è più potabile per un ruolo di guida.
Scritto da Paolo C. il 30/11/2010 alle 08:38
@Enne enne , Io ho visto "Vieni via con me " e ne sono soddisfatto. Non esiste un partito della Vita contro quello della Morte e se esiste non alberga nei temi e nello spirito di quella trasmissione, nè nel cuore e nelle sensibilità di cattolici e laici che si riconoscono nell'area del centrosinistra: non esiste ore, e non esisteva ai tempi della legge sull'"interruzione volontaria della gravidanza". Esistono drammi umani da risolvere ! Non cadiamo nella trappola di cinici strumentalismi.
Scritto da giovanniderosa il 30/11/2010 alle 08:49
@Enne enne , mi scuso con te e @attilio per lo scambio di nomi. L'errore fatto mi offre comunque l'opportunità per dire la mia " su dove batte il cuore di Adamoli". Io non credo che batta a centro, ma semplicemente che lui sia più vicino di quanto non appaia dalla sua collocazione congressuale ( le famose mozioni !) all'idea di partito "maggioritario", capace cioè di rappresentare i bisogni della maggioranza del paese . Maggioranza che in italia non esiste senza centro...gli italiani ci centro.
Scritto da giovanniderosa il 30/11/2010 alle 09:21
Non mi interessa l'alleanza con i post missini.
Scritto da Aurelio il 30/11/2010 alle 10:24
Frantumati sopratutto nei valori, ma pur di vincere siamo disposti ad accordi impossibili, io non ci stò e faccio un'altra scielta, me ne vado da questo bailame e prese per il c...o i democristiani che rincominciano a far vedere quello che sono, pronti a traditire e cambiare bandiera alla prima difficoltà ..mi vergogno....
Scritto da Silvano O. il 30/11/2010 alle 10:52
@enne enne: pensare che se Adamoli andrà via dal PD il PD ne guadagnerà la chiarezza della linea politica è una cavolata pazzesca. Chiunque abbia frequentato anche solo per dieci minuti le assemblee provinciali del PD sa che Adamoli è uno dei pochi, se non l'unico, che dice con chiarezza ciò che pensa ... tutto il resto è buio fitto. Quanto al 3° polo, se puntano su Albertini, viene da piangere e non ci resta che il 4° polo: l'astensione ... che tra poco diventerà la scelta maggioritaria
Scritto da Larpi il 30/11/2010 alle 13:33
Caro Adamoli, a proposito del terzo polo: cosa ne pensa di un'alleanza possibile tra Pd, Fli e Udc per le comunali di Varese? La cosa mi sembra quasi una realtà: ho visto le foto giornalistiche di Molinari con Giordano (Fli) e Ibba (Udc) in un'iniziativa pubblica. Mi hanno riportato anche che Molinari abbia detto in quella sede ai giornalisti: "Ecco la nuova maggioranza di Varese...!". A me piuttosto sembra la nuova minoranza. Ma non crede che questo progetto non abbia nessun futuro politico??
Scritto da Carlo M. il 30/11/2010 alle 14:52
...continua...Questa alleanza mi sembrerebbe una cosa impresentabile per l’elettorato del Pd? Non sarebbe più utile fare un’alleanza di centrosinistra, lasciando a Fli/Udc di erodere i voti della destra? Questa è la politica: le altre manovre mi sembrano mirino più a “patti con il diavolo e salti di schieramento a fini di cadrega”. No?
Scritto da Carlo M. il 30/11/2010 alle 14:53
Silvano O., ma quando dici "siamo" ti riferisci al tuo partito, la Lega, vero? Perché ti puoi nascondere sotto diversi pseudonimi (Armando, Federico -quello di "Aschiranna"- ecc.), ma siamo in grado di riconoscerti sempre, grazie alla tua ottima sintassi (eri a scuola con il "trota"?). Puoi discutere quando e come vuoi, difendendo le tue idee, ma abbi almeno la decenza di non ricorrere a questi squallidi trucchetti di "bassa lega".
Scritto da Adriano il 30/11/2010 alle 15:14
Bravo Adamoli, il Pd è in difficoltà ma il terzo polo, come tu dici, è evanescente. Non abbiamo altra via che quella di migliorare la qualità innovativa del Pd. Chi dice che sarebbe meglio se lasci il partito perchè ne guadagnerebbe la chiarezza dice una gran fesseria.
Scritto da Luca C. il 30/11/2010 alle 16:32
@ Adriano. Condivido, con un appunto; parlare di sintassi mi sembra esagerato. La "bassa lega" si riconosce da lessico, ortografia, grammatica. L'Aschiranna è un bell'esempio, però ho trovato sublime, in un remoto post sull'inno di Mameli i "due lustri" per indicare (credo) personaggi politici di un certo rilievo.
Scritto da Angelo Eberli il 30/11/2010 alle 17:46
Albertini, si era autodefinito “amministratore di condominio”. Si era sottovalutato? No. Probabilmente, non si era sopravalutato. E’ vero che è ancora nel Pdl. Ma almeno sappiamo dove sta (o intuire dove andrà). Altrettanto non si può dire di Cacciari … Da quando quest’ultimo insegna in Lombardia, presso l’Università di Filosofia creata da don Verzè, gli piace fare il lettore/interprete degli scenari politici lombardi. Come se avessimo bisogno di lui …. La vittoria di Pisapia alle primarie milanesi fa apparire debole il centrosinistra. Ma non è certo colpa di Pisapia. Anche a livello nazionale, il centro si sta rimpolpando e la sinistra si sta riattrezzando. Il Pd, come al solito, è fermo. Dibattito all’ora di pranzo con i soliti colleghi (Udc e deluso dal Pd). Nostro auspicio: la creazione di un bel “centro popolare” (che rappresenti tutti i ceti, come una volta la DC) ed il rafforzamento della sinistra. Quindi, un centro e una sinistra. Non c’è posto per una via di mezzo. Visto l’esempio, non ha senso un centrosinistra. E il Pd, quindi? Già, cosa ne facciamo? Davanti ad una calda zuppa di verdure, abbiamo preso una deriva scherzosa e ci siamo chiesti: “Perché non trasformare il Pd in fondazione?”. Come la Arel (fondata da Andreatta e presieduta da Enrico Letta), Italianieuropei di D’Alema, Fare Futuro di Fini, Italia Futura di Montezemolo, ecc.. E che si presenti ugualmente alle elezioni. E che ottenga pure tra il 10 e il 12% ….E che sia rappresentata da intellettuali, ricercatori, sociologi, architetti, scrittori e stilisti. Anche da produttori cinematografici ed attori (quelli che contestano i tagli di Bondi e riescono solo a produrre orrendi “film italiani”). Una fondazione che potrà sbizzarrirsi a fare studi e seminari, anche in lingua inglese, su bipolarismo, primarie, vocazione maggioritaria, ritorno al proporzionale (per collocare l’1% scarso dell’ApI), Barack Obama, insicurezza percepita e insicurezza reale, fuga di cervelli all’estero, ecc. ecc. Ovviamente, per la stima che abbiamo nei Suoi confronti, l’abbiamo collocata al centro, fuori da questo Pd. Non sarà in compagnia di Rutelli, però, in quanto quest’ultimo lo rimandiamo al Pd perché incarna proprio quel Pd-fondazione sopra descritto. E’ il prototipo dell’inconsistenza politica, della trasformazione sterile e fine a se stessa e, pertanto, il suo posto è lì. Perdoni me i e miei colleghi per questa divertente riconversione del Pd. Sa, all’ora di pranzo amiamo scherzare ….. Speriamo di aver fatto sorridere anche Lei.
Scritto da Mafalda il 30/11/2010 alle 18:14
@Carlo M. - Devo uscire ma voglio risponderti subito (l'intervento di Mafalda lo commenterò più tardi) per chiarire che l'affermazione di Molinari era scherzosa, per quanto ne so io. I due consiglieri del centrodestra che citi erano passati per caso dal gazebo del Pd. Personamente non vedrei male affatto, anzi, un'alleanza allargata all''Udc e fondata su un progetto amministrativo fortemente condiviso. Lì mi fermerei nel campo politico mentre sarei più audace sul piano delle alleanza civiche.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/11/2010 alle 21:10
@ Larpi e Adamoli. Curiosa questa discussione. Adamoli dice che il terzo polo è (per ora) evanescente ma, per il solo fatto che ne parla, alcuni lo considerano già un sostenitore del terzo polo. Magari lo fosse. Pur non conoscendo Adamoli personalmente, ma seguendolo da molto tempo, "sento" di condividere in tutto ciò che scrive Larpi..
Scritto da Bianchi Giò il 30/11/2010 alle 22:11
Il nome di Albertini è buono come amministratore ma mi sembra debole come antesignano di una prospettiva politica innovativa di valore addirittura nazionale. Così diventa fragile la stessa proposta di Cacciari.
Scritto da Alessandro Vitelli il 30/11/2010 alle 23:02
Oggi voto Pd. Se ci sarà il terzo polo chi voterò? Difficile rispondere. Anche a Milano visto che abito qui.
Scritto da Marchini Gaetano il 30/11/2010 alle 23:15
@Mafalda - Certo che sorrido, ma pure rifletto. Non è solo nei salotti (o di fronte a una zuppa di verdura) che si ricomincia a parlare di una sinistra dichiaratamente socialdemocratica e di una forza centrale che raccolga i “moderati” che guardano a sinistra. No, cara Mafalda, se ne parla anche nel Pd, sia da chi si sente orgogliosamente socialdemocratico, sia da chi teme che prevalga questa prospettiva. E tu lo sai bene, visto che sei sempre documentatissima. Sai cosa ti dico? Se ci sono le elezioni l’anno prossimo pensiamo a vincerle e basta. Altrimenti è necessario, per il bene della politica italiana, del centrosinistra e del Pd, discutere apertamente di questi problemi senza demonizzare chi lo fa, si chiami Veltroni oppure D’Alema, Renzi oppure Vendola, o altri ancora, sperabilmente. Non sto parlando di rifare il congresso. Il segretario ce l’abbiamo. Sto parlando della identità del secondo schieramento con i suoi contorni culturali, i suoi progetti, le sue prospettive. Altrimenti il terzo polo arriverà e per il Pd potrebbe risultare una presenza minacciosa e disintegrante
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/11/2010 alle 23:22
Se non si risolverà definitivamente il problema di chi siamo, dove andiamo, che cosa vogliamo è probabile che il Pd perda ancora colpi e che si rafforzino la sinistra di Vendola e il terzo polo nascente.
Scritto da Valceresio il 1/12/2010 alle 10:20
Caro Giuseppe, mi ritrovo nel tuo ultimo commento perchè metti le cose in modo realistico, cioè non propagandistico. Spero che si avveri l'ipotesi di un rinnovamento profondo del Pd.
Scritto da Pd Pavia il 1/12/2010 alle 12:55
@ Angelo Eberli: a darmi l'intuizione è stato l'utilizzo del termine "scielta", una firma indelebile ed inconfondibile del nostro
Scritto da Adriano il 1/12/2010 alle 15:26
Mai con il terzo polo. Meglio stare all'opposizione coerentemente che deludere elettori e militanti con accordi di comodo con ex missini,
Scritto da Loredana il 3/12/2010 alle 14:39
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