Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/12/2010 alle 08:28

 
Bella serata ieri su “Cuore e Regione”. Sala piena zeppa. Tutti bravi i protagonisti, da Giuseppe Redaellli a Federico Bianchessi, da Giancarclo Angeleri a Marco Giovannelli. Un ringraziamento particolare a Attilio Fontana. E io che voto mi sono meritato, quando la discussione è scivolata sull’attualità?
Due considerazioni. Sono stato sincero. Forse troppo, come qualcuno mi ha sussurrato all’uscita. Mi sono sempre attenuto a questa regola: non raccontare mai balle. Però qualche volta è opportuno non dire, in pubblico, tutto ciò che pensi. Ieri sera ho disatteso questa regola.
Esempio: a Varese, se si va avanti così, si sa già chi ha perso e chi ha vinto. Troppo severo con chi lavora giornalmente per riportare il centrosinistra verso una gara aperta e incerta, mentre io osservo dall’esterno. La motivazione che ho voluto scuotere l'ambiente regge fino ad un certo punto.
Altro esempio. Sono antropologicamente diverso dal berlusconismo e contrario alla sua pratica. Ma anche lì, in mezzo alle ombre fitte, c’è un piccolo squarcio di genialità nel rapportarsi all’Italia media con cui misurarci anche noi. Perché sul quel terreno si vince o si perde. Una provocazione, questo cenno al berlusconismo,  davanti a un pubblico in prevalenza di centrosinistra. Data l’occasione potevo anche risparmiarmela.
Seconda considerazione. Nel finale ho affastellato cose troppo diverse: perché questo libro, tangentopoli, Prima e Seconda Regione, trasformazione dei partiti. Di solito sono più rigoroso e consequenziale. E’ come se le emozioni avessero prevalso sulla razionalità. Nelle prossime presentazioni cambierò registro. Ieri ho tracimato. Per capire il perché bisogna leggere il libro.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 63 commenti -
Caro Giuseppe complimenti per la serata di ieri. Ci hai messo passione e intelligenza come sempre. Con sincerità e con la franchezza che ha sempre distinto i nostri rapporti ti dico che non condivido una parte del tuo post di oggi. Sai bene il lavoro che stiamo facendo perché sei sempre aggiornato e partecipi alle riunioni degli Istituzionali del PD a cui chiedo che tu sia sempre invitato al di là del fatto che non hai incarichi. Così come sai la mia opinione. Fin da marzo ti ho chiesto più e più volte di candidarti a Varese. Se questo è “sapere già chi vince”…… Io lavoro per una gara aperta e veramente incerta anche se, a volte, ho l’impressione di essere lasciato solo di fronte a questa sfida.
Scritto da roberto molinari il 17/12/2010 alle 09:06
Ha prevalso "Il cuore" sulla ragione, sulla razionalità, ma nella circostanza è stato un pregio perché dietro le "esternazioni" non c'era alcun calcolo se non la volontà di spronare il centrosinistra ad aprirsi maggiormente in tutta Italia alla società che è molto cambiata, non sempre in meglio, ma è cambiata. Di questo bisogna prendere atto. Basti pensare al peso che hanno le donne nell'elettorato di centrodestra, un'incidenza in flessione rapida dicono le analisi più serie.Qualcosa vorrà dire
Scritto da cesare chiericati il 17/12/2010 alle 09:17
Giuseppe, se il tuo libro porta la parola "Cuore" nel titolo un motivo ci sara', per cui non curarti se sei stato poco rigoroso... Ieri sera hai detto quello che tu pensi, ma non sei da solo in questi pensieri. Quindi continua ad entusiasmare noi giovani che, dalla politica, vorremmo piu' esempi positivi...
Scritto da Andrea Botta il 17/12/2010 alle 09:23
Sincero come sempre. Ma troppo affacciato alla finestra . Perchè non scendi in strada ? Quando la casa brucia occorre dare una mano.
Scritto da A. Vaghi il 17/12/2010 alle 09:33
Caro Giuseppe dopo tutto quello che hai fatto per la Regione, per la provincia e per Varese credo che sia stata opportuna la tua sincerità. Un emerito cardinale di Milano due mesi fa mi disse in maniera chiara che quando non hai più delle responsabilità nei confronti di altre persone allora viene il momento di essere liberi e poter dire determinate verità. Se qualcuno si sente offeso sbaglia. Volevo solo dirti invece che sbagli quando dici che non ci sono più maestri...
Scritto da Francesco Calò il 17/12/2010 alle 09:44
La sincerità non è mai troppa quando è espressa con buoni argomenti e con garbo. Tu dici che la motivazione di scuotere l'ambiente regge fino a un certo punto. Può darsi ma quando ci vuole ci vuole.
Scritto da Federico il 17/12/2010 alle 10:54
Caro Roberto, potresti non condividere ciò che ho detto ieri sera alle prese, devo dire, con una certa emozione. Ma sul post di oggi, citando una frase di ieri che tu riprendi, riconosco di essere stato troppo severo con chi, a Varese, sta sudando sette camice. Mi viene il dubbio che il post non sia chiarissimo. Quando vengo invitato alle riunioni partecipo e porto il mio contributo. Sono convinto che la responsabilità di Varese non possa ricadere solo sulle spalle del segretario cittadino. Non si può lasciarti solo. E' quello che ho sempre dichiarato in quelle riunioni. Non è così?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2010 alle 11:01
Io non c'ero all'incontro e non posso dare un'opinione nel merito. Solo un pensiero: grazie per la passione che mostra. La passione e l'impegno sono d'esempio. Come dire: non conta l'età. Ringrazio perchè è, almeno per me, una specie di sostegno a distanza. Non so, ma ho l'impressione che il suo sia più un sentimento che un'emozione.
Scritto da FrancescoG. il 17/12/2010 alle 11:04
Viva il cielo, non si vive solo di ragionamento politico rigoroso. Qualche volta rompere gli argini è necessario psicologicamente e socialmente.
Scritto da O. A. il 17/12/2010 alle 11:13
Caro Giuseppe, ieri è stata un bella serata, sincera come dici tu. Hai parlato al cuore, per noi giovani sei un esempio positivo, vorremmo che in politica ci fossero tante persone come te...Continua cosi! Ho apprezzato davvero tanto la tua sincerità negli argomenti trattati ieri sera, sono del parere che solamente con la sincerità si fa la buona politica.
Scritto da Tommaso Police il 17/12/2010 alle 11:30
Ero presente ieri sera. La mia impressione è che il post di questa mattina abbia voluto (per me non era necessario) attutire un po' la durezza (giustificatissima) di qualche frase di ieri sera. Se non ci si lascia andare ai sentimenti in occasioni come questa, quando mai lo si potrebbe fare? Io ho apprezzato la spontaneità dell'intervento.
Scritto da Renato L. il 17/12/2010 alle 11:33
Anch'io ieri sera non ho potuto partecipare all'incontro, ma credo che la presentazione di un libro di questo tipo inevitabilmente comporti un coinvolgimento emotivo che non consente di scindere il "cuore" dalla "ragione". Se poi c'è una caratteristica che ti distingue è proprio il fatto che quando parli non c'è solo il "politico", ma soprattutto l'uomo Adamoli ed oggi c'è bisogno più di uomini sinceri e capaci d'interpretare il ruolo politico come "servizio", che di politici attori o di farse.
Scritto da Leonardo C. il 17/12/2010 alle 11:56
Accetto lo "squarcio di genialità" solo perchè sottolinei le nuvole nere del berlusconismo. Da veltroniano avevo condiviso anche le aperture del Pd due anni fa sulla riforma del sistema. Purtroppo il sistema è bloccato per colpa della destra ma un pochino anche per le paure della sinistra.
Scritto da Rossi Piero il 17/12/2010 alle 11:58
Caro Giuseppe, è vero quello che hai scritto in risposta al mio commento. Talvolta, su questo concorderai con me, è bene sottolineare le cose prima che ci siano interpretazioni malevoli che vanno al di là degli intenti dell'autore.
Scritto da roberto molinari il 17/12/2010 alle 12:01
Caro Vaghi, vorrei capire cosa vuol dire per te "scendere in strada". Potrei riposare e dormire fra quattro guanciali non avendo cariche. Invece scrivo, parlo, cerco di fare opinione con le mie forze personali. Fra gennaio e febbraio ho già una decina di impegni rivolti soprattutto ai giovani, fra università e corsi di formazione nelle varie province lombarde. E' il mio modo di rendermi utile, naturalmente con le mie idee.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2010 alle 12:04
Ieri sera, purtroppo, non ero presente alla serata (come già comunicatoLe in un commento qualche giorno fa). Ma come ha scritto ieri @Loredana Baroffio, si era “presenti in spirito”. Ieri, in due occasioni, ho pensato a Lei. Ed entrambe si riallacciano a due elementi del post di oggi. Elemento SINCERITA’. Leggevo ieri i nomi degli appartenenti al gotha politico cattolico che hanno partecipato alla messa con il cardinale Bagnasco (Casini, Binetti, Cesa, Giovanardi, ecc. ). Insomma, un bel gruppetto di “baciareliquie”. Strano mancasse Fioroni (ormai noto come “il cattolico che si trova a disagio nel Pd”). Ecco, mi è venuto spontaneo porli a confronto con Lei e trarre questa conclusione: apprezzo la sincerità e la sobrietà con le quali vive il Suo cattolicesimo, magari in maniera più nascosta e sicuramente diversa da quello di facciata spesso ostentato da molti dei nostri politici. Secondo elemento: EMOZIONI/RAZIONALITA’. Sempre ieri, intorno alle 18, pensavo: “Ecco, ora Adamoli sarà comprensibilmente in tensione. Un’oretta di “Feldenkrais” (non è una semplice ginnastica, è qualcosa di più, un metodo che unisce corpo e mente e che prende il nome dall’ingegnere ebreo nato in Russia che lo ha ideato) è proprio ciò che ci vuole ora per distendere la mente - prima ancora del corpo - in vista della serata. Invece, alla luce del post di oggi che resoconta la serata, mi viene da dire: ben venga uno straripare di emotività su un solido terreno di razionalità. Queste emozioni potrebbero essere catartiche, non solo per Lei ma per tutti i partecipanti alla serata.
Scritto da Mafalda il 17/12/2010 alle 12:17
Caro Giuseppe, partecipando alla serata sono stato colpito, quasi emozionato, della tua "bella politica". Sai bene che contesto i "perpetui" della politica che non si mettono mai in discussione: non riguarda però l'anagrafica e l'esperienza. Il tuo contributo con passione e competenza non possono essere "rottamati". Su Varese, poi, difficile non cogliere la difficoltà della sfida. Per questo la sfida deve essere presentata come collettiva e "civica": nessuno è solo se questo è il progetto.
Scritto da Andrea Civati il 17/12/2010 alle 12:33
Caro Adamoli, complimenti per la serata, per il suo libro e soprattutto per la sua intelligenza politica e per la sua esemplare carriera. Sto a sinistra e non l'ho mai votata, come non ho mai votato per il senatore Rossi, ma apprezzo le persone intelligenti, serie e soprattutto capaci. Mi lasci dissentire con il commento di Roberto Molinari. Lei è stato già fin troppo gentile. A Varese l' unica cosa che sta facendo Molinari è silurare l'Oprandi perchè sostenuta dal suo ex amico Rossi. Che pena!
Scritto da E.F. il 17/12/2010 alle 12:54
"Cuore". Il cuore non è razionale. Il cuore ti ha portato ad essere e a fare ciò che hai fatto. Se fossi stato solo razionale forse non saremmo stati ieri sera alla presentazione del libro perché non ci sarebbe stato nessun libro da scrivere. E' il cuore che serve...che da lo slancio e forza ad ogni azione... Non si è mai troppo sinceri....
Scritto da Federico Antognazza il 17/12/2010 alle 13:52
Caro Giuseppe, volevo esattamente dire quello che chiaramente ti ha detto Roberto. A Varese il PD ha tanto bisogno anche di specifici contributi di idee. Che non ti mancano certo.
Scritto da A. Vaghi il 17/12/2010 alle 13:54
Ma va là Mafalda che ieri sera, a quella che davvero è stata una bella ed interessante serata, eri presente, anzi presentissima.
Scritto da E.F. il 17/12/2010 alle 14:56
Cara E.F., Luisa Oprandi ha manifestato la sua disponibilità che, da quanto ne so, è ancora esistente. In città si sta discutendo quale metodo adottare. Mi auguro che la scelta sia rapida e poi si tireranno le somme. La situazione si è fatta difficile e il segretario cittadino merita rispetto. Non ho intenzione di ospitare il balletto dei nomi che vanno fatti e giudicati in riunioni aperte, ma dove sia possibile confrontarsi paritariamente mostrando il proprio volto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/12/2010 alle 14:57
Ieri sera è stata una serata di bella politica. Oggi nel PD si può essere giovani anagraficamente ma vecchi politicamente. E si può, al contrario, invecchiare coniugando pratica politica e visione strategica andando oltre il proprio tornaconto. C'è molto da "rottamare" nella vecchia politica. Poi però ci sono tante cose da salvare e valorizzare. E fra queste metto, senza alcun dubbio, la tua esperienza, la tua onestà, la tua voglia e capacità di fare. Grazie Giuseppe
Scritto da Livio Frigoli il 17/12/2010 alle 15:24
Quella di ieri sera è stata una bella serata e credo sia piaciuta alla maggior parte dei presenti. A me è piaciuta particolarmente perché sono emersi tratti e passaggi molto umani, debolezze, speranze e frustrazioni che contraddistinguono la vita. Sei stato troppo duro? non mi pare proprio. Io vorrei che tu fossi più spesso così, c'è in giro troppa letargia, troppo moderatismo, troppo opportunismo, tu ora devi sentirti libero, magari qualcun altro recupererà il buon senso.
Scritto da Lele il 17/12/2010 alle 15:38
Pensavo fosse una occasione per ricordare alcune fasi importanti della vita politica in Lombardia. Vedo che è diventata un'opportunità per trattare problemi attuali. Non venendo ci ho perso due volte.
Scritto da Luigi C. il 17/12/2010 alle 15:50
Non sono del partito democratico e non ero presente ieri sera. Mi auguro che ci siano altre occasioni per discutere del libro. Verrei anch'io a fare discussione e magari polemica che non guasta mai.
Scritto da Osvaldo il 17/12/2010 alle 17:45
Caro Giuseppe, qualche volta sento dire:" Chi Adamoli? quello è un politico di razza!" Tante volte ho pensato quali fossero gli ingredienti di un politico di razza. Forse non l'ho capito ancora adesso. Negli anni che ho lavorato da dirigente del gruppo del PRC e di Sinistra e libertà in regione, ho avuto modo di conoscerti e di apprezzare il tuo lavoro: puntuale, aperto all'avversario, ma mai ammiccante; disponibile, mai subalterno; attento alla mediazione, non sui principi. Che sia questo? Pino Scritto da Pino Vanacore il 17/12/2010 alle 16:37
Scritto da Pino Vanacore il 17/12/2010 alle 17:54
Beh, un politico calcolatore e ruffiano non avrebbe detto quelle cose, sei umano per fortuna! Quanta sostanza, che bella politica, anche Fontana è stato all'altezza. E noi cronisti abbiamo perfino goduto del colpo di scena finale...
Scritto da Roberto Rotondo il 17/12/2010 alle 18:19
Era inevitabile che si andasse anche sull'attualità politica. Il confronto è stato interessante e dovrebbe essere ripreso. Capisco quello che scrive Vaghi ma comprendo bene anche la tua risposta. Sei in una situazione per la quale ti possono criticare sia se mostri un'apertura sulla candidatura sia se, come stai facendo da molto tempo, rispondi un no secco.
Scritto da Iscritto Varese il 17/12/2010 alle 18:42
Caro Adamoli, mi ero ripromessa da giorni di venire ieri sera alla presentazione.Non mi è satto possibile e mi rincresce ancora.Ho ripensato alla mia esperienza ( 30 anni) di lavoro alla Formazione Professionale, a quanto ho dato e a quanto ho avuto in una importante istituzione.Ho anche visto i cambiamenti tra prima e seconda Regione. La stimo molto e mi sarebbe piaciuto sentire la sua analisi.
Scritto da bruna croci il 17/12/2010 alle 19:02
Caro Giuseppe, la sincerità non è mai troppa. A me la serata è piaciuta proprio perché sei uscito un pò fuori dagli schemi classici. Di confronti a viso aperto ne abbiamo tutti bisogno anche per affrontare al meglio le sfide che ci attendono. Su tangentopoli, sul berlusconismo, sulla situazione varesina, ho qualche opinione diversa rispetto alle tue, ma le occasioni di confronto non ci mancheranno. Approfitterò delle feste per leggere il libro. Auguri!
Scritto da Rocco Cordì il 17/12/2010 alle 19:36
Alle riunioni politiche non ci vado più: per salute, per vecchiaia, sopratutto per il disgusto del cinismo dell' "usa e getta"; ma alla presentazione del libro di Giuseppe volevo essderci se un brutto contrattempo non me l'avesse impedito. Sopratutto per sottolineare che in politica contano gli "esempi virtuosi".La politica animata dai valori morali è un veicolo di promozione personale e sociale, ha il senso del limite e il coraggio della verità; come Adamoli ha saputo dimostrare. Ne riparleremo
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 17/12/2010 alle 20:13
Cara E.F., è la prima volta che ti rispondo. Sinora ti ho sempre snobbata. Ora mi sono decisa a scriverti perché vedo che lo fanno anche Adamoli e Rossi e, quindi, devi essere una persona meritevole di risposta. E se sei “cara” per loro, vuoi non esserlo per me? “Le parole sono importanti” diceva Nanni Moretti in “Palombella rossa”. Forse non per tutti. Per me lo sono. Ogni mia parola è centellinata e calibrata su misura per ogni persona. Quindi, cara E.F., una domanda: “Perché pratichi attività di stalking virtuale sia nei confronti del senatore Rossi che miei?”. Alcune persone hanno ipotizzato, nel blog del senatore Rossi, che tu sia uomo. Io, invece, credo tu sia donna. Di quelle insoddisfatte. Di quelle che possiedono poco e di questo poco devono accontentarsi, diventando cattive. Certo, devi essere anche molto androgina ….. Come minimo, giochi a calcio. E vai allo stadio, in curva. I tuoi commenti nel blog del senatore Rossi sono delle vere e proprie incursioni in campo, pari a quelle degli ultras. Ecco, in questo tuo essere uomo/donna, il DSM (che non è l’acronimo del nuovo partito politico di Scilipoti) ti definirebbe …… dicotomica. E con un DOC (che non è l’acronimo del nuovo partito di Calearo) per Marantelli. Non preoccuparti, non è grave. In realtà, cara E.F., ho compreso perché Adamoli ti ha risposto. Parafrasando lo storico detto “Parigi val bene una Messa”, è evidente che per Adamoli “chiarire la propria opinione sulla questione elezioni Varese, val bene una risposta a E.F.”. E poi perché, a quanto pare, ieri sera Adamoli ha avuto il piacere di conoscerti. Piacere che non ho avuto io …. Quando la sincerità è troppa ….. Alla prossima, cara E.F. ….
Scritto da Mafalda il 17/12/2010 alle 20:25
Esprimere liberamente le proprie idee non è sbagliato mai, se fatto con garbo, educazione e convinzione del valore di quanto si dice. La serata di ieri è stata un percorso tra fatti che hanno segnato la tua storia politica, letture del tuo stile nel porti dentro le istituzioni, riferimenti al locale. Quali dubbi hai, Giuseppe? Hai detto di te le cose che ritenevi giusto dire: dai tuoi successi elettorali, alle tue fatiche, alle tue valutazioni sull'oggi. Legittimo dire la propria.
Scritto da Luisa Oprandi il 17/12/2010 alle 20:46
Caro Giuseppe, la cosa che mi è piaciuta di più è stato l'invito ad essere incendiari. Se devi dare delle priorità su come e con chi passare il tuo tempo, incontra i giovani faccia a faccia, portando a loro questo messaggio: ce n'è un bisogno tremendo e spesso una scintilla che arriva dall'esterno può accendere l'incendio che cova nel cuore di molti
Scritto da Martino Incarbone il 17/12/2010 alle 23:25
Quella tua lettera alla Prealpina del 1992 che ha letto Angeleri ieri sera mi ha commosso insieme a tutti gli altri presenti. E' seguito un lunghissimo applauso e tu avevi la testa china e credo le lacrime agli occhi. Erano presenti tua moglie, tua figlia e tuo figlio. Chissà che emozione hanno provato anche loro. E' una lettera che dovrebbe essere studiata nei corsi di formazione politica.
Scritto da Aldo F. il 17/12/2010 alle 23:29
Sto leggendo il libro. Interessantissimo. Si legge in un soffio. Poi voglio commentarlo. Come posso fare?
Scritto da G. N. il 17/12/2010 alle 23:47
E. F. sta per ErmaFrodito? Al Louvre ce n'è uno dormiente che è una meraviglia. Ma questo E.F. parla e dà fastidio. Fatevi ammirare nella vostra mostruosità ma tacete.
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/12/2010 alle 08:53
Perchè, Adamoli, non chiedi a tutti di scrivere quello che vogliono ma con il loro nome. Si eviterebbero polemiche e punture di spillo inutili.
Scritto da Bianchi Giò il 18/12/2010 alle 09:14
@ Bianchi Giò. Io mi firmo con il mio vero nome e il mio cognome lo conosce Adamoli perché è inseito nella mio indirizzo di posta elettronica. Sembra finto perché è un antico nome toscano anche se io sono nato a Milano e vivo un po' qui e un po' a Verbania. Non mi sembra importante però. Contano le idee, non importa da chi provengono. Valmaggia con le sue mi fa morire. Se non esistesse bisognerebbe inventarlo. E se non esistesse? E se fosse lo stesso Adamoli che si diverte? E se anche Mafalda fosse una sua creatura?. Oppure se Mafalda è anche Valmaggia? O magari è Valmaggia che si traveste da donna…Dai ridiamo che è Natale.
Scritto da Ranuccio il 18/12/2010 alle 12:12
Torniamo al libro. Lo sto leggendo rapidamente perchè è molto scorrevole e piacevole. Ti domando come G.N. dove si possono mettere i commenti. E' necessario farti una mail personale?
Scritto da Valceresio il 18/12/2010 alle 13:56
Interessante assai l'osservazione di @Ranuccio.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 18/12/2010 alle 14:49
Giuseppe, voglio solo ringraziarti per le tue parole, per il tuo impegno politico e per gli spazi che hai saputo aprire. Anche per me, come per Martino, il mio grazie è anche verso l'invito ad essere incendiario, però a patto che anche tu ci segua, come hai sempre fatto e come farai in futuro... Proprio per questo ti lancio una sfida: perché non ti occupi tu della formazione dei giovani? Come formatore ed educatore penso che potresti essere un ottimo "maestro e professore" di vita vissuta...
Scritto da Pietro Resteghini il 18/12/2010 alle 14:49
Noi vogliamo studia', aho, abbastardi, nun è che l'inizio, semo l'onda anomala de li studenti 'ncazzati e de li precari e dei blecche blocche, aho, germini arendite, sei circonnata, 'mo famo er dibbattito su a mobbilitazione pe 'a stabbilizzazione de li precari, perché ce state a levà 'a curtura, ce state a levà er futuro, a fasci demmerda, aho, a berlusco', te pio pe’e recchie e t'arzo come a coppa uefa, a ggermini, si te metti e carze a rete me pari n’arosto, aho, dovemo parlà».
Scritto da otrebor il 18/12/2010 alle 15:22
@ Legnanesi&Bustocchi. Cos'è che vi è piaciutp della mia osservazione?
Scritto da Ranuccio il 18/12/2010 alle 17:44
@Ranuccio. "Contano le idee, non importa da chi provengono". E poi la finissima, arguta ironia sulla fantastica possibilità di un... interscambio degli attenti protagonisti commentatori: punti interrogativi gustosi e divertenti! Tanto che ce ne permettiamo uno anche noi: "e se fosse lo stesso Adamoli che si diverte" con le sembianze del simpatico Ranuccio? Ovvio, per un sorriso di serena gogliardìa tra persone che vogliono esprimere cordialità, senza pretese... Buon Natale!
Scritto da Legnanesi e Bustocchi (2) il 18/12/2010 alle 19:36
Caro Filippo, grazie per averci “trasportato” al Louvre ….. Qualche tempo fa hai scritto che le parole sono importanti perchè creano un ponte fra zone inesplorate (o qualcosa del genere). Ebbene, devi sapere che ieri sera ho dovuto riportare la ormai banale frase di Nanni Moretti anche se avrei desiderato citare la tua … Sai, poi potrebbero accusarmi di adularti troppo ;-) @Ranuccio ha scritto delle vere perle di saggezza, utili a stemperare le “criticità” di un dialogo on-line. Spero, però, che lo stesso Ranuccio non pensi che anche @otrebor sia Adamoli sotto mentite spoglie ;-)
Scritto da Mafalda il 18/12/2010 alle 20:40
Non voglio polemizzare sul blog di Adamoli ma, cara Mafalda, una rispostina te la meriti proprio. Sul fatto che io sia donna hai ragione, lo sono ma è l' unica cosa giusta che dici. Credimi, sono donna appagata da tutti i punti di vista e non vivo frustrazioni particolari. Il fatto di non pensarla come te o il fatto che io ti considerii tutta -forbitina ma niente arrosto-, non ti autorizza a fare considerazioni, quelle sì, veramente fuori luogo. Forse quella che ha dei problemi non sono io.
Scritto da E.F. il 18/12/2010 alle 21:37
Interessante assai il commento di @E.F. alle 21:37.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 18/12/2010 alle 22:18
@Bianchi Giò - I blog vivono di nickname. Il mio forse meno di altri. A me non dispiacciono affatto se gli autori non ne approfittano per scambiarsi insulti e offese. Sotto questo profilo mi ritengo fortunato. Non conosco Mafalda, né Ranuccio, né E.F., né Legnanesi e Bustocchi, per stare agli ultimi interlocutori. Non muoio nemmeno dalla voglia di sapere chi sono. Ho paura che si perda parte della spontaneità e della genuinità, anche se per qualcuna/o che ho menzionato non credo che si corra questo rischio. Qualche mese mi era stato suggerito (forse da Legnanesi e Bustocchi) di organizzare un incontro con i lettori. Ho risposto di no perché la comunità virtuale ha i suoi caratteri distintivi che non vuole e non può perdere. Fino a qualche anno fa ero completamente a digiuno di queste cose. Le ho imparate con la curiosità e con la pratica piuttosto che con la teoria. In armonia con (quasi) tutta la mia vita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2010 alle 23:00
@Martino Incarbone e Pietro Resteghini - Accetto il vostro invito e vi ringrazio. Se tu Martino sei ancora il responsabile della scuola di formazione politica della Diocesi di Milano ritienimi a disposizione per attuare ciò che tu proponi. Ricordo ancora con piacere il confronto che avevate organizzato a Milano, un paio di anni fa, tra me e il prof. Ornaghi, rettore dell’università Cattolica. Parteciperei molto volentieri anche con interlocutori meno prestigiosi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2010 alle 23:01
Non conosco personalmente Adamoli. Questa, secondo me, è una manifestazione di stima - per molti di affetto - per l'uomo che va ben oltre il libro. Sono incuriosito e me lo procurerò. Prometto di mandare al blog il mio commento. Sarò sincero anch'io, se dovrò criticare fortemente lo farò.
Scritto da Roseto senza rose il 18/12/2010 alle 23:42
Caro Adamoli, a proposito di nick valga la regola generale che tutti usano per i blog: l'anonimato garantisce immensa spontaneità e grande immediatezza purchè non si scada mai, per nessunissima ragione, nell'offesa, accusa o peggio: nel qual caso ci si firmi per intero. Il blogger comunque ha facoltà assoluta e insindacabile di pubblicare, rifiutare, censurare, rimuovere qualsiasi commento. Hai detto una grande verità: i blog vivono di nick, purchè ci sia sempre rispetto, rispetto, rispetto.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 18/12/2010 alle 23:50
Siete come al solito buongustai, cari @Legnanesi e Bustocchi. L’avevo capito sin da subito io. Se fossi in voi, apprezzerei anche il commento, sempre di E.F., delle 14.56 del 17/12, nella quale sostiene di aver avuto un’apparizione l’altra sera, nel corso della presentazione del libro di Adamoli. Si sa, siete molto religiosi, le apparizioni dovrebbero suggestionarvi. E che dire del commento, sempre di E.F., sul blog del senatore Rossi, ove quest’ultimo viene definito “inserviente di Adamoli”? Devo dire che è stata molto carina, precedentemente gli aveva dato anche dell’autista (sempre di Adamoli). Carissimi, è scesa tanta neve sull’Alto Milanese. Lo so bene ….. Che ha coperto i vostri davanzali dove esponete sicuramente il drappo arcobaleno chiamato anche “bandiera della pace”. Ecco, non so se vi interessa, ma a casa mia mi sono sempre rifiutata di esporre questi simboli esteriori. E’ molto meglio addobbare la propria interiorità. Piuttosto, visto che siete così in tanti (sarà vero?) e che ora vi sprecherete – come l’altra volta – in minimo otto/dieci commenti, dedicatene almeno uno al libro di Adamoli. Ho visto che su questo fronte, pur avendo ben tre post e una settimana a vostra disposizione, siete stati molto carenti …..Mi scuso con Adamoli. La mia intenzione è tenere sempre un “profilo alto” (faccio così anche nella vita ….) ed attenermi all’argomento da Lei indicato – salvo simpatiche divagazioni – ma visto che sono due giorni che vengo gratuitamente chiamata in causa, ho il dovere di replicare. Anche per smascherare così tanto veleno che si cela dietro una finta cordialità e una triste goliardia (che, salvo smentita dell’Accademia della Crusca, si scrive senza “gl”). Buona domenica a tutti.
Scritto da Mafalda il 19/12/2010 alle 10:10
Invito Mafalda, E.F, Legnanesi e Bustocchi a riflettere sulla prima parte della replica di Adamoli delle ore 23.00. Sono un giovane e mi attira la dialettica ma non la polemica quando è personalistica.
Scritto da Rossi Piero il 19/12/2010 alle 13:53
Non amo replicare troppo spesso ai commenti sul mio blog per le ragioni che ho spiegato più volte. Meglio lasciar interloquire i lettori fra di loro. Però sulle affermazioni raccolte da Mafalda sul blog di Paolo Rossi (che mi erano sguggite) non posso esimermi. Faccio notare che io e Paolo abbiamo preso posizioni diverse sia sulle primarie del 2008 (lui per Veltroni e io per Enrico Letta), sia su quelle successive (lui per Franceschini e io per Bersani). Al congresso provinciale, poi, lui era sostenitore del candidato unico alla segreteria e io no (sebbene non abbia combattuto per questo obiettivo per le motivazioni che ho già esposto). Voglio dire che siamo amici, ma ciascuno con le proprie idee e la propria personalità. Ci confrontiamo sempre con reciproco rispetto. Vorrei chiudere qui questa discussione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2010 alle 14:03
Buongustai nel digiuno; quasi tutti non praticanti ma sostenitori di chi si dà da fare per i poveri, come per esempio i missionari; nessun vessillo da esporre; gente qualsiasi che ammette la propria ignoranza in materia di vocaboli, preoccupata di dover restare nei canonici 500 caratteri del box... Poi, se dovesse capitare l'occasione, un brindisi di vera cordialità, nonostante si venga sovente interpretati "a pelle" di simpatia (o meno), senza potersi(ci) realmente conoscere.
Scritto da Legnanesi & Bustocchi il 19/12/2010 alle 14:30
Stimo molto Giuseppe Adamoli. Sottoscrivo quanto da lui scritto nell' ultimo commento al suo post. Ho sostenuto pubblicamente che Adamoli è stato ed è il miglior 'politico', di questi ultimi 30 anni, della nostra provincia (Lega e centrodestra inclusi). Confermo. Poi ho ben compreso le ragioni senza condividerle, di alcune delle sue ultime scelte interne al Pd. Non so se un politico di fascia B può permetterselo di fare nei confronti di uno di fascia A. L' ammirazione per lui rimane intatta.
Scritto da paolo rossi il 19/12/2010 alle 15:07
Ringrazio tutti per le parole positive ed affettuose. Con Paolo Rossi , che ha usato un'iperbole, l'amicizia è salda malgrado chi, da parecchio tempo, si diverte a seminare zizzania.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2010 alle 16:23
Può spiegare paolo rossi chi è di fascia B e chi è di Fascia A? Guardi che non si è capito bene, sembra quasi che lei, a Roma, sia A e Adamoli, a Varese, sia B. Chiarisca perchè così è brutto.
Scritto da Ranuccio il 19/12/2010 alle 17:56
Ranuccio, mi sembra che il sen Rossi non possa essere più chiaro di come è stato. Ha guadagnato il mio rispetto personale.
Scritto da Giacomina il 19/12/2010 alle 21:19
La sincerità è stata troppa anche quando ha detto "tanto si sa già chi vince" riferito alle lezioni nella città giardino. Se me lo permette, anche se apprezzo la sincerità, certe cose in pubblico sarebbe stato meglio non dirle.
Scritto da Francesco il 20/12/2010 alle 15:01
Caro Francesco, con questo post ti ho già dato ragione. Detto ciò, non esageriamo. La mia affermazione: "se si va avanti così, si sa già chi vince e chi perde", era ed è sulla bocca di tutti, dentro e fuori il partito. Dal seguito che ha avuto, anche su Varesenews, forse è stata utile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/12/2010 alle 15:32
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)