Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 6/1/2011 alle 13:39

 

Settantacinque anni.  Non allenava più da ventiquattro. Il carisma intatto. Milano ha chiamato, lui ha risposto con l’entusiasmo di sempre. L’Olimpia ieri ha vinto contro Caserta. Non so se Dan Peterson vincerà la sfida sportiva. Quella umana, si, l’ha già vinta.
Non sono affatto esperto di basket. Ho sentito ieri da Federico Buffa, un intenditore vero, su Milan Channel (il mio canale prediletto), che il dispendio fisico e mentale di un coach durante una partita di pallacanestro equivale a dieci volte quello di un “mister” del calcio. In questo caso il fascino della persona e dell’avventura surclassa il valore competitivo.
Dan Peterson: “Non potevo dire di no. Quando l’Olimpia ti entra nelle vene, non esce più”. Come la politica per alcuni di noi, aggiungo io. Che cosa è meglio, l’Olimpia o la politica? Mia moglie risponderebbe: “meglio l’Olimpia”.
 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Comprensibile la risposta di Sua moglie ma sappiamo tutti che il Suo emocromo evidenzia un’altissima componente di passione politica nel sangue. Rimanendo nella metafora sportiva, credo che Lei potrebbe essere un ottimo coach politico, “il Dan Peterson del Pd varesino”. Il problema, forse, è la squadra …. Troppi individualismi e poco “gioco di squadra”. Questo, purtroppo, è un male diffuso, soprattutto nel centrosinistra. Troppi si limitano a cercare il proprio interesse particolare, dimenticando che il fine ultimo di ogni azione umana è la felicità, come sottolinea Bianchessi nell’introdurre il IV capitolo del Suo libro: “Se la felicità – o almeno le condizioni di una possibile felicità personale e collettiva – dipende dai mezzi per stabilire un equilibrio tra bisogni, desideri e beni disponibili, la politica può dirsi buona quando persegue questo obiettivo”. Cosa accomuna un leader politico di spessore ed un grande uomo sportivo? La capacità di generare felicità negli individui e nella collettività.
Scritto da Mafalda il 6/1/2011 alle 15:39
Grande Dan che è tornato! Operativamente, anche se non si sa se vincerà. Mi spieghi perchè tu non torni operativamente anche se, come dici, sai gia chi vince? Ulivista ad oltranza
Scritto da Ulivista ad oltranza il 6/1/2011 alle 15:52
Ho finito un attimo fa di leggere il tuo libro. E' interessante, alcuni capitoli sono proprio belli. Sono quelli più autobiografici. Pensavo invece che li avrei trovati noiosi e celebrativi. Pur conoscendoti non spevo parecchie cose che descrivi. Quando aprirai una discussione sul blog o sul sito del libro?
Scritto da Pasquale B. il 6/1/2011 alle 16:45
Ah, il carisma! Nel significato biblico, esso è un dono divino. In àmbito psicologico è la capacità di esercitare una forte influenza su altre persone. I nostri saggi anziani lo indicavano in quelle persone "tutte d'un pezzo", sagge, semplici, efficaci, preparate. generose, coinvolgenti, oneste sul piano morale ed intellettuale. E non hanno età, mai. L'esenziale è poterle "scovare". O no?
Scritto da Rosella e Carlo il 6/1/2011 alle 17:06
Bravissima Mafalda, oggi mi commuovi proprio. Questa Befana è stata proprio benefica di buone intenzioni.
Scritto da A.V. il 6/1/2011 alle 17:13
Già carisma.Quello che non è più in circolazione nel basket,figuriamoci in politica!Il regno della mediocrità ,della approssimazione.Ne parlavo poco fa in una stanza di Ospedale con due anziani ultraottuagenari ricoverati con cui abbiamo discusso del presente e del futuro della politica nel nostro Paese.Le loro aspettative non erano aspettative rivolte a questo o a quello schieramento ma a figure carismatiche in grado di impersonare il fare della politica frutto di capacità e esperienza.
Scritto da Andrea il 6/1/2011 alle 17:42
Tutto sommato Mafalda e Ulivista ad oltranza dicono la stessa cosa. C'è ancora bisogno della tua operatività concreta. Concordo con loro.
Scritto da Lorenzo il 6/1/2011 alle 18:10
Caro Ulivista ad oltranza, mi fa piacere che tu segua il blog. Abbiamo avuto molte incomprensioni. Un saluto freddo e stop. Questo mi dispiaceva perchè ti ho sempre considerato un militante estremamente generoso. In realtà sono stato sicuramente molto meno ulivista di te. Ma non lo nascondevo affatto. Non fingevo, come tanti. Anzi esibivo il mio sentimento come faccio solitamente quando non voglio lasciare incertezze sul mio pensiero. Per due ragioni. L'ulivismo senza confini a sinistra non mi convinceva per niente. E non credevo che potesse sopravvivere a Prodi il quale, per la verità, è stato liquidato da un certo Ulivismo. Riguardo all'invito ad essere più operativo, ti chiedo di immaginare cosa mi avrebbero detto molti del mio stesso partito se avessi mai manifestato una benché minima disponibilità a candidarmi a Varese. Di essere presuntuoso, di non voler fare il passo indietro tanto decantato, di idenfificare la politica con il potere. E, poi, ho l'agenda di gennaio già abbastanza occupata, tengo il blog, faccio formazione, ho scritto un libro che sarà, penso, discusso in tanti luoghi. Non ti pare che anche questa sia "operatività" utile per uno come me?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2011 alle 18:20
"Cosa accomuna un leader politico di spessore ed un grande uomo sportivo? La capacità di generare felicità negli individui e nella collettività." Bravissima, Mafalda, come sempre. "Chiedimi se sono felice", se non mi avesse preceduto un popolare trio di comici, questo sarebbe l'invito che rivolgerei alla classe politica. Non parlatemi di federalismo fiscale che neppure voi capite cosa sia; Non continuate a giocare a palla a mie spese: "la crisi è finita", tua! e di rimando: "la crisi è appena cominciata"; non “pontificate” sui grandi lavori pubblici quando crollano case per uno starnuto; non discettate di lodi e legittimi impedimenti: l’unico impedimento è quello di troppi laureati ad accedere al lavoro; non sostenete i ricatti di Marchionne ma mettetevi una tuta di operaio, anche solo per un giorno, se avete dignità; non parlate sempre di magistratura corrotta quando gli esempi di corruzione nel Palazzo si sprecano; non sprecate denaro pubblico e abbiate l’eleganza di non mostrare i regali da migliaia di euro che avete ricevuto. Chiedetemi piuttosto se sono felice. Ma come si può essere felici con un governo che non è soltanto ladro (piove, governo ladro!) ma anche assassino. Sì, perché quando piove, in Italia, si muore.
Scritto da Filippo Valmaggia il 6/1/2011 alle 18:31
Dottor Adamoli a Napoli dicono: ca nissuno è fesso. Si sta riproponendo per un ruolo di primo piano? Sarebbe legittimo, lo faccia però direttamente senza prenderla troppo da lontano. Così è peggio, meglio essere sinceri, ne abbiamo tutti bisogno. A Mafalda dico che è saggia solo in teoria. Un' altra prima donna. Che barba!
Scritto da E.F. il 6/1/2011 alle 18:52
Anche su questo post, l'intervento di Filippo Valmaggia, così come ribadito nel precedente post "Amore per la terra", porta ricchezza intellettuale, profondità di contenuti, forma piacevolissima... e rendono il blog particolarmente interessante, gradito e condiviso. Tempo fa, ancora con nostri nick... in divenire, avvertimmo la presenza nel blog di un suadente, finissimo dicitor di verità oggettive, sia pur graffianti e a volte con tono canzonatorio e nel contempo profonde e inconfutabili.
Scritto da L. & C. il 6/1/2011 alle 19:20
Oh, mi fa piacere commuovere @A.V. proprio nel giorno in cui vengono festeggiate le donne ….. Addirittura due commenti in due post diversi …. Per l’8 marzo attendo, sempre su questi schermi, altra analoga sua galanteria. In fondo, è proprio tipico degli uomini Democratici sperticarsi, quel giorno, in lodi a favore delle donne. Lodi e mimose. Che appassiscono il giorno dopo (le mimose, ovviamente, mica le lodi ….). P.S.: pensando alle mimose mi vengono in mente le maestose piante di questo fiore cresciute nella Valle del Coghinas. Bellissime! E pensando alla Sardegna, mi viene in mente anche il povero Soru, costretto a dimissionarsi anticipatamente dalla carica di Presidente della Regione proprio a causa degli stessi Democratici. Oltre ad essere elettoralmente sconfitto, sempre a causa delle lotte intestine. Quando scrivevo che è importante il gioco di squadra …..
Scritto da Mafalda il 6/1/2011 alle 20:35
con Dan Peterson c'erano un grande playmaker come Mike D'antoni, un mostro sacro come Dino Meneghin e altra gente di classe che per dirla alla Peterson "sputava sangue". per quello che si vedeva dall'esterno pochi personalismi e gioco di squadra orchestrato in campo da D'Antoni e dalla panchina dal "nano ghiacciato". Trovatemi un partito così che lo voto subito
Scritto da giovanni barbesino il 6/1/2011 alle 20:41
@Pasquale B. - Grazie per i complimenti su "Cuore e Regione". Per la discussione sul libro devo ancora decidere il dettaglio. Oggi pomeriggio mi è arrivato, via mail, un commento non brevissimo di @Mariuccio Bianchi, un lettore abituale. Probabilmente lo metterò sul sito del libro dandone informazione sul blog in modo da aprire un dibattito fatto anche di commenti brevi. Naturalmente sarei lieto di ospitare vere e proprie recensioni. Se avete qualche suggerimento da darmi ve ne sarei grato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2011 alle 22:29
@E.F. - Forse non hai letto la mia risposta a "Ulivista ad oltranza". Francamente più chiaro di così non riesco ad essere. Il blog ha due anni e mezzo. Puoi controllare, se vuoi, tutte le mie dichiarazioni e prese di posizione e scovare eventuali contraddizioni. Così potrebbe diminuire la tua diffidenza che però, se è in buona fede, non mi disturba affatto. La riterrei una posizione critica normale e accettabile, date le nostre storie presumibilmente diverse.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2011 alle 22:31
@ Andrea. Hai ragione, la politica è il regno della mediocrità. Non sono fra quelli che dicono cose solo belle del passato, anzi. Non avevo mai votato la Dc (data l'età avrei potuto farlo una volta sola) ma adesso comincio a ritenere che era migliore dei partiti di oggigiorno.
Scritto da Fabio L. il 6/1/2011 alle 22:55
Adamoli, capisco ma non approvo. Non vedi come siamo conciati. Altro che fare formazione. Prendi in mano la ramazza.
Scritto da Rottamatore di media età il 6/1/2011 alle 23:56
Caro Adamoli, sull'onda delle domande dell'Ulivista ad oltranza, di E.F. e delle tue risposte, ti chiedo se il Pd ti ha mai chiesto ufficialmente di candidarti a Varese. Ti assicuro che c'è ancora gente che pensa che tu sarai il nostro candidato.
Scritto da Iscritto Varese il 7/1/2011 alle 09:33
Giovanni Barbesino fa una considerazione giusta. Non può però illudersi che esista oggi in Italia un partito che funziona come la grande squadra che lui descrive. Più realistico pensare a rafforzare il partito che c'è.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 7/1/2011 alle 10:22
Fatemi capire. Secondo alcuni di voi Adamoli avrebbe messo questo post per prepararci a una sua candidatura? Non potevo dire di no, dice Peterson. Non potevo dire di no, dirà Adamoli. E' possibile? E' possibile. Ma allora perchè non essere più diretti? Mi candido è un mio diritto e se volete vptatemi. Giusto? Boh.
Scritto da Ranuccio il 7/1/2011 alle 10:55
Caro iscritto di Varese, non voglio lasciare inevasa la tua domanda. E così rispondo indirettamente anche a @Ranuccio che fa un'osservazione sensata. Voglio essere preciso. Hanno sondato informalmente la mia disponibilità a candidarmi, fin dal luglio scorso, Marantelli, Rossi e Alfieri, il segretario cittadino Molinari e il capogruppo Cacioppo. La mia risposta è sempre stata negativa e, di conseguenza, non c'è mai stata una chiamata ufficiale del Pd. Le ragioni le ho già spiegate tante volte sui giornali e sulle TV locali. Ero e sono convinto che ci sono donne e uomini in grado di impugnare saldamente la leadership del nostro schieramento. Sui loro nomi è in corso una discussione che spero si concluda rapidamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2011 alle 11:46
Caro Adamoli, eravamo tentati di rispondere a @Ranuccio (10:55) proponendogli di fare una scommessa, così come qualche post precedente @Enne enne di Varese aveva fatto sulla sua certezza: che avresti chiuso, dopo il sito, anche il blog entro tre mesi dopo le elezioni comunali di Varese; a lui rispondemmo che ha perso la scommessa. La tua successiva, diretta risposta a Ranuccio ci ha privato, sia pure a malincuore, di una sicura vincita...
Scritto da Rosella e Carlo il 7/1/2011 alle 12:39
Peggio dell'Olimpia c'è solo Cantù... Forza Varese sempre!
Scritto da El Tipitipitero il 7/1/2011 alle 12:45
Ma quale discussione sui nomi dottor Adamoli. L' unico nome in campo è quello di Luisa Oprandi che si è detta disponibile, per il resto nebbia. Siccome non la vogliono, a parte il sen. Rossi (che non amo ma ha avuto più palle di altri), non avendo alternative stanno tergiversando. Certo che dopo 5 anni di opposizione blandissima del pd a Varese non ci si poteva aspettare una rosa di nomi. Questo è il risultato di una cattiva politica. Sostenga ufficialmente anche lei l' Oprandi. Sarebbe positivo
Scritto da E.F. il 7/1/2011 alle 13:08
Ho scritto quello che ho scritto sull' Oprandi perchè se lei Adamoli non si candida, se Marantelli (quello con più possibilità) non si candida, Rossi non è stato tirato in ballo da nessuno (ma non credo sia disponibile oltre che detestato da mezzo partito), cosa sta aspettando il pd di Varese? Che qualcuno di peso bussi alla loro porta dicendo: "eccomi sono disponibile"? Dovrebbero dimettersi i responsabili di questa situazione di totale assenza politica, immediatamente, una pena unica. Sbaglio?
Scritto da E.F. il 7/1/2011 alle 13:14
Caro Adamoli, ti ringrazio per la risposta che è stata più dettagliata di quanto sperassi. Mi permetto un'altra invadenza se non disturbo troppo. Che cosa ti avrebbe smosso una chiamata unitaria di tutto il Pd?
Scritto da Iscritto Varese il 7/1/2011 alle 14:50
All'inizio della discussione, alcuni mesi fa, pensavo che avevi fatto bene a dire "NO". L'occasione giusta, pensavo, era 5 anni fa, adesso sono assalito dai dubbi. L'iscritto di Varese ricorda un fatto vero. Molti in città pensano che tu sarai il candidato. A loro appare la scelta più naturale.
Scritto da Bortoluzzi il 7/1/2011 alle 15:14
@E.F. - Su Varese sono pignolo perchè sono stato tirato in ballo troppe volte e dunque rispondo un'altra volta. Di Luisa Oprandi ho già detto e ripetuto che sarebbe una buona scelta. Non aggiungo altro e non uso superlativi per la ragione che non credo che una discussione proficua si possa fare sul blog. Tutt'altro. Il confronto tra candidati potenziali va tenuto in riunioni dove ci si guardi negli occhi con un contraddittorio paritario e leale. Su Marantelli ho la tua stessa opinione. Quando testavano la mia dispobilità replicavo sollecitando la sua. Sul partito cittadino credo che il giudizio vero si possa dare al termine di questa fase difficilissima sulla base dei risultati. Del resto il congresso è appena stato fatto e la riconferma dei dirigenti è stata quasi unanime. Di questo fatto bisogna prendere atto. Ricordiamoci poi che i due consiglieri regionale e i due parlamentari sono di Varese e sono stati tutti consiglieri comunali. Le responsabilità sono comuni, non solo di chi tiene la segreteria in questo momento. Questo è il vero gioco di squadra. Con ciò ritengo chiuso, almeno per oggi, questo interessante dialogo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2011 alle 17:42
Caro iscritto di Varese, non mi disturbi mai. Cosa posso dirti? Forse solo una chiamata di tutta la coalizione (cosa pressoché impossibile), mi avrebbe fatto riflettere ancora di più. Non mi sentirei mai di rappresentare una coalizione spinta a sinistra senza un bilanciamento raggiunto con liste civiche, espressione della città non politica. Perchè mai le altre forze politiche di sinistra dovrebbero accettare uno che ha questa idee?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2011 alle 17:56
Non so come Adamoli si veda allo specchio:se si vedesse come un nano ghiacciato avrei veri subbi sulla sua comprensione del sè. Siccome ritengo che abbia una percezione equilibrata della sua figura(non è un nano ed è realista ,non ghiacciato)ritengo che il suo messaggio non volesse essere nè una lode del tempo passato nè una autocandidatura.Ma la consapevolezza dei ritardi della politica nell'interpretare le esigenze dei tempi presenti che necessitano di progetti e figure carismatiche.Sveglia!
Scritto da Andrea il 8/1/2011 alle 20:08
Da spinoza.it: "Dan Peterson torna ad allenare dopo 23 anni: pensate che quando si ritirò a Sanremo c’era Morandi, in Italia si discuteva di nucleare e la carriera politica di Gianfranco Fini aveva un’improvvisa svolta."
Scritto da Adriano il 12/1/2011 alle 10:22
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