Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/1/2011 alle 15:36

 

 
I lettori sanno che la ricerca di un’intesa con Pierferdinando Casini non mi è mai dispiaciuta. Il Pd deve innanzitutto avere il suo progetto, rafforzare la sua identità, non correre dietro a questo o quest’altro partito, ma le alleanze non sono irrilevanti nel dare il senso di marcia di una grande forza politica. Per questa ragione avevo condiviso il Bersani del congresso.
Prima di Ruby, Pierferdi giocava a fare il Pierfurbi, come lo definisce confidenzialmente il mio amico Bruno Tabacci. Era arrivato perfino ad accettare l’idea di far passare il federalismo fiscale, da lui totalmente avversato, per farsi “ammettere” da Umberto Bossi. Oggi è tornato a riparlare di elezioni anticipate, tardivamente ma in buona compagnia. Ne sono soddisfatto.
Detto questo di Casini, vediamo come si stanno comportando i suoi seguaci nelle realtà locali dove si andrà al voto. A Milano proporranno la lista del “terzo polo”. Buona fortuna, per davvero. Nelle altre città, tra cui quelle della provincia di Varese, si stanno presentando col cappello in mano dal Pdl e dalla Lega per non farsi scacciare dalle giunte locali. Non mi sembra un gran spettacolo. Quando sento, anche da loro, certe prediche sul fatto che il Pd sarebbe irrilevante, li avverto che qualche sorpresa non mancherà nemmeno in queste terre. E poi lascino almeno stare il tasto della dignità politica. Quel pulpito non è il più adatto per loro in questo momento. Spero di sbagliare e spero di più per il futuro.
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 19 commenti -
Condivido. Un' alleanza elettorale nella distinzioni dei ruoli anche con il Centro di Pierferdy, anche nella nostra provincia, sarebbe utile ed auspicabile ma il tutto dovrebbe avvenire sul terreno della politica. L' Udc nostrana è lontana da questa logica. Romperanno solo se la Lega deciderà di metterli alla porta. Sono lì a pietosamente reclamare il mantenimento del assessorato provinciale, di quello a Varese più un paio di posti in qualche Cda. Non c'è posto per la politica. Sono i peggiori.
Scritto da Un anziano il 31/1/2011 alle 16:11
L'UDC varesotta è fatta di tanti Pierfrubi, tranne forse il buon assessore Navarro.Gli altri, dal maxi Campiotti all'ex socialista che stà a fare il vice all'Aler, occupano posti e prebende e temono l'opposizione.Bisogna fare alleanze ma con questi personaggi bisogna turarsi il naso ma questa è l'Italia ..
Scritto da Bruno il 31/1/2011 alle 16:32
Disse anche di assumersi la responsabilità in merito a Cuffaro. Ora che si è chiarito e Cuffaro condannato, visto che Casini garantiva per Cuffaro, che responsabilità si prende? L'ho visto in crisi ieri sera da Fazio....
Scritto da Federico il 31/1/2011 alle 16:54
Quelli dell' Udc e Casini sono, dicono loro, gli eredi della DC. Provengono tutti o quasi dalla balena bianca. A Varese hanno tirato dentro anche qualche ex-socialista, ma sembrano parenti lontani di una Dc che mediava anche a suo vantaggio, ma che sempre privilegiava la politica al posizionamento puro e semplice che ne era naturale e coerente conseguenza. Dal portaborse del doroteo Arnaldo Forlani (già lui un mediocre) non è che ci sarà mai da aspettarsi molto.
Scritto da Borghi S. il 31/1/2011 alle 16:57
Ti propongo di mettere la risposta che hai dato ad Elisabetta come un post in prima pagina. VALE PIU' DI UN POST. E' UNA RISPOSTA MOLTO UMANA CHE MERITA RISALTO. ASCOLTAMI.
Scritto da Vittorio (di Luino) il 31/1/2011 alle 17:02
Una volta tanto sono d'accordo con te. Come vedi non sono prevenuto. Siamo nello stesso partito ma molto distanti, mi fai arrabbiare spessissimo e malgrado questo so che sei il migliore della tua risma.
Scritto da Enne enne (Varese) il 31/1/2011 alle 17:35
Ho già avuto modo di dire che, pur di porre fine a Berlusconi e al berlusconismo sarei disposto ad allearmi anche con il diavolo. Di necessità occorre fare virtù, magari turandosi un po’ il naso. Certo che lo spettacolo dei casiniani varesini è veramente penoso. Ma per molta gente la Dignità è una categoria dello spirito del tutto sconosciuta. Si potrebbe dire molto più prosaicamente, “hanno la faccia come…”
Scritto da Angelo Eberli il 31/1/2011 alle 17:36
Commento salace ma condivisibile. Casini si presenta bene e pure a me non dispiace affatto. Ma l'Udc sul territorio è messa male. Non conosco Varese e perciò dev'essere dappertutto così.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 31/1/2011 alle 18:11
Che cosa è il terzo polo? Che cosa vuole? Se avessi risposte confortanti e chiare lo voterei anch'io. Oggi come oggi mi asterrei se ci fossero le elezioni. Il Pd non mi attrae e Berlusconi e Bossi mi hanno stufato da morire.
Scritto da Nino S. il 31/1/2011 alle 18:28
ACCETTA LA PROPOSTA DI VITTORIO. La tua risposta ad Elisabetta MERITA UN POST A PARTE. Non tutti i lettori del blog leggeranno il libro. E poi poche righe così fanno più effetto.
Scritto da Bortoluzzi il 31/1/2011 alle 18:56
Titolo azzeccato per una situazione molto complicata per l'Udc. Lo stesso titolo andrebbe bene per il Pd verso la Lega soprattutto in Lombardia e a Varese. Anche voi siete spesso col cappello in mano a mendicare attenzione da un avversario politico che vuole soltanto strumentalizzarvi.
Scritto da Umbertone il 31/1/2011 alle 20:34
Glielo ho scritto un attimo fa nell'altro post. Glielo ripeto aggangiandomi a Vittorio e Bortoluzzi. Grazie, molte grazie per la risposta. Mi ha emozionato
Scritto da Elisabetta il 31/1/2011 alle 20:51
Anch'io non sarei contrario ad un'apertura all'udc ma credo che in questi ultimi giorni sia in lombardia che a roma i suoi rappresentanti non abbiano dato prova di serietà politica, la loro assenza in aula ha fatto respingere la sfiducia di Bondi, e qui in Lombbardia la revoca di Pezzano a Dir Sanitario... non lascia dubbi questa cosa? http://enkaipan.myblog.it/archive/2011/01/30/cara-opposizione-non-fidarti-di-casini.html
Scritto da Paolo il 1/2/2011 alle 00:37
Caro Giuseppe, hai ragione da vendere: il terzo polo in provincia di Varese è semplicemente osceno. E lo dice uno che alle politiche voterebbe Casini. Con un personale politico disposto a tutto pur di avere qualche strapuntino il progetto politico del terzo polo alle nostre latitudini non decollerà mai e, vista l'assenza cronica del PD, Lega e PDL continueranno ad imperversare
Scritto da Larpi il 1/2/2011 alle 09:06
@Vittorio e Bortoluzzi - Vi ringrazio del suggerimento ma la mia risposta alla gentilissima @Elisabetta è lì da leggere nella discussione di ieri con oggetto "La magistratura italiana". Riproporla in un altro post mi sembrerebbe un'esagerazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/2/2011 alle 09:25
A me Casini piace ma piacere è il suo compito. Un pò di qua e un pò di là deve piacere atutti. Si è sistemato in politica e nella vita. Cattolico per convenienza si è divorziato e ha sposato una mica tanto povera. Qualunque cosa succede lui dorme fra due guanciali.
Scritto da Ranuccio il 1/2/2011 alle 14:29
Caro Giuseppe, sono d’accordo : “ le alleanze non sono irrilevanti”, innanzitutto perché “possono” aiutare a vincere … ma soprattutto perché possono aiutarci a capire “chi siamo”. Sono cresciuto all’ombra di una raccomandazione paterna che si esprimeva attraverso un vecchio adagio: “ dimmi con chi vai e ti dirò chi sei !” Ecco io non vorrei che il PD finisse per comportarsi come l’UDC , che cioè andasse col “cappello in mano” a mendicare alleanze al centro (o addirittura alla Lega come tu paventi) . Non credo che Bersani, o Franceschini abbiano fatto questo,(seguo e capisco meno le performances di Veltroni e D’Alema) . Bersani e Franceschini hanno proposto, in varie occasioni, un’alleanza ampia per andare “oltre Berlusconi”, in un quadro di potenziale “rischio per la democrazia “ e per questo si sono rivolti, correttamente, a tutte le forze sane del paese, a tutta l’opposizione , proponendo un governo che serva a riportare il paese entro i binari della democrazia, per poi ristabilire il principio irrinunciabile della contendibilità della responsabilità di governare. Se a Varese l’UDC è nelle penose condizioni descritte dal tuo post e da tanti commenti, non commettiamo l’errore di rincorrerli, facciamo alleanze con chi ci sta ( SEL, liste civiche, ecc..), ma soprattutto diamoci un programma e scegliamo un candidato che sappia parlare, oltre che alle fasce sociali tradizionalmente più vicine a noi, anche ai “moderati “ di Varese ( loro sono il centro vero, non quattro gatti in giro con stivali lunghi e “cappello in mano”) ai cittadini che non hanno più voglia di votare per chi usa il loro voto solo per costruire posizioni di potere, occupare poltrone,lottizzare tutto quanto è lottizzabile, senza essere riusciti in 20 anni ad interpretare, definire ed esaltare l’anima di questa città e di questa provincia. Già da mesi è emersa con chiarezza la candidatura a sindaco di Luisa Oprandi , un personaggio che è dentro quell’elettorato ed è comunque capace, per la sua storia e il suo impegno politico e sociale,di interpretarne le esigenze. Poi sempre più apertamente si è cominciato a parlare della tua candidatura ( e forse a questo ti riferisci quando scrivi “li avverto che qualche sorpresa non mancherà nemmeno in queste terre” ) e sulla tua autorevolezza sarebbe perdita di tempo discutere. La scelta è difficile ( grazie a Dio nel PD non mancano persone competenti e autorevoli ) ma io spero che gli organi competenti sappiano scegliere al meglio, magari sentendo gli iscritti al PD di Varese attraverso una consultazione fatta nel rispetto dell’art. 2 dello Statuto: 5. Gli iscritti e le iscritte al Partito Democratico hanno inoltre il diritto di: b) essere consultati sulla scelta delle candidature del Partito Democratico a qualsiasi carica istituzionale elettiva; c) votare nei referendum riservati agli iscritti. Sono strato troppo lungo, me ne rendo conto, scusatemi tutti.
Scritto da giovanniderosa il 1/2/2011 alle 23:25
Caro Giovanni, ti ringrazio molto sia per il contributo sia per la stima personale, manifestata chiaramente anche nel tuo commento di ieri. Su Varese mi limito a dirti che non mi sono mai considerato un candidato potenziale per la carica di sindaco e che confermo questa posizione anche dopo le "pressioni" che ho ricevuto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 2/2/2011 alle 17:09
Caro Giuseppe, continuo a credere che, sfumata la possibilità di scegliere il candidato sindaco con Primarie di coalizione, sia indispensabile evitare di lasciare nelle mani di pochi dirigenti ( a prescindere dalle loro capacità, ma innanzitutto per una questione di metodo) la scelta di un candidato autorevole, nuovo, capace di aggregare il ceto medio e, perché no, capace anche di esprimere una risposta ed una proposta all'indegno attacco maschilista-stampo-ventennio, che interessa tutte le donne. Farlo in provincia di Varese, culla della Lega ( partito maschilista al pari del premier e che al premier riesce a perdonare ogni cosa, bunga bunga compreso ) sarebbe un messaggio forte, per le elettrici donne e per gli uomini che non ci stanno a considerare le loro donne, le loro figlie le loro madri degne solo di amore a pagamento ! Anche per queste motivazioni, oltre che per le indubbie capacità politiche e umane, ho appoggiato la candidatura di Luisa Oprandi ( anche se conto come il due di picche e quindi di nessun aiuto per Luisa ). Ma non ti nascondo che quando, lunedì sera, dalla tribunetta dell’Assemblea Provinciale del PD, ti ho sentito dire: “avverto che qualche sorpresa non mancherà nemmeno in queste terre”, ho pensato che tu potessi sciogliere positivamente la tua riserva, e questo mi ha fatto molto piacere. Non perché avessi cambiato idea su Luisa Oprandi , ma perchè vedevo delinearsi all’orizzonte la possibilità concreta di ridare agli iscritti (in primis a quelli di Varese) la possibilità di scegliere direttamente il candidato attraverso una consultazione che lo Statuto del Partito prevede. Innestare un dibattito tra candidati, che si sfidano e ragionano su programmi ( partendo da quello già presentato da Molinari e Cacioppo al dibattito con la città ) avrebbe dato al PD , ai suoi iscritti, ai suoi simpatizzanti una carica nuova, li avrebbe ripagati anche della delusione per la mancanza di una competizione vera in occasione dell’ultimo congresso provinciale. Pazienza; prendo atto della tua rinuncia, la rispetto , ma mi auguro che la mia idea di “referendum tra gli iscritti “ trovi tanti consensi ed anche un altro candidato autorevole e disponibile ( oltre Luisa) : il dibattito sul programma diventerebbe più intenso e più affascinante se si intrecciasse con quello sui candidati.
Scritto da giovanniderosa il 4/2/2011 alle 12:56
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