Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/2/2011 alle 14:53

 

Ieri sera avevo detto a mia moglie di avvisarmi all’arrivo in scena di Roberto Benigni al festival di Sanremo. Felicissima avvedutezza. Dieci minuti di satira politica intelligente, pungente, mai volgare, e poi una lezione sul Risorgimento italiano da mandare in onda nelle scuole.
Si può anche essere critici su questa grande pagina della storia nazionale che ha mietuto vittime fra la gioventù più audace e sognatrice, ma almeno conosciamola meglio. E poi l’esegesi simpatica, suggestiva, profonda, dell’inno di Mameli. “Umberto, è la vittoria che è schiava di Roma, non l’Italia. Umberto, il soggetto è la vittoria”. La commozione sincera ha preso tutti quando Begnini, infine, lo ha cantato sprigionando un sentimento contagioso.
Vediamo la reazione di Mario Borghezio: “Fa semplicemente schifo il prostituirsi di una artista alle esigenze della retorica di una parte del Paese contro l’altra. Benigni è peggio di Ruby.”  Da una parte, arte, gioia, poesia, buon gusto. Dall’altra? Fate voi. Io dico "ripugnante". 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 47 commenti -
Per una volta rispolvererò LEGA DELENDA EST. Scusate il "latinorum", ma ritengo che la Lega, cohgliendo la giusta ispirazione del federalismo sia via via caduta verso il solleticare i più bassi e biechi istinti degli "Italiani". E sono ancora convinto che il disegno della LN sia quello di disarticolare la nostra nazione all'insegna del tanto peggio tanto meglio. Basta vedere lo schifo di proposta che porta avanti, pur di poter lucrare a livello elettorale faranno dei disastri. LEGA DELENDA EST
Scritto da Catone il 18/2/2011 alle 15:38
Va tutto bene Adamoli ma quanti soldi ha preso Benigni dalla RAi per la performace di ieri sera? Non credo 5 o 6000 euro. Sarà anche bravissimo, non discuto, ma per una seratina del genere si è sistemato alla grande per tutto l' anno.
Scritto da Pontida il 18/2/2011 alle 15:48
E hai detto tutto.
Scritto da Angelo Eberli il 18/2/2011 alle 15:52
Mario Borghezio non merita nemmeno di essere citato.
Scritto da E.F. il 18/2/2011 alle 15:58
Non fare confronti fra Benigni e Borghezio. E' offensivo per Benigni. Anzi è meglio farli per svergognarlo, o svergognarli.
Scritto da Lucky il 18/2/2011 alle 16:17
Non sono d'accordo sul fatto che le performances di Borghezio debbano essere sottaciute. Vi ricordate? Si diceva così anche di Bossi. Meglio puntualizzare che tacere o sorridere come ebeti. O peggio ancora godere per una foto al fianco dei leghisti.
Scritto da Albertone da Giussano il 18/2/2011 alle 16:22
Borghezio, avrebbe detto Pier Paolo Pasolini, è semplicemente il frutto di una degenerazione antropologica irreversibile. Deve essere tenuto in quarantena intellettuale permanente
Scritto da cesare chiericati il 18/2/2011 alle 17:18
Condivido: ho provato veramente a pelle l'orgoglio di sentirmi italiano in Asia, Nord Europa o America, nei musei ma anche con la gente che decantava (loro !) il nostro Paese. Con il bagaglio culturale, artistico che abbiamo alle spalle potremmo a giusta ragione essere tra i migliori al mondo. Altro che i cinesi... Borghezio? Come ha detto Benigni: in democrazia tutti hanno diritto di esprimere l'opinione... anche gli stupidi.
Scritto da Franco Barlocci il 18/2/2011 alle 17:30
Conobbi Benigni nel 1976 durante la lavorazione del programma “Onda Libera”, trasmesso dalla RAI fra il dicembre di quell’anno e il gennaio successivo. Il regista era mio cugino (e padrino di battesimo) Beppe Recchia. A fianco di Benigni era mia sorella Donatella. Nel 1977 Benigni volle ancora vicino a sé Donatella, per una piccola parte, nel film di Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti voglio bene”, girato nelle campagne toscane. Mia sorella lo frequentò anche in anni successivi. Racconto questo per confermarvi che parlo con cognizione. Benigni era comunista. Un comunista arrabbiato, intollerante e spregiatore di qualunque valore patriottico. Sputatore “ante leghista” del tricolore. Vederlo ieri sera, commosso fin quasi alle lacrime, parlare di valori nazionali, mi ha fatto vomitare. Paragone improprio quello con Ruby ma Borghezio ha ragione: Benigni è una puttana.
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/2/2011 alle 17:32
Ha ragione Lucky: non curiamoci di Borghezio e dei suoi simili, ma andiamo oltre; o anche: il raglio degli asini non arriva in cielo. Purtroppo sappiamo che molti politici, che costituiscono una parte non piccola della classe dirigente, sono riusciti in questi anni ad essere levatori o levatrici dei peggiori comportamenti (immorali, incivili, grettamente individualistici, ecc.) diffusi da sempre nel nostro popolo, ma mai così sfacciatamente ostentati come ora. O tempora o mores!
Scritto da Mariuccio Bianchi il 18/2/2011 alle 17:54
Borghezio ! più ci penso e mi pare che tra le parole spese da Bersani nella sua intervista al giornaletto della Lega , ce ne siano alcune di troppo ! evidentemente si trattava solo di una provocazione per snidare Bossi... e così abbiamo avuto la conferma che alla Lega il federalismo vero, quello che rafforza l'Unità anzicchè incrinarla non le interessa. La Lega è secessionista e il suo federalismo è solo un paravento per coprire le vere intenzioni !
Scritto da giovanniderosa il 18/2/2011 alle 18:56
vorrei precisare che i soldi "presi " per la serata, Benigni non li ha neanche visti; sono stati devoluti ad un ospedale per bambini toscano. Spero che l'ignoranza venga spazzata via dall'informazione . Pontida informati.
Scritto da enzo il 18/2/2011 alle 18:58
Questo Pontida vada a nascondersi insieme a Borghesio. Il luogo più adatto: nelle fogne. Voglio sperare che non tutti i leghisti siano come questi due e che gli sia servita almeno la grande lezione di storia. Anche Legnano, con la sua battaglia ed il carroccio, c'è nel testo dei " Fratelli d'Italia". Pretendere che lo sapessero è troppo. Magistrale " il va pensiero " anticipato da Verdi come fuga all'estero dei cervelli migliori.
Scritto da A.V. il 18/2/2011 alle 18:59
Siete arrabbiati e vi capisco. Quasi quasi Bersani si prostituisce alla Lega e la Lega gli dice di no. Adamoli sei in cattiva compagnia e questo fa male anche a uno come te.
Scritto da Bossiano doc il 18/2/2011 alle 20:47
Ieri sera, al mio rientro, ho trovato i miei familiari in visibilio per la performance – appena terminata - di Benigni a Sanremo, al punto che ho dovuto rimediare oggi in you tube. A me Benigni piace come attore ma non come comico in quanto dosa furbescamente la sua satira. Comunque, l’ho trovato spassoso (ad esempio, Cavour e la nipote di Metternich). E anche serio, nel descrivere l’infausta giovane vita di Mameli (mi è venuto in mente Jan Palach, stessa età). Non solo. Mi è stato anche detto di essermi persa “Here’s to you” (non nell’originale versione Baez/Morricone). Riprendo qualche strofa di questa versione italiana (che in tema di 150esimo ci sta proprio bene): “Se morir vuol dire amare / se morir vuol dire lottar / la vostra morte la regaliam /all’uomo che uomo non è”.
Scritto da Mafalda il 18/2/2011 alle 21:00
L'intervista di Bersani alla Padania non mi ha convinto. Disponibili a tutto, o quasi, per conquistare l'alleanza con la Lega in futuro? Una mossa perdente e non dignitosa.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 18/2/2011 alle 21:17
Anche i politici lombardi non scherzano. http://www.blogdem.it/francesco-prina/2011/02/18/mal-di-pancia-padano/
Scritto da enzo il 18/2/2011 alle 21:19
Vedi Valmaggia la forza dei leghisti. Ne han fatte tante di cotte e di crude da convincere anche Benigni che il tricolore non si usa al cesso.
Scritto da Zorro il 18/2/2011 alle 21:53
E' valso di più lo spettacolo di Benigni ieri sera che molti discorsi politici. E' la forza della rappresentazione teatrale quando è protagonista un grande attore con un testo ben fatto.
Scritto da Luciano Z. il 18/2/2011 alle 22:25
Complimenti per il dono della sintesi oltre che, per il contenuto del post.
Scritto da Brielli Giuseppe il 18/2/2011 alle 22:26
E ti pareva Mafalda se anche su Benigni non dovevi distinguerti dicendo che l' artista toscano ti piace più come attore che come comico perché bla bla bla bla bla . Che peso che sei. Mamma mia se sei sposata tuo marito come fa di cognome ? Pallediferro?
Scritto da E.F. il 18/2/2011 alle 22:30
@Zorro. L'amor di Patria era prerogativa della Destra radicale. Ora, "grazie" alla Lega, è patrimonio comune. Alligna ovunque, anche, e soprattutto, fra gli spregiatori di un tempo. "Viva l'Italia", fuori dagli stadi, era un'esclamazione che poteva costare una frattura al naso o peggio. In ogni caso, si era tacciati di fascismo, una colpa terribile! … I tempi cambiano, molti mutano pelle e idee ma certi valori sono eterni. Non lo dico io ma il novello alfiere dei valori italici: Roberto Benigni. Lo ha detto proprio ieri sera, a ciglio bagnato. Bastardo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/2/2011 alle 22:44
Non sono mai stato un fan di Benigni, sarà che da piccolo mi ricordo la mia famiglia scandalizzata dall’uscita del Papocchio, poi il tempo passa, cambia e modella e come si dice, solo gli idioti non cambiano mai idea. Il Benigni di questi ultimi anni mi pare diversissimo, più ispirato, più umano e meno ideologico. Comunque rimane un uomo di spettacolo, e ieri sera la RAI ha guadagnato una fortuna con la pubblicità. Ho visto il pezzo su you tube, bellissimo, mi ha fatto ribollire. Mi è anche servito per imparare qualche cosa che non sapevo.
Scritto da Lele il 18/2/2011 alle 23:15
@E.F. eccezionale come sempre! Spassosa! Sicuramente questo tuo commento, per la profondità, sarà notato da @Commenti sparsi che non mancheranno di farti i complimenti (come quelli di qualche giorno fa nel blog del senatore Rossi). Eccezionali, quindi, anche @Commenti sparsi che, in spregio alle basilari norme di netiquette, fanno strage di nickname: lb, lc, rc, qualche antonio, qualcuno dal naviglio, ecc. ecc.. Sembrano tanti ma secondo mio cognato – che è un basagliano convinto – non sono assolutamente più di due …. Cara E.F., ti saluto al loro modo (tipico da comune di figli dei fiori): “Peace and love” oppure “Fate l’amore e non la guerra” oppure “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”….. P.S.: Domani mattina cambieremo il cognome sul cancello, anche se non sarà semplice perché è dipinto a mano su ceramica. Scusa per il distinguo ma preferiremmo “Palle de’ Ferro”. Non sarà profondo ma suona nobile ;-)
Scritto da Mafalda il 19/2/2011 alle 00:16
@Valmaggia, premesso che Benigni è un attore ed è pagato per recitare, mi sembra piuttosto fuori luogo pretendere da lui chissà quale coerenza. Quindi, una cosa è se il tuo pesante e rancoroso giudizio è dovuto a qualche episodio legato alla conoscenza personale e diretta che ne hai fatto. Altra cosa è se il tuo vuole essere un giudizio sulla sua coerenza politica. Se è vero che "certi valori sono eterni", altrettanto vero è che "solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione".
Scritto da Leonardo C. il 19/2/2011 alle 09:18
Vedo con disappunto che Filipo Valmaggia da un'ironia feroce, graffiante, non sempre condivisibile, ma comunque con una scrittura pregevole è passato alle contumelie. Peccato.
Scritto da Angelo Eberli il 19/2/2011 alle 13:41
Non avevo dubbi che Valmaggia richiamasse i tempi in cui i neo fascisti col tricolore in mano le davano e le prendevano da chi aveva in mano la bandiera rossa. Tutti sapevano che quegli alfieri non erano animati da patriottismo ma dal nazionalismo del fu fascismo poi schieratosi coi tedeschi. Non metto in dubbio sue passate conoscenze dirette con Benigni ma che Valmaggia confonda il Benigni uomo, dal Benigni artista che interpreta momenti e personaggi più diversi mi delude assai.Pazienza.
Scritto da A.V. il 19/2/2011 alle 16:50
Spieghiamoci meglio. Quando sale su un palco un attore interpreta un personaggio. Benigni è anche un comico e come tale esprime una parte di se stesso. Ma quando, come nel caso di Fratelli d'Italia interpreta una situazione e un personaggio, il giovanissimo Mameli poeta che muore per l'Italia, lo si deve giudicare come artista. Ed un artista è grande quando sa suscitare sentimenti passioni emozioni in chi lo ascolta. Strano che un uomo indubbiamente colto non lo abbia compreso.
Scritto da A.V. il 19/2/2011 alle 17:03
Gent.ma Mafalda (00:16), davanti a tanta abbondanza e disponibilità di informazioni in suo possesso, ci sorge spontaneo pensare che il cognato -basagliano convinto- sia anche in grado di precisare: infatti egli ben sa che dallo stesso pc possono leggere in varie persone e ciascuna di esse esprimere con il proprio nickname. Ma non si preoccupi, non avrà più il fastidio di indagare chi non è allineato e coperto alle sue esternazioni. Con stima, per lei e per il cognato.
Scritto da Netiquette oblige il 19/2/2011 alle 17:15
@A.V. Benigni non ha interpretato alcuna parte ma ha manifestato proprie idee ed espresso propri convincimenti. Da qui il mio giudizio. Non mi sogno certo di criticare un attore che interpreti una parte e una sceneggiatura ma Benigni, come il Beppe Grillo di qualche tempo fa, come Crozza esprime concetti, non recita. Il fatto che lei, A. V., non lo abbia compreso non mi meraviglia.
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/2/2011 alle 22:36
@Leonardo C. scrive: “Se è vero che "certi valori sono eterni", altrettanto vero è che "solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione". Questo aforisma è il rifugio degli opportunisti, dei vigliacchi e delle mezze calze.
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/2/2011 alle 22:42
@A.V. confonde il Fascismo, animato da spirito patriottico e profondamente statalista, con il Nazionalsocialismo, "Der Staat ist ein Mittel zum Zweck" , lo Stato è un mezzo per il fine; e il fine è la comunità nazionale: "per noi l'idea del Volk sta più in alto dell'idea dello Stato" (Adolf Hitler). Una differenza troppo importante per essere ignorata.
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/2/2011 alle 22:53
A me spiace che @Angelo Eberli utilizzi l'orribile avverbio/congiunzione "comunque". Longanesi lo avrebbe bacchettato e mai avrebbe pubblicato uno scritto che contenesse un simile orrore. ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 19/2/2011 alle 23:02
Guarda cara Mafalda , si capisce che sei una donna colta ed intelligente. Il problema è che non sei modesta, per questo spesso ti parli addosso. Peccato, lo dico sinceramente, hai grandi potenzialità ma sei tutta protesa nel fare la ruota e a rimirare le tue piume colorate mostrando fatalmente nell' azione il tuo nobile deretano che non è, tuo malgrado e mi spiace di questo informarti, diverso da quello degli altri. Con stima.
Scritto da E.F. il 19/2/2011 alle 23:10
Torno al post. Credo che la proposta di mandare in onda nelle scuole il pezzo di Benigni sia molto interessante. Sarebbe una lezione di educazione civica - una volta si chiamava così - che anche le ragazze e i ragazzi apprezzerebbero.
Scritto da Bortoluzzi il 19/2/2011 alle 23:56
Mi fa molto piacere, l'ho detto e ripetuto, il dialogo fra i lettori. Mi piace provocarlo e lasciarlo senza briglie. Credo che sia la "cifra" del blog. Anche la dialettica forte e aspra è un ingrediente stimolante quando è riferita a contenuti culturali e politici. Vi sono, a volte, divagazioni intelligenti che nobilitato il blog e che lo fanno leggere di più. Mi riesce difficile capire, invece, il battibecco astioso quando ha motivi solo personalistici fra uomini e donne che non si conoscono nemmeno e che neanche io so chi siano. Perchè non indirizzare le energie intellettive verso argomenti che possono interessare tutti noi?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2011 alle 00:13
Caro Adamoli (00:13). Sottoscriviamo in pieno. Dover scomodare Basaglia per andare ad indagare sull'identà di chi commenta e utilizza giustamente i diversi nick e arrivare a pontificare che essi sembran tanti ma non son più di due... che vorrebbe dire? E precisare che scrivere gogliardìa è un errore, che i commenti (sempre entro i 500 caratteri imposti, i nostri!) sono una mitragliata, che non si è nè carne nè pesce, che... che... che... E che cavolo di dialettica è mai? Suvvìa...
Scritto da Netiquette oblige (2) il 20/2/2011 alle 11:26
Trovo singolare che @E.F. contrapponga, a “contenuti politici e culturali” quali Mameli e Palach (mio commento h. 21), citazioni su attributi maschili o su deretani vari. Trovo ancora più singolare, caro Adamoli, che Lei lasci fare …. Quando Lei scrive che “il dialogo fra i lettori è la cifra del blog”, si riferisce a questo tipo di interazioni? Sono evidenti a tutti – e immagino anche a Lei – lo sbeffeggio ed il pubblico ludibrio ai quali E.F. sottopone ogni volta i miei interventi. Io non mi sarei MAI posta in relazione con E.F. se non fossi continuamente sollecitata dalla stessa (lo scrissero anche alcuni blogger, fra cui @Alessandro Vitelli e @G.B che ringrazio ancora). E dire che Lei, Adamoli, ha stoppato @Valceresio per molto meno. In fondo, il povero Valceresio stava solo disquisendo su due uomini del Pd di Varese (se lo gradisce, si rilegga i dialoghi in “Varese. La mia posizione” del 3 febbraio u.s.). E’ vero anche, però, che una blogger donna, anonima e libera pensatrice - quale la sottoscritta - conta nulla confronto a due uomini, in carne ed ossa, del Pd di Varese. Questo è vero e va detto. Per tornare all’argomento, Le chiedo: se Sua figlia, nel postare commenti su un blog, incappasse ogni volta (leggasi ogni volta) in queste singolari situazioni, che consigli Le fornirebbe? In verità, io credo che Lei sia stato troppo indulgente con E.F. che, nello scorso mese, l’ha subissata di domande, in particolare sulle elezioni di Varese e sui collegi senatoriali varesini. Domande formulate, quasi sempre, in maniera poco intelligente ed in evidente malafede. Lei ha lasciato fare. Non solo: ha sempre risposto con dovizia di particolari (a volte fornendole più risposte in un solo post che, per una persona schiva come Lei, è operazione assolutamente straordinaria). Probabilmente, nel rispondere a E.F., coglieva l’occasione per precisare meglio la Sua opinione in merito. Oppure per parlare, indirettamente, ad altri, in piena adesione al principio “il fine giustifica i mezzi”. Io, in tutta verità, un “mezzo” come E.F. non l’avrei mai utilizzato. Mai. Passando, invece, ad un concetto più prosaico della parola “cifra” (per intenderci, il numero di blogger e di contatti al blog), La informo che @Netiquette oblige (commento di ieri, 17.15) altro non sono che gli amici dell’Altomilanese che si sono dilettati (e non capisco il motivo) a dare manforte a E.F. nello sbeffeggiami (nel blog di Rossi) con il nickname @Commenti sparsi. Come vede, un tripudio di nickname (la frequenza di uno al giorno), in barba a coloro che ci mettono la faccia ed agli anonimi (quali la sottoscritta) che interagiscono con serietà ed impegno. Una ridda di diverse identità allo scopo di seminare zizzania nel web (salvo poi fare i piagnoni risentiti che minacciano di togliere il disturbo). A me non sembra un normale divertimento per adulti. A Lei? Nel chiudere, Le ripeto la domanda che Le ho già posto sopra: a prescindere dal fatto che Sua figlia partecipi o meno alla vita di un blog, se io fossi Sua figlia, che consigli mi darebbe circa la partecipazione a questo blog? Su consiglio dei miei familiari e anche per non tediare i lettori, avrei potuto anche inviare questo contenuto al Suo indirizzo mail. Ma a me non interessa ciò che potrebbe rispondermi in privato. A me interessa una Sua risposta pubblica (sempre che ritenga di volermela fornire) ed è per questo che posto il commento. Mi scuso per la lunghezza del testo. Cordialità.
Scritto da Mafalda il 20/2/2011 alle 14:22
Dal CdS telematico di oggi: Giorgio Napolitano: “penso che Berlusconi abbia le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse”. Dal Tg3 di oggi delle ore 15: Giorgio Napolitano: «penso che Berlusconi abbia buoni mezzi per difendersi contro le accuse”. Sono certo che stasera il Tg4 di Fede dirà: Giorgio Napolitano: “penso che Berlusconi abbia le sue buone ragioni per difendersi contro le accuse”. Un piccolo esempio per ricordare la plurale, democratica informazione. Era meglio Goebbels.
Scritto da Filippo Valmaggia il 20/2/2011 alle 15:15
Gent.ma Mafalda (14:22), con tutta sincerità ed onestà, ci piace la sua prosa, così come in tempi non sospetti dicevamo di Filippo Valmaggia. Solo che lei per prima non lesina riferimenti anche mordaci sulla personalità di chi commenta, qualora il dir altrui dovesse sembrarle inopportuno. E non è gratificante venir presi di mira come persone per opinioni che si esprimono con serenità e rispetto. Sempre. Comunque. La ricchezza è prima di tutto umana, poi intellettuale, dialettica. Cordialmente.
Scritto da Netiquette oblige (3) il 20/2/2011 alle 16:55
Cara Mafalda, ti rispondo subito e molto volentieri. (Continuo a darti del tu come mi avevi richiesto). Che cosa ti fa pensare che il mio intervento di ieri sera fosse rivolto a te? Posso anche dissentire su quello che scrivi, come nel caso del tuo giudizio su Giorgio Napolitano, ma i tuoi commenti hanno sempre un contenuto politico e culturale che io apprezzo, come la gran parte dei lettori. Ho stoppato @Valceresio per la semplice ragione che stava facendo un confronto fra me e i dirigenti del Pd di Varese, molto lusinghiero nei miei confronti e molto duro verso due dirigenti che si potevano certamente criticare ma che stavano svolgendo un compito arduo e delicato. Sono certo che se non l’avessi fatto la discussione avrebbe preso una brutta piega. Mi spiace che poi @Valceresio non abbia più commentato. Su Varese hai ragione, avevo la pelle sensibile per le troppe pressioni che stavo ricevendo e ho approfittato di ogni e qualsiasi domanda, anche le più maliziose e cattivelle, per chiarire la mia linea. La “cifra” del blog, nella mia intenzione, non si riferiva al numero dei commenti ma alla loro qualità che da tutti è ritenuta “alta”. Che cosa consiglierei a mia figlia? Di continuare a scrivere. Mi farebbe piacere che riscuotesse un simile successo fra quasi tutti i lettori..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2011 alle 17:19
comunque i 250.000 euro di compenso ( che non sarebbero stati rubati, visto l'ascolto che ha fatto rete uno in quel frangente ) sono stati interamente devoluti al Maier -ospedale dei bambini di firenze-atto già deciso al momento della firma, senza bisogno di aspettare polemiche. tanto per dire chi vale e chi no. quanto all'amor patrio, è chiaro che quello di Benigni e mio, e quello di altri non corrispondono. la patria nostra è nata il 25 aprile, quella di altri-non noi-è morta l'8 settembre.
Scritto da marco il 20/2/2011 alle 20:47
@Mafalda. Mi ha sorpreso il tuo commento di oggi pomeriggio. Non voglio interpretare Adamoli, che oggi ti ha risposto bene, ma da che parte stesse nelle polemiche fra te, E.F ed altri era evidente. A me erano bastati pochi accenni e sfumature per capirlo anche se seguo il blog da pochi mesi. Dovrebbe mettersi anche lui a dare giudizi sulle persone invece che sulle opinioni? Credo di no. Chi presiede un forum non fa il tifoso in pubblico.
Scritto da Roseto senza rose il 20/2/2011 alle 22:16
Non ho visto Benigni (per colpa delle solite riunioni politiche) ma ho letto molto sul giornale. Scremando un po’ la commozione, dovrebbe essere stato veramente bravo. Non si può dubitare, è sulla piazza dagli anni settanta. Forse ha ragione @Mafalda, è più bravo come attore che come comico. Come comico è un po’ ripetitivo. Borghezio è inqualificabile, non esiste! @Roseto senza rose. Io ho già scritto tante volte che a me Mafalda piace e anche dal suo commento di ieri (veramente un po’ lunghetto) si coglie la sua serietà e il suo pensiero lineare. Mi sembra una che non viene a giocare sul blog. Ha appena scritto che il moderatore non deve tifare per nessuno. Quindi non penso che venga a chiedere il tifo ma almeno che ci sia il rispetto. EF ha una fissazione. Verrà il giorno che chiederà a Mafalda quando lo fa e come lo fa. Mi sembra ben impostata.
Scritto da Ex democristiano il 21/2/2011 alle 10:57
Avevo sottovalutato @Ex democristiano (così come sottovaluto tutti gli ex). Mi sbagliavo. "Forse" è anche simpatico. Giusta la difesa di Mafalda, persona di qualità che non merita attacchi personali. Solo io posso farli. ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/2/2011 alle 13:16
Tra tanta spazzatura televisiva che quotidianamente ci viene propinata, l'avvento di Benigni si presenta sempre come un italico fiore e maestro internazionale. E' giusto che esistano anche i Borghezio di turno: il dualismo giorno/notte e nelle culture orientali il yin e yang servono costantemente a farci capire le differenze tra bene e male in un'epoca di ipocrisia e confusione.
Scritto da maroni patrizio il 21/2/2011 alle 18:24
@Mafalda (14.22) nessuno vuole seminare zizzazia nè sbeffeggiare chicchessia nè fare i piagnoni risentiti. Interagiamo anche noi con serietà ed impegno, senza fare incetta di nick. Preoccupati anche di restare nei democratici 500 caratteri disponibili ai comuni mortali. Tutto il resto son quisquiglie e pinzillacchere... e ci stiamo impegnando seriamente a convincere la gente ad andare a votare, anzichè perdersi nei posteggi degli astensionisti e dei piagnistèi, immaginari o veri.
Scritto da 500 caratteri disponibili il 22/2/2011 alle 20:50
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