Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/3/2011 alle 09:11

 

 
Mi è capitato di riflettere molto negli ultimi tempi sul testamento biologico. Una sonda di alimentazione gettata nel ventre di una persona più che novantenne, e da parecchio tempo incosciente, è accanimento terapeutico oppure un atto di profonda umanità? E’ solo un piccolo esempio. Interrogativi come questo, che mettono i brividi, ciascuno di noi li ha conosciuti.
Il Pd ha chiesto e ottenuto una proroga di alcuni mesi nella decisione della Camera sul progetto in esame. Giusto. Ma non si rinvii troppo. Ormai tra gli esperti c’è chi dice che la legge in discussione non è nemmeno necessaria poiché dalla Costituzione italiana si ricava chiaramente il diritto di rifiutare qualsiasi cura.
Io non vorrei che lo Stato decidesse per me con una normativa avente troppi dettagli rigidi, ma vorrei invece che mi fornisse una legge con pochi elementi limpidi in applicazione, oggi, della Costituzione. Lo richiede l’enorme progresso medico, tecnologico, scientifico. Insomma, vorrei scrivere la mia Dichiarazione Anticipata di Trattamento e parlarne serenamente con i miei cari.
Sono impregnato, come moltissimi di noi, di umanesimo cristiano. Posso sognare che non lo tradisco se rivendico la “mia parola” nella fase finale della “mia” vita?
 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 49 commenti -
"Sono impregnato, come moltissimi di noi, di umanesimo cristiano". Chi di noi lo ammette viene tacciato di bigottismo; chi lo nega è accusato di essere miscredente... La coscienza ha una connotazione religiosa? Sicuramente non politica. O no?
Scritto da I più di due di L. & B. il 4/3/2011 alle 09:30
il lattante ed il vecchio novantenne (inizio e fine vita) non sono in grado di alimentarsi da soli altrimenti morirebbero di fame e sete. Questo non è accanimento terapeutico, che deriva invece da medicine e macchinari sanitari con un uso spropositato. Far mancare cibo e acqua è eutanasia. Far mancare medicine e macchine è lasciare che la natura faccia il suo corso. Non siamo i padroni assoluti della nostra e altruii vita !
Scritto da Lodovico il 4/3/2011 alle 09:55
Adamoli sei impagabile. Ieri volevo deferirti ai Probiviri del Pd e te lo avevo scritto. Oggi vorrei abbracciarti. Non sono ancora riuscito a decifrarti.
Scritto da Enne enne (Varese) il 4/3/2011 alle 10:10
Anch'io aspetto la legge sul testamento biologico. Spero che sia saggia e lasci ai cittadini un giusto spazio di decisione. Pur essendo contraria all'autodeterminazione totale penso che la persona possa dichiarare legittimamente la sua volontà da interpretare, a tempo debito, con la collaborazione dei famigliari e dei medici.
Scritto da Baroffio Loredana il 4/3/2011 alle 10:34
Avete sempre un atteggiamento gesuitico, voi democratici. Invocate lo Stato solo se ne avete convenienza. La Carta, la vostra traccia totemica, viene rispolverata solo se aggrada. La vostra memoria è corta come la coperta delle vostre leggi e leggine: se vi lascia scoperte le estremità strillate come aquile; anzi, come polli. Altro che politica dei due forni! Il vostro unico assunto è l’esistenza delle cento scarpe, cercate di indossare sempre le più comode. Non credete in niente e temete di fare l’unica cosa sana della vostra vita: tradire l’umanesimo cristiano, scaturigine di tutto il male dell’uomo moderno.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/3/2011 alle 12:16
Condivido ogni concetto della tua limpida e coraggiosa dichiarazione. L'umanesimo impone - credo - che la sacralità della vita sia affermata con l'esercizio della responsabilità: il concepimento di una nuova vita non può essere casuale o accidentale, ma con amore meditato e desiderato; la conclusione della vita non può essere atrocemente protratta per un malinteso rispetto (che è in realtà un sopruso), ma con amore e dolcezza condotta al compimento. Mi pare che così dovrebbe essere. u. monti
Scritto da ulderico monti il 4/3/2011 alle 12:35
Tema difficilissimo che bisogna affrontare con tatto e delicatezza. Piuttosto che una brutta legge sarebbe meglio non fare niente.
Scritto da Bernasconi Luisa il 4/3/2011 alle 13:09
Caro Enne Enne (Varese), su tu vuoi decifrare Adamoli, o molti che scrivono sul blog, col codice del partito non ce la farai mai. Per fortuna siamo tanti ad essere così, anche nel Pd. Almeno lo spero.
Scritto da Prospero Carlo il 4/3/2011 alle 13:19
Da un intervento ( ne verranno altri ) appare la forte componente ideologica. Non dovrebbe esserci. Il PD sen. Ignazio Marino penso sia pervenuto alla più logica e condivisibile delle soluzioni : sia concesso a tutti il civile diritto di disporre del proprio corpo evitando alcun accanimento terapeutico. Un diritto esercitabile se disposto in vita e affidato ad un delegato per l'esecuzione ( nelle forme che la legge disporrà). Chi ritiene di non avvalersi di tale diritto è del tutto libero .
Scritto da A. Vaghi il 4/3/2011 alle 13:37
caro Adamoli, lei è impregnato di umanesimo cristiano, io invece credo che il cristianesimo sia umano. Per questo la Chiesa e il Papa danno la direzione giusta in tal senso, vedendo la vita come intangibile da qualsiasi forma di intromissione umana. Se dovessi rivendicare la mia parola nalla fase finale della mia vita, cancellerei tutto ciò di cui ho fatto esperienza fino ad oggi: che la vita non è mia, ma è nelle mani di un destino più grande dal quale - volenti o nolenti - noi dipendiamo. Basta guardare ogni giorno, saper cogliere i segni di questo destino. Per questo io desidero - finchè potrò, anche su una sedia a rotelle o in stato vegetativo - poter vivere per poter quotidianamente cogliere quello che il destino mi pone di fronte, tutti i giorni che Dio mi darà ancora di stare in terra. Purtroppo molti come lei sono impregnati troppo di umanesimo e poco di cristianesimo (che peraltro per me sono due concetti in antitesi). Non chiedo chissà cosa alla legge, chiedo solo che non ci siano più omicidi come quello di Eluana Englaro.
Scritto da Alessandro il 4/3/2011 alle 13:39
Ci sono esempi di diritti civili che funzionano da anni nel nostro Paese. Il diritto di divorziare. Chi vuol essere fedele al suo matrimonio non lo esercita. Così il diritto, regolamentato, all'aborto. Chi non vuole ricorrervi, non lo fa. C'è un diritto in Lombardia alla dispersione delle ceneri dei cremati in natura ( mari, monti, fiumi ) Chi lo pretende deve dichiararlo formalmente ancora in vita. Perchè il mio fine vita deve deciderlo una maggioranza parlamentare ? Non parlo di eutanasia.
Scritto da A.V. il 4/3/2011 alle 14:08
Sono d'accordo ancora una volta con Adamoli. Personalmente credo che la sacralità della vita non debba essere disgiunta dalla qualità della stessa, per cui anch'io rivendicherei l'ultima parola non solo nella fase finale, ma anche sulla fase finale della vita stessa, con una scelta a testamento, che nessuno dovrebbe avere il diritto di contraddire.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 4/3/2011 alle 14:24
In alcuni interventi noto troppa ideologia, o integralismo. Sarà difficile fare una buona legge. Anche nelle parrocchie e nelle comunità di base si parla pochissimo di questi problemi. Si ascolta il prete che predica e tutto finisce lì. Non c'è dialogo, non c'è confronto. Non si costruisce una coscienza comune in questo modo. Sono pessimista.
Scritto da Gianna Ceriani il 4/3/2011 alle 15:09
@Lodovico: il novantenne, a differenza del lattante e SE gli viene data la possibilita' di esprimersi, puo' SCEGLIERE. Le riflessioni di Giuseppe, poi, le condivido in pieno.
Scritto da Andrea Botta il 4/3/2011 alle 15:10
Meno male che qualcuno parla anche di queste cose delicatissime. C'è bisogno di discutere e chiarire. Personalmente ho le idee un po confuse. Il post mi sembra però centrare il problema.
Scritto da Cittadina cattolica il 4/3/2011 alle 16:15
Post molto intenso e sincero. Lei sarebbe un degno legislatore cattolico di uno Stato laico. Fioroni non so ... Sono anch’io favorevole ad una norma che garantisca il diritto della persona all’autodeterminazione nelle scelte che riguardano il proprio stato di salute, a tutela della sua dignità. Come è accaduto per l’interruzione volontaria di gravidanza, così deve accadere per il testamento di fine-vita. Personalmente, però, farei altre scelte. Pur ritenendo giusta ed utile la legge, ad un mio familiare non interromperei mai il nutrimento e l’idratazione terapeutica. Una sana abnegazione - ereditata dai miei avi ed impregnata, anche nel mio caso, di umanesimo cristiano - fa sì che io voglia, possa, debba condurre il mio familiare sino ad una fine naturale. Non certo perché io mi chiami Roccella o Binetti. Semplicemente perchè il distacco è sempre doloroso. E la corporeità ha la sua valenza. Certo, questo mio comportamento potrebbe sembrare un attaccamento estremo ed egoistico alla fisicità, per quanto malata, debole o terminale. @Alessandro usa più volte il termine “destino”. Forse intendeva il “Disegno”. Ebbene sì, l'ora e la data sono già scritte nel nostro Disegno. E il Disegno non può essere normato ... Credo che così sia accaduto anche per la povera Eluana. Non è stato un omicidio.
Scritto da Mafalda il 4/3/2011 alle 17:19
@Alessandro - Non condivido la tua idea, rispettabilissima, che quello di Eluana Englaro sia stato un omicidio. Però, capisco il tuo ragionamento generale. L'ho ascoltato tante volte con interesse nella ricerca di una mia opinione informata e consapevole. Invidio, se vuoi, le tue granitiche certezze. Chissà che un giorno possa arrivare a un pensiero simile al tuo! Una cosa voglio dirti in tutta onestà: sei persona certamente intelligente, perchè non eviti di giudicarmi poco o tanto cristiano? Spero che il dialogo continui.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/3/2011 alle 17:48
Se il testamento biologico, o qualunque cosa si chiamerà, servirà a dare al medico curante e alla famiglia una traccia di volontà nei casi estremi, perchè dovrei rifiutarlo? Anche se sono molto giovane, e sono cresciuto all'oratorio, credo che lo utilizzerei anch'io. (Però non dico ai miei genitori che non capirebbero).
Scritto da Corrado S. il 4/3/2011 alle 18:05
Ogni popolo esprime la propria tradizione culturale. Sarebbe molto interessante conoscere la realtà nelle altre Nazioni, non (solo) per confrontare ma per sapere l'intendimento dei legislatori, che dovrebbero esprimere il sentire comune della loro gente.
Scritto da Carlo A. il 4/3/2011 alle 18:41
La chiosa di Alessandro mi fa rabbrividire. Comunque è libero di avere le sue idee; ma che me le voglia imporre mi fa imbufalire. Temo che, in totale buona fede, magari con entusiasmo, uno così attizzerebbe la catasta di legna di Giordano Bruno. Purtroppo per lui, sono intervenuti l'Umanesimo e il tanto deprecato Illuminismo.
Scritto da Angelo Eberli il 4/3/2011 alle 18:53
Secondo me una buona legge sul "fine vita" può essere migliore dei DICO che anche Franceschini e Fioroni avevano approvato nell'Ulivo. Se non cedono alla tattica, soprattutto Fioroni, il Pd potrebbe avere una posizione ragionevole senza troppa fatica.
Scritto da Fernando F. il 4/3/2011 alle 19:10
@Mafalda - Anch'io non staccherei mai la spina ad un familiare. In assenza di una sua dichiarazione sul fine vita non ci penserei neppure. Noi stiamo ragionando (ovviamente non è necessario che lo dica a te) su una legge che vale èrga omnes. Il primo dovere di una stato laico è di mostrarsene sempre consapevole, tutelando gli spazi di libertà personale che già la Costituzione preserva. Personalmente, faccio un passo in più e dico che la utilizzerei per evitare l'accanimento terapeutico che sarà sempre più facile col progredire delle scoperte scientifiche. Affiderei questa mia volontà ai miei familiari e ai medici perchè è difficile prevedere fattispecie precise. Per questo vedrei bene una legge che non sia una disciplina troppo angusta, particolaristica, invasiva. Tra qualche mese potremo ragionare finalmente su qualche cosa di più concreto. Almeno lo spero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/3/2011 alle 21:32
Giustissime le ultime righe dell'ultimo intervento di Adamoli. Un giudizio preciso su una materia così complessa si potrà dare solo quando quando avremo davanti agli occhi la legge. Opportuno il richiamo sul carattere imprescindibile dello stato laico. La discussione è comunque interessante.
Scritto da Mentasti Enrico il 4/3/2011 alle 22:27
@ Alessandro la tua vita, decidi tu se è tua o di qualcun altro, per me va bene. spero mi lascerai a ME il diritto di decidere a chi appartiene la MIA. meglio nessuna legge, e lasciare a parenti e medici, gli unici di cui gliene frega qualcosa della persona nella fattispecie, l'onere di decidere. solo a Beppino Englaro importava di sua figlia : per tutti quelli che l'anno chiamato "assassino", Eluana era solo un mezzo per far politica....cinismo ripugnante, mascherato da carità .
Scritto da marco il 5/3/2011 alle 09:50
@Valmaggia e @Alessandro rappresentano due differenti facce della stessa medaglia. Ad accomunarli è l’anti-umanesimo che traspare dai loro commenti. In @Valmaggia riaffiora periodicamente il suo viscerale disprezzo nei confronti della libertà dell’uomo, come persona che pensa, agisce e rappresenta, attraverso la propria esistenza, individuale prima ancora che collettiva, una variabile di creatività in quell’ordine costituito che è la società organica da lui auspicata e mitizzata, nella quale gli individui sono solo parti di un tutto. Per lui il volk è sopra ogni cosa, identico a se stesso in ogni epoca, autosufficiente perché sussistente e fondato sul sangue, la terra, la tradizione. Nella sua concezione pagana non c’è spazio né per il Dio creatore, né per l’autonomia creativa dell’uomo e neppure per la storia, così come l’etica e la politica non hanno senso di fronte all’ineluttabilità dell’eterno e ciclico ritorno dell’identico. Anche @Alessandro , che si professa impregnato di “cristianesimo umano”, ci propone un’idea di predeterminazione della vita e della storia che non lascia spazio alla scelta ed all’azione dell’uomo. Anzi, in nome dell’interpretazione autentica della Chiesa e del Papa, le definisce “intromissioni indebite”, alimentando quella infausta concezione della creazione, quale origine della inesorabile dipendenza dell’uomo dalla volontà altrui, che individua ora in Dio, ora nel destino e un domani, magari, anche nello Stato. Anche per @Alessandro non c’è spazio né per l’etica, né per la politica, in quanto non l’uomo, ma l’altrui è la fonte unica e assoluta di ogni norma e senso. Come lui stesso ammette, il suo cristianesimo è antitetico all’umanesimo, perché nega l’uomo in quanto uomo. Per me, invece, l’umanesimo cristiano non è né la “scaturigine di tutto il male dell’uomo moderno”, né l’origine della vita come costante peccato. Si tratta, piuttosto, di un motivo di fede e di senso, che riconosce nella centralità dell’uomo l’inizio ed il fine di ogni sua scelta, che considera la creazione quale fondamento della storia umana, intesa non come disegno predefinito, ma come possibilità di scelta e di progettualità da parte dell’uomo. Essere cristiani significa per me negare, al contempo, ogni forma di pensiero unico e di relativismo, riconoscere la dignità e la libertà dell’altro, affermare la possibilità e la responsabilità delle proprie scelte, nella vita, come di fronte alla morte.
Scritto da Leonardo C. il 5/3/2011 alle 10:15
@Mafalda, veggente o conoscitrice dell'agenda del Presidente Napolitano (che per altro non apprezzi...)? Il 2 febbraio scrivevi: "Per una reale riforma della politica, gli uomini dei partiti non sono più sufficienti. Occorrerà assoldare i ricercatori del Cern di Ginevra che con l’ausilio dell’acceleratore di particelle diano corpo ad un Big Bang che apra nuovi mondi." Ieri ho letto della visita di Napolitano proprio al CERN di Ginevra... Si tratta di una stupefacente casualità, oppure... ;)
Scritto da Leonardo C. il 5/3/2011 alle 10:29
Ho aspettato a commentare perchè sono incerta su quale posizione prendere. Tutto sommato, credo che il post e le repliche siano convincenti.
Scritto da Giacomina il 5/3/2011 alle 12:24
@ A.Botta - ribadisco cibo e acqua non sono medicine. Ho assistito ben due fratelli terminali ultimamente: non chiedevano di morire, ma solo di non soffrire. E' la medicina palliativa la grande assente nei nostri ospedali.Se ben adoperata nessun malato penserebbe o sceglierebbe di farla finita. Destinare risorse in questa direzione è urgentye, anzichè dirottarle per proroghe alle multe per quote latte ! Anch'io, come Alessandro, penso che Eluana è stata uccisa: era vivissima !
Scritto da Lodovico il 5/3/2011 alle 14:12
Perchè il Pd di Varese non dedica qualche riflessione a questo tema mettendo a confronto tesi diverse? Sarebbe estremamente interessante e utile per tutti noi, giovani e non giovani.
Scritto da Giovane Varese il 5/3/2011 alle 15:56
Se la legge avrà pochi articoli, chiarissimi, e lascerà il modo alla persona interessata di fare una scelta cosciente, mi va bene la legge. In caso contario preferirei di no.
Scritto da Giorgio G. il 5/3/2011 alle 16:41
@Lodovico. Talmente viva che poteva restare incinta. Ipse dixit.
Scritto da Angelo Eberli il 5/3/2011 alle 16:50
@ A. Botta non so se Eluana fosse vivissima. Chi l' ha vista ha detto che era ridotta come una larva. Con questo non dico che andava sospeso ogni sostentamento, ma definirla vivissima mi sembra utilizzare un superlativo in modo del tutto fuori luogo. Poi si fa in fretta a parlare quando queste situazioni le vivono gli altri. Vorrei vedere se al posto di quella povera giovane sfortunata ci fosse stata tua mamma, o tua moglie o tua sorella o tua figlia. Forse alcune certezze teoriche cadrebbero.
Scritto da E.F. il 5/3/2011 alle 17:06
Analisi da incorniciare quella di Leonardo C., cui perdono il mezzo anonimato. La sua capacità di comprensione e il suo atteggiamento scevro di giudizi sono degni di encomio.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/3/2011 alle 18:15
“Pd, imbarazzo sulle firme anti-Berlusconi Bersani: martedì proverò che l'obiettivo è raggiunto. Ma è polemica per le adesioni fasulle - Non c'è trucco e non c'è inganno. A dar credito ai dirigenti del Pd i dieci milioni di firme ci sono tutti e martedì Pier Luigi Bersani mostrerà le prove dell'«obiettivo raggiunto». Ma ormai la storia della petizione contro Berlusconi è diventata un caso, anche al vertice del partito. È davvero possibile tirar su in un mese una così imponente valanga di autografi? E che valore hanno tonnellate di schede fitte di nomi non verificabili? L'iniziativa sarà stata pure «un grande successo», ma anche per il segretario non deve essere stato piacevolissimo scorrere sul suo sito gli elenchi dei sottoscrittori. E incappare in Fico Secco da Acqui Terme, Numa Pompilio da Roma, Herman Goering da Berlino, Zeta di Zorro da Messico City, Al Capone da Minervino Murge e via impallidendo: Hitler e Lenin, Castro e Wojtyla” (CdS telematico, 5 marzo 2011). Come avevo già anticipato nel mio commento sul post “Caro Bersani, dissento e contesto”, l’iniziativa del PD per la giubilazione di Berlusconi si è rivelata una farsa. Anche il quel caso fa capolino Zorro, a dimostrazione che l’anonimato è ridicolo, oltre che dannoso. Che figura! Perché non vi sciogliete, PiDini? Nell’acido, intendo.
Scritto da Filippo Valmaggia il 5/3/2011 alle 19:00
Diciamo la verità. Il sarcasmo su 10 milioni di firme ce lo siamo tutto meritato. Non potremmo evitare di farci male da soli?
Scritto da Iscritto Busto il 5/3/2011 alle 19:11
Caro Giuseppe essendo PDino dovresti scioglierti anche tu nell'acido. Ah !! questo nazi-fascista incorreggibile !
Scritto da A.V. il 5/3/2011 alle 20:22
La ringrazio, caro Adamoli, per il commento che mi ha indirizzato alle 21.32 di ieri, che aggiunge ancora più intensità al post e mi vede sempre più d’accordo con Lei. Il commento di @Lodovico (14.12 di oggi) merita la nostra attenzione e rispetto. La sofferenza ed il dolore fisico, oltre all’impotenza di chi li assiste, sono gli aspetti più atroci vissuti da un malato terminale. Ciò nonostante, è vero quello che ricorda @Angelo Eberli: secondo il nostro Premier, la povera Eluana aveva tutte le carte in regola per poter avere figli … Infine, @Filippo Valmaggia, ti chiedo di sotterrare l’ascia di guerra e di impugnare il calumet della pace. Non c’è motivo di questa tua improvvisa acredine nei confronti degli anonimi. Ognuno di noi porta la propria serietà ed esperienza di vita su questo blog. Ci puoi credere. Sulla raccolta di firme effettuata da questo disorganizzato Pd, qualche perplessità c’è. Sei tu che hai confidato in tale campagna, firmando a Torino … ;-)
Scritto da Mafalda il 5/3/2011 alle 20:40
Avrei scommesso che ci sarebbe stato poco dibattito su una problematica cosi difficile, oppure che ci sarebbe stata polemica moralistica. Sono soddisfatto di essere stato smentito. Complimenti ai lettori.
Scritto da Vittorio (Luino) il 6/3/2011 alle 00:16
@Mafalda scrive: “Sei tu che hai confidato in tale campagna, firmando a Torino … ;-)”. Univo l’utile al dilettevole. Dilettevole è stato dimostrare l’insipienza e il pressapochismo di un partito che ha gli stessi vizi di chi vorrebbe abbattere. E’ stato il PD ha inaugurare la pruriginosa stagione degli scandali sessuali, e dare le dimissioni non diminuisce la portata dell’accadimento. Lo scandalo di “svendopoli” che sta investendo Roma non tocca Veltroni solo grazie all’istituto della prescrizione. La peggiore amministrazione locale italiana era a Napoli e in Campania, non a Verona o in Lombardia. Da ex comunisti e da ex democristiani non ci si può aspettare nulla di meglio. Sono i figli e gli eredi dei “fondatori della patria”.
Scritto da Filippo Valmaggia il 6/3/2011 alle 08:17
@A.V. starebbe per autori vari? Ma guardate che dovreste scrivere AA.VV. Allora forse A.V. sta per autore vago. Che bello l'anonimato! Quante soddisfazioni si possono togliere! Vero, A.utore V.ago?
Scritto da Filippo Valmaggia il 6/3/2011 alle 08:50
Bersani era già stato avvertito da Paolo Flores D’Arcais, sulle pagine del Fatto, in tempi non sospetti: "Dieci milioni – spiegava il 23 gennaio – è grosso modo il numero di voti di cui è accreditato il Pd nei sondaggi e il rapporto tra consenso elettorale e capacità di mobilitazione è di trenta a uno, dieci a uno in casi eccezionali, come sa chiunque, dirigenti del Pd compresi".
Scritto da Filippo Valmaggia il 6/3/2011 alle 09:22
@ A.Eberli - appunto siccome Eluana non poteva rimanere incinta la si è eliminata come facevano i Greci per i bambini imperfetti dalla rupe Tarpea, o come i nazisti per i malati mentali e gli handicappati perchè in utili, o come le madri che abortiscono i down o imperfetti scoperti con l'amniocentosi. La si è fatta morire di fame e di sete come i nazisti con Padre Kolbe. Alle suore non era di peso, a suo padre sì ed ha preteso di eliminarla come si fa con un cavallo azzoppato.
Scritto da Lodovico il 6/3/2011 alle 11:12
Sì il lavoro c'è stato ed è encomiabile l'impegno dimostrato da molti militanti. Quanto alla possibile fruibilità di tale mobilitazione, mi rimangono molti dubbi. L'uomo è abbarbicato al potere; senza quello sarebbe finito. Purtroppo non ho abbastanza fantasia per individuare un modo per schiodarlo da quello scranno. Le elezioni certo. Ma nel frattempo il dileggio internazionale nei nostri confronti sale di intensità. Che fare?
Scritto da Angelo Eberli il 6/3/2011 alle 11:41
Argomenti di estrema delicatezza. All'estero come è regolamentata tutta la materia? Forse in un paese di antica e profonda tradizione cristiana, come il nostro, è "normale" ed obbligata questa infinita ed importante discussione?
Scritto da Bruna, Giovanni, Assunta, Pasquale il 6/3/2011 alle 15:31
@Lenardo C. - Ho aspettato a far riferimento al tuo intervento di ieri (10.15) in attesa di eventuali altri commenti. Cè stato solo quello, elogiativo, di @Filippo Valmaggia che condivido. Sento dire spesso che sui blog non è possibile discutere seriamente su argomenti "sensibili" e delicati. Tu smentisci questo pregiudizio, come altri lettori (sarebbe ingiusto da parte mia fare nomi) che in realtà danno un contributo qualificato. E quand'anche i commenti sono più "popolari", non per questo risultano, ai miei occhi e sono certo anche ai tuoi, meno utili per capire e approfondire i sentimenti diffusi nella società. Grazie per la tua collaborazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2011 alle 16:25
@Lodovico - Sulla medina palliativa sottoscrivo ogni tua parola. In Regione avevo sottoscritto, con altri colleghi, una presa di posizione molto forte a favore di un incremento cospicuo degli stanziamenti per questa finalità. La ragione era proprio quella di evitare la tentazione di procurarsi troppo facilmente una "dolce morte". Spero che il super cattolico Roberto Formigoni se ne renda conto e sia conseguente con i piani finanziari della sanità
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2011 alle 16:29
@ Lodovico. Sappia almeno che la rupe Tarpea aveva a che fare con i Romani; ad esporre i bambini non perfetti non erano i Greci ma i Troiani e che, nel caso, si trattava del monte Taigeto. Per il resto, davanti a tanta sentenziosa ed apodittica sicumera capisco che ogni argomentazione logica è inefficace. Si tenga le sue certezze e viva tifoso e felice. Io non pretendo di farle cambiare idea; le chiedo soltanto di non impormi le sue che, se permette, ritengo alquanto stravaganti.
Scritto da Angelo Eberli il 6/3/2011 alle 19:24
@ Lodovico. Sappia almeno che la rupe Tarpea aveva a che fare con i Romani; ad esporre i bambini non perfetti non erano i Greci ma i Troiani e che, nel caso, si trattava del monte Taigeto. Per il resto, davanti a tanta sentenziosa ed apodittica sicumera capisco che ogni argomentazione logica è inefficace. Si tenga le sue certezze e viva tifoso e felice. Io non pretendo di farle cambiare idea; le chiedo soltanto di non impormi le sue che, se permette, ritengo alquanto stravaganti.
Scritto da Angelo Eberli il 6/3/2011 alle 19:26
@Bruna, Giovanna, Assunta, Pasquale - Negli altri Paesi europei la legislazione in materia è molto differenziata. Si va dall'eutanasia a norme molto più restrittive, a nessuna norma. Se trovo un quadro sinottico compatibile con gli spazi del blog lo pubblicherò senz'altro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2011 alle 22:40
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