Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 13/3/2011 alle 17:00
 


Lega Nord ha deciso:
niente alleanze con Pdl tranne che nelle grandi città e nei capiluogo. Il Pdl ha reagito così: dovunque con la Lega salvo nei comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. Altrimenti salta tutto.
Ci sono due però differenze sostanziali. La prima è che la linea della Lega è stata decisa da Bossi, mentre Berlusconi è in tutt’altre faccende affaccendato. La seconda è che se la Lega vuole andare da sola nessuno può impedirglielo mentre la posizione del Pdl richiede l’assenso dell’alleato. Il partito di Berlusconi può minacciare qualche ritorsione nei capiluogo e nelle grandi città ma spesso si trova un fucile caricato a salve.
Prendiamo Varese. Il Pdl dice alla Lega: “se andate da soli a Busto e Gallarate noi presenteremo il nostro candidato sindaco contrapposto a Fontana”. Si, ma non si inventa un candidato in pochi giorni. E poi quando si è presa l’abitudine di piegare la testa è difficile trovare il coraggio di rialzarla.
Il Pd e il centrosinistra tornano pesantemente in gioco ricavando dalla spaccatura fra Pdl e Lega più convinzione e più sprint in tutte le città della Lombardia.
La conquista del secondo turno diventa dappertutto realistica.
Bisogna evitare però un errore madornale che sento già nell’aria. Parteggiare per l’uno o per l’altro dei due contendenti del centrodestra in attesa dei ballottaggi. Sarebbe demenziale. Darebbe il senso della subalternità. Vedo possibile una sola parola d’ordine: equidistanza. 


 
Commenti dei lettori: 25 commenti -
Penso che a Varese finirà con il Pd che alza la voce ma poi cede ai voleri della Lega. Hanno sempre fatto così.
Scritto da Marcello S. il 13/3/2011 alle 18:03
Aspettavo una tua presa di posizione da quando ho letto i giornali questa mattina e anche ieri,. Concordo pienamente. E' un questione di dignità politica. L'opposizione non corra in braccio a qualcuno senza riflettere bene su quello che sta succedendo.
Scritto da Bortoluzzi il 13/3/2011 alle 18:31
Sai qual'è il rischio grave? Che arriviamo terzi e non conquistiamo il ballottaggio. Bella e nobile la tua lettera di conferma che non ti saresti candidato. Tuttavia DOVEVI candidarti. Sono soddisfatto che non rinunci a dare il tuo contributo.
Scritto da Fernando F. il 13/3/2011 alle 18:50
Amici, non abbocchiamo alla pseudo dietrologia di qualche giornale interessato che vorrebbe che il PD stia già discutendo se appoggiare la Lega o i berluscones.. Noi del PD saremo in corsa a Varese col centrosinistra per conquistare il diritto al balottaggio. Chiaro ? Il problema di chi appoggiare DOPO non si pone per noi. Se mai si porrà per qualche altro. Animo quindi e impegnamoci tutti. Se non ora quando ?
Scritto da A .Vaghi il 13/3/2011 alle 19:09
L'unico modo di non essere subalterni è mettercela tutta, dare l'anima fino all'ultimo giorno prima del 15 maggio, per conquistare ogni voto possibile a favore di Luisa Oprandi e del PD. Il resto sono chiacchiere che fanno solo il gioco degli avversari.
Scritto da roberto c. il 13/3/2011 alle 19:38
Il braccio di ferro Lega – Pdl fra qualche giorno scemerà, sino a rientrare. Oltretutto, lo scenario di un ballottaggio fra queste due forze sarebbe il segnale di una netta presa in giro dell’elettore, tanto più che Cattaneo è assessore di una giunta regionale che vede una massiccia presenza della Lega. Senza dimenticare che, a Milano, per la carica di vicesindaco, si parla, addirittura, di Davide Boni o Rosi Mauro. Detto questo, anziché pensare per chi parteggiare, il Pd sfrutti le reali o apparenti divisioni del centrodestra e concentri le proprie energie per giocare sino in fondo la partita. Prendiamo l’ultimo dato elettorale, le elezioni regionali del 2010. A Varese il Pd ha ottenuto il 20,72% di preferenze e la coalizione che sosteneva Penati il 31,97%. A Busto Arsizio, il 16,68%, con una coalizione al 27,18%. Infine, a Gallarate, il Pd è stato votato dal 18,72% degli elettori mentre la coalizione dal 28,86%. Le elezioni a Saronno sono state un caso a parte, in quanto contestualmente alle regionali, si è votato anche per le comunali e l’effetto Porro è stato trascinante (Pd al 28% per le comunali - Pd al 25,57% e coalizione al 35,87% per le regionali). Quindi, c’è poco da parteggiare per gli altri. Occorre preoccuparsi dei propri voti. E qualora il Pd non dovesse essere attore principale in caso di ballottaggio, l’equidistanza (per usare la parola d’ordine del post) viene garantita dal mare che rimane la meta preferita degli astensionisti.
Scritto da Mafalda il 13/3/2011 alle 20:12
Sono d'accordo con Fernando F., è davvero probabile che a Busto come a Gallarate il candidato sindaco appoggiato dal Pd non arrivi neppure al ballottaggio. E' uno scenario simile al 1996, e allora lo stesso Adamoli era arrivato ultimo nel suo collegio. Il clima sembra proprio il medesimo di allora.
Scritto da Beatrice di Tradate il 13/3/2011 alle 20:33
Equidistanza ? Senza dubbio perchè sono avversari politici ed uno vale l'altro a proposito del disastro generale di cui sono responsabili.
Scritto da A.V. il 13/3/2011 alle 20:40
Qui a Milano la decisione della Lega non cambierà niente. Tutto procederà come prima. Penso che nessuno vincerà al primo turno e si andrà al ballottagio. Sarà interessante vedere come si comporterà il terzo polo e le varie liste civiche d'appoggio. Milano non si differenzierà dalla sistuazione generale. Si tratterà di capire qual'è la posizione di Casini. Partita molto interessante per decifrare le msue mosse sullo scacchiere nazionale.
Scritto da Il pirata il 13/3/2011 alle 20:48
Direi di più: non solo equidistanza ma anche (e soprattutto) "alterità" del PD rispetto sia al PDL che alla Lega.
Scritto da Giacomo il 13/3/2011 alle 21:50
Si è alzata una barriera difensiva contro certe interpretazioni di stampa. Eppure se i giornalisti, di solito bene informati, dicono e ripetono che c'è già un accordo tra alcuni personaggi della Lega e del Pd qualcosa di vero ci deve pur essere.
Scritto da Giovane Varese il 13/3/2011 alle 22:04
Il post dice una cosa giustissima: "la conquista del secondo turno diventa dappertutto realistica". Certe cose che compaiono sui giornali su un asse tra qualcuno della Lega e qualcuno del Pd ci danneggiano. Non sono solo dicerie dei giornali. Ieri sulla Prealpina c'era un virgolettato di Raffaele Cattaneo che affermava la stessa cosa. Non faccio i nomi perchè so che Adamoli non gradisce.
Scritto da Vittorio (Luino) il 13/3/2011 alle 22:11
Rispondo subito a @Giovane di Varese e @Vittorio di Luino. Stiamo attenti a non prendere per buone le strumentalizzazioni degli avversari politici, raccolte e amplificate dai giornali. Ne ho parlato nel post perchè questa mattina, prima di andare a S. Siro a vedere il Milan, avevo ricevuto qualche messaggio allarmato. Ebbene, credo che anche il più fesso del Pd non possa non rendersi conto che abbiamo un'occasione per mettere gli altri nella condizione di scegliere nel ballottaggio fra i nostri candidati e quelli del Pdl o della Lega. Figuriamoci chi fa politica tutti i giorni nelle Istituzioni più alte del Paese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2011 alle 22:19
Il contenuto di questo post vale per molti comuni lombardi. A Pavia abbiamo una situazione simile. Se Pdl e Lega si dividono, crescono le nostre possibilità. Perchè dovremmo essere noi chiamati a scegliere chi appoggiare nel ballottagio? Potrebbero benissimo essere gli altri a dover scegliere se appoggiare noi o i nostri avversari.
Scritto da Un Pd Pavia il 13/3/2011 alle 22:30
@ Roberto C. Mettercela tutta va benissimo. Però bisogna avere anche le idee chiare su che cosa fare e come fare. La linea del post mi pare condivisibile. Bisogna mettercela tutta anche a Busto, a Gallarate, a Castellanza, non solo a Varese. Forse è meno difficile arrivare ai ballottaggi in queste città che a Varese dove, probabilmente, Pdl e Lega andranno insieme.
Scritto da Iscritto Busto il 13/3/2011 alle 23:35
Caro Adamoli, ti illudi se pensi di spegnere preventivamente la polemiche su questo punto. I giornali continueranno a dire che questo e quello (i nomi sono noti a tutti) hanno già trattato su come comportarsi nei ballottaggi in barba al resto del partito, in questo caso al Pd. Sono solo balle dei giornalisti? Non facciamo anche noi come Berlusconi il quale afferma che le cose che non vanno sono invenzioni della stampa.
Scritto da G. S. il 13/3/2011 alle 23:52
Da persona non iscritta a nessun partito che decide come votare durante la campagna elettorale (in questo momento propenderei forse per il centrosinistra), ritengo sbagliato presentare Berlusconi come il diavolo e Bossi come un povero peccatore che cade nella sua rete diabolica. Questo modo di ragionare fa torto all'uno e all'altro ed è il comportamento di gran parte del Pd negli ultimi mesi. Sulla sicurezza contro i poveri diavoli, sulle ronde ormai fallite, sull'Europa, sullo sfruttamento indegno delle radice cristiane e del crocifisso, sull'unità nazionale e su molte altre questioni, Bossi è lontano da me forse più che Berlusconi. L'equidistanza non è una scelta da poco, secondo me è un dovere di un'opposizione di centrosinistra.
Scritto da Roseto senza rose il 14/3/2011 alle 09:28
Condivido tutto. Avanti così.
Scritto da Baroffio Loredana il 14/3/2011 alle 10:05
Ma tu non sei amico di Fontana come Marantelli è amico di Maroni?
Scritto da Enne enne (Varese) il 14/3/2011 alle 10:31
@Giacomo (21.50) - Hai ragione. Ho parlato di equidistanza perchè stavo trattando del caso elettorale e dei ballottaggi. In termini politici sarebbe meglio il concetto di "alterità", spiegandolo bene. Deve essere chiaro a tutti che noi siamo "altro e diverso" dal Pdl così come dalla Lega. Le parole di @Roseto senza rose sono significative e io le condivido. Dico ad @Enne Enne di Varese, che l'amicizia è un conto, la scelta politica un altro. Se si mescolano le due cose si fanno solo danni.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 14/3/2011 alle 11:33
@Roseto senza rose scrive “Ritengo sbagliato presentare Berlusconi come il diavolo e Bossi come un povero peccatore che cade nella sua rete diabolica”. Ma Adamoli non sostiene questo. Anzi, le sue parole, che di seguito virgoletto, non lasciano spazio a dubbi: “Se la Lega vuole andare da sola nessuno può impedirglielo mentre la posizione del Pdl richiede l’assenso dell’alleato. Il partito di Berlusconi può minacciare qualche ritorsione nei capoluoghi e nelle grandi città ma spesso si trova un fucile caricato a salve”. E' così. Fra i due, in questo momento, è Bossi il più “forte”. In questa situazione, sarebbe una bella soddisfazione per Luisa Oprandi arrivare al ballottaggio. Consiglio una campagna elettorale con un linguaggio chiaro e semplice. La gente ha bisogno di questo. La vita quotidiana non è fatta delle elucubrazioni (e dei rari patemi d’animo) dei radical-chic ma di concretezza: lavoro, stipendio, bollette, affitto, sicurezza, liste d’attesa ospedaliere, mancanza di asili-nido, ecc. ecc. Due parole da bandire: meritocrazia e spirito di servizio. Rispetto alla prima, è più credibile un dibattito sul “sesso degli angeli”. Parlare di spirito di servizio, invece, è ridicolo. Non si è mai visto nessuno che si candidi per questo motivo. Li sentirete mai, Fontana e Cattaneo, dichiarare di candidarsi per spirito di servizio? Io credo non accadrà. Fanno presa su un altro tipo di linguaggio. Normalmente, della terminologia "spirito di servizio" ne abusa il centrosinistra. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti ...
Scritto da Mafalda il 14/3/2011 alle 12:16
Mi era sfuggito questo post. L'equidistanza è giusta. Quando dovrete decidere da che parte stare a Varese, Gallarate e Busto, e in altri posti della Lombardia, perchè questo succederà, valuterete programmi e uomini e allora deciderete per la Lega.
Scritto da Bossiano doc. il 14/3/2011 alle 14:52
Caro Adamoli, grazie della risposta. Avrai anche ragione quando scrivi che non ci sono accordi, però la notizia se non è vera è però verosimile e questo è ancora più preoccupante. Vuol dire che il terreno è fertile per manovre di questoo tipo tra le persone di cui si parla.
Scritto da Giovane Varese il 14/3/2011 alle 15:50
Sottoscrivo le parole del giovane di Varese. Se non ci fossero tanti precedenti di ammiccamenti con la Lega i giornalisti non raccoglierebbero le "dicerie".
Scritto da Un rottamatore il 14/3/2011 alle 18:24
Temi concreti e parole semplici. Vincere qualche elezione importante porta aria nuova e l'alternanza fa bene a tutti. Litigano sul potere e ormai pare sia chiaro anche a "quel che mena ul gess" :-)
Scritto da FrancescoG. il 15/3/2011 alle 00:08
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