Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/3/2011 alle 09:06

 

Fantastico il concerto di ieri sera all’Auditorium di Milano per l’unità d’Italia, alla presenza di Giorgio Napolitano. Tre aggettivi, sobrietà, entusiasmo, commozione.
Eppure la sala era gremita di persone di consumata esperienza che hanno partecipato a mille celebrazioni. Eppure rappresentavano una comunità che, a detta di molti, sarebbe cinica e poco incline ai sentimenti patriottici. Bisogna invece ammettere che la musica trascinante di Verdi e Rossini ha trovato un terreno fertile su cui attecchire e fare presa.
Chi parla a vanvera di vento del nord coniugandolo solo con l’egoismo territoriale e sociale dovrebbe riflettere. Non si può contraddire la storia. Il vento del nord parla anche di nazione italiana, porta valori, emozioni e passioni civili condivise in ogni angolo del Paese. Qualche folata di questo vento si alzerà oggi anche da Varese quando la città abbraccerà il Presidente della Repubblica.
Grazie a Napolitano per questa rinnovata consapevolezza di italianità.

 

Commenti dei lettori: 29 commenti -
I 150 anni dell'unità hanno portato un sentimento italiano e patriottico più forte. Mi domando quanto durerà ma intanto teniamoci stretto questo momento.
Scritto da Valceresio il 21/3/2011 alle 10:22
Come? Non eri tu che dicevi che ti sentivi soprattutto lombardo e varesino, anzi più svizzero che lombardo?
Scritto da Raffaele il 21/3/2011 alle 10:43
Non farci caso, Giuseppe, è soltanto sentimentalismo. Qualche lacrimuccia sarebbe scappata anche sulle note di Mino Reitano. Il presidente Napolitano, poi, non ha titoli per infondere italianità a chi che sia.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/3/2011 alle 12:06
Sono entusiasta. Grande partecipazione questa mattina a Varese davanti al Municipio. Bella giornata per una città dove la Lega è pur sempre minoranza.
Scritto da Giovane Varese il 21/3/2011 alle 12:20
dopo queste belle giornate bisognerà pure che la Lega spieghi perchè -pur dicendosi così vicina al popolo- non s'è accorta del vero sentimento nazionale e unitario della stragrande maggioranza dei cittadinio. ed ha fatto scelte marginali e impopolari, anche qui da noi- Lorenzo Mondo parla di "pochezza culturale". E' una buona spiegazione...
Scritto da roberto c. il 21/3/2011 alle 12:20
Basta crederci e si possono cambiare le cose anche qui da noi. Voi del Pd fatevi un bel esame di coscienza. Il mea culpa è necessario per riguadagnare il consenso della gente.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 21/3/2011 alle 12:25
“Circa 22.500 precari che lavorano nei 390 comuni siciliani potrebbero presto ottenere l'assunzione a tempo indeterminato. Il governo regionale ha messo a punto la prima bozza di un disegno di legge, aprendo una “finestra legislativa” nella sessione di bilancio. L'iniziativa è stata presentata dal governatore Raffaele Lombardo, il quale ha anche annunciato che l'amministrazione anticiperà 220 milioni di fondi Fas per l'apertura di cantieri lavoro nei Comuni, che impegneranno circa 40mila persone. Dopo l’assunzione, decisa lo scorso giugno, di 4.551 precari in servizio presso la Regione, adesso è il turno degli enti locali” (la Repubblica, 26 novembre 2010). E ancora: “Ha 21mila dipendenti ma per compilare le buste paga si rivolge all'esterno pagando un milione di euro. Succede alla Regione Sicilia e, più precisamente, all'Azienda Foreste Demaniali che ha deciso di esternalizzare il servizio di gestione ed elaborazione delle paghe” (la Repubblica, 4 gennaio 2011). I NUMERI contenuti in queste due notizie, che si distanziano poco più di un mese l’una dall’altra, fanno rizzare i capelli. Avete idea di quanti siano i dipendenti dei nostri comuni? Ad esempio, vi sono comuni lombardi di 10mila abitanti nei quali i dipendenti non superano le 30 unità. E i dipendenti della Regione Lombardia? Compresi quelli del cd. “sistema regionale allargato", sono meno di 1/5 di quelli della Regione Sicilia. Certo, se il risultato di tali politiche è garantire un posto di lavoro ai siciliani, ben vengano. A noi, però, rimane il DOVERE di fare qualche riflessione in merito ai NUMERI DEGLI OCCUPATI. Con ciò, non voglio fare la leghista del blog (padana sì, leghista no) ma mi pare che in questi dati che ho appena snocciolato non vi sia alcuna traccia dell’egoismo territoriale e sociale del nord o, quanto meno, lombardo. Anzi, il Lombardo da temere è un altro. Lo sa bene anche Marchionne. “Termini Imerese. Lombardo contro Marchionne. Per il bene di questa nostra area industriale, qui la Fiat non si faccia più vedere nè sentire. Il Presidente della Regione risponde all'ad e alla sua volontà di collaborare sull'insediamento industriale siciliano" (la Repubblica, 15 febbraio 2011). Certo che i nostri Bersani, Veltroni e Fassino hanno un'altra opinione di Marchionne ... P.S.: apprendo che Napolitano, fresco fresco di inaugurazione del Palazzo Lombardia (avvenuta qualche ora fa), è giunto a Varese. Le mie ampie riserve su Napolitano rimangono, ma, ad ogni buon conto, buona festa!
Scritto da Mafalda il 21/3/2011 alle 13:08
Forte, Napolitano. L'accoglienza a Varese è stata fantastica. Bandierine tricolori in mano a tutti. Una gioia degli occhi.
Scritto da Cittadina cattolica il 21/3/2011 alle 14:07
Vedo i commenti su Varesenews e quasi inorridisco. Entusiasta l'accoglienza del Presidente. La città di Varese, malgrado la Lega, è stata all'altezza.
Scritto da Mentasti Enrico il 21/3/2011 alle 14:22
Cara @Mafalda, l'egoismo territoriale e sociale del nord è solo a parole. Di fatto, il nord non è egoista con il Mezzogiorno e non può nemmeno permetterselo. Il sud è una polveriera (che non esplode) e si tiene in piedi, prevalentemente, con i trasferimenti pubblici. E’ proprio per questo che Lombardo può permettersi il lusso, anche con la Lega al governo, di fare quello che hai ben descritto, addirittura impegnando i fondi Fas in destinazioni improprie.
Scritto da Ex democristiano il 21/3/2011 alle 14:39
Adamoli, non siamo spariti, abbiamo ricevuto la consegna del silenzio che rispettiamo senza troppo discutere.
Scritto da Bossiano doc il 21/3/2011 alle 15:21
Che il vento del nord sia stato per l'unità d'Italia è fuori discussione. Solo gli ignoranti possono negarlo.
Scritto da Francesco C. il 21/3/2011 alle 17:11
In un lotano passato capitò a Napolitano di sbagliare credendo i carri armati russi liberatori dell'Ungheria..Anni prima il fascismo fece credere che le nostre armate che invasero l'URSS ( i carri armati erano solo tedeschi ) erano là per liberare i russi. E invasero anche l'Albania, la Francia, la Jugoslavia, la Grecia, sempre per "liberare" quei popoli. Ancora prima ai fascisti capitò di sbagliare nel 1936 credendo di liberare gli Etiopi.Ma solo il Filippo ha titoli per infondere italianità
Scritto da Zorro il 21/3/2011 alle 18:25
I dirigenti della Lega si sono distinti con tutto quanto potevano esibire di color verde.Una sottolineatura della loro identità secessionista.Nel 1959 ho ricevuto nel Salone Estense l'allora Presidente G. Gronchi. Figura controversa, oggetto spesso di attacchi polemici delle sinistre per il suo passato di ministro nel primo Governo Mussolini. Nessuna esibizione di simboli rossi da parte dei socialisti e dei comunisti. In quel momento Gronchi era per tutti noi l'autorità più alta dello Stato.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 21/3/2011 alle 18:58
Brava Mafalda. Un richiamo alla concretezza che serve sempre.
Scritto da Osvaldo il 21/3/2011 alle 19:11
@Zorro. Napolitano sbagliò solo di 25.000 morti. Ungheresi. Per il resto, non replico: la confusione storica della Volpe Mascherata supera qualunque misura.
Scritto da Filippo Valmaggia il 21/3/2011 alle 19:46
Grande entusiasmo a Varese con i cittadini per strada che canticchiavano l'inno di Mameli.
Scritto da Lorenzo il 21/3/2011 alle 19:53
Hai scelto la foto sbagliata. Il vento del nord è solo verde, il colore della Lega di Bossi.
Scritto da Leghista vero il 21/3/2011 alle 20:54
Caro Raffaele, ti sbagli di grosso. Il 24 novembre scorso intitolavo così il mio post: “Prima italiano, poi lombardo”. Forse ti è sfuggito ma dovresti leggerlo (è facilissimo trovarlo nell’archivio del blog). In più ho sempre sostenuto che non farò mai parte di un “partito del nord”, anche se vorrei che il Pd fosse un partito nazionale articolato su forti livelli di responsabilità regionale. Che oggi lo sia è soltanto uno slogan propagandistico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/3/2011 alle 23:11
@Mafalda ed ex democristiano - Dite quasi la stessa cosa, che non è lontana da ciò che affermo io. Mi spiego. Contesto Bossi quando dichiara che solo lui rappresenta il vento del Nord. Le sue idee sono in realtà minoritarie nel territorio più prospero del Paese il quale, nel suo complesso, non vuole rinunciare all’unità raggiunta 150 anni fa. Dopo di che sono favorevole ad un sistema istituzionale che metta le classi dirigenti regionali di fronte alle loro responsabilità amministrative, sociali, politiche. Non mi piace sentir dire che il “federalismo” (parola che porta male), possa soltanto essere solidale. O meglio, deve essere certamente solidale purché alla fine risulti anche competitivo. Il sacrosanto principio di perequazione inter-regionale non può non rispettare la regola di una progressiva diminuzione del divario di efficienza (e di sprechi) esistente oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/3/2011 alle 23:17
Caro Giuseppe, dovresti spendere qualche parola in più per il successo strepitoso di Giorgio Napolitano a Varese. In fondo questo fatto conferma i concetti espressi nel tuo post.
Scritto da Iscritto Busto il 21/3/2011 alle 23:40
Caro Adamoli, mi permetti un appunto? Perchè non rispondi più rapidamente ai commenti ai quali pensi di rispondere? Le due repliche a @Raffaele e @Mafalda- @ex democristiano sono molto interessanti e avrebbero potuto ravvivare ulteriormente il dibattito. Complimenti per il blog.
Scritto da Alessia il 22/3/2011 alle 08:44
Se vogliamo ridurre a numeri altro che 25.000 morti ne produsse l'ARMIR con i tedeschi.. Solo in Russsia : 8 milioni o più di morti. E lasciamo stare tutti gli altri provocati dalla guerra nazi-fascista. Ma non diciamno queste cose : fanno arrabbiare il Filippo. E se il Filippo si arrabbia ....
Scritto da Zorro il 22/3/2011 alle 13:39
@Zorro non sa proprio niente. Furono venti milioni i russi morti nell'ultima guerra, non otto. p.s. con te, Zorro, non posso arrabbiarmi: sei una macchietta ;-)))
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/3/2011 alle 17:09
Io ho conosciuto il blogger di nome @Zorro già l’estate scorsa nel blog del senatore Rossi. Tale Zorro esordì un giorno con qualcosa del genere: “Basta! Su questo blog Mafalda sta scrivendo troppi commenti. Se scrive lei, non scrivo più io!”. Mi preme precisare che coloro che fanno i capricci, puntano i piedi o minacciano qualcosa, non mi piacciono proprio. Se sono uomini, ancora meno (nonostante l’evoluzione mia e dell’intero genere femminile, su certe cose rimango tradizionale e mi piace rimarcare le sostanziali e peculiari differenze tra uomini e donne). Ebbene, nel duetto tra Zorro e Filippo Valmaggia che leggiamo sopra, si scopre anche che Zorro è leggermente disinformato in storia. Poco importa. Quello che a me importa è che Valmaggia abbia assimilato mafalda a zorro a pluto e a paperino.
Scritto da Mafalda il 22/3/2011 alle 20:16
Cara Mafalda, sei caduta in errore o mi hai scambiato per un altro. Non ho mai preso cappello dal blog di Rossi nell'estate scorsa nè mai. Non è nel mio stile. Avrei polemizzato con te se mai fino a costringerti a prendere cappello. Mai a negarti la libertà di esprimere tutte le tue opinioni in ogni sede. Pensa che da partigiano ho lottato per conquistare questa libertà per tutti, anche per i nazi-fascisti. A proposito dei morti il Filippo è caduto nel tranello.
Scritto da Zorro il 22/3/2011 alle 21:35
Che boccalone quel Filippo. Non dirò, per il rispetto di questi poveretti, che anche i sordomuti sanno che i sovietici morti nella guerra scatenata dai nazi-fascisti sono stati 20 milioni. E noto a tutto il mondo. Avevo voluto fare uno sconto ed il Filippo con vis polemica ha voluto precisare : non 8 ma 20 milioni di cadaveri. Questa volta il numero ha il suo imprimatur. Naturalmente un massacro per liberare i popoli dell'URSS dal comunismo .
Scritto da Zorro il 22/3/2011 alle 21:48
All'amico @iscritto di Busto dico che sul successo del Presidente, a Varese così come a Torino e a Milano nei giorni precedenti, ho poco o niente da aggiungere. Chi segue il blog sa bene che sono un estimatore di Giorgio Napolitano. @Alessia tocca un punto sensibile. Negli ultimi mesi ho incrementato il numero dei miei interventi ma il mio intento resta soprattutto quello di indurre i lettori a dialogare fra loro. Il ruolo che mi sono assunto è quello di impostare e provocare il dibattito più che concluderlo. Dal numero dei commenti e soprattutto dei lettori forse ci sto riuscendo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/3/2011 alle 22:54
@Zorro. Tranello? Basta compulsare un sussidiario di quarta (elementare) per sapere le cose che ho scritto. Non ho svelato nulla. Nessuna forma di "outing", come dicono i barbari (e gli omosessuali).
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/3/2011 alle 09:09
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