Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/4/2011 alle 09:28

 

 
Aveva cominciato sabato scorso Silvio Berlusconi: “Accordo Ue sui migranti o è meglio che l’Europa si divida”. La risposta della Commissione europea era già arrivata domenica: i permessi temporanei concessi in Italia non sono validi nell’area Shengen.  Ieri è stata confermata nella riunione dei governi rappresentati dai ministri degli Interni. Roberto Maroni ha rincarato la dose: l’Italia è isolata, perché stare in Europa?
Sulla necessità che vi sia una solidarietà europea molto più forte nessun dubbio. E’ quanto va dicendo Giorgio Napolitano da parecchio tempo. Sull’idea della separazione, invece, siamo e appariamo un’altra volta ridicoli. Ma dove si vuole andare da soli? Se è una minaccia, l’arma è caricata a salve. Se è un retro pensiero, meglio scacciarlo subito.
Notava Franco Venturini sul Corriere della Sera che a dettar legge nell’Unione sono la Francia e la Germania. E aggiungeva: “Si può trovare un compromesso se si è in pericolo di morte, come sull’euro, ma su una politica europea per i migranti è meglio non farsi illusioni”.
Questa è l’Europa di oggi, purtroppo. Insomma comandano gli Stati forti di centrodestra che vogliono l’Europa dei governi non una vera Unione politica. L’Italia conta meno che mai. Perché? Le nostre colpe sono tante. Dire che tutto questo è dovuto solo al discredito internazionale di Berlusconi è una sciocchezza. Ma non si può certo negare che la profonda diffidenza del nostro governo sull’Europa abbia avuto un peso enorme.
E come si cancella l’impressione di debolezza, di inefficienza, di pressapochismo, e insieme di faciloneria e di “bullismo”, nella gestione di 20 mila disperati sbarcati a Lampedusa? L’esame di coscienza lo faccia l’Europa, ma prima facciamolo noi.
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 19 commenti -
Ti aspettavo su questo argomento. Non condivido quello che tu scrivi. Ha ragione Maroni. Cosa ci stiamo a fare dentro questa Europa? Meglio prendere coraggio e uscire. Credo che ci tratterebbero meglio.
Scritto da Bossiano doc il 12/4/2011 alle 10:37
Giuseppe, scusami ma non hai più aggiornato l'agenda delle presentazioni del tuo libro. So che verrai a Luino ma quando?
Scritto da Vittorio (Luino) il 12/4/2011 alle 10:50
Sottoscrivo ogni parola del tuo post, faccio notare che in questi anni di governo leghista di integrazione e immigrazione non si è potuto parlare se non per far fare passeggiate ai maiali o organizzare fiaccolate, quindi per aizzare gli animi e mai per risolvere una questione. Ma la storia non ci sta a guardare e oggi dobbiamo risolvere questa situazione e scopriamo che la Lega e i suoi ministri sono incapaci! Il problema però è che la grancassa mediatica continua a funzionare a pieno regime, aumentando ulteriormente rabbia e acrimonia. È una brutta situazione. Quando poi si “minaccia” l’uscita dall’Europa si fa un capolavoro di demenza, ma possibile che la storia non insegni nulla? È vero che la nostra Europa ha “svoltato a destra” e i frutti si vedono. Mi sorprende la debolezza di Sarkozy che, impaurito, si mette ad inseguire la Le Pen, tenuta invece fino a ieri fuori dall’alveo istituzionale. Questo ci dice che il disagio sul tema immigrazione è grande, ma invece di tracciare una rotta comune, ognuno fa e disfa a piacimento… l’esito potrebbe essere “novecentesco”.
Scritto da Lele il 12/4/2011 alle 11:05
In buona sostanza: è il pragmatismo della politica europea? O, come diceva un noto commenatore alla radio questa mattina, è egoismo europeo? In mezzo restano tutti i nostri infiniti e concreti problemi che la gente avverte, al di là delle vicende e delle interpretazioni politiche.
Scritto da Roscar il 12/4/2011 alle 12:14
Non so perchè tu dica che il motivo per cui l'Europa ci guarda dall'alto in basso non è il discredito internazionale di Berlusconi. E' questo discredito che ci rende deboli e poco sopportati. Se lui rimane alla guida del governo ancora per troppo tempo saremo fuori dall'Europa automaticamente.
Scritto da Gerardo c. il 12/4/2011 alle 12:15
Non contiamo più niente nel mondo, questa è la verità. E la Lega al governo riduce la nostra credibilità.
Scritto da Giusy G. il 12/4/2011 alle 12:42
Bentornato Giuseppe. Sto con Lele. Sulla conclusione non so. Penso a una "dittatura" di minoranza, con pochi votanti, molto polarizzati, con grande difficoltà per i contrappesi. Oggi si pensa che il male minore è far passare la buriana, assecondando i più agitati. Non si guarda avanti. A destra sono maestri (sono dispiaciuto a chiamare destra questa cosa qui, per il rispetto dovuto alla destra vera ed a chi ci crede).Ma vale anche nel centrosinistra. Lega e PDL sono al Parlamento Europeo. A fare?
Scritto da FrancescoG. il 12/4/2011 alle 13:03
Perchè l'Italia conta meno ? A me non pare una sciocchezza dire che tutto questo sia dovuto al discredito internazionale di Berlusconi. Come si è estrinsecata la nostra politica estera ? Con le pacche sulle spalle date da Berlusconi a personaggi come Gheddafi e come Putin. Spesso per interessi anche personali poco trasparenti ed in contrasto, se non in odio, ad altre potenze europee. Il tutto sostenuto, e non contrastato, da una nullità come il nostro Ministro degli Esteri. Ci meravigliamo ?
Scritto da Ambrogio Vaghi il 12/4/2011 alle 13:37
Caro Vittorio, ti ringrazio per la tua segnalazione. Da questo momento l'agenda del sito "Cuore e Regione" (accessibibile con un click sotto a destra della prima pagina del blog), risulta aggiornata con quattro appuntamenti nei prossimi dieci giorni. A Luino verrò sabato 28 maggio, alle ore 18, presso la biblioteca comunale. L'agenda del sito fornirà per tempo tutti i dettagli.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/4/2011 alle 14:23
Da Paese fondatore a Paese tollerato. Questa è stata la parabola mortificante del nostro europeismo. Urge cambiare strada ma per farlo occorre cambiare governo.
Scritto da Stefano Gilli il 12/4/2011 alle 16:55
Questa è l'amara realtà. C'è poco da fare, siamo messi male. Ma anche il Pd stenta a dare entusiasmo alla nostra gente. Speriamo che l'aria cambi rapidamente.
Scritto da Alessia il 12/4/2011 alle 17:15
Ho visto che hai aggiornato l'agenda del sito del libro. Ti consiglierei di mettere ogni tanto il programma delle presentazioni anche sul blog. Grazie.
Scritto da Vittorio (/Luino) il 12/4/2011 alle 20:34
Caro Ambrogio, non sottovaluto affatto il discredito internazionale di Berlusconi, ma sostengo che non sia la sola causa dell'isolamento italiano in Europa. Lo scetticismo verso l'Europa è sempre stato di marca leghista. E anche Tremonti fino a poco tempo fa non scherzava. Chi affermava: "basta con gli immigrati in Italia"? Ora che lo dicono, sbagliando, Germania e Francia, con quale autorevolezza e credibilità il ministro dell'Interno italiano può salire sul pulpito?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/4/2011 alle 21:26
20.000 immigrati hanno mandato in tilt il sistema di accoglienza emergenziale. In Germania in poco tempo avevano saputo gestire un'emergenza ben più grave. Poi parlano di uscire dall'Europa. Vergogna!
Scritto da Ruggero il 12/4/2011 alle 22:41
@ Lele. Hai ragione sulla svolta a destra dell'Europa. Solo che quell'Europa di destra, che non mi piace, è molto più seria della nostra destra. La realtà è che la sinistra in Europa non esiste quasi più. Il Pd dovrebbe essere di centrosinistra ma che cosa sia veramente non si sa bene ancora.
Scritto da Mario Contini il 12/4/2011 alle 23:14
Caro Adamoli, Vittorio di Luino ha ragione, dovresti mettere sul blog qualche informazione maggiore. In questo blog si discute di idee, alcuni altri sono solo dei notiziari. Mi piace questo modo di fare, però qualche notizia in più non farebbe male.
Scritto da Umbertone il 12/4/2011 alle 23:39
Bisognerebbe picchiare più duro contro la Lega. Berlusconi ha i suoi enormi peccati sulla coscienza ma su moltissime cose è la cultura bossiana che ha le maggiori responsabilità.
Scritto da Mazza Luca il 13/4/2011 alle 09:17
Condivido totalmente la tua risposta ad Ambrogio Vaghi. Sono persuaso che anche lui la sottoscriverebbe.
Scritto da Bortoluzzi il 13/4/2011 alle 10:28
Che rabbia vedere com'è ridotto un Paese fondatore dell'Europa. E' vero che la colpa non è solo di questo governo ma il berlusconismo e la Lega hanno dato un grande contributo.
Scritto da Brielli Giuseppe (Lecco) il 13/4/2011 alle 15:01
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