Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/4/2011 alle 09:57

 

E’ sempre l’opposizione che chiede il voto segreto e quasi sempre ottiene il risultato di franchi tiratori dentro la maggioranza. Sul cosiddetto “processo breve” è successo il contrario. Eppure si trattava di una serie di norme pericolose che manderebbero al macero un certo numero di processi importanti. Come mai?
La realtà è chiara. C’è una fascia di parlamentari disposti a tutto pur di non far sciogliere il Parlamento. La paura gioca un ruolo decisivo. Di “Scilipoti” in agguato, pronti a dare una mano a Berlusconi, ce ne sono tanti. La morale è una sola: la maggioranza parlamentare regge e si rafforza.
Non è più così però nel Paese. Il Pdl è in calo. Anche la Lega mostra qualche arretramento. Il Pd, dopo molto tempo, dà segni di ripresa, timidi ma sicuri. E’ il momento di osare con idee innovative e non conformiste. Solo qualche esempio. Che cosa è per noi la riforma giudiziaria? Come si attua la meritocrazia nella scuola, nella pubblica amministrazione, nella vita politica? In quale modo riformare le relazioni industriali in crisi?
Non mi si dica che abbiamo già progetti chiari. Se fosse così la nostra capacità di comunicare e di farci capire sarebbe pari a zero.
 
 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
Giuseppe hai ragione. Però io negli argomenti da affrontare metto al primo posto la politica dei redditi e il welfare (primum "magnare" deinde filosofari). E credo che sia lì che il PD si gioca una chance di futuro.
Scritto da Lele il 15/4/2011 alle 10:51
Si, la paura fa novanta. Però devi ammettere che anche il Pd ha paura. Quando va in piazza a manifestare è come se volesse raccogliere un pò di coraggio. Ma il coraggio deve prenderselo in proprio. Non sono un finiano ma ha fatto più opposizione Fini di tutto il Pd messo insieme. E anche Casini ha nostrato una buona audacia. Non è vero? Vorrei sentire il parere tuo e dei tui affezionati lettori.
Scritto da Elettore Udc il 15/4/2011 alle 13:19
I parlamentari singoli hanno sempre avuto paura dello scioglimento del Parlamento. La novità è stata che fini a novembre hanno avuto paura anche i partiti, compreso il Pd. Se vogliamo essere credibili e creduti dobbiamo ammetterlo.
Scritto da Lorenzo il 15/4/2011 alle 13:46
Per rispondere alle tue domande ci vorrebbe un trattato. Mi sforzerò di essere sintetico: Sulla Giustizia: snellimento delle procedure ma seguendo il faro della Costituzione: la Legge è uguale per tutti. Per quanto riguarda la meritocrazia nella scuola credo che la sinistra abbia compiuto molti sbagli. Il “Diritto allo studio” non deve essere inteso come una Cartolina precetto: non tutti hanno voglia di faticare sui libri, magari preferiscono un lavoro che ritengo non sia da considerarsi disdicevole, anzi: si stanno perdendo molte capacità di lavoro manuale che forse non verranno più trasmesse. Penso alle botteghe artigiane, ai liutai; ma qui il discorso diventerebbe lungo. Oggi sembra obbligatorio che tutti frequentino un Liceo; chi frequenta un Istituto tecnico o peggio un professionale, viene considerato uno “sfigato”. E soprattutto: chi frequenta una scuola, qualsiasi scuola, non è un “cliente”: è uno studente che oltre ai diritti deve rendersi conto che gli competono dei DOVERI. Se non ottempera ai secondi, perde necessariamente i primi. Per la meritocrazia in politica …alla prossima puntata.
Scritto da Angelo Eberli il 15/4/2011 alle 13:59
Continuo. La Giustizia. "Causa dell'inefficienza non è la mancanza di risorse: l' Italia seconda solo a Belgio e Germania; numero dei magistrati 9.000 (1,5 ogni 10000 abitanti; media Europa 1,2); variabilità numero e durata procedimenti: un appello a Bologna dura il doppio che a Torino; a Reggio Calabria il quadruplo che a Trento, ecc...". Vedi: prof. Alessandro Penati, ordinario Finanza aziendale, Univ. Cattolica MI. La Repubblica 16 ott 2010 - pubblicato in Finanza e Mercati (!)
Scritto da ulderico monti il 15/4/2011 alle 14:15
Gli amici oggettivi (di sinistra) di Berlusconi: Alberto Asor Rosa, intellettuale principe della nostra sinistra, finge d'essere nemico di B., ma gli offre il destro per rafforzarsi. Ieri ha proposto lo stato d'emergenza, congelare le Camere, affidare il governo a Carabinieri, Polizia e Magistratura. (La Rep. 14 aprile). Già l'ineffabile Dario Franceschini aveva proposto la ricostituzione del C.L.N. (immagino per appendere B. a piazzale Loreto). Perché B. è sempre in sella? Soltanto ingenui?
Scritto da ulderico monti il 15/4/2011 alle 14:28
Per facilitare la comprensione del primo intervento di Ulderico Monti (14.15) preciso che la continuazione si riferisce al commento di ieri alle ore 17.41.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/4/2011 alle 15:56
@Elettore Udc e @Lorenzo esplicitano le convinzioni che abbiamo in tanti. La paura aleggia anche nel Pd. E una porzioncina di Scilipoti alberga anche nell’animo dei parlamentari del Pd. Non me ne vogliano i nostri due parlamentari varesini se ora li nomino. Lei crede che l’on.le Marantelli e il sen. Rossi muoiano dalla voglia, PER IL BENE DEL PAESE, di andare alle urne? Uhm ... Il Paese versa in una grave crisi valoriale prima ancora che economico-sociale e il Pd, come tutta risposta, organizza la lettura, nelle aule parlamentari, della Costituzione. Qualche ingenuo (o pazzo?) si farà venire i lucciconi agli occhi nell’apprendere di questa nobile iniziativa ma non la gran parte delle persone avvedute. Ripeto: l’iniziativa è nobile ma non utile. Chiunque dotato di un briciolo di onestà politico-intellettuale è in grado di comprendere che i vertici del Pd si stanno prendendo gioco di tutti noi, con l’unico intento di sfuggire alle urne. Con queste “tecniche” (che ricomprendono anche le “manifestazioni intellettuali” di piazza) si è arrivati ad aprile. In un fiato, fra poco più di un mese, saremo alla pausa estiva, che dura sino a fine settembre, quando l’anno, ormai, starà quasi giungendo al termine. Buon 2012! Ebbene, ritengo che il Pd avrebbe dovuto dichiarare, sin dall’autunno scorso e non solo a parole, lo STATO DI EMERGENZA DEMOCRATICA e invitare, così, i propri parlamentari a dimettersi. Tutto qui. Il resto sono solo parole.
Scritto da Mafalda il 15/4/2011 alle 15:57
Sulla scuola @Angelo Eberli ha perfettamente ragione.
Scritto da Alessia il 15/4/2011 alle 16:06
Il voto segreto è stato chiesto dall'opposizione proprio per poter da parte dei soliti addetti di dare una mano alla maggiornza. Una sconfitta della maggioranza su questa legge avrebbe provocato immediamente le dimissioni del governo e soprattutto elezioni anticipate che il Pd dice di volere ma non vuole farle ora.
Scritto da Osservatore il 15/4/2011 alle 16:09
Metterò Mafalda in compagnia di Asor Rosa. Emergenza democratica? Questo mese sarebbe andato a scadenza il 2° Prodi: aveva tutto, dal presidente della Repubblica, ai presidenti della Camere: cadde per virtù propria, B. era anche allora con le spalle al muro. E' una singolare concezione della democrazia: se non riesci a vincere, sfasci tutto. Terrorismo! La questione è: che cosa fare per superare la crisi della sinistra, le alleanze "ripugnanti", le "tigri di carta". Leggete Apocalisse 3.15
Scritto da ulderico monti il 15/4/2011 alle 16:47
Sottolineo soprattutto le ultime due righe. Buona conclusione.
Scritto da Lucky il 15/4/2011 alle 17:12
In un Parlamento di "nominati" dalle segreterie dei partiti e dai leaders stessi (Berlusconi su tutti naturalmente) si tende il più possibile alla conservazione dei proprii interessi. Mafalda dunque ha ragione, almeno nella prima parte del suo intervento. Bisogna battere il centrodestra sul terreno politico e ripartire dalla fondamenta: nuova legge elettorale in primis e poi un progetto preciso di riorganizzazione complessiva delle istituzioni e dell'amministrazione con più equità ed efficienza
Scritto da cesare chiericati il 15/4/2011 alle 17:15
@Mafalda mi sta simpatica per la sua verve critica ma stavolta propendo per Ulderico Monti. Lo situazione di oggi è colpa soprattutto del fallimento del governo Prodi. Non c'è sfascio democratico ma un governo che governa troppo poco e che pensa quasi solo alla giustizia per Berlusconi. La democrazia, tutto sommato, è ancora viva.
Scritto da Valceresio il 15/4/2011 alle 20:08
Adamoli, ripropongo il commento che ho fatto ieri sulla Lega del Ticino. Nel blog del sen. Rossi quando si parla di argomenti leghisti, e non solo, c'è sempre una polemica astiosa contro le persone e soprattutto contro Marantelli, che se non altro esiste mentre lui è evanescente. Sul tuo bolg no, anche se siete tutti e due ex democristiani. Ti chiedo se censuri i commenti o, in caso contrario, come mai questa disparità. Non rispondermi da democfristiano.
Scritto da Enne Enne (Varese) il 15/4/2011 alle 20:10
Se Ulderico Monti vuole dire che le responsabilità della sinistra sono tante nella situazione attuale gli do ragione. Da un altro punto di vista la stessa cosa dice anche Mafalda. Sono entrambi insoddisfatti e questa è il punto che li accomuna. Anch'io la penso cosi. Ma il rilievo di Adamoli su un Pd in leggera crescita ci può dare qualche speranza.
Scritto da Gaspare S. il 15/4/2011 alle 20:47
Se ci fosse stato il rischio delle elezioni i franchi tiratori in soccorso della maggioranza sarebbero stati non sei ma molti di più. Mettetevi il cuore in pace e lavorate guardando al 2013.
Scritto da Bulgheroni Carlo il 16/4/2011 alle 00:07
Da un Parlamento con tanti "Scilipoti" che cosa possiamo aspettarci? Di Pietro dovrebbe spiegarci perchè due dei suoi hanno tradito. Forse il difetto sta nel manico, cioè in lui stesso.
Scritto da Gerado C. il 16/4/2011 alle 00:54
Rispondo a Gaspare S. Non sono insoddisfatto: ho 79 anni e partecipo attivamente alle amministrative di Gallarate. Critico l'inadeguatezza degli strumenti politici e l'inconsistenza strategica, la confusione dei ruoli istituzionali. Napolitano eccede nelle esternazioni e - temo - è fuori ruolo, di Fini ha già detto Adamoli, le alleanze sono "indecenti", si parla di governi di unità nazionale mentre è in corso una campagna elettorale, prova generale delle politiche. Leader, programma, alleanze?
Scritto da ulderico monti il 16/4/2011 alle 07:27
Cerco di condensare le mie osservazioni in un solo intervento e mi scuso per la estrema sinteticità. Con @Lele condivido che il Welfare e la politica dei redditi siano i nodo da sciogliere. Tuttavia non li ho citatati perchè penso che, su questi temi, il Pd abbia già delle idee che ritengo valide. @Angelo coglie il bersaglio quando parla delle scuole professionali. Da questo punto di vista c’è una carenza fortissima delle Regioni e anche della Lombardia. Filippo Hazon, assessore regionale dei vecchi tempi, sarebbe delusissimo nel vedere la sue creature così immiserite. E' difficile contestare @Mafalda quando afferma che il Pd avrebbe dovuto chiedere le elezioni anticipate fin dall’autunno scorso. Anch’io per un certo periodo mi ero illuso che un governo “di larghe intese” fosse la soluzione giusta. Poi ho cambiato opinione e la svolta del partito è arrivata ancora molto più tardi e solo da poco tempo appare credibile. In sostanza ha ragione @Cesare Chiericati quando continua a ripetere che il centrodestra va battuto sul terreno politico con il rigore e la pazienza necessaria. Le scorciatoie non funzionano per niente. Sulle domande di @Enne Enne (di Varese) e sulla questione dell’emergenza democratica oggetto del confronto fra @Ulderico Monti e @Mafalda interverrò separatamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2011 alle 10:54
Caro Adamoli, vorrei anch'io prenderti in parola quando affermi che il clima sta cambiando. Non sono di centrosinistra ma non sopporto più Berlusconi. Però il Pd deve farne tanta di strada per convincere professionisti, artigiani, piccoli imprenditori che sono il fulcro della società lombarda. Tanti auguri ma il mio scetticismo per ora resta quasi quello di prima.
Scritto da Bianchi Giò il 16/4/2011 alle 12:23
Anche le firme sotto le liste di Berlusconi risultano falsificate. Se non è emergenza democratica questa....
Scritto da Albertone da Giussano il 16/4/2011 alle 15:13
@ Ulderico Monti. Non la conoscevo. Lei è l'ennesima dimostrazione che una cosa è l'età anagrafica e un'altra cosa, ben diversa, è l'energia intellettuale.
Scritto da Gaspare il 16/4/2011 alle 18:19
@Enne enne (Varese) - Non ho censurato nessun commento. Perchè sul blog del sen. Rossi ci sia "polemica astiosa contro le persone e soprattutto contro Marantelli" non sono in grado di saperlo. Potresti chiederlo a lui. Mi limito a farti osservare che tu stesso su questo blog sei stato pesante anche nei miei confronti, invitandomi a uscire dal Pderchè non sono abbastanza di sinistra. Per te questo era un insulto,o quasi, a me invece questo rilievo non fa nè caldo nè freddo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/4/2011 alle 19:15
A Gaspare: ringrazio, ma l'energia va finalizzata ed esige un leader. Per questo motivo intervengo sul blog di Giuseppe. L'età anagrafica pone dei limiti naturali: tra due anni parteciperò alle politiche? Il mio indirizzo e-mail è: u.monti@teletu.it. Tutti saranno i benvenuti.
Scritto da ulderico monti il 16/4/2011 alle 19:52
Dopo aver postato il commento di ieri pomeriggio, accendo il computer solo ora. Intanto, sottoscrivo l’apprezzamento che @Gaspare S. rivolge a @Ulderico Monti. L’acume del signor Monti conferma che la “rottamazione” sulla base del criterio anagrafico è una grande sciocchezza. Inoltre, condivido pienamente il suo giudizio (commento di oggi h. 7.27) sull’inconsistenza strategica, sulla confusione dei ruoli istituzionali e sulle alleanze “indecenti”. Ieri, nel mio commento, parlavo di crisi valoriale prima ancora che socio-economico-politica. E non mi riferivo alla degenerazione dei costumi alla quale ci ha abituati il nostro premier. Certo, all’estero abbiamo perso anche la minima credibilità ma noi che “viviamo” il nostro Paese tutti i giorni sappiamo benissimo che l’implosione della politica italiana non è solo frutto del “bunga-bunga”, di Lele Mora o di Ruby ma del comportamento “disinvolto” di gran parte dei nostri politici. Qualche esempio. Fini sta abusando in maniera indecente del suo ruolo istituzionale. Bocchino è chiaramente in malafede nel definire Cordero di Montezemolo un “uomo della società civile”. Rutelli passa le giornate a fissare il proprio ombelico (pensando sia il centro del mondo) e a barattare i problemi quotidiani degli italiani con sterili dibattiti sulla bontà del terzo polo. Nonostante Vendola vada predicando un egualitarismo evangelico, le gerarchie ecclesiastiche si sentono meglio rappresentate da un Fioroni o da un Rotondi anziché da lui. Bersani non è nemmeno nelle condizioni di schierarsi con Landini e con gli operai dei millecentoeuro al mese. I personalismi, camuffati in “correnti politiche”, soffocano le relazioni umane prima ancora che quelle politiche. Ne è un esempio Veltroni che, addirittura, sta facendo la sponda a Pisanu. Cambiano le denominazioni, i simboli e le carte intestate ma la casta, oltre che trasversale, è anche compatta nell’auto-preservarsi. Alla base di questa crisi valoriale vi è l’oltraggio, perpetrato dai nostri politici, del valore della centralità della persona. P.S.: Chissà se adesso avrò convinto @Valceresio, che ringrazio per il suo commento.
Scritto da Mafalda il 16/4/2011 alle 23:26
@Mafalda 23:26. "... ma la casta, oltre che trasversale, è anche compatta nell'autopreservarsi". Concetto molto forte, molto condivisibile, molto sentito dalla gente, tutta la gente.
Scritto da Ex L. & B. il 17/4/2011 alle 10:05
Adamoli, è vero, tu non fai parte del mio partito ideale di sinistra, sei troppo moderato. Per conseguenza ho sempre detto - devi riconoscerlo - che saresti stato il miglior candidato sindaco di Varese per raccogliere voti che andranno alle liste che sostengono Fontana. Se proprio dobbiamo sopportarvi nel Pd, ammetto che, degli ex democristani, tu sei quello che può dare qualcosa di più degli altri.
Scritto da Enne Enne (Varese) il 17/4/2011 alle 11:31
Alla fine degli anni ‘90 il progetto 2000 dei DS segnava la via maestra della critica del passato e dell’approdo al socialismo europeo. Furono costituite commissioni federali ad hoc (io ne facevo parte) che non si riunirono mai. Il progetto 2000 fu accantonato e prevalse la linea compromissoria con i resti della DC, con la pretesa di presentarla in Europa come la nuova strada da cui doveva omologarsi tutto il socialismo europeo. Come è finita, lo viviamo ogni giorno: senza una visione razionale della strategia, senza leader, senza programma, con alleanze “repellenti”!
Scritto da ulderico monti il 17/4/2011 alle 12:53
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