Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/5/2011 alle 21:31

 

Dario Franceschini è uno dei migliori dirigenti dell’intero centrosinistra. In televisione è efficacissimo. Ha un bel volto, ha i ritmi giusti, è rapido e incisivo.
L’ho appena ascoltato da Lilli Gruber. Mi è complessivamente piaciuto, però con un paio di evitabilissime cadute di stile. Un rospo sullo stomaco che mi voglio togliere subito.
E’ partito benissimo rivendicando giustamente la coerenza del Pd in politica estera e attaccando il “rattoppo” governativo dell’ultimo istante.
Poi su Napoli la prima stonatura. L’opposizione sarebbe frammentata per colpa esclusiva di Italia dei Valori. Ma chi ci crede? Come si può dimenticare la figuraccia del Pd sulle primarie, poi annullate?
Un attimo dopo, sulle divisioni odierne tra Pd, Italia dei Valori e Terzo polo nelle mozioni sull’intervento in Libia, ha fatto un’incredibile arrampicata sui vetri per cercare di negare l’evidenza.
Caro Dario, non sarebbe meglio essere più realisti? Non ne guadagnerebbe la stessa validità della propaganda? Il Pd non ha bisogno di nascondere le difficoltà, ha bisogno di superarle riconoscendole per quelle che sono. Anche pubblicamente.


 
Commenti dei lettori: 19 commenti -
Ottimo. Gli unici bravi sono infatti Bersani, D' Alema ed il suo amico Enrico Letta. Loro sì che non dicono mai stupidate!!! Bene, bene sempre a 'sputtanarci', fra di noi.
Scritto da piero il 4/5/2011 alle 22:00
Ho la conferma del perchè i leghisti che ti hanno conosciuto in regione, come il sindaco di Varese Fontana, hanno stima di te malgrado le differenze politiche.
Scritto da Bossiano doc il 4/5/2011 alle 22:33
Concordo. La propaganda migliore è quella che viene percepita dagli elettori come fondata e veritiera.
Scritto da Bortoluzzi il 4/5/2011 alle 22:44
Su Napoli sarebbe opportuno stendere un velo pietoso o ammettere, se incalzati da una domanda, che le cose avrebbero dovuto essere gestite meglio. A seguire un impegno a cambiare il partito. Un minimo di autocritca, anche in campagna elettorale, servirebbe a prendere dei consensi in più. Lo dico da iscritto convinto.
Scritto da Luca il 4/5/2011 alle 23:12
Sono d'accordo e ti domando una cosa sola. Se allo stesso modo dalla Gruber avessero parlato Bersani e Enrico Letta, che tu hai votato al congresso, ti saresti tolto subito il rospo dallo stomaco?
Scritto da Gianna Ceriani il 5/5/2011 alle 08:35
Eppure, caro Adamoli, il tuo post sembra un altro ottimo esempio di onestà intellettuale.
Scritto da Roscar il 5/5/2011 alle 09:08
@ Piero. Se dire queste cose di buon senso è "sputannamento" non ce la caviamo più. Che cosa pensi di Veltroni che settimana scorsa ha sferrato un attacco totale alla linea del partito riportato da tutti i giornali e tutte le televisioni?. Quella si è irresponsabilità
Scritto da Luigi Crespi il 5/5/2011 alle 09:33
A me Franceschini è sempre piaciuto. Condivido il Suo stesso giudizio: “è uno dei migliori dirigenti dell’intero centrosinistra”. Tuttavia, dal momento che è un politico, non mi stupisco se lo stesso “si arrampichi sui vetri” per fornirci una versione non prettamente “realista” (come la definisce Lei) o veritiera (come la definirei io) dei fatti e degli atti politici. La politica è questa, lo sappiamo. A Franceschini il merito di essere stato fedele al proprio baricentro interiore. Altri suoi coetanei, ad esempio Follini e Lusetti, sono improponibili. Lusetti, poi ... Ora, per fare immensamente piacere a @Una lettrice, voglio ricordare che dovrebbe essere uscita proprio in questi giorni la terza fatica letteraria di Franceschini, dal titolo “Daccapo”. Io l’ho appreso da un articolo di Denise Pardo comparso su “l’Espresso” della scorsa settimana (pag. 52). “Franceschini erotico”: questo l’audace titolo della Pardo. Che così continua: “Un notaio morente, 52 prostitute, uno stuolo di figli segreti. E personaggi che svelano il loro lato oscuro. E’ il nuovo romanzo del capogruppo del Pd”. Dice Franceschini: “Daccapo è un romanzo d'amore e disordine, dove la trama si confonde con l'ordito e il rovescio con il dritto. L’aspirazione al mistero, la fascinazione verso vite diverse. Il rovesciato è meglio del dritto”. Se il rovesciato è meglio del dritto, caro Adamoli, come potrebbe Franceschini rispondere “realisticamente” alla Gruber?
Scritto da Mafalda il 5/5/2011 alle 10:32
@Piero e Gianna Ceriani - Vorrei invitarvi a leggere, a proposito di Letta e Bersani, due miei post che trovate facilmete nell'archivio. Il primo del 30.9,2009: Caro Enrico, parla!, con 35 commenti. Il secondo, recentissimo, del 3.3.2011: Caro Bersani, dissento e contesto, con 41 commenti. Ho messo il numero degli interventi dei lettori perchè stanno a significare che il contenuto dei post era risultato piuttosto controverso. Non si può sempre e soltanto belare in coro. Così non si darebbe nessun contributo utile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2011 alle 11:05
@Mafalda - Ho già aquistato e leggerò sicuramente "Daccapo". Mi piace come scrive Dario Franceschini. Tornando al contenuto del post. La mia opinione è che se la propaganda dosse più fondata sui dati di fatto riuscirebbe più efficace, nell'interesse del Pd. L'osservazione la conosco. Berlusconi caccia balle e ottiene successo. Obiezione fondata, Ma siamo su un altro pianeta. Il centrosinistra i voti li deve sudare con le proverbiali sette camice.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2011 alle 11:09
Pane al pane e vino al vino. Sei rimasto lo stesso di qualche anno fa. Vengo ad ascoltari questa sera a Saronno. Sono ormai anni che non voto neanche più. Chissà se mi fai tornare la voglia. Sarà difficile. Ciao.
Scritto da Antonio S. il 5/5/2011 alle 12:01
(continuo) Vengo soprattutto perchè mi spinge mia moglie che ti saluta tanto. Si ricorda di una tua telefonata molto amichevole di qualche anno fa, non in campagna elettorale, aggiunge sempre.
Scritto da Antonio S. il 5/5/2011 alle 12:04
Oggi la polemica investe Napolitano: citando Giolitti critica il PD? Premesso che ho sempre pensato che il Presidente intervenga troppo e svolga un ruolo politico che non dovrebbe competergli, il giudizio sul PD è una vera tragedia, ma con risvolti farseschi: ma la responsabilità maggiore del fallimento della sinistra risale al PCI di Berlinguer e Napolitano, poi PDS e DS. Il vuoto progettuale e il rifiuto della via del socialismo europeo, sono causa prima dell'egemonia della destra.
Scritto da ulderico monti il 5/5/2011 alle 12:23
Le diccoltà non si superano occultandole. Gli elettori sono distratti ma colgono le contraddizioni più grosse. Siamo in lento recupero. Giusto essere, se non scrupolosi, almeno seri nel costruire il quadro delle responsabilità di ciascun partito.
Scritto da Iscritto Busto il 5/5/2011 alle 12:29
Anche a me Franceschini piace. Soprattutto come persona e come sua storia politica. La sua posizione attuale è confusa, stritolata fra Bersani e D'Alema. Diciamo che poteva essere un buon leader, non l'hanno voluto, è la solita confusione del Pd. Ieri sera non l'ho sentito, non posso esprimermi. Certo che giustificare la situazione di Napoli è un po' dura ....
Scritto da Ex democristiano il 5/5/2011 alle 14:06
Il Pd purtroppo non ha radici se non quelle da cui ciascuno proviene. Pertanto la sua (Pd) strategia è solo quella di contrastare quella degli altri partiti e quindi è altalenante .Adamoli fa bene ad invocare chiarezza di linea ma quale però. Il Pd purtroppo non è in grado di distillarne una; non ha più una propria base culturale univoca, Deve vivere attaccando la politica degli altri.
Scritto da Osservatore il 5/5/2011 alle 15:32
Caro Ulderico, io sono un estimatore di Giorgio Napolitano fin da prima che diventasse Presidente. Convengo però che qualche volta interviene fin troppo. Non mi riferisco alle dichiarazioni di ieri nell'anniversario della morte di Giolitti ma all'esame dei provvedimenti del governo prima ancora che vengano emanati. La moral-suasion va bene ma non sui provvedimenti specifici. Così rischia di condizionare anche l'opposizione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2011 alle 15:43
Qualche volta ti cacceranno dal partito. Non so dispiacermene o rallegrarmene. Se avverrà forse, dopo tutto, mi dispiacerà.
Scritto da Luciano il 5/5/2011 alle 15:43
@ Osservatore: e le radici del Pdl quali sono? Craxiani, radicali, comunisti, fascisti, piduisiti? E a proposito di attacchi: chi è che non ha uno straccio di programma, attacca sempre gli avversari, lancia strali contro comunisti e giudici? Osservatore poco attento o in malafede...
Scritto da pino s. il 5/5/2011 alle 16:47
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