Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/5/2011 alle 16:28

 

La polemica è scoppiata a Milano ma il problema riguarda molti paesi e città che hanno cambiato o stanno cambiando il colore politico delle maggioranze.
Cosa fare dei Piani di Governo del Territorio (PGT), già approvati dalle precedenti amministrazioni battute nelle urne?
Il programma di Giuliano Pisapia è chiaro: “cambieremo il PGT”. L’assessore all’urbanistica, Carlo Masseroli, gli ha risposto che in questo modo la città si bloccherebbe per 3/4 anni e ne subirebbe un danno irreparabile.
Chi ha ragione? Se cambiare il Piano vuol dire stravolgerlo completamente ha ragione Masseroli. La continuità amministrativa essenziale va sempre tutelata. Ma modificare periodicamente il documento di piano rientra nelle prerogative di ciascuna amministrazione e pure nell’intento della legge regionale urbanistica.
Nel 2005 avevo fatto io a nome dell’Ulivo in Consiglio regionale la dichiarazione di voto contraria a quella legge. Sul punto della revisione annuale del Piano il nostro parere era favorevole.
Non conosco nel dettaglio i problemi di Milano, ma la previsione di una crescita di 400mila abitanti in pochi anni mi pare abnorme. Perché la nuova amministrazione non dovrebbe ridiscuterla?
Nella difesa di Carlo Masseroli c’è, come ha dichiarato Stefano Boeri, un’affermazione aberrante: “O si sta con i costruttori o con l’estrema sinistra”. Chi l’ha detto? In mezzo c’è la città dei residenti, di chi vi lavora, delle imprese, dei professionisti, degli studenti.
E’ la solita storia che si sente purtroppo in tante parti politiche: il PGT è materia complicata, meglio lasciarla agli esperti. Nulla di più falso. Lo strumento è tecnico, ma la materia è la quint’essenza della politica. Riguarda l’idea di città, lo sviluppo sostenibile, le infrastrutture, l’ubicazione dei servizi, il rapporto fra “costruito”, ambiente sociale e paesaggio. A Milano, Varese, Gallarate, Malnate, dovunque.
 
 
 
Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 37 commenti -
I nostri avversari cercano di convincere gli elettori che la vittoria di Pisapia causerà lo stop dello sviluppo edilizio di Milano. Stop della cementificazione esagerata si, ma non di un giusto rinnovamento dell'edilizia che il programma di Pisapia prevede di realizzare concretamente.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 21/5/2011 alle 17:19
“O si sta con i costruttori o si sta con l’estrema sinistra”. Trovo aberrante questo concetto. Si continua a costruire case che restano invendute e che non sono accessibili a chi ha un reddito modesto. Si sprecano gli annunci “vendesi” (anche nel mio comune si è costruito a più non posso, ma solo una piccola percentuale è stata acquistata) e i prezzi non scendono. La tanto conclamata legge regolatrice della domanda e dell’offerta pare che, in materia immobiliare, non funzioni. A fronte di una domanda crescente e inevasa di alloggi a prezzi accessibili, si continua a cementificare, consumando territorio, a beneficio non saprei dire di chi. Quello che mi appare strano è che, nonostante il macroscopico invenduto, le imprese costruttrici non falliscono. Significa che non hanno esposizioni bancarie. Chi fornisce loro i capitali? Forse è il caso di ragionare su questi fenomeni. Buttare lì uno slogan privo di qualsivoglia logica è facile; offrire soluzioni richiede sensibilità ai problemi sociali, una visione non affaristica e una Politica degna del nome.
Scritto da Angelo Eberli il 21/5/2011 alle 17:55
Hanno previsto un numero enorme di abitanti per poter largheggiare nelle costruzioni. Gli edifici sfitti non si contano più mentre manca l'edilizia popolare. Il problema vero è la possibilità che i lavoratori di ogni genere possano entrare la mattina a Milano e tornare a casa la sera senza troppi affanni. Ma qui non c'è businness.
Scritto da Pendolare Busto il 21/5/2011 alle 18:37
Giuseppe, il tuo post è quantomai mirato e ciò che dici assolutamente condivisibile. Il governo del territorio, insieme al tema dei servizi alla persona rappresenta il binario su cui si sviluppa e corre una corretta politica locale. Infatti il primo servizio da rendere ai cittadini é assicurare loro una corretta gestione del territorio, che lo renda gradevole, vivibile e, soprattutto,lo preservi dalle incursioni della pirateria edilizia, agguerrita e pronta a rovesciare colate di cemento a gogò.
Scritto da giovanniderosa il 21/5/2011 alle 23:33
Ogni maggioranza ha il diritto di rivedere le previsioni urbanistiche, direi anche di cambiarle profondamente. In caso contrario ogni partito sarebbe uguale all'altro che lo ha preceduto alla guida del comune..
Scritto da Umberto C. il 22/5/2011 alle 00:41
In questa prossima settimana Pdl e Lega cercheranno di alzare ancora la polemica politica-ideologica ma meno che nel periodo appena passato. I problemi delle città e il "rapporto fra costruito, ambiente sociale e paesaggio" saranno finalmente presi in considerazione. Tocca al centrosinistra dimostrarsi all'altezza. Ma ho qualche dubbio perlomeno a Milano. Vedo anche lì il sorgere di rivincite ideologiche.
Scritto da Roseto senza rose il 22/5/2011 alle 10:10
Cara @Mafalda, quando hai cominciato a scrivere sui vari blog eri critica nei confronti di Adamoli, addirittura acida. Lo notavo io che lo ritengo una persona di valore che pensa però diversamente da me. Poi quasi all'improvviso hai cambiato approccio. Mi permetti di chiederti perchè? Lui è un post Dc, laico, ma sempre un post Dc. Non fa niente per farlo dimenticare, anzi, e questa è la mia rabbia. Tu hai una cultura molto diversa. O sbaglio?
Scritto da Una lettrice il 22/5/2011 alle 11:04
Il territorio di Milano e del suo hinterland reca visibili le tracce di decenni di politica urbanistica realizzata dalle giunte di sinistra. A Milano come a Sesto San Giovanni, a Bollate come a Cinisello Balsamo. Mi sembra del tutto infondata, quindi, l’affermazione: “O si sta con i costruttori o con l’estrema sinistra”. Così come il voler far credere che Pisapia sia il rappresentante di un monocolore di estrema sinistra. Stiano pure tranquilli gli amanti del mattone: da sempre il partito dei costruttori è trasversale. Milano non è Cassinetta di Lugagnano, ove ci si può permettere lo “sviluppo zero”. Il PGT non definisce solo le scelte edilizie ma dovrebbe affrontare, a 360°, la programmazione dei servizi, l’aspetto della mobilità, ecc. Problemi, questi, che non richiedono solo una visione comunale, a maggior ragione nel caso di Milano che, come prevede la Costituzione, dovrebbe essere città metropolitana. Anzi, è come se i nostri governanti ed amministratori avessero completamente rimosso tale progetto. E dire che la città metropolitana non è solo un’idea politica (che fine ha fatto il ddl Lanzillotta?) ma, in primo luogo, una disposizione costituzionale. Ma il Boeri del post è lo stesso che ha progettato il CERBA (Centro Europeo di Ricerca Biomedica Avanzata) che dovrebbe costruire Ligresti? E’ lo stesso che farà il capogruppo in Consiglio comunale e il Presidente della Commissione Urbanistica in caso di vittoria di Pisapia? No, non è lui, è sicuramente un caso di omonimia ... P.S.: Quando penso a Ligresti, più che allo scempio urbanistico, mi vengono in mente le 11 persone (10 pazienti ed un infermiere) che, alla fine degli anni ’90, morirono nel rogo della camera iperbarica dell’Istituto Galeazzi, di proprietà, insieme a diversi altri, del Gruppo Ligresti (vicino ai La Russa). L’estintore conteneva solo ragnatele ...
Scritto da Mafalda il 22/5/2011 alle 11:48
@Angelo Eberli, condivido il tuo commento in particolare nella parte finale. I tuoi interrogativi come mai non se li pongono in tanti? Vorrei saperlo.
Scritto da Bernasconi Luisa il 22/5/2011 alle 12:21
Errata corrige. Il mio commento precedente era influenzato dall’abitudine ad essere all’opposizione. Ovviamente, in caso di vittoria di Pisapia, presumo che l’archistar Boeri non si limiti a fare il Presidente della Commissione Urbanistica ma diventi Assessore all’Urbanistica e Territorio. No, che dico? Per uno come Boeri – il cui sito internet professionale è in lingua inglese - il nome della delega assessorile deve necessariamente essere più chic. Ad esempio, Assessorato all’Urban & Environmental Planning. Anche Majorino sarà d’accordo. E continuerà a fare il capogruppo, nel solco del cambiamento.
Scritto da Mafalda il 22/5/2011 alle 12:30
Cara @Una lettrice, io sono ancora acida, ricordatelo! Ritengo sia pedagogico essere acidi con gli esponenti del Pd, siano essi ex Dc, ex Pci, ex altro … Rispetto al blog di Adamoli – che è un gentiluomo ed un politico di alto livello – non ho mai formulato critiche gratuite alla sua persona. E lui può testimoniarlo. Semmai, ho sempre espresso il mio parere – questo sì, critico – nei confronti di commenti che si limitavano alla piaggeria. Prediligo i commenti (e i commentatori) che stimolano una dialettica e che offrono un confronto, magari anche aspro. La domanda che mi poni è superflua: visto che mi segui sin dall’inizio (spero, non morbosamente) avrai capito, dai miei commenti, la mia estrazione politico-culturale. Infine, sappi che ciò che conta non sono i rapporti virtuali (per intenderci quelli che sono anche sotto i tuoi occhi). Ciò che conta sono i rapporti nella vita reale …. Ma quello è tutto un altro registro, che non conosce la parola acidità. Il mio modo di vivere e di pormi non sa proprio cosa sia l’acidità. Peccato che sono anonima … altrimenti te lo dimostrerei. A proposito di acidità: nei giorni scorsi hai preso di mira due blogger di destra, poi Roberto Molinari, oggi Mafalda …. Se continui così, il Maalox non te lo leva nessuno. E ti faranno anche l’antirabbica (visto che scrivi che ti “fa rabbia” che Adamoli non nasconda di essere un post Dc. Ma scusa, perché mai Adamoli non dovrebbe essere fiero delle sue origini democristiane? Il tuo amico Marantelli non lo è delle sue origini comuniste?).
Scritto da Mafalda il 22/5/2011 alle 13:15
Oggi Pisapia sui giornali parla di periferie estendendo il concetto all'hinterland. E' una mossa giusta. Bisogna fare di più in questo senso, molto di più, anche a Varese. Manca un disegno strategico di questo tipo. SVEGLIA.
Scritto da Mario T. il 22/5/2011 alle 13:26
A molti di voi non viene neanche in mente lo sviluppo delle città. Vi accontenterete della manutenzione ordinaria e di quache iniziativa sociale. Siete animati dalla cultura della povertà.
Scritto da Giorgio il 22/5/2011 alle 15:21
Abile @Mafalda, ma non abbastanza. Ricordo, ma basta rivedere i tuoi commenti sui blog di Adamoli e Rossi, la tua acidità nei confronti anche di Adamoli. Lo hai sempre rispettato e stimato ma qualche volta andavi giù dura. Ultimamente è solo miele. Con il Senatore Rossi la stessa cosa. Lo hai subito criticato pesantemente, poi avete cinguettato affettuosamente creando una semi storiella d' amore virtuale, infine lo hai cancellato totalmente. Instabile e capricciosa!!!!!
Scritto da E.F. il 22/5/2011 alle 16:01
Cara @Mafalda, sei astuta ma mi hai scambiato con un'altra persona. Credo con E.F. ma non sono lei, ti assicuro. Il mio rfiferimento in questa provincia vorrei che fosse Adamoli se non continuasse in una testimonianza culturale sterile, ostentata, inutile perché minoritaria nel PD e nel centro sinistra. Gioca a fare il "trasversale". Non può incidere, spreca tempo e capacità di cui ci sarebbe bisogno. Questa è la mia rabbia.
Scritto da Una lettrice il 22/5/2011 alle 16:13
@Bernasconi Luisa. Vorrei tanto saperlo anch’io. Ho cominciato ad appassionarmi di politica dai tempi di… “Adamoli ed Eva”. Eppure non so rispondere al tuo interrogativo; che continua a togliermi il sonno. Forse il mio cortese amico e anfitrione, se mi perdonerà per l’impertinente calembour, saprà fornire una adeguata risposta.
Scritto da Angelo Eberli il 22/5/2011 alle 16:33
Anche Vendola oggi pomeriggio a Varese ha parlato dell'alleanza fra rendita e speculazione edilizia. Questo è il punto vero.
Scritto da Pino V. il 22/5/2011 alle 19:13
Certamente la realta' non e' quella dicotomica che dipinge Boeri ma molti elettori la percepiscono cosi'. Credo che l'immagine che il centro-sinistra debba diffondere e' quella di un partito che crede fortemente nella modernita' in quanto servizio alla comunita'. I grattacieli sono di destra o di sinistra? La banda larga e' di destra o di sinistra? Se Milano e' moderna quanto Londra, Parigi e New York significa lavoro per i giovani, risorse per le imprese, ergo benessere per la comunita'.
Scritto da Andreus il 22/5/2011 alle 20:03
LEGGO CON DISAGIO IL COMMENTO DI “UNA LETTRICE 22/5/2011” CHE SUL NOSTRO GENEROSO OSPITE GIUSEPPE ADAMOLI TRINCIA GIUDIZI IRRISPETTOSI E TEMERARI. SONO CONVINTO CHE LA NOSTRA LETTRICE SIA UN'OPEROSA, ATTIVISSIMA OPERATRICE CULTURALE E POLITICA: PERCHÉ NON CI INSEGNA COME SI DEBBA VIVERE, PERCHÉ NON CI PROPONE COSE UTILI? IL MIO PIÙ ALTO CONTRIBUTO ALLA CAMPAGNA ELETTORALE (1° TURNO E BALLOTTAGGIO) È ANDARE AD ATTACCARE I MANIFESTI: HA, LA NOSTRA LETTRICE, CONSIGLI ATTI AD ELEVARE LA PRODUTTIVITÀ DELL'IMPRESA?
Scritto da ulderico monti il 22/5/2011 alle 20:27
Di ritorno da uno stupendo pomeriggio in quel di Bellagio, leggo che mi toccano in sorte due commenti femminili, dai quali traspare la tipica invidia che alcune sfortunate donne provano nei confronti di altre donne. Intanto, non si illudano @Una lettrice e @E.F.. I due commenti-spazzatura che hanno postato non solo non mi scalfiscono ma, addirittura, li trovo divertenti. Abbassano un po’ il livello del blog, ma se è così che vogliono … Rispondo a @Una lettrice. Non ho mai pensato che tu sia @E.F.. Semplicemente credo tu sia Elena F. Nel tuo commento confermi di provare rabbia per le modalità di fare politica di Adamoli. E io che colpa ne ho? Cosa vuoi che io faccia per te? Posso solo esprimere il mio parere: credo che la testimonianza politica di Adamoli valga tutto il Pd di Varese e provincia. E anche extra provincia. Quando crescerai politicamente, potrai capire … Un consiglio: smettila di provare rabbia. Guarda che “siamo sotto il cielo”, come mi ricorda spesso una mia amica campana. Piuttosto, mi interessa sapere la tua opinione sulle politiche urbanistiche comunali, che sono argomento del post. P.S.: gradisco, di gran lunga, il dialogo con @Laura S. e mi conforta averlo nella vita reale.
Scritto da Mafalda il 22/5/2011 alle 21:00
@Mafalda (13.15) - Anche a me i complimenti quando sono troppi ed esagerati non piacevano e non piaciono. Tieni conto del contesto. Si susseguivano le elezioni: politiche, europee, regionali, amministrative (Varese) e una parte di lettori volevano che mi candidassi. Si spiega così, credo, quello che tu chiamavi "piaggeria".
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2011 alle 21:08
@Una lettrice (16.13) - Non gioco a fare il trasversale. Sono fatto così, è una caratteristica che mi porto dietro da ben prima del Pd. Non so quanto voluto, ma mi hai fatto un complimento. Se davvero porto avanti nel tempo un'azione coerente di testimonianza culturale sono molto soddisfatto. Ringrazio @Ulderico Monti per la sua autorevole opinione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2011 alle 21:12
Caro Adamoli, spiace che, a fronte dei miei primi due commenti (11.48 e 12.30), Lei si sia trovato a dover commentare il mio delle 13.15 che non verteva sull’argomento del post. Capita così … Anche nei migliori blog, capita così … Anch’io ritengo che @Ulderico Monti abbia fornito un’ottima risposta a @Una lettrice. Spero non Le sia sfuggita, caro Adamoli, la risposta che anch’io ho fornito a @Una lettrice ove dico: “Credo che la testimonianza politica di Adamoli valga tutto il Pd di Varese e provincia. E anche extra provincia”. Non sarà autorevole come quella di @Ulderico Monti (può un’anonima essere autorevole?) ma è da apprezzare per la sincerità. Oggi, sul blog, si è scatenato un bel pollaio. Soprattutto, non inerente l’argomento “Città e cemento” ma riguardante @Mafalda. Ora, se una blogger donna e anonima suscita questo tipo di controversie, posso anche decidere di firmarmi con un nickname maschile. Ne guadagnerei in apprezzamenti e non susciterei invidie. Non ci si preoccupi: non cambio genere, cambio solo nickname. Così stanno più tranquille/i.
Scritto da Mafalda il 22/5/2011 alle 22:01
@Angelo Eberli e Luisa Bernasconi - Belle domande le vostre, molto difficili le risposte. Gli appartamenti sfitti sono tantissimi. Una parte resta probabilmente sul gobbo delle imprese, un’altra parte viene acquistata da proprietari singoli e da società di capitale che non li affittano per mille ragioni diverse. Poi, come voi probabilmente sospettate, ci sono anche delle somme di denaro che vengono riciclate nell’edilizia residenziale. Così dicono alcune inchieste molto serie. Ma la gran parte delle imprese di costruzione sono assolutamente pulite. PS - Caro @Angelo il tuo gioco di parole è del tutto gradito. So bene con quale spirito amichevole lo hai formulato .
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2011 alle 23:20
@Andreus - Sono totalmente d’accordo con te. Tieni conto che la dicotomia che tu richiami è stata messa in evidenza dall’assessore all’urbanistica Masseroli mentre Boeri l'ha ripresa solo per confutarla. Sulla “modernità” sottoscrivo ogni tua parola. Magari fossero tanti nel centrosinistra a ragionare in questo modo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2011 alle 23:24
@Mafalda - Figuriamoci se mi è sfuggito il tuo scritto delle ore 21.00. Il fatto è che avevo appena risposto ad un altro tuo commento parlando dei “complimenti” e quindi ho sorvolato. Tu sai che il mio grazie è sentito senza neanche bisogno che te lo esprima esplicitamente. Quanto ad @Ulderico Monti, sottolineo ogni volta che posso la sua vitalità intellettuale, la voglia del confronto formativo, l’apertura mentale. Ha fatto sapere lui sul blog la sua età considerevole e il suo percorso culturale. Un esempio per me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2011 alle 23:31
Caro Adamoli, voglio spiegarmi con lei perchè sul piano personale la stimo. Sa perchè lei mi fa rabbia? Perchè gode di molta considerazione, più di tutti gli altri che contano, se non si offendono. Potrebbe essere il leader del Pd e del centro sinistra. Anche Sel accetterebbe un suo ruolo importante. Invece macché, lei cinguetta col terzo polo, con Casini, con Rutelli. Qualche mese fa aveva quasi cantato le lodi del socialismo italiano, quasi difendendo perfino Craxi. Questa è la mia rabbia.
Scritto da Una lettrice il 23/5/2011 alle 00:12
Caro Adamoli, vorrei segnalare a tutti che il problema dei Pgt non è tanto quello di come cambiarli ma di come farli, visto che la gran parte dei comuni non li ha ancora approvati.
Scritto da Architetto a Varese il 23/5/2011 alle 08:51
Il Pgt di Milano non va stravolto, OK, ma modificato si. Ho letto alcune considerazioni di Pisapia e Boeri sull'inclusione delle funzioni dell'hinterland nel Piano. Ne sono ancora più convinto. Spero che non prevalga però un intento punitivo verso chi costruisce.
Scritto da Roseto senza rose il 23/5/2011 alle 09:37
Dal PGT (non è il Vangelo, è modificabile ovunque. Siccome è uno strumento "universale" andrebbe costruito fin dall'origine con la collaborazione di tutte le forze, politiche e sociali, interessate). Dev'essere un piacevole mosaico tra servizi, tutela dell'ambiente, sviluppo del lavoro, l'abitare. Il benessere del vivere passa, indiscutibilmente, da qui. Se sipuinta a una città "allargata", credo faccia bene a tutta la regione.
Scritto da FrancescoG. il 23/5/2011 alle 10:51
Più in generale. Bisogna superare, a mio avviso, essenzialmente due blocchi culturali: 1) la necessità dell'abitare non è necessità della proprietà. O, meglio, non lo è a tutte le età. 2) collaborare, tutti, a costruire un'economia onesta. Una società in cui la speculazione sia combattuta culturalmente e per legge. Ma non lo sia il giusto ed etico guadagno. Passaggio importante dal punto di vista sociale. (suggerisco: Hans Kung: Onestà).
Scritto da FrancescoG. il 23/5/2011 alle 10:54
E' vero ciò che dice Adamoli. Lo strumento non è solo tecnico ma politico e riguarda il vivere e il benessere dei cittadini e lo sviluppo dell'economia locale cui il territorio si riferisce. Insieme ai lavori pubblici, è uno dei settori più delicati di una amministrazione comunale. E' vero anche che i costruttori sono una potenza economica e gli interessi sono quasi sempre elevati. @Mafalda, non demordere. Tu scrivi sempre commenti qualificati, anche quello che parla dell’ospedale Galeazzi è molto profondo. I tuoi commenti sono unici perché sai spaziare non solo con la mente. Ti hanno ripagata con quei due commenti poco eleganti? Non fa niente. Vai avanti lo stesso. Non cambiare nickname con uno maschile. Non è giusto.
Scritto da Ex democristiano il 23/5/2011 alle 11:01
Varese non ha ancora il Pgt (roba da matti) perchè non hanno un'idea univoca di come costruirlo. Il Pd è stato debole su questo tasto, compreso il candidato sindaco. Battetetelo di più questo tasto almeno nell'ultima settimana.
Scritto da Fabio T. il 23/5/2011 alle 13:19
Mi era sfuggito questo post interessante. Quando parli di contenuti approvo sempre anche quando dissento su qualche punto. Prendendo in considerazione soltanto gli ultimi commenti condivido sia @FrancescoG, sia @Fabio T.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 23/5/2011 alle 15:40
;-) caro @Ex democristiano, grazie per il tuo commento. Non mi stancherò mai di ripeterlo: il “prender parte”, anche nei confronti di uno/a sconosciuto/a è rivelatore di una bella personalità e di un altrettanto bel carattere. E’ senz’altro più utile di mille citazioni, aforismi o consigli di letture che rimangono consonanti e vocali sterili. Non preoccuparti, non cambio nickname. Ho il parere dei miei familiari che mi dicono: “Pensa alla bambina di Quino, non puoi tradirla: tu sei Mafalda!” ;-) @FrancescoG. cita uno dei più bravi teologi contemporanei, Hans Küng il quale, in particolare durante il precedente papato, non ebbe vita facile. Anzi, pensiero facile.
Scritto da Mafalda il 23/5/2011 alle 17:05
@Una lettrice - Posso solo dirti di continuare il dialogo. Un giorno, forse, ci conosceremo e ci capiremo meglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/5/2011 alle 21:34
Anch'io voglio conoscere @Una lettrice. Mi sembra un tipino niente male.
Scritto da Frank Slade il 23/5/2011 alle 22:03
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