Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 25/5/2011 alle 10:39

 

Un lettore mi ha chiesto nella discussione sul post di ieri se sono a favore o contrario a una moschea a Milano. Favorevole, senza esitazione. A Roma ci sono la moschea (foto) e la sinagoga. A Milano c’è la sinagoga, perché non dovrebbe esserci la moschea? Non credo che si debba agevolare la disseminazione delle moschee, ma in alcune città questi luoghi di preghiera sono una necessità sociale.
Lo affermo in modo reciso anche se non sono così “progressista” da immaginare e volere una società multiculturale in cui ogni cultura costruisca da sé il proprio habitat in una logica di separazione e di autosufficienza. In Gran Bretagna, non solo il premier conservatore David Cameron ha messo in discussione questo modello sociale, anche molti laburisti stanno facendo autocritica.
La realtà in Italia e in Europa è già però multirazziale e lo sarà sempre di più. E’ demenziale non prenderne atto. Se non vogliamo i ghetti, l’unica strada possibile, peraltro difficilissima, è costruire una società tendenzialmente integrata nella quale gli immigrati siano aiutati a imparare la lingua, conoscere i costumi, diventare consapevoli dei diritti e dei doveri. Ma l’integrazione non potrà mai comprendere l’adesione alla religione dominante.
Già che ci sono aggiungo un altro argomento attualissimo e spinoso. Si parla sempre più spesso di referendum degli abitanti di una città sulla costruzione di una moschea. Attenzione, le norme civili, urbanistiche ed edilizie dovranno essere stringenti e ferree ma la consultazione popolare potrà riguardare dove e come erigerla, la moschea.
Non potrà mai negare il diritto di una minoranza religiosa di costruire il proprio luogo di culto se ha le carte in regola previste dalla legislazione e dai regolamenti. La libertà religiosa è il più decisivo e fondamentale dei diritti di un essere umano.


 
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 32 commenti -
Impostazione corretta e persuasiva. Spero che questa sia la posizione di tutto il Pd. Ho i miei dubbi.
Scritto da Bortoluzzi il 25/5/2011 alle 12:10
Equilibrati i giudizi contenuti nel post. Sono d’accordo. E’ meglio che preghino in moschea anziché sui marciapiedi come è accaduto in via Jenner. E poi, è più comprensibile la posizione “nimby” nei confronti di una discarica o di un inceneritore che per una moschea. Purchè, nel mucchio, non si celi qualche talebano o qualche figlio di Bin Laden. Ne ha avuti così tanti di figli ...
Scritto da Mafalda il 25/5/2011 alle 12:49
Il musulmano può pregare ovunque egli si trovi nell’ora della preghiera: per un islamico la preghiera ha più importanza del luogo dove essa si svolge. Il Credo coranico non approva il bisogno di disporre di un luogo di culto specifico, la Terra intera è una grande moschea. Non a caso “moschea”, in arabo “masdjid”, è una parola semitica che significa tempo di preghiera, nessun riferimento a luoghi di culto. Vera integrazione sarebbe consentire “ai nostri fratelli di fede musulmana” di pregare in ogni dove: nei parchi, nelle piazze, sui sagrati.
Scritto da Filippo Valmaggia il 25/5/2011 alle 13:10
Guarda un pò se devo sentire queste opinioni ragionevoli da uno che è stato democristiano per quasi una vita. Gli ex Pci sono timidi come se avessero timore di fare una guerra di religione. Puerili e impauriti.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 25/5/2011 alle 13:47
Caro Adamoli, vale la pena di sollevare questi problemi alla vigilia elettorale? Non è l'accusa che si rivolge a Berlusconi quella di parlare di problemi che non hanno a che fare con il governo delle città?
Scritto da Enne enne (Varese) il 25/5/2011 alle 13:50
Questo post è una bella propaganda per la Lega. Complimenti e continua pure in questo modo.
Scritto da Leghista vero il 25/5/2011 alle 15:36
Anche le gerarchie cattoliche hanno più volte ripetuto che i musulmani devono avere i loro luoghi di preghiera. Solo la demagogia leghista alza un gran polverone su queste cose.
Scritto da Villa Carlo il 25/5/2011 alle 15:59
Ho notatao che @Cesare Chiericati e @Mafalda non hanno risposto alla sua chiamata in causa nella discussione di ieri. Mi dispiace perchè sono persone intelligenti. @Mafalda se l'era presa con me per un commento che, riletto, era sinceramente un pò aspro. Però me la prendevo con lei, Adamoli, più che con lei, Mafalda. Questi suoi ultimi due post mi hanno leggermente riconciliato con lei. Mi domando perchè ostenta tanta libertà critica invece di essere più impegnato nella guida del Pd.
Scritto da Una lettrice il 25/5/2011 alle 16:14
@Mafalda e Filippo Valmaggia - E' vero, Filippo, i musulmani pregano ovunque. Non possono recarsi in moschea tante volte in un giorno. Ma se propongono di costruire una moschea in un luogo che lo strumento urbanistico assegna al culto religioso si può negarne il permesso? Spesso si fa polemica su questo punto e ciò è sbagliato e fuorviante. Come dice @Mafalda, toglierli, in parte, dalla strada può essere anche una misura di sicurezza importante. In viale Jenner succedevano davvero eccessi insopportabili per i residenti. Magari, chissà, si potrebbe davvero scovare qualche figlio di Bin Laden...
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/5/2011 alle 16:32
@Enne enne (Varese) - Noi accusiamo Berlusconi di parlare di Giustizia e di fare una polemica ideologica che non c'entra niente con l'elezione di un sindaco. L'accoglienza degli immigrati (difficilissima e controversa), la sicurezza e le moschee sono, al contrario, problemi locali che un'amministrazione deve affrontare (quello delle moschee nelle grandi città). Non parlarne per paura di perdere voti sarebbe sbagliato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/5/2011 alle 16:36
Non sarà mai semplice la convivenza con gli islamici ma è necessario attrezzarci al meglio. L'integrazione e non l'approccio multiculturale mi pare la via più utile da sperimentare. Le moschee diventano un'esigenza più che una scelta. Non si può fare altro.
Scritto da Gianna Ceriani il 25/5/2011 alle 16:53
Giuseppe, non mi sembri la persona che subisca ricatti. Tu daresti loro la moschea per tenerli buoni e tranquilli? La vera integrazione passa per la tolleranza reciproca. I musulmani hanno diritto di stendere le loro stuoie, in estate, e i loro tappeti, in inverno, dove meglio loro aggrada. E adesso preghiamo, fratelli codardi, con il nostro vescovo Tettamanzi. Quel sant'uomo strappato all'agricoltura.
Scritto da Filippo Valmaggia il 25/5/2011 alle 17:23
Ho seguito con molto interesse la discussione di ieri. Come sempre qualcosa ho imparato. Preferirei che tu rispondessi di più ai vari commenti ma mi rendo conto che diventa difficile. Per questo ti chiedo con quale criterio rispondi.
Scritto da Cittadina cattolica il 25/5/2011 alle 17:47
Pienamente d'accordo con Adamoli: se chiedono l'autorizzazione a costruirsi il luogo di culto, non può essere loro negato. Quello che scrive Filippo Valmaggia potrà anche essere vero (che possono pregare ovunque), ma questo non li priva del diritto di costruire, qualora lo vogliano, un loro luogo di culto. E questo non è buonismo dell'ultima ora: lo prevede la carta costituzionale, scritta nel 1948.
Scritto da Silvano Madasi il 25/5/2011 alle 18:49
Moschee? Sì, tante. Più moschee, meno chiese. E' l'unica garanzia per toglierci di mezzo i sepolcri imbiancati cattolici.
Scritto da Frank Slade il 25/5/2011 alle 19:11
In Bangladesh una citta' ad esempio di 200 mila persone ha almeno200 moschee e nella festa degli Eid nessuno prega in moschea perche' non ci sarebbe posto. Pregano nei grandi spiazzi nelle piazze e nelle strade. Ogni rione vuole avere la sua moschea.In Italia si fa lotta per dare una sola moschea per ogni provincia o regione. E' come se tutti i cristiani della provincia di Milano andassero a pregare ogni domenica in Duomo.Permettiamo loro di pregare in tanti posti.Inutile dare moschee simbolo
Scritto da P.Carlo Buzzi il 25/5/2011 alle 19:35
Il metodo è quello giusto. Anche la sostanza mi trova d'accordo. E' un tema controverso ma è giusto affrontarlo in campagna elettorale.
Scritto da Ghiringhelli il 25/5/2011 alle 20:47
Come molti miei coetanei sono diventato un po' logorroico. Del suo post di oggi mi limito a scrivere che ha proprio un bel taglio politico-culturale, Intelligente e non semplicemente "valoriale" o ideologico. Questi argomenti vanno affrontati, da chi deve governare, dentro una logica di libertà ma con molta concretezza. Mi fermo qui. Buona serata.
Scritto da un anziano il 25/5/2011 alle 20:52
Un cattolico non dovrebbe ragionare così. Pensare che mio papà e mia mamma (soprattutto mia mamma) ti votavano alla grande. Mia mamma ti voterebbe probabilmente anche oggi, sbagliando.
Scritto da Franca il 25/5/2011 alle 20:55
Complimenti, Giuseppe, il tuo post è un cammeo, piccolo, ma ci rimanda un'idea chiara di cosa sia un diritto fondamentale ed inalienabile, di cosa voglia dire diritto costituzionale, di cosa voglia dire essere figli , già oggi, di un'Italia multietnica, multi culturale e multi-confessionale . A nessuno può essere negato il diritto di pregare, di raccogliersi insieme ad altri per pregare e di farlo nel luogo che lo aiuta a "farlo" meglio. Scelto nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in vigore. E che tristezza leggere da un commentatore costante e pure intelligente dei tuoi post, parole di scherno nei confronti del nostro Vescovo: “ E adesso preghiamo, fratelli codardi, con il nostro vescovo Tettamanzi. Quel sant'uomo strappato all'agricoltura” . A me questo vescovo semplice eppure fortemente ancorato al Vangelo ricorda Giovanni XXIII, anch’egli semplice, anch’egli sant’uomo…anch’gli , dalla Provvidenza, per nostra fortuna , strappato all’agricoltura. Giuseppe, avrei vergogna di me stesso- come credente e come democratico- se dopo quello che ha scritto il sig. Valmaggia, non manifestassi tutta la mia stima e la mia solidarietà per il Card Tettamanzi.
Scritto da giovanniderosa il 25/5/2011 alle 21:55
ho alcune domande: 1- mi sfugge il concetto di Buzzi : moschea simbolo. 2- mi sfugge il musulmano può pregare ovunque , come se un cristiano non potesse.3. mi sfugge " non sarà mai facile la convivenza ....." in che modo, chi scrive conosce di persona un musulmano o l'islam ? 4. non capisco lo slogan della candidata sindaco di malnate : si alle tradizioni e no alle moschee. mi è difficile capire chi non conosce e giudica. incontriamoci
Scritto da giorgio stabilini il 25/5/2011 alle 22:22
Cara @Cittadina cattolica, con quale criterio scelgo a chi rispondere? Un bella domanda. E' il mio cruccio di tutti i giorni. I commenti sono così tanti che non posso intervenire su tutti. Sarebbe anche sbagliato se indugiassi troppo nel confronto con alcune lettrici e lettori che scrivono più sovente e in maniera formidabile. Sono tentato di farlo ma correrei il rischio di far sentire altri lettori meno ascoltati e graditi. Chissà quante volte ho sbagliato e deluso chi si aspettava almeno un cenno. Il criterio che adotto è rispondere alle domande dirette. I commenti di condivisione non li riprendo quasi mai, ringrazio silenziosamente. Quelli critici li riprendo solo quando penso il mio pensiero sia stato frainteso oppure abbia bisogno (tante volte) di ulteriori spiegazioni. Altrimenti infarcirei il blog con i miei interventi. Pensa solo al dibattito sugli ultimi post. Cosa potrei fare di diverso? Ti assicuro, però, che annoto mentalmente le cose che vengono scritte e spesso ripropongo gli argomenti con i post successivi. A tutti i lettori e commentartori il mio grazie più sentito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/5/2011 alle 23:35
Basilica S. Pietro,il Duomo ,pur essendo chiese,sono simbolo di comunita' universale o diocesana.Gente prega abitualamente in tante chiese locali. Grande Moschea di Roma e'un simbolo prematuro,non necessario,non pratico.Per pregare servono a loro tanti piccoli ambienti vicino a casa loro. Vogliamo dare a loro quello che neanche si immaginano. Quando saranno maggioranza allora si grandi Moschee e non potremo neanche piu' discuterne
Scritto da P. Carlo Buzzi Bangladesh il 26/5/2011 alle 08:04
I musulmani pregano dovunque, va bene. Ma hanno anche bisogno di alcuni luoghi dove raccogliersei tutti insieme. Se loro sono in grado di costruirlo, di pagarlo, di pagare gli oneri di urbanizzazione, di rispettare tutte le regole della città, non si può fare divieti che sarebbero contro la nostra stessa Costituzione e contro il buon senso.
Scritto da Mentasti Enrico il 26/5/2011 alle 09:23
Giusto, giustissimo: diritti e doveri di una minoranza religiosa, ci mancherebbe! "La libertà religiosa è il più decisivo e fondamentale dei diritti di un essere umano". In Italia come in qualsiasi altro Paese del mondo verso le minoranze religiose. La ben nota "recirpocità".
Scritto da Netiquette il 26/5/2011 alle 09:34
Perchè non rispondi a Franca? In pratica ti accusa di non essere un cattolico. No è carino da parte sua.
Scritto da Lorenzo il 26/5/2011 alle 11:50
@Mentasti Enrico. Nel 1948, quando i vincitori dettarono la Carta ai nostri politici, non si potevano ancora prevedere le migrazioni dei saraceni e le loro istanze. Vorrei ricordare che ogni moschea è una scuola di potere che forma alle missioni spirituali e temporali. Chissà perché quando penso a una "missione temporale" islamica mi vengono alla mente cinturoni di dinamite. Il pregiudizio è una cosa brutta ma a volte salva la vita.
Scritto da Filippo Valmaggia il 26/5/2011 alle 12:50
Mi aspettavo una polemica feroce sue questo tema in campagna elettorale qui a Milano e a Varese. Invece non è successo. La chiarezza paga. Complimenti ai lettori. Io sono allineato col post e con la maggioranza dei commenti.
Scritto da Il pirata il 26/5/2011 alle 13:19
Caro Lorenzo (11.50), cosa vuoi che risponda a @Franca (20.55)? Lei vive nel suo universo di CL e le auguro di trovarsi bene come mi trovo bene io in un mondo diverso. Piuttosto ringrazio molto la mamma di Franca che mi è vicina ancora oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/5/2011 alle 13:47
rispondo a Enrico Mentasti e mi sovvengono con sgomento i pizzini dei vari provenzano e riina che scrivevano con grande trasporto : voglia Gesù che tu riesca a eliminare tizio e prego la Madonna che il carico di armi o altri arrivi a destinazione.. Ma cosa centrano le moschee? lei è mai stato in una moschea? ha mai conosciuto i frequentatori di una moschea? ha mai provato ad avvicinarsi? Vede caro Enrico questa è la difficoltà del pregiudizio che uccide con molta più frequenza .
Scritto da giorgiogst il 26/5/2011 alle 20:15
In Italia ci saranno almeno 55 milioni di battezzati cattolici (non necessariamente coinvolti nelle pratiche religiose di comunità) e, per soddisfare il "bisogno" di culto cattolico, ci sono almeno una manciata di chiese per ogni comune (diciamo 30000?), più un numero imprecisato ma enorme di cappelle, edicole votive, oratori, luoghi di aggregazione comunitaria eccetera. Non andrei lontano dal vero se dicessi che c'è almeno un luogo del culto ogni 1000 cattolici. Quanti sono gli islamici?
Scritto da Silvano Madasi il 26/5/2011 alle 23:36
(continuo) Se l'Italia fosse davvero un paese che non discrimina le persone per il proprio convincimento religioso, anche i fedeli di religioni diverse dalla cattolica dovrebbero "godere" di eguale trattamento, quindi avere la possibilità di tanti luoghi di culto, quanto in proporzione ne hanno i cattolici. A spanne ci dovrebbero essere circa 4000 moschee e 280 sale del regno
Scritto da Silvano Madasi il 26/5/2011 alle 23:49
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)