Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/5/2011 alle 17:11

 

Il significato politico del voto è stato riconosciuto da tutti. Ha perso anzitutto il premier e poi ha perso Bossi. Tra il primo e il secondo turno è accaduto qualcosa che nessuno aveva previsto e che ha trasformato una slavina in una enorme valanga. L’effetto Berlusconi-Obama? Il trascinamento di Pisapia e De Magistris? La vittoria al primo turno a Torino e Bologna?
Probabilmente va messo in primo piano anche il senso di comunità solidale che i candidati di centrosinistra hanno trasmesso ai cittadini battendo l’idea di una società fondata sull’effimero, sulla chiusura, sulla paura.
Su Giuliano Pisapia, ha ragione Piero Bassetti: “Ha saputo superare il concetto di classe concependo la borghesia per quello che è, e cioè un set di valori e comportamenti, non un gruppo unitario”. In questo modo ha tenuto insieme gruppi sociali molto diversi.
A Napoli, situazione ben diversa. I napoletani volevano tanto la discontinuità con Berlusconi quanto con Bassolino e Iervolino. De Magistris ha fornito l’una e l’altra e ha spazzato via tutti.
Potrei continuare con gli esempi di Cagliari e di altre città ma sarebbe pleonastico. I candidati e il modo per sceglierli hanno rafforzato l’onda politica ed emotiva (via Berlusconi).
Anche in provincia di Varese i candidati, scelti non con le primarie ma con un metodo quasi sempre molto partecipato, erano i migliori. Luisa Oprandi a Varese, Edoardo Guenzani a Gallarate, Samuele Astuti a Malnate. Non dimenticherei Carlo Stelluti a Busto Arsizio e molti candidati nei comuni più piccoli, dove abbiamo vinto e dove abbiamo perso.
Si discuta pure criticamente sul metodo e sui tempi adottati (il non appagamento è un fattore importante per migliorare sempre) ma con l’orgoglio di un risultato oltre tutte le aspettative anche nella nostra provincia.


 
Commenti dei lettori: 31 commenti -
Uno tsunami vero e proprio! Basta inciuci con il terzo polo, sono fallimentari, finiranno bruciati in uno dei due forni. . Avanti con SEL e IDV
Scritto da A. Bianchi il 31/5/2011 alle 18:00
Una valanga arancione. Sapevamo tutti che il giovane Samuele avrebbe trionfato. Edoardo e Luisa ci hanno regalato emozioni al limite della commozione. Un fatto bello e non menzionato da nessuno, è stato il giuramento proprio ieri, del giovane sindaco di Vergiate Maurizio Leorato. Sapevamo già della sua grande vittoria, ma il fatto nuovo è costituito dalla nomina di giovani brillanti nella sua giunta. A differenza di chi predica il rinnovamento e chi lo applica.
Scritto da Picchio il 31/5/2011 alle 18:13
Nell'approssimarsi alla sfida elettorale ero molto timoroso, come già successo vedevo profondere tanta passione e temevo un risveglio doloroso. Poi mi sono reso conto che il peso delle esperienze e delle “regole” del passato mi schiacciava. Infatti le cose sono andate in maniera assolutamente diversa rispetto al passato. Come a dire che adesso arriveranno delle bellissime analisi dei flussi che però valgono solo a posteriori. Un po’ per esorcizzare la sfiga ho continuato a fare la Cassandra. E poi che dire, anche al lavoro mi sono trovato con alcuni colleghi che via via facevano outing con toni del tipo: Basta! Questo qui ci ha rotto i coglioni! Ora però non mi aspetto miracoli dagli eletti, sono persone normali, mi aspetto uno scatto d’orgoglio dai cittadini, che si riapproprino delle loro città e tornino a sentirsi parte di un futuro collettivo.
Scritto da Lele il 31/5/2011 alle 18:54
guardiamo avanti: 1) Berlusconi non si dimetterà mai; 2) illusorio sperare che Bossi gli rifaccia lo scherzo dell'altra volta; 3) dobbiamo accelerare un accordo con Lega e Terzo Polo per la riscrittura di una decente legge elettorale. A questo punto possiamo sperare che si vada alle elezioni con, finalmente, qualche speranza di vittoria. Ovviamente ciò sarà possibile se "l'onda politica non solo emotiva" non verrà bloccata da comportamenti inadeguati dei nostri nuovi sindaci delle grandi città
Scritto da bm il 31/5/2011 alle 19:10
Considerazuione giustissima su Napoli. La gente non voleva Lettieri (Berlusconi) e aveva le tasche piene di Bassolino e del Pd.
Scritto da Ivano (Idv) il 31/5/2011 alle 20:52
Il concetto di comunità solidale è stato vincente in reazione alla politica del Pdl e in particolare della Lega. Apprendo che i soliti strateghi del Pd starebbero pensando ad una alleanza con Bossi. Disastrosi.
Scritto da Umbertone il 31/5/2011 alle 20:54
In provincia di Varese se le primarie si fossero fatte i candidati sarebbero stati quelli che sono andati al voto?
Scritto da Cittadina cattolica il 31/5/2011 alle 21:22
Novara è stato il risultato più clamoroso. Vincere in casa della Lega era un sogno che si è avverato. Adesso bisogna trovare la forza di governare le città. Non sarà affatto facile. Vedo che sta ricominciando la solita polemica sui nomi anche a Varese, perfino dopo aver perso bene. Sarebbe terribile.
Scritto da Alessia il 31/5/2011 alle 21:29
La sinistra vince perché la destra fallisce. La destra vinse perché la sinistra fallì. La sinistra vincerà (le prossime politiche) perché la destra fallirà. La destra vincerà a sua volta perché la sinistra, a sua volta, fallirà. Qualcuno è mai stato sfiorato dal dubbio che il problema sia questo sistema?
Scritto da Filippo Valmaggia il 31/5/2011 alle 22:01
Si, è vero anche secondo me, non c'è solo emotività nella svolta di domenica. C'è qualcosa di più profondo. I difensori di Berlusconi dicono che accade spesso nelle elezioni amministrative di mezzo termine. E' capitato alla Merkel, a Zapatero, a Obama negli Usa. Ma forse è la chiave di lettura della società che nel premier non convince più. Onestamente non vedo però una reale alternativa e fin quando non ci sarà....Io spero molto presto.
Scritto da Vittorio (Luino) il 31/5/2011 alle 22:03
adamoli, lei che ha un età tale da ricordarsi ( andateci piano a buttarlo nelle fontane, screanzati ;-) ) non le sembra che queste amministrative ricordino le politiche del 5-6 aprile del '92...il segnale non di un ciclo politico che finisce, ma di una mutazione del paese...dal punto di vista sociale, e demografico, e quindi politico...insomma : parlare ai milanesi del 2011 come se si fosse nel 1950 forse non paga più...il "borghese-tipo" forse è meno diffuso di un tempo...
Scritto da marco il 31/5/2011 alle 22:33
Andiamo al sodo. Bersani quando canta vittoria è ridicolo. Se ne accorgerà presto se ci saranno le primarie per il leader del centrosinistra.
Scritto da G.S. il 31/5/2011 alle 22:50
Caro Adamoli, sono con te quando dici che il secondo ad aver perso è Bossi. Per questo non capisco quando una parte considerevole del Pd ricomincia a fare le fusa alla Lega.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 31/5/2011 alle 22:57
@Cittadina cattolica - Penso che con le primarie i candidati sarebbero stati gli stessi. A Gallarate e Malnate non mi risulta che vi fossero altri concorrenti e a Varese fra Rocco Cordì e Luisa Oprandi avrebbe molto probabilmente vinto quest'ultima.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/5/2011 alle 23:27
@Marco - Fra le elezioni amministrative e politiche c'è una differenza sostanziale. Nel '92, poi, il voto parlamentare aveva assicurato la riconferma di una maggioranza al governo di pentapartito con una riduzione consistente dell'opposizione di sinistra. E' vero, invece, almeno secondo me, che nella società già si muovevano novità importanti che i partiti non avvertivano sufficientemente. La borghesia è certamente cambiata rispetto agli anni cinquanta ed è propio quello che voleva dire Bassetti con la dichiarazione che ho riportato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/5/2011 alle 23:32
A Milano non è stato voto emotivo. Semplicemente, si è rotto “qualcosa” nel centrodestra. Questa sera, a Ballarò, Formigoni è stato bravissimo. Bisogna riconoscerlo. A parte qualche sua contraddizione evangelica (su come conciliare i dettami cristiani con la CdO) e personale (è dei Memores Domini ma nel contempo viene avvistato con qualche bella ragazza), dal punto di vista politico è bravissimo. E’ un vero leader. Ha carisma e presenza. Forza e tenacia. All’inizio ha fatto un’analisi obiettiva del voto e del suo significato per il futuro del centrodestra. Poi ha espresso anche qualche cavolata di parte ma, d’altronde, il suo ruolo doveva pur recitarlo. Vediamo se sarà così bravo anche a dare una spallata agli eventuali tentativi di Berlusconi di indicare, per successione, il prossimo leader-fantoccio del centrodestra (ad esempio, Alfano). Letta, invece, che sta studiando da “pirata Jack Sparrow”, anziché lanciarsi all’assalto elettorale del Parlamento, pensa bene di proporre il solito governo tecnico (o di transizione o come altro vogliamo chiamarlo), auspicando le dimissioni di Berlusconi e la nascita, quale alternativa, di un governo di x ministri, sorretto da y partiti. Mai che parli di elezioni politiche. Mai. Neanche quando le ha appena vinte. Giustamente Formigoni (che se lo mangia in insalata uno come Letta) lo ha incalzato sul nome del futuro premier del centrosinistra. “Bersani” è stata la credibile (?!?) risposta di Letta. E, intanto, Di Pietro se la rideva. La partita nazionale comincia tutta ora.
Scritto da Mafalda il 31/5/2011 alle 23:44
Calma e gesso. Lo scossone salutare c'è stato al di là delle previsioni più rosee. L'illusionismo politico di Berlusconi ha imboccato il viale del tramonto ma occhio ai colpi di coda.... Il centrosinistra non deve assolutamente disperdere il capitale di partecipazione accumulato in questo periodo al di fuori dei recinti dei partiti: liste civiche, candidati espressioni di area, comitati di sostegno. Evitiamo per cortesia "messe cantate" locali e nazionali, l'autoreferenzialità non paga.
Scritto da cesare chiericati il 1/6/2011 alle 09:36
Il mondo è bello perchè è vario, così le opinioni ed anche le sensazioni. Nel suo commento@Mafalda ci dice che le è piaciuto molto ieri sera a Ballarò il buon Formigoni. Per me invece è stato disastroso ed invece non mi è dispiaciuto, nonostante sia della Lega, il Sindaco di Verona Tosi. Io sono un vecchio bilioso e non faccio testo ma ecco, ognuno reagisce in maniera diversa. Meno male. Non scrivo ovviamente queste cose in polemica con Mafalda che non conosco ma che stimo molto.
Scritto da un anziano il 1/6/2011 alle 09:47
@ Mafalda. Guarda nel post "referendum" :-)
Scritto da FrancescoG. il 1/6/2011 alle 09:49
A Napoli ci voleva un miracolo affinché il centrosinistra vincesse. Bisognava far dimenticare Bassolino e non credere alle ricette miracolistiche di Berlusconi. Si sa, i napoletani credono in S. Gennaro ma stavolta hanno provveduto da soli.
Scritto da Bernasconi Luisa il 1/6/2011 alle 09:51
Condivido il post. Mi piacciono molto le osservazioni del sig. Chiericati. Consolidare il risultato, senza sprecare nulla. Si deve mantenere la direzione anche nelle amministrazioni dove è difficile fare "riforme" . La direzione conta più del passo - che dite... sto diventando maoista? :-) -. La Lega, lasciamola stare. Verrà ad elemosinare. Governo tecnico. No. 40 miliardi di manovra: per una volta il lavoro pesante lo faccia il clan del "consenso con la spesa pubblica".
Scritto da FrancescoG. il 1/6/2011 alle 10:04
E' stata l'ennesima alternanza del fallimento. Gli allibratori (bookmaker se si preferisce la dizione inglese) calcolano le probabilità che un evento si verifichi. In base a considerazioni tecniche e statistiche formulano le quote che sono il riferimento per lo scommettitore. In Italia, come nel mondo, si scommette su tutto. Chi sposerà Pippa Middleton? Un nobile di buon lignaggio o il suo chirurgo estetico? A 3/5 la prima eventualità, alla pari la seconda. Chi vincerà più tappe al prossimo Tour de France? Cavendish o Petacchi? 4/5 a scelta. Belen lascerà Corona entro l’anno? Sì, a 2/5 ecc. ecc. Le quote sulle elezioni nazionali, in Italia non esistono: no betting. Troppo scontate. Si può scommettere sul candidato rosso di Cagliari o di Crotone, piuttosto che su quello azzurro di Trieste o di Varese ma l’esito complessivo, soprattutto quello relativo alle politiche, è sempre talmente evidente che gli allibratori non espongono alcuna quota.
Scritto da Filippo Valmaggia il 1/6/2011 alle 10:20
Ho letto un articolo di Di Vico che per il Corriere si occupa delle problematiche del lavoro autonomo. Nell’articolo si diceva che in queste elezioni la scelta dei lavoratori con partite iva è stata prevalentemente laburista. Anche loro sono in cerca di tutele dopo che la destra li ha illusi della ricchezza a portata di tutti. Il centrosinistra allora deve mettersi a parlare di come coniugare lo sviluppo con le tutele, in una veste moderna. Guai se il centrosinistra si rimette a parlare solo di merito, efficienza e competizione. In un periodo di crisi, queste parole sono vuote, andavano bene negli anni ’80 con l’economia in espansione. Quando la gente perde il lavoro o ci sono stipendi da 1000 euro al mese sono parole vuote. Sarebbe un disastro, perderemmo subito le prossime elezioni. Comunque dice bene @Cesare Chiericati.
Scritto da Ex democristiano il 1/6/2011 alle 10:38
Condivido il post e sottolineo le parole sulla "comunità solidale". E' l'interpretazione più convincente sul ruolo dei candidati e deo progetti del centrosinistra..
Scritto da Giovanna G, il 1/6/2011 alle 12:02
@bm Spero anch'io che i nuovi sindaci delle grandi città, mi riferisco a Milano e Napoli, dopo una grande e bella campagna elettorale non si dimostrino inadeguati. Dopo tanti osanna il mio timore resta forte.
Scritto da Mario Contini il 1/6/2011 alle 13:49
Grande vittoria!! Come ha detto picchio, anche a Vergiate ci sarà una giunta di giovani!! Il rinnovamento si applica e non si predica: speriamo valga lo stesso per Malnate e Gallarate, visto che i giovani eletti non mancano di certo!
Scritto da Gino il 1/6/2011 alle 14:00
Grazie a @Un anziano, al quale contraccambio la stima e la simpatia. Di Formigoni mi piace il carisma e la sua sicurezza nell’affrontare l’agone politico e governativo (di governo della Lombardia), che hanno contribuito alla sua conferma per ben quattro legislature. Non è un caso che a Roma non l’abbiano mai voluto. Ha una grande lobby intorno a sé che lo ama in maniera indiscussa. Ma è conosciuto solo al nord. E questo potrebbe essere un neo nella sua corsa alla segreteria nazionale del partito o al ruolo di Presidente del Consiglio. Ha ragione anche Lei: anche Tosi ha fatto una buona parte, in particolare l’analisi del voto napoletano e le parole per De Magistris. E non è poco per un leghista che veniva chiamato “sindaco-sceriffo”. Nel parterre leghista veneto a me non dispiace Zaia (tranne quando guida la sua auto, in autostrada, a 190 km/h). Quando ricopriva il ruolo di Ministro dell’Agricoltura si era battuto molto per i prodotti agroalimentari italiani. P.S.: Spesso si autodefinisce “bilioso”. Perché questo? Io credo sia proprio il contrario. Dai Suoi commenti traspare una schiettezza molto pacata. Mai un moralismo inutile. Mai argomentazioni poco chiare o ambigue. E, a volte, si legge la sofferenza per questa situazione politica, economica e sociale incomprensibile, che è la sofferenza di tutti noi per le ingiustizie che vediamo ogni giorno trionfare.
Scritto da Mafalda il 1/6/2011 alle 17:17
@FrancescoG., ho letto la tua interessante esperienza. Io, un po’ per pigrizia, un po’ per il tempo limitato, non ho (non avrei) la costanza di aderire ad un gas. Riconosco che l’iniziativa sia molto valida, sia per i principi che enuclei tu (“il contatto con il produttore, la vicinanza tra produzione e consumo, i contenuti etici”), sia per la salubrità dei prodotti. Io sono una sostenitrice del prodotto italiano e perdo il mio tempo a leggere etichette ed ingredienti :-) Sono convinta che i gas, anche se ancora di nicchia, possano benissimo attecchire. Una rivoluzione dal basso e dal piccolo. Anche i prodotti del commercio equo e solidale, all’inizio, sembravano una cosa da micro-nicchia. Ora sono venduti, addirittura, nella grande distribuzione. E’ segno che la domanda è cresciuta. Sono cambiate le sensibilità, c’è più attenzione alle problematiche ambientali, alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla giusta retribuzione, ecc. ecc. Per venire al post di oggi, anch’io condivido la sintesi di @Cesare Chiericati.
Scritto da Mafalda il 1/6/2011 alle 17:25
signor adamoli qui tutti a parlare sempre di mafalda e del signor valmaggia ma per me sono quelli meno leggibili di tutti. Il signor Valmaggia non scrive sempre chiaro e è cervellotico. La signora Mafalda scrive semplice ma quando la leggi a uno manca il fiato. Preferisco i commenti chiari, semplici e brevi come i suoi signor adamoli o di altri senza tanti fronzoli e rime.
Scritto da Claudio Ennam il 1/6/2011 alle 20:44
@Claudio Ennam, io non scrivo per lei. Si procuri la raccolta in strisce di Capitan Miki e potrà leggere le avventure del giovane ranger, di Doppio Rhum e del Dottor Salasso. Frasi semplici e brevi la condurranno nel mondo del fumetto, quello a lei più consono. Non dovrà riflettere ma soltanto passare il tempo. Quello che le resta.
Scritto da Filippo Valmaggia il 1/6/2011 alle 21:23
Caro Adamoli, forse non se n'è accorto o le hanno male riferito. A Gallarate vince la Lega e tutti gli altri partiti perdono. E per poter governare Guenzani stringe l'accordo con i leghisti, dichiarando "eterna riconoscenza" e promettendo posti importanti. Altrimenti avrebbe perso, assieme al PD che si gioca migliaia di voti e ad un asse SEL-IdV che fallisce del tutto, arrivando al 5%.
Scritto da Luca G. il 2/6/2011 alle 21:51
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