Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 3/7/2011 alle 16:21

 

 
E’ più giusto biasimare il procuratore capo di New York per aver inseguito il colpo sensazionale nel caso di Dominique Srauss-Kahn, oppure è più onesto riconoscerne il coraggio esemplare per aver ammesso l’errore compiuto?
Mentre l’inchiesta proseguirà (vedremo quale sarà il responso finale), l’opinione pubblica americana ricercherà la difficile risposta e si dividerà. Non si dividerà invece nel tributare gli onori alla moglie dell’ex presidente del Fondo monetario internazionale, Anne Sinclair, prontamente battezzata “Saint’Anne”.
La sua figura si staglia nettamente su tutti i personaggi della vicenda: sulle debolezze del marito, sulle frenesie del procuratore, sull’ingordigia della stampa. La copertina di Time (di Time non di Libero) che raffigurava Dsk come un maiale è l’esempio di una gogna mediatica incivile.
Non so mettermi nel cuore di Anne o nella testa delle femministe (il che m’interessa assai meno). Voglio soltanto mettere in risalto la forza morale di una donna rimasta al timone di una nave che affondava nel compatimento e negli osanna di tanta parte del modo. Ossia, quando ricchezza, fama, potenza (e bellezza) significano non la grettezza dell’arroganza ma la nobiltà dell’animo.


 
Commenti dei lettori: 44 commenti -
Dagli Statti Uniti, comunque si guardi la vicenda, viene un'altra lezione importante per l'Italia. Se l'errore è stato grande, la riparazione forse ancora di più.
Scritto da Villa Carlo il 3/7/2011 alle 17:57
Ma caro Adamoli, cosa ne sappiamo noi della vita degli altri!
Scritto da Borghi S. il 3/7/2011 alle 18:13
In America del Nord, vette e abissi, in Italia solo piattume.
Scritto da Il perfido il 3/7/2011 alle 18:42
Caro @Borghi S., hai ragione. Infatti mi sono guardato bene dal trinciare giudizi. L'inchiesta non è terminata e può offrire ancora qualche sorpresa. Alla fine, poi, conosceremo la "verità" giudiziaria non quella reale. Mi sono limitato a sottolineare come mi abbia colpito, leggendo le cronache, la dignità, la forza morale, la grinta difensiva della signora Sinclair. Come vedi non scrivo "amore", questo sentimento è insondabile. Lo lascio ai rotocalchi. Giusto come dici tu: cosa ne sappiamo noi!
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/7/2011 alle 19:25
Mettere sugli scudi una donna in gamba è una cosa positiva e saggia.
Scritto da Irma L. il 3/7/2011 alle 19:58
Nobiltà d’animo? Mah! Forse il comportamento della signora Sinclair è dettato dall’affetto (o amore?) e da congrui interessi. Non riesco ad intravedervi altro. Al di là del fatto che la cameriera abbia detto o meno il falso, i coniugi Strauss-Kahn non riscuotono le mie simpatie. Hanno uno stile di vita troppo borderline. Così come non vedo atteggiamenti nobili nella borghese Charlene che ieri è diventata Principessa di Monaco. Ha recitato, ferma, impietrita, l’occhio triste e spento (forse sedato), nel vano tentativo di emulare la bella Grace, accanto al neo-sposo che ha finito (speriamo) solo pochi mesi fa di disseminare la terra di figli illegittimi con donne improbabili (anche il “curriculum” del Principe Alberto pare annoveri una cameriera). Quanti bocconi amari per diventare Principessa. E Hillary Clinton? E’ per nobiltà d’animo che ha perdonato il marito per l’affaire Lewinsky? Mah, non credo. Per non parlare della Veronica nazionale. Vorrei spostare l’oggetto del dibattito: invece di parlare delle mogli tradite, parliamo delle cosiddette amanti. Ho conosciuto, recentemente, l’amante di un politico. Ormai invecchiata, vive sola, in compagnia dei suoi animali. Una donna poco fine e molto chiassosa. E nemmeno mi è parsa acuta. Forse, semplicemente, una donna pratica. Ebbene, nonostante queste caratteristiche che suscitano un primo impatto negativo, mi viene da apprezzare questa donna in quanto si è fatta bastare le cosiddette “briciole”. E’ vero, magari ha chiesto qualche favore per sé o per gli amici, magari qualche regalo (o regalone) ma non ha chiesto il “cuore” di quest’uomo, lo ha lasciato alla moglie. Non lo ho mai minacciato, non lo ho mai perseguitato. Si è accontentata del poco. Questi sono i racconti che mi ha fatto lei, magari c’è dell’altro che non mi ha detto. Volendo crederle, forse è il caso di parlare di nobiltà d’animo delle donne alle quali vengono riservati momenti fugaci e marginali sottratti alla famiglia, quella vera e magari anche consacrata da Dio ….. E chissà quante altre storie simili. L’intreccio tra eros/politica/potere è un classico. A me ha colpito, tanti anni fa, la notizia della figlia segreta di Mitterrand, nata dalla sua relazione clandestina con la direttrice di un museo francese. Mazarine – questo è il suo nome, me lo ricordo perché è molto bello, suona molto chic – si presentò ai funerali del padre insieme alla madre e alla moglie del Presidente francese. Ecco, questa sì che mi è parsa nobiltà d’animo da parte di tutte e tre le donne coinvolte.
Scritto da Mafalda il 3/7/2011 alle 20:00
Così Aldo Cazzullo parla del cardinale Angelo Scola nel Corriere della Sera del 29 giugno scorso: “La sua idea è che il cristianesimo non penalizza le passioni, i desideri, financo gli istinti; anzi, esalta l'umanità, la differenza tra uomo e donna, l'attrazione per il bello. Un concetto fondamentale della ‘vita buona’ è il ‘bell'amore’: ‘Vivere la bellezza dell'amore significa strappare la sessualità al dualismo tra spirito e corpo; come se trattenessimo la sessualità nell'animalesco e poi a tratti avessimo spiritualissimi slanci di intenzione di bell'amore’. Scola rifiuta la distinzione tra Venere urania e Venere pandemia, pensa semmai come Pascal, quando diceva che ‘l'uomo è a metà strada tra l'animale e l'angelo, ma deve stare bene attento a non guardare solo all'uno o all'altro; ognuno di noi, inscindibilmente uno di anima e di corpo, ha da fare i conti con la dimensione sessuale del proprio io per tutta la vita, dalla nascita sino alla morte’. Come fecero i suoi genitori. Scola ama ricordare di aver visto ‘la verità e la bellezza dell'amore nello sguardo del mio papà verso la mia mamma dopo 55 anni di matrimonio’. E anche nella gioia con cui tre bambini traducevano al patriarca in visita nella loro casa i movimenti degli occhi del padre, malato di Sla. ‘Mi sono sentito un verme’, commenterà Scola. Questa è per lui la vita buona: la forma più alta di libertà, in cui il voler essere e il dover essere coincidono - si vuol fare ciò che si deve fare -, animata dall'amore per il bello, il bene, il vero, l'eterno. Perché ‘non c'è amore senza promessa, non c'è promessa senza per sempre, e non c'è per sempre se non sino alla fine, sino e oltre la morte’”.
Scritto da Mafalda il 3/7/2011 alle 20:20
Mi ha colpito madame Sinclair ma ancora di più il funzionamento della giustizia nello stato di New York. Inflessibile quando riteneva (sbagliando) di avere le prove della colpevolezza, poi rapida nel riconoscere una colpa grave davanti al mondo intero. Una bella lezione sia in un caso che nell'altro.
Scritto da Nicola Larghi il 3/7/2011 alle 22:10
Mi pare chiara l'intenzione del post. Celebrare il coraggio umano di una donna contro due maschi, capacissimi, ma umanamente fragili: il marito e il procuratore. Procuratore che, detto per inciso, nessuno a New York si permetterebbe di chiamare giudice perchè rappresenta solo l'accusa. Diversamente che nel nostro martoriato sistema giudiziario dove i pubblici ministeri sono chiamati giudici. Se è così, condivido il post.
Scritto da Bortoluzzi il 3/7/2011 alle 22:50
Dominique Strauss Kahn aveva auspicato l’adozione di una nuova divisa mondiale con l'intento di sfidare il dominio del dollaro e proteggere le economie contro future instabilità finanziarie. In un discorso tenuto a Washington, Strauss Khan aveva sostenuto che le riserve monetarie dei Paesi membri potevano essere usate, in sostituzione del dollaro, quale divisa di riferimento nel commercio internazionale. I così detti SDRs (Diritti Speciali di Prelievo) potevano inoltre, sempre secondo Strauss Kahn, essere una valida alternativa al dollaro per le riserve in valuta estera detenute dalle banche centrali. Le sue frasi erano di una tale rilevanza che avrebbero dovuto riempire le prime pagine di tutti i giornali e invece nessun organo di stampa ne ha fatto menzione (evidentemente era calata la censura sui media internazionali). Non solo, con queste parole Strauss Kahn ha dato anche l’impressione che il Fondo Monetario Internazionale si stesse sottraendo al controllo degli Stati Uniti (al Fondo partecipano ben 187 Stati e gli Usa detengono attualmente “solo” il 17,75%). Abbastanza per aspettarsi una reazione da parte dell’America, potenza in decadenza che non accetterà mai di farsi da parte. Reazione che non si è fatta attendere. Strauss-Kahn, con quelle parole, si è giocato il futuro.
Scritto da Filippo Valmaggia il 3/7/2011 alle 22:56
Non si può negare il coraggio di Saint'Anne perfino se fosse mossa dal desiderio di diventare la signora del Presidente della Francia. Tra grettezza dell'arroganza e nobiltà dell'animo propendo per la seconda. Lo affermo da donna di sinistra.
Scritto da Una lettrice il 3/7/2011 alle 23:27
Nelle disgrazie famigliari la dignità e il coraggio sono componenti della nobiltà d'animo. Lo pensavo per la signora Marrazzo, lo penso per la signora Strauss-Kahn.
Scritto da Luisa Cardin il 4/7/2011 alle 00:02
Mah! Comunque la giri, la sostanza è che il potente era ispirato alla filosofia erotica nota come “purché respiri” e coerentemente si buttava su ogni – se così posso esprimermi – orifizio vagante, anziché rivolgersi al rispettabile universo delle professioniste dell'Eros, in cui avrebbe potuto imbattersi in altrettante Jane Fonda o Julie Roberts, immortalate in celeberrime opere cinematografiche quali “L'ispettore Klute” e “Pretty Woman”. Le motivazioni dell'eroica signora, consorte del – se così posso esprimermi - “tappabuchi”, sono molteplici, e assimilabili alle motivazioni che mossero a suo tempo la signora Clinton: può l'affascinate essenza del potere essere compromessa da una “sciacquetta” o da una serva? Detto questo, affermo d'essere un convinto sostenitore della superiorità – biologica, erotica, etica - della donna, meritatamente e provvidenzialmente dotata di quella parte giustamente famosa decantata nel “ Tredicesimo sonetto” di Bertolt Brecht (Poesie 1933-1956).
Scritto da ulderico monti il 4/7/2011 alle 08:25
Anne Sinclair proviene da una ricca e potente famiglia di giudei. E’ consapevole di avere sposato un puttaniere, un berlusconi semita; conosce gli orditi dei complotti, le trame della finanza internazionale, le guerre di potere. Il suo non è un matrimonio di interessi bensì un patrimonio di interessi che non può essere dissipato dalla iterativa fregola del marito. Nessun coraggio, nessuna forza morale. La sua tribù, inoltre, ha mantenuto il controllo del Fondo Monetario Internazionale con la nomina a direttore generale di un’altra giudea: Christine Lagarde.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 09:20
Il primo dei due commenti di @Filippo Valmaggia mi fa pensare molto e potrebbe avere un fondamento. Non dimentichiamo che la Francia, tra l'altro, è l'alleato più difficile per gli Usa.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 4/7/2011 alle 09:49
Strauss-Kahn ha fatto passi "azzardati" in finanza probabilmente senza copertura politica,se esite. Gli sono stati fatti pagare (sto con @Valmaggia). Sarkozy ha sostituito un socialista con una dei "suoi".Se esistono differenze a questi livelli. Pare che DSK frequenti locali di meretricio. Stai ai miei antipodi. La moglie. Non ho nè argomenti nè conoscenze per "salvare" i comportamenti di chiunque appartenenga al mondo di quella finanza degenerata che affama molti per ingrassare pochi.
Scritto da FrancescoG. il 4/7/2011 alle 09:56
Sulla gogna mediatica c'è molto da discutere. L'aggressività della stampa che mette in copertina il sensazionalismo va corretta e limitata. Se pensano di fare così per contrastare la concorrenza di internet si sbagliano. Sono due strumenti diversi. Alla stampa si richiede più riflessione perchè ha i tempi più larghi per argomentare e ragionare.
Scritto da Loredana B. il 4/7/2011 alle 10:22
Filippo Valmaggia va finalmente al cuore del problema: una sordida manipolazione pluto-giudeo-sionista. Perbacco: è giunta l'ora fatidica di aggiornare i gloriosi Protocolli di Sion! Umberto Eco ha scritto il godibile “ Il cimitero di Praga”, in cui personaggi storicamente identificati si intersecano con l'invenzione dell'Autore. Tra tali personaggi spicca Jacques De Biez: Umberto Eco, a pagina 409, ne riporta un testo che sarebbe esilarante se non fosse tragicamente ispirato alla persecuzione anti-ebraica che sfociò nella Shoah. “Signori, che Cristo fosse ebreo è una leggenda messa in giro proprio dagli ebrei, com'erano San Paolo e i quattro evangelisti. In realtà Gesù era di razza celtica, come noi francesi, che siamo stati conquistati dai latini solo molto tardi.. E prima d'essere emasculati dai latini, i celti erano un popolo conquistatore: avete mai sentito parlare dei galati che erano arrivati fino in Grecia? La Galilea si chiama così dai Galli che l'avevano colonizzata. D'altra parte il mito di una vergine che avrebbe partorito un figlio è mito celtico e druidico. Gesù, basta guardare tutti i ritratti che ne possediamo, era biondo e con gli occhi azzurri. E parlava contro gli usi, le superstizioni, i vizi degli ebrei, e al contrario di quanto gli ebrei si attendevano dal Messia, diceva che il suo regno non era di questa terra. E se gli ebrei erano monoteisti, Cristo lancia l'idea della Trinità, ispirandosi al politeismo celtico. Per questo l'hanno ucciso. Ebreo era Caifa che l'ha condannato, ebreo era Giuda che l'ha tradito, ebreo era Pietro che l'ha rinnegato...”. Heil, Filippo, risuonino le note del Horst Wessel Lied!
Scritto da ulderico monti il 4/7/2011 alle 10:27
Sono sorpresa dai commenti quasi ostili alla signora di Stauss-Kahn. Apparterrà ad un mondo lontanissimo da noi, ma anche in quel mondo è difficile trovare comportamenti umani di quel tipo. Anzi è più facile vedere una volubilità egoistica e drammatica. La signora nasconde degli interessi? Forse, chi lo sa. Ma intanto ha dato prova di serietà e coraggio.
Scritto da Gloria Conti il 4/7/2011 alle 10:28
Sta venendo fuori un bel dibattito. @Valmaggia è un vero economista. Neanche in Bocconi li abbiamo così. La tesi del complotto regge ma fino a un certo punto perchè la componente caratteriale di Strauss Kahn non è cosa da poco. Prendiamo per esempio i coniugi Prodi, sono tutta un'altra cosa. Le donne sono strane. Solidarizzano con la signora Anne tranne @Mafalda che si discosta e che elenca una lunga sfilza di donne più o meno martiri o più o meno furbe. Grazie @Mafalda, mi ero perso l'articolo di Cazzullo su Scola. Mi piace, ne esce un lato molto umano di Scola soprattutto quando dice che l'uomo deve fare i conti con la dimensione sessuale del proprio io per tutta la vita, dalla nascita fino alla morte. Una bella riflessione.
Scritto da Ex democristiano il 4/7/2011 alle 11:35
Solo la signora Sinclair è consapevole dei suoi sentimenti, gli altri possono solo supporre. "Chi è necessario non è libero, lo sai. Però io debbo averti, qual che sia la nostra vita.." E' la motivazione di molte donne, che sia anche la sua? Sono versi di un "giudeo".
Scritto da Myrina il 4/7/2011 alle 11:47
Interessi molto concreti o no, Madame ha fatto un figurone. Vorrei ricordare a tutti che è lei la miliardaria, è lei che non ha bisogno né di alimenti né di aiuti, è lei che ha sborsato i milioni necessari per la libertà provvisoria e gli avvocati costosissimi di lui. Per il marito aveva abbandonato una luminosa carriera giornalistica. Che cosa si vuole di più?
Scritto da Sofia il 4/7/2011 alle 14:31
Non voglio entrare nell'impossibile compito di sondare i sentimenti. Ha ragione @Adamoli nella replica gentile e problematica a @Borghi S.: certi sentimenti sono insondabili. Ha ragione anche @Myrina quando afferma che solo la signora Sinclair è consapevole dei suoi, ma qui non si discute di questo. Il tema è quello del coraggio di una donna potente ma pur sempre di una donna nella bufera. Io ho ammirato il suo coraggio, lo chiamerei ardimento.
Scritto da Lucia S. il 4/7/2011 alle 14:49
A differenza di @ulderico monti, che cita altri, io cito me stesso. Circa sei mesi fa scrivevo: “La Storia è una continua serie di interrogativi rivolti al passato in nome dei problemi, delle inquietudini e delle angosce che assediano il presente. E quindi, perché siamo giunti a questo punto? Avvento del cristianesimo, rivoluzione francese, sconfitta militare dei fascismi europei. Sullo sfondo di questi avvenimenti epocali c’è sempre il Giudeo. Disomogeneità razziale, individualismo, disgregazione sociale. Tre flagelli, un’unica matrice: il Giudeo. Io non ho il complesso dell’olocausto ma riconosco che ormai il problema non è più il Giudeo, la sua visione delle cose e del mondo ci è stata inoculata come un virus e ormai il problema siamo noi.”
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 14:54
@Ex democristiano. Non sono un vero economista, e neppure uno finto. Basta seguire le lezioni di esperti di finanza e politologi reperibili sulla rete (e non sulla stampa ufficiale). Buona ricerca e buona lettura.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 15:24
@FrancescoG Ti leggo da un bel pò di tempo e quasi sempre ti condivido. Stavolta no. Parli del Fondo monetario internazionale come di una "finanza degenerata che affama molti per ingrassare pochi". Mi pare una vetero-concezione da lotta di classe che sbaglia il bersaglio.
Scritto da Lucky il 4/7/2011 alle 15:56
Mio papà mi dice che lei è un politico di razza. Probabilmente ha ragione. Ho capito di più delle primarie con il suo post di qualche giorno fa che con alcune altre letture più complicate. Però mi interessano molto anche gli altri pezzi meno politici come quelli sui divorziati e sul nuovo arcivescovo e anche quello di oggi. Volevo solo dirle questo.
Scritto da Franco M. il 4/7/2011 alle 16:28
Ah, i Giudei! E i bei complotti giudaico-massonici! E quali complicità, se da qualche migliaio d'anni impongono il destino al mondo. Fidandomi più delle altrui citazioni, che delle mie (ho coscienza dei limiti della mia mediocrità), rimando alla pag. 131 di "Dio e il mondo" di Joseph Ratzinger (2001): "E' un enigma come questo piccolo popolo, che non aveva più una propria terra, un'esistenza come nazione, che viveva disperso nel mondo, abbia potuto conservare la propria religione, abbia potuto mantenersi se stesso, abbia potuto continuare ad essere Israele, abbia potuto essere continuare ad essere un popolo e a mantenere la proprio identità ebraica. Dio non ha fatto di questo popolo una superpotenza: tutt'altro; è stato il popolo che più ha sofferto nella storia del mondo.... le grandi potenze di allora sono tutte tramontate. Non ci sono più gli antichi Egizi, né i Babilonesi o gli Assiri. Israele esiste ancora...!”. NB. Dichiaro d'essere di certificata razza ariana
Scritto da ulderico monti il 4/7/2011 alle 16:37
E’ di queste ore la notizia che una giovane giornalista francese ha deciso di sporgere denuncia per un tentato stupro subito da Dsk nel 2003 e di cui aveva parlato apertamente, in tempi non sospetti, addirittura in una trasmissione tivù (nome dell’uomo coperto dal bip). Cioè: sia chi sia, Strauss-Kahn non ha un bel modo verso le donne – e uso un eufemismo –, le tratta a suo uso e consumo, ci prova, va con tutte, le aggredisce, persino. E’ notorio, nell’ambiente e ora anche fuori. E io mi chiedo: ma come fa la moglie ad accettare tutto questo?? Non è solo che a costui va bene tutto, basta che respiri. Ma anche quando non ci stanno, lui ci prova con la forza. Ma scherziamo? E’ un mostro, dal mio punto di vista. E lei bella, intelligente, ricca, prestigiosa, lo difende allo stremo, gli sta accanto, lo tiene per mano. Per me è incomprensibile. A meno che, come immaginiamo facilmente in tanti, non ci siano interessi superiori (e d’accordo); oppure, come diciamo noi mortali, siano d’accordo così, cioè tanto lui, quanto lei. Metterci la faccia, però, è un’altra cosa. Per la mia sensibilità, nemmeno per tutto l’oro e il potere del mondo. Forse non è così santa questa donna. Dal mio punto di vista, Giuseppe, sarebbe stato più dignitoso allontanarsi prontamente da codesto personaggio. Almeno: per me forza morale e nobiltà d’animo, in questi casi, significano questo.
Scritto da Laura S. il 4/7/2011 alle 17:26
Vin invito a leggere l'articolo del filosofo francese Bernard-Henri Lévi a pag. 18 del Corriere della Sera di oggi. Riporto un solo brano: "La cannibalizzazione della Giustizia da parte dello Spettacolo. Una cannibalizzazione che non è propria dell'America....Ma bisogna ammettere che, con questa vicenda, essa ho toccato culmini di oscenità". Riflettiamo bene su queste parole.
Scritto da Luisella il 4/7/2011 alle 17:34
A differenza di @Lucky, io condivido il ragionamento di @FrancescoG. Nessuna “vetero-concezione da lotta di classe”. Semplicemente, la “condanna” dei pochi che detengono la maggior parte delle ricchezze del globo a danno dei molti che vengono affamati da politiche economiche sciagurate. Anni fa il problema era la cancellazione del debito estero del Sud del Mondo ... Oggi, questo Sud sta guadagnando porzioni di Nord. E anche di Est e di Ovest. Un brano di padre Zanotelli tratto da “Inno alla vita. Il grido dei poveri contro il vitello d’oro”, edizioni Emi: “Solo una cultura della vita che parta dai più fragili potrà progettare un'economia umana, sociale, ecologica e planetaria. Dalle favelas del Brasile alle baraccopoli di Nairobi è il grido dei poveri che ci spinge a parlare. Se alcuni sono poveri è perché altri hanno accumulato di più, e questo di più rimane proprietà rubata finché non è condivisa con i poveri. La sfida è immane. Abbiamo bisogno di gesti di condivisione, di solidarietà. Ad ognuno di noi tocca oggi ‘giocare all'impossibile’: investire nell'uomo, investire in vita. È fondamentale il recupero della rabbia, dell'indignazione per l'assurdità in cui viviamo. Non è concepibile che un sistema economico di tale ricchezza, di tale potenza, possa immolare milioni di esseri innocenti, la speranza del futuro. Comprendiamo davvero che è un sistema di morte e che va avanti con il nostro consenso. Ecco perché, credenti e non, tutti quelli che credono nella vita devono rimettersi in piedi e incominciare a darsi da fare”. Aggiungo io: abbiamo visto tutti, in questi giorni, i servizi televisivi sull’inizio dei saldi nelle grandi città italiane. Gente in fila, in attesa dell’apertura mattutina dei negozi (un po’ come nell’indimenticabile sketch di Mr. Bean). Come non provare distacco nei confronti di queste volgari scene?
Scritto da Mafalda il 4/7/2011 alle 17:53
Non condivido tutto ma molte delle affermazioni di @Filippo Valmaggia, apprezzo il suo coraggio di dire, nero su bianco, come stanno le cose o, per lo meno, di esprimere nitidamente il suo pensiero. Parlare di lobby ebraica, a qualsiasi livello, è rischioso, si viene subito tacciati antisemitismo e fregati all' istante. E molti fra loro, di solito i più potenti, lo sanno benissimo.
Scritto da Borghi s. il 4/7/2011 alle 18:11
@ulderico monti. La coscienza di razza è stata la loro grande risorsa. In questo senso, abbiamo molto da imparare da loro.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 18:48
Giuseppe ti segnalo che l'episodio di cui l'accusa la giornalista è del 2002 e non del 2003 come ho scritto nel post che non hai ancora pubblicato. Se vuoi correggerlo tu... Solo per correttezza informativa.
Scritto da Laura S. il 4/7/2011 alle 18:54
Saluto @Ex democristiano ;-) E’ vero quello che scrivi, le donne che si sono espresse sinora su questo blog sono tutte magnanime nei confronti della signora Sinclair, trasfigurata a vestale del coniuge. Mi sa che il più saggio di tutti è stato @Borghi S. nello scrivere: “Cosa ne sappiamo noi della vita degli altri?”. Magari, la signora, consigliata dallo psicanalista, ha già preparato la valigia, pronta ad andarsene non appena i riflettori si saranno spenti. Come, del resto, ha fatto la signora Marrazzo. “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”, cantava il mitico Faber. Una grande verità. Non riesco proprio ad immaginarmi la Sinclair come un’eroina. Semmai, una candidata alla gastrite cronica, ad una perdurante insonnia e, nella migliore delle ipotesi, a qualche malattia venerea. I soldi, a questo punto, poco possono fare. Giustamente tu citi i Prodi. Te li immagini la nostra Flavia e il nostro Romano a compiere siffatte “scene da malavita” nel jet-set internazionale? Che poi ci sia stato un complotto internazionale …. sì, sì, ci sta anche quello. Ma quelle sono cose da “grandi” che lascio volentieri dipanare ai dotti di questo blog. A proposito di dotti, sono d’accordo con te, @Filippo Valmaggia è veramente una fonte immensa. E consulta siti che a noi, peones, non rivela ;-) La sua analisi di politica economica ed internazionale non fa una grinza. Mi pare anche si sia espresso in maniera misurata. Non ha mica parlato di “forni” … ma semplicemente dei registi della finanza e dell’economia internazionale.
Scritto da Mafalda il 4/7/2011 alle 19:38
@Laura S. Trovi incomprensibile un comportamento che io giudico onesto, disgnitoso, umano. Vedrà lei cosa decidere in seguito. Ma nel momento della gogna giormalistica, televisa e via internet, ha suputo stare al timone della barca in avaria. Mi è piaciuta molto.
Scritto da Irma L. il 4/7/2011 alle 20:15
@Mafalda. Io non sono dotto, sono molto informato. Leggo moltissimo, ho una memoria prodigiosa. Leggo, ritengo, memorizzo. Una sorta di idiota sapiente. Ma almeno non sono utile.
Scritto da Filippo Valmaggia il 4/7/2011 alle 21:34
Sapevo naturalmente che mi sarei attirato molte critiche con questo post. M'interessava provocare una discussione su un argomento tanto delicato e controverso. Però non ho strumentalizzato, riscriverei il pezzo tale quale. Voglio solo precisare a @Laura (17.26) che "Saint'Anne" non è farina del mio sacco, è un titolo che ho preso a prestito dai giornali (come ho già precisato). Sarò un ingenuo sentimentale (o qualcosa di peggio)ma la schiena diritta della signora mi è rimasta nella testa. Lascierà il marito fra poco? Può darsi. Ma intanto gli è rimasto al fianco mentre l'America lo linciava (sembra ingiustamente) attraverso il procuratore di New York. La Giustizia si deve occupare dei reati non dei peccati. PS - Sul bel brano di Aldo Cazzullo, portato sul blog da @Mafalda ritorneremo certamente. La bellezza, e la bellezza dell'amore in particolare, sono punti salienti del pensiero del card. Angelo Scola.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/7/2011 alle 22:29
@ Lucky. Ti ringrazio per la considerazione. Sono stato abbastanza secco e me ne scuso. La finanza degenerata a cui mi riferisco è quella che ha creato un debito reale partendo da soldi finti e alla mancata vigilanza,con responsabilità enormi sulla vita quotidiana di molti. E' stato creato un debito che pagheremo con grandi sacrifici e si sono umiliate popolazioni.Una finanza stabile è indispensabile. Gli economisti seri oggi soffrono per la parziale delegittimazione della loro disciplina.
Scritto da FrancescoG. il 4/7/2011 alle 22:54
Dal '45 ad oggi,diritti ed economia sono cresciuti.Mi domando e chiedo:come è possibile che non ci siano fondi per evitare la mortificazione di diritti essenziali quali salute,istruzione,tutela sociale,giustizia?Hanno vinto i modelli economici e non le persone (nota che ritengo confermata dalle urne referendarie).E' la Politica che si deve riprende il suo con forza,capacità,con obiettivi importanti.Solo puntando a grandi obiettivi si può avere una profonda condivisione pubblica.Ed arrivarci.
Scritto da FrancescoG. il 4/7/2011 alle 23:15
@Filippo Valmaggia – Sono io che non sono dotta. Tu lo sei. Però, “sono molto informata. Leggo moltissimo, ho una memoria prodigiosa. Leggo, ritengo, memorizzo. Una sorta di idiota sapiente”. E, a differenza tua, sono anche utile. Lo so. Lo avverto. E ci gioco. E tesso.
Scritto da Mafalda il 4/7/2011 alle 23:21
Molti uomini e donne nel commentare questa brutta vicenda se la prendono con la Sinclair perchè ricca, potente, assolutamente in vista sui giornali di tutto il mondo. Scatta la caccia all'autenticità umana che nella Sinclair non ci sarebbe. Ma chi la può giudicare nella sua personalità interiore, direi spirituale? Le cose che si sono viste, sulle quali soltanto possiamo avere un'opinione, sono a suo favore.
Scritto da Bianchi Giò il 4/7/2011 alle 23:43
Sentita la notizia su Cirio,mi è venuta in mente Parmalat. Un tale lavorava in banca nel momento in cui le banche vendevano i bond. Si era accorto l'azienda aveva numeri particolarissimo (rating, rendimento,capitalizzazione). Suggerì ai clienti di vendere quote, anche se con qualche perdita. Per precauzione.Venne ripreso dai vertici bancari, perchè in controtendenza(gestiva parecchi soldi).Disse: "Io tutelo i clienti. Non dò schifezze" .Vendettero tutti, tranne uno. Come è finita, si sa.
Scritto da FrancescoG. il 5/7/2011 alle 10:15
Caro Giuseppe, era più che chiaro che "Saint'Anne" non era una tua invenzione. Io mi chiedo solo se questa donna si possa considerare veramente una santa. Per quanto mi riguarda, non accetterei mai di difendere un uomo così tanto fedifrago. Intendiamoci: qui non si parla di un’accusa generica (ha fatto fallire il Fondo monetario internazionale e poi risulta che non è vero; ha corrotto qualcuno e invece è qualcuno che vuole incastrarlo), cosa che non allontanerebbe mai una moglie dal marito, per come la penso io. E non è nemmeno il caso di un uomo moralmente irreprensibile (magari perché semplicemente ama la moglie e la sua famiglia e non è malato di sesso) che viene accusato da qualche signora arrivista. Anche in questo caso la moglie, dal mio punto di vista, dovrebbe difenderlo a tambur battente. Si tratta di un uomo che, notoriamente, non sa trattenersi dal saltare addosso a qualsiasi gonnella, che ha più amanti che anni di età, e soprattutto che ci prova, insiste e pesantemente anche con quella che non è interessata. Ecco: la moglie di un uomo così non la capisco. Io non ci starei un secondo. Figuriamoci difenderlo. E non riesco a considerarlo un atto di coraggio. Ma è solo la mia opinione di donna che prova, e non ci riesce, a mettersi nei panni di un’altra e a capirne il ragionamento.
Scritto da Laura S. il 5/7/2011 alle 15:09
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