Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/7/2011 alle 11:05

 

 
Rosy Bindi: “Noi abbiamo risposto all’invito del capo dello Stato. Abbiamo offerto la nostra disponibilità, chiedendo però come premessa le dimissioni del governo e un’ammissione di responsabilità da parte del premier e del ministro dell’Economia”.
Posizione giusta di tutta l’opposizione. Ma la premessa, via... Non fingiamo d’aver creduto alle dimissioni del governo, per carità.
Faremmo la figura dei cretini.

 

Commenti dei lettori: 52 commenti -
Basta finzioni, basta far finta di credere a Berlusconi. Ma basta anche parlare con Bossi di governi tecnici. Mandiamoli a casa. Serve un furbone come Casini? Mi turo il naso e faccio andar bene anche lui.
Scritto da Lavoratore a Malpensa il 16/7/2011 alle 11:43
Ho messo un commento sul post di Pisapia. Ti ho chiesto di spiegarti meglio sulla Città metropolitana. Lo richiamo anche qui per evitare che ti sfugga.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 16/7/2011 alle 11:53
Eppure l'idea di Bersani e D'Alema è ancora quella del governicchio tecnico. L'unico leader innovatore era Veltroni.
Scritto da Il perfido il 16/7/2011 alle 12:17
Personalmente ritengo che in questo contesto politico un governo tecnico sia impensabile. Piuttosto, l'attuale maggioranza esprima un nuovo esecutivo con un mandato programmatico che contempli la riforma elettorale. Meglio se con un premier diverso da Berlusconi. Un'eventualità ai limiti della fantascienza, ma da non escludersi a priori. In questo scenario, pur rimarcando il proprio ruolo di opposizione, il PD potrebbe giocare un ruolo fondamentale per intese nell'interesse generale.
Scritto da Leonardo C. il 16/7/2011 alle 12:39
Preciso il mio precedente commento. Ovviamente non auspico la nascita di un nuovo governo di centro-destra, ma sostengo che l'unica alternativa accettabile all'attuale maggioranza sono soltanto le elezioni, mentre non sono politicamente accettabili né governi tecnici, né governi istituzionali, né altre formule per tirare a campare.
Scritto da Leonardo C. il 16/7/2011 alle 12:49
Le motivazioni serie per l'approvazione fulminea della manovra le ha date Napolitano. Quelle di alcune personalità del Pd sanno di presa in giro.
Scritto da Spriano Luigi il 16/7/2011 alle 13:53
Ma quali governi tecnici, sono solo espedienti per permettere alla Lega di salvarsi la coscienza e poi di fare il salto della quaglia come nel 1994 . Se naufraga Berlusconi, Bossi naufraghi con lui. Ne ha fatte peggio di Bertoldo.
Scritto da Albertone da Giussano il 16/7/2011 alle 14:05
Bossi vuole che si passi da lui per un governo tecnico. La sinistra non ci caschi. Sarebbe un errore madornale. Va bene il secvondo commento di @Leonardo C., non il primo.
Scritto da Una lettrice il 16/7/2011 alle 15:58
La manovra varata ieri sera da Tremonti e Bossi è quanto di peggio si potesse immaginare: tagli sulle pensioni medio-basse, tagli alla sanità, aumento di tasse ( per effetto delle riduzioni delle detrazioni) soprattutto per le famiglie giovani, con figli a carico e in età scolare ( più figli hanno e peggio è ) e mutui da pagare; nessun intervento per l’economia; nessuna liberalizzazione nel ricco mondo delle professioni: guai a toccare avvocati e notai, servi ricchi e scaltri di una borghesia che nonostante la crisi riscopre, col “diritto al lusso”, l'orgoglio di essere classe! Nessun contributo, nessun vero sacrificio è stato chiesto ai grandi ricchi, ai grandi patrimoni, alle grandi rendite. Questo Stato lo salveranno quindi i giovani precari ( costretti a rivedere al ribasso anche i sogni) le donne col loro lavoro, spesso doppio ( in casa e fuori), lo salveranno i lavoratori dipendenti ( quelli dell’industria, delle costruzioni, dell’agricoltura, del terziario, del pubblico), lo salveranno i lavoratori senza volto né diritto, quelli delle piccole partite IVA che spesso vivono condizioni di lavoro ancora più umilianti e sottopagate di dipendenti e precari. Questo Stato lo salveranno i pensionati, quelli al minimo, che dovranno tirare la cinghia fino a sentire scricchiolare le ossa, ma anche quelli che hanno pensioni più decenti, taglieggiate però dalla soppressione delle rivalutazioni e dai tickets per le visite mediche . La decisione dell’opposizione di non ostacolare la manovra è stata saggia, responsabile: ma ora gli irresponsabili, che in questi anni hanno occupato il Parlamento e gli altri Palazzi del potere solo per difendere i loro personali patrimoni e interessi vari connessi, sgomberino il campo. BOSSI E BERLUSCONI, AVETE GOVERNATO SOLO PER IL VOSTRO TORNACONTO E PER LE CRICCHE: GLI ITALIANI FINALMENTE SE NE SONO ACCORTI E ORA VOGLIONO SOLO MANDARVI A CASA, E IN FRETTA ! Se veramente credete- come ci avete ripetuto fino alla noia- che solo dal popolo viene la legittimazione del potere, visto che i vostri programmi elettorali sono diventati carta straccia e “il popolo” comincia a voltarvi le spalle disgustato, abbiate il coraggio di “rimettervi ancora umilmente al giudizio del popolo” con NUOVE ELEZIONI,SUBITO. NON ABBIAMO BISOGNO di governicchi più o meno tecnici, non c’è bisogno di perdere altro tempo: A NATALE IL PIU’ BEL REGALO PER GLI ITALIANI E’ UN NUOVO GOVERNO !
Scritto da giovanniderosa il 16/7/2011 alle 16:17
@Pd Sesto S. Giovanni - Ho risposto un attimo fa alla tua domanda sulla Città metropolitana. Ti assicuro che leggo tutti i commenti anche quelli che si riferiscono ai post precedenti. Spesso la discussione su un argomento continua anche quando sul blog è già apparso un altro post. E' utile che lo sappiano tutti i lettori.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/7/2011 alle 16:40
La manovra è iniqua. Le motivazioni sono state ampiamente descritte da @giovanniderosa. Sperare che gli artefici del disastro tolgano spontaneamente il disturbo è da ingenui sognatori. Un simile governo dovrebbe essere cacciato a furor di popolo. Mi auguro che i vari “pontida”, “leghista o bossiano doc” et similia , si accorgano dell’inganno. Ma forse è da ingenui anche sperare in un loro ravvedimento. La fede, come il tifo, non ammettono dubbi.
Scritto da Angelo Eberli il 16/7/2011 alle 17:26
Per una volta, una volta, e ripeto, una sottolineo, una sola volta, questa curiosa "destra" si è presa una responsabilità. Certamente scaricandola sulla "speculazione". E no, belli-che-siete, non è così. Questi sono i risultati di 10 anni di nulla nell'interesse generale e di molto nel particolare. Non si tirino fuori i discorsi alla "non avete idee". Perchè sapete che non è vero. Il fumo negli occhi non lo buttate più. Il Governo tecnico non lo voglio, l'unica via è votare appena si può.
Scritto da FrancescoG. il 16/7/2011 alle 17:27
Rosy Bindi: “Noi abbiamo risposto all’invito del capo dello Stato. Abbiamo offerto la nostra disponibilità, chiedendo però come premessa le dimissioni del governo”: ciò significa che s'è andati dal Capo dello Stato con questa posizione? E lui, il Capo dello Stato, che cosa ha risposto e che impegni ha preso? "Faremmo la figura dei cretini": faremmo....?
Scritto da ulderico monti il 16/7/2011 alle 18:04
@giovanniderosa scrive: NON ABBIAMO BISOGNO di governicchi più o meno tecnici, non c’è bisogno di perdere altro tempo: A NATALE IL PIU’ BEL REGALO PER GLI ITALIANI E’ UN NUOVO GOVERNO ! Vero, ma se Berlusconi non si dimette, e non si dimetterà, cosa facciamo? Meglio pensare a costruire l'alternativa subito per quando, speriamo presto, ci saranno le elezioni. Queso vuol dire, come richiamato più volte anche da @Ulderico Monti, decidere chi sarà il leader.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 16/7/2011 alle 18:17
Rispondo al compagno (si può dire?) ex-PCI: perché il Presidente del Consiglio dovrebbe dimettersi? Ha la maggioranza in Parlamento, ha superato brillantemente il voto di fiducia, ha una opposizione senza leader, alleanze, programmi. Molti tra noi pensiamo che le elezioni non le vogliamo, diciamo di volerle, ma le temiamo, altrimenti avremmo già coordinato ciò che ci manca, cioè - lo ripeto - alleanze funzionali, programma realistico, leader credibile. E allora? tiriamo a campare!
Scritto da ulderico monti il 16/7/2011 alle 19:29
L’Italia è il terzo mercato di obbligazioni di Stato al mondo. Inferiore soltanto a Giappone e Stati Uniti. Ma in Giappone il 95% del debito è di proprietà nazionale. In Italia, non ostante si parli di grandi sottoscrittori domestici, solo la metà del debito è in mano a investitori nazionali e gli investitori internazionali erano, per usare un eufemismo, preoccupati. Un default dell’Italia, infatti, avrebbe comportato una crisi sistemica di proporzioni gigantesche. Questa manovra è stata dettata dalla finanza angloamericana (non dico giudaica per non suscitare la reazione del solito lacchè). Dal 2013, inoltre, partirà il programma per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici. In cambio di questo regalo Berlusconi avrà uno sconto sul suo “debituccio”, e Tremonti, minacciato attraverso lo scandalo che ha colpito il suo pupillo, Marco Milanese (scandalo arrivato con tempismo perfetto …), non verrà coinvolto. Ci hanno venduti.
Scritto da Filippo Valmaggia il 16/7/2011 alle 20:47
Leggo il blog con continuità anche se commento pochissimo. Ho una curiosità. Qualche giorno fa quando la polemica fra lettori e lettrici si era fatta feroce sei giustamente intervenuto dicendo: adesso torniamo ai contenuti. La polemica è cessata. Hai dovuto fare qualche censura?
Scritto da Baroffio Loredana il 16/7/2011 alle 21:32
Caro ex-PCI ( spero non ex-compagno) Berlusconi non ci regalerà le dimissioni del governo, ma l’opposizione, in parlamento e nel paese, da oggi alle prossime elezioni( che saranno quando Lui vorrà) può rendergli la vita un inferno ! Più Lui temporeggia più quest’inferno sarà lungo : opposizione dura in Parlamento e nel paese Sscendiamo di nuovo in piazza, mille piazze, andiamo a dirlo in televisione, ripartiamo col porta a porta, con i gazebo, il volantinaggio. Certo questo si fa meglio se c’è una coalizione, un programma, una squadra. Ma a me non piace parlare di leader, prima pensiamo ai programmi, perché prima vengono gli italiani e i loro problemi e poi la squadra di governo e in essa il leader : insomma la squadra e il leader sono funzionali al programma, per questo è giusto che vengano dopo. Scegliere prima il leader sarebbe come affidarsi all’uomo della provvidenza , al suo carisma, alla sua visione, al suo pensiero. Questo non mi piace, non fa parte del DNA del Partito Democratico ma neppure del PCI, da cui tu stesso, io e qualche altro proveniamo. Stimoliamo invece Bersani, Di Pietro, Vendola, Casini, tutti i potenziali alleati a comportarsi da qui in avanti come hanno fatto in occasione della manovra economica: CONSULTARSI CONDIVIDERE UN PROGRAMMA SINTETICO ED ESSENZIALE E MUOVERSI IN SINTONIA PIENA. IL PAESE DEVE PERCEPIRE CHE NON SOLO C’E’ L’OPPOSIZIONE MA C’E’ L’ALTERNATIVA !
Scritto da giovanniderosa il 16/7/2011 alle 21:51
Filippo Valmaggia non usa il termine "giudaico" per non suscitate la reazione - come dice lui - del "solito lacché". Chissà con chi ce l'ha? Forse con Giovanni Paolo II che parlava degli Ebrei come nostri "fratelli maggiori", oppure con Benedetto XVI che ho avuto occasione di citare. Due lacchè, si converrà, ineccepibili essendo essi "servi dei servi di Dio". Quanto a me, da sempre mi definisco "sionista" e dispongo, per queste circostanze, di interessanti e colorite locuzioni scatologiche.
Scritto da ulderico monti il 16/7/2011 alle 22:19
@Filippo Valmaggia. La Germania è preoccupata per l'Italia, oltreche per Grecia, Portogallo e Spagna. Gli americani tengono sotto scacco l'Europa più debole. La Cina è in ansia per le finanze americane. Stai a vedere che è la Cina che tiene le fila della congiura capitalista. Vorrei crederti da antiamericano incallito ma la colpa della nostra debolezza è soltanto nostra, dei nostri poveri governi. Il capitalismo è una brutta bestia che purtroppo bisogna saper cavalcare. Lo sta facendo bene la Cina.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 16/7/2011 alle 22:35
Siete puerili e sciocchi. Meno male che c'è un governo che tiene in regola i conti. Bossi lo terrà su fin quando vorrà. Deciderà lui quando farlo cadere. Con voi al governo saremmo già alla Grecia.
Scritto da Bossiano doc il 16/7/2011 alle 22:43
@ulderico monti. I papi citati, in quanto capi della Chiesa cristiana, non sono lacchè ma diretti dipendenti del rabbinato internazionale. Le ricordo che anche Reinhard Heydrich si definiva sionista: "in quanto nazionalsocialista, io sono sionista". E' in buona compagnia.
Scritto da Filippo Valmaggia il 16/7/2011 alle 23:07
Cara Loredana, no, non ho dovuto censurare nessun commento. Non l'ho mai fatto, salvo una volta con un amico circa due anni fa. Anzi, ti dirò che un lettore dopo aver visto il mio invito, mi ha mandato un messaggio per dirmi di non pubblicare un commento che mi aveva mandato alcuni minuti prima.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/7/2011 alle 23:14
A proposito di censura, qualche volta dovresti censurare @Filippo Valmaggia.
Scritto da M. N. il 17/7/2011 alle 00:20
Il 3 agosto 1944 reparti SS e Decima Mas misero a ferro a fuoco il comune di Zeri, in Alta Lunigiana. Io avevo quasi 12 anni ed eravamo rifugiati nella zona di Codolo. Quando si udivano rombare i motori mi appostavo su un costone sovrastante la strada per Zeri, e vigilavo se il nemico avesse imboccato la mulattiera che recava al nostro rifugio: un gruppo di uomini alla macchia – tra cui mio padre – attendevano l'eventuale mio segnale per disperdersi nel folto dei boschi. Erano i giorni dell'odio e della speranza: “Insorgeva dal fango e dalla nebbia la guardia rossa della collera nostra e la vita era un lacero straccio che non pesava sul piatto del destino”. Ho profonda pietà per i “filippi”, rottami della Storia.
Scritto da ulderico monti il 17/7/2011 alle 06:57
@Pietro (di sinistra). La “politica della porta aperta” di Deng Xiaoping è stata una grande intuizione e una riforma economica epocale. Uno dei pochi, l’ultimo avversario interno di Mao, ad avere letto e compreso Marx. Il profitto non è un nemico: “arricchitevi!”. Da quella esortazione la Muraglia Cinese è diventata un muricciolo. Gli occidentali lo scavalcano con le loro divisioni corazzate: le industrie delocalizzate. Il cinese è sfruttato ma non muore più di fame nelle campagne mentre l’operaio europeo declina. Sono gli anni della svendita degli Stati praticata dissennatamente da Reagan e dalla Thatcher. La Guerra Fredda ha il suo ultimo sussulto con la caduta di un altro Muro. Pirro fa nuovamente capolino nella Storia: la vittoria del capitalismo costa caro all’occidente. Il conto presentato dalla globalizzazione per ora lo stanno pagando i poveri ma il capitalismo è un serpente miope e non si accorge del baratro che ha davanti a sé.
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/7/2011 alle 08:07
@ M.N. - Per l'amor del cielo. Non censuro le idee, anche se sono opposte alle mie. Nel corso di quasi due anni @Filippo ha scritto peraltro alcuni commenti pregevoli che sono stati apprezzati da tutti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2011 alle 09:04
La sigla M.N. ha censurato se stessa: non ha neppure il coraggio di firmare le sue istanze. Mi fa pena.
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/7/2011 alle 09:15
Come tutti i vecchi @ulderico monti si alza presto (io ho passato la mezza età da una quindicina d’anni soltanto e mi alzo dopo di lui), e come tutti i vecchi guarda la sua vita con amarezza. E’ un perdente e non sono state le bombe al fosforo o all’uranio a sconfiggerlo ma la Coca Cola. Quelli come lui non sono “rottami della Storia”, sono ombre ridicole.
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/7/2011 alle 09:23
Il governo che tiene i conti in regola azzerò l'avanzo primario con aumento del debito, non ha sbloccato l'economica ed ha fatto, anche nel passato, scelte a scoppio ritardato (esempio: la manovra pensionistica di Maroni scattata dopo le elezioni? Con obbligo politico e sociale bellamente scaricato. Idem la manovra di Tremonti. I due sono quelli bravi....).Non credo ci volessero vendere, ma alla fine l'insipienza ha portato ha questa serissima possibilità. Peggio degli anni '90.Pagano i poveri.
Scritto da FrancescoG. il 17/7/2011 alle 09:38
Caro Filippo, hai i mezzi culturali e dialettici più che sufficienti per fare polemica sulle idee e sui fatti politici non sulle persone. Lo dimostra ampiamente il tuo commento dell 8.07.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2011 alle 10:13
Ca Adamoli, il tono confidenziale che usi con @Filippo Valmaggia mi fa capire che lo conosci bene, forse siete amici pur avendo idee molto diverse. Sarei curioso di saperne di più, ma non voglio essere indiscreto.
Scritto da Il pirata il 17/7/2011 alle 10:21
Sono andato in chiesa e ho pregato per il nostro fratello Filippo, affinché sia liberato dalle vipere che gli mordono il cuore, e ho pregato per me, affinché sia liberato dalla tentazione dell'irrisione e del disprezzo. Fino al giorno in cui ci coglierà nostra sorella Morte, liberatrice. “Pie Pellicane, Jesu Domine, me immundum munda tuo sanguine...”.
Scritto da ulderico monti il 17/7/2011 alle 10:23
Caro Giuseppe, detto tra noi: il Filippo Valmaggia è un miserabile. Credo anche che abbia molta amarezza in cuore, invecchiare con tanto veleno dev'essere orrendo, e pertanto sia meritevole di compassione e di pietà. Ma sempre un miserabile è!
Scritto da ulderico monti il 17/7/2011 alle 10:29
Sul declino della Lega già ho detto in un precedente post, la parabola leghista si è chiusa, rimarranno delle "fortezze" elettorali, ma il loro elettorato (una certa piccola borghesia ricca del nord italia anni "80 e "90) semplicemente non esiste più, come non esistono più motivazioni che ne giustifichino l'azione politica. Alcuni esponenti del pd (ne è stato citato uno, in alcuni commenti precedenti, assai noto in provincia di Varese), ed intellettuali diciamo "organici", che ancora sono convinti stia passando "il vento del Nord", e che bisogna rincorrere il vecchio Bossi, Maroni, Calderoli, il Trota ed altri soggetti simili, sono in ritardo sulla Storia, come i generali francesi della seconda guerra mondiale. Sul pdl: è evidente la perdita di appeal dell'imprenditore milanese anni"80 e "90 che, solo contro il mondo e partendo dal nulla, realizzava la propria fortuna. La maggioranza dei giovani italiani si sono resi conto che, nell'Italia di oggi, partendo dal nulla non si arriva a nulla, datosi che le porte del successo professionale sono, in gran parte, state chiuse a doppia mandata da una casta di anziani privilegiati, composta da manager, giornalisti, banchieri, professori universitari, politici e compagnia cantante, che occupano (o fanno occupare dai loro parenti e sodali) tutto l'occupabile, mentre ai membri di questa nuova generazione non resta che ridursi a fare lavori precari ed a meditare nella propria stanzetta con stipendi da fame. Il duo B&B ha portato l'Italia sull'orlo del baratro economico, con i vari Cetto La Qualunque ha sfruttato e devastato l'ambiente (e continua a farlo), ucciso definitivamente la meritocrazia ed ha reso ridicolo il nostro paese agli occhi del mondo. Quasi tutti se ne sono accorti, e se vanno avanti così le forze dell'opposizione vincerebbero persino schierando come loro leader Sbirulino. Ovviamente esiste un modo per l'opposizione per ridare vigore a questi soggetti, ed è quello di fare insieme un bel governo tecnico, in modo da condividere con questi la responsabilità del disastro e le decisioni impopolari che, spinti dal disastro da loro stessi creato, dovranno prendere, e così sgomentare l'elettorato e disorientarlo.Lancio perciò un accorato appello: chi nell'opposizione vuole bene a B&B si affretti ad aiutarli, si impegni celermente nel governo tecnico..
Scritto da Carlo il 17/7/2011 alle 11:59
Onore ai ricordi di Ulderico Monti.
Scritto da Frank Slade il 17/7/2011 alle 12:58
Sottolineo che Veltroni, il quale, se non mi sbaglio nel ricordare ,è l'uomo che si era già cimentato con un certo successo nell'arduo compito di far svanire tutti i partiti d'opposizione in Italia, pare aver già raccolto il mio appello..infatti ha proposto un "esecutivo di alto profilo" (leggasi governo tecnico). B&B ringraziano sentitamente.
Scritto da Carlo il 17/7/2011 alle 14:25
Mi scusi @Filippo Valmaggia. Più o meno la stessa domanda gliela farò sul blog del Senatore Rossi sperando che da qualche parte mi risponda. Lei è antisionista ed anticapitalista. Si definirebbe davvero anche nazionalsocialista?. E poi, si ritiene negazionista e per Lei i campi di concentramento nel periodo nazi sono esistiti veramente, o sono la solita invenzione della lobbie ebraica, una messa in scena per governare ora meglio e di più il mondo intero? Cosa ne pensa?
Scritto da claudio colombo il 17/7/2011 alle 14:54
Sono di sinistra e da quelle parti ho sempre votato. La prospettiva dei ragionamenti che fa @Filippo Valmaggia è scomoda ma, almeno come esercizio, va considerata. Ci stiamo tutti conformando, anche a sinistra ed abbiamo paura di certe idee che vanno a scardinare presunte verità precostituite. Forse per questo ed a dimostrazione di effettive reticenze e paure, di solito presente sui blog con nome e cognome, firmerò anonimamente questo commento.
Scritto da Questavoltanonimo il 17/7/2011 alle 15:16
@Il pirata - Esaudisco senza problemi la tua curiosità. Conosco @Filippo Valmaggia da un bel pò di tempo. Sembrerà singolare a molti, ma l'ho invitato io a seguire il blog e a scrivere i suoi commenti in modo assolutamente libero. A volte è paradossole, a volte aspro e corrosivo nella polemica, ma esprime un orientamento culturale presente in Europa e in Italia. Io amo il confronto politico forte. Non mi piacciono il gossip e la polemica interpersonale quando sono fini a se stessi e non hanno un fondamento in una visione diversa della vita e del mondo. Stimo @Ulderico Monti e gli dico di considerare i commenti di @Valmaggia in questo quadro. A tutti chiedo di moderare, non le opinioni, ma i toni con cui vengono espresse. Questo tipo di moderazione, piaccia o non piaccia, è sempre stata la cifra della mia personalità umana e politica. Non ci rinuncio adesso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2011 alle 16:32
Ho sempre avuto ragione di pensare che le preghiere cristiane sono soltanto ragli di somaro: non raggiungono il cielo. @ulderico monti ha recitato una prece per non cadere nella tentazione del disprezzo ma dopo sei minuti mi ha dato del miserabile. Non avendo "strumenti dialettici e culturali" per contrastarmi, non poteva fare altro.
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/7/2011 alle 16:55
Se Lei caro Adamoli conosce, come ci ha detto, il nostro @Filippo Valmaggia potrà quindi soddisfare la nostra curiosità visto che non so se mai il nostro amico ci risponderà. E' veramente un nazista?
Scritto da Questavoltanonimo il 17/7/2011 alle 17:08
Nel tuo ultimo commento hai fatto giustamente l'apprezzamento della "moderazione" ma ricordo bene che nella Dc, nel partito popolare e nella Margherita era duro contro il moderatismo. Da tuo amico non riesco a spiegarmelo completamente.
Scritto da Lorenzo il 17/7/2011 alle 19:18
Caro Adamoli, concordo con il tuo appello alla moderazione dei toni: sarebbe un peccato se la dialettica tesa e talvolta aspra, ma sempre costruttiva, tipica di questo blog si trasformasse in altro.
Scritto da Carlo il 17/7/2011 alle 19:45
Caro Lorenzo, ti ricordi bene. Ero contro la politica del moderatismo che vede sempre la virtù nel mezzo, che esclude ogni forma di radicalità nei sentimenti, nei comportamenti, nelle azioni. Ero però a favore della moderazione come dote personale da coltivare sempre, come atteggiamento dello spirito, come attitudine nel rapporto con gli altri. Ti ricorderai anche che citavo un notissimo aforisma di Mino Martinazzoli: “la moderazione sta al moderatismo come la castità sta all’impotenza”. E’ il mio pensiero espresso in modo mirabile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/7/2011 alle 20:28
La manovra era indispensabile. C’erano due alternative: tagliare le spese o aumentare le tasse. Il governo ha scelto quella meno sfavorevole al suo elettorato. La strategia dell’opposizione, invece, qual è ? Si parla troppo di tattiche, di personaggi, di metodi, e troppo poco di contenuti, di cose da fare, di strategie. Non sono sicuro che sia chiara a tutti la distinzione tra debito e deficit; o siano conosciute le conseguenze di un possibile spostamento della politica fiscale dalla tassazione diretta e progressiva sulle persone rispetto a quella indiretta sui beni. L’unico statista che ha le idee chiare è Prodi che abbiamo allegramente sfiduciato , nel 1998 e nel 2007, rispettivamente dopo due e un anno di buon governo. Come si fa a continuare a parlare di politica esattamente come nel Novecento, quando il mondo era diviso in due, c’erano ancora le classi e il centro del mondo era ancora l’Occidente con l’Europa ? Quando vedo il P.D. che, invece delle vecchie e nuove povertà, si impegna sui desideri individuali, che poi diventano preferenze personali, che poi si trasformano in diritti, mi chiedo dov’è finito il solidarismo della sinistra socialdemocratica e social cristiana. Questa concezione della libertà non più legata ad una etica oggettiva svincolata dall’arbitrio umano si chiama libertinismo appartiene ad un’altra cultura, quella individual-liberista, che è divenuta egemone, cioè il nuovo ”pensiero unico universale”. Non credete che è anche per questo motivo che siamo diventati subalterni? Se vogliamo portare un po’ di cambiamento nella società, arata dalla globalizzazione e dal consumismo, dovremmo rinnovare un po’ quell’eredità politica che abbiamo ricevuto in passato e non abbiamo (quasi) mai rielaborato criticamente.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 17/7/2011 alle 21:38
@Questavoltaanonimo - Non mi sottraggo, per una volta, a una domanda di questo tipo offrendo una impressione del tutto discutibile. @Valmaggia ha un'alta considerazione della Germania dell'epoca; è anti-capitalista e anti-americano; pensa che l'ebraismo domini la finanza mondiale; ha l'idea della Nazione in testa che ritiene mal rappresentata e guidata da questo stato (iniziale minuscola) inetto. Insieme a tutto ciò, ci tiene a mettere in evidenza una socialità popolare molto forte. Mia sintesi estrema e molto arbitraria. Ritengo utlle confrontarsi, con rispetto reciproco, anche con chi ha questo pensiero politico. Se è davvero questo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/7/2011 alle 00:11
"L'idea di un'accumulazione del capitale capace in qualche modo di autogovernarsi e di fare a meno di qualsiasi sostegno sociale e istituzionale è una fantasia, per quanto diffusa. Ma per il singolo capitale non è una fantasia:tutte le occasioni saranno buone per comportarsi come un free rider:ossia per addossare ad altri i costi per la realizzazione del bene comune.Il neoliberismo esprime questa logica in forma estrema sostenendo che sia i capitali sia gli stati-nazione sono fortemente incentivati a ridurre al minimo i propri costi al fine di battere i concorrenti.L'errore sta nel ritenere che la globalizzazione imponga ai governi una politica neoliberista come unica possibile opzione disponibile". (Andrew Gamble)
Scritto da Carlo il 18/7/2011 alle 00:43
Caro Adamoli, non volevo farLe la domanda che Le ho fatto su @Filippo Valmaggia per in qualche misura affermare poi che lei parla anche con i nazisti. IL personaggio è interessante, colto ed intelligente. Volevo solo capire. Dalle Sua risposta potrebbe quasi essere definito un nazista-buono, un ossimoro che però mi inorridisce più di altri.
Scritto da Questavoltanonimo il 18/7/2011 alle 08:28
@Giuseppe Adamoli. E' davvero quello.
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/7/2011 alle 09:28
@Camillo Massimo Fiori Lei è sempre molto bravo. Vorrei crederle ma non ho idea di chi possa rinverdire il solidarismo cristiano. Dal quel che mi dice mio papà s'è quasi disperso il seme. Però rifiuto il pessimismo.
Scritto da Agosti Rino il 18/7/2011 alle 10:50
Fiori, non penserai mica ad un altro partito cattolico, vero? Dire che il Pd è il partito dove prevale nettamente l'individualismo liberista mi pare esagerato. Io non sono un militante, ma un elettore incerto e a corrente alternata del Pd.
Scritto da Alfredo Martini il 18/7/2011 alle 11:02
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)