Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/7/2011 alle 15:41

 

Nella discussione sul post di ieri “Magistrati e persecuzione” alcuni commenti hanno riguardato Filippo Penati con un livore che trae origine dalla sfiducia generalizzata nella politica.
Nelle ultime ore si sono aggiunti messaggi privati con i quali mi si chiede un parere.
Eppure nel post di ieri, prima ancora di sapere delle accuse a Penati, ero stato chiaro sulla mia idea delle dimissioni di chi ricopre cariche istituzionali. Nessun automatismo fra iniziative della magistratura e abbandono delle funzioni alle quali si è stati eletti.
Dal mio punto di vista, le dimissioni prima del processo possono essere solo il frutto di una meditatissima e sofferta decisione personale.
Filippo Penati si è già autosospeso dalla funzione di vicepresidente del Consiglio regionale. Questo atto gli fa onore.
Che cosa si vorrebbe di più in queste ore? Per le dimissioni da questa carica, perdio, riconosciamogli almeno un congruo periodo di tempo per una valutazione anche politica.
Gli avvoltoi volteggiano, lo so, ma le persone serie dovrebbero tenere a bada l’impazienza.
 
 
Commenti dei lettori: 32 commenti -
Caro presidente, (se permette la chiamo ancora così). Tempestivo, efficiente e chiaro. Penati nel 1992 avrebbe fatto la stessa cosa con lei? Ne dubito. La classe è ben diversa.
Scritto da Dirigente regionale il 21/7/2011 alle 16:09
Caro Giuseppe, grazie per la risposta che aspettavo. La sua autosospensione ha semplificato molto le cose. Ne riparleremo settimana prossima.
Scritto da Consigliere reg.le Pd il 21/7/2011 alle 16:19
OK l'autosospensione. A quando le dimissioni? Non dal consiglio regionale ma almeno da vicepresidente.
Scritto da Giovanni Pini il 21/7/2011 alle 19:19
Solo un paio di commenti. Quanti sarebbero stati se Penati fosse un esponente del Pdl?
Scritto da Franca il 21/7/2011 alle 19:23
Penati ha fatto benissimo ad autosospendersi. Ed è vero che in Italia la presunzione d'innocenza non è un costume consolidato ma un optional. Resta il fatto che la politica quasi ogni giorno mette legna sul fuoco con la sua voracità, col suo distacco dalla realtà quotidiana dei cittadini. E' per questa ragione che volteggiano gli "avvoltoi" ,crescono l'insofferenza e il giustizialismo. Ma queste derive sono una reazione allergica agli scandali che durano da 30 anni, tra un sacrificio e l'altro
Scritto da cesare chiericati il 21/7/2011 alle 19:33
Sul treno che frequentavi anche tu da Milano a Varese questa sera un diluvio di critiche contro il Pd per aver salvato il sen. Tedesco ieri e per la vicenda Penati. Ci pareva di aver toccato il cielo con un dito dopo le amministrative e i referendum ma stiamo ritornando sotto attacco.
Scritto da F.T. il 21/7/2011 alle 19:34
Ieri scrivevo: “Che bell’UdP …”. Infatti, su cinque componenti dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, adesso ben due risultano indagati: Ponzoni (PDL, coinvolto nell’indagine sulla criminalità organizzata in Lombardia) e Penati. Sottolineo che Ponzoni, pur essendo stato Assessore regionale, non è di primo piano e nemmeno del calibro politico di Penati (forse è più conosciuto a livello locale nella zona di Desio/Monza). Penati, invece, era il candidato alla Presidenza della Regione Lombardia, capo della segreteria politica di Bersani, nonché amministratore comunale e provinciale di lunga data e considerato, negli ultimi anni, un modello del riformismo lombardo. Ricordo anche che le opposizioni (documento avente come primo firmatario Gaffuri e sottoscritto anche da Cremonesi e Fatuzzo) avevano chiesto, a suo tempo, le dimissioni di Ponzoni dalla carica di Consigliere Segretario dell’UdP. Oggi apprendiamo che Penati si autosospende dall’incarico di Vice Presidente. Posto che lo ritengo un atto più politico che istituzionale, la domanda che mi pongo è: “Cosa significa “autosospendersi” dalla carica di membro dell’Udp?” Significa forse che Penati non parteciperà più alle sedute dell’UdP? E’ questo il suo modo di differenziarsi da Ponzoni? E il personale esterno che gli è assegnato – il cui costo grava sul bilancio regionale - cosa fa nel frattempo?
Scritto da Mafalda il 21/7/2011 alle 20:31
Un’aggiunta. Leggo ora (ieri ero un po’ di corsa) i commenti del post precedente a questo. Lei vi trova del livore? Io non riesco a vederlo nemmeno nei commenti di @Tenti Luigi, @G.S. e di qualche “bossiano” sparso. Piuttosto, la spiegazione ce la offre @Cesare Chiericati con l’incisivo commento che posta oggi. Sono pienamente d’accordo con l’analisi di Chiericati. Non ero, questa sera, sulla stessa carrozza di @F.T. ma anche nella mia i commenti contro il Pd non si lesinavano. Il problema, però, non è che il Pd è tornato “sotto attacco” (come scrive @F.T.). Semmai, il vero problema è il pensare che il Pd sia immune da certe pratiche, in virtù di una presunta superiorità morale. Tornando al post di ieri, ho letto con piacere i commenti di @Carlo per l’esaustività e la passione che trasmette nel comunicare il proprio pensiero.
Scritto da Mafalda il 21/7/2011 alle 20:49
@Cesare Chiericati - Concordo con il tuo post. Nei giorni scorsi dicevo che certe volte si definisce anti-politica un atteggiamento profondamente critico più che giustificato. Porto un esempio: l'anno scorso il sen. Paolo Di Girolamo (Pdl) aveva lasciato il Senato per finire in carcere tra gli applausi della maggioranza. Di ieri è la notizia che l'ineffabile senatore ha patteggiata cinque anni di reclusione e la restituzione di quasi cinque milioni di euro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/7/2011 alle 21:45
@Mafalda - Convengo che l'autospensione di Penati per ora è un atto più politico che istituzionale. Nel post dico: "che cosa si vorrebbe di più in queste ore?" Appunto, in queste ore, o anche in questi giorni. Poi dovrà essere presa una decisione definitiva. Il Pd per conto suo dovrà pareggiare la stessa richiesta fatta per Ponzoni. Questo per la carica nell'Udp, per lo status di consigliere è un altro discorso e su questo ho già chiarito più di una volta il mio pensiero. Concordo anche, a proposito della "presunta superiotà morale", che il Pd dovrebbe usare più prudenza e più realismo. In passato questo atteggiamento si è rivelato propagandistico e non ha portato lontano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 21/7/2011 alle 21:50
Ieri alla Camera e al Senato si è consumata l'ennesima parodia della partitocrazia. I partiti hanno deciso come votare senza alcun riferimento alla natura degli atti che stavano assumendo ma solo pensando ai loro interessi pratici. Nella Lega si è consumata una battaglia per il predominio interno. Una vergogna.
Scritto da Albertone da Giussano il 21/7/2011 alle 22:48
Mi auguro che il caso Penati si sgonfi ma da quello che si legge sui giornali e su internet direi che non sarà così. Sarebbe un peccato.
Scritto da Iscritto Busto A. il 21/7/2011 alle 22:55
@Albertone da Giussano ha centrato il problema. A Roma hanno votato solo per interesse di partito senza curarsi di quello che stavano votando. Sarebbe stato meglio il voto segreto con totale libertà di coscienza. Così non è stato.
Scritto da Mario Contini il 22/7/2011 alle 09:10
Condivido @Chiericati. Ma l'autosospensione deve tramutarsi presto in qualcosa di diverso. Non può protrarsi troppo a lungo sennò è solo furbizia tattica.
Scritto da Villa Carlo il 22/7/2011 alle 09:21
Con questo fatto di Penati c'è sempre più il rischio che le persone e i potenziali elettori per il PD generalizzano dicendo che intanto sono tutti uguali.."vedi...loro parlano tanto di questione morale e poi addirittura l'ex capo segreteria di Bersani è coinvolto in maxi tangenti". Mi piace invece pensare che NON SONO TUTTI UGUALI; Penati potrà avere tutte le sue colpe (e questo lo dirà la magistratura): però lui si è immediatamente autosospeso e questa è unA NETTA DIFFERENZA con il Pdl!
Scritto da Simone F. 82 il 22/7/2011 alle 09:30
Caro Adamoli, tu tratti moto bene il caso Penati. No dimissioni automatiche come consigliere regionale, si alle dimissioni da vicepresidente del consiglio dopo una breve autosospensione che non si capisce bene che cosa sia. Però devi ammettere che, come scrive Schirinzi sulla prima del Corriere di oggi, la sinistra ha sempre avuto una doppia morale. E la conserva tuttora.
Scritto da Bianchi Giò il 22/7/2011 alle 10:02
Adesso prepariamoci alle palate di merda sul Pd. Un pò ce le meritiamo ma dobbiamo continuare ad affermare che un conto sono singoli casi e un altro conto sono le violazioni sistematiche della legge da parte del Pdl.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 22/7/2011 alle 10:17
“Lei è membro del Partito? – domandò al suo interprete Goffredo Parise durante il suo viaggio in Cina – Magari! Ho fatto domanda due anni fa ma in Cina non è così facile come Italia entrare nel Partito, bisogna esserne veramente degni. E cosa ci vuole? – incalzò Parise – Bisogna essere bravi, buoni, lavorare di più e meglio degli altri, sacrificarsi per gli altri, per il bene comune – rispose l’interprete – Lei non è bravo e buono? – continuò Parise – Faccio quello che posso e spero un giorno di essere degno di entrare nel Partito, ma non è facile. Lei, dottor Parise, sa quanti membri del Partito ci sono in Cina? Venti milioni. In Cina siamo più di settecentomilioni … Non è facile.” Era il 1966. Con l’avvento di Mao, dopo millenni di distacco, i cinesi hanno finalmente stretto un rapporto con la propria classe dirigente. Non solo, è nata una vera identificazione con essa; e ancora oggi, in Cina, le cose non sono molto cambiate. Bisogna essere degni per entrare nel Partito. E in Occidente? La democrazia? I partiti? La dignità?
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/7/2011 alle 10:58
Non credo più a niente e a nessuno. Quello che è successo l'altro giorno in Parlamento ha dell'incredibile. Si sono giocate le persone in carcere sul piano più politicante possibile. Sia a destra che a sinistra.
Scritto da Giorgio il 22/7/2011 alle 13:40
@Mafalda ha inquadrato bene il problema: incensare l'autosospensione di Penati è una presa in giro. L'avesse fatto uno di destra l'avrebbero sepolto dalle risa.
Scritto da Il perfido il 22/7/2011 alle 13:54
Non è la prima volta che i politici sestesi si trovano coinvolti in inchieste o vicende amministrative non chiare. Nel 1994, un’inchiesta per tangenti su opere di ristrutturazione del forno inceneritore coinvolse Giuseppe Carrà , già sindaco di Sesto dal 1962 al 1970 e leader storico locale del Pci /Pds, nonché parlamentare per due legislature. Nel 2002 la polemica sui costi elevati - ben tre miliardi di vecchie lire - spesi dall’ultima amministrazione comunale guidata da Filippo Penati per la realizzazione del portale web comunale. Oggi l’inchiesta per presunte tangenti sul recupero dell’ex area industriale Falck, che vede indagato Filippo Penati insieme ad alcuni tra i suoi più stretti collaboratori. Pur presupponendo la presunzione d’innocenza che, è bene ricordarlo, vale per tutti, politici e non, è difficile non tener conto che il tipo d’inchiesta, l’entità delle tangenti supposte e le modalità di pagamento, non lasciano presagire niente di buono. Non si tratta di fare gli avvoltoi, ma quella dell’autosospensione suona come il solito escamotage per non assumere da subito un comportamento improntato alla chiarezza. L’ombra del sospetto, che pesa sulla credibilità di Penati e dell’intero PD, impone a mio parere da subito un comportamento di massima responsabilità. A cominciare dalle immediate dimissioni da ogni incarico di gestione, qual è quello di Vice Presidente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Personalmente non ho mai apprezzato Filippo Penati, che ho avuto modo di conoscere come politico ed amministratore locale, né ho mai considerato il suo presunto riformismo un modello da seguire. Soprattutto non mi è mai piaciuta la scarsa sensibilità con cui il suo staff si è insediato nelle diverse posizioni di potere di volta in volta acquisite: presso il Comune di Sesto San Giovanni, in Provincia di Milano, nell’azienda pubblica CAP Holding ed oggi in Consiglio Regionale. Anche quest’aspetto, non deve essere sottaciuto. Per il resto, condivido i precisi commenti di @Mafalda e quello di @Cesare Chiericati. Non sottovaluterei l’indignazione di @Albertone da Giussano, la puntualizzazione di @Villa Carlo e l’osservazione di @Bianchi Giò sulla doppia morale della sinistra.
Scritto da Leonardo C. il 22/7/2011 alle 14:17
Ho apprezzato molto il commento di @Filippo Valmaggia. Trovo che il nostro amico ponga, con ragione, domande che, vista l' attuale situazione, possono essere tranquillamente definite come inquietanti. @Mafalda invece non fa domande, lei sa tutto, lei ha ragione su tutto, lei l'aveva detto....ecc.ecc. .......basta!
Scritto da E.F. il 22/7/2011 alle 14:36
a @Filippo Valmaggia hai ragione è proprio il modello cinese che dobbiamo guardare con ammirazione. Lì si che fanno sul serio. Prefersico senza ombra di dubbio alcuno il mio occidente, con tutti i suoi difetti, alla Cina di ieri e di oggi. Penati non si merita anche questo...
Scritto da Gino Roberti il 22/7/2011 alle 15:01
Ritengo che la carcerazione preventiva, salvo rare eccezioni, sia sempre ingiusta, soprattutto pensando ad un sistema carcerario abominevole come quello italiano. Per gli indagati politici dovrebbe essere automatica la sospensione (temporanea), a tutti gli effetti, dalla carica ricoperta. L’autosospensione ha solo una parvenza simbolica irrilevante. Sarò considerato un personaggio inguaribilmente all’antica, ma continuo a pensare che “la moglie di Cesare”…
Scritto da Angelo Eberli il 22/7/2011 alle 15:52
@E.F. - Perchè sempre questo astio con Mafalda? Spero che Mafalda non cada nella trappola di rispondere per le rime. Adamoli fa bene a non raccogliere queste provocazioni.
Scritto da Lorenzo il 22/7/2011 alle 16:07
E.F., secondo me sei anche bella ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/7/2011 alle 17:32
Bravissimo @Leonardo C. perchè Penati sarà magari anche innocente ma la sua arroganza e protervia sono eccessive anche per un vecchio comunista abituato a comandare più che a guidare una comunità
Scritto da Umbertone il 22/7/2011 alle 19:16
@Angelo Eberli. La stimo da tanto tempo ma mi pare che la sua posizione sia eccessiva. Cosa vuol dire sospensione automatica? La magistratura diventerebbe padrone dell'Italia.
Scritto da Ossola A. il 22/7/2011 alle 19:29
Grazie, @Lorenzo ;-) Non temere. Se lo gradisci – e se hai tempo – leggi cosa scrive Mons. Gianfranco Ravasi nella rubrica “Mattutino” che tiene quotidianamente su Avvenire. Lo scorso 15 luglio scriveva così: “LA RISOTERAPIA. Il semplice rider alto vi dà una decisa superiorità sopra tutti gli astanti o circostanti, senza eccezione. Terribile è la potenza del riso: chi ha il coraggio di ridere è padrone degli altri. Siamo abituati a considerarlo sgraziato e cupo, triste e malinconico, mentre fissa la luna in cielo. Eppure è Giacomo Leopardi nel suo Zibaldone a celebrare la forza contagiosa del riso. E’ pur vero che la frase finale completa del testo che ho citato suona così: ‘Chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire’. E qui ritroviamo l'anima profonda del poeta di Recanati. Ma già questo paragone riesce a far brillare la forza di un atto che è tipico dell'uomo, perché - come diceva un poeta spagnolo del Cinquecento, Francisco de la Torre – ‘solamente l'uomo ride e nessun altro animale’, ma subito aggiungeva: ‘lui solo ride ma nessuno avrebbe più da piangere!’. C'è persino chi ha inventato la ‘risoterapia’ nella convinzione che il sorriso abbassa la pressione, favorisce la digestione, riduce il colesterolo e così via fantasticando. Sta di fatto che in un mondo cupo e scontroso, il sorridere radioso può aprire uno squarcio di serenità e di simpatia. In questo senso si diventa superiori agli altri, non con la prevaricazione dell'accigliato prepotente, ma con l'emanazione di una forza dolce e quieta. Detto questo, è anche vero quello che dice un sapiente biblico, Qohelet, quando in un verso che in ebraico è onomatopeico, afferma che ‘il riso dello stupido è come un crepitio di pruni sotto una caldaia’ (7,6). Certe risate sguaiate e triviali assomigliano appunto a un crepitare sibilante di rovi che ardono e sono solo indizio di grossolanità e di volgarità. Non è più il sano umorismo, né il lieto sorridere: ‘l'uomo saggio - dice un altro sapiente biblico - sorride appena, sommessamente’ (Siracide 21,20)”.
Scritto da Mafalda il 22/7/2011 alle 20:55
@Leonardo C. e @Angelo Eberli - Sugli incarichi istituzionali concordo con voi. L'autosospensione se dura troppo è una burla. I cittadini non sanno neanche in che cosa consista. Un breve periodo di tempo per decidere è però ammissibile. Una discussione seria e severa è in corso opportunamente nel Pd di Milano. Sullo staff di Penati non sono affatto in grado né di confermare né di contestare quanto afferma @Leonardo. Posso solo dire che voci del genere le avevo già sentite.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/7/2011 alle 10:28
Caro Adamoli, lei nel 1992 si era dimesso realmente da consigliere regionale, non solo da presidente del gruppo Dc, dopo 24 ore. L'accusa contro di lei, poi rivelatasi totalmente falsa, era la centesima parte di quelle rivolte a Penati e lui si autosospende da vice presidente continuando a percepire le indennità e i benefit. La differenza è enorme. Già, dimenticavo, lui è di sinistra...Era il collaboratore di Bersani...Ma mi facciano il piacere!
Scritto da Dirigente regionale il 23/7/2011 alle 11:41
Al punto in cui siamo arrivati non c'è speranza !!!! Siamo in tanti che ne abbiamo piene le tasche di una politica di "politicanti" a tutti i livelli istituzionali; Siamo di fronte ad una classe politica in buona parte di incapaci, in taluni casi disonesti e in tanti altri fannulloni e menefreghisti del vero bene comune. Il "Tutti a casa" che ieri davanti a Montecitorio hanno gridato in pochi, ben presto sarà il "GRIDO" di moltissimi lavoratori, piccoli imprenditori, pensionati e giovani precari in molte piazze italiane ! Non ce la facciamo proprio più !. Federico Quaglini
Scritto da Federico Quaglini il 23/7/2011 alle 18:00
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