Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/8/2011 alle 08:51

 
 

Umberto Bossi l’altro ieri un paesino del Trentino: “Tranquilli, sostituiremo il Tfr e arriverà il raddoppio degli stipendi".
Umbertooo!!!  
Al Nord siamo lavoratori, non deficienti. 
 

 

Commenti dei lettori: 37 commenti -
Il declino di Bossi e della Lega è incominciato, lento ma inarrestabile.
Scritto da Lucky il 16/8/2011 alle 09:18
La manovra anti crisi lascerà il segno anche negli elettori più fedeli delle Lega. La delusione era già evidente prima ora esploderà.
Scritto da Stefano Gilli il 16/8/2011 alle 09:40
E al sud cosa siamo?
Scritto da i don't like pd il 16/8/2011 alle 09:41
Ho seguito il "comizio" in diretta su Rai News... Un vero delirio, un concentrato di stato allucinatorio, malafede e ignoranza. Personalmente vorrei che i leghisti virassero effettivamente in direzione della secessione, così la faremmo finita con loro una volta per tutte. La cosa più incredibile, però, era lo slogan "basta con Roma", che campeggiava sullo sfondo del palco. Penso che la Lega Nord sia proprio il peggio che la politica italiana abbia prodotto nella sua storia.
Scritto da Leonardo C. il 16/8/2011 alle 10:20
Vorrei avere il vostro ottimismo ma temo che la strada sarà ancora lunga.Il voto leghista è ideologico, non razionale,e solo il ritorno a una vera passione politica,pulita e di servizio potrà creare le premesse per un cambiamento serio al nord,quindi con un forte cambiamento del ceto politico.In un servizio trasmesso da ski durante un comizio si è sentito Bossi definire, a proposito"della difesa sulle pensioni"nella manovra,i pensionati come"poveracci"....gli ex lavoratori del nord ringraziano.
Scritto da zaccaria marco il 16/8/2011 alle 11:34
A che scopo proporlo adesso? Per far avere il contante per la quarta settimana? Azzerando l'autofinanziamento delle piccole imprese. Grave e dannoso. O è in cerca di un modo per gabbare la (sua) povera gente che adesso insiste a criticarlo perchè resta là col miliardario dal cuore sanguinante e che lo ricambia con il federalismo. Delle tasse! L'autonomia di ogni entità per mettere tasse: le metterà lo stato padano, la regione padania e le metterà il comune padano. Ciao Giuseppe, oggi siamo pochi
Scritto da nicoletta il 16/8/2011 alle 13:17
acora un pò di tempo .. per capire le ragliate legaiole & vederne le orecchie pelose .. il tutto ben intrippato col mielame berlusconiano .. ahi ahi .. qualche conticino alla prova del nove non torna .. la sinfonia della romaladrona gracchia da far schifo .. ad majora "lumbard" .. ..
Scritto da sandro sardella il 16/8/2011 alle 13:50
La verità è che Bossi è malato da tempo. Non lo dico con cattiveria ma con vera pena. Rimane per la Lega un ' icona, una Lega Nord che è dipendente dal suo leader e dove, tra i colonnelli, la lotta per la successione è appena iniziata. Portano in giro un uomo stanco e malato e lo usano, ma sono per primi i familiari a far finta di niente.
Scritto da piero ribolzi il 16/8/2011 alle 14:46
Non so se finirà prima Bossi o prima Berlusconi. Per me finiranno insieme. Solo certi fessachiotti del Pd sperano di convertire la Lega in una forza prosessista con cui fare alleanza.
Scritto da Iscritto Varese il 16/8/2011 alle 15:53
Il federalismo fiscale dov'è finito? Morto, sepolto, lo dice anche Formigoni. Ha ragione @Leonardo C. Vengano avanti con la secessione e facciamola fuori una volta per tutte.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 16/8/2011 alle 16:05
Mi scuso per aver messo in ritardo i commenti di questa mattina e del primo pomeriggio: colpa mia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/8/2011 alle 16:12
@i don't like Pd - Mi sono semplicemente riferito ad una mantra sempre usato da Bossi sui cittadini (lavoratori) del Nord. Non mi sarei mai permesso di intavolare una contrapposizione con i cittadini del Sud.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/8/2011 alle 16:20
Alla fine sono tutti "istess", un po di dittatura cinese servirebbe a sto paese del c***o..... molti pali dai quali penzolerebbero un po di incravattati...... A RAGA' svegliatevi!! qui sareme peggio della grecia tra poco!! mandaimoli a casa tutti sti buffoni!!
Scritto da Leo M. il 16/8/2011 alle 16:20
Leonardo C. e Pietro (di sinistra) vogliono la secessione? Non scherzerei. Bossi ha ancora la forza per realizzarla. Il Nord è ancora con lui.
Scritto da Leghista vero il 16/8/2011 alle 17:30
Condivido @Zaccaria Marco nel senso che il sentimento leghista è duro da abbattere, è una rivolta contro la politica. Non importa se la Lega fa politica anche peggio degli altri. Appare ancora come una difesa del localismo ideologico.
Scritto da Gasperini Mario il 16/8/2011 alle 17:38
Per battere definitivamente la Lega occorrerebbe una opposizione di centrosinistra forte e credibile dappertutto anche a Varese e nelle valli del nord. Non mi pare che questa sia la realtà. Dico putroppo ma è così. Dove il Pd in questi luoghi si è opposto alle idee e all'espansione leghista? Qualcuno lo ha fatto e non dico altro per non essere accusato di piaggeria verso nessuno. Ma ho visto nel complesso più ammiccamenti che altro.
Scritto da Valceresio il 16/8/2011 alle 17:38
caro Giuseppe, cmq i DEFICIENTI non siamo noi. Temevo, di avere usato parole forti, sul mio profilo fb, ma vedo che neanche tu ti trattieni. questo era il mio post (da amante della val Formazza): "chiudono il Comune di Formazza e aprono i ministeri a Monza...ma, con tutto il rispetto per le istituzioni, qui siamo in mano a dei DEFICIENTI!!
Scritto da roberto caielli il 16/8/2011 alle 17:44
Il problema resta innanzitutto Berlusconi non la la Lega. Andiamo sul bersaglio grosso che è meglio.
Scritto da Giorgio S. il 16/8/2011 alle 18:00
Anch’io, come @Leonardo C., ho seguito, su Rainews, la diretta del tanto atteso – da parte del popolo leghista – intervento di Bossi al consueto appuntamento estivo di Ponte di Legno. Il nostro è arrivato accompagnato dalla discussa Rizzi la quale, da bresciana, ha fatto gli onori di casa. Sul palco, dietro le spalle di Bossi, poca la claque di spicco: oltre alla già citata Rizzi, anche Gibelli (che dava, però, l’impressione di essere stranito. Che sia maroniano?) e il mitico Trota che indossava una maglietta ove era disegnato il padre Umberto che, a mo’ di Che Guevara (?!?), fuma un sigaro. Grande l’Umberto e grande anche il Che. Una mezz’ora circa tutta impegnata a ripetere di aver difeso le pensioni dei nostri anziani. Null’altro. Solo questa unica uscita, ripetuta all’inverosimile: “Tra decidere di tagliare ai Comuni o ai nostri vecchietti, ho fatto una scelta di coscienza e ho detto che ai Comuni ci pensiamo dopo, prima pensiamo ai nostri vecchietti, come quei due di Milano che hanno rubato una bistecca in un supermercato perché non hanno niente da mangiare. Io l’ho detto, rubare non va mai bene, non si deve fare, ma non possono metterli in galera, non hanno niente da mangiare questi vecchietti”. Per poi ripetere di nuovo: “Tra decidere di tagliare ai Comuni o ai nostri vecchietti, ho fatto una scelta di coscienza e ho detto che ai Comuni ci pensiamo dopo, prima pensiamo ai nostri vecchietti …”. E via così ... Due sono stati i diversivi. Il primo è stato Brunetta, apostrofato come “il nano di Venezia”. (Ma non sono al Governo insieme?) Poi, per accentuare il carattere fortemente politico del suo comizio si è soffermato – e anche lungamente – sulle gesta machiste e da sciupafemmine di un fotografo del Corriere della Sera (che segue la Lega). Mah! Speriamo che l’intervento non sia andato in Eurovisione … Naturalmente, i racconti erano intercalati con i classici slogan “Padania Libera” e “Secessione”. Ci sarebbe anche da dire che i palinsesti di RaiTre, ieri pomeriggio, hanno previsto il mitico “Chi si ferma è perduto”, tipico film da languido ed ozioso pomeriggio di Ferragosto. I mitici napoletani Totò e De Filippo interpretavano, rispettivamente, il ragioner Guardalavecchia e il ragioner Collabona (il cognome calza a pennello perché questi è sposato con un avvenente bionda francese) che si contendevano il posto di capoufficio presso la “Ditta Pasquetti, trasporti perfetti”, finendo entrambi per essere puniti con il trasferimento in Sardegna (non quella di Silvio ma quella pre-Aga Khan, quella degli anni ’50, del confino).. Ebbene, uno spaccato della nostra Italia che, alla faccia della secessione bossiana, io mi tengo ben stretta. Giammai separarci dai Guardalavecchia e dai Collabona.
Scritto da Mafalda il 16/8/2011 alle 18:47
Se vai avanti così il leghista rosso non ti rivolgerà più la parola.
Scritto da G.S. il 16/8/2011 alle 19:25
Caro @Piero Ribolzi, approfitto delle tue consideazioni (sensate) per precisare che non volevo mancare di rispetto a Bossi come persona e al suo stato di salute, ma solo dire che bisogna pur mettere un argine agli inganni politici della Lega.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/8/2011 alle 19:32
Sottoscrivo tutto, a partire dall'ultima riga del tuo commento delle 19.32: "bisogna pur mettere un argine agli inganni politici della Lega". angelo ruggeri da somma lombardo
Scritto da angelo ruggeri il 16/8/2011 alle 21:33
Per me milanese di nascita e di tradizione famigliare è sempre stato incomprensibile il successo della Lega. Il declino sta arrivando ma non vorrei sbagliarmi come mi ero sbagliato quando giudicavo impossibile che la Lega avrebbe assunto il ruolo che poi ha giocato in Italia.
Scritto da Antonio S. il 16/8/2011 alle 22:26
Adesso il Pd comincia a parlare come parlavano Casini e Tabacci 10 anni fa. Siete fuori tempo massimo. Sempre in ritardo. (Non mi riferisco a te ma al tuo partito).
Scritto da A.F. (Udc) il 16/8/2011 alle 22:50
Ha ragione @roberto caielli ma non solo.Confrontare la Montalcini a Scilipoti con la visione del parterre del comizio fa solo pensare al livello della "loro politica". Montalcini sarà ricordata come studiosa eccellente e come GRANDE personalità italiana. loro?
Scritto da luigi ielmini il 17/8/2011 alle 07:47
@Roberto Caielli - Il problema dei piccoli comuni va ridiscusso. Eliminare da Roma tutti quelli al di sotto dei 1.000 senza nessun'altra considerazione che quella del numero degli abitanti è semplicistico, burocratico e sbagliato. L'obiettivo dev'essere semmai quello di aggregare obbligatoriamente vari servizi sociali, sia per risparmiare sia per offrirne di più ai cittadini che adesso ne usufruiscono pochi perche i loro comuni sono troppo piccoli. Ne riparleremo presto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/8/2011 alle 09:11
Caro Adamoli, nella risposta delle 19.32 a @Piero Ribolzi, tu mostri molto rispetto umano per Bossi. Lui non ne ha mai avuto per nessuno. Quando aprostrofa Brunetta come "nano di Venezia" lo conferma per l'ennesima volta. Nelle sue "condizioni" dovrebbero dirgli di essere molto più prudente. Si potrebbe anche rispondergli offendendolo.
Scritto da Umbertone il 17/8/2011 alle 09:22
Uno che prende in giro Rita Levi Montalcini è indegno di fare il ministro.
Scritto da Baroffio Loredana il 17/8/2011 alle 12:25
Ci ha preso in giro fin troppo. Adesso basta.
Scritto da Alessia il 17/8/2011 alle 12:34
Raffinato nei suoi completi Principe di Galles; impeccabili le sue camicie; uniche le sue calzature. Salutista, odiatore del fumo, sportivo. Eloquio forbito appena increspato da una lieve inflessione lombarda: un vezzo, niente più. I suoi interessi culturali hanno dettato la linea partitica. Le sua battute sagaci, i suoi modi squisiti e il gesticolare contenuto, asciutto hanno fatto scuola, creando uno stile. Mai una posa, mai una sbavatura nel suo contegno riguardoso, rispettoso dell’altro. Bossi è stato arbiter elegantiarum. L’eleganza propria di chi interpreta se stesso. Poi non so cosa sia accaduto. Cosa sia accaduto a me.
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/8/2011 alle 13:29
@Filippo Valmaggia, di chi stai parlando? Un uomo fatto così indicamelo che lo voterei subito.
Scritto da Alessia il 17/8/2011 alle 13:50
Caro Luigi Ielmini, è un po' che non ci si vede: in questa occasione vorrei dire che la denigrazione e la demonizzazione dell'avversario amplifica le sue tesi e fidelizza i suoi sostenitori. Tendiamo a parlare troppo dell'avversario e poco delle contromisure politiche e organizzative che dovremmo adottare. Il Bossi, in declino o meno che sia, è un astuto animale politico che recita a soggetto secondo l'uditorio a cui si rivolge. Parlando di lui, facciamo il suo gioco: dovremmo parlare di noi e dimostrare quanto noi siamo più attraenti... Ma, questo è il punto, siamo davvero più attraenti? Ciao, a presto!
Scritto da ulderico monti il 17/8/2011 alle 14:21
Il Corriere di mercoledì 17 pubblica l'articolo di Galli della Loggia “Il vero disavanzo delle democrazie – Spesa pubblica, scarsi valori”. La tesi è che la crisi globale fa “suonare un campanello d'allarme generale per tutte le democrazie...per l'aspetto cruciale che è il rapporto dei governi con le risorse disponibili”. In sostanza la spesa pubblica costruisce il consenso democratico e induce a contrapporre alla debolezza strutturale delle democrazie le promesse incontrollate realizzate con l'indebitamento. Se la mia famiglia avesse adottato questa dinamica “democratica” noi saremmo – per usare l'efficace linguaggio bossiano – con le “pezze al culo”. Se il caso degli Stati Uniti può giustificarsi in parte con il ruolo militare che ha difeso l'Occidente dall'assalto sovietico, l'Europa libera dagli oneri della difesa ha costruito il proprio benessere sociale, ma l'indebitamento generale dell'Eurozona indica che la demagogia ci ha preso la mano. Un paese “virtuoso” come la Germania ha un debito pubblico di 2.079 miliardi di euro, pari al 83,2% dei rapporto debito pubblico/PIL e la Francia rispettivamente 1.591 miliardi pari al 81,7%. La vituperata Italia ha un rapporto del 119% con 1.843 miliardi di debito pubblico, ma il giudizio etico e la fragilità democratica (se ha ragione Galli della Loggia) sono problemi e pericoli generali. L'Eurozona somma (al 2010) un debito pubblico di 6.858 miliardi di euro. La responsabilità è politica, la soluzione non può che essere politica.
Scritto da ulderico monti il 17/8/2011 alle 15:04
Oltre alla già ammessa ossessione per il “Lato B”, è da ferragosto che Fhilip (in arte Filippo Valmaggia) è ossessionato dal “Fattore B”. Prima ossessione, il comandante B., da me menzionato, noto partigiano plurimedagliato. Gli strali che ha lanciato, all’alba delle 10 di mattina di ferragosto, contro la celebrazione del 25 aprile passeranno alla storia di questo blog, non solo per il contenuto ma anche per la circostanza ferragostana, altrimenti dedicata alla Festa dell’Assunta o alla grigliata in giardino o alla passeggiata sulle vette o alla nuotata in mare. Seconda ossessione: il comunista Bertinotti che, nel suo commento di oggi, confonde con Bossi. E’ proprio ossessionato dalla lettera B …
Scritto da Alice in wonderland il 17/8/2011 alle 15:52
Ognuno ha la sua ossessione. Quella di Alice in Wunderland si chiama Filippo Valmaggia. E in questa ossessione, Alice, è inciampata, disvelando la sua "vera" identità. Solo la diligente, insostituibile segretaria di questo blog poteva rammentare un mio vecchio e insignificante commento sul sedere femminile. ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 17/8/2011 alle 21:21
Fhilip, ti rammento che Alice in wonderland non si muove per ossessioni ma per assiomi. E che tu ritenga insignificante un tuo commento, dedicato ad una nobile parte femminile, mi lascia perplessa. Infatti, converrai con me che ci sono professionisti che, nell’alzare e rassodare i glutei altrui, hanno costruito una fortuna economica. P.S.: Ti sto seguendo da un mesetto circa. Mi pare di aver compreso che quando parli di “segretaria del blog” ti riferisci, dispregiativamente, alla commentatrice Mafalda. Ma perché la vedi ovunque? Che rientri anche lei, pur iniziando con M, nelle tue ossessioni?
Scritto da Alice in wonderland il 17/8/2011 alle 23:14
@Alice in Wunderland, se mi segui da un mesetto, come puoi ricordare quel mio commento? Continui a incartarti. Ti emoziono così tanto? Dai, lascia perdere. ;-) p.s. insignificante era il commento non quella regale parte femminile. Segui il labiale, non distrarti ;-)
Scritto da Filippo Valmaggia il 18/8/2011 alle 09:08
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