Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/8/2011 alle 07:30

 
 

Roberto Formigoni ha dichiarato che le regioni più piccole dovrebbero essere accorpate: “Regioni più grandi e con più poteri”, ha sintetizzato. Sono d’accordo. Ci sono regioni (Umbria, Basilicata, Molise, Valle d’Aosta) che sono troppo minuscole. 
La Fondazione Agnelli, negli anni novanta, allo scopo di superare queste debolezze strutturali, aveva proposto invano la suddivisione dell’Italia in 12 regioni, invece di 20. Se n’era parlato molto e combinato niente.
Il ministro Gianfranco Rotondi, citando proprio Formigoni e la Fondazione Agnelli, ha vagheggiato, sulla Prealpina di Varese del 20 agosto, l’istituzione della Padania.
Ha mancato però di dire - e questa è una strumentalizzazione pesante essendo un ministro della Repubblica - che: 1) Formigoni non vuole affatto la fusione della Lombardia con altre Regioni e che: 2) la Fondazione Agnelli aveva presentato la sua proposta proprio in contrapposizione all’ipotesi avanzata da Gianfranco Miglio delle tre macro regioni, di cui una era ovviamente la Padania.
Nel merito considero tale progetto, chiunque lo porti avanti, un gravissimo salto nel buio per almeno due motivi.
Primo, la Lombardia con 10 milioni di abitanti, 12 province, circa il quinto del Pil italiano e il quarto delle esportazioni, ha già una dimensione ragguardevole e più che giusta per esercitare le sue funzioni guardando a Bruxelles e non soltanto a Roma.
Secondo, l’istituzione della Padania realizzerebbe sostanzialmente, se non già formalmente, la secessione del Nord dall’Italia, che la Lega voleva alcuni anni fa e che ancora oggi minaccia quando è in difficoltà.
Sarebbe di fatto la fine dell’Unità nazionale di cui abbiamo appena celebrato il 150° anniversario. Lo Stato italiano ha bisogno di una profonda riforma non della sua liquidazione.
 

 

Commenti dei lettori: 49 commenti -
Dentro questa odiosa furia giacobina fra un po' si elimina anche la democrazia. Costa troppo e se ne puo' fare a meno.
Scritto da piero ribolzi il 22/8/2011 alle 10:06
Mah, la vedo dura fare le macroregioni se i piccoli comuni del Nord sotto i 1.000 abitanti, pur di non sparire come da decreto sono disposti ad accogliere anche 800-900 immigrati: http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/406274/
Scritto da pino s. il 22/8/2011 alle 11:25
Oggettivamente. Con buona pace di Garibaldi e Mazzini. L'Italia era stata progettata come una confederazione di Stati sovrani. Come la Germania. Cavour e anche Minghetti non concepirono uno Stato unitario e accentrato. L'unità d'Italia è oggettivamente un fallimento e non c'è copertura retorica che tenga. Sempre più oggettivamente, la costituzione di una regione-stato denominata Lombardo-Veneto, orientata verso il centro nord d'Europa di influenza germanica, vedrebbe tutti noi lombardi-veneti più ricchi e più felici! Oggettivamente... P.S. Andrò in piazza al monumento di Garibaldi e reciterò un Confiteor laico.
Scritto da ulderico monti il 22/8/2011 alle 12:28
C'è una gran confusione con un furia di cambiare che è tutta emotiva epoco razionale. Bisogna che tutte le persone sensate facciano sentire la loro voce di protesta.
Scritto da Lucky il 22/8/2011 alle 15:27
La Padania non esiste ne socialmente né storicamente. E' un'invenzione seza senso logico. Se mai ci fosse non ci sarebbe più l'italia. Vanno bene 10/12 regioni, non 3. Questa sarebbe la fine dell'unta nazionale. Cosa c'entrano questi discorsi con il pareggio del bilancio? Ce lo spieghino bene, se ci rescono.
Scritto da Giovanna G. il 22/8/2011 alle 15:29
Quanto morderà questa crisi? La lacerazione del tessuto nazionale già in atto potrebbe continuare con strappi violenti, non del tutto prevedibili. Il canovaccio della nostra storia prossima è ancora da scrivere. Sui lembi che resteranno ...
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/8/2011 alle 16:56
Se la crisi non sarà risolta, la secessione resterà l'ultima risorsa del nord. Il centro e il sud dovranno vedersela con le loro forze.
Scritto da Bossiano doc il 22/8/2011 alle 18:13
Vedo una strana convergenza fra @Valmaggia e @Monti. Non mi convince la loro tesi. A @Monti dico che in Italia o siamo felici tutti insieme e rischiamo l'infelicità tutti insieme. Non c'è salvezza per il lombardo-veneto da solo. Se vuoi chiamarla retorica, fai pure.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 22/8/2011 alle 18:19
Problema drammatico quello posto oggi. Apparantemente tecnico ma in realtà molto politico e di interesse generale.Non mi esalta la predicazione unitaria di Napolitano, ma ancora meno sono attratto dai proclami bossiani. A furia di dire che sono baggianate, ci troveremo con la divisione dell'Italia fatta e con un futuro ancora più difficile.
Scritto da Walte B. il 22/8/2011 alle 18:28
@Ulderico Monti - La dialettica federalismo-secessione dovrebbe essere una cosa seria. Al contrario la Lega l'ha usata con indifferenza e cinismo per ragioni elettoralistiche. Federalismo significa realizzare l'unità nazionale in un modo diverso da come è stata fin qui concepita. La secessione è la disgregazione dell'Unità. Non penso proprio, caro @Ulderico, che questo fosse il sogno di Cavour e Minghetti, magari il loro incubo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2011 alle 19:35
@Filippo Valmaggia - "Sui lembi che resteranno", tu dici. Sono un regionalista convinto, direi un federalista se non avessi ritegno a scrivere questa parola, usata ed abusata, che ormai porta male. Però sento che non siamo ancora all'ultima spiaggia, "all'ultimo lembo". Credo che uno con la tua cultura politica nazionale e nazionalista dovrebbe comprenderlo bene. Oppure, anche di questo, non è rimasto che un residuo fioco e malinconico?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/8/2011 alle 19:43
@Piero Ribolzi, condivido le tue preoccupazioni. Si rischia di falcidiare la democrazia senza un progetto di rinnovamento costituzionale chiaro.
Scritto da Umbertome il 22/8/2011 alle 19:54
Caro Giuseppe, conta poco quello che spero io. Le ragioni che determineranno divisioni, scissioni, secessioni, scismi e sismi saranno esclusivamente economiche. Sai dove mettono me e la mia "cultura politica nazionalista"? In ogni caso, per me Monaco di Baviera è più vicina di Firenze.
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/8/2011 alle 19:57
Vai a vedere che adesso anche Valmaggia è per la Padania. Che brutta fine per lui. Spero non per la Padania.
Scritto da Leghista Laveno il 22/8/2011 alle 19:59
E’ più che comprensibile che Formigoni non sia d’accordo alla fusione della Lombardia con le altre regioni. La Lombardia è uno dei “Quattro Motori per l’Europa”, insieme al Baden-Wȕrttemberg, alla Catalunya e al Rhône-Alpes, ossia le quattro “regioni-traino” sotto il profilo dello sviluppo economico. Anche se, sicuramente, l’attuale crisi economica sta falcidiando il tessuto economico anche di queste Regioni. Rotondi sarà pure un Ministro della Repubblica ma sarebbe interessante conoscere cosa rappresenti. Forse, solo se stesso. In verità, sono solo scampoli di fine estate. Stiamo parlando ma non agendo. E vedo già gli abeti addobbati per le feste natalizie. E, inesorabile, l’arrivo del 2012. (Secondo giorno di permanenza dei miei amici romani in Terra Padana. Si sentono già fagocitati da un ritmo lombardo. Io ho spiegato loro che è solo il 22 agosto. Fra poco più di una settimana il ritmo diventerà ancora più vertiginoso ... La loro presenza produce effetti positivi anche per il blog in quanto io sono molto meno prolissa).
Scritto da Mafalda il 22/8/2011 alle 20:24
@Leghista di Laveno, le mie affinità culturali nulla hanno a che vedere con il faccione stolido di Calderoli.
Scritto da Filippo Valmaggia il 22/8/2011 alle 20:39
In futuro, quando intenderò ironizzare su me stesso, sul mio ostinato (e un po' ottuso) garibaldismo risorgimentale e resistenziale, sulla mia adolescenza bolscevica, su tutte le illusioni infrante, lo dichiarerò in premessa. Oggettivamente...
Scritto da ulderico monti il 22/8/2011 alle 22:50
Caro Ulderico, rientro adesso in albergo da una bella serata a Rimini. Sono qui per il Meeting. E' proprio quello che volevo sentirti dire. Io ti conosco ma molti altri lettori no. Così la tua precisazione è stata utile. Mi piace scherzare su tutto ma sull'Italia sono più cauto. Non sono un "garibaldino" ma ho grande rispetto per la sua opera storica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2011 alle 01:17
Si, caro Giuseppe, non si può scherzare sulla nostra amata Italia, ma su stessi e sulla propria personale insignificante storia sì! D'altra parte non si può dimenticare che l'Eroe ebbe a pentirsi e dichiarò “Tutta un’altra Italia sognai, non questa: miserabile all’interno e vilipesa all’estero “. Non oserò affermare che questa sentenza sia quanto mai attuale, perché io sono un patriota e mi considero una colonna portante della Repubblica. E' un convincimento che mi esalta e si rinnovella ogniqualvolta mi si evidenzia il contributo di ritenute e tasse che decurtano il mio reddito fisso di pensionato. Per mia fortuna non ho capitali che possano indurmi nella tentazione di sistemarli in Svizzera, se così fosse potrei traviarmi al punto che nessun scudo potrebbe convincermi a rimpatriarli, Tanto più – e ben gli sta – che coloro che si son fidati dello Stato rischiano di vedersi tassati del 15%, come da proposta del PD. Insomma, oggettivamente, viva l'Italia!
Scritto da ulderico monti il 23/8/2011 alle 07:18
Mi piacerebbe conoscere il tuo parere sull'eventuale discesa in campo di Luca Cordero Montezemolo.
Scritto da Giovane rottamatore il 23/8/2011 alle 08:20
Più che l’amor di patria poté il denaro. Garibaldi era al servizio dell’Inghilterra, prese i soldi e fece il lavoro. Ebbe il determinante supporto delle navi britanniche che garantirono il buon esito della missione. Gli inglesi si cautelarono: l'entirely neutral english government aveva da tempo spedito nelle acque del Tirreno un imponente squadrone navale, circa la metà di tutta la flotta inglese nel Mediterraneo. Il Regno delle due Sicilie era uno “stato canaglia” da abbattere. La sua flotta commerciale, in costante crescita, faceva concorrenza a quella inglese in tutto il Mediterraneo. Inoltre, per procedere alla modernizzazione delle proprie zolfatare, fonte principale della sua ricchezza, il Regno siciliano era entrato in trattative con una impresa francese per cedergliene lo sfruttamento, fino ad allora monopolio di ditte inglesi. Money, money money! Eterno motore. Garibaldi riposi in pace (con il suo milione di piastre d’oro turche).
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/8/2011 alle 08:41
@Giovane rottamatore - Può essere un fatto positivo che qualcuno che ha avuto successo nel modo industriale decida di impegnarsi direttamente in politica. Purché abbia idee, programmi, progetti e lo faccia per dare e non per “prendere”. Montezemolo dove e come si schiererà? Vuole essere il leader? Di chi e di che cosa? Nessuno regalerà niente, né Casini, né Bersani, né tanto meno Berlusconi. Del resto, l’Italia non ha bisogno di salvatori della patria ma di persone con capacità di guida, con credito internazionale e con tanto spirito di sacrificio. Montezemolo non potrebbe essere paragonato né a Ciampi né a Dini, che erano commis di stato, semmai a Umberto Agnelli, che dopo qualche anno di Parlamento si è ritirato deluso e amareggiato. Berlusconi è un caso a parte e non ripetibile se non altro per ragioni di contesto storico. Se poi il presidente della Ferrari ce la farà vorrà dire che è stato democraticamente migliore degli altri. E allora tanto di cappello. Ma io non ci credo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2011 alle 08:52
@Filippo Valmaggia, dissacrante ma efficace, come sempre. Che sia fondata o no questa tesi diventa quasi marginale. Io però non mi sento sprezzante come lui.
Scritto da Il pirata il 23/8/2011 alle 09:06
Se Giuseppe Garibaldi fosse caduto a Calatafimi, pensate che disastro per gli interessi dell'impero inglese! Suvvia! CALATAFIMI   Allora osò, sulle balze di Pianto dei Romani, le parole tremende: “Dobbiamo ritirarci, Generale !”.   A lui si volse, il nostro Generale, e lo guardò, severo...   ...caduto era Schiaffino, perduta la bandiera, infuriavano i cannoni e la mitraglia, decimavano i Mille; dalle creste dei monti le bande di guerriglia giudicavan la tempra del grande condottiero...   ...balenò nella mente una visione: le guerre americane; Anita, indomita; la resistenza sulle mura di Roma; gli oppressi e i martiri, Pisacane e i Bandiera, e le madri e le amanti che a lui fidarono i giovani e i fanciulli; ...presentì,  nelle lotte future, i Mille della guerra di Spagna, i Mille e Mille della Resistenza, e coloro che sempre sorgeranno se ancora fischia il vento ed urla la bufera...   ...a lui si volse e lo guardò, severo: “Ritirarsi !” - disse il Generale - “Qui, o Bixio, si fa l’Italia una, oppur si muore !”.   E sull’ultima balza guidò l’assalto, il nostro Generale, e noi con lui, fieri e furenti, degni di vittoria.   3.1995    
Scritto da ulderico monti il 23/8/2011 alle 09:23
Montezemolo? Se farà il suo partito, si sistemerà al centro e darà del filo da torcere. Considero un fallimento della politica italiana il fatto che ad ogni situazione di crisi emergano personalità estranee alla politica: da Dini a Ciampi, a Berlusconi e ora, chissà, Cordero di Montezemolo. E' fallimentare che la sinistra italiana – che è oggettivamente la principale responsabile della crisi politica – invochi governi tecnici, governi del presidente, discese in campo di personalità (ah! Draghi!, ah! Mario Monti!...) ma non sia in grado di esprimere un leader credibile e riconosciuto, una coalizione di gente per bene, un programma di pochi punti essenziali. Ci fu Romano Prodi e fu cannibalizzato due volte. Ora tutto fa pensare che si marci alla conclusione della legislatura, ed è pur sempre un fatto positivo. Ne vedremo delle belle!
Scritto da ulderico monti il 23/8/2011 alle 09:48
Tempesti il post sulla Padania. Oggi sui giornali c'è la rassicurazione di Berlusconi a Napolitano. Meno che che Napolitano c'é..., Dovremmo cantare tutti noi italiani veri. Bossi è un rudere da abbattere.
Scritto da Giovanna G. il 23/8/2011 alle 10:17
Chi lavora per la Padania lavora contro l'Italia. Il presidente Napolitano ha ragione. Berlusconi non dovrebbe solo scusarsi dovrebbe prendere le distanxe da Bossi in modo inequivocabile.
Scritto da Giorgio F. il 23/8/2011 alle 12:06
Ammetto di non avere alcuna esperienza e di capire poco di politica. Forse però ha ragione chi sostiene che dentro questo vorticoso nervosismo contro le Istituzioni e chi le rappresenta, un' arrabbiatura che ha le sue ragioni e comprensioni, c'è anche del pericoloso populismo che a parer mio non fa bene alla democrazia. Il via tutti, sono tutti ladri ed incapaci non solo non basta ma mi sembra deleterio se e quando non suffragato da proposte serie e credibili.
Scritto da miriana il 23/8/2011 alle 12:07
Su Mentezemolo sono d'accordo. Entri pure in politica e dimosri cosa sa fare. Non immagini che Casini sia pronto a lasciargli la guida del terzo polo. Se la conquisti.
Scritto da A. F. (Udc) il 23/8/2011 alle 12:08
Non dite più che Napolitano è stato un grande presidente. Nel corso del suo mandato presidenziale Napolitano ha firmato tutti i provvedimenti e tutte le leggi ad personam e ad aziendam del peggior governo italiano di ogni tempo. Napolitano ha perfino nominato ministro dell'Agricoltura un figuro rinviato a giudizio per mafia il quale, prima di ricevere la benedizione del Quirinale, era stato inquisito per anni dalla magistratura. Anche il suo passato di bolscevico parla contro di lui. Non dite più che Napolitano è stato un grande presidente.
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/8/2011 alle 13:38
Miriana ha completamente ragione. So che sei al Meeting di Rimini. Mi piacarebbe avere un tuo parere in merito.
Scritto da Giorgio Frattini il 23/8/2011 alle 16:09
L'ostracismo a Montezemolo non lo capisco. Siamo in democrazi,. nessuno ce lo impone. Se otterrà consenso avrà il diritto di dire la sua altrimenti fallirà. Se vuole provare, provi pure. Ci mancherebbe pure che chi è già dentro dica di no a chi vuole entrare.
Scritto da Angela Giacomi il 23/8/2011 alle 16:13
Il solito @Filippo dello ore 19.59 del 22/8 mi tolga una curiosità. Perchè per lui Monaco di Baviera è più vicina della nostra Firenze ? Forse perchè fu in quelle squallide birrerie che Hitler fece i suoi primi incontri per definire come distruggere mezzo mondo ( e l'intero popolo ebraico) ? Così, le solite malelinge. E il milione di piastre d'oro turche dove le ha seppellite Garibaldi a Caprera? Lo dica il Filippo. Il caldo di questi giorni fa brutti scherzi solo noi zanzare siamo all'erta.
Scritto da LA ZANZARA il 23/8/2011 alle 17:18
@La Zanzara: le birrerie a Monaco non sono mai state squallide. Semmai lo sono stati i discorsi che Hitler vi ha tenuto
Scritto da pino s. il 23/8/2011 alle 18:08
Ho risposto sempre a tutti: anonimi, sigle, doppie sigle, cartoni animati, fumetti, personaggi di fiaba, supereroi, bolscevichi, partigiani, ex comunisti, ex democristiani, ex qualcosa, cattolici di destra, cattolici di sinistra, cattolici puri, cattolici spruzzati, granite, bomboloni, cocco, cocco bello! Ma rispondere anche a una zanzara proprio non gliela faccio.
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/8/2011 alle 18:36
meno male che c'e la lega!! e' facile sparare quando c'e' da fare una manovra economica, e grazie a Maroni molti mafiosi non si vedono piu' in giro.Grazie alla Lega non siamo noi gli stranieri in Italia
Scritto da giorgio il 23/8/2011 alle 20:24
Perfetto @Pino S., lei ha ragione in merito alle birrerie. Forse come Zanzara ricordo di essere stata respinta dai nauseabondi odori dei pissoir, una delizia comunque rispetto alle idee colà praticate dal capo nazista.
Scritto da LA ZANZARA il 23/8/2011 alle 21:07
@Miriana e @Giorgio Frattini - Si Giorgio, sono appena rientrato dall'ultima riunione del Meeting di Rimini. Condivido @Miriana. Aggiungo che non mi convince affatto chi vuol difendere lo status quo (indifendibile) ma pure chi cavalca le proposte più insensate e sconclusionate allo scopo di acquisire un facile consenso. Le Istituzioni non si cambiano con un decreto, per di più di carattere finanziario, ma con un progetto che abbia forte logica intrinseca e raccolga una larga condivisione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/8/2011 alle 21:56
La @ZANZARA mi perdonerà, conto sul fatto che è persona intelligente, una condizione da considerare sempre in questi casi, ma la riposta di @Filippo Valmaggia mi fa morire dal ridere............ almeno fino a domani pomeriggio. Il nostro amico è peggio del RAID. Non prenderla dai ZANZARA, fai un brutto mestiere, soprattutto in questo periodo.
Scritto da miriana il 23/8/2011 alle 22:32
Condivido il post. Su queste cose bisogna ragionare, non sputare sentenze. L'articolo di un ministro come Rotondi lo trovo improvvido, come le sparate leghiste. Vogliono la secessione. Lo dicano, organizzino un referendum e facciamola finita.
Scritto da Montalbetti il 23/8/2011 alle 23:30
Ho presente il lavoro della Fondazione Agnelli degli anni '90. Era un corposo resoconto di un lavoro durato anni sul Federalismo dei valori. Vi era inclusa, tra l'altro, anche una analisi sulla possibilità di dislocare i Ministeri nelle grandi città: la Capitale reticolare. E credo che non sia disdicevole discutere di riorganizzazione dello Stato in forma federale. Sarebbe educativo. Disdicevole è lasciarlo fare solo alla Lega che ne fa un uso esclusivamente populistico ed elettorale.
Scritto da nicoletta il 23/8/2011 alle 23:56
@Filippo. Non sia così pessimista. Il tessuto nazionale di cui disponiamo oggi non mi sembra così robusto, nè morbido, ma i lembi rimasti da cui cucire una reale democrazia forse avranno fibre più forti e resistenti. A mio figlio, partendo da lembi, hanno ricostruito i timpani, non male eh!
Scritto da nicoletta il 23/8/2011 alle 23:58
Poichè l'Italia politica risulta in sfacelo preferirei preservarne almeno l'unità geografica.E magari l'unità identitaria territoriale.Capisco e concordo sull'abolizione delle Province ma che senso ha sconvolgere per accorpare i comuni con meno di 1000 abitanti?Si accorpino e si associno i servizi lasciando ad ognuno libertà di gestione.La differenza dovrebe essere tra comuni virtuosi e non.Catania ha più di 1000 abitanti eppure ha inciso nelle casse dello Stato +di 1000 piccoli comuni.
Scritto da Maria Rossa il 24/8/2011 alle 00:03
Per tornare al “re del meeting di Rimini”, Napolitano ha sostenuto l’intervento italiano in Libia, un’operazione militare estremamente impegnativa per le già anemiche casse dello Stato e totalmente contraria agli interessi nazionali. Non solo, il nostro presidente ha richiesto a gran voce che la manovra economica fosse approvata in tempi rapidissimi. Questo era un dettame della BCE, cui Napolitano si è inchinato. Non vi era alcuna emergenza. L’emergenza sussiste ora, proprio per causa di questa manovra iniqua. Non dite più che Napolitano è un grande presidente.
Scritto da Filippo Valmaggia il 24/8/2011 alle 08:17
@Nicoletta - Sono perfettamente d’accordo. Credo che il centrosinistra debba avere nel suo programma la priorità di una riorganizzazione federale seria. Solo che mi rifiuto di credere che possa avere come fulcro la Padania. Nello Statuto d’autonomia delle Lombardia abbiamo previsto forme di consultazione e di collaborazione fra le regioni padano-alpine. Non penso che si possa andare oltre senza pagare il prezzo della disgregazione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/8/2011 alle 09:05
@Maria Rossa - Bentornata sul blog. Ricordo i tuoi interventi molto seri documentati sulle regole statutarie e regolamentari in merito ai congressi. Se ti era sfuggito, ti segnalo un post sui piccoli comuni (17/8) nel quale sostenevo un punto di vista molto simile al tuo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/8/2011 alle 09:09
Convincente anche l'opinione su Montezemolo. Siamo in democrazia, perbacco. Se ce la farà, ma ne dubito, vorrà dire che gli elettori l'hanno votato come Bossi e Berlusconi. E allora va bene così.
Scritto da Rodollfo il 24/8/2011 alle 09:16
Condivido la riduzione delle regioni.Ed il ragionare sull'architettura delle istituzioni.Strumenti nostri per il miglior esercizio della democrazia e non dogmi su cui fare barricate.Anche se è dura con il clima di populismo,il ragionamento va fatto.Credo che il "feeling" arrivi con il tempo,sulla base della serietà e di buone idee messe in pratica,non sull'effimero.E' la differenza che c'è tra sentimenti ed emozioni.Sulla Lombardia,segnalo: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002286.html
Scritto da FrancescoG. il 24/8/2011 alle 09:20
La Padania è una buffonata, su questo non c' è dubbio. Non so se valga la pena parlarne, tanto non ci sarà mai.
Scritto da Giulio Randon il 24/8/2011 alle 09:28
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