Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/8/2011 alle 15:07

 

 
E’ finito il Meeting di Rimini. Ci sono stato per un paio di giorni e ho portato via, come sempre, un fascino sottile e profondo.
Una folla di giovani entusiasti, un’organizzazione perfetta, un’atmosfera internazionale e mondiale, un dialogo interreligioso allettante.
Sono degli integralisti, dicono i critici. E’ vero, ma è meglio l’integralismo o il relativismo assoluto? Non ditemi la via di mezzo. Troppo facile.
Piuttosto la mia perplessità insorge quando dal movimento religioso passo ad analizzare il movimento politico. Non mi riferisco alle dispute per la leadership che m’interessano poco. Penso ad altro e porto un esempio. Ho assistito a un dibattito in materia economica con il ministro Paolo Romani il quale ha parlato molto e con toni accesi di etica pubblica raccogliendo un convinto consenso.
Ma chi glielo ha detto al quel pubblico plaudente ed ignaro che è lo stesso Paolo Romani che, da ministro, è ancora assessore di Monza ed è lì per difendere gli interessi edificatori di Paolo Berlusconi (il fratello) sulla grande area chiamata “Cascinazza”?
E’ un piccolo esempio, ne potrei citare molti altri, ma da il segno inequivocabile di una profonda e mai estinta contraddizione di Comunione e Liberazione.


 
Commenti dei lettori: 52 commenti -
Ho ricevuto un commento da @Ex Legnanesi e bustocchi che, per un errore tecnico, è stato eliminato. Mi scuso e chiedo di inviarmelo nuovamente che sarà subito "postato" Grazie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 15:33
Ho avuto analoga sensazione dopo gli applausi al Presidente Napolitano, che sosteneva fosse indispensabile dire le verità nel dibattito pubblico. Meglio l'integralismo o il relativismo assoluto? Meglio il buon senso e il rispetto per le persone.
Scritto da FrancescoG. il 29/8/2011 alle 15:34
Se è per questo nel curriculum non proprio lindo di Paolo Romani ci sono ben altre macchie (http://www.ilpost.it/2010/10/04/paolo-romani/), tra cui: "Così fonda una sua emittente, Lombardia 7, nota per i servizi a luci rosse attraverso il 144. Due anni dopo Lombardia 7 verrà condannata dal pretore di Monza per una trasmissione pornografica intitolata Vizi privati e pubbliche virtù, condotta dal transessuale Maurizia Paradiso. Ma quando arriva la sentenza, Romani è già volato altrove: ha venduto Lombardia 7 (che fallirà quattro anni dopo, sommersa da un mare di debiti) e grazie alle sue conoscenze nella concessionaria Publitalia 80 di Silvio Berlusconi è stato chiamato per una candidatura con Forza Italia, a Montecitorio, circoscrizione di Cinisello Balsamo".
Scritto da Adriano il 29/8/2011 alle 15:45
Mi avevano detto dalle parte del Pd che ti stavi preparando ad accasarti con Formigoni. Dopo questo post sono incerto. Era un'informazione sbagliata?
Scritto da Enne enne (Varese) il 29/8/2011 alle 15:47
"... la mia perplessità insorge quando dal movimento religioso passo ad analizzare il movimento politico". Eppure dal palcoscenico di Rimini sono passati tanti politici, bi/tripartisan; alla ricerca forse di motivazioni relifìgiose? Mentre Bagnasco invia moniti alla politica; "Affrontiamo la questione morale, è la gente che lo chiede: si tratta di intaccare consuetudini ed interessi vetusti". Caro Adamoli, che sia tutto il mondo, politico e/o religioso, "bello e impossibile"? Ossia, Utopia?
Scritto da Ex Legnanesi & Bustocchi il 29/8/2011 alle 15:53
Anche per me, profondo rispetto per le schiere giovanili entusiaste e credenti, per il loro volontariato o comunque per la loro partecipazione civile, meno stima per chi li guida politicamente. Direi cinicamente.
Scritto da Cittadina cattolica il 29/8/2011 alle 15:56
Interessante giudizio. Coglie nel segno, ma approfondire le intersezioni tra movimento religioso e politico diventa estremamente difficile. Per non dire impossibile. Soprattutto ci si scontra con una sorta di cortina di ferro. C'è da chiedersi come mai venga innalzata dagli stessi aderenti alla proposta ciellina, se non ci fosse una realtà da nascondere o quanto meno da opacare.
Scritto da Giuliana il 29/8/2011 alle 16:28
Caro @Enne enne di Varese, che piacere risentirti dopo tanto tempo. L'informazione che ti hanno dato è solo parzialmente giusta. In realtà, non sto cercando di accasarmi con Formigoni, sono già dentro casa, prontissimo a raccogliere le briciole che cadono dalla tavola del ricco Epulone.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 16:52
@Legnanesi e bustocchi - Magari ci fossero in circolazione delle grandi utopie. In questo mondo dominato dal "pensiero unico" sarebbero una manna caduta dal cielo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 16:54
“Pubblico plaudente e ignaro”. Si ha l’impressione, a volte, che gli applausi siano registrati e che partano a comando (un po’ come le risate di “Paperissima”). Dico questo con un pizzico di dispiacere perché ho diverse amiche di infanzia che appartengono al movimento di Cl. Quando seguono un orientamento (chiamiamolo così) non lo mollano neanche a morire, a costo di perdere il gusto di ragionarci sopra con la propria testa. Questo vale per tutti i settori, non solo in quello politico, anche in quello delle professioni (hanno il loro medico preferito, il loro architetto preferito, ecc.). Tutto a comando. Prendiamo gli uomini politici. Qualcuno ai vertici di CL ha detto che Bersani si poteva apprezzare. Questo sdoganamento ha prodotto un passa-parola (e ancora non c’erano i social-network …) al punto che Bersani è diventato l’uomo più amato di Cl (e facendo sì che si presenti anche in forma privata al meeting). Di tale passa-parola è stato oggetto anche l’ecodem Realacci, che è diventato l’ambientalista più amato dai giovani di Cl. Ora il tam-tam sta riguardando Napolitano. Nulla di nuovo, quindi. In questi casi, il rischio reale è che lo sbaglio di uno solo, nel sopravvalutare un politico (Romani, Napolitano, ecc.) diventi, automaticamente, lo sbaglio di migliaia e migliaia … Ma a me sono simpatici così. E, al di là di tutto, sono anche capaci (come Formigoni, del resto). Loro, il “porta a porta” (che il Pd aveva promesso di fare quest’autunno) lo fanno veramente. E i risultati si vedono al momento di contare le preferenze. Valentini Puccitelli e Mario Sala stravincono sempre. Tanti di noi si ricordano che, anni fa, sui cavalcavia delle nostre strade era comparsa la scritta “Mauro”. Per un po’ di tempo tutti pensarono che fosse la scritta di una donna innamorata di tale Mauro. E invece no, erano i sostenitori di quello che, ormai, è l’inossidabile europarlamentare Mauro.
Scritto da Mafalda il 29/8/2011 alle 17:17
Mi è sempre stato difficile capire il successo di CL ma poiché persiste da molto tempo è colpa mia. A loro i miei complimenti ma li sento distanti da troppi problemi della vita reale. E' come se vivessero in un guscio che li protegge e li tiene lontani dai tormenti quotidiani. Eppure neanche il loro può essere un mondo dorato.
Scritto da Uslenghi C. il 29/8/2011 alle 17:35
Caro Adamoli, come la tua intelligenza e apertura mentale ti porta ormai ogni anno al Meeting di Rimini, la stessa intelligenza dovrebbe farti intuire che Romani è ben lontano dagli ideali incarnati nel Meeting. Sono certo che se chiedessi alle migliaia di persone di CL che vanno al Meeting, scopriresti che nessuno si sente rappresentato da un personaggio come Romani. Anzi, ultimamente la politica "ciellina" sta virando più verso il discorso di Napolitano che verso l'improvvisazione governativa. Bastava sentire i commenti di molti ciellini dopo l'incontro moderato da Formigoni per capire che a molti non basta più il comizio elettorale, ma vivendo la realtà (delle associazioni, delle strutture caritative, ecc.) c'è più che mai necessità di assunzioni di responsabilità e unioni d'intenti per uscire dalla situazione in cui ci troviamo, rimboccandosi le maniche e partendo per l'appunto dalla realtà che è data. Quindi ci sta la provocazione sulla profonda e mai estinta contraddizione, caro Adamoli, ma la realtà ti assicuro che è ben diversa da quella che vorresti rappresentare. Con stima
Scritto da Alessandro il 29/8/2011 alle 18:51
Mi pare che, se con la mente sei relativamente lontano da CL, col cuore sei molto vicino a loro. Mi domando se sarai mai capace di staccarti realmente e profondamente da loro. Saranno anche un bel movimento religioso ma sul piano politico sono stati asseviti a Berlusconi per un ventennio.
Scritto da Albizzati Carlo il 29/8/2011 alle 20:33
Troppo tenero con CL, troppo tenero.
Scritto da Luigino il 29/8/2011 alle 20:50
Cara Mafalda, del tuo commento prendo solo un piccolo scampolo che mi permette di sottolineare una cosa a cui tengo. Tu dici che, al di là di tutto, sono anche capaci, come Formigoni del resto. Hai ragione. Ho la netta sensazione che nei loro movimenti funzioni la meritocrazia. Quando faccio queste affermazioni nel Pd qualcuno se la prende male, ma non voglio mortificare nessuno del mio partito, è esattamente quel che penso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 21:50
Caro Alessandro, con uno come te mi piacerebbe dialogare sempre. Però non farmi dire una cosa che non ho detto. Figuriamoci se immagino che voi siate rappresentati da Paolo Romani. Peraltro, il ministro è stato semplicemente applaudito mentre Giorgio Napolitano ha ricevuto una lunga standing ovation. Non è questo il punto. Vengo al sodo. Formigoni e io eravamo nella Dc e abbiamo poi fatto una scelta politica contrapposta ma assolutamente legittima da entrambe le parti. Sul piano delle persone tutto ok. Ma mi spieghi perché, in un’epoca post ideologica, un movimento religioso dovrebbe schierare i suoi aderenti su una sola parte politica? Non dirmi che questa scelta non è vincolante, ti prego. E’ qui che prende significato il piccolo esempio di Paolo Romani. Gli applausi "ignari" nascono da questo vizio di fondo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 21:57
Non condivido né @Adamoli né @Alessandro, sono totalmente laico e perfino laicista, però la discussione è interessante. Se la continuate io la seguirò.
Scritto da Umberto F. il 29/8/2011 alle 22:19
Questi ex o post democristiani romperanno le scatole ma restano tra i migliori. Fortuna che a Varese ce n'è solo uno di questo livello nel centrosinistra.
Scritto da Ambrogio L. il 29/8/2011 alle 22:57
Scusate la disgressione ma questo argomento mi sta profondamente a cuore. E poi in fondo anche qui si parla di "consenso" e di strumentalizzazioni @-Quando ho parlato di “popolo alla sbarra” sapevo benissimo di offrire il fianco a Valmaggia, Norimberga era davanti ai miei occhi. Quello della responsabilità individuale o collettiva, quando si tratta di agire politico è un discorso davvero difficile da affrontare. Ha voglia qualcuno a dire “non in mio nome”, quando fai parte di un sistema sociale sei corresponsabile nel bene e nel male. Ma credo che esistano anche diversi gradi di responsabilità, un conto è far parte del gruppo di potere che decide sorti e guerre, altro in verità subirle o perché incapaci di veicolare il proprio dissenso in forma efficace, o semplicemente perché ignari di quanto succede sopra la propria testa. Ignoranza non sempre colpevole perché una delle massime per mantenere il potere è anche quella di tacere notizie, o modificarle a proprio tornaconto. Per quanto mi riguarda mi sento molto vicina agli illuminanti versi di Bertold Brecht. La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.
Scritto da Maria Rossa il 29/8/2011 alle 22:57
Ma quale tenero, @Luigino? Nel post c'è un guanto di velluto su un pugno d'acciaio. La critica è nelle ultime righe: "una inequivocabile e mai estinta contraddizione di Comunione e Liberazione".
Scritto da Bortoluzzi il 29/8/2011 alle 23:11
Scusate questa nota di servizio che ritengo utile. @Maria Rossa ha voluto mettere il suo interessante commento delle 22.57 anche dentro questo dibattito. Ma per capirlo bene bisognerebbe leggere il suo confronto con @Filippo Valmaggia sul post precedente. Lo segnalo perchè sono due punti di vista che meriterebbero attenzione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/8/2011 alle 23:20
Vedo che si può discutere di CL, dal centrosinistra, senza insulti e offese. Anzi ragionando finemente. MI sembra un bel passo avanti rispetto a certi altri luoghi.
Scritto da Alessia il 30/8/2011 alle 08:44
@Maria Rossa. Un tempo le guerre le combattevano i guerrieri. Ora le subiscono i civili. Un tempo la guerra era la difesa del proprio campo, nel senso letterale del termine. Ora la guerra è la difesa del potere (economico) di pochissimi a scapito di moltissimi. Un tempo ci si identificava nel Capo e nella Nazione. Ora non ci sono più né capi né nazioni. Un tempo (anche non lontano) si adunava la Nazione e il popolo ascoltava direttamente le parole del Capo. Ora tutto è affidato a dispacci di agenzie, giornali asserviti e al filtro della televisione. Un tempo dulce et decorum est pro patria mori (è dolce e giusto morire per la patria). Ora è profondamente ingiusto e schifoso morire per Exxon o per British Petroleum. In questo Sistema la politica non ha ruolo se non quello di porta ordini. Non ci sentiamo rappresentati perché non siamo rappresentati. La Germania fu chiamata “giustamente” alla sbarra di Norimberga perché fino all’ultimo difese il suo Capo che morì al fronte, come un guerriero antico. E difese un’Idea, non una multinazionale, pagando il più alto prezzo di civili della seconda guerra mondiale (Russia esclusa). Il Giappone fu “giustamente” punito a Hiroshima e Nagasaki per la sua indomabile determinazione a non cedere. Quelli, quelli! erano popoli rappresentati. E non esistono più. Infine, alle parole di Bertold Brecht preferisco quelle di Platone (se bene in uno scritto forse apocrifo): “solo i morti hanno visto la fine della guerra”.
Scritto da Filippo Valmaggia il 30/8/2011 alle 09:45
@Mafalda mi ricordo anch'io, tutti i cavalcavia delle autostrade e delle statali della circoscrizione nord-ovest erano pieni di scritte Mauro. E' stata una mossa vincente. Anche il nostro Astuti ha fatto bene a mettere le scritte 'Io Anche' in diversi luoghi, ha colpito nel cuore, è stato bravo e ha vinto. Ma anche nei ciellini c'è tanto di buono. Ha ragione @Cittadina cattolica. Dobbiamo scindere l'aspetto di culto da quello politico.
Scritto da Ex democristiano il 30/8/2011 alle 09:46
Ma perchè ridurre il dibattito su CL alla sola politica? Lei, Adamoli, è stato al meeting e immagino abbia potuto vedere la vita, la bellezza che si respirava in quei padiglioni, il tutto dato semplicemente da una maggiore consapevolezza dell'incidenza di Cristo nella vita. Che non risolve i problemi, che non fa vivere in un mondo dorato come alcuni asseriscono, ma dà un senso più compiuto e interessante alle difficoltà della vita che colpiscono anche i ciellini, come tutti.
Scritto da davide il 30/8/2011 alle 10:07
Meritocrazia e persone capaci. Stai facendo propaganda a Formigoni. Non mi dirai che quell'arrogante (faccio tutto io) di Cattaneo sia così bravo?
Scritto da Valceresio il 30/8/2011 alle 10:10
E se proprio vogliamo buttarla in politica, è molto semplice capire perchè tutti gli esponenti di CL che, personalmente si espongono in politica, stanno nel centro-destra: purtroppo a sinistra si sono persi i valori cristiani! Purtroppo il PD sostiene l'eutanasia e l'aborto, è contro il finanziamento alle scuole private, e per un uomo fortemente cattolico è difficile pensare di impegnarsi in un partito che si pone contro questi ideali. Tanto che persino la Binetti, non di CL, nè è dovuta uscire
Scritto da davide il 30/8/2011 alle 10:11
Caro Filippo, sono sempre stato colpito dalla fedeltà alle tue idee. Mi piacerebbe tanto una resipiscenza da parte tu che però non verrà mai. De resto, quando sento Veltroni dire e ripetere che lui non è mai stato comunista neanche per un minuto mi si torcono le budella. E’ come se io dicessi che non sono mai stato democristiano. Invece, mi porto dentro una fierezza che è quella che sentono anche i tantissimi comunisti onesti e in buona fede che erano una miniera di moralità e spirito civile (pur spesi per una causa sbagliata). E’ inutile che mi metta a contestare il tuo pensiero ideologico. Non negherò mai che le guerre più recenti siano state combattute anche in nome degli interessi dell’industria bellica, dei potentati economici e della finanza internazionale. Però sottolineo ANCHE. Dire che le Nazioni non hanno più nessuna rappresentanza democratica lo ritengo fuorviante, infondato e pericoloso. Sulla Nazione ti voglio raccontare un altro episodio di quando ero universitario (si fa per dire) a Trento. Avevo scritto una tesina sulla Nazione, con la lettera maiuscola. Questo parola era stata bandita dalla cultura della sinistra, a rimorchio della quale si era messa anche gran parte Dc, a favore di un’altra parola: Paese. Il mio professore (il solito di cui ti ho già parlato, se non ricordo male) mi ha apostrofato come fascista, allora il peggior degli insulti possibili. Malgrado quel cretino patentato ho sempre tenuto alla mia Nazione. Per questo sono prima italiano e poi lombardo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2011 alle 10:40
@Valceresio - Ti voglio rispondere subito perché le discussioni sulle persone sono sempre delicatissime. Ti dirò che considero senz'altro Raffaele Cattaneo uno dei migliori assessori di Formigoni. Magari ha una patina tecnocratica che mette una certa distanza fra lui e gli interlocutori (arroganza?), ma è sicuramente preparato e capace. Peccato che non sia dalla nostra parte, con le nostre idee, naturalmente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2011 alle 10:54
Vero che parli di "profonda e mai estinta contraddizione" di CL, però il tuo post mi sembra comunque troppo dialogante: chi aderisce alla chiesa di CL lo fa scegliendosi, appunto, una chiesa sua, diversa da quella universale. Lo si vede anche a livello minuto: i ciellini del gallaratese la domenica sono negli oratori di Cassano e di Cascinetta, è lì che si sentono chiesa, non nelle loro parrocchie d'origine.
Scritto da Davide 1 il 30/8/2011 alle 11:54
Per il resto sui rapporti con certa politica e con certa economia, hai forse già sottolineato tu la real politik che i vertici del movimento fanno digerire alle masse di "amici". Un altro esempio: che bello vedere al meeting gli stand di Finmeccanica! La principale industria bellica italiana, i cui mezzi aerei, terrestri e navali sono in azione in Turchia, in Libia, in Sudamerica, al soldo dei peggiori dittatori. E la tutela della vita? Vale per l'aborto e l'eutanasia, ma non per la guerra
Scritto da Davide 2 il 30/8/2011 alle 11:57
Sono un'osservatrice esterna ma mi sembra che CL abbia di fatto scardinato la vecchia Azione Cattolica. E' stato un bene on un male? Non lo so, però l'A.C. non pretendeva di dettare la linea politica ai suoi aderenti.
Scritto da Elisabetta C. il 30/8/2011 alle 12:04
Non ho mai presenziato al Meeting, quindi non posso esprimermi. Conosco però molti ciellini: oltre alla difficoltà che deriva dal rapportarsi non con singoli che esprimono un’idea, ma con singoli che esprimono l’idea del “movimento”, da cattolico due aspetti della visione del mondo “ciellina”non comprendo: 1) l’amore per i soldi ed il potere (Amicone da Lerner è arrivato a sostenere che non risulta una predilezione di Gesù per i poveri, con Enzo Bianchi che lo guardava basito); 2) la diffidenza (e uso un eufemismo) verso le altre religioni. Scherzando, ma non troppo, ritengo che CL sia un movimento che per le idee che sostiene è cristiano, ma non cattolico. Quanto alla collocazione politica credo sia una conseguenza dei due aspetti sopra evidenziati: se rincorri il potere e i soldi e diffidi del “diverso”, cosa c’è di meglio dell’agghiacciante accoppiata Berlusconi – Bossi ?
Scritto da Larpi il 30/8/2011 alle 12:16
Sottoscrivo @Larpi. A volte lo trovo pregiudizialmente centrista, come se il bipolarismo fosse inviso agli italiani e incapace di guidare un moderno stato europeo. Invece io lo ritengo un modo importante di fare politica: o di quà o di là. Il vizio sta nella qualità scadente degli schieramenti non nel fatto che sono soltanto due.
Scritto da Giorgio S. il 30/8/2011 alle 13:06
@Larpi pone, nelle prime righe, lo stesso problema di @Giuliana e di @Mafalda. Si fatica a mettersi in relazione con i ciellini. Sono aperti e generosi per molti aspetti importanti mentre per altrri aspetti si rinchiudono in se stessi. Preferiscono stare con i loro simili, nella loro chiesa.
Scritto da Romeo Radice il 30/8/2011 alle 14:08
Caro Adamoli, tento di rispondere alla domanda sul motivo secondo cui un movimento religioso dovrebbe schierare i suoi aderenti su una sola parte politica. Innanzitutto il fatto di schierarsi con una sola parte politica (che negli ultimi anni ha significato schierarsi con il PDL) nasce da logiche politiche a noi ben note. Basti pensare cosa significa in termini di peso politico avere un candidato che sbaraglia tutti sulle preferenze (Mauro, Cattaneo, e più in piccolo i candidati alle comunali di Varese). Significa ottenere un “peso specifico” maggiore all’interno del partito e della coalizione, e se il partito è un partito di maggioranza relativa, è anche più semplice riuscire ad incidere su alcune scelte che si ritengono importanti per il governo di un territorio. E sulle scelte che i cattolici in politica sono tenuti a fare, si apre la motivazione principale della scelta dello schieramento politico. Se si hanno a cuore i valori non negoziabili a cui ci richiama Benedetto XVI, se si hanno a cuore il principio di sussidiarietà, la libertà di educazione, il riconoscimento della famiglia naturale come nucleo principale della società, il riconoscimento della vita dal suo concepimento alla morte naturale, non ho dubbi a riconoscere che in Italia le uniche forze politiche che idealmente sostengono questi ideali sono l’UDC e il PDL. Magari imperfettamente, magari contraddicendosi in alcune scelte (e molte critiche pidielline alla manovra nascono proprio da queste contraddizioni), però oggi personalmente non mi è dato di vedere alternative valide. Dopodiché anche nel PDL (e in parte nell’UDC) vi sono visioni più “laiciste”, ma l’impronta politica di questi partiti è quella che fa riferimento al popolarismo europeo. E’ inutile dire che nessun ciellino ha sposato il PDL né tantomeno Berlusconi (o Romani…), ma è altresì superfluo dire che finché non vi sarà un’alternativa seria e politicamente valida che dia sostegno concreto a questi principi fondamentali, non si potrà chiedere ai ciellini (e in genrale ai molti cattolici che votano per il centrodestra) di schierarsi con una parte politica che contraddica già nei propri ideali quello che è il fondamento dell’impegno di ogni cattolico in politica. Tutto questo per dire che oggi il PDL – pur nella sua imperfezione e nelle sue contraddizioni – è la realtà che permette maggiormente di declinare in fatti concreti questi ideali in cui tutti i cattolici dovrebbero riconoscersi.
Scritto da Alessandro il 30/8/2011 alle 15:24
@ davide ore 10:11. La ammiro per la convinzione. Io vivo più dubbi e non penso che potrò mai dare patenti cattoliche di varie sfumature, dal "fortemente cattolico" in su o in giù. (Cosa che nemmeno mi interessa e che non credo tocchi agli uomini). Ho sempre pensato che in politica i cattolici possano stare in più schieramenti. Ma può darsi che sia un nostalgico conservatore, ancorato agli anni '60 (Concilio Vaticano II) e al Compendio della Dottrina Sociale (art. 573). La saluto cordialmente.
Scritto da FrancescoG. il 30/8/2011 alle 15:31
Caro Alessandro, non avevo dubbi che mi avresti dato questo tipo di risposta, Sono le stesse considerazioni di Davide (quello ciellino delle 10.07 e delle 10.11, l’altro delle 11.54 e delle 11.57 è un vostro avversario). Guarda, molti miei lettori non saranno d’accordo ma io comprendo (pur non condividendole) le tue ragioni. Hanno una loro fondatezza se riferite al giudizio della singola persona, ma riferite al Movimento mostrano la corda. Se ragionate così vi qualificate come Movimento politico, come partito nel partito. Non potete mettere la fede religiosa al centro delle vostre scelte come motivazione esclusiva ed assoluta. Vi rendete conto che in questo modo escludete dall’incontro con voi, anche sul piano religioso, chiunque la pensi politicamente in modo diverso? Molti dei cattolici che votano centrosinistra secondo voi non sarebbero cattolici. Vi pare giusto ragionare così? Ai tempi della Dc, nessuno (parlo dei dirigenti) avrebbe mai sostenuto una tesi del genere. Malgrado tutto questo, non dispero che un giorno potremo trovare un terreno d’intesa, ma io vivrei certamente quell’intesa con spirito laico. Ti sono comunque grato per questo dialogo che mi alletta sempre.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2011 alle 16:07
Sono stato al Meeting di Rimini per la prima volta 5/6 anni or sono. Pieno di pregiudizi e di retro/pensieri...Ho dovuto ricredermi e da allora ci sono tornato ogni anno senza riserve. Con un sano realismo c'è da lamentare che sia un' esperienza unica in Italia. Perchè oltre alle critiche legittime chi ha proposte alternative non pensa ad esperienze paragonabili?
Scritto da Fabrizio Piacentini il 30/8/2011 alle 16:52
@Alessandro: il PDL a parole è a favore della famiglia, della sussidiarietà e di tante altre belle cose. Quali fatti politici abbia prodotto a favore della famiglia e della sussidiarietà lo ignoro. Lo ignorano tutti i cattolici italiani, tranne i ciellini. Solo un esempio: riporto un brevissimo estratto del Documento preparatorio per la 46ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani; nel capitolo dedicato al federalismo così si legge: “Possiamo allora chiederci se le politiche di federalismo fiscale di cui si discute in questi tempi ci avvicinino a un migliore rapporto tra potere e responsabilità. Nelle condizioni politico-istituzionali date, trova adeguata soddisfazione il principio di sussidiarietà? Al momento si prevedono dosi massicce di uniformità anche per i territori fiscalmente autosufficienti, rimettendo in moto un meccanismo centralistico che non fa crescere poteri e responsabilità, che rende un servizio incerto al principio di solidarietà e dimentica i pregi sistemici del principio di sussidiarietà. Ciò si manifesta in misura eclatante nel caso della sanità e richiama più in generale la necessità di garantire i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio nazionale. Il diritto alla vita diviene un esercizio retorico senza quello a un’adeguata assistenza sanitaria.” Su una cosa però sono d’accordo con Alessandro: non vi sono molte valide alternative. Certo non lo sono quelli che si trastullano discettando di Chiesa e ICI e/o che hanno passato la gioventù ad esaltare aborto e sesso libero, salvo poi scandalizzarsi quando le loro figlie e nipoti lo praticano con arzilli miliardari brianzoli; costoro abitano in gran numero il PD rendendolo inadatto alla bisogna.
Scritto da Larpi il 30/8/2011 alle 16:54
perchè finanziare le scuole private (o per ricchi) e non migliorare quelle pubbliche (per tutti ) ? perchè organizzare i family day quando sai di avere alle spalle uno o più divorzi? perchè organizzare i banchi alimentari ,ma solo per chi appoggia il movimento ?? purtroppo CL sposa la logica del potere che è molto lontana dall'incidenza di Cristo nella vita che citavi . mi ritengo fortissimamento cattolico e nello stesso momento lontanissimo dal pdl ...e non mi sento confuso anzi...
Scritto da Gianca il 30/8/2011 alle 17:13
Oh, che bella discussione, davvero! Personalmente posso dire che sono a disagio in ogni schieramento, perchè il dover fare una scelta di campo, che mi costringa a mettere una pietra sopra ai miei principi, mi costa vermente tanto. Avrei preferito un partito fieramente sempre all'opposizione dal '92 a oggi e anche domani, in attesa di tornare ad essere noi quelli da scegliere per il pd o per il pdl (facendo perdere ad ambedue, in questo modo, certi personaggi che ritengo impresentabili).
Scritto da Bertoldo il 30/8/2011 alle 17:15
Caro Adamoli, diciamo che ci mettiamo reciprocamente in bocca ciò che non vogliamo dire... Innanzitutto non ho mai inteso sostenere che chi è cattolico nel centrosinistra non sia cattolico. Sostenendo infatti che il PDL è la realtà che permette maggiormente di declinare in fatti concreti i principi non negoziabili, non intendo dire che altrove non sia possibile o che chi aderisce ad altri partiti non possa sostenere tali principi, ed infatti ho volutamente scritto "maggiormente". Ci sono amministrazioni locali che, pur guidate dal centrosinistra, sostengono il principio di sussidiarietà e tutto quanto elencato prima (famiglie, scuole paritarie, CAV, ecc.), ma sono eccezioni. E quando lo fanno, sembra che contraddicano quanto sostenuto dallo schieramento cui appartengono. Un esempio: quanto scalpore ha destato il sindaco di Bologna, Virginio Merola (PD), quando ha sostenuto che fosse necessario sostenere innanzitutto le coppie sposate, oppure quando ha riconosciuto il ruolo delle scuole paritarie? E quante critiche si è preso dal suo schieramento? Perchè nel centrosinistra non si possono sostenere determinate posizioni (peraltro altamente laiche) senza dover per forza rettificare o fare marcia indietro? Personalmente sono un laico, che sa distinguere tra la comunità politica e la comunità religiosa, ma che necessità della presenza della Chiesa nel dibattito pubblico per illuminare la propria ragione, per capire che sostenere la famiglia, la vita o la libertà di educazione (i famosi principi non negoziabili) non è clericale, non è assolutizzare la religione in politica, ma è altamente laico. Quindi, caro Adamoli, nessun movimento politico o partito nel partito, semplicemente un insieme di uomini laici (con tutti i propri limiti ed i propri difetti) la cui ragione è illuminata dall'appartenenza alla Chiesa (anche attraverso CL), dentro uno schieramento politico che permette di esprimersi liberamente senza dover fare marcia indietro o rettificare dichiarazioni in favore di ciò in cui crediamo. In fin dei conti era il Vangelo di domenica, date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio. Credo però, caro Adamoli, che il terreno d'intesa sia più vicino di quanto pensiamo, basti pensare allo spirito del Meeting (che hai ben visto da vicino), dove è possibile non solo l'incontro sul piano religioso, ma anche politico e culturale. Basti pensare al discorso di Napolitano, un discorso da cui anche Giorgio Vittadini ha preso spunto per dire che da lì bisogna ripartire, poichè Napolitano ha affidato a tutti noi un compito. Mi auguro che questo auspicio sia preso sul serio. Io, personalmente, lo prendo sul serio. Ti sono grato anch'io per questo dialogo libero e scevro da ogni pregiudizio.
Scritto da Alessandro il 30/8/2011 alle 17:50
@Gianca: quanti luoghi comuni! Si potrebbero scrivere fiumi di parole sulle scuole paritarie o sui divorziati che partecipano al Family Day, ma mi voglio soffermare su una cosa che mi tocca da vicino e sulla "megacastroneria" che il Banco Alimentare sosterrebbe solo chi appoggia il movimento. Innanzitutto alla giornata della Colletta Alimentare può partecipare chiunque, anche Gianca se vuole, sia come volontario che anche solo come contributo di spesa. E' un semplice gesto di carità, e la carità è cristiana (visto che Gianca si ritiene fortissimamente cattolico), non solo ciellina. Così come preparare e consegnare i pacchi per i più bisognosi, solo e soltanto carità cristiana. Invito Gianca a venire a trovare i volontari del Banco Alimentare a Varese, a toccare con mano quante e quali persone aiuta quotidianamente il Banco. Venga a vedere come i volontari preparano e consegnano i pacchi ad italiani, africani (anche musulmani), impiegati, operai, disoccupati, depressi, handicappati, insomma a tutti coloro che ne fanno richiesta senza distinzione di classe o religione. Figurarsi se si aiuta solo chi “appoggia il movimento”. Purtroppo Gianca è mosso da un profondo pregiudizio nei confronti di ciò che proviene da CL, tanto che dà giudizi senza nemmeno sapere di cosa parla. Anche questo non è proprio “fortissimamente cattolico”…
Scritto da Alessandro il 30/8/2011 alle 18:31
Caro Alessandro, conosco il dovere di ospitalità. Quindi non replico e mi sento soddisfatto del confronto civilissimo che abbiamo avuto. Partendo dal discorso del Capo dello Stato, reputo anch'io che su alcuni temi rilevanti l'intesa sia raggiungibile. Ti faccio però notare una cosa: io parlo per me stesso, vorrei che anche tu parlassi come persona e non come "portavoce" del Movimento. Forse dialogheremmo ancora meglio. "Il partito è un importantissimo strumento di azione politica ma sempre e solo uno strumento": queste parole di Alcide De Gasperi mi risuonano nella testa come un martello pneumatico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 30/8/2011 alle 18:53
Caro Giuseppe, hai citato Veltroni. Stento a ricordarmi chi sia se non per un bellissimo tiro al volo durante una "partita del cuore". In quel caso il cuore c’entrava poco … Ricordo il viso di Veltroni: stupito dello stupore di pubblico e degli altri giocatori che accompagnò quella prodezza. La sua mimica tradì la sua presunzione “ma anche” la sua prudenza. Uscì dal campo senza farvi più ritorno. Un colpo di culo è per la vita.
Scritto da Filippo Valmaggia il 30/8/2011 alle 20:03
hai ragione ho un po di pregiudizi su cl,purtroppo ho avuto tante esperienze negative in oratorio , nel mondo del lavoro e purtroppo anche col banco alimentare , quando diversi anni fa organizzammo una mensa per poveri e chiedemmo una collaborazione anche al banco alimentari , la risposta che mi fu data era quella + o- quella che ti h scritto, capisco che esistono delle logiche da rispettare, ma come ben sai quando vuoi fare del bene fai fatica ad accettarle. a Varese sicuramente non sarà così
Scritto da Gianca il 31/8/2011 alle 08:55
chi scrive "troppo tenero con CL" è a sua volta troppo tenero. Io ritengo CL, volutamente senza distinzioni tra brava gente e affaristi, un agglomerato di potere autoreferenziale e rapace. Questa sarebbe la loro opposizione?
Scritto da dieghen il 31/8/2011 alle 09:40
@Alessandro.Ringrazio per quanto ha scritto.Mi ha confermato alcune sensazioni(correntismo+leninismo).Le esperienze di @Gianca sono simili alle mie.Non è nulla di pregiudiziale:se mi faccio male con qualcosa, nel futuro cercherò di starci attento. Cerco di mantenere, comunque, un approccio di contenuti. Non è facile.Sa, noi pubblicani a volte ci sentiamo trattati da inferiori da noi. E abbiamo la sensazione che il correntismo e gli affari stiamo sopra tutto. Buoen cose.
Scritto da FrancescoG. il 31/8/2011 alle 12:29
caro giuseppe sull'oggetto del tuo scritto leggi l'intervista di claudio sardo direttore dell'unità su Il sussidiario di oggi 3 settembre. Al meeting vengono invitati tutti senza alcun pregiudizio per alcuno da qualunque parte stia. Io sto con Formigoni e mi pare proprio che fino a prova contraria il consenso ( cioè l'essenza della democrazia ) non gli sia mancato ed abbia sempre superato il consenso dei suoi competitori in Regione lombardia. Con l'amicizia di sempre Pippo Gibilisco
Scritto da pippo gibilisco il 3/9/2011 alle 17:15
Caro Pippo, ti ringrazio di avermi segnalato l'intervista di Claudio Sardo che i lettori possono trovare a questo indirizzo: http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/8/30/MEETING-Sardo-L-Unita-Cl-e-cambiata-In-meglio/2/203663/. E' un'intervista in cui mi ci ritrovo molto. Ho sempre apprezzato la capacità del Meeting di far dialogare culture diverse. Quanto a Formigoni, i suoi successi elettorali sono pienamente legittimi e straordinariamente ampi. Mai detta una parola diversa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 3/9/2011 alle 18:07
Lavorando nella scuola sull'alternaza scuola lavoro, sull'impresa, sulla libertà di educare da sempre ho condiviso con gli amici di CL progetti e impegno rilevando quella che, su personalismo, comunità, sussidiarietà, responsabilità e partecipazione considero una loro "superiorità culturale" rispetto allo statalismo del centro sinistra. Da ecologista però sul territorio mi è successo l'opposto. L'auspicio è che nella crisi, dal dialogo di eventi come Rimini, esca per tutti una nuova speranza
Scritto da Bruno Perazzolo il 4/9/2011 alle 03:01
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