Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/6/2008 alle 10:03

C’è stato un momento nel percorso di costruzione del Partito Democratico nel quale si sono confrontate due tesi: creare una Federazione di DS e Margherita o sciogliere i due partiti e farne uno unico.  Di fronte a questo bivio mi ero impegnato per questo secondo sbocco. Il risultato elettorale del 14 aprile è andato in una direzione diversa e c’è il rischio di lasciarsi andare allo scoramento. Bisogna reagire. L’allarme vero è che l’insediamento del PD assomiglia in modo impressionante a quello del vecchio PCI Berlingueriano.
Questo significa che l’elettorato non ha creduto all’innovazione culturale, sociale, politica, programmatica del Pd e che siamo ancora considerati una forza della sinistra tradizionale.
In questi giorni si è riaperta una discussione aspra sulla posizione europea del PD con gli ex DS favorevoli a restare nel Partito Socialista Europeo e quasi tutta la ex Margherita propensa a non compiere il salto. Questo tornare a parlare di DS e Margherita mi preoccupa molto e riterrei un errore insopportabile la scelta di un PD che restasse diviso in Europa: non saremmo più un Partito,  una Federazione di Partiti. Proprio l’idea che avevo combattuto e non accetterei neanche in futuro.
Perché non pensare piuttosto a ciò che vogliono gli elettori che hanno dato fiducia al PD? Era proprio ciò che aveva promesso Veltroni. Oggi è atteso alla prova dei fatti per evitare una involuzione pericolosissima.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 3 commenti -
Sono anch'io molto preoccupato per come stanno le cose nel PD. Leggo di manovre correntizie e, come sottolinei nel tuo articolo, una voglia di appartenenza chi al fu DS chi alla fu Margherita. Ma queste categorie sono davvero dimenticate? Ritengo che se non si riesce a operare la sintesi tra le diverse provenienze, per il PD non ci saranno "magnifiche sorti e progressive". Quanto alla colocazione a livello europeo mi piacerebbe un tuo parere. Cordialmente, Angelo Eberli portavo pd Laveno M.
Scritto da Angelo Eberli il 16/6/2008 alle 21:01
Leggiamo oggi i risultati, ancora non ufficiali, delle amministrative siciliane. Si puō parlare di ecatombe del Centrosinistra? Per un iscritto del PD la domanda si pone, mo che facciamo? Cancelliamo la Sicilia dalla mappa, diciamo che č colpa della mafia e del voto di scambio e andiamo avanti tranquilli? NOOOO! La Sicilia č complessa, dannata, problematica ma fondamentale.
Scritto da Andrea il 17/6/2008 alle 13:08
I risultati della Sicilia mi sgomentano: cappotto! Non sarā che la strategia debba essere messa a punto? Possibile che nessuno si interroghi sul fatto che paracadutando candidati d'imperio magari succede che gli elettori poi decidano "adesso votateveli voi"? Aldilā dei vari voli pindarici sul partito a rete, non sarā il caso di darci una mossa e di cercare di capire cosa chiede la nostra base, per fare in modo che torni a votare? Sto diventando grafomane e mi scuso.
Scritto da Angelo Eberli il 17/6/2008 alle 14:30
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