Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/10/2011 alle 10:27

 


Ho provato avversione per il sorriso sarcastico di Sarcozy mostrato ieri al mondo intero. Chi, sotto-sotto, se la gode per l’ennesima umiliazione di Berlusconi non vede al di là del proprio naso.
Il presidente francese non s’illuda, così facendo, di mostrarsi forte. Il dileggio degli alleati in difficoltà cela solo la debolezza e le incertezze del suo governo.
Ma c’è una cosa su cui Sarkozy ha ragione: la richiesta di avere almeno un posto nel board della Bce quando l’Italia ne ha due, inclusa le presidenza. Ma Lorenzo Bini Smaghi (foto) non se ne vuole andare nel nome, naturalmente, dell’autonomia della Banca centrale dalla politica.
Come se lui, al pari di Mario Draghi e Ignazio Visco fossero capitati dove sono per opera dello Spirito Santo e non anche per volontà della politica.
Bini Smaghi sognava di diventare governatore di Bankitalia (sempre e soltanto grazie allo Spirito Santo). Ora vuole un altro posto su misura e invoca chi? la politica, ovviamente.
Questi banchieri internazionali che temono di perdere la loro rendita di posizione e che fanno la predica ai giovani che vogliono il posto fisso meritano, questi si, di essere seppelliti da una risata sarcastica dell’Italia intera.

 
Commenti dei lettori: 30 commenti -
L'umiliazione dell'Italia ieri è stata degradante anche per lo stesso Sarkozy.
Scritto da Giovanni Pini il 24/10/2011 alle 11:05
Volevo aggiungere che questi banchieri arrivano ai posti pubblici più alti per la politica e poi ci sputano sopra.
Scritto da Giovanni Pini il 24/10/2011 alle 11:06
Il tema della politica comunitaria e del rapporto con quella degli stati è cruciale: una politica debole è facile preda dell'ambizione. Sul fatto. Patetico il tentativo usare la pressione francese come scivolo verso la Banca d'Italia. Anti-italiano. Fuori tema:età pensionabile. Se la proposta è di portare l'Italia al pari delle nazioni del Nord Europa, senza simili garanzie sociali su famiglie, salari e lavoro, la ritengo irricevibile. Soprattutto pensando alle donne, a cui è delegato molto.
Scritto da FrancescoG. il 24/10/2011 alle 11:16
Se c'è una cosa che mal sopporto è assistere alle lezioni moralistiche dei banchieri sulle Tv. La politica la usano in lungo e in largo ma quando sono arrivati si mettono sul pulpito. Bini Smaghi mi ha stancato.
Scritto da Villa Carlo il 24/10/2011 alle 11:34
Il problema che questo post sottende è che l'Europa politica non c'è. In questa assenza prendono potere i banchieri che fanno quello che vogliono e non rendono più conto alla politica che li ha nominati, anzi la sbeffeggiano.
Scritto da Mazza Luca il 24/10/2011 alle 12:14
il dileggio dei Due era chiaramento riferito a B. infatti hanno dichiarato di voler collaborare con le istituzioni Italiane ecc.Cosa potevano aspettarci.Ll'accordo su Draghi includeva l'uscita di Bini Smaghi e la Merkel era stata definita c...a in...bile,dal ns esimio Presidente. Sarko-Merkel padroni dell'Europa sono certamente un'anomalia,ma gli altri 25 dove sono?Altra anomalia è l'incapacità della politica Italiana(governo)di non aver saputo rimuovere Bini Smaghi secondo gli accordi.
Scritto da luigi il 24/10/2011 alle 12:28
Sarkosy è stato un villano ma Berlusconi se l'è meritato. Il francese sulla Bce ha ragione. E' una banca pubblica. Draghi è diventato presidente perché anche la Francia ha concordato.
Scritto da Cesare B. il 24/10/2011 alle 13:06
CREDIBILITA' POLITICA davanti all'Europa ormai hai minimi storici per il Governo e per l'Italia. Come ha deto Enrico Letta serve subito uno "shock" che tranquillizzi i mercati, tramite un governo TEMPORANEO di responsabilità. Consiglio a tutti di leggere l'editoriale di ieri di Eugenio Scalfari su Repubblica: ai tempi quando c'è stato il "compromesso storico" tra PCI e DC si è messo davanti prima di tutto il bene del paese e non i personalismi che troppo spesso, da Vendola a Casini, si esaltano.
Scritto da Simone Franceschetto il 24/10/2011 alle 13:09
Condivido @FrancescoG., i problemi sociali dell'Italia sono acuti. Non si può scaricare tutto sui più deboli.
Scritto da Giacomina il 24/10/2011 alle 13:32
I banchieri hanno in mano la politica o la politica ha in mano i banchieri? E ancora, è la finanza e l' economia che guidano il mondo o è la politica con le sue democrazie che guida le prime? Le cose, più che stare nel mezzo, diciamo che possono essere un po' più sfumate, ma non c'è dubbio che il potere di chi possiede e gestisce il denaro è la vera forza dominante. Da sempre.
Scritto da paperoga il 24/10/2011 alle 13:48
In un precedente commento avevo evocato Guicciardini e il suo culto per il “particulare”. Ebbene, penso che Bini Smaghi, di quel culto, possa incarnare la plastica rappresentazione. Per quanto concerne l’irrisione riguardo alla credibilità del premier del governo italiano, credo non ci sia difesa possibile. Quando uno dichiara, senza vergogna, che il “bunga bunga” i cui fasti sono celebrati a livello planetario, era un solo un normalissimo ballo, quattro salti post prandiali, da cui si asteneva per tener fede ad un antico “fioretto” sempre rispettato, offerto per la guarigione di un’amica… A chi non scapperebbe da ridere?
Scritto da Angelo Eberli il 24/10/2011 alle 14:16
La prepotenza dei banchieri è la debolezza della politica. Ciò che è narrato nel post mette in rilievo l'una e l'altra.
Scritto da Nicora Luigia il 24/10/2011 alle 14:51
E' pur vero che Eros primigenio, scioglimembra, toglie il senno agli dèi e agli uomini, come può ben vedersi nei duetti tra Anghela e il marito di Carlà. E noi non ce ne meravigliamo, ché conoscemmo la forza di quella follia, ma non possiamo non chiederci che Europa sia mai cotesta che, senza batter ciglio, lascia la leadership ai due colombi. Senza rispetto alcuno, almeno formale, di regole di buona creanza, il duo viene, vede, dice e il sedicente governo europeo senza nulla obiettare acconsente. Mi vien da preferire il nostro Berlusconi che sta lì, arroccato nella sua maggioranza, peraltro democraticamente eletta, nella tempesta impotente di una minoranza divisa su tutto fuorché nel pretendere la testa dell'odiato nemico. Nell'ultimo numero di un settimanale roccaforte di noi di sinistra, un vecchio giornalista-scrittore si lancia in un ardito paragone tra Mussolini e Berlusconi e – se proprio non lo dice esplicitamente – lascia intendere che, insomma - una guerra civile che abbattesse il tiranno (con annesso Piazzale Loreto) non sarebbe inopportuna. Sempre fingendo di dimenticare che nell'aprile sorso il secondo governo Prodi avrebbe terminato la sua legislatura, e che ad abbatterlo fu soltanto la propria insipienza. Adesso corro a rivedere i duetti di Anghela e del marito di Carlà.
Scritto da ulderico.monti il 24/10/2011 alle 15:19
Caro @Simone, se si fosse messo il bene comune davanti a tutto avremmo un governo con la partecipazione delle forze politiche più importanti. Quelle che hanno vinto, certamente, ma anche il centrosinistra sconfitto. La crisi è così grave che renderebbe necessario accantonare le differenze più acute per concentrarsi su qualche riforma impopolare che guardi al futuro. Tra queste io ho sempre messo una tassa sui patrimoni immobiliari più ricchi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/10/2011 alle 16:20
Questa verve contro i banchieri ha un retrogusto di sinistra che non mi convince appieno.
Scritto da Il perfido il 24/10/2011 alle 16:48
Corre la vulgata del bel tempo che fu, quando democristiani e comunisti – motivati da buoni sentimenti patriottici – stringevano mutui patti per costruire il “bene comune”. Orbene, quel tempo io non me lo ricordo. Nella memoria ho invece la “conventio ad excludendum”, che tagliava fuori dal governo del Paese le forze di sinistra legate scelleratamente a Mosca; la lotta furibonda contro la Democrazia Cristiana “asservita al padronato”, “lacchè dell'imperialismo”, “sentina della reazione” e altre sciocchezze funeste. Era il tempo delle masse assai mature di “coscienza di classe” che lottavano contro il dominio “clerical-imperialist-fascista”. Poi venne Berlinguer e ci illudemmo, ma l'illusione fu breve: mentre il PARTITO continuava a ricevere soldi da Mosca, ci fu una involuzione fino al collasso e il conseguente fallimento della sinistra italiana. Come ognuno che abbia occhi può vedere!
Scritto da ulderico monti il 24/10/2011 alle 17:33
Evocare il culto per il "particulare" come fa @Angelo Eberli è appropriato per Bini Smaghi ma anche per molti politici. Il "particulare" è il vero tratto comune della cultura "familistica" italiana.
Scritto da Giulio Carlini il 24/10/2011 alle 18:01
Su Bini Smaghi non sono d'accordo. Ha ragione a resistere in nome dell'autonomia dell'istituzione. Anche la forma è importante, l'indipendenza della BCE è un valore. D'altronde la Francia non rinunciò al suo componente nel consiglio direttivo dopo che Trichet venne nominato Presidente.
Scritto da Marc il 24/10/2011 alle 18:27
Sarkosy sgradevolissimo ma Berlusconi ha preso un impegno pubblicamente quando la Francia ha dato l'ok per Draghi. Se non era in grado di mantenerlo non doveva prenderlo.
Scritto da Bianchi Carlo il 24/10/2011 alle 19:07
Governo squalificato. Banchieri che fanno qiello che vogliono. Lega più di lotta che di governo. Speriamo che questa agonia finisca presto.
Scritto da Baroffio Loredana il 24/10/2011 alle 20:34
Agli indignati spagnoli, greci, a quelli della “primavera araba”, a quella di Occupy Wall Street, si aggiungono, oggi, gli indignati italiani: Bersani, Prodi, Casini e Marcegaglia. Sì, indignati per il duetto Merkel/Sarkozy, proteso a deridere non solo Berlusconi ma i politici tutti (e gli italiani tutti). Ecco, questi sono i nostri “indignati” … E’ vero che una conferenza-stampa internazionale congiunta Francia/Germania non dovrebbe essere l’ambito più indicato per dileggiare il nostro premier ma, di fatto, ci tocca … la nostra immagine è troppo compromessa. Piuttosto, che dire del documento che ha presentato oggi il Vaticano ove si evidenzia la necessità di una nuova autorità finanziaria mondiale? Uhm … P.S.: @Ulderico Monti lo chiama “marito di Carlà” prefigurando, probabilmente, un matrimonio durevole con la Bruni. Io, che non sono così ottimista su questa coppia di neo-formazione (erano insieme da pochi mesi e il premier francese stava cadendo come una pera davanti a Bar Refaeli), preferisco definirlo “il papà di Giulia”, così da omaggiare la piccola arrivata in casa Sarkozy.
Scritto da Mafalda il 24/10/2011 alle 20:36
Oibò, Berlusconi si è incazzato, ha rivoltato il tavolo. L'Europa deve aver paura. Ma se non riresce neanche a varare una mezza misura......A casa lui ma a casa anche Bossi, Maroni e Calderoli.
Scritto da Umbertone il 24/10/2011 alle 20:43
Invettiva Se avessimo un dio da adorare, sapremmo che cosa è il peccato, saremmo una chiesa di santi, combatteremmo contro gli infedeli. Se avessimo un capo da seguire, marceremmo compatti a tutte le battaglie. Se avessimo una patria, una bandiera, saremmo una nazione volta a grandi destini, goderemmo l’armoniosa vita della nostra dignità. Siamo soli e dispersi, preda di illusionisti e incantatori, una stirpe di sterco, senza speranza, incapaci persino di sognare.
Scritto da ulderico monti il 24/10/2011 alle 22:24
Non sempre condivido @Ulderico Monti ma i suoi contributi non sono mai banali.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 24/10/2011 alle 23:43
Brava @Mafalda se ho capito bene. Meglio gli indignati scesi in piazza che gli indignati in poltrona contro il duetto Merkel Sarkosy. Quanto alla proposta del Vaticano, vorrei capire bene di cosa si tratta...
Scritto da Angelo il 25/10/2011 alle 00:22
A “ex PCI Gallarate”: Utopia   Quando leggemmo “ Uno spettro si aggira per l’Europa “/ e imparammo la via “dall’utopia alla scienza”,/ quando Ilic ci insegnò  “ Che fare “,/ noi finalmente rialzammo la testa / e sapemmo che un giorno avremmo vinto./   Non è la Storia un caos / di re, di date, di battaglie,/ ma lucida razionale inesorabile lotta di classe./ …...... /   Abbiamo imparato la Storia, lo sappiamo:/ morì  invano un Messia, / l ‘attesa del Ritorno / sfociò nell’Editto degli Augusti di Milano;/ dopo l’Ottantanove / Napoleone Bonaparte Imperatore. /   Se anche fu soltanto un’illusione, / il cuore ci infiammò l’Ottobre,/ e dunque: / non abbassate la testa, / non arrendetevi alle cose da possedere, / siate orgogliosi della nostra santa utopia ! /
Scritto da ulderico monti il 25/10/2011 alle 05:35
Io continuo a ripetere la frase emblematica del Lingotto 2007 (la mission del PD): contro tutti i Conservatorismi di DESTRA e di SINISTRA ( senza alcuna distinzione) che paralizzano il nostro Paese. Questo indirizzo deve essere declinato in operatività che, come dici tu Giusepe, può portare anche a scelte e "shock" impopolari ( tassa patrimoni ai più ricchi) e direi anche una logica di "saving economico" che non sia lineare ma basato su criteri di merito, redditività ed economicità.
Scritto da Simone Franceschetto il 25/10/2011 alle 08:45
@ Giuseppe Adamoli. Ero tiepido sulla patrimoniale. Non mi piacciono tasse in più quando si può consumare meno. Ma le decisioni non arrivano e quelle che arrivano non portano liquidità e solidità immediate. Aveva ragione: in questo quadro meglio la tassa patrimoniale. Senza dimenticare i provvedimenti strutturali. Se sono solo "per i soldi" e non per le persone, non mi convinceranno. Su questo tema mi permetterò di valutare la qualità della classe dirigente nazionale. Politica e non.
Scritto da FrancescoG. il 25/10/2011 alle 09:24
Noi siamo un paese che è indietro vent’anni rispetto ad altri Stati. Ho letto ieri su Affari e Finanza che la Volkswagen, a fine 2012, sarà il primo produttore mondiale di automobili perché esporta in Cina. Noi siamo qui a discutere di Marchionne, dei dazi doganali che vuole introdurre la Lega, ecc. Quando negli anni cinquanta il nostro costo del lavoro era basso, la Francia ha chiuso le sue aziende tessili e si è dedicata ad altro. Il mondo cambia, l’Italia non riesce a stargli dietro. La fine della Grecia è dietro l’angolo. L’analisi di @Simone Franceschetto è quella tipica del Pd, ossia belle parole da incorniciare ma ho paura che non siano all’altezza dell’Italia. Il Franceschetto poi ci deve garantire che ha scritto ‘hai minimi storici’ per una svista, altrimenti tutta l’impalcatura non tiene.
Scritto da Ex democristiano il 25/10/2011 alle 09:56
Caro @Ex democristiano - purtroppo mi sono accorto solo adesso che la risposta che avevo scritto ieri non risulta pubblicata per un errore tecnico. Voglio soltanto informarti che @Simone Franceschetto è un giovanissimo (l'ho conosciuto qualche giorno fa) che ci mette impegno e passione. Le sue convinzioni contro ogni conservatorismo di destra e di sinistra sono, per quanto mi riguarda, da incoraggiare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 26/10/2011 alle 10:19
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