Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 19/6/2008 alle 10:36

Non sono mai stato un ‘Prodiano’ benché gli abbia sempre riconosciuto una fortissima tenacia nel perseguire la costituzione dell’Ulivo che negli anni ’90 ha rappresentato una grande novità.
Prodi ha commesso sicuramente degli errori politici importanti nel recente passato. All’inizio della scorsa legislatura, per esempio, dopo una strettissima vittoria nei seggi parlamentari al Senato, ma un sostanziale pareggio elettorale, non ha riconosciuto la precarietà della situazione e, anziché aprire un dialogo con chi ci stava, ha voluto il monopolio delle cariche istituzionali (Presidenza di Camera e Senato). Poi ha fatto un governo più elefantiaco di quelli di Andreotti nei momenti dell’emergenza politica, sociale e terroristica. Insomma, si è chiuso nel bunker dell’Unione di Centrosinistra secondo l’azzeccatissima immagine di Giovanni Sartori. Malgrado tutto questo mi ribolliva il sangue, e ci sono mie dichiarazioni nette in proposito, quando in campagna elettorale sentivo attribuire a Prodi tutte le responsabilità e le colpe delle elezioni anticipate e del loro probabile esito negativo per noi.
Anche il catastrofico risultato siciliano è tutta colpa di Prodi? O sono i dirigenti nazionali che si sono chiusi nel bunker prima sottovalutando la negatività dei risultati e dopo incapaci di reagire efficacemente?
Bisogna avere fiducia nel futuro del Partito Democratico, questo sì, ma non trattare gli elettori come sciocchi che hanno bisogno soltanto di essere rassicurati con la propaganda.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 3 commenti -
il problema č che manca una strategia che ci dia un'identitā definita. per adesso siamo ancora quelli del "ma anche". invece dobbiamo decidere e far capire COSA effettivamente vogliamo, senza se e senza ma
Scritto da pino s. il 17/6/2008 alle 17:18
Ci svegliamo stamane con una bozza di finanziaria che, se approvata entro l'estate come annunciato e se effettivamente č pensata per arrivare al pareggio di bilancio, mette il PD (visto che gli altri sono confinati in una riserva) nella condizione di non potersi chiudere in una trincea ma nel contempo con l'esigenza di rivedere lo "stile" dell'opposizione al governo. Ce la faranno? forse, se la smettessero di farsi la guerra tra di loro... quindi non ce la faranno.
Scritto da Yuza il 19/6/2008 alle 10:14
In Sicilia il PD finora č stata la fusione di due ceti dirigenti (ex DS + ex popolari), altro che il partito nuovo da tutti auspicato: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Penso che sia un monito a chi (e sono tanti) pensa di ridurlo ovunque (anche in Lombardia) alla stessa cosa ... di strada ne faremmo pochina. Uccidere il padre, come suggerisce Galli della Loggia, sarebbe un inizio migliore per questo PD.
Scritto da larpi il 20/6/2008 alle 16:58
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