Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/12/2011 alle 14:17

 


Mario Monti e Romano Prodi
ci hanno rassicurato che l’accordo al vertice europeo è un grande passo avanti. Che l’unione fiscale e di bilancio è la premessa indispensabile per l’unione politica. Che soltanto così la Germania, colpevole di aver sbagliato sulla Grecia, potrà assumere le sue primarie responsabilità e magari, chissà, accettare fra qualche mese l’idea positiva degli eurobond.
Sono cresciuto, come molti della mia stessa cultura politica, nel mito dell’Europa federale, degli Stati membri che gradualmente cedono parte della loro sovranità alla più ampia Comunità continentale.
Questo mito incorporava la Gran Bretagna. Sapevamo che la difesa della City, della sterlina, della relazione speciale con gli Usa avrebbe reso tormentato e graduale il percorso ma speravamo che alla fine il loro pragmatismo li avrebbe portati sulla sponda europea.
Il Corriere ci ha ricordato ieri un vecchio motto inglese “C’è nebbia sulla Manica, il Continente è isolato”. Oggi pochi lo usano ancora, si rendono conto che l’isolamento lo corrono loro, ma l’impulso della maggioranza dei britannici è a favore del Commonwealth e dell’atlantismo filo americano più che dell’Europa.
Di questo, c’è chi si rallegra in Italia anche a sinistra: meno Inghilterra, dicono, meno deteriore influenza americana. Ma il mio sentimento è un altro. Amo l’Europa (con la Gran Bretagna) e penso che debba essere autonoma ma capace di una collaborazione proficua con gli USA, che restano la più grande democrazia del mondo.
Anche questo non è un fatto di destra o sinistra in senso tradizionale. Il governo precedente aveva tanti euroscettici, ma questi abbondano senza dubbio anche a sinistra.
A proposito del viaggio politico iniziato con Monti, di cui abbiamo discusso nel precedente post, spero che le alleanze politiche si facciano soprattutto sull’Europa, sulla sua capacità di perseguire equità e giustizia sociale, oltre che sul necessario rigore di bilancio.
Senza sconti al populismo di Di Pietro e all’ideologismo di Vendola.

 
Commenti dei lettori: 43 commenti -
Sono un federalista europeo della prima ora. Ho paura che i nazionalismi dei singoli Stati siano troppo forti per arrivare presto ad una Europa federale.
Scritto da Bortoluzzi il 11/12/2011 alle 15:46
Purtroppo non ci sono più Altiero Spinelli, Alcide De Gasperi, Robert Shuman, Konrad Adenauer, Paul-Henry Spaak e nemmeno Jacques Delors.
Scritto da Giuseppe V. il 11/12/2011 alle 16:04
Ecco adesso sono d'accordo. L'America è una grande democrazia. Più America anche in Europa e meno Germania. Lo dico da un pò.
Scritto da Claudio Ennam il 11/12/2011 alle 16:29
Leggo – La Repubblica domenica 11 dicembre - una interessante intervista a Beppe Pisanu e mi pare di condividerla per l'analisi, le prospettive (e gli auspici). Mi pare altresì che l'opinione di Pisanu concordi con molte opinioni espresse nel tempo da Giuseppe Adamoli (che eventualmente mi correggerà). Scomposizione e ricomposizione degli schieramenti politici; forte e decisiva aggregazione di ispirazione cristiana; taglio a destra e sinistra delle formazioni populiste estremistiche; riflessione della sinistra riformista per un radicamento europeo, sono passaggi decisivi per attualizzare e ottimizzare la fallimentare politica italiana. Se valgono i piccoli episodi a campionare la situazione generale, si ponga attenzione al rozzo e incauto attacco a don Alberto Dell'Orto di un esponente del PD di Gallarate e la netta puntualizzazione del Decano. Il partito? Tace.
Scritto da ulderico monti il 11/12/2011 alle 16:35
Decisivo passo avanti dell'Europa, forse. Afferma Adamoli: "l’unione fiscale e di bilancio è la premessa indispensabile per l’unione politica". L'uscita della Gran Bretagna favorirà l'accelerazione del processo. Decisiva sarà la linea di condotta della Germania. Tutto va per il meglio?
Scritto da ulderico monti il 11/12/2011 alle 16:46
L'euro voluto da Ciampi e poi da Prodi è stato un carico pesantissimo per l'Italia che è stata tarpata nel suo slancio economico.
Scritto da Basso Luca il 11/12/2011 alle 17:03
Oggi inaugurazione di un nuovo pennone installato dagli Alpini, presso un ex-valico di confine. A lato della manifestazione, si parlava proprio della necessità di un salto di qualità a livello europeo.Da fare con la politica e non sulla spinta delle crisi economiche.Lo scetticismo è forte, causato dai comportamenti dei dei paesi principali,negli anni.Mancano convinzione e guida (come ha già sottolineato Giuseppe V.).Sulla Gran Bretagna si diceva:o dentro convinti, o fuori convinti.Niente ibridi.
Scritto da FrancescoG. il 11/12/2011 alle 17:03
Sull'analisi, inutile dire che sono in perfetta sintonia con il nostro ospite. Sono più critico sui britannici. Non per il loro rapporto con gli USA, ma proprio per il modo di fare all'interno dell'Europa.
Scritto da FrancescoG. il 11/12/2011 alle 17:15
Italiani, i più europeisti...si diceva con enfasi. I più cauti a ripetere che l'europeismo italico derivava dalla mancata frequentazione dell'Europa. Oggi che non ci sono più i grandi padri fondatori,...quelli che avevano fatto l'Europa per non combattersi più sul Reno,ci ritroviamo con i mercanti nel tempio. Peccato che quella di oggi somigli tanto alla cartina del continente europeo del 1942...quella della massima espansione tedesca.
Scritto da Controcorrente il 11/12/2011 alle 17:20
Ho visto una discussione accesa sui commercianti. Mi chiedo se sono da mettere fra gli evasori ed elusori fiscali o se anche loro sopportano il peso della crisi. Tu cosa ne dici?
Scritto da Alessia il 11/12/2011 alle 17:47
Caro @Ulderico, condivido in buona parte (non tutta) l'intervista di Beppe Pisanu di cui ho sempre avuto stima anche se mi aveva sorpreso non poco il suo passaggio dalla corrente di Aldo Moro (la mia) a Berlusconi. E' facile prevedere che tante cose cambieranno se il governo Monti resisterà fino al 2013, ma molto difficile immaginare in quale direzione. Io starei lontano dalle congetture astratte e vivrei questa fase con un sano pragmatismo. Saranno le scelte concrete nei momenti cruciali più che gli schematismi culturali a indicarci la strada. A mio parere, fra il solidarismo cristiano e l'aspirazione all'uguaglianza del movimento socialista le differenze sono meno marcate dei punti d'incontro. E questo sia in Italia che in Europa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/12/2011 alle 17:55
Non sono pessimista, malgrado tutto, sul futuro europeo. Se l'euro si salverà, come è molto probabile, l'Europa con i nuovi Trattati sarà più salda e solida. E ' una fortuna avere Monti alla guida del nostro governo in questo periodo.
Scritto da Roseto senza rose il 11/12/2011 alle 18:40
Meglio l'Europa senza l'Inghilterra, la quale non si è mai sentita europea.
Scritto da Giorgio il 11/12/2011 alle 19:00
Signora alessia se ha delle prove che i commercianti evadono il fisco denunci da brava cittadina sennò taccia per sempre. Adesso alle 20 Monti parlerà con i sindacalisti. Alle 20 di domenica? Monti è un arrogante è come dire ai sindaclisti che ha poco tempo e che li riceve proprio perchè deve. E' una vergognoso.
Scritto da Claudio Ennam il 11/12/2011 alle 19:50
Cara @Alessia, ti posso dare soltanto il mio parere di buon senso. Generalizzare è sempre sbagliato. Fra i commercianti una gran quantità è gente onesta che lavora e fatica. Molti sono parte del ceto medio che soffre questa crisi. I negozi di “prossimità” hanno dovuto chiudere dovunque ed è un grave danno per la popolazione anziana. Certo, c’è chi si è arricchito ma questo è normale, se non ci è riuscito attraverso l’evasione fiscale. Una società giusta è quella che punta all’uguaglianza dei punti di partenza, non quella che frena gli audaci in vista di un egualitarismo irraggiungibile. Non consentire che i talenti vengano premiati impoverisce la comunità in tutti i sensi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/12/2011 alle 20:25
Quale occasione perduta, quale dimostrazione di stoltezza, per la nostra classe politica! Avesse tempestivamente e autonomamente dichiarato la volontà di adeguare stipendi e prebende ai livelli europei, avrebbe risalito di qualche punto il discredito presso l'opinione pubblica. Invece si è fatta anticipare da un decreto del governo e, anziché abbozzare, ci ha anche fatto sopra una polemica sulle attribuzioni. Quale che sia il risultato finale, avremo per sempre il ragionevole dubbio che la classe politica è stata stanata dal governo Monti, altrimenti non si sarebbe mai mossa.
Scritto da ulderico monti il 11/12/2011 alle 21:53
Se ci sono più euroscettici a destra o a sinistra è diffcile dirlo. Una volta, come dice @Controcorrente, gli italiani erano euroentusiati, adesso non più. Le resposabilità sono di Berlusconi, certamente, ma io credo anche di Prodi che ha voluto un allargamento insulso.
Scritto da Maurizio il 11/12/2011 alle 21:58
Senza la Gran Bretagna l'Europa conterà poco sulla scacchiera mondiale. Se Cameron ha deciso in questo modo forse che c'è lo zampino americano.
Scritto da Claudio Bartoli il 11/12/2011 alle 22:12
C’è chi si lascia convincere da Pisanu, c’è chi trova convincente anche Landini. Anche stasera, da Fazio, è stato molto bravo. E convince anche quando, dati fonti Istat e Bankitalia, sottolinea l’enorme divario che si è creato nel nostro Paese fra ricchi e poveri. A me viene da aggiungere: il digital divide lo stiamo superando, mentre l’economic divide si sta ampliando e lo dovremo subire per i decenni prossimi venturi. Credo che l’Europa debba fare i conti con questo, a prescindere dalle alleanze politiche che si riuscirà ad impostare. Senza dimenticare che è già cosa gravosa fare le alleanze politiche non solo nel nostro Paese con la “p” maiuscola ma anche in quello con la “p” minuscola. Nel mio paese, ad esempio, alle ultime elezioni comunali si sono presentati due partiti di centrosinistra: il Pd originale (quello con il simbolo, diciamo) e una lista civica di centrosinistra. Risultato: non solo hanno perso ma hanno preso anche male ... Piuttosto, nel dibattito sui costi della politica, interroghiamoci sullo status e sulle funzioni del parlamentare europeo. Non lo dice Landini ma la Confcommercio, in una indagine sui costi della politica pubblicata circa un mese fa. In Italia, tali costi ammontano ad oltre 9 miliardi di euro l'anno, corrispondenti a poco più di 350 euro per famiglia (io ne ho una copia, ora non è più sull’home page del sito di Confcommercio ma navigando un po’ immagino la si possa trovare).
Scritto da Mafalda il 11/12/2011 alle 22:16
Caro Adamoli, un tempo si diceva che ero la segretaria diligente del blog. (In questi giorni leggo che si scrive anche altro di me e la cosa mi fa enormemente sorridere). Comunque, sorvolando … la segretaria che è in me coglie l’occasione per segnalare ai lettori, sempre pensando di fare cosa gradita, che è uscito l’ultimo numero di Tam Tam Democratico, il giornale on line diretto dal senatore Franco Monaco http://www.tamtamdemocratico.it/, interamente dedicato a cattolici e politica. Il titolo del focus è promettente: “I cattolici e la ricostruzione italiana”. Daremo corso alla lettura e poi giudicheremo.
Scritto da Mafalda il 11/12/2011 alle 22:59
@Mafalda, scusa ma non ho capito un'acca del tuo ultimo commento. Sei sempre chiarissima ma ti ho trovata ermetica.
Scritto da Il pirata il 11/12/2011 alle 23:27
Caro Adamoli, l'altro giorno @Valceresio ti ha scritto che al Pd di Varese ri avrebbero chiesto di chiudere il blog. Tu non volevi neanche rispondere e poi, tirato per i capelli, hai liquidato la cosa dicendo "stupidaggini". Ho sentito con le mie orecchie dire che tu sei un uomo di valore ma sei un inguaribile "centrista" che al Pd fa più male che bene. Mentre @Rossi non vale niente ma almeno non fa danni e non da fastidio a @Marantelli che si sente l'unico a rappresentare Varese a Roma.
Scritto da Iscritto Varese il 12/12/2011 alle 08:27
Condivido l'editoriale di ieri di Scalfari su Repubblica. I due Mario (Draghi e Monti) sono artefici della tendenza di unificazione fiscale ed economica dell'Europa. Spero fortemente che si arrivi ad uno Stato federale Europeo. Se vogliamo competere con le economie emergenti ( i cosidetti brics) l'Europa deve raggiungere quella massa critica, economie di scala che solo un'unificazione anche politica (ministri europei?) potrebe garantire. Il ruolo dell'Europa non è mai stato così fondamentale.
Scritto da Simone Franceschetto il 12/12/2011 alle 08:56
Beppe Severgnini ha scritto ieri sul Corriere che la "costruzione europea procede per spaventi (la seconda guerra mondiale, la crisi degli anni settanta, la fine del comunismo) Solo allora trova il coraggio di lanciarsi avanti. Sta accadendo anche stavolta". Sono d'accordo con lui.
Scritto da Clemente Stella il 12/12/2011 alle 10:14
Sono una giovane ricercatrice che spera di restare in Italia anche per ragioni sentimentali (in tutti i sensi). Fuori dell'Europa l'Italia non ha speranza. I sacrifici sono da accettare se servono al nostro rilancio.
Scritto da Giulia il 12/12/2011 alle 10:27
@Claudio Ennam, dire che Monti è un arrogante mi sembra una cosa assurda. Sui commercianti la risposta di @Adamoli ad Alessia la condivido pienamente e spero anche tu.
Scritto da Carlo Conti il 12/12/2011 alle 10:41
Certo che mi è piaciuta la risposta del signor adamoli! Non si può sparare sempre nel mucchio. Ma Monti resta arrogante sotto quel modo gentile. Ha aiutato solo i ricchi.
Scritto da Claudio Ennam il 12/12/2011 alle 11:20
Caro Giuseppe, scommettiamo che @iscritto di Varese che ti ha mandato il suo commento alle 8.27 di questa mattina non è neanche un iscrtitto del Pd?
Scritto da Lorenzo il 12/12/2011 alle 11:41
Lei parla nel suo post di alleanze, preferendo in maniera evidente un'apertura al centro, trascurando IDV e SEL. Ipotesi legittima. Volevo però chiederle un parere sui "colloqui riservati" di cui parlano i giornali tra UDC varesino e PD nelle persone di Molinari e Mirabelli. Si ipotizza la possibilità di un'alleanza che vada dal Pdl al PD escludendo IDV e Sel. Un'alleanza che ribalti l'asse tra PDL e Lega. Morello non è certo Casini e l'UDC varesino ha molti limiti. Cosa ne pensa?
Scritto da Carlo Varesino il 12/12/2011 alle 13:49
Caro Giuseppe con ultimi accadimenti in Europa la riflessione a me pare assolutamente necessaria. Da sempre gli italiani, non so se per sfiducia nella propria classe politica o per intima “vocazione”, sono europeisti, o forse lo erano. A rompere questo fronte è stata la Lega, negli ultimi venti anni, e l’euroscetticismo di Berlusconi ( se mai si può parlare di un pensiero “politico” per il nostro ) col gruppetto di liberisti e filo americani ad oltranza di Forza Italia, prima, e del PdL dopo. Le polemiche contro gli euroburocrati di Bossi ( salvo sistemare la “famiglia” …. ) si sono inserite nel filone più antipolitico tipico di tutte le destre europee di questi ultimi anni. I suoi argomenti non sono dissimili, infatti, da quello che sostiene il F.N in Francia, gli ex partiti fondati da Haider in Austria o le nuove destre nei paesi dell’est Europa. Per loro l’Europa è un Moloch oppressivo, governato da massoni, banchieri ebrei, burocrati illuministi senza Dio ( non si sa bene quale….. ) che perseguono tutti insieme il progetto di aprire il continente ai mussulmani. Berlusconi, invece, ha giocato a fare il “migliore” amico di Bush e quindi ha sposato all’interno del suo partito la linea di quelli che sono contro l’idea di Stati Uniti d’Europa, che lo sono sempre stati e lo sono stati in ragione di un “atlantismo” più da ascari che da alleati ( Martino, Ferrara tanto per citarne un paio ) e, di conseguenza, si è quindi comportato. Questo mix di populismo cialtrone e pochezza politica ha prodotto l’emarginazione dell’Italia dal contesto decisionale dell’Europa, ma soprattutto, ha fatto si che anche nel nostro Paese prevalessero le spinte euroscettiche e determinato la caduta degli ideali di De Gasperi, Schuman e Adenauer, i padri fondatori dell’Europa unita. Certo, quello che viviamo oggi è preoccupante. Abbiamo una Germania che ha abbandonato il sogno di Kohl. Fare una Germania europea. Per sposare l’idea di una Europa germanizzata. L’atteggiamento della Merkel non è frutto soltanto dalle sue difficoltà elettorali, nasce, a mio parere, dalla diversa formazione culturale con cui è cresciuta nella Germania dell’est e dalla sua incapacità di vedere i limiti storici di una egemonia tedesca sul “vecchio continente”. L’Inghilterra è la spina, da sempre, dell’europeismo. Non ci può essere Europa se non c’è l’Inghilterra. Tuttavia, di questo, ne sono certi solo gli europei del continente, ma non la Gran Bretagna che si ritiene ancora al centro del mondo occidentale con il suo Commonwealth e con il “rapporto privilegiato” con l’altra parte dell’Atlantico. La verità è che paghiamo l’assenza di veri leaders europeisti. Paghiamo l’assenza di una leadership capace di pensare il futuro e di indicare un nuovo orizzonte capace di andare al di là di semplici ragionamenti economici o “fiscali”. Capace di superare egoismi e pregiudizi. Insomma, abbiamo bisogno di una Europa non a due velocità, ma ad una solo, capace di darsi, finalmente una unica visione politica istituzionale. Capace anche di guardare al Mediterraneo, da sempre, vero “centro” del mondo. Invece siamo qui ancora a discettare su chi è più o meno isolato al di là della Manica….
Scritto da roberto molinari il 12/12/2011 alle 13:51
In europa le Chiese pagano l'ICI od una tassa equiparata?
Scritto da Gino il 12/12/2011 alle 14:47
@Lorenzo, se scommetti rischi di perdere. @Iscritto di Varese può benissimo essere un militante del Pd. L’opinione che lui esprime, del tutto legittima, esiste realmente in una parte del partito. Del resto, io l’ho sempre contraccambiata con gusto dicendo che nel Pd c’è una piccola parte di “rincitrulliti” che hanno ancora in mente i partiti che furono, pronti ad eseguire gli ordini di scuderia e a prestare fede a qualche stupido con i galloni di dirigente (?).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/12/2011 alle 15:05
Condivido la tua risposta a @Iscritto di Varese e a @Lorenzo. Mi piace che tu dica che l'opinione di @Iscritto sia legittima.
Scritto da Alessia il 12/12/2011 alle 15:47
La Germania non accetterà mai gli eurobond e noi resteremo con le pive nel sacco. Era meglio il governo di prima.
Scritto da Sergio Monti il 12/12/2011 alle 16:37
Sono interessato anch'io alla risposta richiesta da @Carlo Varesino. Sono davvero un militante del Pd e quello che ho detto su di te e su Rossi l'ho sentito sul serio. Su quest'ultimo è anche la mia precisa opinione.
Scritto da Iscritto Varese il 12/12/2011 alle 16:51
L'opinione de @l'iscritto di Varese è certamente legittima ma i suoi scritti hanno tutta l'aria delle chiacchiere delle comari in lavatoio. Esca dall'anonimato se non ha interessi reconditi di partito da difendere, se è veramente un iscritto PD, come il sottoscritto. Chi tira sassi alle persone e nasconde la mano in lingua italiana si chiama PUSILLANIME.
Scritto da Ambrogio Vaghi il 12/12/2011 alle 16:56
@Carlo Varesino (13.49) - Per quel che so io, a Varese non sta succedendo niente di strano. E’ del tutto normale che Pd e Udc, entrambi all’opposizione nel capoluogo, discutano insieme. Così come penso che il Pd parli quotidianamente con Sel e Idv, visto che erano insieme nella coalizione di Luisa Oprandi. Per quanto riguarda il mio post, ripeto che non sono pregiudizialmente avverso all’alleanza con Di Pietro e Vendola, purché ci sia una forte iniezione di anticorpi contro la potenziale dissoluzione già conosciuta nel 1998 e nel 2008 e purché l’alleanza non sia guidato né dall’uno, né dall’altro. Se si aprirà uno spiraglio per allargare la coalizione a Casini ne sarei soddisfatto. Ma è presto per queste ipotesi. Intanto sosteniamo il governo Monti, poi si vedrà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/12/2011 alle 18:12
@Gino - Non sono esattamente informato di ciò che succede in Europa sui beni immobili delle varie Chiese. Per l’Italia, ripeto ciò che ho scritto qualche giorno fa: bisognerebbe escludere dall'ICI solo gli edifici di culto, gli ospizi, gli oratori, gli edifici con esclusive finalità sociali. Tutto il resto dovrebbe essere assoggettato al pagamento della nuova imposta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/12/2011 alle 18:15
Mi ha colpito la frase del Card. Bagnasco: siamo pronti a discutere sull'ICI. La Chiesa deve essere pronta a pagare non a discutere.
Scritto da G.S. il 12/12/2011 alle 18:40
Anche in questa occasione, come già accaduto altre volte, sono in sintonia con @Lorenzo, che spesso dimostra un bel senso civico. Vedi, Lorenzo, non mi stupirei se @Iscritto Varese, che poi si contraddice definendosi militante (non conoscerà la differenza?), sia il solito nick mestatore che circola nei blog. Paradossalmente – e lo dico per tranquillizzare @A. Vaghi - il dibattito acquisterebbe di gran lunga più mordente se dietro tale nick si celasse veramente un avversario politico. Temo non sia così. Questo per dire che, forse, non occorrono nemmeno troppe riflessioni dietrologiche. Ad esempio, anche @Giorgio Piras, nel suo commento di esordio, aveva detto di essere un iscritto. Se è necessario (non lo è), credo sia facile verificare. Ed è stato sempre lo stesso Piras, amico di @Paperoga, a sostenere di avere dei rapporti epistolari con Adamoli (e quest'ultimo ha confermato). Che altro dire? Io mi fermo qui perchè correrei il rischio di diventare noiosa (giammai che una donna-Gemelli sia noiosa) però vorrei solo ribadire che non sono gli stili linguistici ad accomunare (o sovrapporre) i commentatori ma le ripetizioni ossessive. Ormai le “misure” dei blog le abbiamo prese e quando i commenti sono troppo pruriginosamente ossessivi … io vado alla fonte. Ad esempio, sono entrate nella letteratura del blog le “macinate” del nick @E.F. su Marantelli, Molinari, Mafalda e, in deroga alle tre M, su Rossi. Che questo nick, dotato di “buon tempo” (come direbbe mia nonna), si presenti nel blog con altri nomi per zizzaniare con le solite ossessioni, non mi stupirei. E @Carlo Varesino non è mica un po’ pruriginosino anche lui? Scusatemi se pecco di presunzione ma io da questo punto fermo non mi sposto. P.S. per @il pirata: mi sono riletta … e anch'io non ho capito quello che ho scritto ;-) Dai, sorridi anche tu!
Scritto da Mafalda il 12/12/2011 alle 19:04
Adesso i parlamentari non voglionoi ridursi lo stipendio. Si vergognino.
Scritto da Lucia il 12/12/2011 alle 23:37
Certamente legittima l'interlocuzione con l'Udc. volevo un suo giudizio sulla possibilità che a Varese, in maniera isolata, si faccia un'alleanza con l'UDC. Personalmente sono contrario perchè - ripeto - l'UDC varesino non è quello nazionale. E' stato mosso in passato dalla mera volontà di occupare posti di potere. Così' ha fatto corteggiando Fontana fino al ballottaggio (e oltre). Ora che cambia il vento...Se il Pd fa un'alleanza con loro significa che agisce con la stessa logica di potere!
Scritto da Carlo Varesino il 13/12/2011 alle 15:00
@Carlo varesino - L'Udc a Varese ha sbagliato troppo negli ultimi anni. Su questo concordo pienamente. Prima di attuare un'alleanza per gli enti locali nella nostra provincia dovrebbe uscire anche dalla giunta provinciale. Mi pare piuttosto difficile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/12/2011 alle 15:15
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