Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/12/2011 alle 10:23

 

Circola una tesi in queste ore che non mi piace per nulla. Il distacco di Stefania Craxi e il viaggio di Letizia Moratti (foto) verso il terzo polo dimostrerebbero - questo l'assunto - che è in atto uno smottamento del Pdl che ingigantisce le probabilità di vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni.
Mai perdere la fiducia nella vittoria, ci mancherebbe, però attenti. Intanto non sappiamo dove convoglieranno Casini e Fini, ma non è questo il nodo più intricato.
Tutti gli esperti ci ammoniscono che cresce l’antipolitica e ciascuno di noi può verificarlo ogni momento. Ebbene l’antipolitica sfocia a destra, non dimentichiamolo mai.
Un parente stretto di questo fenomeno è stato il giustizialismo dei primi anni Novanta. Quanti di noi asserivano che scuotere quell’albero oltre misura avrebbe fatto raccogliere i frutti alla destra, venivano sbeffeggiati sia dal Pci-Pds di Achille Occhetto, sia dalla sinistra dura e pura.
Poi è finita con la vittoria di Berlusconi nel 1994.
Stiamo all’erta, non ripetiamo lo stesso errore. Non forniamo armi all’antipolitica, né con comportamenti da “casta” (difesa dei privilegi), né mettendo sul tavolo troppe riserve e troppi distinguo col governo di Mario Monti.
E’ un’operazione politica che il Pd ha voluto, se ci comportiamo da mezzi-sconfitti saremo puniti sia da chi ama i tecnici sia da chi vuole l'opposizione netta.

 
Commenti dei lettori: 45 commenti -
Poi tutto può cambiare, ma fino ad oggi nella storia, e non solo in quella del nostro Paese, il sopravvento dell' antipolitica ha poi elettoralmente favorito, se non premiato, la destra. E la Storia, forse, qualcosa da insegnarci ce l'ha sempre.
Scritto da paperoga il 18/12/2011 alle 10:32
Nel 1994 ero in prima linea sul giustizialismo poi ho cambiato opinione. La destra fa sempre paura, per vinvecere non bisogna sbagliare una mossa. Per adesso sono soddisfatto del Pd.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 18/12/2011 alle 11:10
C'è del vero in quello che dici, però questo non giustifica la corsa verso il terzo polo che vuole D'Alema.
Scritto da Fausto Bernasconi il 18/12/2011 alle 11:16
I segni dello smottamento nel Pdl ci sono e vanno oltre Letizia Moratti e Stefania Craxi ma l'ottimismo è fuori luogo. L'antipatia verso la politica può fare da catalizzatore per una destra senza Berlusconi e magari con Formigoni. Non dimenticate la presenza del Card. Scola.
Scritto da Maurizio il 18/12/2011 alle 11:31
La vittortia di Pisapia a Milano ha cambiato molte cose. I gruppi d'interesse intorno al Pdl sono entrati in crisi. L'uscita della Moratti, se confermata, produrrà molti effetti importanti. Il centrosinistra stia con gli occhi bene aperti.
Scritto da Nicola il 18/12/2011 alle 12:09
Non ho ben capito il nesso tra antipolitica e le girivolte delle Craxi- Moratti. Che sia l'antipolitica un pericolo più che serio va bene ma quelle girivolte non penso facciano primavera. Se così siamo d'accordo.
Scritto da A. Vaghi il 18/12/2011 alle 12:25
Avevo già avuto modo di dire che mi sembrava probabile che le vicende odierne potessero essere foriere di un rimescolamento politico; quindi non mi meraviglio per i nuovi accasamenti: si sa, quando la nave affonda… Ma propongo una considerazione sul cosiddetto giustizialismo, a costo di essere tacciato di “moralismo”, vocabolo di questi tempi, in odore di blasfemia. Io sostengo con fierezza che i comportamenti di chi ricopre cariche pubbliche debbano essere trasparenti e onesti; chi contravviene a questo codice morale deve essere allontanato dall’incarico. Forse posso apparire come un nostalgico del detto che “la moglie di Cesare…” Ritengo, per altro, che solo con comportamenti inattaccabili e palesemente rivolti al bene pubblico, si possa ritrovare il consenso dei cittadini onesti e sconfiggere l’antipolica più deteriore che giova solo alla destra.
Scritto da Angelo Eberli il 18/12/2011 alle 14:05
@Papergoga, hai scritto su un altro blog che in questo blog le cose poco serie si liquidano. Non so se ho capito bene. Quasi come se non si pubblicassero. Vorrei sapere se pensi che Adamoli faccia censure. Non mi pare il tipo.
Scritto da Cittadina cattollca il 18/12/2011 alle 14:33
Nell'antipolitica della sociatà italiana c'è qualcosa di atavico e c'è molto di giusta critica all'attuale situazione. Quest'ultima va vinta con la serietà della classe politica alla quale il Pd dovrebbe dare un grosso contributo.
Scritto da Giacomina il 18/12/2011 alle 16:04
Il giustizialismo e' stato un grosso errore del centrosinistra. Una cosa e' essere onesti una cosa e' essere censori, e moralizzatori come invece fu una buona parte del centrosinistra. Il problema della sinistra e' dimostrare che ha la maturita' per governare nel ventunesimo secolo, senza giudicare con l'arroganza di chi si crede Giusto, ma espondendo un progetto serio, che spieghi come l'Italia puo' crescere in un mondo in parte nuovo e molto complicato.
Scritto da Andreus il 18/12/2011 alle 16:30
@A. Vaghi - Hai ragione, le vicende di Stefania Craxi e Letizia Moratti non c’entrano niente con l’antipolitica. Ma io dicevo un’altra cosa. Bisogna tenere sotto controllo un ottimismo eccessivo e pericoloso che a Milano prende le mosse anche dalle due donne citate. Il dato eclatante di oggi è il sentimento di distacco e sovente di disprezzo della politica. Nelle urne questo umore nero si deposita solitamente in parte nell’astensione e in parte a destra. Attenzione dunque per non avere amare sorprese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2011 alle 17:25
@Angelo Eberli - Sulla Giustizia (con la maiuscola) sono d’accordo con te. Io mi riferivo alla patologia del giustizialismo che, come dice @Andreus, è l’arroganza di chi si crede Giusto. La sinistra, nel 1994, non aveva nessun titolo per manifestare questa arroganza e ne ha pagato il prezzo. Non ripetiamo quegli errori di arroganza rispetto al qualunquismo dilagante. Non servono promesse vacue ma azioni riformatrici serie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2011 alle 17:28
Facciamo così: voi non rincorrete Casini e noi stiamo lontano dagli ideologismi e dai moralismi deteriori.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 18/12/2011 alle 17:35
@Maurizio non è di sinistra e fa considerazioni sempre interessanti. Oggi accenna a Formigoni e all'arcivescovo Scola. Potrebbe aver ragione.
Scritto da Pietro Sala il 18/12/2011 alle 18:58
I parlamentari non vogliono ridursi lo stipendio e i mille benefits che hanno. Per forza che il qualunquismo aumenta.
Scritto da Laura il 18/12/2011 alle 19:07
Che cos’è l’antipolitica ? Da molti viene identificata come una posizione aprioristicamente negativa verso la classe dirigente che, su mandato dei cittadini, amministra le istituzioni democratiche dello Stato. La critica verso l’attività di governo, la sfiducia verso le regole egli strumenti della democrazia, i partiti in particolare, il rimpianto verso il passato e la svalutazione del presente, la critica non argomentata sono certamente forme di antipolitica perché non contribuiscono a creare un clima di coesione e di fiducia nei cittadini allo scopo di preparare un futuro migliore. Ma l’antipolitica è anche la demagogia delle classe dirigente quando asseconda i pregiudizi delle masse per catturarne il consenso; fa credere che tutto sia possibile in forza della volontà di fare; afferma che non esistono vincoli e compatibilità di cui tenere conto né principi e regole da rispettare. In questi due modi si salda il qualunquismo dei cittadini con la demagogia dei politici e il risultato è l’ottundimento del senso di responsabilità. Un caso a parte, tipicamente italiano, è il trasformismo, cioè il cambiare posizione per ragioni di opportunità, per “restare sulla scena”, indipendentemente dalla coerenza con le posizioni precedentemente sostenute, Negli ultimi vent’anni la classe politica italiana non ha dato buona prova di sé facendo perdere credibilità alla politica e al nostro Paese; ma anche la classe dirigente non è stata da meno: quello imprenditoriale schierandosi sempre con il vincitore di turno, quella giudiziaria sconfinando oltre i limiti della divisione dei poteri, essendo poi ripagata della stessa moneta. La destra è stata al di sotto del livello minimo di competenza, ma anche il centro-sinistra è stato penalizzato dal massimalismo della sinistra radicale e dalla protesta grossolana e contraddittoria del partito di Di Pietro. Che dire poi della Lega? Mai si era vista una forza politica così camaleontica nell’adottare le posizioni più disparate e stridenti, sulla base di slogan semplicistici e falsi miti, senza nessuna analisi razionale. La democrazia presuppone un grado di maturità nei cittadini che va alimentato da un processo educativo non lasciato alla propaganda mentre ilo senso dello Stato è la condizione per sentirsi partecipi di un unico destino comune. Nelle ultime vicende mi è sembrato più maturo il popolo che si è fatta una ragione della pesante manovra finanziaria e ha riconosciuto nel governo Monti, più che un governo di tecnici, un esecutivo composto da eminenti personalità della società civile che, alla prova dei fatti, si è dimostrata più seria e realistica della società politica, compresi i Sindacati che delle giovani generazioni non tutelate si sono ampiamente disinteressati.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 18/12/2011 alle 20:04
Ho letto che deputati e senatori inviano un numero enorme di auguri, di piccoli doni, di libri, direttamente dalla Camera e dal Senato e per tutto questo paga Pantalone. VERGOGNA.
Scritto da G.S. il 18/12/2011 alle 20:14
@Cittadina Cattolica forse c'è stato un fraintendimento, non ho mai e poi mai pensato che Adamoli censuri alcuni commenti in entrata perchè, come tu dici, non è il tipo. Forse lo faranno altri, ma lui e Rossi no di sicuro.
Scritto da paperoga il 18/12/2011 alle 20:16
@G.S. tutto quello che esce dalla mia segreteria di Roma (doni, lettere, libri e quant' altro) è tutto ma proprio tutto a mio carico. Questo, naturalmente, per quanto mi riguarda. Sia chiaro, su questo non accetto rumors general generici o falsità.
Scritto da paolo rossi il 18/12/2011 alle 20:30
Si può benissimo dissentire da @Fiori, ma la chiarezza dell'analisi è fuori discussione. Confrontate la sua profondità con i nostri parlamentari: la differenza è enorme. Non continuo perchè so che Adamoli non gradisce i confronti personali che possono originare delle polemiche. Ma tanti elettori mi daranno ragione.
Scritto da Valceresio il 18/12/2011 alle 21:09
Caro Paolo, ti ringrazio per la tua precisazione su @G.S.. E' troppo facile sparare nel mucchio. La serietà del parlamentare (o di ogni altro rappresentante istituzionale) consiste anche nello smentire le notizie false che tendenziosamente si fanno girare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/12/2011 alle 21:19
Se nel centrosinistra si pensa che la vittoria sia a portata di mano si fa una fesseria. Vedo invece uno smottamento nel sistema partitico in generale i cui esiti finali non sono visibili. Inoltre non mi pare che a destra ci sia sconfittismo, immagino che ritengano che gli aspetti negativi del governo Monti saranno imputati al CS che andrà allegramente verso la sconfitta o grazie al Porcellum potrebbe esserci una situazione di stallo. Però il goveno Monti mi ha deluso e non ci posso fare niente.
Scritto da Lele il 18/12/2011 alle 21:44
Bravo @G.S. E' ora di alzare la voce.
Scritto da Un varesino il 18/12/2011 alle 22:13
Ho sentito Passsera stasera da Fabio Fazio. Mi è piaciuto, rimarrà in politica e ne sentiremo parlare molto. Mi domando se starà al centro o nel centro sinistra. Un buon "papa straniero" per il Pd? Forse. Certamente un ex Pci-Pds-Ds farebbe acqua.
Scritto da Carlo Conti il 18/12/2011 alle 22:55
Dopo un’attenta lettura del commento di @Camillo Massimo Fiori trovo singolare che attribuisca alla sinistra radicale e all’IdV le colpe della mancata crescita (non parlo di termini percentuali) del centrosinistra. Piuttosto le si ricerchino (le colpe) all’interno dello stesso Pd, nella sua incapacità di rendere concreta la sua vocazione maggioritaria, raramente per questioni politiche, piuttosto a causa di lotte intestine al limite del vergognoso. Inoltre, @Fiori sottolinea che il governo-Monti sia un governo di tecnici pescati nella “società civile”. Se, ad esempio, allude al Sottosegretario all’Istruzione, il maestro Marco Rossi-Doria, che è stato “maestro di strada” nei Quartieri Spagnoli a Napoli, sono d’accordo con lui. Così come se penso a Riccardi. Al contrario, di Passera, Giarda, Gnudi, Terzi di Sant’Agata ed altri non possiamo certo dire che provengano dalla società civile. Che poi siano persone competenti, signorili e degne di rappresentare gli italiani, soprattutto all’estero, va sicuramente dato loro atto. Ma il mio è un giudizio fortemente condizionato dall’immagine. Sulle politiche che praticheranno qualche perplessità c’è. Di @Fiori mi piace il passaggio sul trasformismo che, sappiamo, è un noto tratto dell’uomo politico italiano. Che Stefania Craxi approdi al terzo polo non mi stupisce. In fondo, sinora, è sempre stata coerente, molto di più del fratello Bobo che ha praticato, invece, la tecnica borderline tra centro e centrosinistra. Ma ciò che non mi piace per niente è l’ingresso in Fli di Letizia Moratti. Proprio lei, reduce dalla competizione elettorale che la vedeva, non più di sei mesi fa, avversaria di Palmeri. Una donna fredda e incompetente, che non ha fatto crescere Milano e ha fatto rimpiangere Albertini. Si porta con sé vicende politiche un po’ ingombranti: la sua giunta è stata quella più “rimpastata” della storia milanese. E questa aria da “signorinatumistufi”, un po’ zitellesca (con rispetto parlando di tutte le zitelle allegre del mondo). Ecco, la foto di questo post si accompagna bene al titolo di quello di ieri: “Quasi vergine”. Non dal punto di vista politico.
Scritto da Mafalda il 19/12/2011 alle 08:21
@Camillo Massimo Fiori - Ciò che mi interessava sottolineare nel post, più che il qualunquismo dei cittadini, è il contributo della politica all’antipolitica. Per questa ragione riporto e sottolineo questo passaggio del tuo commento: “L’antipolitica è anche la demagogia della classe dirigente quando asseconda i pregiudizi delle masse per catturarne il consenso; fa credere che tutto sia possibile in forza della volontà di fare; afferma che non esistono vincoli e compatibilità di cui tenere conto né principi e regole da rispettare”. Lo condivido pienamente. Per vincere e poi per governare il centrosinistra dovrebbe battere questa mentalità. Non sarà per nulla facile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2011 alle 09:29
Destra, sinistra... Se esistono ancora non sono identificabili coi partiti. L’antipolitica non va a destra questa volta, l’antipolitica è il 45% di persone che non voterà. E aumenterà se i parlamentari che sono rimasti a Roma difenderanno solo il loro interesse. Qualche riserva a Monti è giusto porla, perchè no, se è nella direzione dell’equità? Ma oltre a questo si potrebbe arrivare a proposte di legge Parlamentari per la riforma elettorale e la riduzione dei parlamentari?
Scritto da Nicoletta il 19/12/2011 alle 09:29
@Mafalda - A proposito di Letizia Moratti, se passerà davvero al terzo polo, spero che il centrosinistra ci risparmi una sua lenta e graduale riabilitazione politica e amministrativa. Non mi si dica che ciò non è mai accaduto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2011 alle 09:32
La destra si è sempre imbevuta di qualunquismo e antipolitica. Alla fine se il clima non cambia sarà ancora una volta la destra ad avvantaggiarsene.
Scritto da Pd Pavia il 19/12/2011 alle 09:39
Applaudo @Valceresio delle 21.09.
Scritto da Eugenio il 19/12/2011 alle 10:01
Almeno una buona notizia: la Cgil rompe con il governo. Se Monti tiene duro, saremo sulla buona strada.
Scritto da Reda L. il 19/12/2011 alle 10:42
L'"antipolitica" e' l'alibi utilizzato dai partiti per respingere ogni critica al loro comportamento, la foglia di fico dietro la quale nascondere la scarsa credibilita' di una classe dirigente capace di mettere insieme il Diavolo e l'Acqua santa pur di tornare al potere. Eppure nella societa' la voglia di politica e' molto forte: solo, e' il sistema dei partiti, avvitati su se stessi, che non risponde piu' alle istanze dei cittadini. Non "antipolitica", ma "antipartitismo" semmai.
Scritto da Lorenzo M. il 19/12/2011 alle 11:07
@Mafalda, sul blog di Rossi, in un pettegolezzo continuo e deprimente, tu sei protagonista anche se non scrivi più da moltissimo tempo. Ti attribuiscono una serie di nckname e di commenti. Saresti la "portinaia", Alice in Wonderland e altro ancora. Saresti un'ambiziosa pretendente a Roma (magari fosse vero). Non mi spiego il perché di tante bassezze.
Scritto da Alessia il 19/12/2011 alle 11:48
dipende da monti, se rompre coi sindacati anche sul lavoro oppure no. nel primo caso, o il PD smette di sostenerlo o per quanto mi riguarda può terminare come esperienza : credo che la maggior parte di iscritti e militanti la pensi come me. vedremo.
Scritto da piaggiorama@gmail.com il 19/12/2011 alle 12:00
@Nicoletta - La riforma elettorale e la riduzione dei parlamentari sono compiti del Parlamento e delle forze politiche più che di un governo di emergenza. Monti potrebbe solo assecondare questo disegno riformatore che anch’io mi auguro si possa attuare. Ma è molto difficile se i segretari dei tre partiti della maggioranza si incontrano e poi lo negano. Invece dovrebbero trovare un accordo alla luce del sole sfidando le incertezze e le resistenze interne, soprattutto nel Pdl e nel Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2011 alle 12:01
Oh @Alessia, la tua ingenuità è commovente. Guarda che non la dai a bere, siamo abbastanza navigati in materia.
Scritto da Aspide il 19/12/2011 alle 12:31
E' vero, l'antipolitica sfocia a destra. Lo sanno bene i leghisti, che ogni giorno alzano i toni nella speranza di raccogliere il malcontento diffuso non al nord, e tra i ceti sociali più esposti alla crisi. Questo non significa, però, che non si possa dire qualcosa di sinistra sulla casta e sul governo Monti. Soprattutto se si vuole contenere l'emorragia di voti dal PD ai partiti più radicali (SEL, PRC, IdV, ecc.) il cui rafforzamento è destinato a condizionare il futuro del centroisinistra.
Scritto da Leonardo C. il 19/12/2011 alle 13:10
Quando parlo del desiderio di vedere comportamenti etici da parte di chi ci governa, rischio di essere qualificato come moralista. Se affermo la necessità di una più giusta distribuzione della ricchezza, rischio di passare per “comunista”. Mi confortano, a tale proposito le parole dello Statista appena scomparso e protagonista della storia recente Vaclav Havel : “ Molte persone credono nell’ineluttabilità delle leggi del mercato; poiché in questa affermazione non vi è spazio alcuno per l’azione morale dell’individuo, spesso chi critica tale impostazione della società è deriso alla stregua di un ingenuo moralista o di uno che si ritiene appartenente ad una élite”.
Scritto da Angelo Eberli il 19/12/2011 alle 14:23
Mi domando sempre perchè di queste cose non si discuta nel Pd.
Scritto da Iscritto Busto il 19/12/2011 alle 15:10
@Alessia, hai scordato che dovrei essere strabica e vivere nella bassa. Per la mia candidatura al Parlamento in rappresentanza delle quote rosa - che, non nego, ogni giorno caldeggio a chi di competenza - mi stanno arrivando buoni segnali, anche se qualche problema potrebbe nascere dal fatto che, data la mia età, sono candidabile solo alla Camera. (Questi ragionamenti si calibrano sulla mia età vera. Ti risulta mi sia stata attribuita anche un'età?). Io spero possa avvenire, nell'arco del 2012, una riforma costituzionale di modifica dell'art. 58 Cost., ai fini di un abbassamento dell'età dell'elettorato passivo, in modo d'avere qualche chance in più per essere eletta. Numerosi sono i disegni di legge costituzionale in materia presentati. Per la mia (quasi) certa avventura romana (io sono usa toccare legno come nella tradizione nordica, anzichè ferro) avrei già individuato, in questo mio periodo di vita sul blog, tre valide persone (due uomini e una donna) ai quali mi piacerebbe chiedere di seguirmi per la mia segreteria particolare. Prematura ogni indiscrezione sui nomi. Continuo a toccare legno. P.S. mi duole dirti che la donna prescelta per la segreteria particolare non sei tu. D’altro canto, sia tu che @Aspide, nel giro di 24 ore, avete storpiato il nome di Maurizio Lupi in Luppi. Comprenderai che con questa coincidenza ti sei tagliata le gambe da sola.
Scritto da Mafalda il 19/12/2011 alle 15:11
Stucchevole il depistaggio di@Mafalda. Come tempo addietro ha lei stessa sostenuto, ha più di 40 anni, quindi candidabilissima anche al Senato. Meglio una Mafalda a Palazzo Madama che un Rossi qualsiasi.
Scritto da Aspide il 19/12/2011 alle 15:22
Cara @Mafalda, non per la tua segreteria particolare, ma come consulente prendi in considerazione anche me. Potrei darti una grossa mano anche per la tua elezione. Intanto ti offro un saggio della mia collaborazione. @Aspide, che non conosco proprio, e @Alessia, non sono affatto la stessa persona. Ad @Alessia aggiungo che leggere @Alice in Wonderland era un vero piacere.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2011 alle 15:24
@Piaggiorama (12.00) - Anch'io spero che fra governo e sindacati sul mercato del lavoro non ci sia rottura. Però ti faccio un'altra osservazione: sei così sicuro che ciò che pensano iscritti e militanti coincida con il sentimento degli elettori del Pd? Io non lo sono.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/12/2011 alle 15:26
Difficile, molto difficile, caro @Adamoli che tu possa dare una mano, in senso elettorale, ad una "dipendente" o "consulente" di partito.
Scritto da Aspide il 19/12/2011 alle 15:47
@Giuseppe - Intendevo proprio dare un compito ai Parlamentari chiedendo la riforma elettorale e la riduzione dei parlamentari stessi. Compito che tra l'altro li terrebbe impegnati ad accordarsi su regole condivise prima di ricominciare con le contrapposizioni della campagna elettorale. Prima si concordano le regole e poi si gioca.
Scritto da Nicoletta il 19/12/2011 alle 18:58
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