Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 9/1/2012 alle 15:32

 

 
Un lettore di Como e uno di Varese mi hanno chiesto (post di ieri) di parlare della questione delle liste civiche visto che tra qualche mese si terranno le elezioni per i sindaci in molte località della Lombardia.
Sul blog ne ho già parlato varie volte ma accetto volentieri l’invito.
Intanto va fatta una distinzione netta fra i piccoli comuni - nei quali i partiti spesso preferiscono presentarsi con un simbolo civico - e i comuni più grandi (superiori ai 15.000 abitanti) dove possono coesistere liste di partito e civiche nelle stesse coalizioni.
Mi soffermo brevemente su questo secondo caso, politicamente più rilevante.
In un contesto di diffidenza verso la politica è probabile che le liste civiche aumenteranno rispetto alla cifra già molto alta di un anno fa. Un partito avveduto cercherebbe di averle come alleate, non di scacciarle.
Se circoscrivo l’esame alla provincia di Varese (ma le analogie in Lombardia e in Italia sono forti), rilevo che il 9% della lista civica di Gallarate è stato determinante per la vittoria di Edoardo Guenzani. Il 4% di quella di Varese ha probabilmente mandato Luisa Oprandi al ballottaggio. Il 15% di Malnate (comprensivo di due liste) ha fatto stravincere Samuele Astuti.
Non si tratta di prendere per buone tutte le iniziative “civiche”, alcune delle quali si basano su un profondo pregiudizio “anti-partito”. Molto spesso sono però delle risorse importanti e sarebbe politicamente delittuoso se il Pd le sprecasse.


Commenti dei lettori: 64 commenti -
Intervento tempestivo. In alcuni comuni sta montando la polemica. Grazie per aver raccolto il mio invito. Concordo con il contenuto.
Scritto da Pd comasco il 9/1/2012 alle 16:15
Buone intenzioni che però devono essere realizzate. Quello che accade in molto posti mi lascia molto perplesso. Il Pd è chiuso.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 9/1/2012 alle 16:24
L'Espresso del 12 gennaio dà conto delle “grandi manovre, benedette dalla Chiesa, per far nascere qualcosa che ricorda molto la DC”. Sappiamo di incontri bilaterali tra il presidente della CEI, cardinale Bagnasco, e Casini, Alfano, Fioroni. Corrado Passera sarà presto ricevuto. Il prossimo 20 gennaio dovrebbe svolgersi il convegno “Un'iniziativa per l'Italia”, relatori Casini, Andrea Riccardi, Bonanni e Fioroni. Secondo L'Espresso, se Passera punta a costruire ”Area vasta”, Fioroni avrebbe dichiarato “Il PD ha tradito le attese, serve una cosa nuova”. La mia opinione è che l'attuale assetto politico non sia all'altezza del compito e alla inadeguatezza progettuale si sommi l'insensibilità etica (dimostrata dalla proterva ostilità all'autorinnovamento). Dilaga la sfiducia nella dirigenza politica in generale e, in particolare, assistiamo al letargo del PD che ha rinunciato al suo ruolo e, tra rancori e lotte intestine – anche da noi a Varese e Gallarate – subisce l'azione del governo Monti. Ben venga, se verrà, il nuovo soggetto che possa restituire dignità alla politica italiana. Se il riassetto politico al centro porterà a soluzioni “europee”, sulla via segnata dalla CDU di Angela Merkel in Germania e il Partito popolare di Mariano Rajoy in Spagna, potremmo forse sperare nel risveglio della sinistra riformista e socialdemocratica da troppo tempo assente o marginale in Italia. Illusioni? Chissa!
Scritto da ulderico monti il 9/1/2012 alle 16:31
@Giovane ex rottamatore, i dati che Adamoli cita nel post dimostrano che il Pd in provincia di Varese ha saputo valorizzare l'apporto delle liste civiche.
Scritto da M. D. il 9/1/2012 alle 17:26
Mi chiedo, non come provocazione ma con convinzione assoluta, cosa ci faccia nel PD, in questo PD, nuovo solo di facciata ma in realtà prosecuzione dei DS, gente come te, come Paolo Rossi, come Alessandro Alfieri. Questa idea dell' apertura alle liste civiche non è così scontata ed automaticamente accettata dai signori della vecchia politica di sinistra. Penso che tu lo sappia bene. Questa è gente dentro un' altra storia, un' altra logica, inutile farsi soverchie illusioni.
Scritto da ex-Margherita il 9/1/2012 alle 17:26
Caro @Ulderico, se appena potrò, andrò al convegno che tu menzioni. Ma io non ho ancora rinunciato al progetto del Pd sull'incontro di culture diverse. La tua idea: i cattolici da una parte, i riformisti socialisti e socialdemocratici dall'altra (scusa la semplificazione e non bacchettarmi), temo che possa essere il suggello al secolo delle ideologie, non aprire la nuova fase post-ideologica fondata su programmi di rinnovamento istituzionale, culturale e politico che tu, giustamente, sempre auspich
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/1/2012 alle 17:36
La bella risposta che hai dato all' intelligente commento di @ulderico monti è la stessa precisa ed identica che, seppure con stile diverso, Paolo Rossi, sul suo blog, ha fornito allo stesso signor Monti. Come volevasi dimostrare.
Scritto da ex-Margherita il 9/1/2012 alle 17:56
Più che l'apertura alle liste civiche prima e durante la campagna elettorale, ciò che importa è l'atteggiamento di apertura alle città che dovrebbe perdurare nel tempo ed è questo che è piuttosto carente in tutti i partiti, compreso il Pd.
Scritto da Nicola il 9/1/2012 alle 17:59
Anche a Tradate c'è questo problema. Mi piacerebbe se si aprisse una bella discussione, libera e costruttiva, anche sul blog ma penso che la mia sia un'illusione.
Scritto da Iscritto Pd Tradate il 9/1/2012 alle 18:41
Ripeto quello che avevo scritto sul medesimo argomento parecchio tempo fa: "Evviva le liste civiche, i partiti hanno fallito. Nei comuni va benissimo l'impegno dei cittadini fuori dai partiti". A distanza di 8 (otto) mesi ho avuto un sacco di conferme.
Scritto da M.T. il 9/1/2012 alle 18:49
Mi metto nel solco di @Nicola. Dopo le elezioni che fine fanno le liste civiche? Prendiamo quella dell'Oprandi Varese. Ha suonato la grancassa e dopo le elezioni non ha dato nessun contributo. La lista è sparita, non si sente più. L'avevo votata ma oggi non la voterei più.
Scritto da Michele il 9/1/2012 alle 19:40
Credo ancora alle liste civiche solo perchè non credo più ai partiti. Come me tanti altri.
Scritto da Alberto Galli il 9/1/2012 alle 20:14
stiamo morendo fra atroci dolori e lei signor adamoli di cosa parla? di liste civiche. lei mi sembra un orchestrale del titanic che ha suonato fino a che non ha fatto gluglu.
Scritto da Claudio Ennam il 9/1/2012 alle 20:41
@iscritto PD Tradate.Sarebbe folle non incontrare le liste civiche.Conoscere idee e programmi può determinare una convergenza importante per l'interesse delle città.A Tradate pare siano già 4o5 e penso sia un dovere non solo per il PD ma per tutto il centrosinistra locale incontrale.A Tradate è quasi una missione impossibile e il prossimo Sindaco troverà un Comune senza soldi col debito enorme della Seprio Servizi quale regalo dei bravi leghisti......auguri,il mio voto ci sarà.
Scritto da emmezeta il 9/1/2012 alle 20:52
Sulle liste civiche. Nel 1995-6 partecipai all'esperienza dei Comitati Prodi. A Gallarate c'era il Comitato 1045: con Valeria e Donatella, con Franco e Pierluigi, e altri (tanti ma non troppi) andavamo per i paesi del gallaratese, con un tavolino e un ulivo bonsai, volantini e un giornalino auto prodotti. I partiti e i movimenti come Alleanza Democratica ci prendevano sottogamba e ci trattavano con sufficienza, trovammo attenzione soltanto da parte del senatore Giuseppe Gatti che, non è un caso, proveniva dal PCI. Forse questa fu la ragione per cui – con gli amici che ho citato – andammo tutti nei Democratici di Sinistra. Perché accadde che, quando Prodi vinse le elezioni, i Comitati (3500 o 4000) furono lasciati cadere come “gatti di piombo”, merce inutile, e il movimento spontaneo ed entusiasta si estinse. Romano Prodi, che aveva la nobile ispirazione di voler “raddrizzare le zampe ai cani”, mollò i Comitati e scelse di governare con i Bertinotti e altri estremisti … e come finirono il primo e il secondo governo Prodi è noto a tutti! E' così che non ho più partecipato a liste civiche: troppo vecchio per farmi prendere in giro due volte... A Gallarate ho visto la bella esperienza della lista civica di Guenzani, ma mi pare che il potenziale di tante energie e intelligenze non sia – ancora una volta, almeno fino ad ora – messo a frutto. Mi sono permesso di suggerirlo ad un amico impegnato nella lista e nell'amministrazione: svolgete un ruolo politico e culturale, siate il motore della politica cittadina, afflitto dall'inerzia assonnata dei partiti “tradizionali”. Chi vivrà, vedrà!
Scritto da ulderico monti il 9/1/2012 alle 20:57
Se Dio vuole, la santificazione della Luisa Oprandi è finita. Non dico che non sia una brava donna, ma quante esagerazioni!
Scritto da Un elettore il 9/1/2012 alle 21:04
signor ulderico lei è un povero pensionato come me e per questo la rispetto però non deve sempre parlare del comunismo come fosse una bella cosa. proprio ieri sera mio figlio mi ha fatto vedere un film che si chiama il concerto dove si vede come i comunisti russi trattavano gli Ebrei.
Scritto da Claudio Ennam il 9/1/2012 alle 21:58
@Un elettore - Questo blog non ha mai santificato Luisa Oprandi ma l'ha sempre ritenuta un'ottima dirigente che avrebbe fatto bene il sindaco di Varese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 9/1/2012 alle 22:15
Non c'è solo il caso dei partiti che scacciano le liste civiche ma anche quello delle liste civiche che non vogliono apparentarsi con i partiti. In questo momento sarei di questo secondo avviso. Magari tra un mese cambio ancora idea ma oggi no. Evviva il governo dei tecnici.
Scritto da Augusto Tombolini il 9/1/2012 alle 22:26
Purtroppo ravviso molta diffidenza su questo tema: eppure, nonostante l'adesione che stiamo risquotendo dalla popolazione, soprattutto dai giovani che utilizzano facebook, come lista civica non possiamo fare a meno di sentirci considerati come i "parenti poveri": Mi chiedo: come mai questa differenza di pensiero nel PD rispetto alle civiche?
Scritto da Sergio Beghi il 9/1/2012 alle 22:37
Questa sera ho ascoltato Bersani su La7 dalla Gruber e mi è piaciuto. Sobrio, semplice, sostegno forte al governo Monti ma con la volontà di farsi sentire. Bravo!
Scritto da Valceresio il 9/1/2012 alle 23:23
Sul post, perchè i dirigenti provinciali del Pd non intervengono mai sui blog? Chi credono di essere?
Scritto da Valceresio il 9/1/2012 alle 23:25
Anche a Cassano Magnago si vota ma su questo problema sento poco o niente. Tutto si fa nei partiti e io sono attento alle cose della città ma fuori dai partiti. Però dovrebbero parlarne di più. Lo dico con umiltà e con la voglia di essere informato.
Scritto da Carlo il 9/1/2012 alle 23:38
Signor Claudio Ennam, lei ha ragione: io sono un pensionato e un povero di spirito, ma certamente non faccio l'apologia del comunismo che, in ogni caso, è storicamente esistito e pertanto può capitare di parlarne. Del resto qualche volta (e da duemila anni) si parla anche di Ponzio Pilato e del controvverso ruolo che svolse nella repressione anti ebraica culminata nella condanna a morte del più celebrato Ebreo della storia. Si dà il caso che, nel periodo delle stragi terroristiche contro Israele, io abbia fatto fatto parte dell'Associazione Italia-Israele e che, per quel po' di attività che svolsi, sia stato definito “sionista”. Percio, egregio signore, si dia pace! Shalom!
Scritto da ulderico monti il 10/1/2012 alle 07:52
Le liste civiche servono, ma non sempre, in campagna elettorale, poi scompaiono e restano i partiti. Se non mi sbaglio è stato così anche a Varese. E sui partiti che bisogna lavorare perché siano corpi meno staccati dalle città e dai cittadini.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 10/1/2012 alle 08:21
@Sergio Beghi - L’opportunità delle liste civiche è sempre stata controversa nei partiti. Ad esempio, la Lega non ne vuol sentire parlare e non le ammette. Nel Pd, come è attestato dai dati di Varese, Gallarate e Malnate che ho richiamato nel post, la sensibilità positiva è aumentata molto. Tu sei di Tradate, lo dico per la comprensione dei lettori, e io non conosco bene la situazione. Mi pare però che molte difficoltà siano riconducibili al metodo della scelta del candidato sindaco. Personalmente, mi sento di raccomandare a voi e al Pd di perseverare nel trovare una soluzione equa e condivisa. Potrebbe rivelarsi decisiva per vincere dopo tante sconfitte.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 08:57
Forse con liste civiche come quelle più volte citate (Gallarate, Varese, Malnate) si può sperare di vincere, senza il PD non andrà ancora una volta oltre una corposa opposizione, a patto che le liste civiche sappiano dare un minimo di contiunuità al loro progetto nel lungo intervallo che ci separa dalle prossime urne. Credo che a Varese ci si stia muovendo in questa direzione con buoni risultati. Senza naturalmente santificare nessuno, ci mancherebbe....
Scritto da cesare chiericati il 10/1/2012 alle 09:21
Non conosco la situazione di Varese ma posso dirvi che a Milano le varie liste civiche in appoggio a Pisapia (Milano civica, Verdi, Emma Bonino, Milly Moratti) si fanno sentire ancora in maniera diversa. Quando non si ottengono consiglieri comunali, o magari uno solo, diventa tutto più difficile ma anche senza rappresentanti qualcosa è sempre possibile fare.
Scritto da Il pirata il 10/1/2012 alle 09:25
Dopo 7/8 mesi dalla elezioni di Varese rivaluto Molinari e Cacioppo. Non mi sembra che le nuove stelle (donne e uomini) splendano più di tanto, anzi.
Scritto da Michele il 10/1/2012 alle 09:52
@Michele: Il tuo stile sembra quello della contro-informazione. Sempre lì ad attaccare la Oprandi e le persone che le sono vicine (vedi lista civica). Sei sempre pronto a difendere chi l'ha avversata politicamente (vedi Molinari, Cacioppo, etc.) Ti consiglio un bagno di realtà e democrazia: la Oprandi è stata premiata dai voti e i suoi detrattori bocciati (ti devo ricordare che Molinari non è entrato in Consiglio da segretario?).
Scritto da Carlo Varesino il 10/1/2012 alle 10:13
A Malnate la campagna elettorale è stata eccellente e le liste civiche hanno avuto un'ottima performance. Samuele Astuti ha cominciato bene ma dovrebbe dare più conto alla cittadinanza di quello che sta facendo.
Scritto da Berna il 10/1/2012 alle 10:23
Alcuni lettori (@Pietro, @Cesare Chiericati) hanno toccato un problema vero: la difficoltà delle liste civiche di dare continuità alla loro presenza nelle città. La continuità risulta più facile dove si vince e si amministra (Milano, come dice @Roseto senza rose, e da noi Gallarate e Malnate). Dove si perde, il “sciogliete le righe” è un rischio sempre incombente (a Varese non mi pare però che sia proprio così). Nei partiti, alcuni credono che questo scioglimento sia un bene venendo a mancare un concorrente. Viceversa, io penso che una spina nel fianco sia utile, se non necessaria, per tenere più sveglie e attive le forze politiche. C’è poi un’altra considerazione: i “volontari” delle liste civiche sono di solito persone propense e pronte all’impegno sui referendum, sulle campagne per singoli problemi (ambiente, ecologia, integrazione degli stranieri, condizione femminile). E’ una gran sciocchezza mortificarli o marginalizzarli. Sarebbe il segno di una chiusura dei partiti che i cittadini non sopporterebbero più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 11:18
Essendo di Cassano Magnago sono interessato anch'io come Carlo a sapere di più delle eventuali liste civiche. Il Pd avrebbe intenzione di allearsi con loro?
Scritto da Un cassanese il 10/1/2012 alle 11:42
Adamoli, scusami se parlo d'altro rispetto al post ma sono stato colpito dalla reazione esagerata dei commercianti sulla libertà di tenere aperti i negozi al di fuori degli orari canonici. Bisognerebbe alzare la voce in favore dei cittatini non dei negozianti.
Scritto da Giulio Botti il 10/1/2012 alle 12:14
Condivido la risposta di Giuseppe a @Ulderico Monti. La sfida politica in questa fase post-ideologica è rappresentata più dalla ricerca di nuove sintesi culturali, che non dall'affannosa riedizione di simboli e bandiere del passato. A livello nazionale Il problema centrale rimane quello della legge elettorale: un ridimensionamento del maggioritario a favore del proporzionale comporta anche un inevitabile cambiamento del sistema di rappresentanza dall'attuale bipolarismo ad un pluripolarismo dalle molte incognite e dai molteplici personalismi. Per quanto riguarda le liste civiche, confesso di nutrire non poche riserve, soprattutto quando vedo che queste si originano più dalla conflittualità intrapartitica e dalle ambizioni personali di qualche esponente politico locale, che non dalla genuina esperienza civica di un gruppo di cittadini. Tuttavia, non le escludo a priori. Ci sono molte situazioni locali, non solo nei comuni sotto i 15mila abitanti, in cui le liste civiche rappresentano una valida e credibile alternativa ai partiti tradizionali e garantiscono una soddisfacente gestione amministrativa della città e del territorio.
Scritto da Leonardo C. il 10/1/2012 alle 13:00
@Giulio Botti - No, guarda, fra le liberalizzazioni proposte dal governo Monti, l'apertura libera dei negozi è quella che mi convince meno, molto meno. Ne soffrirebbero troppo i cosiddetti "negozi di prossimità" che ritengo una ricchezza sociale. Nei piccoli paesi, poi, la desertificazione commerciale, a vantaggio dei supermercati, è un danno rilevante per le persone anziane e per la sicurezza di tutti, in particolare dei bambini, nelle strade.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 14:00
A scanso di equivoci vorrei dire che il PD di Tradate non è per niente chiuso o scettico nei confronti delle liste civiche, ci sono stati diversi incontri con gruppi di cittadini e questi non sono mai stati trattati da parenti poveri. E' stato lo stesso partito a ribadire più volte la volontà di dialogare con i cittadini e di accoglierne eventuali istanze nell'ottica della massima partecipazione e trasparenza nel percorso verso le elezioni.
Scritto da Alice Bernardoni, segretario PD Tradate il 10/1/2012 alle 14:09
@ Leonardo C. scrive: “Condivido la risposta di Giuseppe a @Ulderico Monti. La sfida politica in questa fase post-ideologica è rappresentata più dalla ricerca di nuove sintesi culturali, che non dall'affannosa riedizione di simboli e bandiere del passato”. Perché mi si fa dire ciò che non ho detto? Ho riferito su un articolo pubblicato sull'ultimo numero de L'Espresso, relativo il lavorìo per un nuovo soggetto politico al centro del fallimentare schieramento politico. E questo è un fatto reale che si dibatte da tempo. Ho espresso la libera opinione e l'auspicio che il suddetto fallimentare schieramento politico italiano si riassesti secondo il modello in atto in tutta l'Europa. Che peraltro Giuseppe Adamoli ha sempre sostenuto: uno schieramento di forze di ispirazione cristiana e di forze socialdemocratiche. Non è così? Ovvero, non è più così? Di quale “affannosa riedizione di simboli e bandiere del passato” si va delirando? Abbiamo già il buon Claudio Ennam che vede comunisti in ogni dove... Forse che persiste ancora l'illusione di indicare all'Europa intera la via della cosiddetta “fase post-ideologica” che già doveva essersi realizzata con il Partito Democratico? Suvvia, siamo seri! oppure – se si vuole celiare – mi si lasci fuori dalle stolte banalizzazioni. Ripeterò il concetto citando Paolo di Tarso (1.a Corinzi) “ Quando ero bambino, ragionavo da bambino; fatto uomo, ho smesso ciò che era da bambino”.
Scritto da ulderico monti il 10/1/2012 alle 14:46
@Alice Bernardoni - Grazie per la risposta che hai dato a @Sergio Beghi. Non è mai il confronto pubblico che mi preoccupa, ma piuttosto il rischio della incomunicabilità. Se la volontà di incontrarsi esiste davvero, alla fine vince.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 15:43
@Ulderico Monti e @Leonardo C. - Che vi sia un certo lavorio al centro dello schieramento politico è fuori discussione. Che vi sia dell’inquietudine in una parte rilevante degli ex popolari del Pd è cosa altrettanto certa. Per quanto mi riguarda, ribadisco che resto ancora dell’idea che il Pd possa rappresentare il luogo giusto per sperimentare una sintesi progettuale in cui la mia cultura politica non si senta ospite tollerato di un partito a matrice socialista tradizionale, dominante ed egemone. Se questo non avvenisse sarebbe la fine del Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 15:47
Vedo che i dirigenti provinciali del Pd continuano a stare zitti. Mi vuoi spiegare perché?
Scritto da Valceresio il 10/1/2012 alle 16:33
Prediche nel deserto.
Scritto da Bortoluzzi il 10/1/2012 alle 16:45
Caro Giuseppe, il rischio - come tu scrivi - di un "partito a matrice socialista tradizionale, dominante ed egemone" ritengo non sia attuale, nè auspicabile e attuabile. In realtà, come ben sai, si parla di un nuovo soggetto politico al centro (per semplificare chiamamola "nuova DC") sponsorizzata ad altissimo livello (si presume con l'assistenza della Provvidenza). Con tale progetto dovremo fare i conti. Che il PD sia ormai fuori corso non lo dico io, ma autorevoli dirigenti dello stesso PD. Dal mio punto di vista ben venga la "nuova DC", se potrà rimettere in moto la macchina ormai inceppata. Certamente io non la voterò (ma non sa mai...): del resto neppure voterò mai un PD alleato con il Di Pietro e il Vendola. Noi, perbacco, abbiamo un partito socialdemocratico valutato addirittura al 2%!
Scritto da ulderico monti il 10/1/2012 alle 17:30
Caro @valceresio non preoccupiamoci se i dirigenti del PD non partecipano a questi nostri conversari. Mi auguro che leggano quello che si dice tra noi e ne tengano conto quando prendono le loro decisioni. Questo mi pare il loro compito : ascoltare,trarre sintesi e decidere.
Scritto da A. Vaghi il 10/1/2012 alle 17:58
malinconico è come scajola. solo un pò più piccolo. perchè sostiene questi cilatroni signor adamoli? non si butti via non si faccia travolgere. di lei ho rispetto pewrchè ha detto che tutti gli anni va in Israele a ritirare il buono, il credito o come lo vuole chiamare lei. per questo le dico di non stare dalla parte sbagliata.
Scritto da Claudio Ennam il 10/1/2012 alle 20:12
@Valceresio - Penso anch'io come @A. Vaghi che i dirigenti provinciali "operativi" del Pd leggano il blog. Certo, qualche volta potrebbero intervenire ma avranno altre cose più importanti da fare. Se invece fosse sottovalutazione di questi strumenti sbaglierebbero di grosso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 20:18
@Claudio Ennam - Le rispondo solo qualche volta anche quando mi interpella direttamente ma non è scortesia nei suoi confronti. Anzi le devo dire che ormai mi sta simpatico. Il fatto è che sul governo in carica abbiamo due opinioni diverse. Non pretendo di convincere lei, ma altrettanto faccia lei con me senza vedere nel mio atteggiamento chissà che cosa. Tutto il Pd, peraltro, sostiene Mario Monti (più o meno).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 20:22
Conosco abbastanza bene diversi dirigenti del PD provinciale. Il blog lo leggono tutti e con moltissima attenzione. Qualcuno invia anche commenti firmando con qualche nickname.
Scritto da paperoga il 10/1/2012 alle 20:28
Le liste civiche servono moltissimo. A Pavia senza una combinazione di liste civiche di disturbo sulla destra mai avremmo eletto il Pd Bosone presidente della provincia.
Scritto da Un Pd Pavia il 10/1/2012 alle 21:52
Da Cassano Magnago, al contrario che da Tradate, nessuna risposta. Brutto segno.
Scritto da Carlo il 10/1/2012 alle 22:11
Caro @Valceresio, nell’auspicio si avveri quanto ipotizzato da @A. Vaghi, cioè che i dirigenti provinciali “ascoltino, traggano sintesi e decidano” a seguito della lettura dei blog, ti dico che tra Bersani e Severgnini, a me è piaciuto di più il secondo. L’ho trovato più convincente. Mettiamo anche il suo nome nelle primarie, e via. Sto scherzando? Sì, ma fino a un certo punto. La sua teoria su “Monti-badante” è in parte veritiera. Riguardo all’argomento del post, interessanti i commenti che si sono snodati. Io farei mia la seguente considerazione di @Leonardo C.: “Per quanto riguarda le liste civiche, confesso di nutrire non poche riserve, soprattutto quando vedo che queste si originano più dalla conflittualità intrapartitica e dalle ambizioni personali di qualche esponente politico locale, che non dalla genuina esperienza civica di un gruppo di cittadini. Tuttavia, non le escludo a priori”. Contiene una grande verità. Nel mio paese e in quello vicino, il centrosinistra si è presentato con due liste diverse (quella con il simbolo e quella civica) ovviamente perdendo.
Scritto da Mafalda il 10/1/2012 alle 22:26
Vedo solo adesso questo post. Ottime le due liste civiche di Malnate. Hanno collezionato il miglior risultato della provincia di Varese.
Scritto da Malnatese il 10/1/2012 alle 23:16
Cara @Mafalda, ciò che è successo nel tuo paese e in quello vicino sono due esempi di stupidità. Io mi riferisco a liste civiche che, nei paesi superiori ai 15.000 abitanti, non disdegnando la collocazione nel centro-sinistra, si possono alleare nella stessa coalizione. A volte il centrosinistra (anche senza trattino) si divide e perde senza bisogno dell'aiuto "civico", ma qui siamo nella patologia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/1/2012 alle 23:27
anche lei è simpatico signor adamoli per questo le dico stia attento. monti sembra una persona perbene perchè ha gli occhiali e veste di grigio ma quando sorride fa vedere i denti di vlad l'impalatore. è un professore ma di scarnificazione di pensionati e commercianti. guardi cosa ha fatto a cortina. neanche gli unni. io capisco vuoi massacrare il dendi che va in giro in ferrari e ha un transatlantico mentre dichiara duemila euro di imponibile? fai bene. ma lascia stare quelli che già pagano fior di tasse da mancare il fiato. Gad Lerner, il migliore giornalista della televisione insieme a Mentana ha raccontato di quel commerciante di milano che è stato indagato per una ventina di scontrini non battuti. Io lo conosco è uno dei più grandi contribuenti di milano. dichiara più di 400 mila euro. cosa vuole che sono un pò di scontrini in meno.
Scritto da Claudio Ennam il 11/1/2012 alle 08:56
Favorevole alle liste civiche.Ne faccio parte :-) (piccolo paese. Luogo da spesso indicativo di dove andrà il consenso. Ma è un'altra storia). Le civiche hanno buoni risultati, a mia esperienza,se sono vere e non "civette", personali, di taumaturghi dell'ultim'ora (quelli del "ghe pensi mi". Non hanno capito che l'amministrazione non è un gioco,spesso è più complicata di quanto sembra e servono umiltà e dedizione. La sintesi politico-tecnica,come dicevate in un altro post, è molto importante.
Scritto da FrancescoG. il 11/1/2012 alle 09:08
@Claudio Ennam. Mi spiega cosa vuol dire quando dice che Adamoli va tutti gli anni in Israele a ritirare il buono o il credito? Poi mi spiega perché scrive tutto minuscolo, anche i nomi (vedi Monti e Adamoli), tranne Israele, Ebrei, Gad Lerner e Mentana (che poi sono ebrei)?
Scritto da Rin Tin Tin il 11/1/2012 alle 10:30
@SergioBeghi@IscrittoPDTradate:la discussione a Tradate e'aperta da tempo,sin da ottobre quando siamo partiti con le serate aperte per il programma.Chi vuol partecipare,con idee e impegno personale,a questo percorso e'il benvenuto.Poi occorre trovare insieme il miglior modo per coniugare la partecipazione(nessuno e' "parente povero")con l'impegno che deve durare nel tempo..ma di questo c'e' ancora modo di parlare,se si vuole farlo.Troppo spesso vedo invece dare contro ai partiti in modo gratuito
Scritto da Andrea Botta il 11/1/2012 alle 13:38
Non è diffidenza verso la poltica, ma verso questi i partiti. Non si sono mai dati uno statuto pubblico che ne declini la loro funzione di mediazione tra governanti e governati. Sono espressione del professionismo politico finalizzato al potere (i tiranni senza volto di Maranini). Generano le giustificazioni a quell’antipolitica che confonde la degenerazione del sistema politico con la svalutazione del sistema democratico, causando scorciatoie pericolose fondate su ignoranza e approssimazione.
Scritto da Angelo Proserpio il 11/1/2012 alle 17:15
Ho apprezzato e sostenuto l'operazione che ha portato Guenzani al successo a Gallarate. La lista civica è stata voluta sulla base di ragioni forti e di convergenze trasparenti e leali. Ma non è giusto pretendere che ai gravi problemi si trovino subito facili soluzioni. Prima che governare è necessario amministrare e si richiede la capacità di leggere bilanci, PGT, regolamenti... E poi una "visione" lungimirante della vita della città. Gli impegnati spendono tempo ed energie: bisogna sostenerli.
Scritto da G.T. - Gallarate il 11/1/2012 alle 21:22
Sono soddisfatto del confronto che si è sviluppato. Mi riproponevo di mettere in relazione esperienze e sensibilità diverse per farle incontrare. A volte ci sono troppi pregiudizi (quasi sempre ingiustificati) che ostacolano un dialogo che potrebbe essere fruttuoso. Non è in gioco sola la presentazione delle liste amministrative ma la concezione di una città aperta al contributo più largo e condiviso possibile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/1/2012 alle 22:12
Opportunità liste civiche. Guardare e valutare chi c'è,perchè,cosa hanno fatto, con buon senso e lungimiranza. "Chi non è contro di noi,forse può essere con noi. Comunque ci è sempre utile". Per un pensiero così elevato ci vuole pazienza e...pazienza ancora. Poi non dividetevi troppo al vostro interno,...a perdere c'è sempre tempo. La regola d'oro vale a Gallarate,Malnate...e forse a Tradate. Aiutali Adamoli.
Scritto da Grillo parlante il 11/1/2012 alle 23:04
a Carlo e agli altri cassanesi intervenuti: non dovrei esssere io a comunicarlo, ma in vista delle prossime amministrative a Cassano si sono formate 2 liste civiche già presentatesi pubblicamente. Il PD è più che attento e si è già premurato di incontrarle: le premesse sono buone. La posta a Cassano è alta (è il comune più grande tra quelli che vanno al voto) perciò il dibattito è ancora sotterraneo. Ma aspettate solo che esca il nome di un candidato e vedrete come si scateneranno tutti quanti!
Scritto da Mauro Zaffaroni, segretario PD Cassano Magnago il 12/1/2012 alle 01:43
Almeno a Varese potrebbero nascere finalmente la lista dei costruttori e degli immobiliaristi,senza più nascondersi in un partito...Giusto l'altro giorno ho visto che davanti alla Chiesa di S.Ambrogio, dove c'erano delle serre,hanno già fatto un buco grande come tutto il terreno(guai a non consumarlo tutto, il territorio) e il bello è che fuori c'è scritto "Ristrutturazione".Se un giorno rifaccio la facciata appendo un cartello "Scusate sto appendendo un quadro". Che facce di tolla...
Scritto da Bertoldo il 16/1/2012 alle 08:08
@Bertoldo - Ironia efficace e meritata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/1/2012 alle 08:11
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