Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/1/2012 alle 10:05

 

 
Un altro arresto eccellente in Regione. Massimo Ponzoni, segretario dell’Ufficio di presidenza ed ex assessore, è il terzo dal 2009 in poi (tutti del Pdl perché Filippo Penati non è stato arrestato). E ci sono altre indagini in corso.
Sul piano umano mi dispiace e non è il solito modo di dire.
Il presidente Roberto Formigoni afferma categorico che sono “casi personali”, che non vi è nessuna questione politica, né morale. Tesi aberrante. Se ne stanno accorgendo, finalmente, anche i cronisti una volta accondiscendenti.
Le incrostazioni di potere dopo 17 anni di dominio sono forti, pericolose e visibili. Urge l’alternativa politica (che può essere decisa dagli elettori) o in subordine l’alternanza delle persone.
Negare l’esigenza di un ricambio, almeno del presidente e di molti assessori, sarebbe come contestare la norma che, in tutto il mondo democratico e anche in Italia, vuole che un sindaco o un presidente eletto direttamente non sia più ricandidabile dopo due legislature (per Formigoni questa è la quarta).
Questa norma non è ancora stata introdotta in Lombardia solo perché la maggioranza Pdl-Lega non ha voluto approvare la nuova legge elettorale che nella scorsa legislatura era quasi pronta.
L’opposizione, svolgendo il suo compito, ha chiesto le dimissioni della Giunta, ma Formigoni non le darà mai.  
C’è un solo modo per sciogliere il nodo gordiano in anticipo sui tempi normali. Fra poco più di un anno ci saranno le elezioni politiche generali e Formigoni si ricandiderà al Parlamento per la terza volta.
Ebbene stia a Roma, non ritorni ancora a Milano. Gli potrà capitare in sorte di non andare al governo perché la sua coalizione perde? Si rassegni e renda inevitabili le elezioni anche in Lombardia.

 
Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 26 commenti -
Chi sono stati gli altri due Pdl arrestati?
Scritto da Iscritto Busto il 18/1/2012 alle 10:47
Assolutamente condivisibile.
Scritto da Valceresio il 18/1/2012 alle 10:55
Mi sarei aspettato un'analisi migliore. Più lucida, completa e veritiera. Quanto alla vicenda regionale lombarda sento odore di '92. Torna la caccia al cinghialone,...è solo cambiato il cinghialone. Auguriamoci che gli esiti non siano simili ad allora.
Scritto da Fabrizio. il 18/1/2012 alle 12:16
@Iscritto Busto - Gli altri consiglieri regionali arrestati sono stati Gianni Prosperini nel 2009 e Nicoli Cristiani un paio di mesi fa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/1/2012 alle 13:00
@Fabrizio - La mia non era e non voleva essere un'analisi, che ho fatto altre volte, ma la descrizione di uno scenario realistico al di là della richiesta delle dimissioni di Formigoni avanzata dall'opposizione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/1/2012 alle 13:02
Gentile Adamoli, realisticamente, la possibilità di liberarsi di Formigoni prima della scadenza del 2005 è quella che lei indica, a meno di un suo coinvolgimento diretto nel malaffare accertato dalla magistratura.
Scritto da Dirigente regionale il 18/1/2012 alle 13:18
Non illudiamoci, se Formigoni sta a Roma il consiglio regionale eleggerà un altro presidente del Pdl o della Lega e le elezioni regionali non ci saranno.
Scritto da Piera Giudici il 18/1/2012 alle 13:34
Concordo pienamente e aggiungo che la tesi delle responsabilità esclusivamente personali sta diventando il mantra del PDL , in particolare delle persone che stanno in politica con solide radici in CL. E' molto istruttiva in merito l'intervista di Cazzullo, sul Corsera, a Monsignor Carron, il sacerdote che ha sostituito Don Giussani ai vertici del movimento. Mi chiedo che tipo di educazione etico -politica venga veicolata in quegl'ambiti e se il potere sia l'unica stella polare da seguire
Scritto da cesare chiericati il 18/1/2012 alle 13:46
A proposito dei "cronisti una volta accondiscendenti", di cui parli nel post, leggi l'articolo di Claudio Schirinzi oggi sul Corriere. Scrive: "in tutta questa vicenda colpisce la miopia di Formigoni....E' preoccupante se davvero il governatore non si rende conto che esiste un problema". E Schirinzi era ritenuto, come tu ben sai, il capo dei cronisti amici di Formigoni. Qualcosa di forte si sta muovendo.
Scritto da Nicola il 18/1/2012 alle 15:06
Il prossimo presidente della Lombardia sarà della Lega.
Scritto da Luca Mazzoleni il 18/1/2012 alle 15:10
Il mancato avvicendamento al potere genera, oserei dire ineluttabilmente, incrostazioni che portano alla degenerazione nella corruzione. È avvenuto per il blocco politico che ha governato l’Italia per mezzo secolo; inconsapevole del discredito dell’opinione pubblica, non è stato in grado di emendarsi; con gli esiti nefasti degli anni 90 che hanno consegnato il Paese al Pifferaio magico. Oggi siamo messi ancora peggio. Possibile che la Politica non riesca ad avere un sussulto di dignità? La memoria storica non insegna niente? Dovrà, ancora una volta, essere la Magistratura, perseguendo i reati come suo compito istituzionale, a creare la svolta? Magari riconsegnando, non solo la Lombardia, ma l’Italia intera ad un nuovo Pifferaio?
Scritto da Angelo Eberli il 18/1/2012 alle 15:57
@Angelo Eberli, Ponzoni in carcere, e gli starà anche bene, e il comandante Schettino a casa agli arresti domiciliari. Non ci dobbiamo fidare troppo di questa magistratura.
Scritto da Vittorio il 18/1/2012 alle 16:26
@Piera Giudici - Se Formigoni dopo essere stato eletto in Parlamento (se si candida è pressoché certo che venga eletto come è successo già altre due volte) dovesse optare per Roma, il Consiglio regionale viene sciolto automaticamente e si va necessariamente alle elezioni regionali anticipate. Non esiste la possibilità che il Consiglio nomini un altro presidente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/1/2012 alle 16:38
E’ consultabile da oggi su www.tamtamdemocratico.it il numero di gennaio della rivista di approfondimento online del PD, il cui focus tematico è centrato su "Economia malata, alle radici della crisi". Una sezione è dedicata alle elaborazioni in corso nella sinistra europea e nella dottrina sociale della Chiesa rispetto alla crisi e alla sue radici. Dalla rivista traggo e sottopongo al vostro commento le conclusioni di un articolo di Stefano Fassina che, mi pare, tenta una sintesi (ardita) tra dottrina sociale della Chiesa e socialismo/laburismo. In ogni caso, un tema attualissimo su cui vale la pena di ragionarci su: “Possiamo mettere al centro della nostra visione la persona che lavora, come nella tradizione del cattolicesimo sociale, senza perdere l’attenzione alle asimmetriche relazioni economiche e sociali al centro delle culture socialista e laburista? Possiamo partire dal paradigma del “neo-umanesimo integrale” e provare a costruire il profilo culturale e programmatico del Pd lungo il sentiero da esplorare di un neo-umanesimo laburista? In conclusione: il neo-umanesimo laburista può essere una traiettoria di ricerca culturale e politica, prima che programmatica, lungo la quale costruire l’identità del Pd e la tessitura di una inedita alleanza sociale, di uomini e donne, di soggetti ed interessi, sia a livello nazionale, sia a livello europeo e globale?”
Scritto da ulderico monti il 18/1/2012 alle 16:56
Gli scandali in Regione si susseguono e coinvolgono Assessori-Consiglieri-faccendieri-Sindaci-Amministratori-dirigenti e funzionari regionali-imprenditori, credo non ci sia nessuna caccia al cinghialone ma il fatto è che il Formigonismo il buono che poteva dare l’ha dato, ora siamo alla gestione e al mantenimento del potere e, in una fase di crisi nera, questo è inaccettabile. A questo però aggiungo che come ci si aspettava la politica non è stata in grado di dotarsi degli anticorpi necessari a tenere alla larga il malaffare ma anzi è stata colonizzata, come la Lombardia tutta, dalle mafie. Perciò, piaccia o no potrebbe accadere ancora che la Magistratura si sostituisca alla politica, che però deve ancora biasimare solo se stessa. In tutto questo il PD è balbettante perché l’onta del caso Penati e dello “stile” Penati, schiaccia il partito. La svolta è ancora possibile ma non può essere solo di facciata.
Scritto da Lele il 18/1/2012 alle 17:54
@Fabrizio, c'è una sostanziale differenza dal '92: allora non c'era di mezzo la 'ndrangheta, né rifiuti tossici messi abusivamente sotto i nostri piedi. La situazione direi che è peggiorata: la tangente per un politico allora era un "di più", oggi mi sembra invece l'essenza
Scritto da pino s. il 18/1/2012 alle 18:24
Perchè non avete cambiato nello Statuto la norma che obbliga il consiglio a sciogliersi se il presidente si dimette per qualsiasi motivo?
Scritto da Valceresio il 18/1/2012 alle 18:55
Il Pd invece di chiedere le dimissioni a Formigoni dovrebbe farle dare a Penati dal consiglio regionale. Due pesi e due misure come al solito.
Scritto da Franca il 18/1/2012 alle 19:36
Condivido in toto l’opinione di @Lele. In particolare, contiene una grande verità: “il fatto è che il Formigonismo, il buono che poteva dare l’ha dato, ora siamo alla gestione e al mantenimento del potere e, in una fase di crisi nera, questo è inaccettabile”. In caso di elezioni regionali nel 2013 – che si terrebbero dopo il banco di prova delle politiche – riusciremo ad individuare, per tempo, il nostro candidato? In questo momento, una buona candidatura potrebbe essere Tabacci, uomo di centro ma anche vice di un sindaco di Sel, in grado quindi di raggruppare un’ampia coalizione, dal Fli a Sel. Tra l’altro, sarebbe la legislatura che deve gestire l’Expo. Sempre che Tabacci non diventi Ministro. Va beh, sto correndo troppo. Come direbbe Totò “atteniamoci alla circostanza” (dal film “Sette ore di guai”, datato 1951, che hanno dato lo scorso fine settimana in televisione. Stupendo). E la circostanza, oggi, è Ponzoni, già traballante sin dal giorno successivo le elezioni. E un Formigoni che non sa più a che santo votarsi. Ma il cardinale Scola non riesce a “guidarlo spiritualmente”? Su questo punto, @Franca cosa dice?
Scritto da Mafalda il 18/1/2012 alle 20:14
@Valceresio - La norma di cui parliamo è costituzionale e non statutaria. Lo Statuto poteva aggirarla solo tornando in maniera permanente all'elezione del presidente della Regione da parte del Consiglio. Abbiamo invece confermato la scelta dell'elezione diretta da parte dei cittadini e dunque se il presidente se ne va, per qualsiasi motivo, si torna alle urne.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/1/2012 alle 21:49
Scusa @Ulderico ma io non ho capito niente del brano di Fassina. Forse dovremmo leggere tutto l'articolo oppure dovresti darci qualche pezzo in più.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 18/1/2012 alle 22:43
Son d'accordo con @Mafalda nel condividere il commento di @Lele ma Tabacci candidato presidente no, proprio no. Lo era già stato per qualche anno ed aveva dato le dimissioni.
Scritto da Romeo Radice il 18/1/2012 alle 23:53
@Ex Pci Gallarate. L'articolo di Fassina è visibile a tutti. Ho proposto l'argomento, limitandomi a citare le domande conclusive, perché considero la questione dell'identità politica matura e improrogabile. Mi considero un socialdemocratico e credo che l'assetto europeo - cristiano sociali e socialdemocratici - sia attuale e produttivo. L'anomalia è tutta nostra, ritengo che il PD soffra di una crisi strutturale che paralizza tutta la politica italiana e, certamente, il centrosinistra.
Scritto da ulderico monti il 19/1/2012 alle 07:32
@Angelo Eberli. Dici una cosa saggia. Attenti al nuovo pifferaio che è sempre figlio della delusione, del qualunquismo, del populismo. Secondo te chi potrebbe essere?.
Scritto da Emanuela C il 19/1/2012 alle 08:47
@Mafalda, il Card. Scola guida spiritualmente tutta la Diocesi e Formigoni è uno dei suoi fedeli. Gli è anxhe amico e spero che un effetto particolare ci sia e risulti positivo. Anzi sono molto fiduciosa.
Scritto da Franca il 19/1/2012 alle 11:10
Caro @Ulderico, non puoi definire gli appartenenti al Partito Popolare Europeo come "cristiani sociali"? Ma forse ho inteso male io.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/1/2012 alle 14:54
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