Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 16/2/2012 alle 11:25

 


Questa mattina ho sentito per radio un commentatore che catalogava il “problema Grecia” come politica estera.
Incredibile. E poi magari è tra quelli che parlano di scarsità culturale solo della classe politica.
Detto questo, è vero che la Grecia è un argomento di discussione soltanto da quando è diventata un fattore di contagio anche per noi italiani.
Secondo tutti gli osservatori più qualificati quel Paese ha enormi responsabilità, ma ne ha anche la Comunità europea e soprattutto il duo Merkel-Sarkozy.
Tutto vero, ma il mio sentimento è che il rigore dei bilanci e la tendenza verso una politica fiscale ed economica comune sono pilastri ineludibili di una costruzione europea che voglia andare molto al di là di una semplice zona di libero scambio dotata di moneta unica.
E’ prevedibile chi in Italia si accentui la polemica contro il duopolio franco-tedesco in parte per ragioni fondate, in parte per prendere un poco le distanze dal governo Monti accusato di essere troppo ligio ai voleri europei, in parte per ragioni politiche più generali.
Queste ultime si possono sintetizzare così: il centrodestra non ha ancora dimenticato, giustamente,  i sorrisi sarcastici di Sarkozy e Merkel; il centrosinistra, con l’avvicinarsi delle elezioni francesi e tedesche, vuol dare una mano ai rivali socialisti dei due premier uscenti (nella foto Francois Hollande).
Molto comprensibile, ma mi permetto di osservare che dobbiamo volgere lo sguardo molto indietro per trovare qualche raro leader socialista che abbia combattuto per l’Europa comunitaria invece che per l’Europa dei singoli governi. 
Il che è la causa reale delle pesanti insufficienze europee.

 
Commenti dei lettori: 64 commenti -
Beh, non si può dire che ti manchi il coraggio di dire quello che pensi.
Scritto da Maurizio il 16/2/2012 alle 11:30
" Si presenta l'Europa come una sorta di Paradiso terrestre nella migliore delle ipotesi sarà un limbo nella peggiore un inferno..ciò che si profila è un'Europa in preda alla disoccupazione e alla conflittualità..bisogna pretendere..la rinegoziazione dei parametri di Maastricht che è divenuto obsoleto ed anche pericoloso ..non lo ha fatto il governo italiano...lo determineranno soprattutto gli scontri sociali che si annunciano."( Ghino di Tacco,Europa Europa, marzo 1997
Scritto da Marinella il 16/2/2012 alle 12:53
L'Europa comunitaria, o federale che dir si voglia, è la strada obbligata. Restare in mezzo al guado come oggi è sbagliatissimo. La moneta unica richiede una politica europea unica in economia e nelle relazioni estere.
Scritto da Il pirata il 16/2/2012 alle 13:19
Questa mattina la Bce ha abbassato ancora le stime per il Pil nell'Eurozona e ha alzato di poco le stime per la disoccupazione. Il dato è strutturale, ci vorranno anni per correggere sostanzialmente il trend. Magari bastasse sostituire Sarkosy con Hollande e Merkel con qualche altro socialista tedesco! Bisogna pensare agli Stati Uniti d'Europa.
Scritto da Giuseppe Battaini il 16/2/2012 alle 13:57
Ma tu sei del Pd? Guarda che ieri Bersani ha detto che bisogna essere con i candidati socialisti senza se e senza ma.
Scritto da Iscritto Varese il 16/2/2012 alle 14:15
Trattare l'eurozona in modo diverso che come politica interna è un limite che fa capire come sia lontana la concezione di una federazione euoropea. Il problema è che la crisi economica allontana sempre di più questo obiettivo che dovrebbe essere considerato prioritario.
Scritto da Adams il 16/2/2012 alle 15:30
Ieri Monti ha parlato al Parlamento Europeo.Ha fatto Politica.Ha ricordato,con eleganza,come i primi a rompere i patti economici furono Francia e Germania,nel 2003.Ha parlato in inglese di coesione europea.Una finezza. Credo che i conservatori di ogni colore non abbiano completato l'Europa. Sentiranno, in questo periodo, il peso delle responsabilità? La situazione suggerisce di rivedere l'applicazione pratica delle grandi intuizioni politiche e sociali,nostra forza. Rigore si, ma non solo.
Scritto da FrancescoG. il 16/2/2012 alle 16:06
D'accordo con le tue osservazioni; tuttavia, quello che mi sgomenta non poco, è vedere la politica succube della finanza.
Scritto da Angelo Eberli il 16/2/2012 alle 16:23
L'europeista più autorevole e convinto del centrosinistra europeo negli ultimi due decenni è stato Romano Prodi. Ha commesso degli errori ma non ne ricordo un altro con la sua stessa forza ideale.
Scritto da Claudio Bartoli il 16/2/2012 alle 16:25
Perché non risponde per le rime a @Un iscritto Varese?
Scritto da Elena il 16/2/2012 alle 16:26
Cara @Elena, cosa dovrei rispondere a @Iscritto Varese?. Non ti sembra una cosa inutile?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/2/2012 alle 17:05
L’Unione Europea è uno dei più coraggiosi e riusciti progetti di mettere insieme venticinque popoli e le loro risorse culturali ed economiche, ponendo fine a secoli di guerre, di stragi, di rovinosa concorrenza e realizzando un’entità di tipo nuovo in cui i Paesi aderenti si integrano senza perdere la loro identità, realizzando un mercato unico dove possono liberamente circolare le persone, le merci e i capitali. nonché una nuova moneta forte e stabile come l’euro. Sono stati sconfitti antichi mali come i nazionalismi e l’inflazione, garantendo la certezza dei risparmi e il contenimento dei prezzi e del costo della vita. La crisi attuale deriva dalla insufficiente collegialità che è stata surrettiziamente accentrata nel duopolio franco-tedesco, che sta applicando acriticamente la lezione (americana) della “shock terapy” come nel caso della Grecia che, pur avendo commesso una sequela impressionante di errori, è stata sottoposta ad un trattamento che ricorda quello inflitto alla Germania negli anni Venti che l’ha consegnata al nazionalsocialismo. Il rigore finanziario non può essere fine a sé stesso, è necessario ma se è a scapito della crescita porta alla bancarotta e rischia di essere rifiutato, insieme all’Europa, dalle popolazioni stremate dai sacrifici. Purtroppo oggi non trovano più applicazione gli “stimoli keynesiani alla domanda” perché essi servono nel breve periodo, mentre nel lungo concorrono ad aumentare il debito aggravando la situazione. Meglio le riforme che migliorano l’uso delle risorse (ricerca, investimenti selettivi, liberalizzazioni) come sta facendo il nostro Monti. Va inoltre migliorata la “governance” con più solidarietà e il raccordo delle politiche economiche e fiscali e, possibilmente, anche l’unificazione della politica estera e militare (come volevano De Gasperi, Schumann e Adenauer). L’Unione Europea va oltre l’attuale metodo (sbagliato) di gestione; è un patrimonio da salvaguardare per il futuro. Occorre avere coscienza che senza l’Eurozona quello che è il primo mercato del mondo potrebbe disintegrarsi con conseguenze incalcolabili per tutti. Lo sciagurato auspicio di un ritorno allo “stato quo ante”, alla lira e alle svalutazioni competitive è una lusinga che proviene da settori politici irresponsabili che non sanno vedere oltre la punta del loro naso e che costituiscono un capitolo inquietante della “antipolitica” populista e becera.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 16/2/2012 alle 17:19
Ma cos’è l’Europa? Cosa non è? A me sembra soltanto quella grande Aula dove si siedono tanti uomini ben retribuiti, che ogni tanto si alzano in piedi e parlano (il loro cuore e la loro testa sapranno quello che stanno dicendo?), ogni tanto non si alzano nemmeno e rimanendo seduti votano, ogni tanto parlottano con i loro assistenti, anch’essi ben retribuiti. Una che si chiama quasi come me, Licia Ronzulli (che stava per essere inserita, da Veronica Lario, nel gruppetto del “ciarpame”) continua a portare la propria figlia in quell’Aula. L’ha portata quando la piccola aveva pochi mesi e l’ha riportata qualche giorno fa, ora che la bimba (Vittoria, per la cronaca) di mesi ne ha 18. I fotografi hanno ripreso mamma Licia e la piccola Vittoria che alzavano entrambe le mani nella votazione sulla Grecia. Anche Vittoria ha votato (e la Grecia ringrazia!). Questo lo vogliamo chiamare senso di maternità? Oppure espressione di femminilità? Io, donna, la chiamo spettacolarizzazione. Misure più rigide (non soltanto quelle attinenti la sicurezza) dovrebbero regolamentare l’accesso a quel tipo di sedi. Le politiche femminili non si promuovono in questo modo. E (la) Fornero che si dichiara scandalizzata per l’immagine della donna che viene trasmessa dalla televisione, io mi domando: sarà più indecente il tatuaggio di Belen o le “disposizioni Fornero” che prevedono che una donna lavori sino ai 65 anni?
Scritto da Alice in wonderland il 16/2/2012 alle 17:22
Caro Giuseppe, mi ricordo che a settembre 2011 avevi lodato la gestione dell'eurocrisi della Merkel. La Spd, a marzo 2011, aveva già definito disastrose le scelte della cancelliera, proponendo gli eurobond. Il problema ora non è dibattere la storia dell'integrazione europea, ma pensare ad un futuro, e mi pare che su questo i socialisti abbiano idee molto più "comunitarie" e risolutive dei conservatori. Una prospettiva che deve andare oltre le antiche appartenenze. Con stima, Andrea Mollica
Scritto da andrea mollica il 16/2/2012 alle 17:33
Caro Giuseppe, invece di volgere lo sguardo molto indietro, nostro esercizio di sempre, non sarebbe ora che stessimo ai fatti di oggi ? Oggi i meno europeisti di tutti sono i governi di centro destra e oggi chi è per la Tobin tax, l'emissione di eurobond e il non tirare più di tanto il cappio per strangolare la Grecia è il gruppo del PSE, con l'appopggio dei deputati europei del PD. Guardiamo all'oggi ed in avanti.
Scritto da A. Vaghi il 16/2/2012 alle 18:24
Accidenti, basta una valutazione critica sui socialisti europei per scatenare le reazioni che richiamano all'ordine. Ma quale ordine? Senza spirito critico, cari compagni, non si va da nessuna parte. Lo affermo da sinistra come sempre.
Scritto da Osvaldo il 16/2/2012 alle 19:45
Sarà…Io ricordo un'Europa a maggioranza socialista dove i diritti delle persone e del mondo del lavoro erano salvaguardati. Noi italiani siamo molto debitori a quell'Europa, per leggi progressiste a salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle pari opportunità .Ora prevalendo ormai da anni il centrodestra, l'economia la fa da padrona e prevale sui diritti e sulla qualità della vita dei popoli. Siamo tutti con Monti nell'opera di salvataggio, ma poi bisognerà pur pensare ad una equa redistribuzione delle risorse, (economiche ma anche ecologiche), unita a pari diritti di cittadinanza e umani. Insomma il vecchio motto LIBERTE’ EGALITE’ FRATERNITE,’ non mi sembra sia ancora da mettere in soffitta assieme alla CARTA DEI DIRITTI UMANI dell’Onu. Forse sono lì che aspettano, forse hanno solo bisogno di un soffio di aria primaverile che tolga quella polvere accumulatasi negli ultimi vent’anni!!
Scritto da Maria Rossa il 16/2/2012 alle 20:15
signora alice, la fornero, la fornero è più indecente della belen. la fornero è la donna più indecente di tutte. ha una ruga sulla fronte che sembra un tatuaggio ma è talmente profonda che ci si può inserire anche un cattivo pensiero. io il mio non lo inserisco sennò dite che auguro sempre la morte a qualcuno. questa volta sto zitto. però aspetto.
Scritto da Claudio Ennam il 16/2/2012 alle 20:36
@Andrea Mollica - Della Merkel ho parlato in modo esplicito nel post del 27 ottobre dal titolo “leadership”. Scrivevo: “La Germania ha saputo in alcune occasioni tenere testa agli Usa in politica estera. Ha un premier autorevole che ieri ha trovato un accordo al Bundestag con i partiti più importanti di maggioranza e di opposizione”. Concludevo così: “La Germania non può pretendere di imporre la sua politica. Deve mediare con gli Stati per trovare un giusto equilibrio, ma nell’emergenza odierna è l’unico Paese in grado di esercitare la leadership”. Non ho molto da cambiare. In quei mesi contestavo soprattutto il duopolio franco-tedesco: lo ritenevo uno schiaffo ad un Paese fondatore come l’Italia. Spero tanto che il gruppo dell'Europarlamento di cui fa parte il Pd si mostri all'altezza. Avere qualche cautela al riguardo lo ritengo un segno di saggezza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/2/2012 alle 20:39
@A Vaghi - Ti pare che il blog dedichi poco spazio ai fatti di oggi e guardi poco avanti? Ti pare che sia poco in linea con i “progressisti” europei uno che ha lasciato il Partito Popolare Europeo senza nessun rimpianto, ma anzi sollecitando di accelerare i tempi quando questa questione era giunta finalmente al pettine? Non mi sento proprio di elevare degli osanna al vecchio socialismo europeo, di cui peraltro il Pci non faceva parte, tutto qui. Per quanto riguarda la Tobin tax, guarda che finora in Europa la vorrebbe applicare soltanto la Francia di Sarkozy. Non ditemi adesso che sono un fan del presidente francese.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/2/2012 alle 20:44
mi scusi, signor adamoli, ma questa è una cosa importante. stavo guardando sanremo in tv. non mi vergogno: sono vecchio, sono grasso, sono schifoso e guardo sanremo. che motivo c'è di prendere come vallettona una slavoide, una gigantona, dentona con gli occhi a mezz'asta che sembra si sia appena fatta un'endovena di crack? a proposito di europa, in italia non ci sono gigantone, non dentone con lo sguardo vivo come triglie appena pescate e che non violentino la nostra bella lingua?
Scritto da Claudio Ennam il 16/2/2012 alle 21:05
Caro Adamoli, nelle ultime riunioni regionali della Margherita prima del suo scioglimento per creare il Pd tu eri uno di quelli che dicevano di smetterla con la paura della socialdemocrazia europea e che i problemi erano altri. Adesso vedo che dai ragione a noi che temevamo una difficile convivenza con i socialisti.
Scritto da Paolo il 16/2/2012 alle 22:22
Quoto il commento di Marinella alle 13.19. Però la socialdemocrazia europea si può criticare, eccome!
Scritto da Pietro (di sinistra) il 16/2/2012 alle 22:47
@Claudio Ennam - Non ho visto il festival di San Remo. Si figuri, ero impegnato in un’impresa intellettuale: stavo guardando Milan Channel e la sintesi della stratosferica partita di ieri sera (che ammirerò più di una volta). Mia moglie mi ha distolto dal Milan quando sul palcoscenico è arrivata Federica Pellegrini: bella, con lo sguardo vivo e non violenta la nostra lingua.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/2/2012 alle 23:26
@Paolo - Scusa Paolo ma vedi male, oppure non mi sono spiegato bene io. Ho ancora un giudizio moderatamente positivo della socialdemocrazia europea, solo che non mi associo ai commenti acritici ed entusiasti. Il problema vero che sta di fronte a noi è come tradurre concretamente l’ideale di giustizia sociale in questa crisi tormentata e come costruire gradualmente l’Europa federale. Essere guardinghi su questo piano è il minimo che possiamo fare.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 16/2/2012 alle 23:31
Quoto @Marinella … ed il mitico @Ghino di Tacco, che ormai fa parte della preistoria. Poverino il Ghino! Ai suoi tempi era ancora di lì a venire la “Strategia di Lisbona – Europa 2020”. Ma rimaniamo nella preistoria. Per diletto ogni tanto mi piace rileggere “Intervista con la storia” di Oriana Fallaci. E’ un libro che emana una forza straordinaria, la stessa della giornalista e degli uomini politici internazionali intervistati. Viene voglia, quando si legge questo libro, di fare un bel rewind, tornare indietro e fermarsi lì. (Inutile dire che la più bella intervista è quella che la Fallaci rivolge al proprio uomo, Alekos Panagulis, lo struggente eroe della Resistenza greca, narrato in “Un uomo”. Immagino che qualche commentatore abbia letto, come me, le stupende poesie di Panagulis raccolte nel volume “Vi scrivo da un carcere in Grecia”). Abbandoniamo Alekos e torniamo a “Intervista con la storia”. Sono giunta alle pagine (559) che riportano l’intervista a SANTIAGO CARRILLO, storico leader del Partito Comunista Spagnolo. Domanda della Fallaci: “Così eccoci giunti al punto fondamentale: il comunismo di Santiago Carrillo, anzi il comunismo rosa di Santiago Carrillo che si schiera contro Cunhal e a favore di Soares”. Risposta di Carrillo: “MI ASCOLTI BENE. IO SONO COMUNISTA, NON SONO SOCIALDEMOCRATICO. NON SONO ROSA. NO, NON LO SONO. MA ANALIZZO L’ESPERIENZA EUROPEA USANDO IL CERVELLO, E DICO QUESTO. NEL 1917 SONO SUCCESSE MOLTO COSE E IL COMUNISMO HA TRIONFATO CON LA RIVOLUZIONE DI LENIN. MA CONTINUARE A VEDERE LA RIVOLUZIONE COME SI E’ SVOLTA NEL 1917 CON LENIN E’ LO STESSO CHE COMPORTARSI COME LA DONNA DI LOTH. SA, IL PERSONAGGIO BIBLICO CHE SI VOLTA INDIETRO, E SI TRASFORMA IN UNA STATUA DI SALE. NON BISOGNA GUARDARE INDIETRO, NON BISOGNA GUARDARE ALLA RIVOLUZIONE RUSSA. BISOGNA GUARDARE IN AVANTI. BISOGNA GUARDARE ALL’EUROPA. BISOGNA CHIEDERCI, NOI COMUNISTI, PERCHE’ I PARTITI COMUNISTI HANNO VINTO SOLTANTO NEI PAESI DOVE ESISTEVA UNO SVILUPPO ECONOMICO-SOCIALE AI BORDI DEL FEUDALESIMO: SENZA CONTARE LA CINA DOVE C’ERA ADDIRITTURA UN FEUDALESIMO ASIATICO. BISOGNA CHIEDERCI PERCHE’, SOPRATTUTTO NEI PAESI SVILUPPATI, LA SOCIALDEMOCRAZIA HA CONTINUATO A ESSERE LA FAVORITA DELLA CLASSE OPERA. (omissis) NON SARA’ PIUTTOSTO CHE LA SOCIALDEMOCRAZIA ERA PIU’ PREPARATA DI NOI A FARE QUELLE RIFORME, A MIGLIORARE IL LIVELLO DI VITA DEGLI OPERAI?” Questo dialogo fra Fallaci e Carrillo è avvenuto a Parigi nell’ottobre 1975 …
Scritto da Mafalda il 17/2/2012 alle 00:02
@Claudio Ennam, poi non dia del “nazionalpopolare” a @Giacomo. E’ lei il vero italiano mediocre che guarda Sanremo già a partire dal giovedì. Che obbrobrio. Si risparmi lo scempio, spenga la televisione e dialoghi con sua moglie. Anche perché, le dico già sin d’ora chi sarà la vincitrice di quest’anno: Patti Smith con la sua “Because the night”. (Le chiedo scusa, Ennam, per aver sbagliato il suo cognome nel post precedente. Capita anche alle precise). Infine, contesto a piena voce (a piena tastiera) il commento di Giuseppe Adamoli su Federica Pellegrini. Uh, se è brutta! E’ difficile che io “vada a pelle” ma con la Pellegrini mi succede. Trovo sia androgina, insignificante e arrogante. Sommario e lapidario mio giudizio femminile: la Pellegrini, la Canalis e la Hunziker sono le tre donne più insignificanti del “mondo VIP”. Bisogna dire che la Hunziker, almeno, è simpatica e brillante.
Scritto da Mafalda il 17/2/2012 alle 00:18
M. R. "dove i diritti delle persone e del mondo del lavoro erano salvaguardati"...pero' salvaguardati a danno delle generazioni successive.... C'e' una generazione che ha avuto piu' di quanto ha dato e ha lasciato il conto da pagare a quella dopo. Il problema e' l'eguaglianza sociale tra generazioni, non soltanto tra classi. C'e' bisogno di Europa per superare fortissime lobby nazionali, attuare politiche che siano rigorose cosi' da salvare risorse per investire per il futuro.
Scritto da andreus il 17/2/2012 alle 09:01
@Adamoli, penso che la Germania sarà per forza lo stato guida anche con un leader socialista, mi pare inevitabile.
Scritto da Rino Agosti il 17/2/2012 alle 09:42
Che la socialdemocrazia europea fosse dieci passi più avanti del comunismo europeo, come dice Carrillo nell’intervista a Oriana Fallaci è una verità storica, cara @Mafalda. Tanto è vero che il comunismo non c’è più e la socialdemocrazia, seppure in grave difficoltà, è certamente in grado di rialzare la testa. Ora il problema mi pare quello di recuperare lo spirito ideale evocato da @Maria Rossa innervandolo con l’impegno alla solidarietà intergenerazionale e alla lotta alle lobby nazionali richiamate da @Andreus. Le considerazioni di @Fiori sull’integrazione reale dei Paesi europei è infatti il banco di prova sul quale sarà misurata la forza innovativa delle forze “progressiste” europee.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2012 alle 10:23
@Rino Agosti - Finché il Consiglio d’Europa (il consesso dei governi nazionali) conterà di più della Commissione di Barroso, è chiaro che il peso della Germania sarà forte con qualunque partito al governo. Potrà cambiare, come mi auguro che cambi l’indirizzo politico, non la leadership effettiva. Spero che il prossimo cancelliere tedesco sia più attento all’equilibrio complessivo ma se non cambieranno i Trattati nel senso federale i risultati non saranno esaltanti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2012 alle 10:27
Ma quale socialdemocrazia. Ci porterebbe all'indietro.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 17/2/2012 alle 11:01
signor adamoli, la pellegrini ha una schiena che sembra una traslocatrice di pianoforti a coda e quando è supina sotto le coltri i suoi piedi trasformano il letto in una tenda canadese. io sono vecchio, grasso e orribile a vedersi, soprattutto nudo ma ho i miei gusti. il mio ideale è gene tierney. mi hanno detto che è morta. proprio come me.
Scritto da Claudio Ennam il 17/2/2012 alle 11:08
signora mafalda, ho conosciuto sia la canalis che la hunziker. la prima sembra una capra ma è meno utile perché non fa il latte così magro. la seconda si atteggia a simpatica ma è una iena. secondo me è la moglie del signor giacomo.
Scritto da Claudio Ennam il 17/2/2012 alle 11:12
@Camillo Massimo Fiori, ottimo il commento ma io aggiungerei Altiero Spinelli a De Gasperi, Adenauer e Shuman. Giusto?
Scritto da Piera Giudici il 17/2/2012 alle 11:44
Ma tu non eri un fan di Tony Blair e lui non era socialdemocratico? Non per polemica ma solo per capire meglio.
Scritto da Luca C. il 17/2/2012 alle 12:25
quella del commerciante grasso, anzianotto, cinico quel che basta, colto ed Ebreo è una "costruzione" fatta molto bene. vorrei dire che è anche interessante, con in sè una goccia di genialità. peccato che il signor @Ennam non esista, se non nella testa di qualche fantasioso ed intelligente burlone o burlona. uno che sa divertirsi, in un certo modo ed a un certo livello. uno che un po' mi assomiglia, solo un tantino, non vorrei montarmi la testa con paragoni irrispettosi ed impropri.
Scritto da paperoga il 17/2/2012 alle 13:16
@Luca C. - Ricordi benissimo. Considero Tony Blair il miglior leaader europeo degli ultimi vent'anni, malgrado la guerra in Irak. Non posso però dire la stessa cosa dei suoi contemporanei capi francesi del partito socialista. Questo è il punto: quale socialdemocrazia? Le esperienze sono state tante e molto diverse. Quando il Pd è nato voleva dare un contributo a rinnovare il campo dei progressisti in senso moderno ed europeista. Veltroni ci aveva provato ma è durato troppo poco. Spero che questa ambizione non sia messa in soffitta per sempre.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2012 alle 14:07
Torniamo a casa nostra e alla lira che è meglio. Le svalutazioni competitive si possono fare e anche non fare. Questa Europa è quella dei burocrati, quella che ci strangolerà.
Scritto da Ugo F. il 17/2/2012 alle 15:40
Scusami Giuuseppe ma mi è parso che metterci a fare l'esame del sangue ai vari Adrnauer, Koln, ma anche Willy Brand, Mitterand, Delors, per scoprirne il tasso di europeismo sia tempo perso. E chi ti chiede di elevare osanna al vecchio socialismo ? Quello di Bad Godesberg ? I socialisti, i socialdemocratici ed i labule.risti di oggi non si sono fermati là. Se non vogliamo essere isolati e sconfitti nella nostra "Provincia Italia " la costruzione di un rapporto coi progressisti è indispensabile.
Scritto da A. Vaghi il 17/2/2012 alle 16:31
@Mafalda- Bisogna dire che la Hunziker, almeno, è simpatica e brillante. ALLORA se è simpatica e brillante non può essere insignificante. Inoltre piace moltissimo a mio marito (insieme alla Bindi, pensa te che accoppiata!) e quello che piace a mio marito piace anche a me e viceversa. Io tra le Vip insignificanti metterei anche la Marini e magari la moglie di Bertinotti; dai giornali sembra non si perda un ricevimento ma nessuno ne ricorda il volto, tutti però ricordano il voto del marito contro il governo Prodi Quindi @ Guevara allo stato attuale dell’arte forse è meglio se ti accontenti del governo Monti.I radical-schic sono una categoria pericolosa per la classe operaia, lo dice anche Sarkozy che sono da contrastare, senza accorgersi di averne UNA in casa. Chissà se Carlà ha spazio nella classifica di Mafalda…
Scritto da Venere strabica il 17/2/2012 alle 17:03
Caro Ambrogio (16.31), sull'ultima riga, quella che conta di più, sono pefettamente d'accordo. Ma voglio sentirmi libero di dire ciò che penso anche sul passato. La mia idea è che la politica non ha rotture clamorose - a meno di rivoluzioni che non ci sono state nel corso della mia vita - ma conosce evoluzioni più o meno lente o più o meno rapide. Nè tu né io abbiamo delle eredità politiche di cui vergognarci e allora parlarne in modo sereno (ogni tanto) è utile. Così sì costruisce un futuro più solido.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2012 alle 17:21
@Venere strabica, il tuo commento spezza la seria interlocuzione fra @A.Vaghi e @Giuseppe Adamoli. Alla faccia della socialdemocrazia europea! Sei proprio strabica perché vedi qui un commento che si trova in un altro blog. Scusa, dove leggi il commento di @Guevara? Pensavo chiedessi a @Mafalda qualcosa su Santiago Carrillo, invece vuoi parlare dei VIP. Anche se non richiesta, ti dico la mia sulla Hunziker. Anche l’occhio vuole la sua parte (e detto a una strabica … ) e la Hunziker non appaga nemmeno il mio di occhio femminile. Indubbiamente simpatica e brillante, di fatto, è una bionda finta, con gli occhi castani! Pensa se solo avesse avuto gli occhi verdi! Lo sai che gli occhi verdi derivano da un gene che sta diventando sempre più residuale nella popolazione? Fortunati i pochi che li possiedono e li trasmettono. Detto questo, anche tuo marito mi sembra abbia qualche stravaganza visiva nell’accomunare la Hunziker alla Bindi. O magari fa troppo zapping fra “Striscia la notizia” e “Ballarò”. Il mio reverendo Dodgson, invece, che non è solo un asceta, ha voluto unire le accese voluttuosità di Anna Falchi agli irreversibili turbamenti interiori di Margherita Buy, senza dimenticare l’avvenente finezza di Vanessa Hessler. E ci è riuscito, facendo tombola! Mi spiace per il tuo ;-)
Scritto da Alice in wonderland il 17/2/2012 alle 21:38
sbaglia, signora alice: il reverendo dogson definisce anna falchi, margherita buy e vanessa hessler ributtanti. i suoi sogni sono animati dalle telemodelline di kinder, fruttolo e dei piccolini barilla.
Scritto da Claudio Ennam il 18/2/2012 alle 07:43
@mafalda,@alice, @venere strabica e probabilmente anche altri minori, piantatela, siete la stessa persona. Ne basta una dai, il gioco è bello quando dura poco se no diventa veramente fastidioso.
Scritto da Aspide il 18/2/2012 alle 13:47
@Piera Giudici - Altiero Spinelli può essere considerato a giusto titolo tra i padfri fondatori dell'Europa unita, con il "manifesto di Ventotene" dietre un contributo fondamentale all'idea europeista, ma più sul piano culturale che politico. E' anche doveroso ricordare il prezioso apporto di Luigi Einaudi:
Scritto da cmf. il 18/2/2012 alle 14:11
@Aspide -Anch'io credo Mafalda e Alice siano la stessa persona.Ma io no,non sono laureata, capisco poco di politica e non so fare dotte osservazioni. Mi limito a vivacchiare.
Scritto da Venere strabica il 18/2/2012 alle 17:10
@Aspide, se @Mafalda, @Alice, @Venere e compagnia bella sono la stessa persona, @Claudio Ennam chi è? Non dirmi che pensi che @Claudio Ennam sia davvero @Claudio Ennam?
Scritto da Rin Tin Tin il 18/2/2012 alle 19:37
Dall’opera omnia “MAMMA MIA IL BLOG!” arriva @Aspide. Scusi, caro Giuseppe, leggo che @Aspide continua a coinvolgermi in una maniera che ritengo indegna ed ingiustificata. Ma secondo Lei - che conosce bene gli animi ex-democristiani - che cosa vuole @Aspide da me? Non crederà mica che un eventuale suo terzo mandato parlamentare dipenda da me? E considerato che si dichiara infastidito per ciò che accade su questo blog, non capisco perché ci venga. Forse perché si sente troppo solo sul suo ...
Scritto da Mafalda il 18/2/2012 alle 19:42
Cara @Mafalda, il numero del lettori che non so identificare sono pochissimi, ben dentro la soglia fisiologica mi dice un amico esperto. Portano il loro contributo spesso intelligente e arguto. Per questo non azzardo le identificazioni. Si rischiano errori clamorosi. Tu sai benissimo che non ho mai tentato di scoprire chi tu sia. Ho scritto che ti incontrerei con molto piacere un giono, ma quando avrò chiuso con questa esperienza, a meno che non sia tu a volerlo anzitempo. Sei una protagonista del blog e non deve stupirti che ci sia interesse intorno alla tua persona
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/2/2012 alle 09:02
Azzardo anch’io un contributo arguto e intelligente al pari di Aspide. Le donne sul blog non dovrebbero scrivere. Cetto La Qualunque docet. Dove c’è pilu, i maschietti producono guai. Potere e pilu sono le leve di tutte le guerre. Su un blog, una battaglia si fa in un attimo.
Scritto da Frank Slade il 19/2/2012 alle 10:00
Caro Reverendo Giuseppe Adamoli, lei risponde “torta” a “torto”. La interrogano sulla dignità delle persone e lei risponde, enfatico, sulla dignità del suo blog. E il mio blog di qui, e il mio blog di lì, e il mio blog di sotto, e il mio blog di sopra, e il mio blog di destra, e il mio blog di sinistra. Basta con questi incensamenti. Nemmeno la direttrice del blog americano “The Huffington Post”, letto e commentato da Obama e dalla Clinton, raggiunge questi livelli. Anche il Reverendo Dodgson dice che troppo incenso obnubila, fa perdere le proporzioni interiori ed esteriori e non aiuta a dissipare l’ethos democristiano ancora radicato che le fa esprimere giudizi positivi sia su @Mafalda che su @Aspide. Il Reverendo Ichino direbbe che nel Collegio Adamoli la meritocrazia non esiste. Chiunque si iscriva (o vi scriva) riceve il diplomino. Che se ne fa Mafalda di questo pezzo di carta che gronda ingiustizia da ogni angolo? Così inutile, fossi io in Mafalda lo darei in pasto al Grafobrancio che se magna di tutto. Oppure alla Lepre Marzolina, che per imparare a leggere si ciba di libri, mangiandoli (anche il diplomino lo addenterebbe con voracità). Sono le persone e la loro dignità (posto che ne abbiano) i protagonisti di questo blog, non il contenitore. Deve sapere, Reverendo Adamoli, che l’ultima volta che ho mosso critiche al senatore Rossi sul suo blog sono stata minacciata di reati quali la diffamazione, ecc. ecc. Il senatore Rossi, con la tipica forma molto in voga nel vostro paese “lei non sa chi sono io, la denuncio sa!” mi ha messa alla porta del suo blog. Solo per una critica che palesava dei fatti. Proprio lui, il senatore Rossi che ne sta facendo di cotte e di crude. E qualche ciambella, anche senza il buco. Pensi ,caro Reverendo Adamoli, che quando ho raccontato a Totò questo fatto, lui mi detto: “Alice, tu dovevi rispondergli come ho risposto io all’onorevole Trombetta: ‘onorevole Lei? Ma mi faccia il piacere!!!”.
Scritto da Alice in wonderland il 19/2/2012 alle 11:42
Leggo solo ora @Mafalda la tua volgare e stupida insinuazione. Ti credevo una persona permalosa, un po' complicata ma sostanzialmente intelligente e corretta. Mi sbagliavo.
Scritto da paolo rossi il 19/2/2012 alle 12:08
Cara @Alice, questa volta hai preso un abbaglio. Nella mia risposta a @Mafalda non parlo del blog. Mi limito a dire che conosco l’identità della gran parte dei lettori. @Mafalda afferma che @Aspide (ignoro chi sia) e il sen @Paolo Rossi sono la stessa persona. Nella mia replica ho sostenuto che a volte si prendono dei granchi enormi e che tutelo l’assoluta riservatezza di chi non si vuole svelare. La dignità la riconosco a tutti, figuriamoci a Paolo. So benissimo invece che i commenti hanno una qualità diversa, ma vuoi che mi metta a stilare graduatorie di merito? Sarei davvero arrogante.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/2/2012 alle 12:51
Cara @Alice in wonderland, finiamola di giocare, dici che io ne faccio di "cotte e di crude". Questa è pura diffamazione, come sai bene," se non mi spieghi cosa significhi "farne di cotte e di crude". La gente potrebbe pensare che sono un ladro, un lestofante. E allora spiegati meglio cara amica, spiegati bene prima che mi incazzi davvero. Sono una persona tollerante, so bene chi sei ma tranquilla, non denuncio nessuno sospeso come sono tra dispiacere e pietà. A Giuseppe, solo un grazie di cuore
Scritto da paolo rossi il 19/2/2012 alle 13:04
@Frank Slade-"Dove c’è pilu, i maschietti producono guai" MI SAI dire un posto dove non ce n'è? NEMMENO la prima volta quando hai aperto gli occhi camerata..
Scritto da Venere strabica il 19/2/2012 alle 13:54
Senatore della Repubblica Paolo Rossi, visto che dice di sapere chi sono (e sicuramente c’ha azzeccato!) se ha qualcosa da dirmi me lo comunichi pure al mio indirizzo privato.
Scritto da Alice in wonderland il 19/2/2012 alle 19:12
Caro Reverendo Adamoli, lei mi prende in giro perché io sono Piccola (anche se il Reverendo Dodgson mi dice sempre che io sono sopra di 10 spanne a tutti quanti). Non le ho mai chiesto di stilare graduatorie di merito, che è una pratica non solo arrogante ma anche volgare in un contesto come questo dove ci sono carte con i semi (i conosciuti) e carte senza semi (gli anonimi). Semplicemente bastava che lei dicesse ad Aspide di non rompere le scatoline a me, a @Mafalda e a @Venere Strabica (che è quella signora che fa la vestale dello statuto del Pd, la Dolores Ibarruri del blog, che di solito si firma @Maria Rossa ma quando parla con me si maschera da @Venere strabica perché ritiene che una Alice non sia degna di parlare con una Maria Rossa. E chi si crede di essere? E’ una persona con una doppia morale. E’ una donna nemica delle donne). Ecco, Reverendo Adamoli, bastava che lei dicesse quello. Mica le era stato chiesto di rompere la sua amicizia con @Aspide.
Scritto da Alice in wonderland il 19/2/2012 alle 19:19
Cara @Alice, sono semplicemente rimasto male per quello che hai scritto, solo non pensavo mi disprezzassi così tanto. Sinceramente ci sono rimasto un po' male. Cosa vuoi che ti chiami, sarebbe imbarazzante dai, per entrambi...non sei per niente una sciocca, credo che tu possa capire e convenire.
Scritto da paolo rossi il 19/2/2012 alle 21:03
Caro Giuseppe, mi scuso per la ripetizione contenuta nella mia frettolosa risposta ad @Alice. Probabilmente le sue considerazioni mi hanno davvero un po' 'turbato.'
Scritto da paolo rossi il 19/2/2012 alle 21:36
Caro Giuseppe, un bel ring oggi questo blog! E come sempre, la mia persona è oggetto di attacchi o di ambiguità (come il sostenere che io sia la stessa persona di @Alice in wonderland). Che noia, la solita minestra, i soliti attacchi, a freddo ed ingiustificati. L’anno scorso si firmava @E.F. ed un giorno arrivò a scrivere che avevo il “carattere epilettoide”. Lei, Giuseppe, anche in quella occasione non intervenne. Come si ricorderà, @E.F. si dichiarava donna e “marantelliana”. L’on.le Daniele Marantelli farebbe bene a chiedere i danni perché sono in tanti oggi a pensare che dietro la firma @E.F. c’era, invece, un uomo, ex-democristiano, che non simpatizzava certamente per Marantelli ma, anzi, aveva l’intento di far credere che i simpatizzanti dell’onorevole venivano sul blog a fare zizzania. Oggi la stessa persona si firma @Paperoga, @Aspide, ecc. ma la sostanza non cambia. Lei invita ad evitare errori clamorosi sull’identità delle persone. Sono d’accordo con Lei. Non mi dilungo su questo, ma Lei sa bene a cosa alludo. Veniamo ai granchi. Quando lo scorso 17 gennaio, Le rivelai l’identità del signor @Claudio Ennam (erano tempi non sospetti, ora è un segreto di Pulcinella perché lui ha deciso di svelarsi, cioè si autoincalza a svelarsi, firmandosi @Rin Tin Tin), ebbene Lei non mi rispose che stavo prendendo un granchio. Anzi, tutt’altro! Tra lo stupefatto e l’attonito, Lei mi ringraziò. Se fino a quel giorno la mia presenza sul blog era improntata da serietà, correttezza e sincerità, da quel giorno si aggiunse anche una certa complicità. Ora mi interrogo sulla mia presenza su questo blog, stretta fra la morsa dei vostri attriti, delle vostre guerre più o meno silenziose (il nick @Paperoga è stato molto maleducato con lei l’altro ieri), delle vostre ambizioni, dei vostri localismi e delle vostre miserie. I blog di Varese Politica hanno un grande limite: vengono letti anche nel Nevada ma sono pervasi dai campanilismi delle famiglie politiche che abitano il Pd di Varese. Siete sospettosi l’un dell’altro: un’iniziativa seminariale viene letta con circospezione, un comunicato-stampa viene guardato con sospetto, una serata pubblica viene confusa con la peste. In questo habitat, una sola persona, utilizzando diversi nickname, ha deciso di rendere impossibile la mia presenza su questi blog, ritenendomi un pericolo “politico”. A parole si è per il “partito plurale”, quello della gente, quello delle primarie, quello che è scaturito dal Lingotto; a fatti, si demolisce tutto ciò che è ignoto e che fuoriesce dal proprio controllo. Caro Giuseppe, il Pd è alla frutta e si evince anche da questo mio commento. E nemmeno mi riesce di auspicarmi un ricambio di questa generazione di politici perché il nuovo che avanza non brilla. I “nuovi” non provano interesse per la gente e neanche passione per la politica. E nemmeno fingono di averne. Almeno fingessero, sarebbero già a meta dell’opera! Facendo un bilancio della mia presenza sul blog, sono contenta di aver conosciuto @Mariuccio Bianchi (un uomo equilibrato, non un equilibrista) e @FrancescoG. (un ragazzo pulito). P.S.: Ma Lei ha capito perché Ennam vuole auto-svelarsi? Io non l’ho mica capito.
Scritto da Mafalda il 19/2/2012 alle 22:15
Cara @Mafalda, voglio dirti solo alcune cose molto brevemente. 1) Tu sei molto precisa ma forse qualche volta confondi i vari blog. In questo hai avuto qualche detrattore ma in un contesto di stima abbastanza generalizzata. 2) Dentro un sito assolutamente senza rete la zizzania è stata ed è poca. @Alice mi dirà che sono presuntuoso, faccia pure, la realtà è questa. 3) Se mi vedi immischiato in lotte interne al Pd ti sbagli di grosso. Dico quello che penso, fuori da qualsiasi gioco o giochino di potere (?) che non mi riguarda. Infine, se questo tuo ultimo commento è il commiato dal blog, mi dispiace molto e ti ringrazio comunque per averlo ravvivato con il tuo acume e la tua verve.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/2/2012 alle 23:32
Cara @Mafalda, quello che sostieni è vero solo nel ragionamento generale. Naturalmente, pleonastico ribadirlo, non utilizzo altri nickname se non uno ma mai (nemmeno una volta) su Varesepolitica. Non so di @E.F. ed @Aspide (come altri spariti dal mio blog) ma @paperoga so chi è. Dubito che si sia 'spacciato' in altro modo. Mi accusi gratuitamente (e da anonima), non capisco proprio il perchè di tutto questo odio per me. E' la politica? p.s. Controlla, ho sempre difeso Marantelli sul mio blog.
Scritto da paolo rossi il 20/2/2012 alle 08:26
@ Mafalda. Grazie per le tue parole nei miei confronti.Sui giovani:ho amici ed amiche, giovani, impegnati nella vita politica ed amministrativa, capaci e seri. Pare ne stiano arrivando anche altri. L'interesse, partendo dai comuni, sta aumentando. Mi turbano, d'altra parte, i trentenni che si fanno usare secondo schemi arcaici. Infine, spero che non sia il tuo ultimo commento. Comunque sarà, questo un mio contatto email: ilpontemaslianico@gmail.com
Scritto da FrancescoG. il 20/2/2012 alle 15:41
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