Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 29/2/2012 alle 11:22

 

Nichi Vendola ha accusato Walter Veltroni di essere di destra. L’avesse detto a Rosy Bindi sarebbe stato sfidato a un duello all'ultimo sangue.
Ma anche Veltroni, uno dei fondatori e primo segretario del Pd si è giustamente risentito fino a chiedergli le scuse. La polemica fra due ex compagni di partito non m’interessa molto. Mi pongo però due interrogativi.
Si rende conto, Vendola, che accusando Veltroni di essere di destra, nobilita la destra con una falsificazione storica?
Se accusa Veltroni di essere di destra, cioè di avere una visione di società contrapposta alla sua, come può pretendere, Vendola, che ci siano le primarie per la leadership della stessa coalizione?
Sapete perché a me un’accusa del genere non farebbe né caldo né freddo? Perché credo che il conflitto sociale, esistente e drammatico, non possa più essere affrontato con le vecchie identità politiche e con le esauste ricette di classe. Quindi considero queste polemiche sulle etichette inutili, dannose e perfino esilaranti.
Se la risposta che prevale nel mondo cosiddetto progressista è quella di Vendola, il centrosinistra (meglio, la sinistra) faticherà molto a vincere e non riuscirà mai a governare una società complessa.

 
Commenti dei lettori: 50 commenti -
La "guerra" in politica è in fase di conclusione o, addirittura, è già finita. Si nota che qualcosa è in evoluzione nelle comunità e nelle persone, probabilmente a causa della crisi (politica ed economica) e di una, magari inconscia, percezione delle enormi sfide globali. Srvirà tempo per informare gli "ultimi dei giapponesi", disinnescare mine inesplose e riattare strade e palazzi. Non lo so, caro @Giuseppe, se trovarli esilaranti. Ma fan quasi cumpasiun :-)
Scritto da FrancescoG. il 29/2/2012 alle 11:38
La sinistra tradizionale è un simulacro lontano dal vero e anche dal verosimile. Vendola è un artista della parola ma spesso sbaglia anche con le parole.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 29/2/2012 alle 11:47
Caro Giuseppe in effetti è abbastanza stucchevole disquisire su chi è più a destra o a sinistra nel PD o nel centrosinistra. Le vestali della purezza sono una antica malattia della sinistra o del cattolicesimo politico, visto che citi anche e giustamente la Bindi….. Delle parole di Veltroni salverei, comunque, una frase che, senza citare a memoria, dice più o meno che per colpire gli avversari, interni o nel centrosinistra, si usa sempre la logica della delegittimazione e dell’accusa del tradimento. Dunque due riflessioni. La logica del tradimento o del definire chi non la pensa come me come parte del fronte avverso è il sintomo dell’analfabetismo politico oltre che dell’infantilismo del giacobinismo nostrano. In un partito e tra partiti ci si divide sulla base della linea politica e questo senza drammi o sofferenze esistenziali. Fino a che, anche nel PD e nel centrosinistra, non prevarrà questo di strada ne dovremo fare. Seconda riflessione. Stucchevole è anche il “ciarlare” di questi giorni nel definire il governo Monti o lo stesso Monti di destra o di sinistra. Sciocchezze. Piaccia o no il Governo Monti sta facendo quello che doveva essere fatto già dieci anni fa ( riforma pensioni compresa ) e non è stato fatto e lo sta facendo con una maggioranza composita fatta da partiti che non sono vicini nelle proposte. Dunque non ci si può aspettare di riconoscersi al 100% nella sua azione, ma sicuramente lo si può sostenere. Il fatto, poi, che i sondaggi dicono che il consenso di Monti rimane alto comunque dovrebbe far meditare un po’ tutti sul grado di “saggezza” degli elettori che sono sempre più intelligenti e avanti rispetto a quello che noi facciamo. Un ultima considerazione. Il Governo Monti cambia la situazione politica presente e futura e questo a prescindere da quello che farà poi Monti o i suoi ministri al termine del mandato. Qualcuno nel PD non si è ancora accorto che le divisioni saranno sulle scelte ( compresa la stupidaggine di qualcuno di aderire allo sciopero della FIOM ) concrete e non sulle alleanze ipotetiche e, aggiungo io, sulla linea politica.
Scritto da roberto molinari il 29/2/2012 alle 12:15
Boh, io ho cominciato a votare quando tutti i vecchi erano defunti, perciò sono un po’ a disagio quando mi devo misurare con retaggi del passato. So che i comunisti mangiavano i bambini, ma ho superato lo shock. Perciò, come giustamente dici tu, etichettare in base a quelle vecchie regole la coppia Ve-Ve mi pare risibile. Anche se non si deve dimenticare che la materia del contendere è sempre la stessa, oggi la società è più complessa ma il conflitto è lo stesso. Il primo Ve è stato il leader del PD alle elezioni, e bisogna riconoscere che ha fatto una bella corsa. L’altro ci ha intrigato con alcune “narrazioni” della realtà che ce lo hanno fatto guardare con simpatia. Ma la realtà è che il primo ha imbarcato i radicali e una serie di figuri che ci hanno via via mollato, infine, dopo la sconfitta, è apparso irresoluto e ondivago come mi pare sia anche oggi, “ma anche” è ancora il suo slogan. L’altro narra, ma io ho in mente quello sciagurato “abbraccio” lanciato dal palco di piazza Duomo a tutti i Rom (mi chiedo se erano compresi anche quelli che hanno schiacciato il vigile poche settimane dopo), espressione infelice che ci farà perdere numerose elezioni e che denota una scarsa conoscenza della realtà, meglio torni in Puglia a governare. Ma anche qui, nella sanità, ad esempio, ha assunto un sacco di gente creando un buco (se sono veri i dati del Corriere) di oltre 400mln di € e la qualità dell’assistenza è scarsa (se paghi tutto in stipendi rimane poco per il resto). Quindi dico a questi e agli altri polli che non basteranno le coccarde, le narrazioni e i sogni per avere i voti, vogliamo sapere che quanto e che sapore avrà il pane che mangeremo.
Scritto da Lele il 29/2/2012 alle 12:42
E' giusto rivendicare le proprie posizioni politiche su degli aspetti di grande rilevanza. Ma ogni parte all'interno della coalizione del centrosinistra-che spero si formalizzerà-deve rispettare la posizione altrui. L'etichetta che Vendola attribuisce a Veltroni è sbagliata. Non scordiamoci che il PD è nato proprio per superare le vecchie ideologie ed appartenenze, mettendo in discussione anche temi forti. Vorrei un PD innovatore e coraggioso che abbia come unico obiettivo il futuro dell'Italia
Scritto da Simone Franceschetto il 29/2/2012 alle 13:01
Il Pd rischia di essere un disastro che sia o non sia di sinistra. Quanto a Vendola, da lui non comprerei mai una macchina usata.
Scritto da Maurizio il 29/2/2012 alle 13:03
Vedo che sei pronto a candidarti nel grande centro di Casini e Monti con o senza Enrico Letta. Parlerò sempre con te perchè sei coerente e ti stimo, ma non ti seguo certamente.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 29/2/2012 alle 13:06
Certamente risibile, ma drammaticamente risibile! E' il segnale di una coalizione e, peggio ancora, di un partito che non esistono più, se mai sono esistiti in positivo. Si pensi - su una questione strategica come l'economia e il lavoro - al conflitto estremististico di Fassina nei confronti di Ichino. Altro che l'assurdità delle primarie di coalizione, occorrebbe un congresso affinché il partito democratico decida che cosa vuole essere nel futuro prossimo. Prima che sia troppo tardi!
Scritto da ulderico monti il 29/2/2012 alle 13:16
Se Vendola cavalca tutte le proteste tipo "no tav" allarga il fossato con il Pd. Lo chiami pure partito di destra ma in questo caso se dice che vuole collaborare racconta una forttola.
Scritto da Luca C. il 29/2/2012 alle 13:35
in grecia fanno un esperimento : è possibile togliere alla popolazione lo stato sociale, senza che essa si ribelli ? per farlo riuscire, progettano di allontanare le elezioni, scongiurarle. A noi, dpo aver tolto pensioni e lavoro, provvederanno a togliere anche sanità e istruzione, e infine la libertà : al mercato non serve più una classe lavoratrice non miserabile, almeno in europa. i nodi sono al pettine, e Veltroni ha poco da arrabbiarsi : quando scoppierà la lotta vera, lui sta di là.
Scritto da marco il 29/2/2012 alle 13:37
@Marco, se anche Veltroni è di destra come farà la sinistra a vincere? Mi sembri votato a picchiarti addosso a più non posso.
Scritto da Ernesto Losa il 29/2/2012 alle 15:15
Il Coniglio Bianco, il Cappellaio Matto, la Lepre Marzolina, il Ghiro, Bill Lucertola, il Brucaliffo, la Finta Tartaruga, lo Stregatto, la Duchessa, la Regina di Cuori, il Re di Cuori, la Regina Bianca, il Re Bianco, il Fante di Cuori, Humpty Dumpty, i Palmipedoni, Tweedledum and Tweedledee (chiamati anche Pincopanco e Pancopinco), il Grafobrancio, il Pappagallo, il Topo, l’Anatra, il Dodo, la Gattina Dinah, la Gattina Kitty, la Granchia, la Granchiolina, la Canarina, il Piccione, il Valletto-Rana, il Valletto-Pesce, le Aragoste, il Grifone, i Fiori Parlanti (il Giglio Tigrato, la Margherita, la Rosa, la Consolida Reale), la Zanzara, la Mosca Cavallina, il Moscone di Brillanti, il Moscon d’Oro, la Farfalla Pane e Burro, la Capra, il Cavallo, il Cerbiatto, la Pecora, la Piuma, il Leone, l’Unicorno, il Tricheco, il Carpentiere, le Ostrichette, il Messo Hatta e il Messo Haigha, le Carte Giardinieri, unitamente al Mazzo di Carte intero, si inginocchiano e invocano: “SCUSA, UOLTER! SE NICHI NON TI CHIEDE SCUSA, ACCONTENTATI DELLE NOSTRE! ONORACI DI DIVENTARE CITTADINO ONORARIO DEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”.
Scritto da Alice in wonderland il 29/2/2012 alle 15:23
@Lele, secondo te che sapore dovrebbe avere il pane che mangiamo? Secondo me non può essere molto diverso da quello che si mangia in tutto il mondo dove si sta cercando di progredire celermente. Voglio dire che dobbiamo toglierci dalla testa di essere in un mondo privilegiato, l'Europa, nel quale staremo sempre meglio che in tutto il resto del pianeta. Una volta guardavamo tutti dall'alto in basso ma oggi la situazione è cambiata. Penso che tu sia d'accordo.
Scritto da Luisa Bernasconi il 29/2/2012 alle 15:41
Caro @Marco, inutile che dica a te, che segui costantemente il blog, che concordo con i ragionamenti di @FrancescoG, @Roberto Molinari, @Lele, @Simone Franceschetto. A quanto dici, tu sei del Pd, e allora perché questa voglia di tornare indietro a quando i partiti del Pd erano due? Tu sai che mi piace l’esercizio critico, ma il mio nelle intenzioni è finalizzato all’attuazione del progetto originario, non ad affossarlo. Sono il primo a riconoscere che il tuo pensiero è assolutamente legittimo e mai ti dirò di uscire e di andare con Vendola o con Rifondazione comunista, mai e poi mai. Perché non provi a fare altrettanto con chi la pensa come me o, in questa caso, come Veltroni?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 15:50
Caro @Ulderico, tu hai una visione molto più pessimistica della mia sullo stato del Pd. Probabilmente le esperienze che hai vissuto ti rendono arcigno e amaro. Tuttavia, ti confesso che l’idea del congresso, se non mi persuade totalmente, comincia a far capolino anche nella mia testa. E’ un’ipotesi accademica che serve più che altro per sollecitare dal basso una presa di posizione che tolga di mezzo le ambiguità più forti che frenano l’azione del Pd sul progetto, sul programma, sulle alleanze.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 15:53
ma se quando vinco, vincono i liberali alla veltroni, che vanno contro gli interessi miei, che vinco a fare ?
Scritto da marco il 29/2/2012 alle 15:56
Reverendo Adamoli, avrà sicuramente notato che io non mi sono unita alle scuse della mia allegra brigata. E dai, ci mancherebbe anche che Veltroni pretenda le scuse! Mi sa che ha perso le Proporzioni. Però, a me piacciono tutti e due. Walter deve essere un buon marito (come il mio), di quelli sereni, me lo immagino in casa, tranquillo, che apparecchia e sparecchia, che ti prepara la colazione e te la porta a letto, che ti fa sentire una Principessa. E ha ragione quando condanna la “delegittimazione dell’avversario”. E’ una pratica fastidiosa che SI E’ VISTA ANCHE SU QUESTO BLOG AD OPERA DI UN EX DEMOCRISTIANO (che non è certamente lei, Reverendo Adamoli). Però, mi piace anche Vendola, il mio poeta preferito dopo Giovanni Pascoli (la prima poesia che ho imparato a memoria è stata “La cavallina storna”, non me la dimenticherò mai, anche se la giudico un po’ triste per i bambini). E poi, Vendola cosa ha detto di così grave a Veltroni? Se gli avesse detto che era di sinistra si sarebbe offeso, ora gli ha detto che è di destra e si è offeso uguale. Nel vostro mondo, additare una persona come di destra o di sinistra pare diventata un’accusa gravissima. Il Coniglio Bianco la chiama “condanna del Bipolarismo Muscolare”. Veramente, di muscoli, sia Veltroni che Vendola mi sembrano messi malino. Il saggio Brucaliffo ha posto a confronto i commenti di @Lele e di @Roberto Molinari. @Lele qualche passo “oltre” l’ha fatto, @Molinari sembra fermo. Eppure è un uomo che cammina. Non è una critica a Molinari, è solo una constatazione (amichevole, si intende) del Brucaliffo.
Scritto da Alice in wonderland il 29/2/2012 alle 16:03
@Luisa. Io sono conscio del fatto che il tenore di vita dell’occidente è possibile solo e soltanto se qualcun altro langue. Io cerco di essere una persona degna e di avere un modello di consumo sostenibile e parco, ma non riuscirò a risolvere i problemi del mondo. Io dico questo, la ricchezza prodotta in Italia è una grandezza nota (e in contrazione) e l’oggetto della politica, ieri come oggi, è la lotta per la sua suddivisione tra gli italiani. È noto che la coesione sociale in Italia è stata messa a dura prova e che le sperequazioni sono sempre maggiori. Io non credo che questa situazione possa essere sanata senza un duro confronto perché, lo vediamo a d esempio con le mini-liberalizzazioni, chi ha potere non ha nessuna intenzione di cederlo. Quindi il pane, anche in Italia, per distribuzione di quantità e qualità non è tutto uguale e io credo che il PD se vuole essere una forza di governo “democratica/riformista/solidale” deve dire come vuole porre rimedio a questa situazione.
Scritto da Lele il 29/2/2012 alle 16:27
@Marco non darti pene inutili tanto con la tua posizione non vincerai mai.
Scritto da Raffaele il 29/2/2012 alle 16:29
Caro Adamoli, tanto vi ritroverete tutti insieme alle prossime elezioni. Tu, con Vendola, Di Pietro e tanti altri sinistri. Sei finito proprio dalla parte sbagliata.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 29/2/2012 alle 16:49
Reverendo Adamoli, devo richiamarla! Nel rispondere al sacrestano nonché “esperto paolino” @Ulderico Monti, lei scrive: “Probabilmente le esperienze che hai vissuto ti rendono arcigno e amaro”. Caro Reverendo Adamoli, non sono d’accordo con lei. Nessuna esperienza, anche la più deludente o fallimentare, può essere additata quale causa di un “carattere arcigno”. Non prendiamoci in giro! Il Reverendo Dodgson, tutte le ultime domeniche del mese, insieme al giornale “Avvenire” mi porta anche l’allegato inserto sulla Famiglia. Ho letto proprio oggi, su quelle pagine, alcune testimonianze di alcuni ragazzi che, seppur malati di cancro, SORRIDONO OGNI GIORNO ALLA VITA. Diversi di loro sono diventati blogger. (Non ho con me l’inserto adesso perché l’ho dimenticato in collegio. Quando lo recupero, le segnalerò i blog). Quindi, se non sono arcigni questi sofferenti ragazzi, perché mai dovrebbe esserlo il signor @Monti? Vedo che oggi @Lele è interattivo. Bravo! Interloquire, ogni tanto, con il Prossimo non è poi così peccaminoso. Un po’ di sana contaminazione anche ai cattolici fa bene.
Scritto da Alice in wonderland il 29/2/2012 alle 17:00
Ben venga la discussione su temi concreti e vicini all'Italia. Ma non bisogna criminalizzare chi la pensa diversamente. Tuttavia il PD dovrà trovare una posizione di sintesi cercando, nel limite del possibile, di tutelare la maggioranza delle sue anime interne. Ma la bussola con parole chiare deve essere Innovazione, Riformismo garantendo però equità sociale. In una logica interclassista a 360 gradi queste parole DEVONO convivere insieme. Bersani ce la farà, ne sono sicuro.
Scritto da Simone Franceschetto il 29/2/2012 alle 17:10
Cara @Alice (16.03), se chiunque su questo blog ti “infastidisce” perché dici che ti delegittima? Sono due fattispecie diversissime in questo mondo. Quanto a Veltroni, pensa se avesse detto lui a Vendola che è di destra. Nichi avrebbe organizzato l’immancabile e bella manifestazione di protesta davanti a Montecitorio. Sei sicura che Fassina sia di sinistra e Ichino di destra? Potrei fare qualche altro esempio ma quest’ultimo, il più provocatorio di tutti in questo momento, basta e avanza. Il Paese delle meraviglie aspetti ancora un po’ per salutare Veltroni. Io non l’ho mai votato, ma penso che sia ancora utile. Questo non è consolante, ma è la realtà come la vedo io.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 17:15
"di sinistra, MA ANCHE di destra, perché non possiamo permetterci il lusso di lasciare la destra alla destra" - (CrozzaItalia, 15 ottobre 2007)
Scritto da Adriano il 29/2/2012 alle 17:19
Concordo pienamente con Lele (ore 16.27). Quanto alla disputa Vendola-Veltroni sulle tonalità dei rispettivi "rossi", meglio passare oltre, non credo che appassioni molto gli italiani vessati dalla crisi e dai reiterati malgoverni
Scritto da cesare chiericati il 29/2/2012 alle 17:42
Veltroni ha cercato di vivere una sua dimensione politica fuori dalla "Casa Madre". Il popolo lo ha osannato ed illuso ed il nostro, splendido pavone, ha aperto la sua bellissima ruota sgargiante e variopinta. Il bersaglio, a quel punto, era grande e visibile. L' Armata Rossa, coaudiuvata da qualche mercenario occasionale, lo ha immediatamente impallinato e... les jeux sont faits.
Scritto da paperoga il 29/2/2012 alle 17:44
La politica e le idee passano e si concretizzano con una sana e robusta organizzazione. Storie non ce ne sono. L' idea veltroniana, rispettabilissima, rimane eterea, fragile, inconsistente. Fascinosa quanto il ciclo di una luna. @Alice in wonderland, che si finge simpatizzante vendoliana nel maldestro tentativo di differenziarsi dalle sorelline, è tanto pesante quanto patetica con le sue noiose e lunghe litanie più che del "Paese delle meraviglie" quasi un canto stonato del "Paese della bassa".
Scritto da E.F. il 29/2/2012 alle 18:26
Mi scuso per la digressione. Ho intravisto ieri sera la performance del manifestante NO TAV nei confronti di un poliziotto. Atteggiamento di scherno, di dileggio e di arroganza. Di destra o di sinistra? Senza scomodare Pasolini: è un razzista e un cretino.
Scritto da Giovanni Cogliati il 29/2/2012 alle 18:37
Caro @Lele (16.27), condivido come @Cesare Chiericati la tua risposta a @Luisa Bernasconi. La ricchezza è una misura nota e il Pd dovrebbe pensare a ridistribuirla meglio attraverso la leva fiscale e i tetti alle retribuzioni pubbliche. Questi ultimi sono un merito innegabile del governo Monti, anche se poi tocca al Parlamento la parola finale. Voglio però evidenziare un aspetto molto importante: la ricchezza complessiva bisogna cercare di aumentarla e anche questo è l’obiettivo di un grande partito popolare di progresso e di riforme.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 19:06
Cara @E.F., sono un uomo di mondo (come si dice) e saluto volentieri il tuo ritorno dopo tanto tempo. Le prime righe mi confermano ciò che già sapevo e cioè che non ti mancano le idee politiche e la capacità di esporle bene. Mi domando perché, invece di prendertela con altre lettrici, non alimenti la discussione sui contenuti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 19:11
Bella e condivisibile la risposta di@Adamoli a@Marco sul PD e il rispetto su opinioni diverse...però deve valere per tutti.Si può o no dissentire senza essere tacciati di" veterocomunismo" o "perderete sempre"?non voglio perdere la speranza che ho del PD,ma come non riconoscere che ancora una volta chi paga gli errori di un sistema sono i lavoratori,i giovani,i 50enni in mobilità e comunque i più deboli?i soliti noti e ancora non è finita.Spero che il PD sia altro e sappia anche ascoltare.
Scritto da emmezeta il 29/2/2012 alle 19:17
Effettivamente parlare in questo momento di primarie di coalizione con Vendola e Di Pietro che sul sostegno al governo Monti stanno sull'altra barricata rispetto al Pd suona quasi ridicolo. Bersani, se ci sei batti un colpo.
Scritto da Giorgio S. il 29/2/2012 alle 20:17
Caro Adamoli, ha ragione. Sono fatta male, mal sopporto le lezioni delle prime della classe, era così anche a scuola. E' più forte di me, cercherò di limitarmi. Spesso però alcune sue commentatrici sono state pesanti almeno quanto me. Di certo più colte e forbite, hanno forse meritato da parte sua più rispetto, ma le insolenze, più articolate, meno popolane, comunque perfide, sono state a volte durissime e personali. Non mi pare che lei le abbia sempre redarguite con la stessa dovuta severità.
Scritto da E.F. il 29/2/2012 alle 21:08
Secondo @Pietro (di sinistra) tu saresti pronto a candidarti nel Grande Centro di Casini e Monti. Magari fosse, ma non ci credo per quel che ho potuto conoscerti dopo alcuni anni di blog. Sei troppo ostinato nel difendere le tue idee.
Scritto da Bianchi Giò il 29/2/2012 alle 21:38
Hai ragione Giuseppe, oltre alla ripartizione classica c'è la terza via, quella che ha cercato di innescare un processo di crescita lunghissimo che avrebbe permesso al nostro welfare di espandersi e migliorare all’infinito. Era la terza via di Blair, che aveva nella finanziarizzazione dell’economia inglese e nella GLOBALIZZAZIONE la via per avere tassi di crescita decenti per molti anni. Era la fine degli anni ’90, ed è purtroppo storia passata. Anche da lì però abbiamo imparato che nulla è gratis e comunque l’Italia quel treno non ci ha nemmeno provato a prenderlo. Ora, quale può essere oggi la via da seguire?
Scritto da Lele il 29/2/2012 alle 22:06
Caro @Emmezeta (19.17), il dissenso non solo è da rispettare ma è semplicemente irrinunciabile nel Pd. I vetero-comunisti ci sono ancora in Italia e una piccola schiera anche nel Pd, non potrebbe essere diversamente. Il punto è che non bisogna usare questa espressione come un insulto. Se mi dicono che sono un “democristiano sorpassato” mica mi offendo, cerco di dimostrare nel merito che guardo al futuro pur essendo orgoglioso del passato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 29/2/2012 alle 22:50
Bella scoperta, caro Adamoli, la Dc è stata il partito della ricostruzione in Italia. I comunisti non possono dire altrettanto.
Scritto da Maurizio il 29/2/2012 alle 23:28
Caro Reverendo Adamoli, è una ignominia che il Paese delle Meraviglie, il Non-Luogo per eccellenza, venga collocato nella Bassa. Scusi, ma cosa è la Bassa? Occorre chiarirsi, sa, la Binetti potrebbe intenderla come una parola da sussurrare con pudore. Senta un po’, il Brucaliffo è certo che @E.F. non si sia mai allontanato dal blog. Non è andato in crociera con Costa, è sempre stato qui, vivo, vegeto, asmatico e pure grassoccio e con il suo solito lessico ossessivo, cambiando semplicemente il nick: @Aspide, Paperoga, ecc.. Che pizza, Reverendo Adamoli, queste cose gliele aveva già dette @Mafalda, è inutile che io le ripeta, annoiano a morte chiunque, me per prima. Reverendo Adamoli, la Duchessa, che è anche fattucchiera, sta preparandole un potente talismanoproteggiblog perché ha l’impressione che il tizio voglia venire qui a fare un po’ di cagnara. Riguardo alla risposta che lei mi fornisce alle 17 e 15, vuole che io non sappia la differenza fra infastidire e delegittimare politicamente? Certo che la conosco. Eccome! Infatti, il tizio in questione non mi infastidisce soltanto ma MI DELEGITTIMA COME AVVERSARIO POLITICO perché scrive che IO FINGO DI ESSERE VENDOLIANA. Si vede che mi conosce molto bene. Inoltre, MI DELOCALIZZA pure, collocandomi a tutti i costi nella Bassa. Ora ho capito, è per via di Busto Arsizio. E’ ossessionato da Busto Arsizio. I miei recapiti li ha, perché non mi contatta, posso fargli da “ciciarona” e mostrargli la città. Infine, Reverendo Adamoli, mi è piaciuto il Gioco che ha fatto quando ha posto a confronto Ichino e Fassina. E allora io le chiedo: possiamo dire che Casini sia più a destra di Ichino? No, assolutamente no. Fra Ichino e Casini io scelgo quest’ultimo a occhi chiusi. Mi ispira più fiducia. Quelle fiducie di tipo clientelari, però più genuine rispetto a quella improbabile che mi trasmette Ichino. Il Coniglio Bianco sta annuendo e sottoscrive il mio pensiero.
Scritto da Alice in wonderland il 1/3/2012 alle 00:05
Ho seguito tutto il dibattito. Ne è uscita confermata l'impostazione introduttiva del post. Se non si mette a punto un minimo di piattaforma politica e programmatica omogenea, parlare di primarie alle quali partecipi anche Vendola diventa un'impresa titanica. Non arrivo alle estreme conseguenze di @Ulderico Monti ma penso che le perplessità ci stiano tutte. Ma io non sono un iscritto del Pd.
Scritto da Roseto senza rose il 1/3/2012 alle 09:12
Alice, sulla Bassa si scontrano due diverse scuole di pensiero: Binetti/Minetti. Su Veltroni e Vendola non ho nulla da dire, non ho capito di cosa stanno parlando.
Scritto da Frank Slade il 1/3/2012 alle 10:19
Avrei intitolato il post "Il dramma della sinistra". Rende ancora meglio la vostra situazione.
Scritto da Fabio F. il 1/3/2012 alle 10:48
caro adamoli, facci sempre la tara di un po' di foga dialettica, in quello che dico -senza mai offendere nessuno, spero. Ma il problema rimane . un partito che non incarni il mio legittimo interesse di classe, ma che lo subordini ad un interesse "collettivo", e che sia arbitro, non attore, fra me e la mia controparte, non mi serve, non voglio nè votarlo nè sostenerlo : 20 anni di riformismo, cosa hanno prodotto ? io lavoratore ho fatto solo passi indietro, come dignità, reddito e potere.
Scritto da marco il 1/3/2012 alle 11:44
Caro @Lele (22.06), magari sapessi rispondere alla tua domanda finale. La mia impressione è che oggi non siano la “soluzione” né la prima né la seconda via (per semplicità il liberismo e il socialismo vecchia maniera) e che la terza via sia tutta da reinventare. In queste situazioni di crisi epocale, bisognerebbe aggrapparsi ad un insegnamento non ideologico, vale a dire ai principi e agli ideali, e poi cercare pragmaticamente la strada consona per arrivare alla maggiore giustizia che non vede mai disgiunta la “redistribuzione” (socialismo) dalla “crescita” (liberismo). Scusa la semplificazione ma ne riparleremo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/3/2012 alle 11:55
Caro @Marco, tu non hai mai offeso nessuno e mi piace dialogare con te. Però…”dopo vent’anni di riformismo”, ma dove l’hai visto?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 1/3/2012 alle 11:56
scusa se intervengo ancora : l'hai sentito mario draghi ? e marchionne ? basta col welfare, sanità, pensioni...adeguarsi verso il basso. tutto quello che rende la nostra vita degna e civile -io 100 anni fa non avrei saputo nemmeno scrivere -è un ostacolo al sistema e deve essere abbattuto, il 900 ? è vecchio, si ritorna al 700, li sì che i sottoposti stavano al loro posto. un partito che non combatta, anzi di più, che non odi con tutte le sue forze questo volere ingiusto, non può essere il mi
Scritto da marco il 1/3/2012 alle 12:02
La sinistra ha avuto una funzione storica: quella di affrancare gli operai dallo sfruttamento disumano dei padroni; ha avuto anch’essa dei limiti quando, a partire dalla prima guerra mondiale, si è sottomessa ai nazionalismi rinunciando alla universalizzazione dei diritti. Questi sono affermati nel secondo dopoguerra ad iniziativa dei “cristiani” europei e dei “liberal” americani. La sinistra è finita quanto è stato raggiunto lo storico compromessa tra capitale e lavoro con la realizzazione del “Welfare State”, il sistema di sicurezza sociale nato peraltro sulle idee dei liberali illuminati J.M. Keynes e W.H.Beveridge, che liberò i lavoratori dall’assillo dei bisogni fondamentali rendendoli “più uguali” nell’affrontare la quotidianità. L’attuale “sinistra radicale” non è figlia della sinistra utopistica e massimalista di fine Ottocento, tantomeno dell’esperienza comunista attuata in Russia con esiti fallimentari, neppure della socialdemocrazia europea né del “blairismo” inglese. L’attuale “sinistra radicale” ( a differenza del Partito Democratico che è figlio di nessuno) è il risultato del movimento planetario, non solo giovanile, del “68” che ha portato in primo piano la diffusa esigenza di rinnovamento ma ha anche coniugato la richiesta di riconoscimento dei diritti (spesso dei desideri) con una visione individualistica e asociale della realtà (il “vogliamo tutto e subito” rifiutando compromessi e gradualità è indice di estraniazione e di infantilismo). Non avendo basi culturali solide e caratterizzandosi in una tumultuosa espressione di sentimenti, il movimento del “68” è crollato su sé stesso non avendo i presupposti per costituire una alternativa politica. La “sinistra radicale” incorpora spezzoni di esperienze del passato che non hanno più nulla da dire ad una società democratica che ha assimilato la necessità della sintesi tra pubblico e privato, tra Stato e mercato, tra politica e società, tra differenza e coesione, come la condizione per lo sviluppo. Non c’è più una distinzione tra destra sinistra, tra la conservazione e il progresso, tra il privilegio e l’uguaglianza, soprattutto perché mancano le culture in grado di definire le nuove linee di contrasto. In una società frammentata e percorsa da stati d’animo, da emozioni, da mentalità e da stili di vita diversificati secondo traiettorie diverse da quelle passato, non ha senso la divisione orizzontale, “di qui o di là”, del bipolarismo. Se non rinnoviamo le “categorie” della politica vincerà sempre quella parte politica che, al di la dei trasformismi, è schierata per la conservazione di ciò che è residuo, sopravvivenza, scorie; non cambiamento. Gli interessi, singoli e organizzati, contano sempre molto ma l’elemento decisivo è quello culturale, in quanto ha la capacità di influenzare, anche attraverso i “media”, la mentalità comune e l’opinione pubblica. Diversamente si autoavvera la profezia di Milton Friedman, il “guru” del neoliberismo: la forma più avanzata di democrazia è quella che si identifica con il consumismo perché ci permette di scegliere tutto, anche il colore della cravatta. Il vino novello ha bisogno di recipienti diversi da quelli usati prima.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 1/3/2012 alle 12:27
Sempre interessanti e belli i gli articoli di @Fiori. Nn ne perdo uno, grazie.
Scritto da Giacomina il 1/3/2012 alle 13:52
@Fiori, lei di solito critica severamente il Pd ma se riconosce che "è figlio di nessuno" dovrebbe ammettere che è un fatto pisitivo. Non si è sempre detto che bisognava liberarsi delle ideologie del Novecento?
Scritto da Rino Agosti il 1/3/2012 alle 14:42
@Rino Agosti – Le ideologie, “scienze delle idee”, sono un fatto deteriore perché cristallizzano le idee su realtà storiche in divenire e si trasformano in dogmi che pretendono di imbrigliare la realtà e di predeterminare la storia. Da questo punto di vista (ma anche per altre considerazioni) la nascita del Partito Democratico è un fatto positivo. Ma la politica deve pur sempre avere una bussola di orientamento per procedere in un mondo enigmatico e culturalmente ancora inesplorato; diversamente si limita a gestire l’esistente, compito a cui può provvedere un “partito di amministratori di condominio”. La bussola è costituita dai principi dell’etica (laica) e dai valori morali condivisi che permettono di configurare un progetto di società e un programma di governo. Però un conto e la critica, accompagnata dall’analisi e da proposte, altro è il disfattismo a cui spesso si abbandonano proprio alcuni dirigenti del P.D. La mia posizione è volta al rinnovamento dei partiti nella convinzione della loro essenzialità per la partecipazione democratica dei cittadini.
Scritto da cmf. il 1/3/2012 alle 17:56
O signore mio @Alice in wonderland, non avevo ancora letto questa tua perla. Ascolta bene. Se tu usi 12 o 13 nickname diversi non è detto che gli altri facciano allo stesso modo. Se ti diverti in questa maniera per me va bene. Però non raccontare balle .Sei ossessionata da questa cose, ma che problemi hai? Comunque ha ragione Adamoli, basta, basta, basta mi sono rotta le scatole. Scriverò di altro, se ne avrò voglia. Salutami le tue gemelline.
Scritto da E.F. il 1/3/2012 alle 18:29
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)