Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/7/2008 alle 11:04

Pubblico nel mio blog molto volentieri una delle tante mail che mi sono pervenute sullo stato di salute del PD. E’ anche questo un modo per fare rete fra di noi e parlarci con immediatezza.
Si tratta di una lettera molto preoccupata di un militante appassionato e intelligente (Mariuccio Bianchi di Malnate) che esprime un sentimento diffuso, non solo tra gli aderenti, ma anche nel cosiddetto popolo delle primarie e tra i semplici elettori del PD.
Molti sono scoraggiati più che dal voto di primavera da come il gruppo dirigente nazionale si è comportato dopo le elezioni. Espresso così è il mio stesso pensiero.

---------------------------------------------------------------------------------------------------

Caro Giuseppe,
approfitto del tuo blog per esprimere un po’, anzi un po’ tanta, preoccupazione su come stanno andando le cose nel partito.
Non sono certo il solo ad essere preoccupato, poiché sono a contatto con vecchi militanti (magari di diversa provenienza), che hanno accolto con grande speranza il P.D. ed ora sono altrettanto in ansia come me e con una grande tentazione di smobilitare. Io continuo a raccomandare che non è ancora il momento di mollare. Certo è che vedere a Roma qualcuno che torna a strizzare l’occhio alla sinistra dei desaparecidos (a livello parlamentare, s’intende), qualcun altro che invece guarda all’U.D.C., qualcuno che contesta e basta, chiedendo la testa di Veltroni, sconcerta e fa arrabbiare.

Personalmente non credo si debba guardare troppo alle forze alla nostra sinistra; semmai dobbiamo avere la capacità di rappresentare noi gli interessi ed i bisogni che, a parole, la sinistra radicale afferma di tutelare: urlare quindi a squarciagola che i bisogni del Paese non sono quelli della giustizia che Berlusconi ed i suoi lacchè, in parlamento e nei media stanno strombazzando, ma ad es. la perdita di potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni; far capire che un altro problema è la riforma della pubblica amministrazione da fare non alla Tremonti con semplici tagli di spesa, ma con oculatezza e senza troppi proclami; senza dimenticare federalismo fiscale e sicurezza, a proposito dei quali dobbiamo però far emergere il nostro segno distintivo di federalismo solidale e di sicurezza non disgiunta dalla difesa della legalità e del valore dell’accoglienza. Certo, a proposito di giustizia, dovremmo riuscire anche con parole semplici far capire agli Italiani che ciò che Berlusconi sta tentando con la convivenza non solo del suo schieramento (ovvia), ma di autorevoli quotidiani “liberali”, di istituzioni o corpi intermedi silenti, a partire dalla Confindustria, è il tentativo di rendere definitivamente subalterno il potere giudiziario all’esecutivo; considerando che il legislativo è già in gran parte succube, si rischia di creare una situazione da ancient regime, da sovrano “legibus solutus” ; il problema è che non riusciamo, se non nei modi urlati  alla Di Pietro, a far capire che una magistratura succube è più un danno per i comuni cittadini che per i le varie caste di privilegiati o potenti.
Quello che voglio dire, caro Giuseppe, è che, anziché dividerci sulle alleanze o ritornare a stucchevoli discussioni sull’identità (che per me, come ho già scritto, è cattolico-popolare e liberalsocialista ) dobbiamo fare uno sforzo per comunicare in modo semplice e chiaro all’elettorato le questioni fondamentali sul tappeto e le nostre soluzioni. Semmai c’è da verificare se siamo d’accordo sui contenuti. Se il programma elettorale non erano solo chiacchiere, credo che sulle questioni fondamentali si sia d’accordo. In ogni caso c’è sempre la possibilità di un congresso, che io svolgerei non prima però di aver rafforzato l’organizzazione con un minimo di tesseramento.  

Cordialmente, a presto Mariuccio Bianchi, Malnate            

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Caro Giuseppe, sono in perfetta sintonia con quanto scrive Mariuccio, un comune amico . Ti chiedo, per quanto possibile, di far intendere a lor signori che bisogna battere un colpo. Quindi sì alla manifestazione di Micromega. Trovo tremendamente attuale il detto"dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur". E se ancora tergiversiamo Sagunto sarà non solo espugnata, ma incenerita col sale sparso sulle rovine. Un saluto cordiale
Scritto da Angelo Eberli il 4/7/2008 alle 14:40
mariuccio bianchi lo conosco da una vita, non condivido del tutto le sue indicazioni ma conosco il suo sofferto percorso nel tentativo di approdare a uno schieramento di tipo socio liberal democratico; sono diversamente schierato ma faccio i miei auguri; ad maiora
Scritto da Paolo il 4/7/2008 alle 16:23
Sono d'accordo con Bianchi, ma vorrei che non fosse trascurata nell'identità del partito il filone gramsciano della cultura italiana, cosa ben diversa dal rozzo comunismo sovietico. Non si dimentichi che i primi a mostrare interesse per il pensiero di Gramsci sono stati i cattolici, se è vero che alla fine degli anni '60 è stato tutto un fiorire di tesi di laurea su Gramsci proprio all'università Cattolica di Milano. Cordialmente Luca
Scritto da Luca Zanzi il 12/7/2008 alle 17:33
Sono anch'io preoccupato del correntismo che sta rinascendo a Roma e che fa capo a vari dirigenti. Non so i militanti, ma il semplice elettore che ha guardato con fiducia il nuovo partito rimane un po' deluso.
Scritto da Carlo Saibeni il 12/7/2008 alle 17:37
In effetti il P.D. sembra difettare di iniziativa politica, oscillando tra una volontà di dialogo a tutti i costi con la maggioranza ed una opposizione alquanto debole. Individuiamo invece alcuni temi di forte impatto sociale e su di essi impostiamo la nostra campagna di autunno (salari, nuove povertà, tasse, ecc.). Dettiamo noi la nostra agenda di iniziativa. Non trascurerei -qui c'è possibilità di dialogo con parte della maggioranza-il tema del federalismo fiscale.
Scritto da Giovanni il 13/7/2008 alle 17:09
Voi tutti, Bianchi, Adamoli e compagnia, fate bei discorsi, ma chi vi ha votato, come me, non capisce più molto: cosa volete, ma sopratutto cosa fate contro questo governo maledetto e lasciate l'opposizione a Di Pietro. Svegliatevi, un elettore un po' deluso.
Scritto da Gianni il 16/7/2008 alle 11:42
Archivi:
Ultimi post:
(12/6/2014 - 09:06)
(10/6/2014 - 11:29)
(8/6/2014 - 19:04)
(5/6/2014 - 12:08)
(28/5/2014 - 08:54)
(27/5/2014 - 09:40)
(26/5/2014 - 08:10)
(25/5/2014 - 09:04)
(24/5/2014 - 12:08)
(22/5/2014 - 17:23)