Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/3/2012 alle 14:03

 


Sono rimasto colpito dalle dichiarazioni di Luigi Lusi che ho ascoltato giovedì sera a Servizio Pubblico di Michele Santoro.
Allusioni, minacce, messaggi di tipo mafioso: “Chi doveva sapere, sapeva”... “Questa partita farà saltare il centrosinistra”.
Che cosa ci sarebbe di “molto più grande” in questa disgustosa faccenda di enormi ruberie tale da creare queste conseguenze così gravi? Nei giorni seguenti Lusi ha rincarato la dose: “Ero il bancomat della sinistra”.
Francesco Rutelli ed Enzo Bianco hanno provveduto a denunciarlo per le sue “calunnie”. Altre querele sono state preannunciate e la magistratura farà la sua parte.
Ma non possiamo attendere i tempi lunghi della Giustizia. La pessima opinione che i cittadini hanno dei partiti non lo permette. Gli italiani hanno il diritto di conoscere tutto, soprattutto gli iscritti al Pd e prima ancora tutte le persone che avevano aderito alla Margherita.
C'è solo un servizio che Lusi può rendere al Paese dopo il suo scellerato comportamento. Quello di parlare, di dire tutto su eventuali complicità, di tirar fuori i nomi. Sono state finanziate certe campagne elettorali, oppure le elezioni primarie di qualcuno? Chi doveva parlare e ha taciuto?
E c'è un servizio urgente che i partiti debbono rendere all'Italia e a sé stessi: riformare immediatamente il finanziamento pubblico.
Altrimenti accusare l'anti-politica diventa ridicolo, sarebbe la copertura di insensibilità e colpe gravissime.


 

Commenti dei lettori: 40 commenti -
Caro Giuseppe, hai ragione. Sui nomi si vedrà e chi dovrà pagare speriamo che non troverà scappatoie. Rimane la questione politica. Un partito che consente ad un individuo come Lusi di fare quello che ha fatto è un' organizzazione gravemente lacunosa (ed uso un eufemismo). i responsabili di allora della Margherita, Rutelli in testa, in un qualsiasi altro paese civile, pagherebbero sul piano politico. In Italia finirà che sentiremo il loro sermonare dal pulpito ancora per diverso tempo.
Scritto da paolo rossi il 12/3/2012 alle 14:01
Condivido in pieno l'articolo. E' ridicolo come Lusi generalizzi in quel modo. Non deve assolutamente passare il messaggio che tutta la politica sia corrotta e che i finanziamenti illeciti siano all'opera del giorno. Si facciano nomi e cognomi, chi dovrà pagare pagherà sicuramente. Il PD si è già dimostrato capace a gestire situazioni analoghe. Andrà rivisto il sistema di gestione della tesoreria. Ma ora serve un messaggio forte verso gli iscritti e ai tanti giovani che ci "credono" ancora.
Scritto da Simone Franceschetto il 12/3/2012 alle 14:04
Ansioso di sapere tutta la verità. Non votavo Margherita ma ne avevo stima. Conoscere i fatti più importanti di una situazione disgraziata come questa serve a ripulire un pò l'aria politica, almeno nel centrosinistra. A destra sono fatti loro, purtroppo.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 12/3/2012 alle 14:12
Proviamo a fare un'ipotesi: che il Lusi sia un “martire”. Che sacrifichi – seppure ben remunerato – la sua onorabilità per salvare il Partito. Come Giuda Iscariota che andò a tradire affinchè si affermasse la missione messianica del Maestro. E che quindi il “martire” Lusi sia il coperchio della pentola che contiene tutta la dirigenza che lo incaricò di gestire il patrimonio comune. Altrimenti, se la dirigenza si fosse lasciata soffiare i miliardi (di lire, che impressiona di più) senza rendersene conto, dovrebbe dimettersi in blocco e condannata per insipienza e dabbenaggine. Il fatto che tutti i coinvolti – nel pd e altrove – se ne restino lì, immobili e silenti, e – se costretti – si lagnino del “traditore“ Lusi, è il comportamento più vergognoso e meno credibile nella storia dei partiti italiani. O incapaci o complici! Ognuno di noi, se ha qualche soldo in banca, dà un'occhiata agli estratti conto, o no? Se la magistratura non fosse intervenuta, i datori di lavoro del Lusi avrebbero taciuto.
Scritto da ulderico monti il 12/3/2012 alle 15:37
Dopo lo scoppio del caso Lusi i partiti avevano promesso di fare in pochi giorni la modifica della legge sul loro finanziamento. Quanto tempo dovremo ancora aspettare?
Scritto da Elisabetta C. il 12/3/2012 alle 15:46
Mezze frasi...che fanno pensare a ricatti ed a richieste di aiuto. Chiamata in causa di una classe dirigente che di "dirigente" ha poco. E' ora di aprire il libro perchè ormai tutti ridono della vicenda.
Scritto da Grillo parlante il 12/3/2012 alle 15:48
Caro @Paolo, sono persuaso che, in ogni caso, che sia accertata oppure no una sua responsabilità diretta (impossibile escluderla al momento), Rutelli pagherà il conto politico. Anzi lo sta già pagando. La sua stagione di leader, anche di una piccola forza, è già finita.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2012 alle 16:22
Caro @Ulderico, martire Luigi Lusi non credo proprio. Uno che, abbiamo appreso, faceva quella vita da nababbo nei resort più esclusivi? Per carità. Non penso affatto che tutta la dirigenza dell’ex Margherita (che già aveva cessato di esistere all’epoca dei fatti contestati) fosse implicata. Queste cose si fanno al massimo con qualche complice e basta. Ecco, se ci sono stati dei compari, e lo ritengo molto probabile, debbono venire alla luce, pagare salato e messi nella condizione di non nuocere più in nessunissima Istituzione.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2012 alle 16:27
Giustissimo tenere sotto pressione chi di dovere. Una vicenda tanto scandalosa non può restare senza paternità politica.
Scritto da Vittorio il 12/3/2012 alle 16:42
certo basta proteggere i politici corrotti chi sa parli bravo giuseppe
Scritto da rance il 12/3/2012 alle 17:29
Una volta si diceva “pranzi luculliani”. Nel terzo millennio si chiamano “pranzi lusiani”. E che pranzi! Crepi l’avarizia, è il motto di zio Paperone e del tesoriere della Margherita. Crepi l’avarizia! Con questa scusa, Lusi, alla ricerca di Prelibatezze, dopo aver mangiato i preziosi spaghetti al caviale di Nonsisadove (180 euro), aveva messo gli occhi assatanati anche sulle inestimabili Ostrichette del Paese delle Meraviglie, che abbiamo provveduto a mettere al riparo. Il saggio Brucaliffo che ha un archivio che anche Andreotti, a suo tempo, aveva preso a modello, ha conservato – della serie Nonsisamai – la pag. 37 dell’Espresso n. 49 del 14 dicembre 2006, dal titolo “Fassino batte Berlusconi”. In che cosa lo batte? vi chiederete voi. Nei conti in perdita dei partiti. I Ds (di cui Fassino era segretario), con 179.606 milioni di euro, erano al primo posto nella graduatoria dell’indebitamento dei partiti (dati Gazzetta Ufficiale, 2005). Il pezzo del giornalista Francesco Bonazzi fa anche cenno alle discussioni tra Ds e Margherita su chi si sarebbe dovuto accollare i debiti del futuro Partito Democratico. Oggi come oggi, sui conti dei Ds non sappiamo (le gesta di Sposetti non ci sono note) e staremo a vedere, mentre per quelle della Margherita (che, nel 2005, a tre anni dalla sua nascita, aveva accumulato 11.720 milioni di euro) conosciamo ora i retroscena della gestione Lusi. Caro Reverendo Adamoli, la mia amica @Mafalda le ha sempre detto che Rutelli non è carne e nemmeno pesce (e nemmeno vale 180 euro) ma lei non le ha mai dato retta. Male, Rev, male!
Scritto da Alice in wonderland il 12/3/2012 alle 17:30
è il vecchio adagio degli scandali politici fatto proprio in questi giorni dal"mariuolo" Luigi Lusi. Non credo ci saranno dichiarazioni esplosive nè sconvolgenti chiamate di correità, nessuno può sapere cosa stia in realtà accadendo sotto traccia. Certo che Lusi era il tesoriere della Margherità e non un fattorino. E' pertanto legittimo sostenere che qualcuno non poteva non sapere. Lo si è detto tante volte per Berlusconi vale la pena rammentarlo
Scritto da cesare chiericati il 12/3/2012 alle 17:43
Mio padre mi diceva: "La pulitica l'è una roba spurca, sta ala larga!!" Ebbravo papà, io ti ho dato retta ed ho lasciato che la facessero "gli altri". Magari anch'io sarei stato un delinquente ma la mia vita lavorativa, onesta ed integerrima, mi fa pensare che sarei stato un bravo politico così come lo sono stato sul lavoro, se solo non avessi seguito i tuoi insegnamenti. Ciao papà, dal Cielo dove sicuramente sei, ora mi darai ragione.
Scritto da carlo dalla il 12/3/2012 alle 17:44
La solita discussione interessante. Condivido tuttii commenti e come sempre apprezzo @Cesare Chiericati.
Scritto da Lorenzo il 12/3/2012 alle 17:53
Caro Giuseppe, Rutelli era già da tempo in fase calante (prima che scoppiasse il caso Lusi) per le sue scelte politiche. La follia della ricandidatura a sindaco di Roma (con però il comodo paracadute al Senato), l' entusiasmo (per lo meno a parole) nel portarci nel Pd per poi raccontarci due giorni dopo che quel progetto era fallito, la fondazione di un partitello dell' 1,5%. Errori gravi, ma politici. La vicenda Lusi indica invece o connivenza o grave incapacità. In un Paese serio si va a casa.
Scritto da paolo rossi il 12/3/2012 alle 17:53
Cara @Alice, complimenti per il vostro archivio. Quel che m’interessa però è l’appunto di @Mafalda. Ebbene, confermo, Rutelli è stato un buon segretario della Margherita che è stata un partito innovativo ed efficace senza del quale Romano Prodi (co-fondatore della Margherita) non avrebbe mai vinto le elezioni ed avremmo avuto quasi 20anni ininterrotti di Berlusconi-Bossi. Ma quando Rutelli ha costituito l’Api ho risposto pubblicamente picche alla sua proposta (e di Tabacci) di farmi responsabile della Lombardia e del Nord e me ne sono rimasto tranquillo nel Pd. Tranquillo ma non silente ed acritico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2012 alle 18:09
Caro @Cesare, è proprio la storiella del “mariuolo” che non mi va giù. In questo caso il “non poteva non sapere”, pronunciato spesso a vanvera, ha un suo fondamento che va esplorato fino in fondo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2012 alle 18:11
Caro @Carlo dalla, le tue parole andrebbero ripetute in tutti i corsi di formazione sociale e politica. Non stare alla finestra è una regola aurea se si vuol dare un contributo civile alle comunità e alle Istituzioni. E andrebbero rivolte sia ai giovani che agli adulti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/3/2012 alle 18:14
Mi auguro soltanto che il "caso Lusi" non venga sfruttato abilmente per "affossare" il "caso Penati" come, invece, ho l'impressione che stia avvenendo. Ma , tant'è, visti i precedenti, la Sinistra possiede da sempre una notevole abilità (e relative protezioni) nell'insabbiare gli scandali che la vedono prottagonista.
Scritto da renato il 12/3/2012 alle 18:18
@Renato, guai se si insabbia il caso Lusi come quello di Penati. Quest'ultimo sotto il profilo della corruzione nella pubblica amministrazione è perfino più grave.
Scritto da Augusto Tombolini il 12/3/2012 alle 19:03
D'accordo in particolare con le ultime righe. L'antipolitica è il nome che furbescamente i partiti danno alle critiche giustissime che si fanno a loro.
Scritto da Giulio Botti il 12/3/2012 alle 20:41
Cambiare il finanziamento pubblico dei partiti che viene fatto attraverso il meccanismo dei rimborsi elettorali è ancora più importante e urgente che cambiare la legge elettorale.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 12/3/2012 alle 20:41
a lusi piacciono le ville, le vacanze, gli hotel cinque stelle, le escort di seta e le lenzuola di lusso (oppure il contrario ma lui non se ne avvede: basta spendere. è uno spenditore compulsivo). a lusi piacciono anche gli spaghetti con il caviale. rutelli si è sempre accontentato di pane e cicoria. è un gran bravo ragazzo. ma quanto è stupido!
Scritto da Claudio Ennam il 12/3/2012 alle 21:21
Scommetterei che Lusi ha messo il becco in alcuni elezioni primarie. Prima si era fatto il nome di Franceschini e lui ha smentito. Poi si è fatto il nome di Renzi e lui ha smentito. Ma qualcosa deve pur esserci.
Scritto da Iscritto Varese il 12/3/2012 alle 21:43
@Ennam, ho capito chi sei. Grande!
Scritto da paperoga il 12/3/2012 alle 22:16
Domani vedremo se Boni ha il coraggio di non dimettersi da presidente del consiglio regionale. La Lega fa pena almeno come Berlusconi fa pena a Bossi.
Scritto da G.S. il 12/3/2012 alle 22:46
Incredibile la gentaglia che siede in Parlamento. La prossima volta saremo capaci di fare piazza pulita? Ho tanti dubbi, perfino se andare a votare.
Scritto da Ester B. il 12/3/2012 alle 23:04
Ma qualche importante rappresentante dell'ex margherita,a parte le querele di parte, ha provveduto ad una denuncia formale per appropriazione indebita? se si chi lo ha fatto? se no per chè non lo si fa?
Scritto da PG il 12/3/2012 alle 23:26
@P.G. - Da ciò che si può capire dai giornali e da altre fonti, se Banca d'Italia non avesse segnalato certe anomalie e la Magistratura non avesse aperto un'inchiesta non sapremmo niente dei fondi ancora incomprensibilmente in cassa (o vergognosamente spariti).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2012 alle 08:37
Nella prima repubblica c'era tanta Politica e alcuni politicanti. Nella seconda tanti politicanti e poca Politica. Tant'è che per vederne un po' ci è toccato affidarci a Monti e al suo esecutivo che fanno finalmente Politica, lasciando ai partiti il piacere di bisticciare come bambini all'asilo. In questo panorama personaggi come Lusi o come Milanese o come Papa non stonano affatto, anzi.
Scritto da Mattia il 13/3/2012 alle 08:43
Nulla da aggiuingere sul caso dei fondi "distratti", sulla trasparenza, sugli atteggiamenti indispensabili. Prendo spunto dal commento di @Carlo dalla. Condivido l'idea di fondo.In questo periodo ho avuto conferma di un accresciuto interesse dei cittadini. Si nota una mancanza di strumenti: risultato di anni di deleghe in bianco,di distanza cittadini-vita istituzionale. Si sta seminando. E' stagione :-) Noto anche i radical chic affascinati dal liderismo elitario.
Scritto da FrancescoG. il 13/3/2012 alle 09:07
@Mattia, nelle tue parole si sente la nostalgia ma la sento un pò anch'io che da ragazzo ero ferreamente all'opposione nella prima repubblica..
Scritto da Osvaldo il 13/3/2012 alle 09:50
Il @signor Mattia porta sempre con sé un “disfattismo costruttivo”. Ottimo, è quel che ci vuole! Intanto volevo sottoporre a tutti voi il racconto che ha fatto ieri il Reverendo Franceschini all’Unità. Anche Franceschini è un reverendissimo e parlamentarissimo, magari è anche amico di Lusi, magari sogna anche lui le Ostrichette del Paese delle Meraviglie, però è uno sgobbone! E, attualmente, dice anche cose interessanti al giornalista Collina dell'Unità. Magari le pensa anche. "Dico che il Pd deve parlare a quegli elettori (di sinistra). Conosco tutto il peso che in Italia deriva da un’eredità della storia. Ma non si può immaginare che un grande partito come il nostro, partendo dai valori dell’uguaglianza e della giustizia sociale, non cerchi di occupare uno spazio a sinistra e portare una parte di quegli elettori che sono su posizioni di pura protesta, di conservazione, sulle posizioni di una sinistra moderna, di governo. (omissis) Dobbiamo chiarirci le idee: non si può essere contemporaneamente contro la vocazione maggioritaria, contro l’alleanza con l’Udc e contro la foto di Vasto, perché altrimenti non ci presentiamo alle elezioni. L’Italia deve restare bipolare, su questo siamo tutti d’accordo. E il bipolarismo è garantito, indipendentemente dalla legge elettorale, dall’alternatività tra Pd e Pdl. Siccome né il Pd né il Pdl sono autosufficienti, attorno a loro si costruiranno delle alleanze. Però serve una legge elettorale che non obblighi ad alleanze forzose, eterogenee. Ci si deve poter alleare sulla base di una condivisione programmatica, non per prendere un voto in più. Il sistema proporzionale non significa la fine del bipolarismo ma l’uscita dallo schema delle alleanze coatte che abbiamo visto quanti danni ha provocato negli ultimi anni sia nel nostro campo che in quello avverso. (omissis) Il nodo in Europa è già stato chiarito con la nascita del gruppo dei Socialisti e dei democratici. È stato detto che non basta il campo socialista, che ci vuole un campo più ampio, progressista, con i socialisti dentro. L’iniziativa di Bersani va in questa direzione. E dirò di più, ad aprile faremo un seminario con molti dei gruppi parlamentari progressisti europei e di altre parti del mondo. Lì si capirà con chiarezza che se si esce dalla paura per le sigle stiamo tutti, socialisti e non socialisti, nello stesso fronte”.
Scritto da Alice in wonderland il 13/3/2012 alle 10:27
Il problema ha tante sfacettature. L'uso di soldi pubblici, rimborsi elettorali, che dovrebbero andare ad un solo ed unico scopo. Documentato. E l'uso scorretto a sostegno di innominabili appoggi correntizi. La smentita di Renzi, per esempio, inevitabile, non ci basta.E infine c'è un uso personale di fondi per farsi una vita ultra bella. Chi aveva le fette di salame sugli occhi ?
Scritto da A. Vaghi il 13/3/2012 alle 10:30
Caro @Mattia (8.43), un governo di tecnici che fa politica, spero fino all’ultimo istante, è solo apparentemente un’anomalia nella nostra condizione generale. L’Italia ha vissuto (si fa per dire) in apnea fino a qualche mese fa. Eravamo sul ciglio del burrone. Per questo capisco bene le critiche da sinistra sul piano dell’equità sociale ma non la loro opposizione talvolta furente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2012 alle 11:52
Caro @A. Vaghi (10.30), come certamente hai notato, la tua domanda finale è la stessa sulla quale è incardinato questo post. Se risponde (speriamo) solo la Giustizia, e non chi aveva specificamente la responsabilità politica, sarebbe un grave limite al quale non voglio rassegnarmi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/3/2012 alle 11:55
@Alice in wonderland, Franceschini dice che "non si può essere contemporaneamente contro la vocazione maggioritaria, contro l’alleanza con l’Udc e contro la foto di Vasto, perché altrimenti non ci presentiamo alle elezioni". Sono loro che devono decidere quale strada prendere. Dovrebbero farlo rapidamente mentre invece tengono il piede in tre scarpe, neanche in due. Dall'esterno appare questo.
Scritto da Roseto senza rose il 13/3/2012 alle 12:28
C'è un altro servizio che si può rendere al Paese senza attendere i tempi lunghi della giustizia. Avviare una inchiesta interna (in seno ex-Margherita, in seno PD) per svelare eventuali omissioni, corrresponsabilità, colLUSIoni. Si sarebbbe dovuta fare in concomitanza con il procedimento di espulsione di Lusi dal partito. Ma si può ancora rimediare.
Scritto da Giovanni Cogliati il 13/3/2012 alle 14:13
Caso Lusi, caso Penati? Chi ne parla più. Meglio puntare sull'ultimo finito nel pentolone. Chi parlerà mai più dell'ex competitor di Sinistra di Formigoni. Quello che siederebbe in cima al Pirellone oggi. Quello che ha comprato parte della Serravalle dilapidando i soldi nostri. Quello che ha confezionato i PII di Sesto per milioni di metri quadri e miliardi di euro.Chi ne parlerà più. I giudici di Milano? Non fatemi ridere non ci crede nessuno...
Scritto da Controcorrente il 13/3/2012 alle 14:55
@Controcorrente Che di Penati non si parli piu' e' solo una tua personalissima opinione. In questa deprimente gara a chi e' il piu' puzzone si e' aggiunto anche Lusi: non e' certo colpa della magistratura milanese. Magari, pensando a certi personaggi, si dovrebbe cominciare a chiederne conto a chi ne ha tollerato la presenza all'interno del partito, nonostante azioni e comportamenti che dovevano essere censurati politicamente da molto, molto tempo.
Scritto da Lorenzo M. il 13/3/2012 alle 17:03
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