Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 8/7/2008 alle 19:00

È vero, il biglietto elettronico integrato è un’innovazione importante come sostiene l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Ma è possibile che anche in Lombardia ogni cambiamento – pur positivo, come questo – debba essere accompagnato da una prima fase di caos e disagi per gli utenti?
Per chi non lo sapesse, da martedì 1 luglio i vecchi abbonamenti ferroviari cartacei sono stati sostituiti da un sistema di bigliettazione magnetica elettronica che integra tra le reti Nord, Trenitalia e ATM: tre reti, una sola tessera. L’abbonamento viene quindi “caricato” su una tessera magnetica dotata di un microchip chiamata Itinero: i titoli di viaggio dovranno così essere convalidati sia in entrata che in uscita, in modo da evitare i viaggi senza biglietti validi.
Fin qui, nulla da eccepire. Peccato però che il primo giorno del mese – come confermano le cronache dei giornali e i commenti degli stessi viaggiatori – non tutti avessero già questa tessera e che agli sportelli e ai distributori automatici si siano formate insopportabili code.  Molti utenti hanno lamentato mancanza di comunicazione chiara e tempestiva, ma anche molta disorganizzazione: chi, anche su consiglio di FNM, ha acquistato l’abbonamento il giorno prima si è visto consegnare ancora il formato cartaceo e ora non può passare dai tornelli.
È vero quindi quello che dice Cattaneo “i processi tecnologici hanno bisogno di una fase di rodaggio”, ma non era difficile prevedere che ci sarebbero stati disagi. Perché allora non iniziare una transizione più graduale e permettere ad esempio l’acquisto già dai giorni prima? Siamo in Lombardia o no?
Anche di questo abbiamo parlato oggi nella Commissione regionale “Territorio”.
L’Assessore Cattaneo ha preso l’impegno affinché questi disservizi non succedano più.
Io voglio credergli.

Commenti dei lettori: 1 commento -
Difficile credere alle promesse del Pirellone quando la regola é: prima inaugurare e poi far funzionare . Gli esempi del resto si sprecano. Si cominciò con il passante ferroviario ( due mesi di passione perché nulla funzionava); poi l'Ospedale di Varese con il lungo inesauribile corollario di disservizi grandi e piccoli; le promesse formigoniane di coppie di treni che avrebbero mandato in pensione le impresentabile carrozze in circolazione, infine "Itinero", ultima beffa per l'utente pagatore
Scritto da Cesare Chiericati il 9/7/2008 alle 11:07
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