Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 0/10/2010 alle 00:00

 

Dopo lo scandalo del San Raffaele (dissesto finanziario), quello della Fondazione Maugeri. Secondo l’accusa più di 50 milioni di euro di fondi neri dalla destinazione per ora misteriosa.
Due tra i più grandi e prestigiosi Istituti italiani della sanità privata convenzionati col Servizio Nazionale (Regione Lombardia).
I nomi che ricorrono negli ordini di custodia cautelare sono gli stessi da parecchio tempo, si tratta di persone molto vicine al presidente Roberto Formigoni.
Ma io non vorrei buttarla nella polemica politica, ci penseranno già tanti altri. M’interessa molto di più che si metta al centro della riflessione il nodo della sanità “non pubblica”: i metodi usati per gli accreditamenti e per i controlli, il fatto che i finanziamenti discrezionali e in conto capitale non passano dal Consiglio ma si fermano in Giunta, quindi nella maggioranza politica.
Per fare questo occorre che l’opposizione non si limiti a chiedere le dimissioni di Formigoni, ma è indispensabile che lui cambi atteggiamento.
I numeri della Maugeri, che conta ben 14 Istituti,  sono impressionanti: 200 milioni di introiti annuali dalla Regione per prestazioni eseguite e 50 milioni extra budget (2010-2011) per finanziare le infrastrutture della ricerca.
Considero Formigoni un professionista politico di qualità, il più agguerrito degli avversari. Per questo vorrei chiedergli: caro presidente, con queste cifre in ballo, come fai a dire che la Fondazione Maugeri è “una delle 880mila aziende private della Lombardia”? Come se fosse un’aziendina con la quale la Regione non ha nulla a che fare.
Francamente, mi sembra una colossale presa in giro.
 
Categoria: Sanitą, Lombardia
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