Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/4/2012 alle 11:50

Qualcuno ogni tanto sul blog (anche nell’ultimo post) mi dice che sarei con la valigia in mano pronto a traslocare dal Pd ad altre formazioni politiche.
Scempiaggini provocatorie. Su molte questioni scatta con il corpo sociale del mio partito una sintonia immediata e naturale. Però, visto che il blog è un luogo di riflessione e non di propaganda, voglio lasciare un mio pensiero molto sincero.
Confermo che nella mia gerarchia (e mi scuso per la semplificazione brutale) viene prima il bene comune. Poi le Istituzioni, come sede della rappresentanza politica e della mediazione degli interessi sociali. Infine i partiti come strumenti indispensabili e insostituibili di democrazia, al servizio del bene comune e delle Istituzioni.
Ebbene, vi confesso che mi imbatto spesso in una posizione molto diversa: “il partito è tutto. L’ubbidienza è un valore. E’ meglio sbagliare insieme che aver ragione da soli”.
Sentimento di fede rispettabilissimo. Domando a voi, come faccio di solito con loro: vi sembra che così si costruisca il partito dal basso? Che arroccandosi in questo modo nella trincea dei partiti si possa battere l’antipolitica furente di oggi?

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 32 commenti -
Beh, la trincea che hai scelto nella foto è molto gradevole.
Scritto da Nicola il 17/4/2012 alle 12:05
L'antipolitica si vince solo con dei partiti molto aperti. Il Pd da questo punto di vista sta facendo sforzi importanti ma c'è ancora tanto da fare.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 17/4/2012 alle 12:33
Chissà quanto ti ameranno certi Pd di Varese. In compenso troverai comprensione e appoggio in molti altri, anche ex Ds come me.
Scritto da Una lettrice il 17/4/2012 alle 12:48
Condivido e ho anche sempre fatto mia la gerarchia di valori che hai indicato.
Scritto da Angelo Eberli il 17/4/2012 alle 13:46
La cosiddetta "antipolitica" è politica anch'essa, pura esemplice. E' "resistenza" contro un sistema iniquo, dispendioso, inefficente. Il sistema è iniquo perché è dissipatorio, quindi ingiusto, quindi disonesto in sè. Non è necessario rubare per nuocere al Paese, è sufficiente perpetuare l'inefficienza, cosìcchè anche gli "onesti" sono complici. Non predichiamo l'utopia, è sufficiente guardare alle democrazie europee. Noi siamo lo scandalo d'Europa.
Scritto da ulderico monti il 17/4/2012 alle 14:06
Sono stato uno di quelli che ti hanno scritto le "scempiaggini provocatorie", ma io le ho solo raccolte da alcuni dirigenti del Pd di Varese, ex Ds. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa @Ambrogio Vaghi che stimo e che è uno sincero.
Scritto da Iscritto Varese il 17/4/2012 alle 14:40
Quella di oggi non è antipolitica furente. La gente è furente perchè la politica è....scomparsa dall'agenda dei partiti.
Scritto da a.b. il 17/4/2012 alle 15:26
Caro @Ulderico, permettimi di dirti che non sono d'accordo. E' vero, c'è una politica contestatrice che i partiti sbagliano nel liquidare come antipolitica. Poi c'è effettivamente un qualunquismo becero, atavico, dissipatorio, che andrebbe contrastato. Avendo conosciuto la tua passione civile, sono persuaso che in cuor tuo condividi questo pensiero.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 15:36
Condivido la tua gerarchia specie quando definisce i partiti strumenti indispensabili e insostituibili di democrazia.L'antipolitica furente di oggi si può battere, a mio avviso, snellendo le strutture organizzative dei partiti che si sosterranno coi contributi degli iscritti e del rimborso statale sulle spese reali sostenute da certificarsi dalla Corte dei Conti. Diversamente rivedremo un film già proiettato con nuovi protagonisti: i grillini al posto dei leghisti.
Scritto da Ravani il 17/4/2012 alle 15:42
In molti c'è fin troppa "fede" e poca razionalità, però un pò di fede serve in questo periodo.
Scritto da Valceresio il 17/4/2012 alle 15:52
Sempre di mano troppo leggera quando parli del Pd.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 17/4/2012 alle 16:00
@Giuseppe Adamoli 14.4.12. 15,36 . Io credo invece che siamo d'accordo, anche se lo diciamo in modo differente. E' vero che il qualunquismo becero deve essere contrastato. Ma come? Con una politica onesta e sobria e costruttiva. Tale non è la politica in Italia. Non dobbiamo perseguire l'utopia, è sufficiente guardare alle democrazie europee!
Scritto da ulderico monti il 17/4/2012 alle 16:39
Il Pd mi fa rabbia quando dichiara di essere antropologicamente diverso dagli altri. Lo dichiarava anche la Lega con qualche ragione in più e vediamo come sta finendo.
Scritto da Rino Agosti il 17/4/2012 alle 16:41
forse mi sbaglio, ma dal mix fra innamoramento (transitorio?) per governanti tecnici e revisione (indispensabile) della legge elettorale io mi aspetto un rinnovamento degli schieramenti; i nomi ed i confini degli attuali partiti potranno subire profonde modifiche. Quindi può darsi che per il 2013 avremo tutti la valigia in mano....
Scritto da b.m. il 17/4/2012 alle 16:59
Caro @a. b.(15.26), quando ho scritto la breve risposta a @Ulderico Monti non avevo ancora letto il tuo commento che esprime su per giù lo stesso concetto. Scambiare la rabbia della gente con l’antipolitica sarebbe l’ultimo imperdonabile errore. Spero che questo sentimento, informato, genuino e popolare, che sale dai blog, dai social network, dalla base come si sarebbe detto una volta, sia accolto dai partiti (il mio uno sforzo lo sta compiendo) prima che sia troppo tardi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 17:58
Caro @Ravani (15.42), tu conosci bene come il mio approccio verso la Lega sia sempre stato molto critico, eppure ti dico che la considero più affidabile del partito di Grillo. Non sei d’accordo?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 18:02
Caro @b.m. (16.59), forse bisogna distinguere fra modificazioni nell’asseto dei partiti e valige in mano. Ieri sono stato a Roma alla Commissione Statuto del Pd. Certo, è composta da 40 dirigenti (l’unico senza cariche istituzionali sono io) ma ti assicuro che la consapevolezza della necessità di cambiare era molto presente. Se si manterrà questo spirito, probabilmente le valige le riporremo nell’armadio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 18:05
Magari tu fossi con la valigia in mano ma non ci credo anche se lo auspico.
Scritto da Bianchi Giò il 17/4/2012 alle 18:50
Il Pd pur avendo tanti guai e insufficienze è migliore degli altri partiti. Basta che si decida a giocare la sua partita senza farsi trascinare un pò di quà e un pò di là.
Scritto da Emanuela il 17/4/2012 alle 19:54
Premetto che riservo la fede alla dimensione religiosa e spirituale della vita e a tutto ciò che ha a che fare con il mistero. Riguardo alle vicende terrene, gerarchicamente parlando credo nel primato della coscienza, che non implica una visione individualista, bensì un “aver senso di”, declinato in tre direzioni: 1) il senso di sé, inteso come senso della propria irrinunciabile e irriducibile dignità; 2) il senso dell’altro, tradotto in responsabilità e reciprocità, che presuppone ciò che il filosofo argentino Enrique Dussel (che ho approfondito nei miei studi) chiama “opzione etica previa”; 3) il senso del “noi”, ossia la possibilità di una identità collettiva, presupposto indispensabile su cui fondare l’agire politico. La coscienza è la fonte, ma la bussola è lo spirito critico che ci deve indurre a diffidare degli assoluti, siano essi il bene comune, le istituzioni, il partito. Occorre evitare ciò che lo stesso Dussel (un pensatore, purtroppo, poco conosciuto in Occidente) definisce un approccio feticistico. Il bene comune non esiste in sé ma rappresenta un equilibrio sociale che deve essere continuamente rinnovato, nella consapevolezza dei conflitti. In nome delle istituzioni e della ragione di Stato sono stati compiuti, nella storia, i peggiori crimini, non solo nelle dittature ma anche nelle democrazie. Infine, il partito nasce come mezzo; quando diventa un fine, ha esaurito la sua funzione.
Scritto da Leonardo C. il 17/4/2012 alle 19:58
ma fra gli estremi del PCUS e dell'anarchia totale, ci sarebbe un universo di vie di mezzo virtuose, tipo, per esempio : si fanno tutti i passaggi, direzioni, gruppo parlamenteri, si dibatte, si discute, se il segretario media un po' è meglio, poi si prende una posizione e quella è. invece nel PD mi pare che a questa decisione che vale per tutti, non si arrivi mai. e comunque : ma (segue)
Scritto da marco il 17/4/2012 alle 20:06
(continua) a proposito adamoli : la mia autosospensione è finita, proprio quando rischiava di diventare definitiva. ieril'altro dei fascisti mascherati da NO TAV, o dei no tav mascherati da fascisti, hanno assaltato con mattoni e bastonate ai vetri una nostra sede. le perplessità sull'art.18 ne ho sempre, e magari dovrò ringraziare un governo da noi sostenuto se mi mandano a casa : ma soddisfazione a chi ci vuole zittire a bastonate non si dà. domenica vado e rinnovo la tessera.
Scritto da marco il 17/4/2012 alle 20:11
Sei mesi fa ho pubblicato a mie spese un libro dal titolo “Gli insetti in cucina”. E’ stato un fiasco totale. Avevo pensato che in tempo di crisi una cucina povera potesse attrarre. Gli insetti sono facilmente reperibili, non costano nulla e nessun animalista si mobilita per una mosca, una formica o per qualunque altro esapode (ho evitato ricette con ottapodi perché soffro di aracnofobia). L’apporto proteico è rilevante, purché si mangino cucchiaiate di insetti e non un singolo esemplare, e i condimenti proposti potevano mitigare un’iniziale, comprensibile repulsione. Ma, ripeto, è stato un fiasco totale. Perché racconto questo mio fallimento? Perché se si interpreta male la realtà e si scrivono cose solo per un tornaconto personale la gente se ne accorge e invece di premiarti ti rifila un calcio dritto, dritto nei coglioni. Capito?...
Scritto da Claudio Ennam il 17/4/2012 alle 20:30
Che bella discussione! Complimenti a tutti. Dopo le brevi repliche di Adamoli complimenti a : @Leonardo C, a @Marco, a @Claudio Ennam. Se ci fossero riunioni con questa passione ci ritornerei anch'io.
Scritto da Alessia il 17/4/2012 alle 21:15
A proposito di nomi, non vedo più @Mafalda. Non viene anche a lei la voglia di tornare?
Scritto da Alessia il 17/4/2012 alle 21:18
Dovreste vedere l'intervento online di Formigoni oggi sul Corriere per rivalutare il Pd. Però si squalifica ulteriormente la politica in generale.
Scritto da Luisella il 17/4/2012 alle 22:40
@Claudio Ennam, scusami ma non ho capito niente.
Scritto da Turconi L. il 17/4/2012 alle 23:03
Caro @Leonardo (19.58), non conosco affatto il pensatore argentino che tu citi ma, per quanto riguarda il bene comune, la visione a cui mi richiamo è proprio quella “un equilibrio sociale che deve essere continuamente rinnovato”, altrimenti non è bene comune. Mi permetto anche di osservare che la ragion di Stato è una cosa e le Istituzioni sono una cosa diversa. Dove si confronterebbero in modo profittevole il “senso di sé”, il “senso dell’altro” e il “senso del noi” se non nelle Istituzioni?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 23:27
Caro @Marco (20.11), avendoti conosciuto sul blog (probabilmente solo sul blog) non avevo molti dubbi che ti saresti nuovamente iscritto al Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/4/2012 alle 23:30
Un modo per battere il qualunquismo è la riforma del finanziamento pupllico dei partiti. Se sarà una buona riforma la credibilità della politica potrà rimbalzare in avanti.
Scritto da Enrico Mentasti il 18/4/2012 alle 08:38
Non si preoccupi, signor Turconi L., anch'io non capisco quello che scrivo. Mia moglie dice sempre che scrivo col cazzo, ma la sua è soltanto una vana speranza di “attivazione”. E’ furente perché ormai da anni quando lei viene a letto io dormo già da un pezzo. La verità è che io ho il sacro terrore di vederla svestita. Starei sveglio e a luce accesa solo se lei si coricasse accanto con un’armatura da giostra medioevale. E pazienza il rumore di ferraglia. Sopporto già il suo fiato che ricorda i miasmi di una fogna di Pristina durante la guerra del Kossovo. Lei dice che così facendo la costringo a pensare ad altri (il suo sogno proibito è Cocuzza quando conduceva Linea Diretta) e io le rispondo che faccia pure, basta che si giri dall’altra parte. Se sapevo che fare il marito era così difficile, avrei fatto un’altra cosa. Per esempio, l’artiere ippico.
Scritto da Claudio Ennam il 18/4/2012 alle 12:09
@Claudio Ennam, sono contento di averti provocato, la tua risposta mi ha messo il buon umore.
Scritto da Turconi L. il 18/4/2012 alle 21:31
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