Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/7/2008 alle 08:50

Ho messo sul mio sito il secondo articolo riguardante il sistema dei navigli milanesi come fulcro di un possibile collegamento d'acqua fra il Verbano e il Po. Sul primo articolo ho ricevuto dei commenti scettici:
l'impresa sarebbe affascinante, ma impossibile da realizzare. Può essere senz'altro vero, ma perchè non sperare che l'Expo 2015 possa fare la differenza rispetto al passato? 
La tutela e la valorizzazione  dell'ambiente sono uno degli obiettivi collaterali della grande esposizione centrata sull'alimentazione del mondo.
Non possiamo dimenticare che ancora negli anni cinquanta Milano era il settimo porto commerciale d'Italia. Qualcuno mi ha obiettato che è meglio affrontare la durezza economica e sociale di oggi, anzichè perdersi dietro disegni utopici.
Non mi sfugge la fondatezza di queste preoccupazioni. Dico solo che anche in tempi meno prosperi bisogna guardare ai grandi progetti. E parlo pubblicamente per cercare il giusto consenso popolare.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
La valorizzazine delle vie d'acqua lombarde è un obiettivo affascinante. Credo abbia solo aspetti positivi. Però l'acqua non è "infinita" come ci immaginiamo e infatti ad ogni stagione siccitosa capita che si scateni la lotta fratricida tra agricoltori e operatori turistici e della navigazione per avere più acqua per la navigazione o per l'irrigazione. Quindi se non si regola il ciclo dell'acqua potremmo trovarci con vie navigabili non navigabili. Vi ricordate il Toti arenato?
Scritto da Cincinnato il 11/7/2008 alle 11:32
Caro Giuseppe se il sistema dei navigli, insieme al canale villoresi, fosse riattivato chi arriverebbe da Malpensa si troverebbe a neanche 5 min dall'Aeroporto sul Villoresi pronto per arrivare a Milano su una autostrada fatta di acqua. Sarebbe un bel investimento e chi arriverebbe dall'estero prima di arrivare a Milano conoscerebbe il paesaggio fantastico del Parco del Ticino. Può essere si un sogno ma anche un'idea diversa e originale che valorizza meglio il territorio del basso varesotto
Scritto da francesco il 11/7/2008 alle 11:33
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