Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/4/2012 alle 09:37

 
Chi segue le notizie giornalistiche su Malpensa può farsi venire il mal di testa.
Un giorno viene dato tanto in salute da richiedere la terza pista, il giorno dopo appare in crisi di passeggeri e voli.
Si dice spesso che tutta questa situazione altalenante sia dovuta principalmente alla mancanza di un piano aeroportuale del Nord.
In parte vero, ma prima di tutto è mancato il governo politico del sistema lombardo, di competenza sia della Regione che del Comune di Milano, proprietario dell’aeroporto.
E’ irrisolta la questione della difficile convivenza con Linate. E’ controverso il rapporto con Orio al Serio. Il piano territoriale d’area che coinvolge tutto l’hinterland dell’aeroporto è scaduto da alcuni anni.
In realtà, la partita fra i due aeroporti "milanesi" è stata vinta finora da Linate. Sta bene così sia a Milano che a Roma. A Milano, per la comodità dei suoi abitanti, ma in questo modo perde complessivamente il trasporto italiano a vantaggio di Francoforte, Parigi, Londra che diventano scali intermedi per i voli più lunghi e lucrosi.
A Roma, perché in questo modo si tiene la sede di CAI, la società subentrata ad Alitalia per un errore madornale del governo Berlusconi-Bossi che è costato un occhio al contribuente italiano.
Il MasterPlan dell’aeroporto (il vecchio Piano Regolatore Generale) è stato recentemente elaborato dalla Sea (che è soltanto la società di gestione) ed è in via di approvazione senza una base strategica complessiva decisa apertamente dalla Regione.
Se penso alle lunghe e partecipate discussioni pubbliche del primo e unico PRG di Malpensa (di cui ero stato relatore al Pirellone) mi domando dov’è finita la politica.
Non si può però continuare all’infinito a dare colpe al centrodestra. Adesso a Milano governa il centrosinistra. Il sindaco Giuliano Pisapia si ponga anche il problema dello sviluppo sostenibile dell'aeroporto oltre a quello delle azioni Sea.
 

Categoria: Lombardia, Malpensa
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Caro Giuseppe, nel condividere quanto scrivi, volevo far presente che è anche il sistema aeroportuale Nazionale che manca di una visione strategica di fondo. E questa mancanza, il sottocomitato della Commissione Via/Vas lo ha messo nero su bianco lo scorso Ottobre analizzando la documentazione presentata da Sea per la procedura di Via. Sul fatto che la mancanza della politica, posso solo dirti che l'unico che si sta muovendo è il PD della Provincia di Varese che con il Malpensa Forum
Scritto da Walter Girardi, Lonate Pozzolo il 24/4/2012 alle 09:54
sta incontrando i livelli regionali e milanesi del Pd cercando di portare avanti una proposta politica per governare Malpensa e farlo diventare una infrastuttura rispettosa del territorio, nel pieno rispetto delle regole e del Parco del Ticino. Una vera infrastruttura che porterà ricchezza al territorio. La proposta? Uno sviluppo senza ulteriori espansioni del sedime, potenziando e usando in maniera più razionale ed efficiente ciò che è previsto, sottoponendo il tutto a Vas e non a Via.
Scritto da Walter Girardi, Lonate Pozzolo il 24/4/2012 alle 10:00
Milano si è sempre sentita proprietaria di Malpensa facendo pagare i prezzi ambientali ed economici solo al territorio varesino. E' ora che facciano qualcosa di più equo.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 24/4/2012 alle 10:09
Reguzzoni, il leghista del cerchio magico, non era andato a Roma per risolvere i problemi di Malpensa? Che vergogna questi arrivisti.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 24/4/2012 alle 10:15
Bene Giuseppe Il tuo intervento ci accompagna sulla strada che il MalpensaForum del PD di Varese sta percorrendo da anni, da quando la giunta Moratti appoggiò il progetto di ampliamento di Malpensa. Anche il nostro segretario provinciale, Fabrizio Taricco, ha preso posizione rispetto ai silenzi di Pisapia. Ora dobbiamo solo muoverci più in fretta, prima dell'approvazione della VIA sul Masterplan. Nel frattempo invito tutti a seguirci su www.malpensaforum.it
Scritto da Jimmy Pasin (coordinatore del MalpensaForum) il 24/4/2012 alle 10:54
Condivido gli auspici del post. Conosco poco la vicenda. Mi pare che la regione, giustamente, abbia importanti compiti. Ho una domanda: la proprietà di un'infrastruttura tanto importante da parte di un comune è la soluzione "di sistema" più efficiente? (Nota parallela: vicenda Alitalia + eliminazione ICI in periodo di crisi = circa 20 miliardi di euro cumulati. Che oggi ci troviamo a sganciare in una botta unica).
Scritto da FrancescoG. il 24/4/2012 alle 10:59
Marco Reguzzoni è il prossimo che rischia di esser cacciato dalla Lega. Non mi lamenterò di certo. Stupido io che gli avevo cfreduto.
Scritto da Leghista vero il 24/4/2012 alle 12:13
Se non si ridimensiona Linate l'aeroporto di Malpensa non riuscirà a decollare. Questa incertezza indebolisce il trasporto aereo italiano.
Scritto da Il pirata il 24/4/2012 alle 12:50
La terza pista in questa situazione è uno sperpero di denaro pubblico. La Sea di Bonomi (Lega Nord) ne ha già sprecato tantissimo per i vari studi e progetti, in gran parte inutili. E' ora di dargli un taglio.
Scritto da Una sommese il 24/4/2012 alle 13:05
@Walter Girardi e @Jimmy Pasin - Ottimo il lavoro del Malpensa Forum e centrata l'dea di sottoporre i progetti di sviluppo di Malpensa alla Vas (Valutazione ambientale strategica) e non soltanto alla Via (Valutazione di impatto ambientale). Ho dato pubblicamente qualche mese fa un giudizio positivo al documento su Malpensa del Pd varesino. E' la strada giusta. Come dico nel titolo, ora tocca anche al centrosinistra che guida la città di Milano.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/4/2012 alle 14:50
@Francesco G. - La mia idea era quella di una partecipazione importante della Regione nel capitale Sea. Lo scopo era di tutelare il territorio nell'intorno di Malpensa che il Comune di Milano avrebbe finito per trascurare. Purtroppo questa opzione non è mai passata per il peso che Milano aveva dentro la Regione e perché anche i rappresentanti delle altre province non ci credevano. Oggi è troppo tardi e la scelta è fra il mantenre la proprietà pubblica e il cederla ai privati.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 24/4/2012 alle 14:54
@Jimmy Pasin. Visto che sei il coordinatore del MalpensaForum ho una domanda farti a proposito della proprietà dell'aeroporto. il sindaco di Cardano al Campo, Mario Aspesi, ha lasciato capire sui giornali che non è tanto importante che le azioni Sea siano possedute dal Comune o dai privati. Non mi convince questa posizione, preferisco la proprietà pubblica.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 24/4/2012 alle 15:23
Ricordo a tutti che Mario Aspesi è anche presidente di una qualche organizzazione nazionale dei comuni che hanno gli aeroporti.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 24/4/2012 alle 15:24
Vorrei anch'io chiedere a @Mario Aspesi, che stimo come una persona capace, un suo parere sulle azioni Sea. E' un argomento delicato e importante
Scritto da Cittadino cardanese il 24/4/2012 alle 16:56
Non c'è dubbio che la decisione di Bossi e Berlusconi di annullare gli accordi fra il governo Prodi e Air France su Alitalia e costituire CAi è stato un clamoroso buco nell'acqua. Tutti i sindacati hanno contribuito nell'errore e soprattutto la Cisl di Bonanni.
Scritto da C Bartoli il 24/4/2012 alle 17:03
Il MasterPlan di Malpensa è stato progettato e presentato quando sindaco di Milano era Letizia Moratti. Adesso l'azionista di riferimento di SEA è Giuliano Pisapia! Quindi, la responsabilità delle scelte attuali è SUA e della sua amministrazione: se non fa nulla e lascia che l'iter di approvazione proceda vuol dire che condivide l'impostazione data dalla giunta Moratti ... viene il dubbio che sia un sindaco di destra invece che di sinistra.
Scritto da Giacomo il 24/4/2012 alle 17:14
@exPCI - Il problema è l'assenza di una governance di alto livello (Regionale e/o Nazionale). Se la regione avesse provveduto alla predisposizione del Piano d'Area Malpensa (completo della VAS prevista dalla legge) oggi sarebbero chiare le linee di sviluppo sostenibili dall'aeroporto, indipendentemente dall'azionariato pubblico o privato di SEA. Invece abbiamo un assessore come Cattaneo che siede nel CdA di SEA e non si capisce quali siano gli interessi che deve tutelare.
Scritto da Giacomo il 24/4/2012 alle 17:20
Chiaro e condivisibile l'articolo di @Cesare Chiericati su cui ha messo il link con RmfOnline. Il problema principale è la convivenza con Linate che non è mai stata risolta in via definitiva.
Scritto da Loredana B. il 24/4/2012 alle 18:14
Le considerazioni di @Giacomo sono intelligenti ma io non credo che la proprietà pubblica o privata di Malpensa sia indifferente. Di sicuro è importante la governance pubblica che negli ultimi anni si è fatta molto desiderare.
Scritto da Giordano il 24/4/2012 alle 18:39
@ Ex Pci Gallarate. L'assetto pubblico o privato della SEA mi pone in una posizione che potrà non sembrarti chiara: così com'è il "pubblico" sembra più una "tutela" di certi personaggi (Bonomi per primo, che si è insediato ai tempi della Lega e lì rimane, non capisco ancora perché); "privatizzare" un'azienda che comunque "fa utili" mi è sempre sembrato un regalo ai privati. Si potesse mantenere la società pubblica, con una gestione "lontana" dai partiti è il mio sogno!
Scritto da jimmy Pasin il 24/4/2012 alle 18:49
@ Ex Pci Gallarate Nel nostro caso non vorrei si "passasse" ad un privato un'operazione che sui giornali già è apparsa con il nome di "speculazione edilizia" (l'ampliamento del sedime aeroportuale e la conseguente cementificazione di 4 milioni di mq di Parco del Ticino acquisito a meno di 20 €/mq), che io però, non vorrei nemmeno fosse fatta proprio dalla giunta Pisapia che aveva dato una speranza a chi immaginava una gestione diversa del territorio, anche rispetto alla giunta Moratti.
Scritto da Jimmy Pasin il 24/4/2012 alle 18:54
il Master Plan con terza pista e polo logistico sono stati progettati da SEA tutta pubbica. o no? quindi, almeno qui, è dimostrato che "pubblico" non é condizione sufficiente per garantire il territorio e la popolazione che vive attorno all'aeroporto. Se il comune di Milano confermasse la decisione di cedere o di collocare in borsa parte di SEA, sarebbe utile farlo chiedendo al privato quello che il pubblico non ha fatto: VAS e non VIA , garanzie occupazionali e rappresentanza territoriale.
Scritto da mario aspesi il 24/4/2012 alle 19:46
Comincio a capire qualcosa di più sul caso Malpensa. Grazie a tutti gli intervenuti
Scritto da Emanuela il 24/4/2012 alle 20:09
@Jimmy Pasin e @Mario Aspesi, vi ringrazio molto per i chiarimenti. Uno non ha mai finito di imparare.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 24/4/2012 alle 20:30
Siete sempre ipercritici verso la Regione ma anche negli ultimi anni un certo riequilibrio territoriale è stato innegabile.
Scritto da Fab il 24/4/2012 alle 21:48
Dite quel che volete ma io sono convinto che vendere le azioni della Sea a un privato è un errorre clamoroso. Non basta che il comune e la regione conservino una competenza in campo territoriale, occorre essere nella stanza del comando della proprietà. Se la Moratti ha contato poco, perché dovrebbe contare poco anche Pisapia? E' questo che domando ad @Aspesi, @Pasin e @Giacomo.
Scritto da Osvaldo il 24/4/2012 alle 22:07
@Giacomo, complimenti per i due commenti. Li sottoscrivo entrambi.
Scritto da Giovanna G. il 24/4/2012 alle 22:46
Quante balle. Cedere le azioni Sea a un privato è un cedimento alla moda liberista.
Scritto da P.C. il 24/4/2012 alle 22:55
Grazie a @ Giuseppe Adamoli ed altri che hanno toccato il tema della proprietà e della governance.
Scritto da FrancescoG. il 25/4/2012 alle 08:18
@Osvaldo - Io non sono convinto che tra i compiti istituzionali del comune di Milano ci debba essere la gestione di uno o più aeroporti, ma questo non solleva Pisapia (& company) dalla responsabilità di essere oggi l'azionista di riferimento di SEA e quindi di doversi comportare in maniera coerente con i principi enunciati nel programma politico suo e dei partiti che lo sostengono.
Scritto da Giacomo il 25/4/2012 alle 12:31
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