Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/5/2012 alle 17:44



E’ arrivata la rivendicazione “politica” dell’agguato a Roberto Adinolfi, dirigente dell’Ansaldo. E’ firmata Fai (Federazione Anarchica Informale), nucleo Olga.
In più sono state ritrovate delle copie degli antichi volantini delle Brigate Rosse (1977) in quattro luoghi simbolo.
Mi son venuti i brividi, con i tanti paurosi ricordi personali di un’epoca terribile lasciata infine alle spalle grazie all’unione delle forze politiche e sindacali del tempo.
Per me è molto più sconvolgente del piccolo terremoto delle elezioni amministrative.
Lo sarà anche per tutti i partiti, vecchi e nuovi?




Commenti dei lettori: 26 commenti -
A pensarci vengono i brividi anche a me. Queste tensioni sociali così astiose non mi rassicurano per niente.
Scritto da Giancarlo il 11/5/2012 alle 18:12
I proclami delle BR, vecchie e nuove, sono stati sempre un frullato di fanatismo politico e di incultura. Bisogna dar loro il peso che meritano però non bisogna far loro troppa pubblicità al di là del fatto di cronaca nera. Questi individui non chiedono altro, come i miglior manager dell'advertising, che di apparire sulla stampa. La medialità, anche in questo caso, ha bisogno di pesare, magari con il saggiatore, le notizie che vengono divulgate. Attenzione anche agli sleepers pronti ad emulare.
Scritto da Sic Est il 11/5/2012 alle 18:28
E' chiaramente un'azione ideata da un gruppo di persone organizzate. La pista del terrorismo politico era apparsa subito la più probabile.
Scritto da A. Fumagalli il 11/5/2012 alle 18:29
@Sic Est, cronaca nera? Io direi cronaca rossa.
Scritto da Fab il 11/5/2012 alle 18:50
"Con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo riempito il caricatore. Impugnare una pistola, scegliere e seguire l'obiettivo, coordinare mente e mano sono stati un passaggio obbligato, la logica conseguenza di un'idea di giustizia, il rischio di una scelta e nello stesso momento un confluire di sensazioni piacevoli”. Non trovo parole efficaci per commentare queste frasi deliranti che fanno parte della rivendicazione.
Scritto da Angelo Eberli il 11/5/2012 alle 19:15
Non si deve fare pubblicità gratuita a questi fatti ma bisogna denunciarli. Da qualche mese le forze di polizia e investigative dicono che ci sono rischi di una ripresa terroristica non a causa delle situazioni umane e sociali difficilissime ma a causa di chi vuole approfittarne. ATTENZIONE.
Scritto da A.S. (Legnano) il 11/5/2012 alle 19:26
Va là che eravamo tutti più giovani, più belli (o meno brutti), più in forma. Erano bei tempi, quelli!
Scritto da Claudio Ennam il 11/5/2012 alle 20:07
Signor Fab, lei se ha più di 45 anni ricorderà che dopo ogni attentato scendevano in istrada i cerebrolesi con tanto di striscioni: "Contro il fascismo, sempre". Per loro le BR erano fasciste. Capisce, signor Fab, quei Bravi Ragazzi erano fascisti...
Scritto da Claudio Ennam il 11/5/2012 alle 20:33
Spaventa il sospetto che non siano frammenti impazziti ma un'organizzazione nascente.
Scritto da Giovanna G. il 11/5/2012 alle 22:38
Caro @Angelo (19.15), bravissimo a riportare quella frase. Trasmette il senso della disumanità della mente malata che l'ha scritta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 11/5/2012 alle 23:11
@Giuseppe Adamoli. Grave errore pensare che la psichiatria abbia un ruolo in queste vicende. L'agguato di Genova è un atto politico, figlio di questo clima. Esecrabile ma pur sempre un atto politico. Se proprio vuole scomodare la psiche e i suoi condizionamenti, osservi meglio il suo feticcio Mario Monti: sembra un Candidato Manciuriano, un robot di carne teleguidato, duro, insensibile, disumano.
Scritto da Ferdinand il 12/5/2012 alle 08:30
Sul piano etico, l’indignazione è un gesto naturale, se non doveroso. Sul piano politico, lo ritengo un episodio non sufficiente a giustificare il timore che possa emergere una spirale eversiva derivante dalla attuale situazione di crisi economica e sociale. Anzi, ripercorrendo la storia italiana, a questo terrorismo episodico hanno sempre fatto ricorso regie diverse, non sempre politiche. L’indagine della strage di via Palestro a Milano del 1993, attribuita alla mafia, è stata chiusa quest’anno senza colpevoli. Così come quella di via Georgofili a Firenze, sempre di matrice mafiosa. E quella avvenuta nel 1984, al treno che transitava sotto la galleria Bologna-Firenze. Non ci sono colpevoli per la strage fascista di Piazza della Loggia a Brescia. Per Piazza Fontana, tutti assolti. Che proprio gli anarchici (e, sottolineo, gli anarchici), che non hanno mai contato niente, possano essere oggi il fattore destabilizzante, lo trovo veramente ridicolo. Certo, non si può escludere che ci siano delle individualità dietro questi drammatici episodi. Anzi, proprio la dimensione individuale è la caratteristica di questi tempi, che li differenzia da quelli degli anni Settanta. La catena dei suicidi degli ultimi mesi appare sintomatica che oggi stiamo assistendo a una reazione “depressiva” di fronte alla crisi mentre languono forme di iniziativa politica di tipo collettivo. Ok, non sottovalutiamo questi episodi ma non sopravalutiamoli.
Scritto da Leonardo C. il 12/5/2012 alle 14:29
in quegli anni la violenza era di tanti colori : le BR uccidevano a mitra e pistolettate, i fascisti col C4, e senza discriminare tanto chi ammazzavano (piazza della loggia, piazza fontana, italicus, 904, bologna). quanto all'oggi, secondo me la polizia avrebbe i mezzi tecnologici per monitorare chiunque : non credo si possano costruire apparati tesi all'insurrezione, seppure sporadica, senza essere noti ai controllori che, come sempre, utilizzeranno questo politicamente.
Scritto da marco il 12/5/2012 alle 14:59
L'allarme è giustificato e dovrebbe essere ascoltato da tutti, governo, politica, sindacati, forze dell'ordine, magistratura. Da quel che ho letto anche negli anni settanta la situazione di pericolo era stata sottovalutata.
Scritto da Valceresio il 12/5/2012 alle 16:17
Ciò che mi preccupa di più è che le forze politiche sono deboli e abbastanza spappolate mentre i sindacati hanno ritrovato una precaria unità solo di fronte all'emergenza economica ma sono pronti a riprendere i vecchi riti separatisti. Poiché questi fatti terroristici debbono essere affrontati anche politicamente, ecco la mia preoccupazione.
Scritto da Ex Pci Gallarate il 12/5/2012 alle 16:46
La stagione del brigatismo rosso non tornerà ma la minaccia degli anarchici fa lo stesso paura. I casini sociali in Grecia, Italia, Europa mettono benzina sul fuoco.
Scritto da Adele il 12/5/2012 alle 18:17
D'Alema scrive "C'è una dose di violenza che non può essere giustificata, non si può civettare con la la violenza". Parole che condivido. La violenza è il terreno di coltura migliore per il terrorismo di ogni tipo.
Scritto da G Brielli il 12/5/2012 alle 18:50
Non meno gravi gli attacchi a Equitalia. Un ente, che già nel nome (‘equa Italia’) contiene un principio-speranza, agli italiani non piace. Giuste le dichiarazioni di Cancellieri (pagare le tasse è un dovere) e di Camusso (i lavoratori di Equitalia fanno il loro dovere e applicano la legge). Dal gennaio 2013 cessano, per effetto della disposizione normativa, le gravose e antipatiche competenze in capo a questa Agenzia. Ebbene, il Presidente nazionale di Anci, Delrio, (Pd), nel ritenere che da parte di Equitalia sia ‘mancato il rapporto umano’ (come se Equitalia fosse la Caritas!), ha dichiarato che non attenderà la scadenza naturale e che, fin d’ora, farà recedere i comuni dalla convenzione. Delrio dimentica che Equitalia fu creata anche per sopperire alle inefficienze dei comuni, che non erano in grado di esigere i tributi loro spettanti. Il risultato quale sarà? I comuni, anche per carenza di personale, si confermeranno inefficienti e l’onere dei tributi e dei corrispettivi di servizi fruiti e non pagati (per esempio, mense scolastiche) ricadrà sulla collettività.
Scritto da eg il 12/5/2012 alle 21:25
Chi sono gli autori degli attacchi alle sedi e agli uomini di Equitalia? Questi fatti non possono essere considerati come episodi senza molto senso o addirittura giustificabili: Ho letto dichiarazioni irresponsabili di uomini politici di Idv che mi inorridiscono: "Equitalia è ormai un mostro fuori controllo che non si ferma neppure di fronte di fronte alla legge a tutela dei bisogni minimi vitalli della povera gente". Ma Equitalia applica la legge che il Parlamento ha approvato.Se questi sono gli alleati del Pd, addio al Pd.
Scritto da L. Nicora il 12/5/2012 alle 22:38
"Con una certa gradevolezza abbiamo armato le nostre mani, con piacere abbiamo riempito il caricatore. Impugnare una pistola, scegliere e seguire l'obiettivo, coordinare mente e mano sono stati un passaggio obbligato, la logica conseguenza di un'idea di giustizia, il rischio di una scelta e nello stesso momento un confluire di sensazioni piacevoli. Un piccolo frammento di giustizia, piombo nelle gambe per lasciare un imperituro ricordo di quello che è ad un grigio assassino". Questo è un linguaggio con reminiscenze letterarie del vitalismo anni trenta più verosimile in bocca ad una certa eversione di destra, fascista, e financo dannunziana. Si parla di "sensazioni piacevoli e di "gradevolezza", espressioni ed atteggiamenti estranei alla cultura anarchica, che è una cultura seria di grande rilievo nella storia del pensiero politico e che ha almeno duecento anni di vita. Quando mai e come un anarchico parlerebbe di “piacere a riempire il caricatore che mette l'arma quasi in un rapporto erotico”? Insomma basterebbe affidarsi ad un gruppo di semiologi seri per capire quanto sia raffazzonato, imparaticcio ed artificiale il linguaggio usato per rivendicare l'attentato ad Adinolfi. A quanto pare avremo altri attentati. Nel volantino ne sono indicati 7. Colpisce la leggerezza, la miopia, la ruffianeria dei mass-media italiani nell'avallare la menzogna dell'attentato terroristico degli anarchici. Colpisce l'allineamento dei politici dietro la tesi della pista anarchica. Colpiscono le dichiarazioni del presidente del Copasir Massimo D'Alema che si dichiara "molto preoccupato". Colpisce la subitaneità della nomina di Di Gennaro, noto personaggio di una delle pagine cilene della storia italiana, a membro del governo. C'è una drammatizzazione e teatralizzazione dello attentato ad Adinolfi che viene sfruttato a fini politici mentre la gente continua ad ammazzarsi per le difficoltà della crisi e vengono sequestrate le pensioni al minimo di poverissimi pensionati costretti a farsi un conto corrente appunto per essere espropriati (illegalmente) dei i pochi soldini sempre a disposizione della esattoria del governo. Sembra che il Governo invochi una stagione di rinnovato terrorismo e che voglia indicare la strada della lotta armata al dissenso sociale. Il Governo ha bisogno di ancora maggiore potere autoritario sulla società italiana in vista delle conseguenze del massiccio bombardamento fiscale che arriverà a giorni a cominciare dall'IMU. Il governo trasmette ansia incertezza e ora anche il babau del terrorismo. Niente di nuovo nella storia recente d'Italia se non che tutto si svolge in un ambiente molto più deteriorato economicamente e socialmente di quello degli anni 70. Un ambiente da tragedia.
Scritto da Claudio Ennam il 13/5/2012 alle 07:14
Ripeto:dei proclami delle BR non si deve farne pubblicità. Questo vale anche per i suicidi e per i massi sulle autostrade.Quando mi riferivo alla cronaca nera non volevo dare alcun colore politico. I BR sono criminali e non hanno alcuna valenza politica.Per EQUITALIA vorrei puntualizzare che tornare alle riscossioni fatte dai privati significa ripristinare un sistema costoso di appalti poco trasparenti.Il Comune di VA ci faccia sapere senza equitalia quanto risparmia e come riscuoterà i tributi.
Scritto da Sic Est il 13/5/2012 alle 07:44
@Sic Est. Mi faccia capire, quando sono le BR a colpire si tratta di crminalita' senza colore (rosso). Quando gli attentati sono rivendicati da sigle riconducibili alla destra, allora si tratta SICURAMENTE di eversione fascista.
Scritto da Ferdinand il 13/5/2012 alle 10:26
Cara @eg, hai posto un problema serissimo. Questo attacco concentrico a Equitalia, al di là degli errori che può aver compiuto come qualunque altro servizio pubblico, non mi piace per niente. Quando si scambiano cause ed effetti si va sempre in una direzione pericolosa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/5/2012 alle 10:45
@ Ferdinand: Le rispondo che il Rosso e il Nero nella criminalità non esistono. Sono criminali e basta. L'eversione di qualunque colore è un atto criminale come lo è il terrorismo. La lotta per la libertà è tutt'altro.
Scritto da Sic Est il 13/5/2012 alle 13:40
Ragionamento inquietante , caro @Claudio Ennam, ma il tuo non può essere un pensiero liquidabile in quattro e quattr' otto.
Scritto da paolo rossi il 13/5/2012 alle 17:59
E' tutto chiaro secondo certi soloni. Gli attentati al dirigente di Ansaldo e ad Equitalia sono stati orditi dal governo per rafforzare il suo autoritarismo.
Scritto da G Carlini il 14/5/2012 alle 08:55
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