Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 22/5/2012 alle 10:12


I ballottaggi hanno confermato e, se possibile, estremizzato il voto di due settimane fa.
Sconfitta del Pdl in tutta Italia ma soprattutto al Nord e in Lombardia. Lega pressoché scomparsa dovunque si è votato, salvo a Verona con Flavio Tosi. Se si fossero presentati insieme, i due partiti dominanti fino a sei mesi fa avrebbero solo limitato le perdite.
Per la Lega, nella sua “culla” di Varese, eclatante la disfatta di Tradate, dopo quella ancora più cocente di Cassano Magnago, quindici giorni fa, al primo turno.
Il Centro di Casini paga la sua indeterminatezza e “furbizia” politica in un Paese che ha voglia di rinnovamento profondo e che tuttora sembra prediligere le scelte bipolari malgrado le cattive prove date dal bipolarismo nazionale.
Il Movimento “5 Stelle” si dimostra un fenomeno politico che si alimenta della crisi di molti partiti e che si sgonfierà, eventualmente, solo dopo una loro profonda cura autoriformatrice.
E il centrosinistra? Indubbia la sua forte affermazione quantitativa.
Se è vero che il “vento del Nord” sospinge sempre la politica italiana, la sua vittoria l’anno prossimo appare molto probabile. Ma bisogna essere ciechi per non vedere le contraddizioni che lo attanagliano.
Mentre Rosi Bindi si affannava ieri sera, senza credibilità, ad affermare che “a Palermo abbiamo vinto anche noi”, Leoluca Orlando, nel caso specifico con maggior ragione, affermava che aveva battuto il Pd e il vecchiume (?) politico.
Ma questo è solo un esempio fra i tanti che si possono fare.
Come Casini si illude di vincere muovendosi astutamente dentro il Palazzo con un puzzle di bei nomi (è finita per sempre quest’epoca), il Pd deve decidere rapidamente quale orientamento prendere.
Perseguire il “nuovo Ulivo”, se continua la babele delle lingue che oggi lo contraddistingue, non lascia presagire un buon futuro di governo.
 

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 41 commenti -
C'è un grande vuoto di rappresentanza. L'astensione ne è segno. Su questo blog molti l'avevano evidenziato, in tempi non sospetti. Il vuoto va riempito ed il PD, unico partito "tradizionale" ancora in piedi, deve spingere sull'acceleratore e mettersi totalmente al servizio. Non è più, se lo è mai stato, momento dei grandi pensatori al comando, delle elite del pensiero. Risorse importanti, certamente, ma non umili e sensibili a sufficienza. Servono gambe, fiato e cuore.
Scritto da FrancescoG. il 22/5/2012 alle 10:15
Poche analisi dei risultati elettorali pubblicate dai vari quotidiani sono lucide e concrete come la tua. Per restare in casa nostra, resto comunque convinto che le scelte strategiche future saranno inevitabilmente condizionate dalla riforma elettorale (anche se sono sicuro che tu mi risponderai che prima bisogna definire un programma).
Scritto da b.m. il 22/5/2012 alle 10:16
Casini decida in fretta cosa fare e il Pd non lo insegua più di tanto.
Scritto da Vittorio il 22/5/2012 alle 10:26
Caso Como. A avviso, emblematico. Ingredienti:un'amministrazione non efficace,enormi spaccature a destra,errori comunicativi del PDL, ampia frammentazione ed il malcontento(giustamente)intercettato da liste civiche locali.Inoltre: il PD che si mette a disposizione e coinvolge un"civismo qualificato",coesione e moderazione di toni, il mettere la città al centro con facce conosciute ed apprezzate.Risultato 21000 voti a 7000 (circa): grazie alla politica popolare. Monito per le elezioni politiche.
Scritto da FrancescoG. il 22/5/2012 alle 10:26
La Lega è finita, non c'è nessun Maroni (compare di Bossi) che potrà salvarla. Continuerà a vivere ma perdendo tutto quello che aveva conquistato.
Scritto da Geronimo il 22/5/2012 alle 10:38
Come volevasi dimostrare. Era prevedibile che il governo sarebbe stato progressivamente paralizzato nell'arduo cammino verso il traguardo del 2013. La situazione, oggi, conferma le previsioni. Così, non io, ma un esperto commentatore come Francesco Verderami sul Corriere della Sera afferma che “il voto ha aperto un vuoto, ha destabilizzato un quadro politico già precario e che ora rischia di paralizzare l'azione del governo Monti, … . D'altronde non è un mistero che nel PD cresca la voglia delle urne per capitalizzare il vantaggio sul centrodestra, e che nel PdL ci sia la stessa tentazione, per evitare una ulteriore emorragia di consensi. Nessuno oggi ha la forza di intestarsi la crisi, ma...ecc...”. E' chiaro a tutti che delle riforme di sistema non gliene importa nulla a nessuno dei borbonici che gestiscono la politica italiana. Garibaldi e i Mille non sono all'orizzonte...
Scritto da ulderico monti il 22/5/2012 alle 10:54
Da cittadino che non ha (più) preferenze politiche, mi interessa poco sapere chi vincerà l'anno prossimo; mi piacerebbe sapere piuttosto come intende governare, con quale programma. A meno di un anno dalle elezioni, nessuno, nè a destra nè a sinistra, ha finora illustrato un programma di governo; vivono tutti alla giornata, dando la sensazione di tirare a campare. Motivo per cui, si votasse domani, starei tranquillamente a casa.
Scritto da Mattia il 22/5/2012 alle 12:01
La babele delle lingue non c'è solo nel centrosinistra ma dovunque. Per questo, a differenza di @Ulderico Monti, penso che il governo sia in grado oggi di non guardare in faccia a nessuno e di fare la propria parte. Forse, l'unico partito sul quale il governo dovrebbe appoggiarsi di più è il Pd.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 22/5/2012 alle 12:25
@Mattia, penso di conoscerti e mi domando come fa uno come te a dichiarare che si asterrà dal voto. Se lo fai tu, che hai avuto cariche politiche non da poco, cosa dovrebbero fare molti altri? Te lo dico come uno che ti apprezzava.
Scritto da Un amico di Saronno il 22/5/2012 alle 12:35
Caro @FrancescoG, al di là della cattiva amministrazione degli ultimi anni, il centrosinistra ha vinto proprio per lo spirito che tu metti in evidenza. Complimenti ancora a tutti voi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2012 alle 12:50
Caro @bm, sono convinto, come te, che il discorso strategico vero inizierà solo dopo aver approvato la nuova legge elettorale, o aver preso atto che si voterà ancora con quella, pessima, in vigore. Sul programma è chiaro che bisogna lavorare forte per accertare, ad esempio, quali sono le convergenze reali che si possono costruire con Sel e Idv. Da questo punto di vista il livello nazionale è tutta un'altra cosa rispetto a quello amministrativo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2012 alle 12:55
Chi fa politica con onesta deve essere al servizio del Cittadino. Distruggere il Governo Monti per capitalizzare consensi non è un'azione per il Cittadino. Da questa tornata elettorale (il risultato dei ballottaggi non è di facile confronto con le elezioni politiche) sono venuti fuori con chiarezza diversi puntI: Il PD tiene ma deve fare un'operazione svecchiamento; il PDL deve leccarsi le ferite sanguinanti; il grillismo copre il vuoto Lega e mette Bossi in salamoia. Il resto tanta astensione.
Scritto da Sic Est il 22/5/2012 alle 13:24
Caro Adamoli, il militante saggio sa che nelle vittorie bisogna interrogarsi quanto e più che nelle sconfitte, e tu fai bene a centrare punti che io condivido, e che sono altrettanto chiari a Bersani. Ora è il momento di iniziare una lunga campagna elettorale, stabilendo programma e alleanza ( casini si decida o ciao) : non vedo riaggregazioni tra conservazione e antipolitica, tipo 94: stavolta non riusciranno a unirsi tutti, un Nuovo B. non lo vedo. PS. Porcellum e primarie di collegio !
Scritto da marco il 22/5/2012 alle 13:31
@un amico di saronno: grazie per l'apprezzamento ... proprio perchè ho fatto politica, mi permetto di considerare deludente (eufemismo) l'attuale scenario: la destra non esiste più (anzi, come diceva Montanelli, la destra vera non è mai esistita), il centro è aria fritta e riprovare lo scempio dell'Unione del 2006 mi fa venire i brividi: per cui, obtorto collo, non andrei a votare.
Scritto da Mattia il 22/5/2012 alle 13:39
@un amico di saronno: grazie per l'apprezzamento ... proprio perchè ho fatto politica, mi permetto di considerare deludente (eufemismo) l'attuale scenario: la destra non esiste più (anzi, come diceva Montanelli, la destra vera non è mai esistita), il centro è aria fritta e riprovare lo scempio dell'Unione del 2006 mi fa venire i brividi: per cui, obtorto collo, non andrei a votare.
Scritto da Mattia il 22/5/2012 alle 13:39
Caro Giuseppe io credo che, noi, si debba essere soddisfatti del risultato ottenuto in questa tornata. Lo si deve essere senza ricorrere alla categoria tipica del centrosinistra di flagellarsi anche se si vince e di sprecare parole e fortune. Tuttavia qualche ragionamento penso lo si possa, laicamente, fare. Prima però permettermi di fare i complimenti a chi in provincia di Varese ha lavorato per il risultato positivo. Chi ha vinto e chi ha perso. E permettimi di fare i complimenti due persone che stimo e a cui dovranno essere riconosciuti dei meriti indubbi. Luca Carignola e Alice Bernardoni. Io sono sempre più convinto che la gente non ama e non vuole più vedere i giochi di palazzo, il tatticismo esasperato, le manfrine “prima repubblica” dove si stava in maggioranza, ma si era all'opposizione di chi comandava. Si stava con un piede dentro e uno fuori, così, per differenziarsi e guadagnare qualche punto in percentuale. Tutto questo è finito. La gente vuole chiarezza. Ci deve essere chi vince e chi perde. E se sei in maggioranza ti punisce se giochi a differenziarti. Questo è il bipolarismo che la gente vuole. Non vuole quello muscolare, quello fatto di insulti, quello parolaio e inconcludente. Dunque su questo Casini dovrebbe riflettere e dovrebbe riflettere anche sul ruolo del “terzo polo” o delle forze terze che pensano di giocare da ago della bilancia in qualsiasi occasione, salvo, poi, dimostrare di essere interessate solo a stare con chi comanda e gli offre di più. La politica, almeno quella che intendo io, è linea politica e perseguimento di questo obiettivo rifiutando il suk e il mercato. Secondo aspetto preoccupante. L'altissima astensione. Questo è un dato che ci deve interrogare. E' segno di disaffezione, di disagio nei confronti della politica e dei politici. Stiamo attenti perchè questa onda ci può travolgere tutti. Il successo del movimento “5stelle” è altrettanto preoccupante. Segna un disagio europeo ( piraten e frammentazione in Grecia, il Fronte Nazionale in Francia ) ma ha peculiarità tutte italiane. Noi dobbiamo comprenderlo, ma non facciamo l'errore che fu fatto con la Lega da alcuni. Allora molti intellettuali e non, la esaltarono come segno del rinnovamento, la nobilitarono e decantarono le lodi del leader. Non scherziamo. Capire non vuol dire condividere e giocare ad allearsi. Stiamo attenti. O siamo chiari su questo o si rischia di aumentare i consensi di un “movimento” che ha, non solo nel suo comico/leader tendenze pericolose e autoritarie. Lega e PdL sono allo sbando. Pagano il malgoverno spesso locale e quello nazionale oltre agli scandali. Ma attenzione, un altro dato fondamentale è che noi del PD non intercettiamo i voti in uscita. Attenzione perchè con i voti del centrosinistra non si vince in un Paese moderato e che vede la sinistra minoritaria dal 1948 in avanti. Personalmente sono convinto che il PD a livello nazionale dovrebbe fare ancora poche cose. Sostenere il Governo Monti senza se e senza ma. Rinunciare al rimborso elettorale del 2012. Ottenere la diminuzione dei Parlamentari e la fine del bicameralismo perfetto. Cambiare la legge elettorale o introducendo la preferenza su un sistema proporzionale con sbarramento o scegliere il doppio turno. E chi ci sta sarà nostro alleato. Solo così si pone fine alla babele delle lingue.
Scritto da roberto molinari il 22/5/2012 alle 14:14
Grande affermazione delle liste civiche, alcune "libere" altre d'area. Per il PdL in alcuni casi sono state l'ancora di salvezza, prendendo più voti del partito principale. Attendiamo grandi novità dal cilindro di Alfano. Oggi qualche giornale ventilava una scimmiottatura berlusconiana del Movimento a 5 stelle, speriamo in un po' di buon senso. Perchè non guardiamo le altre democrazie normali e cerchiamo di fare come loro? 2 partiti o coalizioni, 2 programmi definiti e vinca il migliore?
Scritto da Lele il 22/5/2012 alle 15:30
Comunque ora è ancora più urgernte cambiare la legge elettorale. Nel caso fosse palesemente inpossibile, stop perdite di tempo! Dobbiamo già ora inziare ad organizzare le primarie per la scelta dei candidati. Non è la soluzione ai mali della politica, ma almeno servirà a recuperare il collegamento con il nostro elettorato e deve essere il modo per affrontare i nodi programmatici. Devono però essere primarie vere, senza paraculaggini, liste bloccate e trucchetti. Spazio a persone e programmi.
Scritto da Lele il 22/5/2012 alle 15:34
Sei troppo duro con Casini. Non dimenticarti mai che aveva lasciato Berlusconi quando la sua vittoria appariva chiara e lui avrebbe potuto avere il ministero più forte e importante e anche la vice presidenza del Consiglio.
Scritto da A. F. il 22/5/2012 alle 15:41
In Lombardia e al Nord il PD e centrosinistra è stato il vincitore. Ora Bersani dovrà mettere sul campo azioni per poter costruire realmente quella alleanza tra progressisti e moderati che auspico fortemente. Penso che il "Nuovo Ulivo" sia la strada da seguire, senza dimenticare che si vince vicino alla gente, usando un linguaggio convincente, moderno fatto di pochi ma fondamentali punti. Io spero nell'unità della proposta politica di tutto il centrosinistra. Dimentichiamo l'autolesionismo
Scritto da Simone Franceschetto il 22/5/2012 alle 15:43
@Ulderico Monti. Verderami è un buon giornalista ma non sono d'accordo con lui e con lei. Voglio vedere la destra che va alle elezioni in questo stato. Potrebbe andarci il Pd ma con quale coalizione? Anche Bersani ha bisogno di tempo. Sono fiduciosa nel voto alla scadenza normale.
Scritto da Elisabetta C. il 22/5/2012 alle 15:50
Caro @Roberto (14.14), non scorgo nessuno che si sta autoflagellando, al contrario vedo un entusiamo contagioso e positivo. Però la riflessione deve accompagnarci sempre insieme all'interrogativo di come essere all'altezza anche per le prossime politiche. Ti ringrazio per l'accenno fatto per Tradatre: ai complimenti a Luca Carignola e Alice Bernardoni, aggiungo quelli vivissimi al Sindaco, Laura Cavallotti. Un pensiero di riconoscenza lo rivolgo anche a Mauro Zaffaroni che non ha vinto a Cassano Magnago ma si è battuto come un leone.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2012 alle 16:26
Caro @Lele, forse te lo avevo già detto ma giova ribadirlo anche per gli altri lettori. Nella prossima seduta della commissione Statuto parleremo anche delle primarie per i candidati al Parlamento. L'argomento è complesso e difficile. Spero che si giunga a qualche conclusione concreta e positiva di cui darò conto sul blog..
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2012 alle 16:29
Il M5S potrebbe essere un grimaldello nelle mani di qualche scellerato. Siamo a una deriva politica di tipo greco. Anche l'attentato di Brindisi potrebbe essere un avvertimento: di là c'è (quasi) la Grecia, il nostro specchio. Caos, morte, distruzione. Chi ci salverà? Monti? Incredibili le sue (s)performances, da vero dilettante. Bersani? Ma, dai! p.s. signor Adamoli, speravo in una sua difesa da insulti e minacce ma non è stato così. Pazienza. Brindo lo stesso alla sua salute. Paga lei?
Scritto da Claudio Ennam il 22/5/2012 alle 16:30
Caro Giuseppe, non festeggiare troppo in anticipo. Quel che conta sono le elezioni generali dell'anno prossimo. Anzi, prendete tutta la corda che volete, è più facile legarsela intorno al collo (politicamente parlando, naturalmente).
Scritto da Tuo ex sostenitore il 22/5/2012 alle 16:42
Cerchiamo di non perderci nel labirinto del politichese. Per votare occorre una nuova legge.Ammucchiare partiti o movimenti eterogeni sotto un'unica bandiera è facile, vincere le elezioni è possibile, governare (Ferrero, Diliberto, Pecoraro, Di Pietro, Pannella, Bertinotti non scordiamoli) risulta difficoltoso ed anche disastroso. Direi che mi sembra corretto arrivare a fine legistratura e spronare i i politici a fare le riforme che servono e non la ricerca della pietra filosofale dei sognatori.
Scritto da Sic Est il 22/5/2012 alle 16:43
Ciao Giuseppe, si me lo avevi già segnalato ma ritenevo utile ribadire la cosa e mi rendo conto che l'argomento sia difficile e complesso quasi come capire quanto è lo stipendio dei parlamentari e tagliare i contributi elettorali, ma vorrei segnalarti che, se i nostri genialoidi a Roma non riterranno opportuno fare le primarie, molti nostri elettori riterranno invece opportuno mandare a cagare il PD. Come si usa dire: "PD avvertito mezzo salvato"
Scritto da Lele il 22/5/2012 alle 17:41
@Roberto Molinari. Il Pd faccia il primo atto. Se il dimezzamento dei rimborsi non passa rinunci comunque a ricevere la quota intera. C'è bisogno di esempi non di prediche. Spero chtu sia d'accordo.
Scritto da Giovanna G. il 22/5/2012 alle 18:04
@Simone Franceschetto, cosa intendi per "nuovo Ulivo"? Se è la vecchia Unione di Prodi senza Rifondazione comunista quale sarà il programma? Tu ritieni che sia sufficiente per l'innovazione di cui ha parlato oggi Bersani? Io no.
Scritto da R. Miglierina il 22/5/2012 alle 19:23
Vorrei chiederle, signor Adamoli, se considera un fallimento politico, e anche personale, l'avanzata di un movimento come quello di Beppe Grillo . Cosa pensa? Uno vive tutta la vita con serietà, rigore, coerenza (come ha fatto lei, è doveroso riconoscerlo) poi arriva un pirla di comico e scompagina le fila. Il fallimento è quello di aver creduto in una democrazia matura che non c'è o che altro? Consideri che Grillo avanzerà spaventosamente anche nelle politiche, gettando nel caos il Paese.
Scritto da Claudio Ennam il 22/5/2012 alle 20:04
La gente vuole scelte chiare: o di quà o di là. Il resto sono balle e il terzo polo un bluff.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 22/5/2012 alle 20:07
Se Leoluca Orlando dice che il Pd è il vecchiume, lui che cosa è? Ci vorrebbe più serietà se vogliono collaborare con noi.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 22/5/2012 alle 21:38
@Claudio Ennam (20.04) - Le rispondo non per le lusinghe ma per l’argomento serio che pone su cui si interrogano molti lettori. Come per la Lega ai suoi albori, penso che il successo del Movimento “5 Stelle” sia l’altra faccia dei torti dei partiti. I quali non sono affatto tutti uguali ma nessuno può chiamarsi fuori da questi torti. Si dice spesso che Grillo rappresenti “l’anti-sistema”. Non in termini costituzionali ed istituzionali. Nemmeno è la cancrena della democrazia, semmai il sintomo di una profonda difficoltà di rinnovamento che ha caratterizzato gran parte della cosiddetta Seconda Repubblica. La quale è nata, se mai è nata, monca delle riforme di struttura indispensabili ed oggi ne paga il prezzo. Ma di questo parlerò nel post di domani.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/5/2012 alle 22:43
Accidenti, Giuseppe, hai una capacità di spiegarti che è aumentata col tempo ma soprattutto hai conservato e incrementato una pazienza invidiabile. Non so come fai.
Scritto da Tuo amico fedele il 23/5/2012 alle 07:46
Oggi nevicherà sicuro. Mi sento di apprezzare il buon commento di @roberto molinari. Ci fosse in lui un minimo di autocritica rispetto alla conduzione incolore del partito a Varese negli ultimi anni, compresa la vicenda della candidatura Oprandi, sarebbe buona cosa anche se capisco che la mia sia una pretesa. Mi spiace ricordare nuovamente quell' episodio ma in quell' occasione il partito si mosse secondo quelle vecchie direttive e logiche che Molinari oggi dice di non condividere.
Scritto da una rottamatrice il 23/5/2012 alle 07:57
Gentile Giovanna G, sono assolutamente d'accordo. La distinzione in politica la da la coerenza con le parole dette. Quindi agire di conseguenza.
Scritto da roberto molinari il 23/5/2012 alle 08:02
Questa mattina è arrivato qualche commento illegibile, qualcun altro con errori marchiani. E' già successo qualche rarissima volta. Se mi vengono rimandati li metterò subito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/5/2012 alle 09:05
@ R. Miglierina per "Nuovo Ulivo" intendo un movimento CIVICO, che parli del linguaggio della gente, riformista e moderato. Il PD e Bersani fanno da capofila e elementi portanti della coalizione. Il "NuovoUlivo" allineato alla proposta di Hoolande in Francia: Economia reale, lavoro e focus sul reddito. Chiaramente mi auguro che Rifondazione non ne faccia parte. Abbiamo bisogno di alleati fedeli e moderni. E non di prime donne, non credibili come Rifondazione. Vediamo se SEL e IDV ci stanno...
Scritto da Simone Franceschetto il 23/5/2012 alle 10:06
Caro Giuseppe, non mi sembra proprio che dal voto affiori che gli elettori prediligano scelte bipolari. Quanto emerge dal voto è piuttosto una diffusa saturazione e insofferenza per l´offerta proveniente dai partiti che, negli ultimi anni, hanno decisamente esaurito la propria capacità di strutturare la "domanda" politica degli elettori. (E dire che Alfano si dice pronto per una nuova "offerta" politica ...) A differenza di altri Paesi, dove hanno prevalso estremismi tradizionali, in Italia il malcontento e l´aspirazione al cambiamento sono stati captati da Beppe Grillo, senza il quale il Movimento 5 stelle è come neve al sole. In questa fase, non ha alcuna importanza la solidità dei contenuti della proposta politica programmatica dei grillini, bensì l´efficacia con la quale il loro leader ha saputo condurre, in questi ultimi anni, battaglie di movimento sui diritti dei consumatori e su tematiche ambientali, avvantaggiato non solo dalla sua notorietà come artista ma anche dall´essere stato testimonial autentico e disinteressato di queste. Come lo stesso Grillo ha riconosciuto, il suo vero successo consiste nell´aver occupato uno spazio politico che altrimenti avrebbe potuto essere conquistato da estremismi e populismi che in questo momento di crisi avrebbero influito negativamente sulla stabilità e sulla coesione sociale del nostro Paese. I partiti e, in primo luogo, il PD devono capire che occorre uscire dai tatticismi di palazzo e dalle vuote formule di alleanze costruite a tavolino.
Scritto da Leonardo C. il 23/5/2012 alle 10:53
Mica occorrono i 'massimi sistemi' per classificare un politico, a volte basta un piccolo dettaglio. A Renzi è bastato il suo provvedimento nel quale imponeva ai dipendenti comunali di timbrare in uscita ogniqualvolta desiderassero fumarsi una sigaretta. Si levò subito un coro di bravo! bene! è così che si fa! abbasso i lazzaroni! Questo coro, di brunettiana memoria, si originava dalle false coscienze, dalle eticità stupide. Io, che non fumo, che non sopporto i fumatori e che sarei favorevole a una disposizione, come quella inglese, che proibisca di fumare anche nei luoghi aperti (parchi, banchine delle stazioni, etc.), ebbene ho ritenuto la circolare di Renzi una vera panzana. Come se Pisapia, improvvisamente, rincretinisse e adottasse uguale provvedimento. Ieri sera, a Ballarò, le dichiarazioni di Renzi erano così inconsistenti al punto da far brillare anche un Leoluca Orlando. Inutile dilungarsi sul diverso spessore politico dei due. Renzi gna fà. Panzanate sopra panzanate, come quella di contestare a Orlando il suo andirivieni tra incarichi politici romani e palermitani. Come se lui, Renzi, non fosse pronto a candidarsi al Parlamento e a ritornare a Firenze come consigliere regionale o comunale o sindaco, e poi ritornare a Roma e poi fare capolino a Bruxelles, etc., etc. etc. Come se lui non fosse di questa pasta! Cofferati si era dimesso da sindaco di Bologna perchè, come da sua ammissione, desiderava abbandonare la politica per dedicarsi alla 'attività' di padre del bambino appena avuto dalla giovane compagna e per questo si sarebbe trasferito a Genova. Tempo un anno ce lo siamo ritrovati europarlamentare! Questi non capiscono che la gente vota un Pizzarotti qualsiasi perchè si è stancata dello scollamento tra ciò che i politici esprimono a parole e ciò che praticano a fatti. La gente ha iniziato ad annotarsi queste cose. Anche Dio.
Scritto da eg il 23/5/2012 alle 11:57
Caro @Leonardo C, le righe finali le condivido in pieno. Sul resto, non lasciamoci abbagliare da Grillo che pure è stato il fenomeno più interessante di queste elezioni. Guardiamo quello che è successo alle formazioni centriste e alle liste civiche. Quelle che hanno scelto da che parte stare sono state (spesso) premiate mentre le altre hanno ottenuto risultati magrissimi. Certo, questo è dovuto anche al sistema elettorale ma soprattutto, io dico, alla nettezza o alla opacità delle posizioni assunte.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/5/2012 alle 22:22
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