Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/5/2012 alle 09:50


Sul Parlamento a Camere riunite cadde un silenzio cupo e irreale. Le manovre tattiche che duravano da settimane si interruppero improvvisamente e i leader trovarono quasi subito l’intesa per eleggere Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro.
Fu l’effetto immediato dell’assassinio di Giovanni Falcone. Erano esattamente 20anni fa ed ero in Parlamento quale rappresentante di Regione Lombardia.
La Prima Repubblica stava chiudendo i battenti dopo un passato di sviluppo civile, di boom economico, di buona convivenza sociale, ma anche di contraddizioni, di stragi e di misteri mai risolti.
Vent’anni dopo le analogie sono tante con alle spalle due decenni di crescita debole e di maggiori disuguaglianze sociali. La cosiddetta Seconda Repubblica si era appoggiata su due pilastri: 1) la legge elettorale maggioritaria, di cui oggi molti reclamano la fine.
2) un blocco sociale che aveva trovato la sua rappresentanza politica in Berlusconi e Bossi al Nord, in Berlusconi e Fini al Centro-Sud.
Questi due pilastri sono praticamente crollati.
E’ mancato totalmente il terzo pilastro che avrebbe potuto consolidare e dare forza ad un cambiamento profondo e positivo: le riforme di struttura dello Stato (forse l’unica novità positiva è stata il maggior protagonismo di Città e Regioni con l’elezione diretta).
Mi riferisco al rafforzamento del governo con l’attenuazione di un parlamentarismo vecchio e consunto; alla riforma dei poteri pubblici con un diverso rapporto fra Centro, Regioni ed Autonomie Locali per responsabilizzare le classe dirigenti sul territorio; alla chiusura di ministeri ed Enti inutili; al rinnovamento strutturale di una Giustizia lenta e inefficiente che allontana gli investitori esteri.
Sono, queste, riforme dello Stato da realizzare con un consenso amplissino, se non unanime, su cui innestare il confronto politico fra i partiti e le coalizioni sulle cose concrete da fare per ridare slancio, entusiasmo, e speranza all’Italia.
Senza questo terzo pilastro parlare di una nuova stagione “repubblicana” sarebbe illusorio e fallace. Non bastano una diversa legge elettorale (speriamo) e una novità nella maggioranza politica (probabilmente di centrosinistra) per  fermare il declino del Paese.
Chi vuole governare l’Italia dovrà porsi seriamente il problema della Terza Repubblica, dopo che la Seconda è sostanzialmente fallita.

(Seguirò il completamento della discussione su questo post, poi il blog prenderà una pausa di 3/4 giorni)

 

Commenti dei lettori: 69 commenti -
Per me basterebbe mandare all'opposizione anche a Roma chi ci ha governato in tutti questi anni.
Scritto da Mario T. il 23/5/2012 alle 10:20
Per fare le riforme vere dello stato avrete bisogno della Lega, che vi piaccia o no.
Scritto da Ugo F. il 23/5/2012 alle 10:45
Tutto giusto, ma "qui non si tratta più di numeri e statistiche, ma di vita reale: lavoro o disoccupazione, un letto in ospedale o la polmonite sotto i ponti" dice un vecchio socialista portoghese. Oggi si tratta di far ridiscendere la politica a livello di vita quotidiana, con il linguaggio della vita quotidiana. A Parma il PD può avere la sua rivincita aiutando il nuovo Sindaco a salvare il Comune, cioè i servizi al cittadino, i 'beni comuni'. Quella è la sfida.
Scritto da roberto caielli il 23/5/2012 alle 11:21
Il declino del Paese si ferma con una buona classe politica ma se non si fanno le riforme tutto diventa vano. La domanda è se avremo un groppo dirigente che trova l'accordo sulle riforme che danno frutti a lungo andare e non a breve scadenza. Spero in Bersani ma ho tanti dubbi.
Scritto da Emanuela il 23/5/2012 alle 11:46
Sono, per tradizione, per ideologia e per cultura personale, un costituzionalista convinto. Sono altrettanto convinto che su questa terra non ci sia niente di immutabile. La nostra Carta, come tutte le cose umane, risente dei tempi. È vero che abbiamo la fortuna di essere inseriti in un sistema costituzionale avanzato e per certi versi ancora attuale, ma è anche vero che qualche “messa a punto”, un tagliando di manutenzione, occorre che venga fatto. Fu concepita in un momento storico in cui si aveva paura della discesa in campo di un “Uomo del destino” e, per mia memoria, ci ha salvato dagli assalti alla diligenza prima di Craxi e poi di Berlusconi che, sotto la formula più potere per governare, nascondevano la voglia matta di impadronirsi dello Stato. Occorre, pertanto, effettuare talune semplici riforme che aumentino il potere dell’esecutivo e diminuiscano i tempi morti di un doppio parlamentarismo. Prima di ogni riforma costituzionale, però, secondo me, deve essere mandata al macero la vigente dissennata legge elettorale con la possibilità, per il Cittadino elettore, di sapere per chi vota e non trovarsi dopo ammucchiate di furbastri pronti, specialmente quelli con minore peso, a porre continuamente condizioni e veti. La democrazia per esprimersi compiutamente ha bisogni di rappresentanti con un programma unico e leggibile. Senza uno strumento elettorale adeguato qualunque riforma costituzionale si scontra contro un sistema in cui tutti comandano e nessuno ha responsabilità. Non sono contro la forma maggioritaria sono contro il metodo che è utilizzato per arrivarci. Si valuti bene la riforma elettorale e poi si votino (per mia memoria i tempi delle mutazioni costituzionali sono molto lunghi) gli strumenti legislativi per (1) dimezzare il numero dei parlamentari (sarebbero ancora tanti); (2) trasformare il Senato in Camera delle Regioni (dimezzando il numero pletorico dei consiglieri regionali); (3) assegnare ad ogni ramo parlamentare la produzione di specifiche norme; (4) dare più poteri all’esecutivo. Se non si fa qualchecosa di positivo i grilli ci invaderanno come le locuste.
Scritto da Sic Est il 23/5/2012 alle 11:55
Continuate a parlare di sfide. Sfide di qua, sfide di là, sfide di su e sfide anche di giù. La sfida di domani, la prossima sfida, la sfida di Monti, la disfida di Bettola ecc. ecc. Ma non capite che sono tutte sfide perdute? Ma non capite che si sta spianando la strada a un nuovo nazismo? Quando lo capirete? Quando avrete una svastica proprio lì, dove mai avreste voluto averla?
Scritto da Claudio Ennam il 23/5/2012 alle 11:57
Caro @Sic Est, nella mail che mi hai inviato col tuo commento c'era una domanda alla quale ti ho risposto a mia volta con una mail che però non risulta da te ricevuta. E' la terza volta che succede. Probabilmente hai digitato l'indirizzo con qualche errore o forse hai la casella di posta pienissima. Ti prego di voler controllare e di fammi sapere qualcosa così che possa risponderti ancora. Grazie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/5/2012 alle 12:00
Prima, seconda, terza repubblica sono tutte uguali. Bisogna mandare a casa questi partiti.
Scritto da Grillino il 23/5/2012 alle 12:56
Farete come aveva fatto Occhetto nel 1994, cercherete di ereditare l'Italia facendo piccolo cabottaggio e fallirete. E' scritto nel vostra Dna.
Scritto da Fab il 23/5/2012 alle 13:00
Il ragionamento di Claudio Ennam più che pessimismo sembra manicheismo ideologico. Con i dovuti distinguo mi ricorda Bartali a cui non andava proprio niente senza mai fare trapelare quale fosse la soluzione universale. Gentilissimo signor @Ennam la invito, anche se il Blog non è mio ma di Adamoli a cui chiedo venia, ad illustrarmi magari a grandi linee il suo pensiero (cosa vorrebbe che si facesse) senza però divagare su improbabili figlioli prodighi. Di quelli mi bastano gli autentici di Bossi.
Scritto da Sic Est il 23/5/2012 alle 13:12
"Uomini non ci si improvvisa e nella lotta politica italiana ciò che più dolorosamente sorprende è la mancanza dell'uomo.Non dell'uomo grande,di cui non vogliamo neanche sentir parlare,ma dell'uomo reale,con il suo modesto,insostituibile corredo di qualità morali." Don Primo Mazzolari
Scritto da a.b. il 23/5/2012 alle 13:29
Complimenti, Adamoli, una bella analisi. Molto lucida, a tratti amara. Tempi che non torneranno indietro. Le riforme costituzionali e economiche sarebbero state basilari ma abbiamo cincischiato non solo per colpa del ventennio di Berlusconi ma anche per la nostra scarsa incisività politica. E siamo qui tutti i giorni a dircelo. Sappiamo quali sono i problemi ma anneghiamo nell’inerzia. Ho letto oggi l’editoriale di Polito. Questi, le analisi le fanno sempre dopo, mai che uno riesca a intuire, prima, gli umori della gente. Il voto dei giorni scorsi ha bocciato il riformismo e ha vinto la politica del pugno di ferro contro la casta. A Finale Emilia, Monti è stato contestato, si sentivano solo urla di donne. Giusto o non giusto, era l’unica cosa che vibrava nell’aria in quel momento, dietro al cordone di poliziotti che proteggevano Monti
Scritto da V.R. il 23/5/2012 alle 14:08
Bello il ricordo dell'effetto sul Parlamento della notizia della morte di Falcone.
Scritto da Chiara il 23/5/2012 alle 14:51
Quasi quasi mi accontenterei della legge elettorale nuova con questi chiari di luna.
Scritto da A.F. il 23/5/2012 alle 18:04
Se non cambia la politica e se non cambiano i partiti sarà dura attuare qualcosa che assomigli ad una terza repubblica funzionante. Sono caduti Berlusconi e Bossi ma questo basterà cambiare le cose in profondità? Se penso al Prodi del 2006-2008 risponderei negativamente.
Scritto da Bianchi Giò il 23/5/2012 alle 18:12
Caro @Claudio Ennam, condivido il giudizio sarcastico sulla drammatizzazione della politica italiana: sfide di qua, sfide di là. Fa parte della italica connotazione buffonesca, sempre presente, anche nelle tragedie. Rilevo che siamo ripiegati sulle nostre beghe paesane, assenti e ignoranti che quanto avviene appena fuori dei confini. Del resto in passato accapigliavamo per la politica estera, interpretata per fazioni guelfe o ghibelline. Se abbiamo recuperato un po' di credibilità, dopo le buffonerie berlusconiane, lo dobbiamo al prestigio internazionale di Mario Monti, che ben rappresenta l'eccellenza in molti settori della vita pubblica. La miseria è della politica ormai degenerata, incapace di rigenerarsi, ostinata nella difesa ad oltranza dei privilegi di casta. Così assistiamo da sempre alla drammatizzazione ostentata di episodi minori, quale è oggi una competizione elettorale amministrativa parziale che si finge sia un evento epocale che muterà le sorti della Patria. Se a Parma vince una lista fuori della norma, subito si straparla di Terza Repubblica e si finge di essere preoccupati dell'avvenire. Sarebbe sufficiente guardare alle democrazie europee che hanno già realizzato prima e meglio, ciò che dovremmo fare noi. Non commettiamo l'errore di considerare la classe politica incapace di intendere e volere, sono intelligentissimi e abilissimi: non hanno interesse a fare le riforme di sistema di tutti predicano, ma che nessuno vuole. Neanche noi cittadini, perché se volessimo un'Italia differente, avremmo reagito. Tutto, caro Ennam, è stato detto, mentre – come afferma il salmo 2 - “... ride Colui che siede nell'alto dei cieli e si fa beffe di loro”.
Scritto da ulderico monti il 23/5/2012 alle 18:23
Condivido la tua analisi e mi trovo altresì in sintonia con quanto scrive @ Sic Est nel suo commento delle 11,55. Alle sue considerazioni aggiungo che occorre cambiare le facce di quanti stanno in parlamento da troppi mandati. Mi sembra anche opportuno che i parlamentari rinuncino a privilegi che trovo assurdi e che non sto ad elencare per non essere prolisso. Da ultimo toglierei scorte e varie ed eventuali a tutti gli ex qualcosa, a meno che ci siano minacce reali. Per fare un solo esempio: qualcuno mi sa dire quali sono le minacce che incombono su Irene Pivetti?
Scritto da Angelo Eberli il 23/5/2012 alle 19:09
La ringrazio della stima, signor Sic Est, immeritata, aggiungo. Faccio il sarto, non il politologo. Mi destreggio fra cartamodelli e cimose; maneggio gugliate e gessi, nastri e spalline. So distinguere l’ètamine dalla gabardina. Conosco la differenza fra il punto Assisi e il punto croce. Faccio il sarto. Sono un sarto. Ogni tanto butto l’occhio oltre un occhiello e dico la mia su questo, su quello. Lo so, ha ragione: non dovrei esprimermi e, soprattutto, non dovrei votare. Non dovrei avere la possibilità, con la mia preferenza, di concorrere alla formazione di governi e, per conseguenza, alle scelte vitali di un paese, del mio Paese. Ma questa è la democrazia, vivaddio! Due ignoranti, due cialtroni schifosi come me, contano con il loro voto più di un fine osservatore politico. 2 (ignoranti) a 1 e palla al centro. Ma la mia non vuole essere un’indicazione…
Scritto da Claudio Ennam il 23/5/2012 alle 19:42
Sono stati 20 anni quasi buttati via. Negli ultimi 10 l'Italia è cresciuta meno che tutti gli altri Paesi europei. Un record negativo che disonora chi ha governato. E adesso c'è chi vuole incolpare Monti. Senza vergogna.
Scritto da E. Losa il 23/5/2012 alle 19:48
Caro Ulderico Monti, perché lei e io non fondiamo un partito, il Partito dei Vecchiotti? Io metto la pancia, lei il cervello. Io metto l'impegno, lei i soldi. Io la prostata, lei tutta la vitalità che traspare dai suoi commenti. Inviterei anche Adamoli ma lui non si sente vecchiotto ed è aristocratico; figuriamoci se si metterebbe con un sarto ebreo, panciuto e prostatico!
Scritto da Claudio Ennam il 23/5/2012 alle 20:57
Berlusconi ha assicurato che non si candiderà l'anno prossimo. Il fatto che gliel'abbiano chiesto fa cadere le braccia. Il Pdl è in profondo rosso. La destra italiana esiste, è seria e merita di molto meglio.
Scritto da Maurizio il 23/5/2012 alle 21:08
Caro @Ulderico, il tuo commento sembra un attacco al mio post che, pure, "straparla di Terza Repubblica". Te ne sono grato perché mi dai il destro di ribadire che credo a tutto ciò che ho scritto parola per parola. Cioè, non è uno sfogo ma un pensiero meditato. Chi pensa di riempiere il vuoto lasciato da Berlusconi-Bossi senza mettere mano alla costruzione delle nuove Istituzioni adatte al nuovo secolo sbaglia di grosso. L'amministrazione dello Stato italiano (negli Usa non per niente chiamano "Amministrazione" il complesso delle Istituzioni federali) va rivista dalle fondamenta senza aver paura di toccare anche la Costituzione repubblicana, eccetto che per i principi guida che sono sempre validi. La coalizione del Pd con Sel e Idv vuole attuare questo disegno? Se si, la voterò con convinzione, altrimenti non la voterò affatto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/5/2012 alle 21:17
Dopo non scrivo più. Mi spiega E. Losa perché Monti in sette mesi non ha inciso neppure di un'oncia sulla crescita ma ha inciso a sangue sulle pensioni e sull'incremento smodato delle tasse? Perché per fare una cosa ci vogliono ore e per farne un'altra anni? Perché per fare i tagli non ci vuole niente, è facile! E allora perché per fare una cosa facile hanno chiamato al governo il supercommissarioesimiomagnificorettoredellabocconi quando sarebbe bastato quello stolido di mio figlio Davide, preda di una tibetana scalza e puzzolente?
Scritto da Claudio Ennam il 23/5/2012 alle 21:21
@a.b., grazie per aver riportato la bella frase di Don Primo Mazzolari.
Scritto da Cittadina cattolica il 23/5/2012 alle 22:07
@Angelo Eberli, tu citi giustamente la scorta di Irene Pivetti, che è una cosa umoristica. Ma perchè assegnare 28 persone alla "guardia" di Roberto Maroni? E' uno spreco inaudito, forse più che le paghette del Trota e del fratello che sono un'offesa a tutti noi.
Scritto da Albertone da Giussano il 23/5/2012 alle 23:04
@Claudio Ennam, la premessa per la crescita è il rigore. Monti ha spento un incendio, se fosse così facile creare sviluppo perchè mai i precedenti governi non hanno provveduto? Ci metto anche Prodi che però è durato pochissimo. Forse lei e suo figlio Davide potreste fare meglio. Cominciate a iscrivervi ai concorsi per curriculum che sta facento Grillo.
Scritto da E. Losa il 23/5/2012 alle 23:13
Caro Giuseppe Adamoli, se mai avessi intenzione di "attaccare" il tuo blog, ovvero criticare le tue opinioni, lo farei direttamente, faccia a faccia, e non per ambigue perifrasi. Devo riconfermarti la mia stima? In verità il tuo blog è per me l'ultimo mezzo per esprimere lo sdegno e la collera per chi avvilisce e tradisce la nostra infelice Patria.
Scritto da ulderico monti il 24/5/2012 alle 06:51
@Claudio Ennam. Felice idea il Partito dei Vecchiotti, ma noi saremmo inesorabilmente divisi in due correnti: dell'ottimismo e del pessimismo. Perché, per sottrarmi alla tentazione della dolce morte, io mi inoculo quotidiamente forti dosi di patriottismo, nell'illusione che "la terra dei suoni, dei fiori, dell'armi, ritorni qual era la terra dell'armi". Possiamo ancora credere che "di sorgere insieme già l'ora suonò" ? Come simbolo del partito sceglieremmo Giuda Maccabeo o Garibaldi?
Scritto da ulderico monti il 24/5/2012 alle 07:12
Oggi è il 24 maggio: un secolo (meno 3) fa “l'Esercito marciava per raggiunger la frontiera e far contro il nemico la barriera” e il Piave mormorava “Non passa lo straniero”. Ma poi, “in una notte trista si parlò di tradimento e il Piave udiva l'ira e lo sgomento” per “l'onta consumata a Caporetto”. Fu quando il colonnello Erwin Rommel, la futura Volpe del Deserto, sfondò il fronte italiano e dilagò fino alla linea del Piave. Il Comandante in Capo, Cadorna, accusò i suoi soldati di viltà. Chi ricorda l'Inno del Milite Ignoto? “Il Piave era una diga, file d'elmetti siepi di fucili, zappe e chitarre in riga. No, generale i fanti non son vili! ...”.
Scritto da ulderico monti il 24/5/2012 alle 08:43
“Laureati, io con 107 mia moglie con 110 e lode. Io quadro di azienda metalmeccanica € 1140 al mese (dai 2700-3000 del 2007). Mia moglie ex direttiva part time in azienda a partecipazione statale 843€ (dai 1750 del 2008). 2 figlie in età prescolare. Mutuo di 896€ non pagato da dicembre. Il risultato è che IN ITALIA NON CI SONO SPERANZE DI MIGLIORAMENTO. Dal 1° luglio ci trasferiremo in Nuova Zelanda dove abbiamo trovato lavoro tramite una agenzia di ricerca personale svizzera. Io andrò a fare il barista in un grande albergo e mia moglie aiuto-cuoca per le specialità italiane nello stesso albergo. Alloggio incluso, contratto triennale rinnovabile. Non ci lascieremo scappare l'occasione di dare a nostre figlie una occasione di vita! Il primo luglio lascieremo i debiti e la casa alla banca e spero fermamente di NON DOVER PIU' SENTIRE PARLARE DI GOVERNO TECNICO, EURO, SACRIFICI, IMU e di tutte le baggiante inventate dai potenti di turno per spremere i sudditi. Se non avrò più l'occasione di scrivere su questo sito, saluto tutto ed esprimo la mia solidarietà con i terremotati. Purtroppo penso che nessuno li aiuterà!" (http://www.wallstreetitalia.com/article/1382491/) Saranno anche laureati ma o chi ha scritto è emiliano (“lascieremo”) o è proprio ignorante. In ogni caso, ha ragione. Monti è l’ultimo fallimento.
Scritto da Ferdinand il 24/5/2012 alle 09:58
Cambiare marcia.Si può, si deve. Più incisivi e coordinati nella proposta politica. Mezza Italia si aspetta qualcosa da noi e se è convincente, non servono nemmeno le alleanze spurie.Anche per questo Grillo attacca violentemente. Si inizia da amministrazioni ben condotte, il miglior biglietto da visita, e si tiene presente che il PD non è immune da rischi (Lega e PDL insegnano). Non vorrei più sentire i "soliti tardivi" (condivido @V.R.) dire quale era la cura giusta. A babbo morto.
Scritto da FrancescoG. il 24/5/2012 alle 10:14
@ grillino.I partiti sono strumenti.La responsabilità delle loro efficienza è degli individui. E' troppo semplice, secondo me,dare la colpa al coltello se ci si taglia affettando il salame. Un'altra cosetta. L'atteggiamento del "con me o contro di me" di Grillo lo trovo violento ed offensivo nei confronti di quanti hanno dato e danno energie e tempo alla politica ed all'amministrazione, in maniera disinteressata. Da prima che esistesse il 5stelle. Non sono bastati 20 anni di delegittimazioni?
Scritto da FrancescoG. il 24/5/2012 alle 10:23
@ Albertone da Giussano. Sono d'accordo. Ho fatto solo quell'esempio per ragione di sintesi; ma ho scritto che toglierei scorte e quant'altro a "tutti gli ex qualcosa".
Scritto da Angelo Eberli il 24/5/2012 alle 12:46
@Ferdinand: magari si sono laureati in Albania...
Scritto da Adriano il 24/5/2012 alle 14:01
Per Ferdinand, Ccndivido ben poco di quello che scrivi ma se quel che dici si avvera è molto triste per la tua famiglia e per te. Spero che non sia vero.
Scritto da Emanuela il 24/5/2012 alle 14:36
In questo post c'é un'amarezza profonda, quasi che Adamoli avesse creduto nella seconda repubblica. Se ci aveva creduto sul serio ha commesso un errore da ingenuo.
Scritto da Osvaldo il 24/5/2012 alle 14:40
Dopo le minacce subite da Ferdinand su questa rete, anche mia moglie ha deciso di assegnarmi una scorta. Ieri sera, tardi, si è presentato alla porta Gustavo, almeno così ha detto di chiamarsi. Mi ha stretto la mano così forte che mi ha reciso il tendine del flessore del mignolo, poi si è piazzato. Via scarpe e calze si è messo a guardare un canale che io non sapevo neanche esistesse. Mia moglie, alle mie proteste per l’ammorbamento dell’aria, ha risposto: “è per metterti a tua agio: fa tanto famiglia”. Ed è per difendere me che sta attaccando la mia riserva di Stock 84? Ho ancora bottiglie che risalgono ai tempi in cui Roberto Bortoluzzi, il conduttore di “Tutto il calcio minuto per minuto”, era ancora una voce bianca. “devi capirlo, è un ragazzo”, ha replicato, comprensiva, mia moglie. A parte il fatto che Gustavo avrà almeno 45 anni ed è peloso come King Kong, non vedo perché debba difendermi anche in casa. All’una siamo andati tutti a dormire. Mia moglie si spoglia, io con la faccia rivolta al muro per non vedere lo scempio, poi mi dice che va a controllare Gustavo. E’ tornata dopo due ore. Hai controllato bene? le ho domandato. “sì, sì, dorme tranquillo”. Ma perché prima stava guardando TeleBucuresti?, ho incalzato. Ma non era di Quarto Oggiaro? “hai capito male. È di Cuartu Eugiaru, un sobborgo di Timisoara”, ha risposto candida e scarmigliata, mia moglie. Un altro rumeno! In casa mia!
Scritto da Claudio Ennam il 24/5/2012 alle 15:16
Analisi convincente fatta da un Pd che non conosco e che sa essere autocritico e questo e' molto importante.
Scritto da Vittorino B. il 24/5/2012 alle 16:30
La Repubblica d'oggi afferma che Enzo Bianchi, priore di Bose, propende per i grillini. non loso, ma sul Corriere del 23 c'è un articolo del Priore di cui riporto una parte, per me determinante. "E oggi che viviamo in un tempo posto sotto il segno della crisi, questa esigenza di testimoniare e suscitare speranza si fa sempre più cogente per i cristiani. La nostra epoca infatti, definita da molti pensatori come stagione della “fine” – della civiltà occidentale, della modernità, della cristianità... – è caratterizzata dal senso della precarietà del presente e dell’incertezza del futuro, un tempo in cui l’incognito che ci sta davanti spaventa per la sua imprevedibilità e, insieme, per gli orizzonti asfittici che lo caratterizzano: il nostro è un mondo che sembra sfuggire al nostro controllo e impedirci di capire dove stiamo andando. Ora, tutto ciò provoca un’angoscia profonda, che le tante situazioni di guerra, miseria e oppressione in atto in varie parti del mondo non fanno che confermare e che la crisi economica e finanziaria che attanaglia l’occidente trasforma per troppe persone in disperazione nel quotidiano.
Scritto da ulderico monti il 24/5/2012 alle 17:19
@Emanuela. Perché, la tua famiglia è forse immune dal fallimento dell'Italia? Quell'inetto di Monti e il suo governo di dilettanti incapaci non avranno effetto sulla tua vita e quella dei tuoi cari? O forse tu non hai vita, non hai famiglia, non hai cari?
Scritto da Ferdinand il 24/5/2012 alle 20:37
La senatrice del PD Anna Fnocchiaro compra padelle mentre ben tre uomini della sua scorta spingono il carrello. Sembrerebbe un momento simpatico della vita quotidiana di un politico. Fin qui insomma nulla di male. Se non fosse per il fatto che le guardie del corpo sono pagate con i soldi dello stato, cioe' di noi contribuenti. L'esponente di punta del partito di centro sinistra si e' difesa dicendo che la scorta le e' stata imposta. La didascalia senza pieta' del settimanale Chi, il primo a pubblicare la foto 'incriminata' recita: «Nel regno della casa low cost la senatrice del Pd acquista padelle antiaderenti e uno stendibiancheria. Consultandosi con i suoi bodyguard. Anna Finocchiaro, all'Ikea con tanto di sacca gialla, cerca tra gli scaffali, confrontando prezzi e consistenza delle pentole. In alto, con le guardie del corpo prima dell'uscita». Il capogruppo del PD al Senato e' stata presa in giro su Twitter, con gli utenti che hanno anche inventato l'hastag (ovvero il codice di argomento) finocchiarovergogna. C'e' chi propone di toglierle la scorta e chi invece fa ironia, come Maurizio Mariani: "Ha la scorta per evitare gli elettori del PD. Posso capirla" o Felice Manti, che parla di "squadra mobili". Sull'argomento e le critiche alla politica siciliana e' intervenuto persino il vicedirettore di Rai2, Gianluigi Paragone: "La foto di Finocchiaro all'Ikea, che tratta gli uomini di scorta come inservienti, è un'offesa". Risponde cosi', sempre su twitter, la diretta interessata: "Avere la scorta per me non è un piacere. Mi è stata imposta e nonostante ciò provo a fare una vita normale, anche da Ikea". Ma la sua risposta non convince fino in fondo. @Giuseppe Adamoli, prenda le distanze prima che sia troppo tardi. Non vorrei che nel gorgo caotico e melmoso della politica-disastro finisse anche lei, una persona perbene.
Scritto da Ferdinand il 24/5/2012 alle 20:48
Pare che, venuto a conoscenza che @Ferdinand si trasferisce in Nuova Zelanda, il presidente Mario Monti abbia tirato un sospiro di sollievo, perché si è inopinatamente liberato di un acerrimo implacabile nemico. Ora a preoccuparsi saranno i governanti neo-zelandesi...
Scritto da ulderico monti il 24/5/2012 alle 21:21
L'argomento trattato nel post è serio. Senza riforme importanti il declino italiano continuerà chiunque vincerà le elezioni. La mia rabbia è che il centrosinistra ci abbia provato con D'Alema alla bicamerale e poi abbia mollato la presa. Non meravigliamoci se i grillini avanzano.
Scritto da Pd Sesto S. Giovanni il 24/5/2012 alle 22:07
@FrancescoG. Apprezzo i tuoi commenti sempre positivi e costruttivi. Se Bersani parlerà di problemi concreti a partire dalla sofferrenza dei più deboli il Pd potrà dare un apporto importante al rilancio italiano.
Scritto da Elisabetta C. il 24/5/2012 alle 23:11
Credo che il Pd abbia la volontà di realizzare queste riforme ma gli alleati e le altre forze politiche? Bisognerebbe tornare allo spirito costituente dell'inizio del dopoguerra quando tutti collaborarono a scrivere la Carta fondamentale. Sotto questo aspetto non sono ottimista.
Scritto da Lucky il 25/5/2012 alle 08:24
Tace @Ferdinand. Vorrei dire che il suo 107 di laurea non mi pare sufficiente per definire "inetto" il presidente Mario Monti (come Ferdinand scrive a @Emanuela il 24/5). Lo dimostrano i rispettivi curricula. Vada agli antipodi e faccia fortuna!
Scritto da ulderico monti il 25/5/2012 alle 15:08
@ulderico monti. Non sarò io il "neo neozelandese" ma la coppia di laureati (?) cui riportavo l'amara lettera di commiato dall'Italia.
Scritto da Ferdinand il 25/5/2012 alle 15:29
Se non si prenderà atto in fretta della fine di questa buffa seconda repubblica si accumuleranno altre macerie su cui sarà difficilissimo ricostruire qualcosa di serio e positivo.
Scritto da Giorgio G. il 25/5/2012 alle 16:28
Detesto sentir parlare di seconda o terza repubblica: la Repubblica è una e indivisibile. Non la Repubblica è fallita, ma i governanti. Purtroppo non intravedo soluzioni e temo che la Repubblica continuerà ad essere vilipesa.
Scritto da ulderico monti il 25/5/2012 alle 16:49
@Ferdinand. L'assunto non cambia: per definire "inetto" Mario Monti bisognerebbe dimostrare di aver fatto di più e meglio, in qualsiasi campo. Altrimenti converrebbe tacere.
Scritto da ulderico monti il 25/5/2012 alle 16:52
Curiosa la tesi del vecchiotto @ulderico monti. Secondo costui il tifoso che inveisse per l'ennesimo calcio di rigore fallito sbaglierebbe perché non ha mai giocato neppure in serie C. Dal loggione di un teatro dell'Opera non dovrebbero partire fischi, poiché nessuno è in grado di produrre un do di petto. E così via.
Scritto da Ferdinand il 25/5/2012 alle 20:21
@ Ulderico Monti. Dire prima e seconda repubblica è un modo per scandire due fasi della vita repubblicana che rimane ovviamente una sola. Adamoli ha ragione nel dire che la seconda fase è fallita (o non è neanche incominciata) perchè dal punto di vista costituzionale è cambiato poco o niente.
Scritto da G. G. il 25/5/2012 alle 22:40
L'idea di avere una maggioranza di governo diversa dallo schieramento che approva le riforme di sistema è corretta e giusta. E' sicuramente l'idea di Bersani e Casini ma non della maggioranza del pdl e non di Di Pietro. Cosa ne pensi Vendola non si sa, lui è preso a fare i suoi sogni. Se Bersani sarà il premier dovrebbe mantenere e attuare questo progetto.
Scritto da Carlo S. il 26/5/2012 alle 09:51
La fine della maggioranza Berlusconi-Bossi era segnata già da un bel pò di tempo. Alfano non riuscirà a resuscitare Forza Italia come Maroni non riuscirà a resuscitare la Lega. Il primo troppo dipendente da Berlusconi, il secondo troppo pappaeciccia con Bossi per oltre 20 anni. Toccherà alla sinistra la prossima volta ma quale sinistra? Qui la confusione regna sovrana e questo non è di buon auspicio.
Scritto da Bianchi Giò il 26/5/2012 alle 15:30
Spesso non mi trovo d’accordo con Ulderico Monti, stavolta però vorrei dargli un assist (anche se so che è un player a cui piace giocare da solo). Monti, stavolta il Mario, non può essere criticato da chi ha per cinque lustri chiuso gli occhi davanti alla devastante e disastrosa politica economica della triade Berlusconi-Bossi-Tremonti. In venti anni questi tre sciagurati sprovveduti ci hanno condotto al disastro, chi con infelice propalazione di allegria, chi col rutto e il dito medio alzato come bandiera e chi si presentava dotto economista con rivoltante supponenza. Dilettanti allo sbaraglio autoproclamatisi statisti. @Ferdinand ha i suoi problemi (lui o un suo amico, non ho ancora capito chi, andrà in Nuova Zelanda che, pur se dall’altra parte del mondo, comunque è una terra civile e dall’economia in espansione) ma non credo che sia giusto prendersela con i pompieri (il governo tecnico), in caso di incendio, e non con chi (la vecchia triade di sedicenti statisti) si è dimenticato di provvedere ad installare non dico un impianto antincendio ma almeno lasciare a portata di mano un secchio pieno d’acqua.
Scritto da Sic Est il 26/5/2012 alle 17:52
Concordo pienamente con @Sic Est. Complimenti anche per la bella prosa.
Scritto da Giovanna G. il 26/5/2012 alle 22:48
Non capisco perché @Sic Est mi addebiti comportamenti ignavi nel contrasto al governo precedente che non ho mai appoggiato né con il voto né con l’unica arma che possiedo: la tastiera. Porto contributi in diversi spazi di discussione e milito in alcune organizzazioni movimentiste in favore di un socialismo umano e nazionale. Parafrasando Maurizio Crozza: non pretendo che mi si dica grazie ma neppure che mi si lanci addosso il cadavere del nano di Arcore.
Scritto da Ferdinand il 27/5/2012 alle 07:50
Chi abbia assistito giovedì sera all’intervista rilasciata da Mario Monti a Formigli avrà notato il disagio del vostro premier nel rispondere alla domanda: “se lei avesse un figlio ventenne, laureato che guadagna 5 euro all’ora con un contratto da precario che cosa gli direbbe: vai via dall’Italia? E come lo convincerebbe a restare?”. Mario Monti resta in silenzio per 17 secondi (alcuni hanno calcolato addirittura 18 secondi ma quelli sono degli schifosi detrattori del “grande” economista) “poi farfuglia una risposta sconclusionata, evasiva; tipica dell’accademico che non sa cosa sia la realtà, che non ha mai visto, né frequentato, né pensato a chi lavora umilmente; perché quel mondo non gli appartiene, esce dal suo radar mentale se non per ripetere le stesse regole astratte sulla flessibilità, sulla necessità di cambiare. O meglio: cambino gli altri, lui no di certo. Quanto a suo figlio, è giovanissimo ma ha già fatto una carriera brillante in Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citigroup, Parmalat. Per meriti personali, non dubitiamo…” Si vede che agli adamoli, agli ulderico monti, ai sic est ecc. piace essere governati da un povero essere come l’attuale presidente del consiglio e l’unica cosa che portano a sostegno di questa loro preferenza è che prima si stava peggio…
Scritto da Ferdinand il 27/5/2012 alle 08:09
Se consideriamo che la Lega aveva aperto alcuni uffici ministeriali a Monza prontamente e giustamente chiusi dal governo Monti il quadro delle riforme che si sarebbero potute fare e non si sono fatte è completo. E' come se Vendola volesse aprire alcuni ministeri, ad esempio il turismo, a Bari.
Scritto da Alessandro il 27/5/2012 alle 09:25
Ok, adesso siamo in ricostruzione ma fra qualche mese chiunque vorrà fare delle riforme avrà bisogno della Lega.
Scritto da Leghista vero il 27/5/2012 alle 15:11
Venerdi' Associazione Mazziniana, Circolo Garibaldi, Circolo l'incontro (Pd) avrebbero dovuto presentare un libro dedicato a Giovanni Blini , un giovane morto anzitempo, attivo nel campo sociale, considerato di destra. Alle ore 20 il gestore della sala che avrebbe dovuto ospitarci ci comunicò che aveva ricevuto minacce da una ben identificata organizzazione di sinistra ed era costretto a negare l'accesso. Oggi la cronaca di Gallarate ha riferito ampiamente sulla minaccia. Riferirò sulle reazioni
Scritto da ulderico monti il 27/5/2012 alle 19:12
@sic est. Non è poi che io giochi molto da solo. Faccio parte di un partito socialdemocratico e di un circolo culturale intitolato a Giuseppe Garibaldi, non ho incarichi nè cariche e propendo per una forte disciplina di partito. E poi, "chi mai darà ascolto all'uomo solo...?" diceva Vladlimir Majakovski nel poema Lenin, e proseguiva: "...forse la moglie, e non sempre..., ma il Partito ecc...". inoltre sono vecchio.
Scritto da monti ulderico il 27/5/2012 alle 19:21
L'Assessorato alla Cultura di Gallarate s'offerto di ospitare la presentazione del libro dedicato a Giovanni Blini, giovane di "destra", organizzata dai circoli democratici cittadini e annullata per le minacce rivolte al gestore della sala, da una ben identificata organizzazione di "sinistra". Ovvero, della eterogeneità dei fini e dell'estremismo, malattia senile del... di che cosa?
Scritto da ulderico monti il 28/5/2012 alle 07:38
Il fatto che il dibattito continui anche quando non ci sei vuol dire che il blog ha raccolto adesioni affezionate. E' una nota di merito da non sottovalutare.
Scritto da Vittorio il 28/5/2012 alle 07:57
Chi aspetta riforme di struttura da questo governo senza maggioranza politica precostituita è fuori strada. Questo governo ha solo il compito di rimediare a situazioni economiche pesantissime frutto non solo deegli ultimi 3 anni di Berludìsconi ma di almeno 15 anni. Le riforme si faranno, se si faranno, nella prossima legislatura.
Scritto da Pd Pavia il 28/5/2012 alle 09:01
La gentile signora che riordina la mia casa due volte alla settimana e il marito muratore hanno una figlia recentemente laureata con ottima valutazione. In attesa di adeguata occupazione, la ragazza lavora come barista, nel turno serale e notturno, rientrando a casa alle 4 del mattino. Chi ha voglia di lavorare il lavoro lo trova. Come dirigente d'azienda non avrei mai assunto uno che a trentanni avesse dichiarato di non aver mai lavorato, perché non aveva mai trovato cosa degna da fare.
Scritto da ulderico monti il 28/5/2012 alle 09:35
Della laurea e del lavoro. Mio padre Umberto classe 1906 fu un operaio che divenne responsabile tecnico di una importante acciaieria ligure. Lo ricordo dirigere le colate di 10 tonnellate di acciaio. Fu nominato Cavaliere del Lavoro. Mio padre aveva la licenza elementare.
Scritto da ulderico monti il 28/5/2012 alle 09:40
@ulderico monti. Non faccia paragoni impropri: suo padre lavoro' durante il Ventennio e non durante le due, tre repubblichette di ieri e di oggi!
Scritto da Ferdinand il 28/5/2012 alle 12:31
Rieccomi. Ringrazio tutti per aver proseguito la discussione anche nei pochi giorni della mia assenza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/5/2012 alle 17:14
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