Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/6/2012 alle 11:58

 

Ennesima giornata durissima ieri. Borsa male (-2,8), spread salito a 470, Pil in calo dello 0,8%.
Stiamo tornando quasi al punto di partenza del novembre scorso con un giro dell’oca drammatico.
Allora la risposta contro la paura fu il governo Monti. Si torni a quello spirito iniziale.
Il governo ascolti tutti e poi decida, come ha fatto per la Rai. Predisponga le misure necessarie per frenare la recessione e chiami i partiti a dire si o no.
Se del caso, il premier minacci le dimissioni. Nessuno sarà così irresponsabile da provocarle per le ripercussioni negative  a livello internazionale.  
Serve dimostrare al mondo che l’Italia non è in balia delle onde. Serve più governo, non più mediazione sterile ed estenuante.



Commenti dei lettori: 36 commenti -
Si, agitiamo questo allarme dal basso. Non se ne può più. Meglio un governo forte che un Parlamento debolissimo.
Scritto da Gloria (Varese) il 12/6/2012 alle 12:05
Scusi, signor Adamoli, lei che è una persona abbastanza obiettiva, non crede che arrivati a questo punto dello spread e dell’indice borsistico Mario Monti meriti di finire nella Gora dell’Eterno Fetore? Il professore, cui devo il rispetto che si riserva ai milionari in euro, ai privilegiati e a coloro che si disinteressano dei problemi di noi povera gente, era stato chiamato proprio per abbassare lo spread e rilanciare l’economia, cui l’indice di borsa (da Dow in poi) ne è lo specchio. Ora, il mio portafoglio sta perdendo il 70%. Quarant’anni di risparmi faticosamente racimolati (con fatica perché ho sempre pagato le tasse) che stanno andando in fumo. Speravo in una terza età decente e invece Monti, la borsa, la moglie iena, l’impotenza.
Scritto da Claudio Ennam il 12/6/2012 alle 12:10
L'unica àncora di salvezza in Europa è Mario Monti. Bisogna rafforzarlo invece anche il Pd sta pensando alle elezioni. Sono perplesso anche se sono un Pd convinto.
Scritto da Pd Pavia il 12/6/2012 alle 12:13
ASSOCIAZIONE MAZZINIANA / CIRCOLO GIUSEPPE GARIBALDI / CIRCOLO L'INCONTRO / gallarate. L’evento che presentiamo doveva svolgersi venerdì 25 maggio nella sala della Cooperativa Arnatese di Gallarate. Un’ora prima dell’inizio, ci fu rifiutato l’uso della sala. L’ambigua e reticente motivazione non poté nascondere che interferenze intimidatorie avevano minacciato disordini. Era obbligo morale riconvocare al più presto la conferenza. Ringraziamo la Giunta Comunale e in particolare l’Assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura, prof. Sebastiano Nicosia, per la immediata disponibilità e collaborazione. I circoli organizzatori riaffermano la fedeltà e la testimonianza dei principi ispiratori che si riassumono in Risorgimento Resistenza Repubblica, contro ogni codardo tentativo totalitario di offuscarne e mistificare il significato. (u.m.) Venerdì 15 giugno ore 20,45 Sala Rusnati Via G.B.Rusnati - Gallarate GIOVANNI BLINI UN GIOVANE FUORI DAGLI SCHEMI Presentazione del libro ”Giovanni Blini una vita, una storia, un bene comune” a cura dei co-autori Stefano Gussoni vice presidente Fondazione Giovanni Blini Silvestro Pascarella capo redattore La Prealpina Busto A. I cittadini sono invitati . Autori vari – GIOVANNI BLINI - Una vita, una storia, un bene comune a cura di Stefano Gussoni e Silvestro Pascarella il Cerchio – iniziative editoriali Giovanni Blini nacque a Gallarate il 27 febbraio 1966. Dopo il liceo a Gallarate, si iscrisse alla Bocconi con il proposito di lavorare come manager in una multinazionale, proposito che abbandonò per il suo interesse per il settore “no profit”. Quando morì a 24 anni, nel 1990, in un incidente stradale, stava ultimando la tesi di laurea “Il marketing in un settore di servizi di interesse giovanile: il caso di un centro di aggregazione giovanile”. Giovanni organizzò numerose iniziative sociali, tra cui il 23 dicembre 1989 la Fondazione ONLUS Comunità Giovanile a Busto Arsizio. La Comunità Giovanile è impegnata in azioni di promozione sociale, comunitaria e tradizionale. “Rompere gli schemi, saltare gli steccati” è il motto con cui promuove attività di aggregazione, formazione e solidarietà.
Scritto da ulderico monti il 12/6/2012 alle 12:33
allora la risposta fu il governo monti imposto con una lettera dalla germania, non ti sembra adamoli che sia una contraddizione dire, il governo ascolti tutti e poi decida, se necessario minacci le dimissioni, spetta ai partiti dire si o no, MA nessuno sara' cosi irresponsabile da provocarle, questa è democrazia? cosa possono decidere i partiti? personalmente non ho capito la necessita', politica ed economica, di eliminare l'articolo 18, ma ache li cosa potevano decidere i partifi?
Scritto da angelo m il 12/6/2012 alle 12:34
Monti ci ha salvati in novembre per la sua determinazione e per la volontà di Napolitano. Berlusconi e Bossi che ci avevano portato sul baratro gli sparano contro. Monti vada avanti e il Pd sia responsabile. Troppi distinguo portano al massacro.
Scritto da Maurizio il 12/6/2012 alle 12:41
L'Italia dovrà pagare un pacco di miliardi per salvare la Spagna. Ha ragione la Mekel: lo Stato che vuol essere salvato deve accettare di essere messo sono tutela. Basta premiare le cicale. Questo vale anche se e quando verrà il turno dell'Italia.
Scritto da G. Sommaruga il 12/6/2012 alle 12:58
Caro Giuseppe, temo che l'assuefazione alla situazione critica e l'avvicinarsi delle elezioni stiano rischiando di far deragliare Monti. Sono daccordo con te ed aggiungo che dopo brevi consultazioni tecniche e politiche sui vari pacchetti di provvedimenti, debbano darci sotto con la fiducia cosa estremamente efficace in condizioni di emergenza. Spread e borse non reagiscono a ns. mancanze ma a puri meccanismi speculativi e l'Europa latita in maniera preoccupante ed interessata..Homo homini lupus
Scritto da GianMarco Calella il 12/6/2012 alle 12:59
@Angelo Motta, date pure la colpa al tentativo di eliminare un residuo bellico come l'art. 18 che non esiste in tuttta Europa. I sindacati italiani sono un freno all'innovazione perchè vogliono fare politica anziché rappresentare i lavoratori.
Scritto da Fab il 12/6/2012 alle 13:28
Concordo totalmente con @Gianmarco Calella.
Scritto da A.F. il 12/6/2012 alle 13:34
Il governo, per durare fino a primavera 2013, deve cambiare passo e velocemente. La classe media si sta impoverendo sempre di più; devono evitare di alzare l'IVA di due punti ad Ottobre! Serviva molto più coraggio contro le corporazioni (farmacie, notai, tassisti) ed invece Monti non ha fatto nulla per cambiare sotto questo aspetto. Poi l'errore sugli esodati è difficilmente perdonabile. Io ci voglio credere su quello che ha detto Passera, davanti ai giovani industriali. Serve cambiamento, subit
Scritto da Simone Franceschetto il 12/6/2012 alle 13:56
Caro Giuseppe dici bene, siamo, di nuovo, in piena crisi di credibilità. La speculazione internazionale torna a colpirci scommettendo sul paradosso che, siccome la Spagna ha dovuto subire l'onta ( perchè questo è avvenuto ) di un prestito dall'Europa per salvare le sue banche, questo deve toccare anche all'Italia. Già, peccato che il sistema bancario spagnolo è esposto per via del fatto che ci sono 700mila case invendute e che ha finanziato la bolla edilizia per anni senza ritegno. Consiglio sulla crisi la lettura del bel pezzo di Stefano Lepri sulla Stampa di oggi. Dunque, la speculazione ci colpisce non sulla base di parametri oggettivi, ma su parametri “emozionali”. In questo quadro si pone il problema della tenuta del Governo Monti. Come sai io, come te d'altra parte, sostengo convintamente Monti e la sua azione. Quello che Monti ha fatto fino ad ora, e non va dimenticato che a novembre noi eravamo sull'orlo dell'abisso, cosa troppo in fretta scordata dai molti, andava fatto da molti anni. Le colpe sono sicuramente da imputare a Berlusconi e ai suoi pasdaran., ma non dobbiamo esimerci, come centrosinistra, dalle responsabilità, non fosse altro perché per due volte abbiamo consegnato il Paese a Silvio. Fatta la difesa di Monti, tuttavia, io credo che alcune cose vadano dette. Quello che sta succedendo sugli esodati è vergognoso. Non è possibile questo balletto indecoroso di cifre e l'assoluta assenza di soluzioni. Tra l'altro, altra cosa vergognosa, ho recentemente scoperto che le Poste Italiane, legittimamente come anche altre aziende, stanno continuando a produrre esodati. In pratica le Poste, come altre aziende, per lasciare a casa le persone offrono barcate di soldi a chi, comunque, non può arrivare alla pensione. Questo però vuol dire scaricare sulla collettività i problemi sociali futuri. Però le Poste Italiane se non ricordo male sono controllate al 65% dal Ministero dell'Economia e al 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti. Insomma, lo Stato ha il problema degli esodati, ma è lo stesso Stato ( non solo a dire il vero ) che lo sta incentivando. Ho voluto fare questo piccolo esempio per sottolineare una cosa. Occorre che Monti riprenda in mano la situazione. Non è pensabile che non ci sia ancora il decreto per la crescita. Non è possibile che non si intervenga con una politica decisa a sostegno della famiglia. Non è pensabile non intervenire per sostenere i salari di chi è lavoratore subordinato e ha perso in questi anni il potere di acquisto. Dunque, se vogliamo recuperare “consenso” alla politica proponendo “lacri e sangue” occorre che anche Monti si ponga il problema di quel che la gente pensa e dice, non senza qualche ragione. “In due settimane si è fatta la riforma delle pensioni spostando in là per molti di anni il giusto riposo e ora non si riesce a fare niente per migliorare la situazione.” Dunque non esiste solo la macroeconomia, ma esiste anche la difficoltà del vivere quotidiano. O si da alla gente dei segnali di speranza o avremo presto “5stelle” come primo partito, perché in troppi ormai è diffusa l'idea che “chiunque è meglio di chi c'è adesso”.
Scritto da roberto molinari il 12/6/2012 alle 14:11
In Grecia, gli ospedali non hanno i soldi per le siringhe. Il governo Monti, piaccia o non piaccia, sta tentando di dare credibilità a un paese governato fino a poco tempo governato da ballerine. Magari ci fossero stati anche i nani, magari. Invece solo ballerine. Teniamo duro e vediamo cosa succede dopo l'appuntamento a tre mesi dato dalla Lagarde. Non c'è altra via di scampo. Intanto è cominciata un'altra querelle inutile fra Fioroni e Bersani. Ma Basta! Non se ne può più! Se il loro orizzonte è limitato che se ne vadano a casa per sempre!
Scritto da V.R. il 12/6/2012 alle 14:27
@fab non ho mai pensato di dare la colpa al tentativo, se csi lo vuoi chiamare di eliminare l'articolo 18, ho semplicemento fatto notare come nella attuale situazione andare a toccare l'argomento non fosse necessario ne dal punto di vista politico ne da quello economico, sai cosa frega alla speculazione dell'articolo 18, sui sindacati poi ognuno la pensi come vuole ma poi qualcuno deve pensare a esodati disoccupati e chi non ce la fa piu spred sia che lo spred sia a 470 o altro
Scritto da angelo m il 12/6/2012 alle 14:28
La cacofonia dei nostri politici (ognuno con la sua ricetta per salvare il Paese) serve a queste prime donne per comprovare la propria esistenza. Monti deve, dico deve, operare, con precisi aut aut come aveva fatto prima con le varie richieste di fiducia, per il bene del Paese che non è proprietà di singoli personaggi o di singole associazioni. Per far ciò occorre produrre provvedimenti sia di salvaguardia dei conti (perché non si rimette in agenda la patrimoniale sulle grandi ricchezze?) sia per lo sviluppo (procediamo alla detassazione totale degli utili realmente reinvestiti quando servono a creare occupazione). E perché non si concerta con i produttori tutti di beni e servizi di procedere ad una revisione generale dei prezzi al ribasso (direi un 20%) invece di tenere un sistema di promozioni spot o di saldi fasulli che non ha alcun senso e crea solo confusione nel consumatore finale? Troppi ragli d’asino alla fine ci condurranno alla rovina.
Scritto da Sic Est il 12/6/2012 alle 14:51
Ricordate la storia di Abramo e di Isacco offerto in olocausto nella terra di Moria? Ecco, Mario Monti è parimenti offerto dal Presidente Padre in sacrificio sul Monte Citorio, per riscattare i peccati dei partiti politici e farne dimenticare le nefandezze. Ma se in illo tempore Isacco fu risparmiato, oggi, nei giorni oscuri dell'ira - dies irae dies illa - per Monti non ci sarà scampo.
Scritto da ulderico monti il 12/6/2012 alle 14:54
La situazione che si è venuta a creare sui mercati non è legata, se non debolmente, alle difficoltà del nostro esecutivo. Il problema è che ancora non c'è nessuna novità sul versante europeo. Il ragionamento dei mercati è: ok, salvano le banche spagnole facendo passare risorse nazionali come strumenti di stabilizzazione, ma la realtà è che ogni nazione si tassa per coprire l’intervento, tutto bene? No, perché la Germania i soldi ce li ha, invece quando arrivano alla voce Italia leggono: recessione dell’1,5%, 120% di deficit, tassi di riferimento oltre il 5%. Posto che l’Italia ha come obiettivo il pareggio di bilancio (l’ha messo pure in Costituzione, che figata!) come farà a rispettare tutti gli impegni presi. A questo punto anche un pirla sa che non ce la potrà mai fare, l’unica via di uscita, che non sia sprofondare nel ‘900, è uno scatto in avanti dell’Europa con la nascita di una politica fiscale comune e una rinuncia a parte della propria sovranità.
Scritto da Lele il 12/6/2012 alle 15:35
In questa situazione sentire uomini della Lega e del Pdl dare la colpa a Monti è indecente. Anche il Pd deve fare attenzione: se tira la corda fino a spezzarla saranno dolori anche per Bersani.
Scritto da G.G. il 12/6/2012 alle 15:43
Intervenire in questa discussione è molto difficile. Su chi intervenire? Se non lo faccio potrei dare però la sensazione di trascurare le questioni importanti toccate da tanti commenti. Mi limito a pochissimi punti, riconfermando che per me questo governo non ha nessuna alternativa fino al 2013. Ha compiuto degli errori? Certamente si e chi non li avrebbe compiuti con l’acqua alla gola? E’ stato fin troppo rapido e pesante sulle pensioni (producendo il casino degli esodati) e fin troppo lento, incerto, compromissorio sulla riforma del lavoro, dopo averla indicata come la madre di tutte le riforme. La stessa debolezza l’ha mostrata per le liberalizzazioni. A fine mese ci sarà un vertice europeo (e internazionale) forse decisivo. Non sarà l’ultima spiaggia ma poco ci manca. Per fortuna ci va Monti. Chi potrebbe rappresentarci meglio tra i leader attuali? Ma Monti deve presentarsi con le carte in regola anche sul cosiddetto piano di crescita. Per questo dico: lo approvi e lo sottoponga al Parlamento: prendere o lasciare. Non c’è un’altra strada. Nel merito e nel metodo si ricordi bene dei guai prodotti da chi aveva governato prima e poi vada avanti. Per salvare l’euro, l’approdo finale non può che essere l’Europa politica. Questa è la prospettiva, adesso è imperativo agire qui e subito con grande determinazione e lucidità. Monti può averne la forza e la capacità. Gli italiani potranno perdonargli tutto ma non di essere caduto vittima dei giochi di palazzo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 12/6/2012 alle 16:54
Ma cos'è questa storia delle ballerine? E dei nani? Il governo Berlusconi, pace all'anima sua, è rimasto in carica 1.283 giorni. E' impossibile che si possano fare disastri tali in così poco tempo. Considerando gli impegni erotici del nanone e quelli dei suoi scherani per accumulare beni e appartamenti "in regalo" non è che abbiano potuto fare poi molto. Prima di ci fu Prodi, il cui governo durò 617 giorni. Metà tempo, metà disastri. Se avessero fatto bene gli italiani, brava gente, ottimi elettori, non li avrebbero mandati a casa. Ora da 208 giorni c'è il lecca-lecca della BCE. Non sarebbe un tempo sufficiente per qualche riformina, qualche cosina positiva per il paese? Un cretino in 1.283 giorni distrugge la terza economia europea e il campione del mondo dei contabili non fa un cazzo di buono in oltre sei mesi? Ma chi ci crede? Ma, lei Adamoli, alla sua età da dattero, crede ancora alle favole del cretino e del campione del mondo?
Scritto da Claudio Ennam il 12/6/2012 alle 17:03
@Roberto Molinari, condivido molte cose ma non il finale. Se il movimento 5Stelle è diventato così grande la colpa è dei partiti incluso il Pd. Monti è il cireneo che ha raccolto un'eredità sciagurata che non aveva costruito lui.
Scritto da Valceresio il 12/6/2012 alle 17:13
@Sic Est, il parlamento deve approvare le leggi. La patrimoniale "pesante" i berlusconiani e i bossiani non l'avrebbero mai approvata. Su altre cose, penso che Adamoli abbia ragione quando scrive che Monti deve proporle e sfidare i partiti, ma sulla patrimoniale solo il Pd era d'accordo. Forse anche l'Udc ma non bastava e non basta.
Scritto da A. Vitelli il 12/6/2012 alle 17:25
Con l'avvento di Monti al governo abbiamo il "commissario". Si comporti da tale e vada avanti diritto come un fuso finché non lo fanno fuori. Chi lo fa fuori, la Camusso oppure Gasparri?
Scritto da Ignazio il 12/6/2012 alle 17:53
Finora il sistema politico si è dimostrato incapace di produrre un’alternativa a Monti e, temo, difficilmente nei prossimi dieci mesi emergerà una figura sufficientemente credibile, legittimata e con le carte in regola per raccogliere il testimone dell’attuale premier. Sullo sfondo, una crisi strutturale che, giorno dopo giorno, sotto la pressione della speculazione finanziaria, rischia di minare le fondamenta della società liberaldemocratica. In una fase in cui la legislatura si trascina sul filo della legittimità formale, con un governo espressione della volontà del Presidente della Repubblica ed una maggioranza contraria a quanto emerso dalle urne, penso che Monti debba andare fino in fondo con la linea intrapresa costringendo le forze politiche che lo sostengono, PD compreso, ad assumersi le proprie responsabilità di fronte al Paese. Nel 2006, il centrosinistra ha vinto ma ha dimostrato di non essere capace di governare. Idem, per il centrodestra nel 2008. La situazione attuale è anche il frutto di questa pregressa e perdurante sterilità politica. Pertanto, Monti segua pure la strada che ritiene più opportuna, con le eventuali “forzature” conseguenti. Sia nel caso pratichi una linea liberista priva di mediazioni, sia persegua una politica più attenta alle equità sociali, la cosa importante è evitare l’immobilismo, il continuo traccheggiare e le inutili meline parlamentari. Poi gli elettori giudicheranno sul risultato.
Scritto da Leonardo C. il 12/6/2012 alle 18:59
@ A. Vitelli. Mi pare che Bossi e i suoi adepti fossero d’accordo con il supponente Tremonti per la patrimoniale. Il cavaliere non era d’accordo perché di economia non capisce proprio niente. Pare che provava a spiegargli qualcosa Brunetta (!) e questo dà la misura di dove ci eravamo cacciati. Ribadisco Monti prepari i provvedimenti e, considerato che trattasi di un governo che vive di fiducia esterna, vediamo poi chi non li vota. Sti politici sanno bene che alla prossima legislatura dovranno andare a trovarsi un lavoro.
Scritto da Sic Est il 12/6/2012 alle 19:07
Il Pd e Bersani si sono comportati bene finora. Nelle ultime settimane però hanno cominciato a mordere il freno. Spero che non facciano scherzi e sostengano il governo fino alla scadenza.
Scritto da L.R. il 12/6/2012 alle 19:29
Illusi, prima va via Monti e meglio è per il Paese e per la sinistra.
Scritto da Osvaldo il 12/6/2012 alle 20:06
Convocato per stasera un vertice di Monti con A.B.C. Darà qualche buon risultato? Lo spero ma non ci credo. Buon risultato sarebbe: andare avanti con la fiducia sulla legge anticorruzione, chiudere sul mercato del lavoro, chiudere sul decreto per la crescita, avere l'appoggio forte per i prossimi vertici europei. Non so se ci si può credere.
Scritto da Giorgio G. il 12/6/2012 alle 20:28
Se l'Italia sarà chiamata a pagare per la Spagna finirà che manderemo anche noi gli ispettori a controllare i bilanci della Spagna. Chi può dar torto alla Germania?
Scritto da Bortoluzzi il 12/6/2012 alle 22:43
La paura ci imprigionisce. Ci vorrebbe un grande leader come fu De Gasperi. Non so come ne verremo fuori.
Scritto da Tuo ex sostenitore il 12/6/2012 alle 22:51
Io vorrei che il governo facesse autoanalisi e trovasse una ragione che giustifichi perchè i partiti che lo sostengono dovrebbero appoggiarlo (mi interessa il PD). Deve essere capace di questo perchè, come ha detto Bersani lunedì a otto e mezzo, poi la faccia davanti alle persone la mettono i partiti. L'appoggio non deve essere gratis e incondizionato, sennò la politica può prendersi un anno di vacanza. Quali azioni in mente di Monti per la middle class e per i lavoratori dipendenti?
Scritto da Simone Franceschetto il 13/6/2012 alle 07:56
Ieri sera tentatvivo di intesa fra Monti, Alfano, Bersani, Casini. Era ora che si ritrovassero per cercare di fare qualcosa di positivo. Finché ciascuno pensa per sè non si risolverà niente.
Scritto da G. Marchini il 13/6/2012 alle 08:37
Caro @Leonardo (18.59), ci tengo a dire che sottoscrivo nella sostanza tutto il tuo commento.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/6/2012 alle 09:34
Caro @Simone 7.56), condividendo lo spirito del tuo commento vorrei prenderla un po’ alla larga e riconfermare un concetto per me chiave. L’esame di coscienza lo deve fare il governo, ancora prima lo doveva fare, arrossendo di vergogna, chi ci aveva governato malissimo. Ma pure il centrosinistra non va esente da colpe, diviso com’è su tutto. Se non parliamo in questo modo non siamo compresi, non siamo credibili. Non è conveniente neanche noi come Pd, se vogliamo essere considerati la forza egemone del centrosinistra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/6/2012 alle 09:38
@Leonardo e @Giuseppe. La situazione in cui siamo è addirittura un po' più in là del presidenzialismo, perchè Monti è stato scelto da Napolitano che però non è stato eletto dai cittadini. Dal punto di vista Istituzionale è veramente una grande forzatura. Forse aveva ragione chi sosteneva che per gli Italiani ci vuole la Dittatura Illuminata. Con la moda di oggi la chiameremmo Dittatura Sostenibile. Poi, per carità, niente da dire su questi due uomini che si sono presi una brutta gatta da pelare!
Scritto da Nicoletta il 13/6/2012 alle 10:00
@Nicoletta, leggi per favore il post di oggi sul presidenzialismo. Forse abbiamo preoccupazioni analoghe.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 13/6/2012 alle 10:17
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